#PNRR
Di PNRR (il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato nel 2021 per rilanciare l'economia del nostro Paese) ne parlano tutti i giornali, ma - a mio modesto parere - nessun ha colto un aspetto importante.
Perché se da un lato è vero che la Corte dei conti - nel corso della propra attività di controllo monitoraggio - ha dato una sonora stilettata ai Comuni Lombardi in relazione alla gestione dei fondi del PNRR è altrettanto vero che - se vogliamo davvero rispettare i tempi di attuazione - occorre adeguare le norme e semplificare procedure
La delibera dei magistrati contabili, che consiglio di leggere solo agli addetti ai lavori e che “traduco e semplifico la comprensione” racconta dell’esistenza di un problema nella carente delibera “copi-incolla” approvata dai Comuni.
Premesso che questo rilevo appare inopinabile, credo che per migliorare i tempi di gestione delle risorse PNRR manchi - più di ogni altra cosa - l’intervento governativo per snellire normative
varate per accedere ai fondi del Prrr
Per comprendere quanto il “ginepraio di norme” sia
estremamente complesso e particolarmente difficoltoso, basti pensare che anche Comuni strutturati come Milano stanno mostrando alcune difficoltà e speriamo non vadano in affanno con i Centinaia di milioni di euro andranno a gara quest’anno per i progetti cittadini, i cui frutti si dovranno vedere, salvo intoppi, entro il 2026
E coniugare la ripresa economica, favorita dalle ingenti risorse dei fondi comunitari, con il rispetto di un impianto legislativo farraginoso e non rispondente ad un’esigenza di rapidità di spesa pubblica dovuta ai tempi di assolvimento dei dettami di regolamenti comunitari.
Giusto avere valido sistemi di verifica, ispirati al controllo dei fondi strutturali europei e orientato alla prevenzione, individuazione e contrasto di gravi irregolarità ma coniugato con un approccio volto alle 3 E
(efficiente, efficace ed economico)
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