domenica 14 giugno 2020

VIOLENZA ICONOCLASTA E REVISIONISMO STORICO

IL MAGGIO DOMENICALE 

L’operazione di REVISIONISMO STORICO in corso in queste settimane è di una violenza impressionante.

Se non avesse preso questa piega e se fra 6 mesi non vi fossero le elezioni in America,  l’ennesimo (vergognoso) omicidio della polizia sarebbe passato inosservato.
Come tante altre volte è successo.

Ma le elezioni sono un fatto e che  l’ultima vittima avesse la pelle nera è diventato elemento determinante ch  ed haa ad assunto dimensione “storica” non più politica e sociale. 

L’odio è trasudato in poche ore con la violenza iconoclasta, la paura anche (ritirando dal commerci dolci “razzisti”).

Ma oggi voglio parlare di quanto accaduto alla
statua di Montanelli.
 
La differenza fra un mondo civile e un mondo incivile, sono le garanzie di uno Stato di Diritto.

Cosa vuol dire:
Vuol dire che c’è un principio sacrosanto - mosso da regole civili e democratiche - che legittima la presenza di una Statua in un luogo.

In altre parole, è stata posizionata attraverso un provvedimento.

In democrazia i provvedimenti
SONO PUBBLICI E PUBBLICATI, la società può  condividere oppure si possono criticare, ma ciò non toglie che esiste un decisore pubblico - democraticamente votato ed eletto - chiamato ad assumersi responsabilità di governo.

Togliere, mettere, correggere, migliorare. 
La democrazia è talmente affascinate che ci concede il lusso di sbagliare, ovviamente a determinare condizioni (pena a seconda del reato: amministrativo, penale, civile).

Si possono fare errori politici, va beh, l’importante è la buona fede e non aver tratto benefici personali.
Vorrà dire che la democrazia sarà severa nella restituzione elettorale 

Quello che NON DEVE SUCCEDERE perché non è democrazia ma violenza nazista è che un giorno, si alzino da letto 4 deficienti codardi che decidano per tutti.

La Costituzione legittima decisioni assunte per conto di tutti, nel rispetto di leggi regole e regolamenti, ad alcune persone. 

Possono essere anche scelte collegiali, suggerite e influenzate.

Ad esempio, vi è la proposta di un comitato 
(Fatta avere al sindaco Giuseppe Sala) di cambiare nome ai giardini a lui intitolati e rimuoverne la statua posizionata al loro interno.

Il decisore pubblico, nel Comune il Sindaco, si assumerà onori e onori di una decisione.

Quello che non può succedere - MAI ripeto MAI - è che sempre gli stessi 4 deficienti CODARDI si arroghino il diritto di decidere e deturpare patrimonio pubblico. 

QUELLI SONO I “BRAVI” Di Don Rodrigo o le squadracce fasciste.

Se passa questo principio, sbagliato che ognuno toglie di mezzo ciò che ritiene sbagliato, lascio immaginare gli esiti immediato di una selezione selvaggia.

Siano fortunati a vivere IN UNO STATO DI DIRITTO

Azioni che si muovono esternamente da un quadro normativo - anche se mosse da ragioni ideologiche - RESTANO INGIUSTIFICABILI

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