martedì 2 novembre 2021

FRA "MAGIE" e MALEDUCAZIONE DA VINCERE. INSIEME


La lotta alla pandemia di Covid-19 ha generato una quantità incredibile di rifiuti costituiti da dispositivi di protezione individuali ed in particolare mascherine e guanti monouso, molti dei quali oggetto di abbandono, per questo il legislatore si è preoccupato del problema PROVANDOdare adeguata risposta con un apposito provvedimento normativo .



Con  Legge 17 luglio 2020, n. 77, in vigore dal 19 luglio 2020, il Parlamento ha convertito il c.d. Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) introducendo alcune significative modifiche anche in materia ambientale.


Una delle novità approvate riguarda l’introduzione di  specifiche sanzioni in caso di abbandono di mascherine e guanti monouso (oltre le importanti disposizioni per lo smaltimento dei dispositivi di protezione individuale) 

Prima dell'intervento del legislatore, diversi Sindaci erano già intervenuti con propria " ordinanza". 


A dire il vero lo strumento (adeguato) non fu quello che proposi io (a Cassina chiesi di emendare il Regolamento PU) per far fronte ai continui abbandoni.


Ordinanza o emendamento al Regolamento, sicuramente meglio dell'intervento nazionale.

A mio modesto parere sarebbe stato sicuramente meglio tenere "scollegata" la violazione dal sistema sanzionatorio nazionale e lasciare la possibilità ai comuni di prevedere, per gli abbandoni delle mascherine e dei guanti monouso, le relative sanzioni in appositi dispositivi locali.


In questo modo, l’entità degli introiti riscossi sarebbe stata maggiore per le casse del Comune riguardo a quanto oggi stabilito nel Decreto Rilancio. 


Ma lo Stato prende ovunque ci sia da prendere, aggravando il lavoro dei Comuni.

La previsione sanzionatoria  è stata infatti, stabilita dall’art 255 comma 1 bis  venne introdotta nel Testo Unico Ambientale dall’art 40 L.221/2016 e riguarda il divieto di abbandoni, sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi, dei rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare.


Sanzioni che vanno da un minimo di euro 30 a euro 150, (in caso di prodotti da fumo la sanzione è aumentata fino al doppio). 


Pertanto, chi abbandona mascherine e guanti monouso sarà sottoposto alla stessa sanzione di chi abbandona piccoli rifiuti e trattato alla stessa stregua 


Ma chi lavora al Governo non fa nulla per nulla ed ecco la MAGIA: gli introiti sanzionatori, previsti per le violazioni di cui all’art 255 c. 1 bis (e quindi anche nel caso dei DPI), sono divisi in parti uguali tra lo Stato e i Comuni, così come previsto dal comma 2 bis all’articolo 263 T.U.A., il quale  stabilisce che il 50% dei proventi sia devoluto allo Stato, per essere riassegnato ad un apposito Fondo e il restante 50 % ai Comuni con destinazione vincolata. 


Quindi a fronte di una sanzione elevata dalla polizia municipale di euro 50,00 nei confronti di chi si è reso responsabile di aver abbandonato rifiuti costituiti da mascherine e guanti monouso solo il 50% verrà introitato dal Comune ovvero euro 25,00, la restante parte riscossa dovrà poi essere devoluta dal Comune nel bilancio dello Stato con una aggravio procedurale da parte degli uffici finanziari dell’Ente.


Mi fermo qui, perché l'argomento è troppo tecnico (fondi compensati o assorbiti FRS e FSC)


Ecco svelato perchè la Ragioneria dello Stato "storceva il naso" davanti ad ordinanze o emendamenti regolamenti comunali.


In molti non hanno compreso il GIOCO DI PRESTIGIO, ma da queste parti "non pettiniamo bambole" e mangio pubblica amministrazione da qualche decennio.


Ad ogni modo, fermo restando la questione politico-amministrativa, chiudo con un passaggio che spero tutti possano condividere:

SERVE MAGGIORE ATTENZIONE E SEVERITA' RISPETTO ALL'ABBANDONO DI GUANTI E MASCHERINE chirurgiche ABBANDONATE in giro per il paese.

 

Queste sono modalità che non si addicono ad un paese civile, quale il nostro.


I dispositivi vanno conferiti nei contenitori dell'indifferenziata e non per terra, perché abbandonati rappresentano un grave danno ambientale e un potenziale rischio per la salute umana, nonché un irrispettoso segno di inciviltà. 

 

Ripeto, sarebbe stato meglio lasciare in capo ai Comuni la fase di valutazione e il potere di ordinanza, determinazione della sanzione.


Ma lo Stato, si sa...

 

_AM_






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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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