Come promesso – a dire il vero con qualche leggero ritardo
sulla tabella di marcia – oggi vi parlerò di una nuova triste pagina della mala
gestione cassinese e sto parlando dello spreco denaro pubblico di due episodi che in un Paese normale dovrebbe individuare i responsabili – giunta o
dipendenti pubblici – e metterli davanti alle proprie responsabilità, senza
mettere mano nelle tasche dei Cittadini.
Sono due episodi vergognosi, oggi parliamo del primo.
Con delibera 930 del 28 dicembre è stata impegnata la somma
di (cap. 641 del Bilancio comunale) “…al fine di permettere liquidazione delle
stesse evitando l’aggravio di costi per la procedura esecutiva” così come
disposto dal Tribunale di Milan - sezione lavoro- si è espresso in favore della
dip. Matricola 646, emettendo sentenza di condanna per il Comune di Cassina de
Pecchi.
Ovviamente, a parlarvi della sentenza n. 1710/2017 del 19/06/2018 sono io, non gli zombie politici
seduti in maggioranza.
Probabilmente, molti di loro non sanno nemmeno cosa sia successo.
Facciamo un salto indietro, per capire quanto siano schifose
le ragioni che portano i Cittadini a dover pagare per – nel migliore dei casi –
scelte sbagliate a cui nessuno risponde.
Se non con il Bilancio Comunale, eludendo il sacrosanto
principio della responsabilizzazione della macchina comunale, politica o burocratica
che sia.
Il dipendente matr.464 ha prestato attività lavorativa – a
tempo determinato – per il Comune di Cassina dè Pecchi dal 1 gennaio 2015 al 31
dicembre 2016 come dipendente.
Il rapporto contrattuale si è risolto alla data di naturale
cessazione, ma a seguito di procedura concorsuale, il dipendente matr.468 è stato assunto sempre a tempo determinato cat B1 in sostituzione del dipendente
matr.464 (medesima categoria e livello).
Inevitabilmente, visto la nota giurisprudenza in materia, in
data 19 giugno 2018 I’ex dipendente matr.464 ha promosso ricorso – avverso alla
procedura concorsuale – davanti al giudice del lavoro.
Il Tribunale di Milano – sezione lavoro – ha emesso una sentenza
di condanna per il Comune di Cassina de Pecchi che ha previsto “….il
risarcimento del danno quantificato in misura pari alle retribuzioni che la
ricorrente avrebbe percepito se fosse stata assunta, oltre a interessi
rivalutazioni monetarie e alla refusioni delle spese di giudizio”.
Vi starete chiedendo – ed è normale chiederselo ma io non
posso scriverlo – come siano possibili questi “scivoloni” ? Non andava bene la
precedente dipendete?
Perché hanno avviato la procedura concorsuale, per l’assunzione
di un dipendente con la medesima categoria funzionale?
Perché esporsi a questi
ricorsi?
Chi era questa dipendente?
Perché questi errori grossolani li deve
pagare il Cittadino con le proprie tasse?
Sono io ad essere “polemico” – perché il solo che pone delle
“domande apriocchi” – o realmente la Mandellocrazia ha rappresentato il momento
più basso toccato dalla Pubblica Amministrazione?
In data in data 30 marzo 2018 con riferimento al Decreto
Ingiuntivo n.25736/2017 emesso dal Tribunale di Milano, addirittura è stato
notificato al Comune di Cassina de Pecchi l’atto di pignoramento presso il
Comune “…con richiesta di certificazione delle spettanze, al quale è seguita
una certificazione negativa in data 29
giugno 2018”.
Sempre con riferimento al Decreto Ingiuntivo n.25736/2017 è
stato nuovamente notificato al Comune di Cassina de Pecchi – forse reticente
nel fornire dati richiesti – l’atto di pignoramento presso il Comune di Cassina
de Pecchi con richiesta di certificazione delle spettanze, al quale è seguita
una certificazione positiva nella misura di 17.742,00 al lordo degli oneri
fiscali a titolo di onere risarcitorio.
ossia € 23.765,98
Soldi di parte corrente, sottratti alla manutenzione stabili e politiche sociali.
In data 25/10/2018 il Tribunale di Milano, su richiesta del
pignorante, ha emesso Ordinanza di assegnazione delle somme, atto notificato al
Comune in data 25/10/2018 prot. n. 33729 del 30/11/2018
Questa è informazione.
Altro che chiacchiere e bufale.
Ultimo pensiero: quando andrete a votare, fra qualche mese, questi politicanti
incapaci & dannosi saranno mischiati sotto mentite spoglie, come sempre cambieranno
nome al partito (oggi PD) confonderanno l’elettore, ma quello che non potranno fare
è cambiare identità e nome anagrafico: vi chiedo di non cascarci, non votateli.
Andrea Maggio
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