domenica 31 agosto 2025

POZZO, I GENITORI ASPETTANO LE RISPOSTE SULLA SCUOLA


Ricorderete tutti la bufera dei mesi scorsi, scatenata da un gruppo di genitori stanchi delle condizioni imbarazzanti della struttura scolastica: le ali (“spezzate”) della libertà.


Con il loro attivismo, ben coordinato, sono riusciti a ottenere un sopralluogo ispettivo da parte di ATS: un ottimo risultato raggiunto grazie a una splendida “operazione sincronizzata” dei genitori.


Hanno ottenuto più i genitori che i consiglieri comunali, i quali – come statue di marmo – occupano ruoli senza esercitare alcuna funzione di controllo e rappresentanza. Deludenti nella loro inutilità amministrativa.


Sempre più difficile riconoscermi e sentirmi rappresentato da questo “consorzio da bar dello sport” (alias Consiglio comunale). Con tutto il rispetto per i bar, che restano magnifici luoghi di indispensabile socialità in ogni micro comunità.


I rilievi di ATS (“grave stato di degrado igienico-sanitario”) hanno messo in luce il vero deficit rappresentativo dei nostri amministratori comunali.

I genitori – stanchi dell’inerzia di chi è stato chiamato a ruoli di rappresentanza e controllo – hanno scelto di bypassare e agire in autonomia.


Il fallimento della politica locale (la “p” volutamente minuscola) è di proporzioni inaudite: il punto più basso e umiliante che possano vivere gli eletti, ormai sfiduciati dal corpo sociale.


Dopo quell’ennesimo tentativo, ho sperato che il “defibrillatore sociale” rianimasse le forze consiliari. 

Invece l’approccio “da bar” – tra risatine e strizzate d’occhio – è addirittura peggiorato.


Lo sgomento collettivo riguarda le gravi responsabilità politiche di una classe dirigente locale incapace, da un lato, di comprendere la gravità del problema del degrado scolastico e, dall’altro, di assumere e svolgere un serio ruolo di controllo.


Il post del 28/03 (tre giorni dopo il sopralluogo – link) e quelli successivi hanno evidenziato l’importanza dell’attivismo sociale, oggi non rappresentato da una politica locale impegnata nelle solite chiacchiere (“ci siamo visti e ne abbiamo parlato”), dopo anni di progressivo degrado igienico-sanitario delle scuole (cit. ATS).


Le prescrizioni di ATS

La gravità della situazione ha spinto l’Ufficio di Igiene di ATS Città Metropolitana di Milano a ordinare al Comune, con comunicazione del 07/04/2025, interventi da eseguire entro 30 giorni (salvo differimento con cronoprogramma).


Elenco sintetico:


  1. Pulizia completa (eliminazione ragnatele e polvere in impianto sportivo).
  2. Riparazione pavimentazione palestra.
  3. Integrazione battiscopa mancanti.
  4. Ripristino pareti (scrostature e crepe).
  5. Eliminazione muffa con misure preventive.
  6. Ripristino vano tecnico (accessibile, senza nastri).
  7. Uscite di emergenza libere.
  8. Messa in sicurezza pannelli pericolanti (GS14 e GS14).
  9. Riparazioni varie nei locali GS indicati.
  10. Liberare i locali dal materiale accumulato.
  11. Mettere in sicurezza le finestre.
  12. Suddivisione spogliatoi e bagni per sesso.
  13. Installazione porta-rotoli, rifornimento dispenser e asciugamani.
  14. Definire destinazione d’uso locale “fisioterapia”.
  15. Riposizionamento estintore mancante.
  16. Documentazione tecnica completa (impianti, sanificazione, Legionella, planimetrie, emergenza, ecc.).


Le richieste di ATS hanno evidenziato un degrado senza giustificazioni. 

Chiunque abbia letto quella relazione ha capito quanto importante sia stato l’intervento dei genitori per colmare carenze gestionali e negligenze amministrative, che si trascinano da anni (non solo in questa legislatura).


Da allora, silenzio totale: le minoranze continuano a disertare e tradire il ruolo a cui sono chiamate. 


Eppure i genitori hanno diritto di sapere se la documentazione richiesta da ATS sia stata prodotta nei termini e se gli interventi prescritti siano stati realizzati, e in quale misura.



Il nodo politico


Quando si parla di “verifica della correttezza e della legittimità degli atti della Giunta e del Sindaco”, si intende che il Consiglio comunale – e quindi anche i consiglieri di minoranza – ha il compito di:


  • controllare che gli atti rispettino la legge (legittimità),
  • e che siano coerenti con gli indirizzi politici stabiliti dal Consiglio stesso (correttezza).


Un esempio concreto è proprio la vigilanza sull’attuazione delle prescrizioni ATS riguardo alle scuole: compito istituzionale dei consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione. 

Non dei genitori, che ringrazio per sopperire alle evidenti carenze gestionali


Altro che “quattro amici al bar” che ridacchiano: il controllo politico-amministrativo interno deve essere esercitato fino in fondo, senza lasciare vuoti che la società civile è costretta a colmare.


Il Sindaco e la Giunta hanno il dovere di garantire l’adempimento delle prescrizioni ATS. 

Il Consiglio comunale (soprattutto la minoranza) ha il dovere di vigilare, sollevando il tema in aula.

I genitori non dovrebbero sostituirsi ai consiglieri eletti, chiamati a rappresentare interessi diffusi e non la loro inerzia.


Sì, buonanotte.


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