#PozzodAdda
Come forse alcuni sapranno, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 108 del 2.11.2023 furono definite le risorse da destinare all’erogazione di contributi economici ordinari ad Enti ed Associazioni per l’anno 2024 con lo stanziamento complessivo pari a € 7.000,00.
La scelta dell’Amministrazione fu quella di disporre un contributo annuo massimo erogabile per domanda/ente è pari a € 1.100,00 alle associazioni richiedenti.
La scadenza per la presentazione delle domande di contributo era il 24.12.2023 (termine prorogato al 19.01.2024).
Fra le altre associazioni, al bando parteciparono anche:
1) il Comitato Genitori di Pozzo d’Adda;
2) la Pro Loco di Pozzo d’Adda
Due realtà territoriali molto importanti, con un loro attivismo prezioso per il paese.
Ad ambo le (importanti) realtà locali veniva concesso un contributo pari a € 1.012,00.
La prima tranche (75%) a queste importanti realtà fu correttamente erogata e fin qui tutto normale.
Ciò che non torna è che - in un Comune dove nulla funziona nei tempi previsti e stabiliti - come fulmine a ciel sereno, alle due citate associazioni arriva la richiesta di RESTITUZIONE DI QUANTO VERSATO.
Richiamando il Regolamento per la concessione di contributi approvato ad agosto del 2023, il Comune chiede la restituzione della trance di contributo versato “…per non aver presentato - nei tempi stabiliti dal Regolamento - la documentazione a giustifica delle spese sostenute”.
Credetemi, è tutto molto strano.
In un Comune “normale” esistono rapporti “normali” (costanti e continuativi) con realtà rilevanti che perseguono nobili obiettivi e funzioni sociali.
Perché dagli Uffici comunali, dalla Giunta comunale, nessuno degli assessori o il sindaco ha alzato il telefono e sollecitato la richiesta della “proroga motivata” (così come peraltro il regolamento prevede)?
Perché hanno preferito PUNIRE l’associazione?
Come per la Bocciofila, anche per queste due associazioni e tutti i soggetti che non ritiene piegati a sufficienza, il Comune mostra i muscoli.
Un comune forte coi deboli e debole quei forti.
Come mai?
Sembra che il Comune abbia pensato di punire le due associazioni locali, colpevoli (forse) di non aver fatto da claque a sufficienza e magari aver maturato al suo interno legittime considerazioni personali circa la gestione di alcune procedure (la “terra contaminata” nel terreno cantiere della nuova mensa, criticato le condizioni dello spogliatoio e le continue infiltrazioni d’acqua presso alcune aule dell’istituto).
Questo è intollerabile per chi ama la claque, onestamente il clima a Pozzo d’Adda si sta facendo pesantissimo.
Sembra che esprimere giudizi negativi nei confronti del passato e della gestione del presente (che del passato è la perfetta continuità storica) sia diventato rischioso.
Con la Minoranza che non riesce a dire una parola sulle questioni che contano, ma segue - a ruota - le sollecitazioni che provengono dalla società.
“…il Comitato Genitori di Pozzo d’Adda non ha rispettato tale regolamentazione e non ha presentato idonea documentazione per la rendicontazione del contributo anno 2024, è necessario revocare il contributo concesso al Comitato Genitori di Pozzo d’Adda con conseguente restituzione dell’acconto corrisposto e che la Pro Loco di Pozzo d’Adda ha presentato rendicontazione parziale del contributo concesso cui dovrà seguire restituzione di quota parte dell’acconto corrisposto”.
L’assenza di empatia di questa gestione è impressionante.
Ma c'è di più e quanto sia grave questa azione di scontro con realtà sociali apolitiche di volontariato del territorio è tutta riportata al comma 8 del regolamento (“La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 4 entro il termine previsto comporta la decadenza dal contributo con l'obbligo di rimborso al Comune della quota di contributo anticipato e l'impossibilità di ottenere contributi per l'anno successivo").
Quindi non solo la decadenza dal contributo con l'obbligo di rimborso al Comune della quota di contributo anticipato, ma addirittura l'impossibilità di ottenere contributi per l'anno successivo".
Si nasconde il desiderio di stroncare il Comitato, atteggiamento che ricalca atteggiamento ostile del Sindaco (continue denunce ai privati cittadini) che finisce per intimorire.
Quando vi dicono in campagna elettorale “Noi crediamo nel volontariato e lo sosterremo” omettono la seconda parte della frase (“ma solo se sono amici nostri”) altrimenti li annichiliamo.
Un momento davvero triste e al tempo stesso drammatico.
Il silenzio delle minoranze davanti a queste azioni la dice lunga sul clima.
_AM_
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