Questa è la terza pubblicazione di LIBERA-MENTE, sezione del Blog dedicata ad alcune riflessioni e relativa a dinamiche politiche locali.
Ricorderete che la vittoria del no al referendum costituzionale ha rappresentato un’autentica scoppola per il PD anche locale.
L'esito delle urne generò non pochi attriti fra le due componenti al governo di Cassina d/P: la Sinistra (Mandelli-Vecchi-Chiarella-Costantini) e il PD (Parma - Novelli- Marangoni-Brandi).
A dirla tutta, le componenti che sostengono questo Sindaco sarebbero 3, ma la terza è la classica lista Civetta (nata su fb grazie ad una brillante idea del PD) che avrebbe dovuto intercettare quella parte di elettorato, che deluso dai partiti, mai avrebbero votato i loro rappresentanti.
Ogni 5 anni spunta l'uomo nuovo di turno che - insieme ad altre 6/7 persone – crea un comitato “contenitore”, si diletta a qualche foto sul giornale e dichiarazioni sull'onda dell'anti politica e smentita dell'imminente candidatura alla carica di Consigliere comunale.
Puntualmente trova posto in una lista, forte di un potere negoziale basato sul nulla e senza riscontri, viene nominato assessore e si accomoda in poltrona.
Ovviamente, sono gli stessi che criticano i trucchetti della politica sono vecchi e ammuffiti mentre loro sono la vera novità, anche se in pieno possesso del PD che li ha portati in Consiglio.
Sono pedine, lasciamo perdere e torniamo alla questione dei voucher e del loro utilizzo.
Sinistra e Pd si trovano nuovamente sull’orlo di una crisi di nervi e mentre ovunque si leggono proclami della nuova campagna scatenata da ex Comunisti e da una parte del PD ("...è fondamentale per l'affermazione dei valori della sinistra") la nostra Amministrazione prova a dissimulare.
L'Amministrazione dei nostri ex Comunisti "...che di sinistra hanno una gamba, un braccio e una natica utile ad appoggiarsi comodamente nei posti di potere" "...per proseguire per alcuni servizi con il lavoro accessorio anche nel 2017 (...) si è reso necessario procedere all’acquisto di Buoni Lavoro da € 10,00".
Ho già spiegato che il nostro Comune, più che da una normale coalizione di centrosinistra come nel resto dei Comuni, è governato da un "gruppo di potere", i cui rappresentanti consiliari sono cambiati nel corso degli anni, ma che vanta una grande capacità di apparire - ad ogni tornata elettorale - quello che è più comodo/utile a difendere potere e intercettare il consenso.
Quando il rischio di perdere l'empatia politica con il proprio elettorato di riferimento diventa concreto e si allarga il distacco politico rispetto a temi che rivendicano, allora il "gruppo di potere" mette in campo il "silenzio", frutto imbarazzato di un malessere che devono governare.
Preparano una festa come arma di "distrazione di massa" e - strateghi nell'ombre - lavorano freneticamente per costruire un castello di "scuse e giustificazioni" che renda digeribile ai propri elettori anche un programma diverso da quello promesso in campagna elettorale.
Ultimo passaggio: scatenano i "droni" sui social network con le cantilene "non facciamo polemica inutile", "non perdiamo tempo con sterili discussioni, ma pensiamo al bene del paese", "la colpa di tutto è della precedente Amministrazione" dimenticando che questo gruppo di potere ha governato 18 degli ultimi 22 anni.
Ne faccio un discorso di correttezza politica, la stessa che non hanno avuto in occasione dell'esternalizzazione dell'asilo (con annessa cessione della struttura pubblica).
I Cittadini faticano a capire chi hanno di fronte, dicono una cosa ma fanno sempre l'opposto, poi ritrattano.
L'elettorato di riferimento di Mandelli, lo avrebbe votato comunque se avesse saputo prima del voto, che l'asilo nido comunale sarebbe stato esternalizzato (insieme alla struttura)?
Il suo elettorato è deluso e probabilmente non avrebbe condiviso un programma dov'era prevista l'esternalizzazione di quasi la totalità dei servizi?
Avrebbero condiviso l'utilizzo dei "voucher", che la Sinistra in tutta Italia contesta mentre la nostra Amministrazione utilizza "...per proseguire per alcuni servizi ?"
Siamo alle solite, si dichiara contro i voucher "perchè non hanno funzionato", "perchè rappresentano il nuovo precariato" mentre in Comune si continuano a comprare voucher di 10 euro.
Se lo avesse fatto un'Amministrazione di centrodestra, cosa sarebbe successo? in quanti avrebbero gridato allo scandalo?
Andrea Maggio
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