Torniamo
a parlare di via Leonardo da Vinci.
L'argomento
è uno di quelli - che grazie agli interventi consiliari della
Minoranza (recentissima l'interrogazione protocollata dal
Consigliere Vimercati) e ai fari di tanto in tanto puntati dalla
stampa locale - riemerge ciclicamente.
Finirà - ancora una volta come avevo previsto - con una vagonata di soldi spesi per avvocati (che a Cassina hanno trovato il paradiso) e con la Maggioranza Consiliare che alla prima riunione dovrà ammettere a bassa voce "Maggio aveva ragione, ma resti fra noi"
Rispetto
alle diverse sfaccettature di una questione irrisolta di una strada
divenuta a fondo cieco e trasformatati in luogo di degrado e incuria,
già in passato avevo presentato interrogazioni
su questa strada.
Superfluo
dirvi che la vagonata di parole dell'allora assessore alla viabilità
sia riuscita a produrre una risposta esaustiva, speranze infrante nel
solito attendismo di chi aspetta che sia destino
risolutore a sostituirsi alle decisioni.
Basti
ricordare la “dichiarazione
spontanea”
dell'assessore, durante la seduta consiliare del 31/03/2016:
<<…vorrei
fare una comunicazione riguardante la viabilità nella zona
industriale, in particolare riguardante il deliberato di questo
Consiglio sul cosiddetto peduncolo di via Galilei (….) consapevoli
del pessimo stato di degrado della strada,
in particolare dell‟ultimo tratto; Tuttavia una volta che verranno
stabilite le competenze (delle strade di nuova realizzazione) stiamo
valutando la possibilità di chiedere all‟Ente competente di
riaprire, seppur in parte, la via Leonardo Da Vinci dalla strada
antica di Cassano, riprendendo
l‟attuale incrocio esclusivamente in entrata e solo a favore del
traffico veicolare che arriva da Vignate.
Tale
soluzione è già stata prospettata in Regione Lombardia da questa
Amministrazione nel lontano dicembre 2014. E‟l‟unica in effetti
possibile tenuto conto che a pochi metri insiste una rotatoria che
permette, resiste una rotatoria.
Quindi
altre strade, altre possibilità di accesso alla via Leonardo Da
Vinci non sono possibili>>
Ora,
evito di commentare nel merito la dichiarazione dell'assessore perché
ho
serie difficoltà a trovare una ragionevole connessione fra Ente
competente delle strade di nuova realizzazione e la riapertura di via
Leonardo da Vinci:
primo perché quest'ultima è una strada comunale, secondo perché la
sua eventuale apertura non interessa minimamente le strade di nuova
realizzazione e quindi aspettare che verranno
stabilite le competenze delle nuove strade è un modo per perdere
tempo e basta.
La
nuova cassanese diventerà il nuovo tracciato della Strada
Provinciale n. 103 e il tratti esistenti – perdendo la funzione di
collegamento provinciale – saranno ceduti ai Comuni.
Su
questo Chiarella ha scelto di avventurarsi in una campagna
giudiziaria, spendendo
decine e decine di migliaia di euro, incaricando Avvocati per la
“guerra contro i mulini a vento”.
Credo in Italia, per responsabilizzare gli Amministratori Pubblici sul razionale utilizzo delle risorse comunali, bisognerebbe cominciare a considerare al pari di un danno erariale, l'avventurarsi in un braccio di ferro con Regione e Città Metropolitana.
Non è possibile che decine e decine di migliaia di euro di soldi pubblici siano inutilmente versati nelle tasche di validi avvocati,
per mero capriccio di una Giunta incompetente e che avevo già invitato a desistere dall'intraprendere questo scontro istituzionale.
Perché non avrebbe portato benefici, avremmo perso nel merito e nel metodo.
Il collega di minoranza Vimercati Egidio - attraverso un interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale – ha fatto bene a tornare sull'argomento, dando voce ad un disagio più volte raccontato dalla minoranza e che senza la nostra attenzione scivolerebbe definitivamente nell'oblio, come le promesse fatte in questi mesi.
Perché non avrebbe portato benefici, avremmo perso nel merito e nel metodo.
Il collega di minoranza Vimercati Egidio - attraverso un interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale – ha fatto bene a tornare sull'argomento, dando voce ad un disagio più volte raccontato dalla minoranza e che senza la nostra attenzione scivolerebbe definitivamente nell'oblio, come le promesse fatte in questi mesi.
Non
tutti conoscono la complessa vicenda e in attesa che il collega
esponga la sua interrogazione e il nuovo assessore alla viabilità
dia risposte di merito (e purtroppo per lui, i disastri del
precedente avranno ripercussioni decennali) per senso di dovere
ripercorro le fasi più caratterizzanti di questa vicenda “via
Leonardo Da Vinci”.
Da
segnalare l'incontro convocato da Regione Lombardia (1 aprile
2015) aveente come oggetto l'approfondimento del tema della
consegna agli Enti locali delle viabilità accessorie alla SP103
“Cassanese” e alla SP14”Rivoltana” realizzate da BreBeMi.
In
particolare, le strade che il Comune di Cassina
De’ Pecchi avrebbe dovuto prendere in consegna provvisoria e
che, successivamente alla consegna definitiva, avrebbe dovuto
classificare a strade comunali o vicinali, erano:
1)
strada di collegamento tra lo svincolo della SP161 e la frazione S.
Agata di Cassina De’ Pecchi;
2)
strada bianca per Cascina Fogliana;
3)
ramo di strada che, dalla rotatoria del nuovo itinerario della SP121,
diparte verso sud (via Galileo Galilei);
4)
tratti di propria competenza della controstrada a nord della SP103
“Cassanese”, dalla rotatoria dello svincolo di Cascina Malpaga
verso la rotatoria dello svincolo di Vignate.
In
quella sede il Comune aveva riconosciuto la correttezza che, quelle
di cui ai precedenti punti 1, 3 e 4, venissero classificate come
comunali, sebbene si ritenesse necessario che ciò avvenisse a valle
dell’emanazione da parte di Regione Lombardia di uno specifico atto
che individuasse le strade di competenza comunale.
Al
riguardo Regione Lombardia, aveva ribadito che, in conformità
all’art. 3, comma 121 della legge regionale 1/2000, è onere del
Comune quello di dover classificare le suddette strade a comunali e
che nessun atto regionale poteva essere emanato al riguardo.
Sempre
con pari nota Regione Lombardia aveva dato risposta al Comune laddove
lo stesso evidenziava che sarebbe potuto essere legittimamente
interessato all’acquisizione di tali tratti stradali, solo
nella misura in cui sia debitamente accertata la competenza dell’Ente
Comunale, nonché effettuata una valutazione complessiva sulla rete
insistente sul territorio comunale.
Veniva
infatti evidenziato come le suddette viabilità
rappresentino nuovi tratti stradali in prosecuzione di strade
esistenti e già classificate comunali, oltre a svilupparsi
all’interno del territorio di Cassina de’ Pecchi. Si
riteneva pertanto che la loro presa in consegna fosse dovuta da parte
del Comune per la tipologia delle strade, oltre che per le loro
caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali.
Anche
Città Metropolitana di Milano con note prot. n. 152281 dell’11
luglio 2014 e n. 144954 dell’8 giugno 2015, in una logica di
valutazione generale della rete stradale dell’est milanese, non
aveva ritenuto poter essere, tali nuovi itinerari, di valenza
provinciale, proprio per i motivi sopra esposti.
Il
19 giugno 2015 su indicazione di Regione Lombardia, il
Consorzio BBM, trasmette al
Comune
di Cassina de'Pecchi, le bozze dei verbali di consegna delle
viabilità di cui ai precedenti punti 1, 3 e 4, ai fini della sua
sottoscrizione.
Per
contro il Comune, con nota prot. n. 13262 del 23 giugno 2015, aveva
ribadito l’impossibilità a procedere alla consegna richiesta.
Ripensamenti
dell'assessore più disastroso del secolo, che hanno generato
sgomento, la credibilità di un paese calpestata da soggetti
improvvisati assessori, Cassina derisa a tutti i livelli.
IL
SINDACO AVREBBE DOVUTO TOGLIERE LA DELEGA A CHIARELLA MOLTO TEMPO
PRIMA.
Nel
frattempo, che l'assessore si diverte a spendere soldi pubblici fra
avvocati e avvocati, il disagio in paese emerge e il 10 marzo –
tutte
le attività produttive della zona Industriale protocollano
ed inviano al Sindaco Comune di Cassina de' Pecchi una petizione
in cui si chiede il ripristino dell'immissione anche solo in un senso
di marcia della strada comunale via Leonardo da Vinci verso la ex SP
103.
in
data 22 marzo 2016 Regione Lombardia
scrive al Comune di Cassina de' Pecchi e a Città Metropolitana
di Milano in merito al procedimento di declassificazione
amministrativa della strada per chiedere al Comune di cassina di
trasmettere la perimetrazione del centro abitato specificando se la
controstrada rientra o meno entro tale limite. Richiesta
finalizzata allo scopo di individuare la procedura corretta da
seguire per la declassificazione, in quanto se questa fosse nella
perimetrazione del centro abitato non serve emanazione di decreto
regionale di declassificazione e il passaggio di proprietà avviene
direttamente fra gli enti coinvolti (città metropolitana di Milano e
Comune di Cassina de' Pecchi). Qualora non fosse nella
perimetrazione si chiedeva al Comune di Cassina de'Pecchi di
trasmettere atto di assenso all'acquisizione della strada.
Un
mese e mezzo dopo, dopo lunghe discussioni di cui tutti i Consiglieri
(ovviamente anche di maggioranza, che purtroppo sanno meno di noi)
sono rimasti all'oscuro, il
Comune di Cassina de' Pecchi risponde che il tratto di strada non è
nella perimetrazione del centro abitato, rientrante quindi nelle
competenze della Città Metropolitana di Milano
(2 maggio 2016)
In
data 30 maggio 2016 il
Comune di Cassina de'Pecchi scrive a BreBeMi, Regione Lombardia,
Città Metropolitana di Milano comunicando che l'Amministrazione non
intende procedere alla consegna dei tratti di strada.
Lacrime
agli occhi dalle risate.
Il
28 giugno 2016 a seguito della lettera precedente, Regione
Lombardia per portare a termine il procedimento cerca di definire una
richiesta a Città Metropolitana di Milano circa eventuali ulteriori
contributi forniti da parte del Comune di Cassina de'Pecchi in merito
alla questione, al fine di valutare nella loro completezza le
condizioni tecniche ed amministrative legate alla eventuale emissione
del provvedimento di declassifica.
Il
13 luglio 2016 Città Metropolitana di Milano invia nota
specificando che non dispone di ulteriori elementi.
Regione
Lombardia procede quindi con le valutazioni tecniche ed
amministrative per la conclusione del procedimento.
Ecco
che il 10 agosto 2016 con decreto regionale n.8043 si è
proceduto alla declassificazione a strada comunale del tratto di MISP
103 in Comune di Cassina de'Pecchi, dal confine comunale con Cernusco
fino alla via Galileo Galilei, ma a seguito di approfondimenti
condotti nell'ambito di procedimenti diversi emergono alcuni errori
materiali, in quanto incluse erroneamente delle aree del territorio
di Vignate.
Il
24 ottobre la Regione ha revocato il decreto dirigenziale con decreto
dirigenziale n. 10522 , si è potuto rilevare che parte delle aree su
cui insiste la sede stradale oggetto di declassificazione è compresa
nel territorio comunale di Vignate, pertanto, è stato disposto
l'annullamento d'ufficio del decreto regionale n. 8043 ai sensi
dell'art. 21-nonies della legge 241/1990;
Il
14 novembre 2016 Città Metropolitana di Milano ha
riavviato il procedimento presentando nuova istanza riguardante
la declassificazione della strada in oggetto, oltre ad altri tratti
stradali nei comuni di Vignate e di Cernusco sul Naviglio.
Il
23 dicembre 2016 Regione Lombardia chiede a Città
Metropolitana di Milano ulteriore documentazione ma tutto lascia
immaginare che questo tratto sia consegnato al Comune di Cassina.
In
coerenza al decreto dirigenziale n. 8043 poi annullato per mero
errore materiale
Finirà
- ancora una volta come avevo previsto - con una vagonata di soldi
spesi per avvocati (che a Cassina hanno trovato il paradiso) e con la Maggioranza che alla prima riunione diranno a bassa voce "Maggio aveva ragione, ma guai a chi lo ammette. E questa considerazione deve restare fra noi"
Più
passa il tempo e più aumenta la consapevolezza che peggio di questa
Amministrazione nemmeno in Uganda
saluti
Andrea
Maggio
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