lunedì 17 novembre 2025

POZZO, ALTRI SOLDI AL CEM…?

#PozzodAdda

Il bilancio di previsione è lo strumento principale di programmazione economico-finanziaria dell’ente locale: definisce le priorità amministrative e garantisce la sostenibilità delle scelte. 

È quindi fondamentale che le previsioni iniziali siano attendibili e consentano una gestione coerente durante tutto l’esercizio.


Nel caso dei servizi di igiene urbana affidati a CEM Ambiente S.p.A. in modalità in house providing (1° aprile 2019 – 30 novembre 2026), durante l’esercizio 2025 si sono registrati incrementi significativi rispetto al bilancio approvato.


In particolare, sul Capitolo 2900/2025 – Servizi di igiene urbana si rilevano due deternine importanti:

La n. 815 del 11/12/2024 con un primo impegno di spesa n. 2026/2024 per le attività ordinarie del servizio (raccolta e trasporto, rifiuti cimiteriali, raccolte speciali, tessera CNS, pulizia del suolo pubblico e smaltimenti).

La n. 359 del 16/06/2025 come integrazione di € 960.000,00 per copertura del canone e dei costi di smaltimento.

Infine una determina successiva con ulteriore integrazione di € 40.000,00 per costi “….emergenti e conguagli negativi”.

Nessuno si è premurato di farci sapere in cosa considerano questi costi emergenti e conguagli negativi.

Si tratta di variazioni rilevanti, molto, che pongono interrogativi sulla capacità programmatoria iniziale e sulla prevedibilità dei costi, elementi essenziali per garantire solidità e affidabilità del bilancio. 

Scostamenti così ampi su un servizio ordinario già consolidato non inviano un messaggio positivo riguardo alla programmazione dell’ente.

Le possibili motivazioni possono essere diverse, ma nessuna di queste da ritenersi imprevedibile in un bilancio di previsione consapevole.

Non voglio pensare che l’incremento possa derivare da una sottostima iniziale dei costi del servizio, riconosciuta dall’amministrazione come insufficiente per garantire l’ordinaria gestione.


Pur trattandosi di un servizio complesso, l’entità complessiva degli scostamenti rende opportuna una verifica accurata, nell’ottica di rafforzare trasparenza e coerenza della gestione finanziaria.

I consigli comunali sono chiamati a discutere, votare sulla base di alcune poste in bilancio e qualche mese dopo interviene un capo area da provare una variazione sostanziale: confermando la mia tesi, consigli comunali sono oramai organismi inutili utili a qualche selfie e passerella 

Non facendo parte del Consiglio comunale, reperire queste informazioni non è immediato: occorre tempo per leggere gli atti e analizzare i documenti al fine di comprendere le motivazioni degli incrementi. 

Una comunicazione più chiara e accessibile faciliterebbe cittadini e realtà civiche interessati a seguire l’evoluzione della gestione economica dell’ente.

Infine, se l’amministrazione ha deciso di integrare il capitolo di spesa, per carenze reali nel servizio forse l’intervento si è reso  necessario per ovviare a insufficienze nella gestione ordinaria, sia nelle strade sia in ambiti specifici come il cimitero. 

Scostamenti di bilancio significativi come questo tipo si verificano solo quando un servizio prima non previsto viene incluso o quando emergono elementi programmatici sostanziali non considerati all’inizio dell’anno.

Personalmente, mi ritengo molto deluso dalle dinamiche consiliari, lo scrivo sempre e non cambio idea. 

Nel corso degli anni i consigli comunali sono stati via via sviliti, anche a causa di una legislazione che ha trasferito competenze all’esecutivo, esautorando di fatto un organismo che può operare efficacemente solo in presenza di eccezionalità interne. 

Ovviamente, questo non è il caso di Pozzo d’Adda, ma resta comunque un elemento di riflessione sulla difficoltà di seguire e incidere sulle decisioni amministrative anche per cittadini attenti e informati.


_AM_


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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