La questione è molto importante e riguarda la nostra scuola primaria, i nostri figli, il loro diritto di svolgere attività motoria e il nostro “incredibile” Comune con la sua folle decisione di risparmiare sulla pelle dei ragazzi.
Ma andiamo con ordine.
Purtroppo è stato confermato quanto anticipato - due settimane fa - dal corpo docente nel corso di una riunione tenutasi a scuola, con i genitori.
Quel pomeriggio, i genitori furono informati della concreta possibilità che “…quest’anno si presenti un problema spazi, per lo svolgimento delle attività motorie”.
Problema spazi - quest’anno - generato da un incremento del numero dei ragazzi della quinta elementare.
Da qui, l’inevitabile richiesta al Comune, da parte dell’Istituto comprensivo scolastico, di poter utilizzare la tensostruttura di via Trieste per ampliare le opzioni e consentire a tutti i ragazzi di svolgere le lezioni di attività motoria.
La RISPOSTA NEGATIVA che arriva dal Comune è una doccia fredda, che lascia senza parole.
E ancora più ridicole sono le motivazioni a supporto del diniego: non è possibile utilizzare la tensostruttura di via Trieste per garantire il contenimento dei costi della “gestione calore” (ossia, delle bollette).
Per questo motivo, è arrivata l’incredibile notizia che le quinte della scuola primaria avranno limitazioni nello svolgimento dell'educazione motoria.
Come al solito, l’amministrazione fa la scelta sbagliata e sceglie di ottenere risparmi in bolletta sbattendo la porta in faccia agli studenti.
Mi chiedo come sia possibile essere eletti al grido: “ ragazzi e le scuole sono la nostra priorità”, e in soli 3 anni e mezzo devastare ciò che di buono era stato fatto sul tema scolastico con i piani di diritto allo studio approvati dalle Amministrazioni passate.
In merito all’insegnamento di educazione motoria nelle classi quinte - questo devono sapere in Comune e per questo cambieranno idea - vi è l’obbligo di osservare le disposizioni della legge 30 dicembre 2021, n. 234, art. 1, commi 329 e seguenti.
Il Ministero dell’Istruzione, il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, la Direzione generale per il personale scolastico, la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico hanno le idee chiare in proposito.
Le ore di educazione motoria sono affidate a docenti specialisti forniti di idoneo titolo di studio e sono aggiuntive rispetto all’orario ordinamentale di 24, 27 e fino a 30 ore previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2009.
Rientrano invece nelle 40 ore settimanali per gli alunni delle classi quinte con orario a tempo pieno.
In queste ultime, per le classi quinte a tempo pieno, le ore di educazione motoria possono essere assicurate in compresenza.
Le attività connesse all’insegnamento di educazione motoria, affidate al docente specialista, rientrano nel curricolo obbligatorio e, pertanto, la loro frequenza non è né opzionale né facoltativa.
Per le classi quinte, le ore di educazione motoria sono da considerarsi sostitutive delle ore di educazione fisica finora stabilite da ciascuna istituzione scolastica e affidate ai docenti di posto comune.
Peraltro, i docenti di posto comune delle classi quinte non progettano più ne realizzano attività connesse all’educazione fisica.
Proprio perché - come scelta politica nazionale - si è voluto attribuire un peso maggiore all'educazione motoria (rispetto al passato).
Ormai le istituzioni scolastiche sono obbligate a provvedere alla rimodulazione del Piano triennale dell’offerta formativa con l’inserimento di educazione motoria per le classi quinte.
E il Comune deve mostrarsi attento alle necessità di ragazzi e - in senso esteso - dell’istituto scolastico.
La materia (educazione motoria) merita molto rispetto; l’articolo 1, comma 332, legge n. 234/2021 prevede che "il docente di educazione motoria nella scuola primaria è equiparato, quanto allo stato giuridico ed economico, ai docenti del medesimo grado di istruzione".
Sono lontani i tempi in cui l’educazione motoria era il momento “per giocare con qualche palla” (“oggi ho un’ora di ginnastica”).
Quindi il Comune - invece di fare economie sulla pelle dei bambini - cambi idea e renda disponibile la tensostruttura di via Trieste.
Perchè ci sono tanti sprechi sui quali risparmiare e nessuno di questi è in ambiente scolastico.
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