Oggi mi sono permesso di inviare uno scritto al Sindaco del nostro Comune, nella speranza di sensibilizzare l'Amministrazione rispetto all'imminente solennità civile del GIORNO DEL RICORDO e riuscire a puntare i riflettori dell'opinione pubblica sulla solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.
Istituita con la Legge n. 92 del 2004 volta a conservare e rinnovare ogni anno «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo ultimo dopoguerra.
Già lo scorso anno scrissi sul Giorno del Ricordo e attraverso la protocollazione di un'interrogazione e per l'occasione ricevetti risposte balbettanti da parte dell'assessore alla Cultura.
A pochi giorni dalla ricorrenza, faccio il mio dovere e chiedo all'Amministrazione che non dimentichi la ricorrenza.
La legge prevede che per questa giornata siano organizzate iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ma - come alcuni di Voi ricorderanno - lo scorso anno emerse dalle parole dell'assessore alla partita, una grave impreparazione istituzionale rispetto al tema.
Mentre la legge fa in modo che sia "... favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende", l'interrogazione dello scorso anno fu l'occasione di toccare con mano, quanto fosse magra la programmazione comunale.
A dire il vero, temo che la poca attenzione al tema, al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) giustamente commemorate, sia una preoccupante costante e si possa ripetere anche quest'anno.
Nel nostro Comune, la ricorrenza del 10 febbraio (Giornata del Riicordo) non riesce a trovare la medesima attenzione - correttamente - offerta per alti drammi storici, sui quali vi è il giusto impegno culturale.
Non vi è la medesima volontà di attivare circuiti della cultura locale, sensibilizzando scuole, offrendo occasioni di testimonianza, ricerca, esposizione, ecc per informare adeguatamente - partendo dai più piccoli - sui fatti che dovrebbero essere oggetto del ricordo.
Drammi vissuti da Italiani e le loro famiglie.
Temo che anche quest'anno - ma spero che questo scritto serva da appello - l'Amministrazione non stia valorizzando a dovere il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate.
L'unica iniziativa programmata - che intendo pubblicizzare fra i Cittadini - incontro presso Biblioteca Comunale "Roberto Camerani" con il redattore della rivista di storia online (www.e-storia.it) il prof. Michele Mannarini che si terrà Giovedì 9 febbraio ore 21.00.
Non conosco il professore, ma rendo merito di voler trattare una tragedia, per troppi anni dimenticata e che fatica ad essere raccontata alle nuove generazioni.
Non sarebbe male vedere l'assessore alla Cultura sensibilizzare scuole e raccontare al Consiglio Comunale, senza l'imbarazzo per la vacuità dello scorso anno, le valide iniziative programmate dall'Amministrazione, per la prossima celebrazioni del "Giorno del Ricordo".
Fugando l'odiosa illusione, portasta avanti da una parte marginale ma significativa parte della società Italiana, che vi siano tragedie meritevoli di essere tramandate nel ricordo delle future generazioni mentre altre nascoste e quasi dimenticate.
Che non venga dimenticata - come lo scorso anno - l'esposizione del Tricolore nelle strutture pubbliche, scuole comprese, in quanto una solennità civile.
Fin d'ora e per evitare malintesi di sorta: fra le strutture pubbliche vi sono anche le scuole, la cui proprietà è pubblica, in particolare Comunale.
Nell’auspicio che questo serva a prevenire e combattere ogni forma di violenza e di intolleranza.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
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