martedì 14 febbraio 2017

VIA LEONARDO DA VINCI: AMMINISTRAZIONE DEI FALLIMENTI




Torniamo a parlare di via Leonardo da Vinci.

L'argomento è uno di quelli - che grazie agli interventi consiliari della Minoranza (recentissima l'interrogazione protocollata dal Consigliere Vimercati) e ai fari di tanto in tanto puntati dalla stampa locale - riemerge ciclicamente.

Finirà - ancora una volta come avevo previsto - con una vagonata di soldi spesi per avvocati (che a Cassina hanno trovato il paradiso) e con la Maggioranza Consiliare che alla prima riunione dovrà ammettere a bassa voce "Maggio aveva ragione, ma resti fra noi"


Rispetto alle diverse sfaccettature di una questione irrisolta di una strada divenuta a fondo cieco e trasformatati in luogo di degrado e incuria, già in passato avevo presentato interrogazioni su questa strada.
 
Superfluo dirvi che la vagonata di parole dell'allora assessore alla viabilità sia riuscita a produrre una risposta esaustiva, speranze infrante nel solito attendismo di chi aspetta che sia destino risolutore a sostituirsi alle decisioni.
Basti ricordare la “dichiarazione spontanea” dell'assessore, durante la seduta consiliare del 31/03/2016:

<<…vorrei fare una comunicazione riguardante la viabilità nella zona industriale, in particolare riguardante il deliberato di questo Consiglio sul cosiddetto peduncolo di via Galilei (….) consapevoli del pessimo stato di degrado della strada, in particolare dell‟ultimo tratto; Tuttavia una volta che verranno stabilite le competenze (delle strade di nuova realizzazione) stiamo valutando la possibilità di chiedere all‟Ente competente di riaprire, seppur in parte, la via Leonardo Da Vinci dalla strada antica di Cassano, riprendendo l‟attuale incrocio esclusivamente in entrata e solo a favore del traffico veicolare che arriva da Vignate.

Tale soluzione è già stata prospettata in Regione Lombardia da questa Amministrazione nel lontano dicembre 2014. E‟l‟unica in effetti possibile tenuto conto che a pochi metri insiste una rotatoria che permette, resiste una rotatoria.
Quindi altre strade, altre possibilità di accesso alla via Leonardo Da Vinci non sono possibili>>

Ora, evito di commentare nel merito la dichiarazione dell'assessore perché ho serie difficoltà a trovare una ragionevole connessione fra Ente competente delle strade di nuova realizzazione e la riapertura di via Leonardo da Vinci: primo perché quest'ultima è una strada comunale, secondo perché la sua eventuale apertura non interessa minimamente le strade di nuova realizzazione e quindi aspettare che verranno stabilite le competenze delle nuove strade è un modo per perdere tempo e basta.

La nuova cassanese diventerà il nuovo tracciato della Strada Provinciale n. 103 e il tratti esistenti – perdendo la funzione di collegamento provinciale – saranno ceduti ai Comuni.

Su questo Chiarella ha scelto di avventurarsi in una campagna giudiziaria, spendendo decine e decine di migliaia di euro, incaricando Avvocati per la “guerra contro i mulini a vento”.

Credo in Italia, per responsabilizzare gli Amministratori Pubblici sul razionale utilizzo delle risorse comunali, bisognerebbe cominciare  a considerare al pari di un danno erariale, l'avventurarsi in un braccio di ferro con Regione e Città Metropolitana.
Non è possibile che decine e decine di migliaia di euro di soldi pubblici siano inutilmente versati nelle tasche di validi avvocati, per mero capriccio di una Giunta incompetente  e che avevo già invitato a desistere dall'intraprendere questo scontro istituzionale.

Perché non avrebbe portato benefici, avremmo perso nel merito e nel metodo.

Il collega di minoranza Vimercati Egidio - attraverso un interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale – ha fatto bene a tornare sull'argomento, dando voce ad un disagio più volte raccontato dalla minoranza e che senza la nostra attenzione scivolerebbe definitivamente nell'oblio, come le promesse fatte in questi mesi.


Non tutti conoscono la complessa vicenda e in attesa che il collega esponga la sua interrogazione e il nuovo assessore alla viabilità dia risposte di merito (e purtroppo per lui, i disastri del precedente avranno ripercussioni decennali) per senso di dovere ripercorro le fasi più caratterizzanti di questa vicenda “via Leonardo Da Vinci”.


Da segnalare l'incontro convocato da Regione Lombardia (1 aprile 2015) aveente come oggetto l'approfondimento del tema della consegna agli Enti locali delle viabilità accessorie alla SP103 “Cassanese” e alla SP14”Rivoltana” realizzate da BreBeMi.

In particolare, le strade che il Comune di Cassina De’ Pecchi avrebbe dovuto prendere in consegna provvisoria e che, successivamente alla consegna definitiva, avrebbe dovuto classificare a strade comunali o vicinali, erano:


1) strada di collegamento tra lo svincolo della SP161 e la frazione S. Agata di Cassina De’ Pecchi;

2) strada bianca per Cascina Fogliana;

3) ramo di strada che, dalla rotatoria del nuovo itinerario della SP121, diparte verso sud (via Galileo Galilei);

4) tratti di propria competenza della controstrada a nord della SP103 “Cassanese”, dalla rotatoria dello svincolo di Cascina Malpaga verso la rotatoria dello svincolo di Vignate.



In quella sede il Comune aveva riconosciuto la correttezza che, quelle di cui ai precedenti punti 1, 3 e 4, venissero classificate come comunali, sebbene si ritenesse necessario che ciò avvenisse a valle dell’emanazione da parte di Regione Lombardia di uno specifico atto che individuasse le strade di competenza comunale.


Al riguardo Regione Lombardia, aveva ribadito che, in conformità all’art. 3, comma 121 della legge regionale 1/2000, è onere del Comune quello di dover classificare le suddette strade a comunali e che nessun atto regionale poteva essere emanato al riguardo.

Sempre con pari nota Regione Lombardia aveva dato risposta al Comune laddove lo stesso evidenziava che sarebbe potuto essere legittimamente interessato all’acquisizione di tali tratti stradali, solo nella misura in cui sia debitamente accertata la competenza dell’Ente Comunale, nonché effettuata una valutazione complessiva sulla rete insistente sul territorio comunale.

Veniva infatti evidenziato come le suddette viabilità rappresentino nuovi tratti stradali in prosecuzione di strade esistenti e già classificate comunali, oltre a svilupparsi all’interno del territorio di Cassina de’ Pecchi. Si riteneva pertanto che la loro presa in consegna fosse dovuta da parte del Comune per la tipologia delle strade, oltre che per le loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali.

 

Anche Città Metropolitana di Milano con note prot. n. 152281 dell’11 luglio 2014 e n. 144954 dell’8 giugno 2015, in una logica di valutazione generale della rete stradale dell’est milanese, non aveva ritenuto poter essere, tali nuovi itinerari, di valenza provinciale, proprio per i motivi sopra esposti.

Il 19 giugno 2015 su indicazione di Regione Lombardia, il Consorzio BBM, trasmette al

Comune di Cassina de'Pecchi, le bozze dei verbali di consegna delle viabilità di cui ai precedenti punti 1, 3 e 4, ai fini della sua sottoscrizione.

Per contro il Comune, con nota prot. n. 13262 del 23 giugno 2015, aveva ribadito l’impossibilità a procedere alla consegna richiesta.

Ripensamenti dell'assessore più disastroso del secolo, che hanno generato sgomento, la credibilità di un paese calpestata da soggetti improvvisati assessori, Cassina derisa a tutti i livelli.

IL SINDACO AVREBBE DOVUTO TOGLIERE LA DELEGA A CHIARELLA MOLTO TEMPO PRIMA.

Nel frattempo, che l'assessore si diverte a spendere soldi pubblici fra avvocati e avvocati, il disagio in paese emerge e il 10 marzo – tutte le attività produttive della zona Industriale protocollano ed inviano al Sindaco Comune di Cassina de' Pecchi una petizione in cui si chiede il ripristino dell'immissione anche solo in un senso di marcia della strada comunale via Leonardo da Vinci verso la ex SP 103.

in data 22 marzo 2016 Regione Lombardia scrive al Comune di Cassina de' Pecchi e a Città Metropolitana di Milano in merito al procedimento di declassificazione amministrativa della strada per chiedere al Comune di cassina di trasmettere la perimetrazione del centro abitato specificando se la controstrada rientra o meno entro tale limite. Richiesta finalizzata allo scopo di individuare la procedura corretta da seguire per la declassificazione, in quanto se questa fosse nella perimetrazione del centro abitato non serve emanazione di decreto regionale di declassificazione e il passaggio di proprietà avviene direttamente fra gli enti coinvolti (città metropolitana di Milano e Comune di Cassina de' Pecchi). Qualora non fosse nella perimetrazione si chiedeva al Comune di Cassina de'Pecchi di trasmettere atto di assenso all'acquisizione della strada.

Un mese e mezzo dopo, dopo lunghe discussioni di cui tutti i Consiglieri (ovviamente anche di maggioranza, che purtroppo sanno meno di noi) sono rimasti all'oscuro, il Comune di Cassina de' Pecchi risponde che il tratto di strada non è nella perimetrazione del centro abitato, rientrante quindi nelle competenze della Città Metropolitana di Milano (2 maggio 2016)

In data 30 maggio 2016 il Comune di Cassina de'Pecchi scrive a BreBeMi, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano comunicando che l'Amministrazione non intende procedere alla consegna dei tratti di strada.

Lacrime agli occhi dalle risate.

Il 28 giugno 2016 a seguito della lettera precedente, Regione Lombardia per portare a termine il procedimento cerca di definire una richiesta a Città Metropolitana di Milano circa eventuali ulteriori contributi forniti da parte del Comune di Cassina de'Pecchi in merito alla questione, al fine di valutare nella loro completezza le condizioni tecniche ed amministrative legate alla eventuale emissione del provvedimento di declassifica.

Il 13 luglio 2016 Città Metropolitana di Milano invia nota specificando che non dispone di ulteriori elementi.
Regione Lombardia procede quindi con le valutazioni tecniche ed amministrative per la conclusione del procedimento.

Ecco che il 10 agosto 2016 con decreto regionale n.8043 si è proceduto alla declassificazione a strada comunale del tratto di MISP 103 in Comune di Cassina de'Pecchi, dal confine comunale con Cernusco fino alla via Galileo Galilei, ma a seguito di approfondimenti condotti nell'ambito di procedimenti diversi emergono alcuni errori materiali, in quanto incluse erroneamente delle aree del territorio di Vignate.

Il 24 ottobre la Regione ha revocato il decreto dirigenziale con decreto dirigenziale n. 10522 , si è potuto rilevare che parte delle aree su cui insiste la sede stradale oggetto di declassificazione è compresa nel territorio comunale di Vignate, pertanto, è stato disposto l'annullamento d'ufficio del decreto regionale n. 8043 ai sensi dell'art. 21-nonies della legge 241/1990;

Il 14 novembre 2016 Città Metropolitana di Milano  ha riavviato il procedimento presentando nuova istanza riguardante la declassificazione della strada in oggetto, oltre ad altri tratti stradali nei comuni di Vignate e di Cernusco sul Naviglio.

Il 23 dicembre 2016 Regione Lombardia chiede a Città Metropolitana di Milano ulteriore documentazione ma tutto lascia immaginare che questo tratto sia consegnato al Comune di Cassina.

In coerenza al decreto dirigenziale n. 8043 poi annullato per mero errore materiale

Finirà - ancora una volta come avevo previsto - con una vagonata di soldi spesi per avvocati (che a Cassina hanno trovato il paradiso) e con la Maggioranza che alla prima riunione diranno a bassa voce "Maggio aveva ragione, ma guai a chi lo ammette. E questa considerazione deve restare fra noi"

Più passa il tempo e più aumenta la consapevolezza che peggio di questa Amministrazione nemmeno in Uganda

saluti

Andrea Maggio







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