#MaggioAvoceAlta
A parole siamo tutti bravi ed ecologisti, ma nei fatti ci confrontiamo con vacuità e problemi profondi
L'Italia sarà il Paese del sole, a guidare Italia ed Enti Locali sono sempre governi e amministrazioni che vincono le elezioni sulla base di programmi dai grandi “propositi ambientali” e poi - dal giorno dopo l’insediamento - l’agenda politica è “non cambiare troppo per non cambiare davvero”.
Il 90% degli impianti eolici e solari presentati nel 2021 non ha superato lo stadio cartaceo.
Per raggiungere gli obiettivi minimi del piano nazionale l'Italia dovrebbe costruire impianti rinnovabili per 4.700 megawatt l’anno .
Sapete quanti megawatt/anno produrremo con quelli costruiti nel 2021?
1.300 ossia meno di un terzo di quelli previsti.
Dati che stridono con l'emergenza energetica che attanaglia
l'Europa, innescata da rincari e guerra in Ucraina.
Quando - 10 anni fa - scrivevo che è assurdo e anacronistico pensare che 13 centrali nucleari esistono a 100 km in linea d’aria dai confini italiani, che era arrivato il momento di superare la sindrome Chernobyl la quale spinse a dire “No” alle centrali di nuova generazione (quando tutti i nostri vicini le costruivano a ridosso dei nostri confini).
Dire NO a tutto - dal nucleare all’eolico fino all’estrazione di gas e - fu un errore e mentre mezza Europa prepara piani per razionare gas e fare il pieno di riserve, l'Italia riduce addirittura l'attività nei suoi giacimenti:
a febbraio sono stati estratti 260 milioni di metri cubidigas, -24,8% rispetto al febbraio2021;
E L’ import è aumentato del 16,8%.
Chi non produce, deve comprare per sopravvivere.
Quindi, o cambia l’Italia o il modello comporterà Incremento di spesa da coprire con “nuove entrate” (tassazione)
_AM_
Tutto il resto sono chiacchiere accademiche e ideologiche
_AM_
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