Oggi pubblico un articolo
di settimana scorsa apparso sul Settimanale "Radar",
riporta una mia recente
intervista (giornalista Stefania Culurgioni).
L'ho ricopiato integralmente su questa pagina - e che fatica! - e invito a leggerlo perché
tocca alcuni argomenti
locali di rilievo: dal PGT alle nuove piste ciclabili.
Con una valida proposta per l'ex Centro Tennis
BUONA LETTURA
Andrea Maggio
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“Il Piano di Governo del Territorio è un documento serio: quando lo guardi, è un po’ come se vedessi il tuo paese come sarà tra dieci anni. Ecco la mia Cassina, pensi, ecco il mio sogno di come dovrebbe essere. Poi favorire il virtuosismo 'pubblico-privato" e sperare di concretizzare la prospettiva. E invece, questa amministrazione ha fatto un Pgt fermo, statico e conservatore. Senza sviluppo. Un Pgt che non prende nessuna decisione”.
Incontriamo Andrea Maggio nel suo ufficio di Città Metropolitana, in via Soderini a Milano.
Per parlare con Radar ha preso un breve permesso. Lavora come
Responsabile d’Area nel settore strade. Una professione che lo ha portato
spesso a ragionare sullo sviluppo anche viabilistico del suo paese e che,
tuttora, gli pone ben chiara in mente la situazione stradale di Cassina de’
Pecchi.
Lo abbiamo incontrato perché, dai banchi della Minoranza Consiliare è certamente un personaggio con una voce ben definita nel panorama politico della cittadina: lui stesso racconta che ha masticato “cose amministrative” da quando era piccolo, con un papà e una mamma coinvolti nella vita politica del paese. “Non c’è pietra a Cassina che io non conosca”, dice, e si vede che è innamorato del suo paese.
Maggio è attivissimo nel suo blog personale (http://andreamaggio.blogspot.it/?m=1 ) dal quale puntualmente racconta e COMMENTA quello che vede, si arrabbia per quello che non gli piace ("sul blog da aprile 2007, prossimo al decennio ed è seguito da Assessori e Consiglieri di maggioranza" ammette con orgoglio)
Dalle pagine del Blog pungola moltissimo la maggioranza e, insomma, è uno che interpreta con intraprendenza e attivismo il suo lavoro all’opposizione.
"Il mio impegno è il miglior modo per onorare il voto espresso dai Cittadini di Cassina D/P e della loro costante considerazione".
È descritto come "un duro" dai politici locali, ma lui ride e stigmatizza:
"Il gruppo Consiliare è in grado di fare un'Opposizione ferma e decisa, ma che sia chiaro, per me non è una guerra. L'odio e rancore sono sentimenti che non mi appartengono".
E questo lo porta a ricordare la figura di Alessandro Patella, ex assessore di Sinistra con i quali intrattenne scontri epici - ai tempi in cui Maggio era in minoranza - divenuto capogruppo di Minoranza quando Maggio divenne assessore ai Lavori pubblici, viabilità e politiche giovanili.
"Alessandro è stato grande avversario, uno ricco di contenuti, con cui si dibatteva anche animatamente in aula ma senza rancori personali. MANCA molto ad una politica cassinese in grave crisi di rappresentanza, che ha selezionato la propria classe dirigente sui Social network e sull'onda dell'antipolitica. Alessandro è andato a vivere lontano, ma sono orgoglioso della sua amicizia simbolo di una politica fatta da parti opposte senza odio e nell'interesse di una comunità di persone".
Maggio - democristiano D.o.c. - è capogruppo di "Uniti per Cassina", una lista civica sostenuta dai partiti di centro destra, in netta opposizione all'attuale maggioranza di centro sinistra di Massimo Mandelli.
Gli abbiamo chiesto quali sono i problemi principali della città, ed ecco cosa ci ha detto:
“Il primo e più grave problema è sicuramente il fatto che Cassina de’ Pecchi non ha un Pgt. Manca cioè un documento strategico efficace, che preveda interventi di rinnovo delle strutture pubbliche come scuole e centro sportivo. Manca una programmazione di sviluppo che affronti e risolva i nodi critici del paese. Le scuole, prima di tutto: totalmente insufficienti a contenere il numero degli studenti ma anche inadeguate come strutture, tant’è che piove in classe. E poi, non esiste un centro sportivo e questo è impensabile in un paese come il nostro. Io capisco il consumo di suolo zero, ma la verità è che il consumo di suolo deve essere sostenibile e razionale: se consumare suolo serve a fare scuole nuove e centro sportivo allora ha senso”.
Maggio ricorda in particolare la vicenda del centro tennis di Cassina de’ Pecchi: fiore all’occhiello di qualche decennio fa, i campi sono stati completamente abbandonati fino a che non gli è cresciuta dentro una bella erbaccia a infestante
"Il Centro Tennis era comunale, poi una vecchia amministrazione vendette tutto al privato, ma dopo diversi passaggi di proprietà ogni attività fu abbandonata e ora tutto è lasciato a se stesso. Avevamo proposto una soluzione sostenibile per superare il degrado. A seguito di una bonifica dell'area avremmo fatto costruire alla proprietà una scuola materna nuova, lo location è ideale per una funzione pubblica - come previsto dalla legge 12/05 -avremmo offerto all'operatore una volumetria di compensazione, in un terreno pubblico.
Avremmo avuto la scuola materna a costo zero, ma il nostro suggerimento è rimasto lì e l’attuale amministrazione non ci sta facendo nulla.
Confermando la destinazione d’uso sportiva ha
Condannato il terreno all'abbandono e al degrado.
Se nessuno è interessato a quel tipo di sviluppo, Amministratori devono trovare la strada migliore per superare il degrado.
Questo è il classico esempio di come il Pgt sia stato usato male, o meglio non utilizzato nelle sue enormi potenzialità. Il PGT nasce per risolvere i problemi e alcune decisioni non erano da eludere per paura di decidere.
Ci sarebbe poi tutto il lungo discorso delle strade, delle piste ciclabili e della viabilità:
“Mi pare che stiano intervenendo a spot, senza un progetto complessivo rientrante in un disegno organico di paese. Confusione e lavori dettate da logiche strampalate, confusionarie e – nel migliore dei casi – raffazzonate".
Ecco qualche esempio:
"prendiamo la mini-rotatoria tra via Roma e via Vittorio Veneto: il tratto di ex S.S 11 era di competenza provinciale. Città metropolitana aveva dato delle indicazioni precise su come costruire la rotatoria: doveva essere più grande, per poter accogliere tutto il flusso di traffico calcolato, e illuminata perimetralmente.
Il Comune invece ha esteso il centro abitato in modo che quel tratto ricadesse sotto la sua competenza e realizzata grazie ad un discutibile 'contratto di sponsorizzazione', la
Rotatoria ha raggi di curvatura ridotti e pericolose deflessioni.
Peraltro il palo di illuminazione centrale è rischioso con l'anello così piccolo.
Realizzata senza valutazioni sui flussi di traffico, la rotatoria rischia di esserne inadeguata rispetto al traffico che la percorre!”.
"Il cordolo della nuova pista ciclabile che parte da via Trento e svolta a destra su via Venezia è in mezzo alla carreggiata di via Trento, così una macchina se lo trova praticamente in mezzo alla carreggiata”.
"Mentre la pista ciclabile realizzata lungo il lato sud della ex statale 11: "Chi proveniva da Milano in direzione Gorgonzola e doveva svoltare a sinistra in via Donatori del Sangue, utilizzava la corsia di accumulo per attendere di svoltare a sinistra senza interrompere il flusso veicolare direzione Gorgonzola.
Adesso hanno ricavato la pista ciclabile dentro alla carreggiata, il calibro è talmente ridotto che le macchine non hanno più spazio per fluire via dritte se qualcuno davanti a loro deve svoltare per via donatori del Sangue".
Un danno sia per la viabilità locale che extraterritoriale”.
Le cose da dire sarebbero ancora tante.
Maggio è il "solito" Fiume in piena.
Promette nuovi post sul suo blog, che aggiorna quasi quotidianamente. D’altronde, ci rivela, voleva fare il giornalista.
"Ho qualcosa da raccontare" e questo è il suo modo per dire la sua su ciò che non va nella sua amata Cassina.
Stefania Culurgioni
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