martedì 15 marzo 2022

ACCOGLIENZA: SERVE REGIA FORTE

 #Accoglienza

#Ucraina

#NoWar

#Solidarietà


Ci vuole lo sforzo di tutti ad offrire la risposta adeguata alla nuova emergenza. 

L’accoglienza allo straordinario e imprevedibile flusso migratorio (destinato a crescere in maniera importante) non è ancora organizzata ovviamente.


Al netto del grande lavoro dei volontari e della disponibilità della stra-grande maggioranza delle parrocchie nell’offrire luoghi (oratori) stanze e patrimonio immobiliare per ospitare madri e figlie in fuga dalla guerra, i Comuni sono tutti in attesa di conoscere le direttive Prefettizie di imminente diramazione.


È indispensabile un forte coordinamento dei diversi livelli istituzionali, nel precedente post ho chiamato in causa la Regione, perché vi sia una presa in carico efficace e semplificata, dalle esigenze sanitarie (tamponi, offerta vaccini Covid e altri per i minori).


La Regione deve assumere il “governo” di questa emergenza e - insieme al Prefetto - coinvolgere Comuni. 


Esiste il tema assistenza, il tema abitativo, inserimento nel circuito scolastico di bambini e ragazzi che dovranno essere accompagnati e a cui bisognerà offrire opportunità di istruzione 


Gli arrivi - quasi tutti frutti di iniziative autonome e non coordinate - non hanno ancora la necessaria modalità di raccolta unitaria e di circolazione di dati e informazioni sugli arrivi e le loro caratteristiche.


Il Terzo settore - come sempre davanti alle emergenze - mostra il volto umano di un Italia, con un cuore immenso.


Si registra una straordinaria disponibilità e generosità che va però gestita, dotata di risorse e accompagnata per essere sostenibile nel tempo. 


Personalmente, credo il Prefetto debba emanare direttive rapidamente, perché accogliere vuol dire INSERIRE e INCLUDERE in un meccanismo 


Serve una forte regia (Regione e Prefetti) 


Serve  la capacità di spesa dei Comuni,;


Serve che il Governo dica chiaramente quante e quali risorse potrà compensare ai Comuni per l’attuale gestione emergenziale, così da sgravare le parrocchie da un ruolo che VA BEN OLTRE LA SUSSIDIARIETÀ e consentire al Comuni di aderire al piano con la giusta consapevolezza (coperture di spesa ecc ) 


FORZA, È IL MOMENTO.

 


_ANDREA MAGGIO_

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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