Nell'intento di accogliere il suggerimento di tanti lettori, da oggi avvio una nuova sezione - la terza - del blog, si chiamerà "Potpourri" e sarà una sequenza di post che tratteranno in modo cumulativo (se così posso dire...) argomenti di interesse locale.
E anche il famoso dizionario Treccani riporta fra le definizioni <<...pot-pourri - pó purì - o pot pourri) «pentola imputridita», calco dello spagn. olla podrida] il nome è stato scelto perchè la composizione dei post di questa nuova sezione ricorderà quelle realizzata con petali di fiori secchi ed oli essenziali, normalmente utilizzata per profumare o abbellire gli ambienti.
Io proverò ad abbellire il mio Blog, che come ogni cosa, dopo 11 anni ha la necessità di rinnovare alcuni aspetti della proposta, per adeguarla all'esigenza di affrontare più argomenti nello stesso post, ma senza diventare noioso.
Un'impresa ardua ma necessaria, l'andamento degli accessi ai singoli post mi dirà se la scelta sia stata "azzeccata" o meno.
"POTPOURRI" si aggiunge quindi ai due filoni già avviati: "LIBERAMENTE" dedicato alle dinamiche politiche lacali e @MAGGIOrMENTE unica sezione del Blog che si discosterà dai temi cassinesi, ma tratterà nazionali/regionali.
Vedrò di iniziare subito, magari già domani...o quando trovo mezzoretta di tempo, per scrivere (di getto e rigidamente senza rileggere, con il concreto rischio di lasciare qualche strafalcione ortografico) senza filtrarne l'originalità.
Ricordo le discussioni in casa, quando iniziai la comunicazione costante ai Cittadini era il 2001, ma la vera sequenza tambureggiante iniziò nel 2004 e 54 lettere cartaceee - distribuite con l'aiuto di papà e mamma ogni volta in 5000 copie - nell'arco dei 3 anni successivi.
Poi iniziò il Blog e le sue pubblicazioni.
Prima di iniziare la stampa di ognuno delle 54 lettere, la tradizionale discussione con mia mamma era comica ("non si scrive così, togli l'accento, metti l'apostrofo, mi rifiuto di distribuire lettere con questi errori, sei troppo lungo, scrivi meno e più grande" e io "...non la correggo, ormai stampo così").
Le sue non erano correzioni ma utili consigli per evitare quelle che a suo dire sarebbero state "inutili brutte figure".
La mamma è la Mamma, ma il mio testone mi diceva che era quello il progetto.
Il coraggio di entrare in Consiglio Comunale - ancora giovanissimo - dichiararsi capogruppo (quella frase polemica "mi dichiaro capogruppo di se stesso") in dissenso con un partito che a livello locale, aveva altre ambizioni e non voleva un ragazzino, come rappresentante.
Era una politica locale, dove ancora esistevano (sempre meno) i "cavalli di razza", che guardavo con rispetto.
Oggi qualche pony, forse.
Volevo mostrare l'energia e "competenze non patinate", volevo poter restituire un ringraziamento alle vagonate di preferenze ricevute alla prima candidatura.
Volevo affrontare argomenti in modo diretto, avvicinandomi il più possibile senza troppe riflessioni o consulenze per la comunicazione.
Alla seconda candidatura andò addirittura meglio.
Orgoglio, emozione, senso di gratitudine per quella fiducia, quell'apprezzamento popolare di proporzioni spaventose.
Ci si spaventa, perchè non si da subito la certezza di riuscire a mantenere le aspettative, a quel punto altissime.
Fino ad allora, la politica era chiusa dentro il palazzo e i Cittadini coinvolti solamente al momento del voto, fui il primo a parlare alla massa in un paese ancora troppo dormitorio, firmando singolarmente le 5000 copie che periodicamente distribuivo.
Non c'erano i social, fare comunicazione era più dispensiono.
Non ho mai avuto un associazione sportiva, culturale locale che attraverso i propri rappresentanti che abbiano fatto - anche solo una volta - da cinghia di trasmissione e abbiano speso una parola positiva sulla mia persona.
Non ho mai avuto un sostegno corporativo, di poteri forti locali, quelli che spostano il voto e muovono opinione pubblica, generalmente vicine al PD e chi ha gestito il potere per 4 legislature su 5.
Ho solo due genitori fantastici, che godono in paese di una grande considerazione e stima.
Oltre alle loro biciclette, che per per distribuire lettere e veicolare il messaggio nelle caselle postali hanno percorso molti km.
Infine devo ringraziare le mie innumerevoli penne - quanto inchiostro !!! - il mio impegno e il mio coraggio.
Anche questi, devo ammettere, sono meriti dell'educazione all'impegno civico tramandato da una famiglia seria.
Ricordo le parole di due assessori di quel tempo (ed io ero in minoranza come lo sono oggi) "la lettura delle tue lettere sono fra i momenti più belli in giunta" ovviamente ironizzavano su strafalcioni .
Ovviamente - come tanti altri professorini più attenti a correggere errori con la matitina rossa che al messaggio stesso - sono spariti dalla scena politica, dimenticati e oggi - con i numeri che continua a registrare questo Blog - fatemi togliere qualche sassolino:
Il ragazzino - che non è più un ragazzino - c'è ancora.
Perchè con l'insolità umiltà per una politica ancora troppo distante - in quei giorni - imparava a parlare al cuore dell'elettorato cassinese.
Mi spiace per i professorini di allora - ripeto, cancellati dalla storia - ma il messaggio arrivò forte, con tutti gli errori ortografici e i diversi record regalatimi dai cassinesi.
Ero convinto che quella fosse la strada giusta, i numeri che registra il Blog, orgoglio puro.
Un saluto a tutti (professorini inclusi).
Andrea Maggio
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