lunedì 28 aprile 2025

POZZO, DUE PAROLE SUI PARCHETTI PUBBLICI

In linea di principio, non condivido l’indirizzo politico più volte dichiarato dal Sindaco circa la
razionalizzazione della presenza dei parchetti sul territorio comunale di Pozzo d’Adda.

Ma è una scelta politica – quella di ridurre la presenza di parchetti attrezzati (ad esempio parchi giochi) per investire su alcuni di questi – che ha una sua logica, ma ancora poco chiara per avviare una riflessione compiuta.

Al momento siamo fermi agli annunci di una staticità impressionante e il primo Cittadino non ha ancora fatto sapere quali siano i parchetti meritevoli e a scapito dei quali s’intenda investire.

L’idea che un Sindaco si diletti in dichiarazioni fumose e incomplete – sorrette da idee confuse – preoccupa almeno quanto una Minoranza consiliare, che di fronte a tali affermazioni non ha trovato ragioni per chiedere chiarimenti.

Uno dei doveri – dovuti al ruolo - di una minoranza consiliare sarebbe incalzare il primo Cittadino, chiedendo specifiche su scelte di rilievo sociale.

Ma lasciamo perdere, mi sono già espresso sull’inutilità funzionale di alcuni eletti.

Arrivo all’argomento del post, ossia alla serie di requisiti e standard tecnici per garantire la sicurezza, accessibilità, la qualità, la manutenzione dei parchi giochi.

Con Decreto del 7 febbraio 2023 – emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica - è stato compiuto un importante passo verso la regolamentazione e la sicurezza delle aree giochi pubbliche in Italia.

Un parco giochi può essere definito come un'area delimitata e attrezzata con strutture progettate per il gioco dei bambini, luoghi destinati principalmente ai piccoli cittadini, dai neonati agli adolescenti, offrendo loro un ambiente stimolante e sicuro per il gioco e l'apprendimento sociale.

La sicurezza di queste aree è di cruciale importanza, lo sappiamo, poiché i destinatari sono individui in una fase della vita particolarmente vulnerabile e propensa all'esplorazione.

Immagino che il nostro Comune sia perfettamente informato del fatto che – in qualità di gestore delle specifiche aree pubbliche – gravi su esso la responsabilità primaria di assicurare la sicurezza degli utenti.

Un aspetto che implica un atteggiamento responsabile verso i piccoli utenti e fruitori, mediante un'attenta manutenzione delle attrezzature.

La manutenzione è necessaria, non si improvvisa, occorre mettere in atto procedure di controllo secondo scadenze definite.

La condizione di alcuni giochi interni a queste aree lasciano immaginare che – nonostante sia già fine aprile e quindi iniziata la stagione di frequentazione dei luoghi – non vi siano stati controlli di legge, ispezioni e manutenzioni regolari.

Potrei sbagliarmi, ma la condizione dei giochi – ad esempio – interni al parchetto pubblico esistente fra via Colombo angolo via Italia desta molti sospetti in merito.

La normativa, attraverso le indicazioni degli standard UNI EN 1176 e UNI EN 1177, sottolinea l'importanza di queste attività non solo come un obbligo, ma come una vera e propria missione per la prevenzione degli incidenti.

 

La sicurezza nei parchi gioco pubblici è un tema che riguarda tutti e il Comune ha obblighi da osservare: rispettare la normativa, sottoporsi a certificazioni e mantenere un impegno costante verso ispezioni e manutenzioni non sono solo obblighi legali, ma gesti di responsabilità verso la comunità.

 

La sicurezza dei più piccoli nei parchi gioco è un tema che sta a cuore a tutti, per questo è impensabile (inaccettabile) che – giunti al 27 aprile – non siano state effettuate le doverose ispezioni periodiche e manutenzioni regolari delle attrezzature per gioco e del parco giochi nel suo complesso.

 

Se fossi stato un Consigliere di Minoranza avrei chiesto immediatamente copia del registro delle manutenzioni, dal quale apprendere le annotazioni dei singoli interventi effettuati.


Perchè - comunque - se effettuati, non sembrano in coerenza alle aspettative  e necessità

 

Il decreto è chiaro sulla necessità di annotare gli interventi tempestivi in caso di rilevamento di difetti o danni alle strutture (fino alla chiusura del gioco se ritenuto non sicuro).


Ora non riesco, ma vorrei trovarne per dedicare un'altra riflessione ad un Comune che assegna le chiavi del parco ad una Cittadina (che ringrazio!) 


AM


_AM_









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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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