#Accoglienza
#Ucraina
#NoWar
#Solidarietà
Ci vuole lo sforzo di tutti ad offrire la risposta adeguata alla nuova emergenza.
L’accoglienza allo straordinario e imprevedibile flusso migratorio (destinato a crescere in maniera importante) non è ancora organizzata ovviamente.
Al netto del grande lavoro dei volontari e della disponibilità della stra-grande maggioranza delle parrocchie nell’offrire luoghi (oratori) stanze e patrimonio immobiliare per ospitare madri e figlie in fuga dalla guerra, i Comuni sono tutti in attesa di conoscere le direttive Prefettizie di imminente diramazione.
È indispensabile un forte coordinamento dei diversi livelli istituzionali, nel precedente post ho chiamato in causa la Regione, perché vi sia una presa in carico efficace e semplificata, dalle esigenze sanitarie (tamponi, offerta vaccini Covid e altri per i minori).
La Regione deve assumere il “governo” di questa emergenza e - insieme al Prefetto - coinvolgere Comuni.
Esiste il tema assistenza, il tema abitativo, inserimento nel circuito scolastico di bambini e ragazzi che dovranno essere accompagnati e a cui bisognerà offrire opportunità di istruzione
Gli arrivi - quasi tutti frutti di iniziative autonome e non coordinate - non hanno ancora la necessaria modalità di raccolta unitaria e di circolazione di dati e informazioni sugli arrivi e le loro caratteristiche.
Il Terzo settore - come sempre davanti alle emergenze - mostra il volto umano di un Italia, con un cuore immenso.
Si registra una straordinaria disponibilità e generosità che va però gestita, dotata di risorse e accompagnata per essere sostenibile nel tempo.
Personalmente, credo il Prefetto debba emanare direttive rapidamente, perché accogliere vuol dire INSERIRE e INCLUDERE in un meccanismo
Serve una forte regia (Regione e Prefetti)
Serve la capacità di spesa dei Comuni,;
Serve che il Governo dica chiaramente quante e quali risorse potrà compensare ai Comuni per l’attuale gestione emergenziale, così da sgravare le parrocchie da un ruolo che VA BEN OLTRE LA SUSSIDIARIETÀ e consentire al Comuni di aderire al piano con la giusta consapevolezza (coperture di spesa ecc )
FORZA, È IL MOMENTO.
_ANDREA MAGGIO_
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