giovedì 17 aprile 2025

POZZO, UN CONSIGLIO AL SINDACO

Non sono poche le persone che in queste ore mi stanno contattando chiedendomi maggiori informazioni rispetto al delicato momento che sta vivendo la politica di Pozzo d’Adda. 

Non ho molte informazioni in proposito, ma dai pochi elementi in mio possesso, si conferma un quadro mutato improvvisamente, una strisciante angoscia della compagine governativa. 
La tensione si taglia con il coltello e – come provavo a raccontare nel precedente post – il clima è profondamente cambiato in società, sempre più frequenti sono (anche) le whatsappate cariche di insoddisfazione sociale per una proposta governativa considerata deludente. 
Fino a pochi mesi fa, era del tutto inimmaginabile che un autentico sconosciuto potesse diventare punto di riferimento di un dissenso. 
Questa non è altro che l’ennesima prova di quanto già sostenuto in altri post (“la minoranza consiliare nel migliore dei casi incapace di argomentare e parlare al paese (nel peggiore politicamente connivente e compromessa)”. 
Ma seppur non possa condividere la strategia, devo ammettere che la scelta della minoranza di aspettare silenziosamente e a “motori spenti” il ritorno alle urne (2 anni) per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo potrebbe portare a vincere le elezioni. 
Presto per dirlo, ma le cose per Villa non si mettono bene e le opposizioni unite (con i simboli di partito di centrodestra) possono vincere, anche senza uno straccio di idea e forti del noto elettorato inconsapevole.
Discorso lungo, lo affronteremo a tempo debito. 
Quindi, da un lato membri di opposizione totalmente avulsi dagli eventi negativi che stanno investendo Pozzo (anzi curiosamente frustrati e interessati alle dinamiche politico amministrative di altri Comuni) dall’altro, una Giunta comunale vistosamente stressata, in totale panico per la concreta possibilità di un fallimento gestionale di legislatura. 
Da qui il nervosismo di un Sindaco, davvero irriconoscibile, che arriva ad imporre ai suoi collaboratori un “voto blindato” sull’insolita autorizzazione a presentare denuncia-querela relativamente ai contenuti di un post pubblicato su Facebook il 13 aprile scorso. 
Come scrissi nel precedente post (ANDREA MAGGIO : POZZO, ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSAnon conosco l’argomento in questione, ma dal comunicato che il Sindaco ha scelto di pubblicare ho capito che l’argomento è relativo all'inserimento in case famiglia, per tutelare il benessere psico-fisico della persona….”. 
E pur senza entrare nel merito del comunicato, l’ho ritenuto molto polemico, scritto male, da un Sindaco nervoso e con la mente impegnata su altri fronti, nell'intento di eluderli.
In politica, operazioni come queste si chiamano  armi di distrazione di massa, categoria di strumenti mediatici utilizzati da chi governa per distrarre la massa dai problemi reali.
Una pratica che serve a distogliere l’attenzione da ciò che accade intorno. 
È chiaro che i problemi registrati nel progetto PNRR relativo alla mensa, la relazione dell’ATS sulle condizioni vergognose interne alla scuola, gli scivoloni verbali registrati nel corso dell’assemblea pubblica sono solo le ultime tegole cascate in testa su una giunta comunale che vede sommarsi problemi agli innumerevoli trovati sulla scrivania 3 anni fa e non ancora risolti.
Catturare l’opinione pubblica con argomenti futili o creati all’occorrenza, per dirottare il dibattito pubblico ed eludere la morsa di una crescente critica sociale emersa e strisciante. 
Il post incriminato è stato pubblicato (non so da chi, non mi interessa saperlo) nel gruppo Facebook "NOI DI POZZO, BETTOLA E CAVALLASCO e il primo Cittadino ha rilevato alcune “…frasi offensive e diffamatorie nei confronti dell'amministrazione, che trascendono la semplice polemica politica e diffondono informazioni non corrispondenti al vero (…) e che il tenore delle frasi pubblicate è lesivo della reputazione delle persone appartenenti alle istituzioni di questo Ente”. 
Quindi con tutte le cose importanti che ci sono da fare, il sindaco mostra i muscoli ai deboli e balbetta davanti ai forti e chiede il voto unanime della sua Giunta per “…l’opportunità di difendere l'immagine del Comune, la cui integrità rappresenta un valore pubblico superiore, meritevole di tutela nelle sedi a ciò deputate (…) e  autorizzare il Sindaco a presentare formale atto di denuncia-querela per diffamazione e per gli eventuali altri reati di analoga o maggiore gravità che la competente Autorità Giudiziaria dovesse ravvisare nei fatti narrati”. 
La denuncia-querela all’autore del post (pubblicato esattamente un mese prima) sarà presentata dal Sindaco - quale legale rappresentante dell'Ente - ed eventuale individuazione di un legale sarà formalizzata in seguito e comporteranno oneri finanziari per l'Ente. 
Non conosco il querelato e le ragioni, immagino sia uno dei residenti insoddisfatti per come stiano andando le cose a Pozzo, che dovrà spendere soldi per una difesa legale e (con le sue tasse) pagare l’avvocato al Sindaco. 
Diciamo che un vero Sindaco non si comporta così, il dissenso si affronta (e io sono uno che lo ha vissuto in prima persona) cercando di interpretare i malumori e capire la natura di un malessere. 
Il Primo Cittadino alza il telefono, propone un incontro e si confronta.
Sindaci e Consiglieri che parlano solo di denunce e querele mostrano una strada sociopatica incompatibile con ruoli delicati che richiedono invece empatia. 
Chiudo con un consiglio al Sindaco: chi mostra i muscoli del potere nei confronti dei più deboli nasconde paure. 
I Cittadini non vanno intimoriti o annichiliti ma ascoltarli e mostrare loro l’altra faccia della medaglia che magari non avevano notato. 
E senza fare il forte con i deboli e debole con i forti capire che sono altre le denunce che servono oggi senza che a farle siano i Cittadini (ATS ad esempio).
Il mio numero è 3357992244 (per whatsappate) 
_AM_

Nessun commento:

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog