martedì 23 giugno 2020

SU BIBBIANO

La ricordiamo tutti l’inchiesta su Bibbiano, scattata il 27 giugno e basata sull’accusa che ha raccontato di psicoterapeuti e assistenti sociali che avrebbero falsificato le relazioni (e chiesto parcelle ricchissime) per togliere i  figli alle famiglie deboli e darli in affido ad altre coppie, che oltre al bambino percepivano dai 600 ai 1300 euro al mese.
 
Al sindaco era stato dato l’ obbligo di dimora, che poi la Cassazione (che non entra nel merito dei processi ma si limita a valutare le eventuali scorrettezze formali) revocò con la coda di polemiche e dichiarazioni scomposte.

Sono per mia natura un "garantista", aspetto le sentenze prima di condannare, ma ricordo perfettamente il PD: «Ora le vogliamo le scuse!» e la Destra a gridare: «Le scuse devono farle coloro che hanno portato via i bambini senza motivo alle loro famiglie». 
La Sinistra sinistra ha continuato a sostenere che si trattasse di una «Vergognosa campagna di fango».

Anche se il Sindaco Carletti restava indagato e oggi - dopo la fiumana di polemiche politiche e 155 testimoni ascoltati con 48 le parti offese - è stato richiesto il rinvio a giudizio per 24 persone.

Il sindaco del PD compreso.

Questo ai fini della valutazione penale e personale non cambia nulla, in uno Stato di diritto si è innocenti fino a terzo grado di giudizio.
 
Non so quanto sia realmente accaduto, la verità processuale restituirà gli accadimenti di Bibbiano, quello che continuo a sperare (in cuor mio) è che quanto decritto dall’accusa non sia successo davvero.

Ci spero, non per posizione politica (non me ne frega nulla del Sindaco PD) ma se fossero provate le dinamiche - così come decritte dall'accusa - saremmo di fronte al sistema più aberrante degli ultimi decenni.

Nazismo puro 

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