lunedì 3 settembre 2018

ANCORA SENZA CERTIFICATI PREVENZIONE INCENDI

Sulla questione Ammodernamento bagnarola emergono nuovi elementi, che devo condividere con voi lettori, per rendere idea di quale tragicomica sia stata questa giunta. 

Ma oggi voglio parlare della grave situazione delle strutture scolastica e della negligenza politica di chi ha trascurato la sicurezza dei nostri bambini e dei lavoratori.

LE NOSTRE SCUOLE SONO ANCORA SENZA CERTIFICATI PREVENZIONE INCENDI

Non basterà un post per spiegare quanto grave sia l'atteggiamento irresponsabile di questa specie di Amministratori improvvisati.

Diceva bene il Consigliere Comunale Andrea Parma, quando ancora riusciva a provare vergogna per il suo costante sostegno a questa Giunta: 

<<Sembra di assistere a un film già visto: si verifica la solita nota difficoltà amministrativa, alcuni cittadini chiedono spiegazioni, alcuni soliti noti coraggiosi rappresentatni dell'Amministrazione provano ad abbozzare risposte, poi suona la solita nota sveglia del solito noto Consigliere Maggio e allora solo a quel punto si corre ai ripari...>> diceva Parma <<...sembra di assistere a un film già visto, un film dell'orrore. E a Cassina de Pecchi, il colpo di scena, quello che non ti aspetti nei film dell'orrore, è la reazione al campanello d'allarme, suonato dal solito noto Consigliere, che si divide tra chi corre ai ripari (o ci prova) e chi incomincia la solita nota diatriba da Social-Dipendenza ...Ma un fatto mi sembra di averlo appurato: il silenzio e le assenze dei soliti noti vengono sempre coperte da qualcuno. Ovvero, dal solito noto Consigliere di opposizione>>  


Con queste parole, il Consigliere capogruppo di Maggioranza Andrea Parma dimostrava l'onesta intellettuale, che oggi - definendo FakeNews qualsiasi intervento della minoranza (per compiacere al Sindaco Massimo Nokiandelli) - ha smarrito del tutto.

Vediamo se - anche oggi - che parlerò della sicurezza dei bambini, trova il coraggio di parlare di bufale o ritrova l'onesta intellettuale perduta. 

Parma è un soggetto politicamente labile - lo conosciamo e per questo gli vogliamo bene - cambia idea a seconda di quello che gli viene ordinato (eh si, i comunisti ordinano, con lo sguardo fisso nelle pupille, il sorriso a labbra serrate e qualche minaccia velata) dentro le fumose e polverose sezioni del Pd.

Sulla trasformazione Nokia siemens ha cambiato idea, così, come io mi cambio le mutande sporche. 

Vediamo se - anche oggi - che parlerò della sicurezza dei bambini, trova il coraggio di parlare di bufale o ritrova l'onesta intelletuale perduta. 


La scuola italiana ha alcune carenze e problemi da superare e tra questi, quello della sicurezza, della adeguata qualità degli edifici e delle aule e diventa così un argomento di primaria importanza. 

Sappiamo anche che in Italia si affronta l'argomento dello stato in cui versa l'edilizia scolastica quando è troppo tardi e a Cassina gli amministratori si sono subito adeguati a quest'ultima ipotesi. 

E' bene invece tenere i riflettori accesi sul tema in modo costante proprio per evitare che si presentino problemi, prima che il quadro diventi allarmante, mentre, il più delle volte, l’amministrazioni locale di Cassina dè Pecchi ha preferito spendere i soldi diversamente.

Ma la salute e la sicurezza degli studenti cassinesi, distribuiti nei differenti plessi scolastici del territorio, dovrebbe essere la priorità assoluta.

Il primo problema che si riscontra riguarda il fatto che le scuole sono ospitate in edifici datati, che comitati di genitori provano a rendere più ospitali a fronte dell’incapacità di un Comune di reperire le risorse per effettuare i lavori necessari, di ordinaria e straordinaria manutenzione. 

Resta inteso che se gli istituti sono spesso malandati, la colpa non è solo delle amministrazioni locali. Si soffre della costante piaga del vandalismo, alcuni complessi hanno subito negli anni effrazioni, furti e danneggiamenti di varia natura, per lo più ad opera di soggetti esterni. 

L’annosa questione delle intrusioni nelle strutture che ospitano le scuole materne fu . quasi - risolta dal Sindaco D’Amico, finanziando sistemi di video sorveglianza e antifurti in buona parte delle strutture.

Ma il degrado delle scuole senza investimenti è inarrestabile, ogni volta che piove si teme per i distacchi di intonaco e la relativa possibilità di caduta di calcinacci su alunni e docenti. 

Una volta, ricorderete, caddero calcinacci e per un miracolo non capito nulla di grave. 

Serve vincere i segni di fatiscenza, come muffe e infiltrazioni in palestre, aule e bagni, perchè l'edilizia scolastica cassinese è rimasta all'anno zero, bocciata da un’opinione pubblica sempre più esigente e dalle continue segnalazioni.

Le segnalazioni su interventi manutentivi, fatte da Cittadini e personale scolastico, difficilmente vengono eseguiti con la tempestività richiesta, perchè la coperta è corta e la Giunta impegna il denaro pubblico per cose meno importanti

Ma la “bomba” oggi esplode fragorosa (non fragolosa, ho detto fragorosa) perchè l'anno scolastico sta iniziando ma - contrariamente a quanto dichiarato il Sindaco più bugiardo della storia cassinese - SENZA CERTIFICATI PREVENZIONE INCENDI

Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è un attestato (rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco) che certifica il rispetto della normativa prevenzione incendi, ossia certifica la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio di una struttura.

Su chi ricada la responsabilità penale in caso di mancata attivazione delle pratiche per il rilascio del CPI, il parere emesso dall’Avvocatura Generale n. 384467 del 14 Dicembre 2010 rappresenta un importante chiarimento in materia di responsabilità penale, in quanto esclude, nei confronti dei Dirigenti scolastici, qualsiasi forma di responsabilità penale per la mancata attivazione del procedimento finalizzato al rilascio del CPI.

Quindi la responsabilità è del proprietario della struttura, il Comune, quindi il Sindaco e la a scadenza per l’adeguamento alla normativa antincendio - più volte prorogata - è stata nuovamente spostata e  fissata dal decreto Milleproroghe 2017 al 31 dicembre 2017.

Ora con il mille proroghe 2018 al 31 dicembre 2018, ossia manca il Si della Camera: e poi basta. Basta. Basta. Basta. 

Un'Amministrazione che non fa nulla per dotare di adeguate certificazioni le strutture Scolastiche - preferendo spendere i soldi per altre opere pubbliche (sappiamo tutti quali) - sperando che intervenga la proroga, pecca di irresponsabilità.

Fine delle proroghe: le scuole sarebbero dovute essere in regola con il certificato di prevenzione incendi, attestato che dimostra che l’istituto ha tutto ciò che serve per gestire un’emergenza. 

Una bomba, quando parlava il nostro Sindaco sembrava che tutto fosse sotto controllo, ma faccio bene io a non credere nemmeno quando dice il suo nome. 

Massimo Nokiandelli, una bugia con due gambe, anzi 4 se contiamo anche quelle di Tommy detto "il fumoso"

Del PD non dirò nulla, il partito dei 37 ambiti di trasformazione approvati in una notte ("Il Sacco di Cassina") sono ancora ubriachi - come la misteriosa Be.Co. Immobiliare - per la sbornia dei festeggiamenti per la magia del 03 agosto, per i "..giusti asterischi" che hanno trasformato Nokia Siemens da produttivo industriale a logistico commerciale. 

Sono soddisfatti cosi, altro che certificati prevenzione incendi.

Andrea Maggio

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