Sono argomenti che non mi
affascinano, mi riempie di tristezza parlarne nel 2024, ma due parole su
quanto sta accadendo a Cassina d/P sono doverose in quanto rappresenta un
vulnus preoccupante su cui tutti devono riflettere.
Il Sindaco Balconi e la “sua” Maggioranza
consiliare sta procedendo alla modifica di due importanti documenti quali Statuto
Comunale e Regolamento del Consiglio Comunale, in quanto i realmente superati e
meritevoli d’esser rivisitati.
Si tratta di documenti fondamentali
per il mantenimento di alcuni strumenti di partecipazione democratica (ad
esempio, il consiglio comunale aperto) e l’organizzazione futura dei lavori
consiliari attribuendo ai rappresentanti eletti capacità di interagire con poteri ispettivi, su temi particolari
che interessano la vita politica, sociale, economica e culturale della comunità.
Nessun documento – presentato da
una maggioranza consiliare - dovrebbe servire e limitare il diritto di parola e
di iniziativa dei Consiglieri e comprimere le prerogative di chi è eletto
democraticamente e rappresenta il 70% degli elettori (il 68,2 % degli elettori
non hanno votato la Lista Balconi!)
Per questo, vien difficile pensare che nessuno in maggioranza abbia avuto perplessità sul METODO e sul MERITO utilizzati per portare in approvazione alcune pesanti modifiche con lo scopo di eliminare spazi di confronto democratico.
Queste sono decisioni che devono maturare all'interno di piattaforme comuni per stabilire regole - il più possibile condivise - dai perimetri certi e definiti.
Il potere politico deve avere congegni atti a rendere democratico, cioè controllato, limitato, l’esercizio dei poteri.
Rimuoverli compromette il sistema di equilibri, di pesi e contrappesi che producono democrazia (rappresentativa in questo caso).
Chi vince le elezioni ha il dovere di portare in approvazione documenti politici per realizzare le promesse elettorali che diano vita all’idea di paese (per cui si è stati votati ed eletti) e non c’era nulla con l’approvazione di Regolamenti che limitino il ruolo e lavoro di chi – invece – è stato eletto per esercitare attività di controllo amministrativo.
Chi soffre i controllo in democrazia è un problema.
Serio.
E peggio di chi trae giovamento da questo sistema, vi è solo chi ingoia senza proferire parola.
Per questo i gruppi consiliari di minoranza hanno espresso - congiuntamente e giustamente - un fermo dissenso perché quanto sta accadendo è molto grave
Per la prima volta nella storia
cassinese, chi governa intende restringere i campi di azione e controllo delle
minoranze per quella brutta allergia al confronto del Sindaco e dei suoi
delegati.
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