La pausa
pranzo di oggi servirà a raccontarvi il fatto increscioso accaduto “a latere”
dell’ultima seduta di giunta ed esprimere solidarietà – rinnovando la stima – al
parroco Don Massimo.
In un
video trasmesso in diretta Facebook, il Sindaco Mandelli accusa il parroco Don
Massimo di essere “…un parroco fannullone e con poca voglia di
lavorare”.
Dalle
informazioni che circolano fra “addetti ai lavori”, sembra che Don Massimo –
forse collegato alla diretta o solamente avvisato da qualche conoscente – abbia
immediatamente telefonato al Sindaco, chiedendo immediate spiegazioni sulle
parole denigratorie.
Don
Massimo ha chiesto all’assessore Chiarella “….di rimettere il video della
diretta della Giunta che stava trasmettendo in diretta live” prontamente
rimosso dal Social in piena “bufera mediatica”
Il mondo
di FB ha espresso in pochi minuti piena solidarietà al Parroco Cassinese, che
ha ricevuto solidarietà di molti residenti.
Imbarazzo
nella giunta, perché a fronte delle brutte parole del Sindaco nessuno degli
assessori presenti è intervenuto in difesa di Don Massimo, persona – che al di
là della fede e del personale credo – non merita di essere screditato per
l’ottimo operato.
Tommy “disastrous” ha prontamente ritirato il post, il Partito Democratico
(quello che tutte le domeniche va a messa e chiedere i voti dei fedeli) si
chiude in un silenzio saturo di vergogna.
Il
Sindaco non è un Vescovo, nella posizione di giudicare l’opera pastorale del
Parroco.
Peraltro
– proprio il Comune che lo ha eletto primo Cittadino – ha la fortuna di avere
il forte e concreto sostegno della Parrocchia per sopperire alle carenze
comunale, in tema di disabilità, indigenza, politiche giovanili, assistenza ai
bisognosi.
In
coerenza con il principio della sussidiarietà – che ritengo indispensabile per
la società attuale – la Parrocchia e i suoi rappresentanti non hanno da
prendere lezioni da Mandelli e dalla sua “claque” che siede in giunta.
La grande
misura dell’attività pastorale è data dalle numerose attività a favore della
Comunità e Don Massimo – in qualità di responsabile – insieme al Vicario Don
Fabio e don Bangaly Marra merita le scuse pubbliche, da parte del Sindaco.
Con
quelle parole il Sindaco ha offeso una Comunità cassinese, che crede
nell’operato di Don Massimo e ne riconosce i grandi meriti.
Da
Amministratore pubblico mi vergogno delle parole pronunciate dal Sindaco Mandelli, dia le dimissioni e
chiudiamo questa triste legislatura, che ha voluto lacerare la credibilità di un'Istituzione intera.
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