sabato 30 gennaio 2021

ELIMINARE AMIANTO A CASSINA: UNA PROPOSTA


Come riportavo nel post del 18/01/2021 (https://andreamaggio.blogspot.com/2021/01/amianto-una-proposta-per-cassina.html) negli anni ho imparato a trasformare proteste in proposte.

Ormai dopo tutti questi anni di Amministrazione, sono abituato a vedere il problema e – contestualmente – proporre una strategia per affrontarlo e possibilmente risolverlo


Come riportavo il 18 gennaio, ci sono temi di grande interesse comunitario e - nell'ambito delle mie limitate possibilità di interagire con la Giunta - provo a spronarli e suggerire alcuni indirizzi. 

Il fatto che ripetano la mitica formula "ci avevamo già pensato" sta mostrando il lato buffo e paradossale di una legislatura, che se non fosse per la "PAX COMUNALE" imposta da una drammatica condizione pandemica, il dissenso li avrebbe già travolti.

Ma come i Cittadini, anche noi, abbiamo scelto di aspettare sperando che facciano meno casini possibile.

Come tutti gli scadenti e impreparati orgogliosi, Sindaco e assessori soffrono qualsiasi tipo di collaborazione  e suggerimento, chiudono la porta al confronto (in quel caso basta ripetere la frase "fai polemica sterile") e vivono l'inevitabile astio rancoroso degli inadeguati al ruolo, peraltro palesato dai Consiglieri comunali di maggioranza che a turno - sui Social - provano a difendere il "nulla". 

Io non mi arrendo, continuo anche se formalmente ignorato dal Sindaco - mai una risposta - perchè ciò che conta è la sostanza, ossia che le proposte siano accolte e tenute in considerazione.

Poi, dirà che ci aveva già pensato - ovvio - ma va bene lostesso, mi interessa il bene del paese non il riconoscimento del Sindaco meteora.


Quindi, la proposta di oggi nasce dall'opportunità offerta da Regione LOMBARDIA e la necessità di accompagnare il territorio cassinese a superare il rischio generato dalla presenza amianto (sulle strutture private)


L’Italia è stata il primo Paese europeo a bandire l’utilizzo dell’amianto per motivi di sanità pubblica e lo ha fatto intervenendo in via normativa con l’emanazione della legge nazionale n.257/92 e le successive disposizioni attuative regionali.


La legge si occupava di regolamentare le procedure adottabili per il trattamento dei prodotti contenenti amianto, largamente utilizzati in edilizia fino al momento in cui ne è stato vietato l’uso.

A questo scopo, la legge prevedeva anche la realizzazione di un censimento, a livello nazionale, di tutti i siti in cui il materiale, ormai fuorilegge, era presente.

Tutto ciò al fine di individuare i luoghi da bonificare e, quindi, di operare la rimozione dell’amianto e il suo smaltimento in appositi impianti.

A tutt’oggi, però, il problema della bonifica e smaltimento dell’amianto si presenta come una questione ancora aperta e la sua risoluzione, visti i dati diffusi da Legambiente, non appare facile né rapida.


E' immaginabile – che anche a Cassina come in tutti gli altri Comuni - esistano alcune situazioni private ove sia presente l'amianto ed è per questo che è importante conoscere quante di queste situazioni siano note agli uffici ed eventualmente, quante di queste abbiano comunicato l’avvio del procedimento amministrativo al proprietario o all'amministratore di condominio.

Con l'avvio del procedimento viene richiesto al privato proprietario (o amministratore dello stabile che presenta amianto) di produrre entro alcuni giorni, una relazione, avvalendosi di un professionista abilitato allo scopo, sullo stato di conservazione dei manufatti contenenti amianto.

La relazione dev'essere inviata in Comune e da quest'ultimo messa agli atti comunali.

L'avvio è il procedimento, atto propedeutico perdar luogo all'intimazione di procedere o meno alla rimozione dei manufatti in amianto con spese a proprio carico e mediante Ditta specializzata.

Non sono a conoscenza di particolari situazioni, posso immaginarle ma – ripeto – non sono ufficialmente informato di nulla.

Ma siccome la mancata risposta da parte del proprietario nei termini previsti nella comunicazione ricevuta dal Comune e qualora dalla relazione si evidenzi uno stato di deterioramento del manufatto e il proprietario non provveda alla rimozione, si DEVE procedere con atto impositivo di rimozione.


La Proposta è 


IL COMUNE SI FACCIA PARTE ATTIVA PER UN COORDINAMENTO LOCALE per affrontare le specifiche situazioni relative alla presenza di amianto, partendo da quelle già note e che sono state interessate da un avvio del procedimento per cogliere l'occasione offerta dal fondo regionale.

Il fondo di un milione di euro è finanziato per rimuovere coperture e altri manufatti di amianto in edifici privati e il bando - pubblicato il 23 novembre - è stato aperto il 18 gennaio 2021 (nemmeno un giorno prima il precedente post citato inizialmente).

Si tratta di finanziamenti  fondo perduto fino alla concorrenza massima del 50% dell'importo della spesa ammissibile e, in ogni caso, con soglia massima del contributo pari a 15 mila euro per ogni intervento. 

Le spese finanziabili riguardano la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto (cemento-amianto, vinyl-amianto, amianto friabile) oggetto di denuncia all'Ats competente alla data di presentazione della domanda di finanziamento.

Potranno essere finanziati unicamente i progetti i cui lavori saranno iniziati e realizzati dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia del bando; i lavori per i quali non sia stato ottenuto altro finanziamento pubblico; gli interventi che saranno realizzati nei Comuni lombardi e gli interventi che si concluderanno entro il 15/10/2021. 

Sono ammessi i lavori di rimozione dei manufatti, i costi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti; gli oneri della sicurezza ed amministrativi relativi all'esecuzione dei lavori di rimozione dei manufatti contenenti amianto, come ad esempio i ponteggi, l'allestimento del cantiere, la predisposizione e la presentazione del piano di lavoro.

E' ancora presente una quantità significativa di manufatti contenenti amianto e - penso - il ruolo di Comune debba servire a favorire il superamento di una criticità locale favorendo l'incontro dei privati con i vantaggi e occasioni offerte dal Pubblico

In  questo momento di difficoltà, forziamoci di essere più presenti e vicini ai cittadini e fare quanto nelle nostre possibilità per dare un contributo per la salvaguardia della loro salute e dell'ambiente.


Il mio n di cell è 3357992244


ANDREA MAGGIO 


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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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