Vi informo che è stato indetto un concorso pubblico per
l'assunzione di n. 3 Istruttori Direttivi Amministrativi, Categoria Giuridica
D, Posizione Economica D1 a tempo pieno e indeterminato.
Ecco, presidiare il tema occupazionale non deve limitarsi a
promuovere assunzioni di attività private del territorio (Burgher King, Iperal)
ma pubblicizzare al massimo le opportunità offerte dal reintegro della pianta
organica del nostro Ente.
Voglio dire, senza polemica, forse sarebbe il caso
di pubblicizzare - con la medesima intensità riscontrata per recenti
selezioni private (patrocinate!!) - concorsi pubblici indetti a Cassina dè
Pecchi?
Il consiglio che mi sento di fornire alle persone in cerca di
lavoro, è quello di partecipare (previa consultazione del bando http://www.comune.cassinadepecchi.mi.it/pdoc/16172-ita/Bando%20istruttore%20direttivi%20amministrativi.pdf ) perché -
qualunque sia l'esito di un concorso pubblico (io ne ho fatti molti...!!!) - i
candidati acquisiscono indirettamente consapevolezze, aspetti positivi di
costruzione e crescita in termini di esperienza.
Oggi volevo fornire alcune informazioni - positive - sulla
questione che ha tenuto banco nelle scorse ore.
L'assessore al
telefono mi ha detto che "il Presepe ci sarà senz'altro", notizia
confermata dal capogruppo di Maggioranza.
La Mozione che ho proposto ai capigruppo
prevedeva anche altro, ma i tempi ristretti hanno di fatto reso complessa la
"progettazione" con le scuole che si prefissava in Mozione.
Peraltro, la convocazione del
consiglio comunale non è avvenuta in tempo utile (ai fini della trattazione
della Mozione) e ho riscontrato alcuni problemi nel reperire le 5
sottoscrizioni necessarie, per poter ottenere l'inserimento del punto
all’OdG del Consiglio Comunale.
Ma devo ammettere che questi aspetti non hanno
impedito che si concretizzasse almeno una parte delle aspirazioni testuali
della Mozione.
A dimostrazione che "azioni e iniziative
sono proposte perché sentite realmente e non in funzione di chi
governa", esattamente come 2 anni fa (Sindaco Mandelli) ho
chiesto all'attuale Sindaco di "...organizzare una inaugurazione del Presepe invitando
tutta la cittadinanza, le comunità straniere presenti sul territorio comunale,
il consiglio degli stranieri, le associazioni di volontariato e culturali
presenti nel nostro Comune per una maggiore conoscenza e comprensione delle
nostre tradizioni e della nostra cultura anche attraverso questo simbolo di
pace e speranza"
Inoltre come 2 anni fa ho chiesto “…di invitare
i dirigenti scolastici a realizzare negli istituti scolastici di competenza un
presepe coinvolgendo il corpo docente, gli studenti e anche le famiglie”
Come due anni fa, credo
nell'importanza del momento storico che impone azioni e messaggi che
promuovano – ancora con più forza e fermezza - la cultura della pace, i nostri valori, le
nostre tradizioni.
Abbiamo il dovere di arginare il tentativo di nascondere il
Natale e i suoi simboli, proprio perché il Presepe rappresenta la nostra identità oltre
a essere portatore di straordinari messaggi, come pace e speranza, mostrarlo dovrebbe essere
un'ovvietà.
Presepe orgoglio di tutti, come oggi lo è di
molti.
Non è ideologia, come qualcuno preferisce
semplificare.
Le tradizioni cristiane del Natale non posso
esser dimenticate, perché il Natale stesso a ricordarci, che è proprio la tutela
della nostra cultura e tradizione cattolica la piena e leale garanzia
di alcuni valori, a cui tutti ci richiamiamo.
Modificare o censurare usanze, simboli, tradizioni,
sulla falsa riga di un politicamente corretto è – oltre che ipocrita – anche molto
sbagliato, perché porta a meccanismi, figli della paura e che accrescono le
divisioni.
Possibilmente innalzando quei muri e divisioni,
che critichiamo ogni giorno.
La cultura e le tradizioni di tutti devono essere rispettate da tutti, fino a quando compatibili alle leggi vigenti e salvaguardano diritti costituzionali
E’ indubbia la laicità dello Stato, ma ci sono espressioni
di valori - quali libertà, uguaglianza e tolleranza - le quali
non dobbiamo abbandonare.
Discriminante è privarci di qualcosa senza che
nessuno lo abbia chiesto, rinunciare a esporre uno dei simboli più
cari al popolo italiano in nome di un ecumenismo senza valori.
Il Natale dei lustrini ha abolito il Natale del
presepe e questa ricorrenza è fonte della nostra storia e cultura: girarle le
spalle, per pigrizia o per ignavia, vuol dire (e lo dico con le parole di un
laico di nome Cacciari) mettere a rischio i valori della nostra civiltà.
ANDREA MAGGIO
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