Scusate, devo tornare l'ultima volta su
una questione già numerose volte trattata, perché finalmente si è chiusa positivamente la
battaglia rispetto al ridicolo obbligo di pagamento, dei servizi aggiuntivi di
Polizia Locale, per la scorta di cortei funebri e manifestazioni religiose in
genere.
Torno brevemente sull'argomento, come
testimonianza che le
azioni caparbie e coordinate delle minoranze possono portare risultati auspicati, anche se in "Mandellocrazia"
hanno riguardato sporadiche occasioni.
Si è finalmente si è concluso il processo
di modifica (direi quasi "rettifica") dell'art 4
del “Regolamento in materia di convenzioni con soggetti pubblici o
privati e di contributi dell’utenza per la fornitura, a titolo oneroso, di
consulenze o servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari”, approvato
con deliberazione di Giunta Comunale n. 140/2017
HANNO CAPITO L'ERRORE. FORSE.
Ricorderete
tutti, quando dal mio Blog (il solito orgoglio....) feci emergere che il Sindaco insieme alla sua disastrosa
Giunta (composta dagli assessori NOVELLI MARCELLO, MARANGONI DORIANA,
MASTRANDREA GRAZIA, VECCHI LAURA, CHIARELLA TOMMASO e MEDEI SANDRO) decisero di far pagare alla
Parrocchia Cassina dè Pecchi, gli straordinari degli Agenti di Polizia
Locale, per il servizio di viabilità offerto dal Comune in occasione dei cortei
funebri o altre manifestazioni religiose.
Stava passando tutto in secondo piano, ma nell'allegato 1 alla delibera n. 140 vi era riportato “….le prestazioni, non rientranti tra i servizi pubblici essenziali o non espletate a garanzia di diritti fondamentali, per le quali richiedere un contributo a carico dell’utente e l’ammontare dei contributi richiesti in relazione ai servizi da fornire”.
In pratica, la Giunta comunale decise di
non prevedere esenzioni per i cortei funebri e altri cortei a carattere
religioso
(avrebbero dovuto subito - come chiedevo a
gran voce - aggiornare il comma 4 dell’articolo 4 “Ambito di applicazione e
prestazioni escluse” del vigente Regolamento) chiamando in pratica la parrocchia al pagamento di ogni “…un servizio aggiuntivo rispetto a
quelli ordinari, non rientranti tra i servizi pubblici essenziali o non
espletati a garanzia di diritti fondamentali…” così come individuati in base ai criteri stabiliti
dal Regolamento
stesso.
E' stato approvato un Regolamento,
che considera la Chiesa come una qualsiasi associazione privata ai fini di
lucro.
Ne seguì una polemica politica, che
entrò in Consiglio Comunale attraverso interrogazioni, interpellanze e mozioni
proposte dalla minoranza consiliare.
La Marangoni, intervenuta su FB per
colmare il silenzio del ViceSindaco Novelli provò ad offrire il
proprio contributo al dibattito pubblico sulla questione cortei funebri e processioni "da
scortare a pagamento" citando il Decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 (in
Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 95 del 24
aprile 2017).
Premesso che il problema a Cassina non è
chi legge una frase ogni 10 di un Regolamento riuscendo a dare una giusta
interpretazione, ma chi ne legge 9 su 10 e fa queste figure.
Vale sempre la pena darci una lettura:
La Conferenza unificata
Stato-città il 26 luglio scorsa mise chiarezza anche per le teste quadrate
vetero comuniste e nella nota interpretativa emessa viene spiegato
il significato di “evento privato”.
Cosa si intendesse per evento a
carattere privato.
Un evento è da considerarsi privato,
quindi assoggettato alle spese per servizi aggiuntivi di PL, se la manifestazione
presenta le due condizioni:
è priva di interesse pubblico
se l’evento ha finalità lucrative.
Ah, dimenticavo.
Zitta-Zitta l'imbarazzato assessore
Marangoni - che di righe ne aveva lette e inutilmente 9 su 10 - il 06 marzo
alle 18.40 ha votato anche lei a favore della modifica proposta dalla
minoranza.
Forse forse hanno capito l'errore, o molto più probabile soffrono per aver dovuto rettificare a seguito della conferenza chiarificatrice.
Se solo ci ascoltassero di più....
Andrea Maggio
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