ENNESIMA PUNTATA DEL DISASTRO DELLA PISCINA: LASCIA IL COLLAUDATORE
Non so quanti di voi stiano seguendo il mio lavoro, sulla Piscina di Cassina dè Pecchi, – che prosegue fra esposti alla Procura della Repubblica e interventi consiliari – la questione diventa ogni giorno più torbida.
Come ricorderete, per anni ho "quasi taciuto" sull’argomento Piscina, perché ogni intervento dell’allora minoranza avrebbe potuto sia inficiare il percorso.
Ma ho sempre raccontato del DISASTRO ANNUNCIATO nonostante molti "politicanti" (e loro fans) mi reputavano "polemico".
Cassina è un paese nel quale chi anticipa i problemi (documentando le proprie tesi) è un polemico e va maginalizzato, non ascoltato, perchè le competenze in materia sono scomode e motivo di invidia e frustrazione da parte di molti.
Un paese nel quale una cosa è giusta o vero, in funzione della simpatia di chi la racconta.
Sbagliato.
Ho rivestito l’incarico di assessore delegato ai lavori Pubblici (un vero assessore ai lavori pubblici, non improvvisato) negli anni in cui i lavori venivano realizzati (nonostante il Patto di Stabilità, Torrione seminterrato unes ecc) e senza ritardi, quindi conosco bene la delicatezza di alcuni passaggi.
Solo chi ha a cuore il paese - e non vive per l’opportunità politica del momento – sa quanto sia importante gestire le informazioni per il bene di una collettività e tenerle distanti dalla speculazione elettorale.
Ma ero certo che i nodi dell'operazione sulla Piscina sarebbero arrivati al pettine: l'ho sempre detto, scritto, denunciato, ma – anche qui. Come nel caso delle devastanti previsioni urbanistiche interne all’ex area Nokia Siemens – non fui ascoltato.
Amministrazione Mandelli (non cito l'assessore alla partita delegato allo Sport, abbastanza permaloso) non vollero sentire ragioni, “mandare a gara un progetto privo di una validazione” (i project financing devono esser validati, come tutti, prima dei esser messi a gara per aggiudicazione)
Esposti, interviste, interrogazioni, ho cercato di mostrare all'opinione pubblica il disastro annunciato, non sono un mago, racconto gli atti pubblici, non cerco di fare il simpaticone, faccio quello che so fare.
Lavorare, studiare gli atti, individuare i problemi e proporre soluzioni.
Non c’è stato un solo politicante che abbia apprezzato il mio lavoro, nessuno che abbia detto con lealtà: "l'ex assessore ai Lavori Pubblici Andrea Maggio aveva anticipato il problema, perché non lo abbiamo ascoltato?".
E infatti, il cantiere della Piscina si fermò per lungo periodo, i motivi attestati dalla Direzione Lavori furono le carenze progettuali di cui scrissi e segnalai alle autorità.
Il cantiere rimase semi-abbandonato, qualche mese dopo comparve qualche operaio restituendo una vitalità fittizia ai luoghi, spostando un martello da quì a lì, ma furono confermate le mie previsioni: un periodico locale titolò "l'ultima grana è la revoca dell'impresa, da parte della società che ha in gestione l'impianto"
L’attuale Amministrazione è corsa ai ripari, compensando (al 70%) al privato/gestore interventi di manutenzione straordinaria: una scelta davvero rischiosa e scomposta.
Avete letto bene, una piscina ancora da collaudare, già in funzione (in virtù di un collaudo “funzionale” su cui discuteremo molto) che già registra interventi di manutenzione straordinaria.
Vi è mai capitato di comprare una macchina nuova e dover cambiare il radiatore, prima ancora di aver concluso il rodaggio (collaudo) ?
E che bella fortuna per il gestore: pensate che nella Convenzione sottoscritta con la passata Amministrazione vi è inserito obbligo per il Comune (quindi per i contribuenti) di pagare il 70% dei costi relativi alla manutenzione straordinaria.
Ma non è tutto: perché fra questi interventi (che i Cittadini pagheranno al 70% con l’incremento della tassazione fortemente voluta dalla Giunta Balconi – anche quelli NON PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATI dal Comune.
Arriviamo al dunque all’ennesima puntata del disastro annunciato.
Secondo Voi, è normale che uno schema di concessione( n. rep.75/2018) preveda all’art 27 che il Concedente (Comune) avrebbe dovuto scegliere e nominare un collaudatore tra una rosa di 5 candidati proposti dal Concessionario (Aqua)??
Cioè, i lavori sono eseguiti sulla struttura pubblica e il collaudatore – a garanzia della corretta esecuzione delle opere – è indicato dall’esecutore dei lavori?
Ripeto: COSE DELL’ALTRO MONDO che solo assessori improvvisati possono avvallare.
Con determinazione n. 318 del 25.5.2018 l’Amministrazione Comunale selezionava uno dei cinque collaudatori proposti dal Concessionato ma – ed ecco la novità – con prot. 24486 del 13.11.2020 l’ing. ha comunicato le proprie dimissioni dopo che l’Amministrazione “…lo aveva più volte sollecitato all’espletamento delle proprie funzioni”.
Questo è ciò che posso scrivere.
1 commento:
Incredibile!!! 😱😱😱
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