giovedì 16 febbraio 2023

IL FONDO "DOPO DI NOI"

 Il Fondo “Dopo di noi” è un serbatoio di risorse nato per mettere in campo delle specifiche tutele per le persone con gravi disabilità quando viene meno il sostegno familiare.

Per l’annualità 2022, il 3 febbraio 2023 il Ministero del lavoro ha stanziato 76.100.000 euro del Fondo da destinare alle Regioni, per avviare misure di sostegno rivolte a persone con gravi disabilità.

In questo post vi spiego cos’è il Fondo Dopo di noi, a chi si rivolge e quali misure per disabili finanzia.

Il Fondo Dopo di noi è una riserva di risorse pubbliche stanziate per garantire specifiche tutele alle persone con gravi disabilità prive di sostegno familiare. Previsto dalla Legge 112 del 22 giugno 2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” dal 2016 ha messo a disposizione sostegni e aiuti per le persone con gravi disabilità.

L’obiettivo del provvedimento è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità, consentendogli di continuare a vivere – anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro – in contesti il più possibile simili alla casa familiare o avviando processi di deistituzionalizzazione.


Il Fondo è disciplinato da un decreto che che fissa i requisiti per le prestazioni a carico del Fondo. 

Le Regioni riceveranno 76.100.000 euro per avviare, mediante i Comuni o gli ambiti territoriali, le misure per i disabili gravi. 

Il Fondo si rivolge, finanziando diverse misure che vedremo in seguito, a tutte le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, senza limite d’età.


I requisiti e le modalità di accesso alle risorse sono stabiliti dalle Regioni mediante indirizzi di programmazione e previa valutazione “multidimensionale” effettuata da un’equipe di professionisti, regolamentate da ciascuna Regione, 

L’analisi è “multidimensionale” perché analizza le diverse dimensioni del funzionamento della persona con disabilità interessata, in prospettiva della sua migliore qualità della vita, almeno nelle seguenti aree:

  • cura della propria persona inclusa la gestione di interventi terapeutici;
  • mobilità;
  • comunicazione ed altre attività cognitive;
  • attività strumentali e relazionali della vita quotidiana.

Questa valutazione serve a formulare un progetto personalizzato per la persona con disabilità che individui gli specifici sostegni a lei necessari, a partire dalle prestazioni sanitarie, sociali e sociosanitarie. Il progetto personalizzato contiene anche il budget, quale insieme di tutte le risorse economiche, umane e strumentali.


Il Fondo Dopo di noi, come anticipato, funziona mediante l’erogazione di risorse alle Regioni secondo le quote stabilite un allegato al  decreto interministeriale del 21 dicembre 2022

Il Ministero eroga i fondi alle Regioni che li useranno per attuare misure in tutela di persone con disabilità grave che non abbiano una famiglia che li possa supportare.

Infatti, dal punto di vista legislativo e di programmazione degli interventi la materia è di competenza esclusiva delle Regioni, tranne la definizione dei livelli essenziali che rimane in capo allo Stato. Una volta erogati i finanziamenti statali, gli step da seguire sono questi:

  • le Regioni definiscono gli indirizzi della programmazione, propedeutica all’erogazione delle risorse che consentono poi di realizzare gli interventi sul territorio;
  • i Comuni, organizzati a livello di Ambiti territoriali, sono responsabili dell’attuazione concreta degli interventi e dei servizi. Effettuano prima una valutazione multidimensionale della situazione del disabile e poi, realizzano un progetto personalizzato per garantirgli il giusto sostegno.

L’accesso al Fondo viene organizzato in base a determinate priorità che vediamo qui di seguito.


L’accesso alle misure a carico del Fondo deve essere prioritariamente garantito alle persone che necessitino con maggiore urgenza degli interventi. Per definire le priorità, gli Enti territoriali devono mettere in campo una “valutazione multidimensionale” (articolo 2, comma 2 del Decreto interministeriale del 23 novembre 2016) tenendo conto di vari fattori quali:

  • le limitazioni dell’autonomia;
  • i sostegni che la famiglia del disabile grave è in grado di fornire;
  • la condizione abitativa e ambientale;
  • le condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia.

In esito alla valutazione, è in ogni caso garantita una priorità di accesso alle seguenti:

  • persone con disabilità grave mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;

  • persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare, all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;

  • persone con disabilità grave inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

Ma quali sono le misure che vengono finanziate? Con le risorse del Fondo Dopo di noi possono essere finanziati i seguenti interventi:

  • percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione in soluzioni alloggiative che riproducono le condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare;

  • interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing, che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare;

  • programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, e, in tale contesto, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione;

  • interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti e attrezzature necessarie per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità;

  • in via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra familiare.

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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