Sono stati prorogati al 2 ottobre i termini di presentazione, da parte delle amministrazioni comunali all'interno del territorio di Città Metropolitana di Milano, compresi entro la soglia massima di popolazione di 20mila abitanti, per richiedere contributi finalizzati ai Peba, i Piani comunali di abbattimento ed eliminazione delle barriere architettoniche.
L'avviso è pubblicato sul sito istituzionale con le specifiche per le richieste.
In totale Città Metropolitana
dispone di 152 milioni 491mila euro assegnati dalla Regione Lombardia alla CMM
E questo post vuole essere un grido di dolore, nei confronti di quei Comuni che non hanno ancora - nonostante gli inviti e le sollecitazioni (ultimo post :
http://andreamaggio.blogspot.com/2022/12/giornata-della-disabilita-partire-con-i.html) - approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche.
Oltre ad essere uno strumento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici “per tutti i cittadini”, come ho sempre scritto “…è l’opportunità per intercettare importanti fondi ministeriali e Regionali “
Il nobile obiettivo di superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio viene inficiato dall’inerzia dei Comuni e dalla SCIATTONERIA amministrativa di chi
non ha idea “di cosa fare” figurarsi come farla.
Il Piano, di cui ogni comune dovrebbe già essersi dotato è teso a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).
Oggi sarebbe stato possibile finanziare proposte progettuali per l’eliminazione delle barriere presenti
Uno strumento di monitoraggio, pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità
Amministrare un Comune è cosa ben diversa dalla quotidiana sfilata, alle passerella inutile o al settimanale selfie in Chiesa
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