ALCUNE NOVITÀ, ALCUNE CERTEZZE: POZZO D’ADDA DENTRO CON RISERVA, CASSINA FUORI DAL BANDO.
La dotazione finanziaria complessiva della misura è pari a € 400.000.000,00 e mentre il Comune di Pozzo d’Adda è AMMESSO CON RISERVA, proposte di Cassina “non pervenute”
Iniziamo col dire che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel suo complesso, è uno strumento irripetibile finalizzato a facilitare la concreta realizzazione di progetti ed opere strategiche per qualsiasi Comune.
Servono Amministratori svegli, che abbiano idee di sviluppo e competenze adeguate (non limitate a fare selfie e offrire caffè al bar)
È dovere della politica (in senso lato) specie sui territori, fare in modo che qualsiasi opportunità concessa dal Pnrr sia sfruttata al massimo.
L’attività di progettazione - per rispondere alla pioggia di bandi previsti dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza - è più che mai importante in questa fase.
I Comuni, tra i quali anche quello di Pozzo d’Adda, stanno tentando di rispondere ad alcune chiamate del Piano, nonostante siano evidenti e indubbie le oggettive difficoltà dell’attuale Amministrazione di Pozzo d’Adda rispondere ai minimi requisiti di efficienza gestionale.
Il territorio di pozzo d’Adda appare - ogni giorno di più - abbandonato, ma sulla questione PNRR si aprono scenari interessanti (di lunga prospettiva)
Sono fermamente convinto che il PNRR sia la strada giusta ed è fondamentale che le Giunte comunali siano al corrente dell'esistenza di misure specifiche e che abbiano “veri” assessori (lavori pubblici e urbanistica) che possano sfruttarne le enormi potenzialità.
Per scelta (spesso) politica, le Amministrazioni comunali non sono solite restituire i propri orientamenti in modo chiaro (esiste un perché) molto più facile conoscere i soli indirizzi.
In generale, non è semplice conoscere- perlomeno dai diretti responsabili (sindaci e assessori) - quali siano le attività delle amministrazioni, la stragrande maggioranza dei Sindaci ricopre “…un ruolo politico e poco istituzionale, non informa da primo cittadino ma comunica da capo coalizione” ed è un problema difficile da risolvere nei Comuni di piccole e medie dimensioni.
I Cittadini devono “difendersi” da soli, imparare a giudicare l’operato di un Sindaco guardando a quello che fa (e non fa) e non alla capacità di saperlo raccontare (o non raccontare)
La difficoltà di acciuffare la verità su cosa stia accadendo nei propri Comuni è reale, i Cittadini continuano a considerare il “fatto amministrativo” nel modo più sbagliato possibile, ossia oggetto di una lettura politica, condizionata e viziata perché assunta “PER PARTITO PRESO”.
Ossia, chi ha votato un Sindaco è disposto a credere tutto ciò che questi racconta (anche alle scuse più comiche) chi non lo ha votato forse non crederebbe neanche a ciò che riuscirebbe a vedere da solo, con i suoi occhi.
Sono sempre sempre stato contrario alla visione manichea della politica, ho imparato a costruirmi convinzioni sulla base di fatti documentati.
Un esempio su tutti: quando raccontai dell’ inesistenza del “buco di Bilancio” a Cassina, in tempi non sospetti, dimostrai che NON sono disposto a svendere competenze pluridecennali, per il solo gusto di piccole rivincite politiche.
Il mio grandissimo avversario Mandelli - in quel caso - andava difeso perché il buco di Bilancio non esisteva: e la verità venne fuori.
Oggi - più che mai - serve valutare gli amministratori comunali sulla capacità di gestire una macchina (comunale) e GUIDARLA (assegnando indirizzi chiari)
Ad esempio: il comune di Pozzo d’Adda ha partecipato all’avviso pubblico del ministero dell'istruzione per l'aumento delle disponibilità delle mense scolastiche e - a differenza di Cassina d/P che vive i medesimi drammi gestionali ma anche assenza di idee e visione - è stato “ammesso al finanziamento” seppur con riserva
La finalità di questo avviso è quella di aumentare la disponibilità di mense scolastiche, metterle a nuovo anche per facilitare il tempo pieno.
La proposta presentata da Pozzo d’Adda è stata ammessa con riserva (intervento di € 1.350.616,00)
Cassina - neanche a dirlo - non ha colto l’occasione di finanziare l'estensione del tempo pieno scolastico in modo da ampliare l'offerta formativa delle scuole e rendere le stesse sempre più aperte al territorio, anche oltre l'orario scolastico, e accogliere le necessità di conciliare al meglio la vita personale e lavorativa delle famiglie.
Sarebbe stata un’occasione per dimostrare l'interesse per le sorti di Cassina e i suoi servizi, non solo piani attuativi (case) e nuovi residenti, ma il Sindaco e il suo staff la sua maggioranza non sono affatto preoccupati perché esistono mille altre occasioni di selfie con feste e festicciole di inizio estate
Non mi interessa la contrapposizione politica, quello che avevo da scrivere al post comunista Mandelli, lo scrivo all’attuale Sindaco Leghista e - quando serve - lo scrivo al pentastellato di Pozzo.
Senza sconti, per nessuno.
_AM_
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