OGGI SAREBBE TORNATA UTILE, PROPRIO COSI'.
Facciamo un salto indietro.
Nel suo complesso, il processo vaccinale è articolato in diverse fasi che comprendono organizzazione, programmazione, svolgimento e monitoraggio delle sedute vaccinali.
La seduta vaccinale è il percorso temporale ed operativo che inizia con l’apertura del punto vaccinale e termina con la sua chiusura, e generalmente comprende le attività relative alla preparazione della stessa e i seguenti momenti per ogni vaccinando:
- Accoglienza/accettazione
- Counselling
- Anamnesi pre-vaccinale e consenso informato
- Ricostituzione del vaccino (ove prevista)
- Somministrazione della vaccinazione
- Registrazione della vaccinazione
- Periodo di osservazione
Tenuto conto che la somministrazione del vaccino richiede meno tempo rispetto agli altri momenti e che il periodo di osservazione post vaccinazione deve durare almeno 15 minuti, occorre utilizzare modalità organizzative e procedurali in grado di ottimizzare il più possibile le tempistiche delle altre attività, anticipando ad esempio la fase di counselling attraverso attività di comunicazione e informazione rivolte ai soggetti target e garantendo l’informativa relativa al consenso informato in un momento preliminare e indipendente dalla seduta vaccinale.
Infine, considerata anche la necessita del distanziamento, il periodo di osservazione (non modificabile) può rappresentare un limite al flusso, qualora gli spazi dedicati non siano sufficientemente ampi da garantire l’attesa contemporanea di un numero adeguato di vaccinati.
Ma l’aspetto è meno trascendentale di quanto non sia sembrato fin qui, basti pensare che il Comune di S. Omobono Imagna e il Comune di Zogno - piccoli comuni di montagna - saranno centri vaccinali di riferimento per gli abitanti delle valli.
Anche Perledo in provincia di Lecco 1000 abitanti è centro vaccinale. Per tre paesi vicini.
Cassina de Pecchi - Comune inizialmente indicato come ospitante di uno dei 2 nuovi centri di vaccinazione (l’altro a Pieve Emanuele, confermato in viale Sardegna n 7) - non è riuscito a trovare sedi idonee.
Questo ammette il Sindaco Elisa Balconi (IL GIORNO del 13 marzo) e nell’intervista con imbarazzo malcelato.
L’intervista è un “Excusatio non petita” di chi cede all’inesperienza, ma lo fa nel naturale istinto dei “novelli” di voler apparire sul giornale.
Il tema è politico gestionale e - devo riconoscere ai colleghi di minoranza (Marangoni Doriana) la lungimiranza che prima di me hanno compreso il momento - sarebbe stato meglio non sospendere l’intervento della CASA DELLA SALUTE e lasciare che l’operatore terminasse l’intervento.
Oggi avremmo avuto una struttura - nuova e pubblica - disponibile e da destinare alla questione vaccini.
La Balconi e la sua Giunta ha preferito interrompere i lavoro, periziare gli interventi mancanti e quantificarli per farseli monetizzare
138.000 euro di lavori mancanti, che la Giunta comunale ha scelto di farsi dare.
Lasciando il lavoro incompleto, per affidarlo un domani ad un operatore a cui affidare (per un periodo di tempo oggi non prevedibile) la struttura con impegno di terminarlo.
Dentro ci sarà attività privata e non più pubblica.
Abbiamo perso anche quel poco di buono che la giunta Mandelli aveva lasciato.
ANDREA MAGGIO
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