martedì 20 febbraio 2018

LIBERAMENTE N. 13 - UNA STORIA PIU' BRUTTA DI QUELLO CHE SEMBRA

Diciamo, che la politica cassinese è – come quella Nazionale – immersa in slogan di stagioni passate quando ormai il contesto è radicalmente cambiato.

Frasi come quelle urlate in Consiglio Comunale (“Non accettiamo lezioni dai fascisti..”) suonano stonate alle orecchie, di chi ha smesso di subire i “Tic” e stilemi di un’epoca andata.

Dopo tutti questi anni, ho capito che lo spauracchio di un ritorno ad una dittatura fascista è tema che torna d’attualità ad ogni tornata elettorale, un coagulante ideologico untuoso che impiastra le coscienze e solidifica convinzioni di una parte politica.

Tutto questo tende ad allontanare i molti Cittadini che dalla politica si sentono asfissiati e – in questi ultimi 3 anni – fra i banchi consiliari si è cominciata a recitare una Fiction dalle numerose puntate, ognuna delle quali ha messo in mostra i difetti di una politica esercitata solo per mantenere il potere.

Da questo Blog – e grazie al ticchettio dei polpastrelli – ho sempre coltivato il sogno di restituire ai Cittadini “….un riassunto della puntata precedente” per tenervi informati dell’andamento della rappresentazione della giunta Mandelli.

Non ho nemmeno io idea di quante siano in realtà le puntate, troppo simili fra loro, con una narrativa lenta e capricciosa, ricca di aneddoti difficili da inserire nei miei umili racconti.

Ma un sottile filo rosso collega e tiene insieme una storia lunga quasi 4 anni, che si prepara all’ultimo anno di legislatura.

E per il rapido avvicinarsi delle elezioni comunali (previste fra un anno e mezzo) le ultime puntate – pur mantenendo il medesimo squallore delle precedenti come costante caratterizzante – si prestano ad alcune riflessioni “in chiave elettorale”.

Vorrei – forse dovrei, vista la grande attenzione rivolta verso questi scritti – cominciare ad argomentare sulle dinamiche che investono la “politica” cassinese, potrei cominciare a spiegare cosa si cela dietro la disgustosa questione Medei.

Una brutta storia (squallida) ancor più brutta di come è stata raccontata dai protagonisti, in Consiglio, sui giornali e – ovviamente – su gruppi facebook, piazza virtuale come regno indisturbato di alcuni membri di giunta e Maggioranza



Andrea Maggio

lunedì 19 febbraio 2018

10 FEBBRAIO, IL GIORNO DEL RICORDO: PER CHI DIMENTICA

Cari amici,

questo post inizia con un link e presto capirete il perchè
(https://www.youtube.com/watch?v=-aLesKMv9Xk 

Anche quest'anno la GIORNO DEL RICORDO è trascorsa nel silenzio di un'Amministrazione oramai concentratissima a garantire il proprio equilibrio e spaventata da qualsiasi prospettiva di ritorno alle urne.

L'impopolarità della giunta Mandelli e le percentuali di voto dei partiti che sostengono la lista di maggioranza consiliare non gli offrirebbe grandi possibilità di vittoria.

Il PD è lontano da quel 41% ottenuto in occasione della tornata elettorale (Europee) chi vide i Cittadini di Cassina esprimersi per eleggere il Sindaco.

Nell'indifferenza generale stanno portando avanti  e concretizzando questo scempio culturale, non esiste la volontà di ricordare il sacrificio di migliaia di Italiani innocenti – barbaramente assassinati dai comunisti titini e gettati nelle "Foibe" – da un'Amministrazione a forte trazione (neo? post? ex? vetero? psico?) comunistaa.

Il disegno culturale del poker rosso (Mandelli, Chiarella, Vecchi e Costantini) è quello di continuare a non fare nulla che possa ricordare il dramma, non organizzare alcuna iniziativa di carattere culturale o manifestazioni istituzionali, che metta in evidenza la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza ad un intero popolo, che scelse la libertà scappando dalla dittatura comunista.

Il Partito Democratico (PD alias "Poltrone & Divani"), che ha sempre pensato alla gestione del potere, in questa legislatura serve a poco, ormai affermatosi a simpatica “claque”, relegando la propria funzione a silenzioso cagnolino di Mandelli.

“Il PD, al massimo scodinzola per Massimo” e chissà che imbarazzo le persone che hanno scelto di votare questo partito, che si nasconde sempre dietro la lista civica di turno (ieri Progetto Cassina Sant’Agata, oggi Cassina Domani) per vergogna.

Peraltro la rappresentanza consiliare del PD è affidata ai 4 eletti (Novelli, Parma, Marangoni, Brandi, Mastrandrea) troppo concentrati ad arrivare alla fine della legislatura - costi quel che costi – più che mandare segni di vita dal pianeta rosso.

Periodicamente, senza impegno, sentiamo il Consigliere Mastrandrea (PD) urlare contro qualche fantasma, che vede solo lei “non prendiamo lezioni dai fascisti”, una simpatica scenetta che sembra estrapolata dal film “Don Camillo e Peppone” 

(https://www.youtube.com/watch?v=wiKQ6XWjraw)

Un giorno – con calma – cercherò di spiegare alla collega che il muro di Berlino è caduto da un pezzo e la libertà è un valore condiviso.

Abbiamo sperato inutilmente che – dopo tutte le polemiche trascorse – quest’anno i riflettori della politica locale venissero puntati sulla solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.

L’ennesima zuffa di maggioranza – terminata con la testa di Medei servita dal PD a Chiarella sul piatto d’oro (quando trovo 2 minuti di tempo, ve la racconto) – ha favorito l’oscurantismo della Chiarelloteca, sui drammi di quei giorni

Corre l'obbligo chiedersi come sia possibile che una tragedia sia giustamente meritevole di essere tramandata nel ricordo delle future generazioni (Olocausto) mentre altre ingiustamente nascoste e quasi dimenticate (Foibe).

Mi rimbombano ancora nella testa le parole del Vicesindaco Novelli - uno che ha davvero deluso in questa legislatura e avrebbe potuto dare molto che nel respingere la proposta di istituire iniziative congiunte in ricordo delle due tragedie, sosteneva "...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" (consiglio comunale del 28 aprile 2016).

Io sono convinto che i morti debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.

E non esistono morti di serie A e morti di serie B e non bisogna sostenere il contrario per compiacere il Sindaco.

Vorrei presentare al Consiglio Comunale una mozione o un ordine del giorno, richiedendo l'intitolazione, di una via, di un giardino ai "martiri delle Foibe" così da poter depositare un mazzo di fiori in ricordo di una tragedia che qualcuno vuole dimenticare.

Ogni anno torno sull'argomento, fra interrogazioni, mozioni e altre iniziative come lettere pubbliche, ho cercato di sensibilizzare inutilmente la maggioranza consiliare di Cassina dè Pecchi.

Nel nostro Comune, la ricorrenza del 10 febbraio (Giornata del Riicordo) non riesce a trovare la medesima attenzione - correttamente - offerta per alti drammi storici, sui quali vi è il giusto impegno culturale e la poca attenzione al tema, al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) giustamente commemorate, è preoccupante.

E' quasi simpatica l'immagine di chi si sveglia di soprassalto e urla "Fascisti..." ma bisogna sapere che è la legge a prevedere, che per questa giornata siano organizzate iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi.

iniziative presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado ma - come ricorderanno i frequentatori dei Consigli Comunali - lo scorso anno emerse dalle parole dell'assessore alla partita, una grave impreparazione istituzionale rispetto al tema, quanto fosse magra la programmazione comunale.

La legge "...favorisce, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende" ma curiosamente nessun circuito della cultura locale viene attivato, ogni anno la stessa squallida inerzia, nessuno si preoccupa di sensibilizzare le scuole (che insegnano i gusti musicali di Anna Frank ma non raccontano delle 12000 vittime dei partigiani jugoslavi comunisti), offrendo ai nostri ragazzi occasioni di testimonianza, ricerca, esposizione, per informare adeguatamente del dramma delle famiglie italiane.

Il giorno che finirà questa legislatura, sarà spazzata via questa cappa nebbiosa oscurantista e tornerà a splendere il sole della conoscenza e della cultura.
 
Andrea Maggio


sabato 17 febbraio 2018

QUEL FASCISMO IMMAGINARIO

Finalmente - in apertura del Consiglio Comunale di giovedì 15/02 - il Sindaco ha motivato il decreto col quale ha revocato le deleghe all'assessore Medei.

Ho pazientemente aspettato, che il Sindaco fornisse elementi utili alla formazione di un'idea su quanto stesse accadendo e - sicuramente - se oggi non avessi avuto qualcosa di più importante da scrivere, sicuramente avrei dedicato il post odierno alla scelta del Sindaco di defenestrare Medei.
 
Peraltro, credo che la questione non sia ancora finita, perché le parole del Sindaco (peraltro lette e non a braccio) hanno aperto scenari torbidi, che dovranno essere chiariti al più presto, se non vorranno alimentare i molteplici dubbi.
 
Intanto, si minacciano vie legali. E il paese è imprigionato da questa coalizione di perditempo, che hanno trascorso questi 4 anni a litigare, fare piste ciclabili e spendere 16 milioni di euro all'anno senza risultati.
 
comunque, PASSIAMO AL TEMA DI OGGI 
 
Nel corso dello stesso Consiglio Comunale è stata discussa e votata MOZIONE proposta da ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italia o meglio, dei nipoti dei partigiani) a tutte le Amministrazioni Comunali, in merito al "Divieto di concessione degli spazi pubblici e dei locali di cui dispone il Comune in favore di organizzazioni che si ispirino a ideologie di stampo neofascista, in ottemperanza ai valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana".
Premetto subito che la posizione del gruppo Consiliare UNITI PER CASSINA è di superiorità rispetto alle ideologie – vecchie e nuove che siano – perché il nostro obiettivo e’ un altro, siamo stati chiamati dai Cittadini ad un altro compito.

La nostras nobile missione di Consigliere Comunale è a servizio di un paese e della collettività, non serva e pronta ad ubbidire a dettami ideologici imposti o confessionali di partito.

E con questo, chi conosce il Sottoscritto e l'amore che ho per la libertà, nessuno potrà mai giudicare i concetti che seguiranno e il voto espresso in aula, legato ad ideali o rigurgiti ideologici .

Detto questo, il nostro gruppo consiliare nato UNITI per CASSINA - formazione locale di centrodestra a cui aderiscono Forza Italia e Lega Nord - si è espressa fermamente per il "NO" alla Mozione.

La decisione di votare contro è nata da alcune perplessità che - in qualità di capogruppo - ho argomentato giovedì sera, in Aula.

La Costituzione, sulla quale ha giurato il Sindaco (il giorno dell'insediamento) vieta ogni ritorno del fascismo, in qualsiasi forma esso si presenti o si camuffi.

Il primo Cittadino rappresenta un'istituzione repubblicana e democratica che ha come cardine la Costituzione, da cui discendono valori e comportamenti conseguenti.
 
Abbiamo votato contro perchè le azioni filofasciste degli ultimi mesi, laddove configuratesi in reato e violenza, devono essere perseguite ma senza cedimenti rispetto ai diritti costituzionali che garantiscono libertà di espressione.
Vietare le iniziative da parte di movimenti e associazioni o addirittura partiti (a Pontedera è stato vietato il banchetto a FDI, un partito presente con propri parlamentari nel parlamento repubblicano) è uno strumento pericoloso e discrezionale, nella mani di pochi.

Si possono condividere o meno le posizioni politiche di quel partito, ma è assai grave impedire che promuova le proprie attività e convinzioni.

Contrastare o debellare iniziative democratiche, è probabilmente la maniera giusta per incattivirle.

Occorre evidenziale come in Italia esistano già leggi in materia, anzi è proprio la Costituzione della Repubblica Italiana a garantire il diritto di libero pensiero e libera espressione entro i limiti della convivenza civile e del rispetto dell’altro.

Sono infatti molteplici gli articoli Costituzionali che ribadiscono questo concetto, tra i quali ART. 17, 18, 21 ma il 49 ("Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.") ossia tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Ad oggi, è già presente nel nostro ordinamento la Legge n.645 del 1952 che prevede già il divieto alla riorganizzazione del disciolto partito fascista.

Legge che porta il nome di un tale Scelba, il buon Mario, fra i più noti anticomunisti che diede alla luce una Legge antifascista,

((("Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista. "))

Chiaramente, il Ministro degli Interni Scelba (un siciliano democristiano, chiamato comunista dai fascisti, fascista dai comunisti) aveva le idee talmente chiare, che al provvedimento allegò punizioni giuridiche nei vari casi in cui certe disposizioni non si fossero rispettate.

Inoltre, non si deve dimenticare che il Testo Unico delle Legge di Pubblica Sicurezza (TULPS) già esplicita quali siano le responsabilità dell’organo o individuo preposto alla sicurezza pubblica, quindi in specifici casi il Sindaco, riguardo a situazioni potenzialmente pericolose che avvengano sul territorio.

Il riferimento è alle manifestazioni potenzialmente violente o lesive della dignità di determinate minoranze, verso le quali l’autorità ha il potere di intervenire.

Non esiste alcun vuoto legislativo su certe questioni: le leggi ci sono e basterebbe applicarle una volta tanto, senza il bisogno di appesantire oltre il già pachidermico sistema di norme che ci regola!

Quindi, basti pensare che tutti i Sindaci d’Italia ottemperassero a quanto richiestogli per legge - senza mostrarsi accondiscendenti a giustificazionismi con i manifestanti violenti incappucciati - avremmo uno Stato più normale.

Abbiamo già avuto sul territorio cassinese movimenti di estrema destra ed estrema sinistra, impegnati a raccogliere firme incappucciati, per sostenere proposte di legge.
 
Si possono non condividere le leggi di iniziativa popolare proposte, ma non ci risultano azioni violente, che invece il paese ha assistito da parte dei 4 sbarbati che in campagna elettorale (3 anni e mezzo fa) vollerò impedire l'ingresso in Comune, a Cittadini interessati alla presentazione dei candidati della Lista "Uniti per Cassina".


Scene vergognose, esaltati arrivati da altri Comuni, spinte e insulti a chi voleva assistere alla democratica presentazione democratica.

Sembravano fascisti, ma gridavano "via i fascisti dal Comune", poi l'amicizia con l'assessore Chiarella (belle le partite a calcetto balilla al Centro Sociale, eh) e il post serata dei ragazzotti democratici conclusosi in una nota birreria di Sant'Agata (visto quante cose si scoprono, eh) mi ha lasciato molto pensare.

Ma escluso questo episodio, non ricordo violenza o sostegno - diretto o indiretto - a qualche dittatura.

La Mozione - sostenuta dalla maggioranza a trazione comunista (Mandelli - Chiarella - Vecchi) - è stata approvata e vieta la rappresentatività a movimenti regolamente costituiti ai sensi di legge.

La convinzione è che l’estremismo di determinate fazioni politiche – siano esse di destra o di sinistra – se non violente e rispettose, non deve far paura.

Questo fino a quando la Magistratura non rilevi profili anticostituzionali di questi Movimenti.

Fino ad allora "combattere un determinato fenomeno con modalità e divieti discrezionali in carico ad una persona" è più fascista del fascismo immaginario che si vuole vincere.

Siamo sempre dalla parte di chi difende lo Stato di Diritto, crediamo che i diritti vadano difesi con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.

Posticipo a lunedì prossimo altre due riflessioni sull'argomento, per non "appesantire troppo questo.

Un saluto a tutti e buon we

Andrea Maggio






martedì 13 febbraio 2018

ANCORA SULL'IMPIANTO PIROLISI.

Torno a parlare - per la quarta volta - della sentita questione “Impianto Pirolisi” e lo faccio con mero spirito informativo, più o meno quello che dovrebbe avere qualsiasi assessore. 


 I tre precedenti sono stati:


Nel corso dell’interrogazione urgente presentata in Consiglio con il mero intento di aprire la discussione e accendere i fari dell'opinione pubblica su un argomento importante, fu condivisa da tutti la necessità di tener monitorata la questione “Impianto Pirolisi” sul terreno di Cernusco (adiacente al territorio di Cassina).

Al nostro Gruppo Consiliare “Uniti per Cassina”  non piacciono i facili allarmismi, questo sa bene il Sindaco, al quale abbiamo chiesto di restare informati di ogni iniziativa e – possibilmente – condividere i passaggi formali.

Non immaginate che tristezza provo nel ricevere il post del Capogruppo di Maggioranza (ne ho copia) Andrea Parma, all'interno del quale definisce la questione “Impianto di Pirolisi” una “Bufala”

Spesso la verità dei fatti è assai complessa da perseguire per le Amministrazioni, figuriamoci per i Cittadini che non dispongono strumenti economici e competenze tecniche per reperirle.

Per questo è responsabilità politico-amministrativa di chi governa un paese, reperire e trasferire ai Cittadini, il maggior numero di informazioni senza definire “Bufala” niente.

A maggior ragione, se in una fase ancora embrionale, l'atteggiamento stride contro ogni principio che regola l'attività di Amministratore. 
Figurarsi di politico.

Il Capogruppo di Maggioranza Andrea Parma – prima di definire Bufale temi di rilevanza sociale e ambientale – deve sapere che la ditta TREGENPLAST S.r.l. (la stessa che vorrebbe attivare l’Impianto Pirolisi a Cernusco, a confine con Cassina) da tempo svolge l’attività di recupero rifiuti non pericolosi nel nostro territorio e ha chiesto un ampliamento della stessa mediante l’acquisizione di un immobile per una superficie coperta complessiva di mq. 4.500 circa.

Ora, l’autorizzazione in corso di istruttoria da parte del competente S.U.A.P e il tavolo permanente di confronto tra i Comuni interessati e limitrofi al futuro impianto di Pisolisi intende favorire lo scambio di informazioni fra Comuni e coordinare gli interventi a favore di una migliore comprensione dei numerosi dati tecnici e la pericolosità residua.

L’installazione di un impianto di pirolisi sul territorio di Cernusco sul Naviglio da parte di un’azienda privata (che già opera sui territori di Cernusco sul Naviglio e Cassina de’ Pecchi nell’ambito del trattamento dei rifiuti) merita informazioni circostanziate per evitare psicosi collettive, soprattutto oggi che siamo informati dell’acquisizione del terreno avente superficie coperta complessiva di mq. 4.500 circa sul nostro territorio.

Delegittimare gli interventi della Minoranza - solo per il gusto di voler sembrare il primo della classe - è il modo più irresponsabile di fare politica e aumenta il timore che il Capogruppo di Maggioranza sia inadeguato al ruolo di responsabilità a cui è chiamato.

Rispetto al tema “salute e ambiente” corre l’obbligo di misurare ogni parola e – prima d’indossare la casacca politica e armarsi di pistole ad acqua – il Consigliere Parma avrebbe dovuto studiare gli Atti (o chiamare in Regione Lombardia, come ha fatto qualcun altro).

Ora, non so chi e quanti possano trovare interessanti i post noiosi di Parma, che vantano la prerogativa di non dire nulla, ma è bene che anche queste persone siano informate, che i documenti al protocollo comunale riportano che “…l’ubicazione dell’impianto autorizzato nel comune di Cernusco del Naviglio, posto nelle vicinanze di quello ubicato nel comune di Cassina de’ Pecchi, è tale da connotare un compendio produttivo in cui viene svolto un processo unico. 
I potenziali impatti ambientali si rifletteranno sul territorio del comune di Cassina de’ Pecchi in quanto possibile ricettore di tali impatti”.

Quando Parma si sarà tolto la casacca politica e la conseguente benda ideologica dagli occhi, probabilmente riuscirà a dare un senso a queste frasi, comprendere che la complessità tecnica della documentazione presentata che – si legge – <<….richiede un’analisi approfondita e specifiche competenze multidisciplinari…>>.

Il timore dei Cittadini – oltre a non essere assecondato – è da considerarsi sempre legittimo se riguarda la salute e – cito testualmente – <<…le possibili criticità ambientali che l’attività oggetto di verifica potrebbe generare sul territorio>>

Bastava leggersi la procedura di verifica di assoggettabilità alla VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE avviata in data 01/08/2017 (prot. Regione Lombardia T1.2017.43834) alla quale è stato sottoposto il progetto per il nuovo impianto “linea di pirolisi” della Soc. Tregenplast S.r.l.

Lasciando perdere il Consigliere Parma, per il resto la Giunta ha perfettamente compreso l’importanza del tema e – con suo rappresentante – ha partecipato ad alcuni incontri tenuti presso il Comune di Cernusco sul Naviglio (16/01/2018) a cui hanno
partecipato anche i comuni Pioltello, Rodano e Vignate, finalizzati a condividere una linea di azione comune con l’obbiettivo di tutelare le città e i cittadini da possibili impatti ambientali che potrebbero derivare dall’avvio dell’attività.

Mi vien quasi da pensare, che l’adesione e l’attenzione dei Comuni non limitrofi all’impianto è dovuta al fatto che un Consigliere Comunale come Parma l’ha definita “Bufala”.

Soprattutto, viene difficile credere che si tratti di una Bufala se all’incontro fra i Comuni è emersa la volontà di incaricare una figura tecnica specifica alla quale affidare la verifica del progetto presentato dalla Soc. Tregenplast S.r.l. per coadiuvare i Comuni nella formulazione di valutazioni tecniche da presentarsi alla Regione Lombardia.

In questo momento, la ditta TREGENPLAST s.r.l. dovrà fornire integrazioni documentali (entro il 03/03/2018) e i termini per la presentazione delle osservazioni da parte degli “aventi interesse” ripartiranno dal 3 marzo e la nomina del consulente tecnico dovrà supportare i Comuni.

Con lettera inviata in data 01/02/2018 anche il Comune di Vimodrone, che non era presente all’incontro, ma deve aver saputo che per il Consigliere Parma si trattava di una Bufala e allora si è precipitato a comunicato il suo interesse a partecipare all’iniziativa congiunta dei Comuni (coordinata dal Comune di Cernusco sul Naviglio).


Comunque, è risaputo che alcuni fanno politica solamente facendo perdere del tempo a chi vuole impegnarsi davvero e  vuole favorire - scrivendolo così come lo leggo nei documenti - "...ogni azione finalizzata alla tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e del decoro della città” .

Cordiali Saluti

Andrea Maggio











lunedì 12 febbraio 2018

DASPO A CASSINA: ACCOLTA LA NOSTRA PROPOSTA


FINALMENTE APPROVATA LA MODIFICA AL REGOLAMENTO CON L'INSERIMENTO DEL DASPO URBANO CHE AVEVAMO CHIESTO ALL'INIZIO DELL'ANNO.​


DOPO TANTE DISCUSSIONI FRA CONTRARI E FAVOREVOLI IN MAGGIORANZA (alcuni sostenevano che era un provvedimento di stampo fascista) ALLA FINE LA GIUNTA HA ACCETTATO LA NOSTRA PROPOSTA.

SIAMO SODDISFATTI


venerdì 26 gennaio 2018

CIAO DANIELA, BUONA PENSIONE

Allora, ho l'imbarazzo della scelta su quale argomento affrontare.

Potrei addirittura fare un post che sorvoli i diversi temi di attualità locale, ma per poterle affrontare tutte compiutamente non credo di poter "contenere" il testo in una lunghezza accettabile.


Sono anni che sostengo che questa Giunta è davvero "...un problema serio, perché all’impreparazione generale aggiunge una massiccia dose di arroganza", ho scritto in diverse occasioni che "...la “genialità del male” di qualcuno di loro, è prestata al costante studio delle nuove tecniche di raggiro e elusione".

Qualche mese fa assistevo divertito allo scontro fra l'assessore Chiarella e Medei, ricordo di aver riso circa due ore, quando sul giornale l’allora assessore Medei paragonò il collega di giunta Chiarella, un assicuratore che propone contratti di un tipo, ma devi sempre tenere gli occhi aperti sulla postilla che sovverte tutto e cambia le carte in tavola. 

L’ass. Medei finì l'intervista con una frase davvero forte, fortissima proprio perchè rivolta al cocco del Sindaco: “Chiarella ha tradito la fiducia dei colleghi”.

Improvvisamente svanì il sorriso sul mio volto, perché – scrivevo in quei giorni - "...manca la fiducia in una giunta composta da persone che stentano a salutarsi, ma guai a perdere la poltrona, nessuno dei due è disposto a dare le dimissioni"

Oggi Medei non è più assessore, mentre il vendicativo Chiarella si.

Ho diverse considerazioni da fare su questa squallida vicenda della revoca delle dimissioni, ma oggi ho un'altra priorità: salutare Daniela Grassi, capo area Ragioneria e Finanze del Comune di Cassina dè Pecchi, ormai prossima alla pensione.

Daniela ha rivestito un ruolo delicato all'interno del nostro Comune, con competenza e dedizione.

Una risorsa interna, che quando è stata chiamata al ruolo di responsabilità, non si è tirata indietro.

La dimostrazione che valorizzando i dipendenti comunali, si ottengono notevoli risultati.

Fino a questo momento, l'attuale giunta è riuscita a "piazzare" esterni in tutti i ruoli apicali del Comune. Uno arrivato dalla provincia di Pisa, altri dal Comune di Vimodrone.

Ognuno di loro ha assunto il ruolo di comando di un'area, a scapito della valorizzazione e crescita del personale interno.

Con deliberazione di Giunta Comunale n. 36 del 15/03/2017  è stata approvata la rideterminazione della Dotazione Organica e la Programmazione del fabbisogno di personale relativamente al triennio 2017-2019, prevedendo assunzioni;

Con la recente modifica dell’art. 30, del D.Lgs. n. 165/2001 (modifica introdotta dalla Legge n.114/2014, di conversione del D.L. n.90/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la Trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli Uffici giudiziari” c.d. “Decreto P.A.”), le Amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti.

La famosa mobilità esterna.

In altre parole, dipendenti appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre Amministrazioni (che facciano domanda di trasferimento) previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza, possono andare a ricoprire il ruolo presso l’Amministrazione che il bando di mobilità ha aperto.

Le Amministrazioni, fissando preventivamente i requisiti e le competenze professionali richieste, pubblicano il bando  sul proprio sito istituzionale, per un periodo pari almeno a trenta giorni.

Almeno, meglio di più, ma meno assolutamente no.

Perché la pubblicazione degli atti equivale trasparenza, informazione, rappresenta rispetto delle Leggi.

Ripeto, mai come in questi 3 anni si sente forte l’allarme per la scarsa cultura Amministrativa, il mancato rispetto di leggi e regolamenti è diventato un percorso pericoloso e – vista la sanzione della Città Metropolitana (questo tratta il recente articolo apparso sulla stampa) per istallazione abusiva ed esecuzione di lavori senza autorizzazione – anche oneroso.

Non ricordo altri Comuni sanzionati da altri enti. Davvero pessimi.

Nessuno ha spiegato come e quando intendono pagare la sanzione.


Con determinazione 31/03/2017 n. 209 fu approvato il bando di selezione per la copertura a tempo indeterminato e pieno mediante mobilità esterna volontaria di: n. 1 posto di agente di Istruttore Direttivo Contabile cat. D – posizione D1”, ma sia la procedura mobilità obbligatoria (sensi degli artt. 34 e 34bis del D.Lgs. 165/2001) che le procedure di mobilità volontaria (art. 30 dello stesso D.lgs. 165/200) hanno dato esito negativo;

Curioso come nessuno voglia venire a fare il capoarea finanze in questo Comune.

Allora, con determinazione n. 481 del 10/07/2017 è stato approvato un nuovo bando – un bel concorso – da pubblicare in Gazzetta.

Ecco che pochi giorni dopo, esattamente 3 (tre), curiosamente  la scadenza della presentazione delle domande prevista per il 31/08/2017 viene posticipata – in quanto non rispetterebbe 30 giorni della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;

Secondo voi, riescono a fare qualcosa che non trascini vizi, refusi o sbagli e dimenticanze?

Queste cose accadono, perché si continua a lavorare con tempi stretti, in modo confusionario, si perde tempo con le cose poco importanti, tralasciando le questioni che contano davvero e per tutti i Cittadini.
E poi si deve rincorrere.

Come il “piano neve” (predisposto per situazioni di emergenza, in previsione di nevicate o gelate) che ho letto esser stato approvato in ritardo.

Se avesse nevicato a novembre – come in passato – saremmo stati in un mare di….neve.

Come quando si prorogano i contratti in essere (ad esempio impresa di manutenzione verde pubblico) invece di fare una gara di appalto “…perché non ci sono i tempi tecnici per espletare le operazioni di gara, senza interrompere il servizio…”.

Strano eh…!?

Per evitare di ritrovarsi a ridosso della scadenza con la necessità di prorogare per non interrompere il servizio, bisogna mettere a gara il servizio con un congruo preavviso .

Ma questa è storia vecchia, la parte più “brutta” politica.

In Italia - troppo spesso - i ritardi e le emergenze hanno mimetizzato e giustificato decisioni.


Andrea Maggio

mercoledì 24 gennaio 2018

TOLTE LE DELEGHE ALL'ASS. MEDEI: ASPETTIAMO DI CONOSCERE LE MOTIVAZIONI

Devo rispondere alle numerose sollecitazioni sull'argomento.

PRIMA DI ESTERNARE CONSIDERAZIONI DI MERITO SU UNA VICENDA DAVVERO DISGUSTOSA - com'è questa terza crisi di maggioranza che ha portato alla revoca di un assessore -  ASPETTO DI CONOSCERE LE MOTIVAZIONI CHE FORNIRA' IL SINDACO.

Infatti, è noto che il Sindaco possa revocare uno o più assessori in ogni momento dandone motivata comunicazione al Consiglio”.

Siedo in Consiglio da molti anni, qualche idea me la sono fatta su quanto sta accadendo, ma aspetto che il Sindaco fornisca elementi utili a capire attraverso le motivazioni obbligatorie (art. 46 del Testo Unico Enti Locali) che darà in apertura del prossimo Consiglio.

Medei era stato nominato assessore con deleghe Urbanistica (Attuazione del PGT), Edilizia Privata e in Convenzione, Sport e Tempo Libero, Servizi Cimiteriali, Personale attraverso decreto sindacale n. 17 del 17.11.2016.

Un saluto

Andrea Maggio






lunedì 22 gennaio 2018

BARATTO AMMINISTRATIVO


Immagino che lascerà perplessi molti di voi, nel sapere che il post di oggi non sia dedicato alla situazione politica locale.

Come probabilmente avrete già saputo, attraverso articoli sulla carta stampata di qualche periodico locale, il nostro Comune si trova nel bel mezzo di una nuova “crisi di maggioranza”, la terza in meno di quattro anni.

Delle tre “crisi”, quella in atto è forse quella che – solo ufficialmente – vorrebbe rivestire un carattere politico più nobile, mentre le informazioni che trapelano costantemente da ambienti vicini alla Giunta restituiscono il solito squallore politico, a cui si richiamano fedelmente i nostri assessori.

Cassina è imprigionata da questi farfalloni incompetenti, che passano le giornate a litigare su tutto.

Il Consiglio Comunale di gennaio slitta a febbraio, forse nella seconda metà del mese.

Il Sindaco – autoritario ma non autorevole – dovrà urlare un po’, per far tornare dentro il recinto alcuni assessori già in campagna elettorale.

Spero di trovare la forza di scrivere di questa disgustosa situazione, ma non sono ancora pronto, devo cercare (e possibilmente trovare) le giuste parole, che mi aiutino a rappresentare e commentare la bassezza politica degli attori in campo, perché saranno gli stessi che sotto altri simboli, alleanze e liste, torneranno a chiedervi il vostro voto “…per governare Cassina, perché quelli di prima hanno sbagliato”.

Il trucco è sempre lo stesso, cambiano nome (oggi si chiamano “Cassina Domani”) e – opplà – la magia è avvenuta, nuovi e più belli di prima.

Sarà utile che ognuno di voi si prenda carta e penna, scriva i nomi degli attuali Amministratori, affinché non sia sufficiente cambiare casacca e infilarsi in qualche nuova lista a ridosso del voto, per chiedere il voto come se non avessero responsabilità del fallimento politico-amministrativo di questa Legislatura.

Non riesco a prevedere le conseguenze di questa nuova crisi, potrebbe essere “fatale” viste le dichiarazioni dell’assessore Medei e del Sindaco, unite al comunicato di fuoco del PD.

Ad ogni modo, non mi resta che continuare a lavorare nell’interesse generale attraverso una proposta politica credibile, questo nonostante abbia la consapevolezza che le Amministrazione “deboli e litigiose” preferiscano respingere al mittente ogni proposta che non sia di qualche assessore.

Abbiamo lavorato sul DASPO URBANO e su alcuni interventi inerenti alle politiche sociali, lavoriamo tutti i giorni per produrre miglioramenti al paese e oggi facciamo un’altra proposta politica, IL BARATTO AMMINISTRATIVO CHE riteniamo possa inserirsi nel quadro delle migliorie necessarie a migliorare il sistema cassinese.

Penso sia arrivato il momento di offrire ai cittadini – che non riescono a pagare i tributi locali – l’opportunità di saldare il proprio debito, offrendo prestazioni d’opera in lavori di pubblica utilità fino a compensazione delle imposte dovute al Comune.

Questa opportunità è inserita nel decreto “sblocca Italia” del 2014 e da allora diverse amministrazioni hanno attivato progetti di baratto amministrativo, guadagnandoci in “forza lavoro”.

Gli uffici comunali predisporranno una graduatoria degli aventi diritto ad avvalersi del baratto amministrativo, che viene applicato in forma volontaria e sussidiaria, ai cittadini attraverso la riduzione o l’esenzione di tributi inerenti il tipo di attività posta in essere.

E’ un’opportunità in più per andare incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle imposte comunali attraverso una controprestazione.

Presenteremo una Mozione – ci stiamo lavorando in queste ore – per definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, così come consentito dal decreto del 2014

I cittadini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole hanno potuto estinguere i debiti con l’amministrazione prestando un’attività lavorativa temporanea come la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

Nell’articolo 24 del Dl “sblocca Italia” si legge che possiamo deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere e in relazione alla tipologia dei predetti interventi.

Crediamo sia molto utile e “umano” offrire questa opportunità ai soggetti che hanno visto la propria morosità legata alla perdita o alla riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare a causa di licenziamento, riduzione di reddito consistente per cassa integrazione o riduzione di orario di lavoro, mancato rinnovo del contratto, cessazione di attività libero professionale, problemi di salute o variazioni nella composizione del nucleo familiare che provocano la riduzione del reddito.

Chiederemo che l’istituto del Baratto Amministrativo sia disciplinato da un regolamento comunale (anche perché non basta quindi una semplice delibera della giunta), non riguardi debiti pregressi dei contribuenti.

Nell’attesa che si concluda la terza crisi di giunta, consapevoli di essere inascoltati da 4 anni, continueremo ad impegnarci nel ruolo a cui siamo chiamati, fino all’ultimo giorno di legislatura.

Andrea Maggio
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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