giovedì 16 gennaio 2020

GIORNATA DELLA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO.


Nel 2016 scrissi sull’argomento e presentai  interrogazione
nel 2017(https://andreamaggio.blogspot.com/2017/02/10-febbraio-io-non-dimentico.html) sempre nel 2017 scrissi ancora  in Comune, sollecitando l’ex Amministrazione a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.

Infine nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) tornai sulla questione, con una Mozione che non raggiunse nemmeno il numero di firme per essere protocollata.

Quasi un anno fa, lo scorso 12 febbraio, ho avuto la fortuna di assistere ad una rappresentazione teatrale  - titolo "Non se ne parla nemmeno" - la quale ha trattato l'importante questione ossia il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.

Una bellissima ed emozionante iniziativa, da considerarsi del tutto APOLITICA e rivolta solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.

Ho ringraziato il committente Marino Fabris, concittadino mosso da autentica sete di verità, e tutti gli attori che hanno preso parte all’iniziativa.

Al di là dell’unica nota negativa (l’ex Sindaco nervoso, scomposto, scoordinato e disarmonico con la sala, salito sul palco a fine spettacolo per impietrire i presenti con un discorso fuori luogo) rimasi molto contento di come andò la serata.

Positivamente sorpreso per il grande interesse riscosso e per quel  teatro pieno per una pagina omessa.

Mai scritta. 

Come feci allora, per la coerenza che mi caratterizza, torno ad chiedere – questa volta alla nuova Amministrazione – di intitolare una via della nostra Città, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


Allora scrissi “…se non sarà questa Amministrazione a farlo (e in effetti, la Giunta Mandelli non lo fece), lo farà la prossima Amministrazione, che sarà diversa dall'attuale e avrà sensibilità diverse e riuscirà a sopperire a questa grave mancanza, al fine di ricordare gli italiani barbaramente uccisi sul confine orientale e l’esodo che ne seguì”.

Chiudo con 2 riflessioni:

A differenza di come sosteneva la Giunta Mandelli ("...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" - Consiglio comunale del 28 aprile 2016) credo che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.

Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che ho apprezzato il Manifesto Unitario che riporta le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo) per ricordarci che entrambe le tragedie sono poste nel gradino più alto delle vergogne umane.


Infine, una bacchettata all’assessore Lucia Marino (che sorriderà in proposito) per il volantino che cita la presenza di una famiglia nel “campo di concentramento di Auschwitz negli anni 1944 e 1945”.

In quegli anni – ad  Auschwitz – non c’era campo di concentramento (che nacquero già nel 1933 allo scopo di rinchiudere "elementi pericolosi per lo Stato" (principalmente politici, criminali, asociali ed omosessuali. Il loro scopo originario era "rieducare" e terrorizzare i prigionieri in vista di un loro eventuale rilascio. Con lo scoppio del conflitto tali rilasci - che fino ad allora erano stati sporadici - si bloccarono del tutto fu operativo dal 14 giugno 1940) ma dal dicembre 1941 vi fu un campo di sterminio utilizzato esclusivamente per l'uccisione immediata di deportati razziali (ebrei e zingari). 

Peraltro costruiti tutti (o quasi) fuori dalle frontiere del Reich e tenuti rigorosamente segreti.

Andrea Maggio




2 commenti:

rocky ha detto...

sapere la storia non è di tutti

rocky ha detto...

sapere la STORIA non è di tutti

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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