LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI POTRANNO VINCERE LA SFIDA SOLO ELUDENDO LA "DITTATURA DEL PRESENTE".
ANCHE a CASSINA.
Leggo che entro breve partirà un concorso di idee per il futuro di Cascina Bindellera.
Non sarebbe male - anzi ritengo importante - che l'Amministrazione di cui sarei dovuto esser parte inserisse davvero - fra le priorità - l'operazione salvataggio di uno dei più significativi luoghi rurali del nostro territorio.
La Bindellera - situata all'interno del Parco Sud - risale al XVI secolo e ha una fattura tipica dell’agricoltura rurale lombarda, manca il mulino oggi scomparso, il degrado è stato devastante.
Il recupero dell'ambito è importante, urgente e - storicamente - inserito fra i punti di tutti i programmi, di tutte le liste elettorali, di ogni colore politico (o civica) che voglia considerarsi.
Quindi, le affermazioni di principio del Sindaco Balconi ("...una rinascita sostenibile economicamente") sono condivisibili, consapevoli che nessuna Amministrazione potrebbe sobbarcarsi una spesa del genere.
Condivido soprattutto l'idea che il riutilizzo sia legato alla vocazione agricola e alla storia di Cassina de’ Pecchi.
Sono da sempre favorevole alla ripresa funzionale di questi ambiti, al mantenimento della memoria, basti ricordare l'operazione del Torrione (lavori terminati nell'estate del 2013) che dovetti sovrintendere da assessore ai Lavori Pubblici.
Oggi, tutte le volte che guardo il Torrione provo un'emozione indescrivibile, ripenso alla procura speciale ai sensi dell'art 285 del cc con la quale fui delegato a trattare e negoziare per conto del Comune nelle complicate vertenze con la Soc. il Casale.
Purtroppo ci furono vertenze in merito alle modalità e ai tempi di realizzazione delle opere pubbliche con particolare riferimento al mancato avvio dei lavori di sistemazione del Torrione.
Subentrarono delle controversie, rispetto alle quali il Comune – per tutelare i propri interessi – avviò una procedura di escussione della garanzia fideiussoria.
La convenzione urbanistica ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n. 9/99 relativa al Programma Integrato di Intervento denominato Cascine Casale-Bindellera sottoscritta dal Comune in data 8 aprile 2004 fu oggetto di 4 cause di diversa natura che - ed è questo il mio orgoglio - affrontai da "procuratore speciale" (con firma depositata in Tribunale) in linea agli indirizzi di giunta.
Questo fu il primo passo, poi vi fu l'accordo sottoscritto con il Provveditorato delle opere Lombardia e Liguria, il grande lavoro dell'Ing. Jurina (progettista e DL).
Uno di quei momenti che non dimenticherò mai, che affrontai da Procuratore (e non da assessore) e non importa che a inaugurarlo ci sia stato il Sindaco Mandelli e che non mi abbia invitato al taglio del nastro.
Il risultato di quell'attivismo - e ci volle coraggio a metter mano alle 4 controversie - è sotto gli occhi di tutti e a differenza di quanto dichiaravano dall'opposizione consiliare alcuni autorevoli esponenti dell'attuale Maggioranza ("tirate giù quel rudere") sono orgoglioso d'averci creduto con la giunta della quale feci parte.
Perché questo discorso?
Perché se la POLITICA odierna (a tutti i livelli) vive la DITTATURA DEL PRESENTE e - troppo spesso - SACRIFICA la visione e la strategia per l'utilità del momento, la responsabilità è di tutti.
Se la POLITICA odierna (ripeto, a tutti i livelli) sceglie la restituzione immediata di un consenso effimero senza prospettiva piuttosto che lavorare a progetti di più ampio respiro, la responsabilità è di tutti.
I veri risultati sono quelli pianificati con cura, la riqualifica del Torrione fu la conclusione di un lungo percorso - intrapreso con coraggio - anche allora vi era una parte considerevole dell'elettorato che chiedeva di volare basso e come una parte della politica (con la p minuscola, questa volta) chiedeva di "concentrarsi sulle piccole cose utili nell'immediato" perché "tanto a inaugurare l'opera non ci sarete voi, conviene investire elettoralmente su progetti più immediati".
E INVECE NO.
Chi ha a cuore il futuro del paese deve pianificare, progettare e realizzare, senza avere certezze di tagliare nastri di opere sulle quali ha creduto, l'unico nastro che conta è insito nella consapevolezza di aver lavorato nell'interesse generale.
Non tutti i politici hanno la forza di agire in questo modo, preferendo concentrare sforzi, tempo e risorse sulle "...piccole cose utili nell'immediato" perché la politica (dalla p minuscola) vive la DITTATURA DEL PRESENTE intimamente fomentata da una parte considerevole dell'elettorato.
Ma politica con la p minuscola campa di contributi e patrocini, ma manca di visione ed è per questo - che senza polemica e con mero spirito costruttivo - ho chiesto all'attuale Amministrazione (della quale sarei stato Vice-Sindaco, se non vi fosse stata la rottura a 30 ore dalla presentazione della lista e sulla quale non posso avere pregiudizi politici, ma giudicherò sui fatti) di avere visione e strategia per non restare vittima della "Dittatura del Presente".
Un momento di confronto potrebbe essere l'urbanistica, il cascinale "Bindellera" un tema, si trova in una zona isolata e ha una sua suggestione: abbiamo il dovere di aprire dibattiti sul tema.
Per guardare alto.
Promuovere un "concorso di idee" che coinvolga giovani progettisti può essere un modo per risparmiare soldi di una progettazione che altrimenti richiederebbe centinaia di migliaia di euro, ma serve un'idea di paese che invito la maggioranza a rappresentare.
L'Amministrazione pensa di avviare «...assemblee pubbliche dove raccogliere spunti da parte della cittadinanza» a conferma che manca una visione complessiva.
Il timore d'esser passati dalla finta partecipazione messa a disposizione di chi aveva il dovere di confermare le decisioni maturate in altri luoghi (giunta Mandelli) alla partecipazione di chi chiede disperatamente un'idea in prestito dai Cittadini perché non ne ha una.
O addirittura ne ha troppe e diverse interne a una maggioranza eterogenea.
Come in tutti questi mesi avvenuto su altri temi e seppur esclusi dal tavolo sull'urbanistica, il nostro gruppo si rende disponibile a un confronto nell'interesse della nostra comunità.
LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI POTRANNO VINCERE LA SFIDA SOLO ELUDENDO LA "DITTATURA DEL PRESENTE".
ANCHE a CASSINA.
Leggo che entro breve partirà un concorso di idee per il futuro di Cascina Bindellera.
Non sarebbe male - anzi ritengo importante - che l'Amministrazione di cui sarei dovuto esser parte inserisse davvero - fra le priorità - l'operazione salvataggio di uno dei più significativi luoghi rurali del nostro territorio.
La Bindellera - situata all'interno del Parco Sud - risale al XVI secolo e ha una fattura tipica dell’agricoltura rurale lombarda, manca il mulino oggi scomparso, il degrado è stato devastante.
Il recupero dell'ambito è importante, urgente e - storicamente - inserito fra i punti di tutti i programmi, di tutte le liste elettorali, di ogni colore politico (o civica) che voglia considerarsi.
Quindi, le affermazioni di principio del Sindaco Balconi ("...una rinascita sostenibile economicamente") sono condivisibili, consapevoli che nessuna Amministrazione potrebbe sobbarcarsi una spesa del genere.
Condivido soprattutto l'idea che il riutilizzo sia legato alla vocazione agricola e alla storia di Cassina de’ Pecchi.
Sono da sempre favorevole alla ripresa funzionale di questi ambiti, al mantenimento della memoria, basti ricordare l'operazione del Torrione (lavori terminati nell'estate del 2013) che dovetti sovrintendere da assessore ai Lavori Pubblici.
Oggi, tutte le volte che guardo il Torrione provo un'emozione indescrivibile, ripenso alla procura speciale ai sensi dell'art 285 del cc con la quale fui delegato a trattare e negoziare per conto del Comune nelle complicate vertenze con la Soc. il Casale.
Purtroppo ci furono vertenze in merito alle modalità e ai tempi di realizzazione delle opere pubbliche con particolare riferimento al mancato avvio dei lavori di sistemazione del Torrione.
Subentrarono delle controversie, rispetto alle quali il Comune – per tutelare i propri interessi – avviò una procedura di escussione della garanzia fideiussoria.
La convenzione urbanistica ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n. 9/99 relativa al Programma Integrato di Intervento denominato Cascine Casale-Bindellera sottoscritta dal Comune in data 8 aprile 2004 fu oggetto di 4 cause di diversa natura che - ed è questo il mio orgoglio - affrontai da "procuratore speciale" (con firma depositata in Tribunale) in linea agli indirizzi di giunta.
Questo fu il primo passo, poi vi fu l'accordo sottoscritto con il Provveditorato delle opere Lombardia e Liguria, il grande lavoro dell'Ing. Jurina (progettista e DL).
Uno di quei momenti che non dimenticherò mai, che affrontai da Procuratore (e non da assessore) e non importa che a inaugurarlo ci sia stato il Sindaco Mandelli e che non mi abbia invitato al taglio del nastro.
Il risultato di quell'attivismo - e ci volle coraggio a metter mano alle 4 controversie - è sotto gli occhi di tutti e a differenza di quanto dichiaravano dall'opposizione consiliare alcuni autorevoli esponenti dell'attuale Maggioranza ("tirate giù quel rudere") sono orgoglioso d'averci creduto con la giunta della quale feci parte.
Perché questo discorso?
Perché se la POLITICA odierna (a tutti i livelli) vive la DITTATURA DEL PRESENTE e - troppo spesso - SACRIFICA la visione e la strategia per l'utilità del momento, la responsabilità è di tutti.
Se la POLITICA odierna (ripeto, a tutti i livelli) sceglie la restituzione immediata di un consenso effimero senza prospettiva piuttosto che lavorare a progetti di più ampio respiro, la responsabilità è di tutti.
I veri risultati sono quelli pianificati con cura, la riqualifica del Torrione fu la conclusione di un lungo percorso - intrapreso con coraggio - anche allora vi era una parte considerevole dell'elettorato che chiedeva di volare basso e come una parte della politica (con la p minuscola, questa volta) chiedeva di "concentrarsi sulle piccole cose utili nell'immediato" perché "tanto a inaugurare l'opera non ci sarete voi, conviene investire elettoralmente su progetti più immediati".
E INVECE NO.
Chi ha a cuore il futuro del paese deve pianificare, progettare e realizzare, senza avere certezze di tagliare nastri di opere sulle quali ha creduto, l'unico nastro che conta è insito nella consapevolezza di aver lavorato nell'interesse generale.
Non tutti i politici hanno la forza di agire in questo modo, preferendo concentrare sforzi, tempo e risorse sulle "...piccole cose utili nell'immediato" perché la politica (dalla p minuscola) vive la DITTATURA DEL PRESENTE intimamente fomentata da una parte considerevole dell'elettorato.
Ma politica con la p minuscola campa di contributi e patrocini, ma manca di visione ed è per questo - che senza polemica e con mero spirito costruttivo - ho chiesto all'attuale Amministrazione (della quale sarei stato Vice-Sindaco, se non vi fosse stata la rottura a 30 ore dalla presentazione della lista e sulla quale non posso avere pregiudizi politici, ma giudicherò sui fatti) di avere visione e strategia per non restare vittima della "Dittatura del Presente".
Un momento di confronto potrebbe essere l'urbanistica, il cascinale "Bindellera" un tema, si trova in una zona isolata e ha una sua suggestione: abbiamo il dovere di aprire dibattiti sul tema.
Per guardare alto.
Promuovere un "concorso di idee" che coinvolga giovani progettisti può essere un modo per risparmiare soldi di una progettazione che altrimenti richiederebbe centinaia di migliaia di euro, ma serve un'idea di paese che invito la maggioranza a rappresentare.
L'Amministrazione pensa di avviare «...assemblee pubbliche dove raccogliere spunti da parte della cittadinanza» a conferma che manca una visione complessiva.
Il timore d'esser passati dalla finta partecipazione messa a disposizione di chi aveva il dovere di confermare le decisioni maturate in altri luoghi (giunta Mandelli) alla partecipazione di chi chiede disperatamente un'idea in prestito dai Cittadini perché non ne ha una.
O addirittura ne ha troppe e diverse interne a una maggioranza eterogenea.
Saluti
Andrea Maggio
Andrea Maggio
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