sabato 18 marzo 2023

POZZO D’ADDA, UN PIANO TRIENNALE AMBIZIOSO

Una notizia molto positiva, mi sento di commentarla perché - come spesso effettuo una critica severa  sulla gestione  amministrativa di Pozzo - in questo caso occorre evidenziare messaggi positivi che ho ritrovato negli atti pubblici.


Con deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 3.02.2023 è stato adottato lo schema di Programma Triennale delle opere pubbliche 2023-2024-2025 e relativo elenco annuale anno 2023 del Comune di Pozzo d’Adda 

Un piano triennale innovativo, molto ambizioso e questa voglia di cambiamento - che si traduce in “indirizzo politico” e “fatto amministrativo” - è un messaggio estremamente positivo.

E come scrissi nell’aprile del 2022 (post) “…non possiamo criticare questa voglia di cambiare tantomeno il sogno di volare alto da parte di chi ha assunto l’onere di governo del paese”.

“Resta inteso che sarà cosa buona e giusta condividere le scelte strategiche da applicare nei successivi livelli di progettazione”


Dissi subito che una nuova spinta sulla parte conto capitale (investimento) sarebbe stata “….senz’altro una bella notizia, mi sembra un bel messaggio da offrire al paese perché 

recuperare patrimonio pubblico è una di quelle missioni, sulleb quali ogni Amministrazione deve impegnarsi (…)”


Uscire da dieci anni di un NULLA DEVASTANTE durante il quale NON è stata offerta una prospettiva di sviluppo dissi che sarebbe diventata “…la vera partita” che l’attuale gestione avrebbe dovuto giocarsi. 



Da un lato l’occasione storica offerta dai finanziamenti Pnrr (ottenuti) dall’altro la capacità amministrativa di qualche assessore, la reazione “politica” mostrata nel conformare le progettualità di legislatura a differenti bandi regionali e nazionali sono tutti aspetti che hsnno favorito alcune condizioni favorevoli per il nostro Comune.

Tra le voci indicate nel piano - come massima priorità itndividuate - troviamo opere utili, opere che serviranno a “mettere toppe” su opere pubbliche eseguite in passato molto male e con materiali scadenti (su cui nessuno ha mai dato risposta)

Chi non cerca responsabilità, accumula polvere sotto il tappeto per il quieto vivere.

Tornando al PIANO è prevista la realizzazione della nuova mensa scolastica per un investimento di un milione e 350mila euro, la riqualificazione delle ex scuole di via Kennedy in asilo nido (per poco più della stessa cifra) e il restauro della palestra del plesso (1.753.365 euro), interventi di rifacimento stradale per oltre un milione di euro. 

Poi troviamo nell’elenco un nuovo Municipio (che costerà 2,5 milioni di euro) e l’ampliamento della scuola dell’infanzia per 1 milione e 600 mila euro.

Non ho contezza dello stato di avanzamento della progettazione delle opere elencate (in fase embrionale) e non ho alcuna certezza che la realizzazione di questi  interventi possa avvenire  nei tempi previsti.

Mi sembra difficile, questo  dipenderà da una serie di variabili, chh HERNAN oggi rendono impossibile pronosticare i tempi. 

In merito alla mensa il Comune ha già ricevuto il primo 10% del finanziamento e questo ha - perlomeno - consentito  l’affidamento per la redazione del progetto esecutivo.

Ripeto, NON sono certamente un “commentatore” tenero con le consuete INEFFICIENZE GESTIONALI riscontrate quotidianamente.

La gestione ordinaria (parte corrente) del nostro Comune è davvero in difficoltà 

Ma non ho alcuna difficoltà a sottolineare come sulla parte “investimento” - a differenza dei tanti Comuni impreparati ad intercettare il momento storico (PNRR e fondi regionali). Che stiamo vivendo - Pozzo è un Comune partito con il piede giusto.


Come scrissi un anno fa “…il  Territorio di Pozzo d’Adda (forse Bettola con maggiore urgenza) ha estremo bisogno di essere dotata di servizi pubblici e penso che l’aspetto urbanistico sia una questione prioritaria per assettare il territorio.


Ovviamente, un anno fa era “….presto per esprimersi nel MERITO del provvedimento (non esistono ancora specifiche utili alla costruzione di un mio parere compiuto e consapevole) ma ciò che posso dire è che condivido l’impostazione assunta da chi governa, la scelta di voler restituire alla comunità luoghi oggi non più fruibili dai cittadini”.


Oggi posso confermare   quanto scrissi allora, con (qualche) certezza in più.


Non è il momento di festeggiare e di stappare bottiglie, ma esiste la voglia di intervenire sulle nostre strutture. 

Che non è poco 


_AM_

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