venerdì 17 agosto 2018

POTPUORRI N. 3


Trascorso serenamente il ferragosto - e il mio 42° compleanno - in attesa che finisca per tutti il periodo vacanziero e il paese torni attento alla dinamica politica, oggi torno a scrivere qualcosa di leggero.


Purtroppo non riesco - è quasi una droga - a sospendere davvero l'attività del Blog, non l'ho fatto nella mia settimana di spiaggia, figurarsi adesso tornato a casa. 

Non scrivo dal 12 agosto, mi sembra un'eternità ; ))

IL DIPENDENTE PUBBLICO NON DEV'ESSERE FEDELE NEI CONFRONTI DEL MANDATO POLITICO, MA DEV'ESSERE LEALE NEL RISPETTO DEL PROPRIO LAVORO.

Come i lettori del Blog sapranno di già, la Giunta Comunale ha disciplinato  il procedimento di attribuzione degli incarichi di vertice a soggetti interni ed esterni all’ENTE sia in materia di incarichi di responsabilità degli uffici e dei servizi, sia in materia di incarichi a tempo determinato di responsabilità di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione di cui all’art. 19 del D.Lgs. 165/2001 e artt. 109 e 110 del T.U.E.L. 267/2000

Lo hanno fatto abrogando gli artt. 9 e 10 del vigente Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e attraverso la Delibera di Giunta n. 128/2015 approvata quindi dai soli assessori – sono state poste le basi di una Mandellocrazia esasperata, grazie ad un complesso sistema di potere ammantato di inefficienze e sorretto da nomine, incarichi fiduciari, delibere di premi produttività scritte approvate, corrette e rettificate fino alla quadratura di un cerchio opaco. 

Dubito che persone alla prima candidatura, inesperte e logicamente prive di una visione complessiva della macchina pubblica, abbiano potuto votare un provvedimento così strategico con cognizione di causa e la giusta consapevolezza.

Penso più ad gestione "privatistica" di Mandelli e Chiarella, con l'indispensabile appoggio silenzioso del viceSindaco Novelli.

Altri assessori devono aver approvato il punto senza aver letto il testo, come in altri casi, ricorderete le tardive lacrime di coccodrillo dell’ex assessore Medei, improvvisamente accortosi di quanto fosse stato sbagliato votare provvedimenti senza leggerli.

Non saprei dire, se votare senza leggere provvedimenti proposti da Tommy – detto anche “Principe delle Omissioni” - possa considerarsi un un gesto di fiducia, coraggio o più facile una manifestazione d'irresponsabilità politico amministrativa. 

Peggio di questo atteggiamento c'è solo lo zerbinismo incondizionato dei Consiglieri comunali di maggioranza, che "...pur senza conoscere con esattezza i termini della questione" mostrano sui Social Network l'indefessa e commuovente partigianeria nel difendere tutto e battere le mani alla giunta.

Senza nemmeno "...aver visionato le carte" sono pronti a metterci la faccia. 

La penosa dichiarazione del capogruppo Andrea Parma (è del PD, quindi non sorprendetevi) sulla questione Nokia Siemens e sulla delibera di giunta del 03 agosto è la prova che sono caduti tutti i tabù, la dignità di un ruolo di rappresentanza travolto da interessi politici e di bottega.

Si modificano le condizioni fin qui argomentate da maggioranza e opposizione e - pur ammettendo di non aver ancora avuto il tempo di visionare i documenti - Consiglieri Comunali di maggioranza si prodigano su FB in una difesa d'ufficio.

Il servilismo incondizionato dei Consiliari di maggioranza rispetto all'operato di giunta che non conoscono la dice lunga sulla qualità dei "baubau" che si lamentano sui giornali, ma trovano sempre la forza di votare quello che gli dicono di votare. 


Questo atteggiamento sta a significare che quanto avviene dentro le 4 mura della giunta – fra assessori impreparati e lontani da occhi indiscreti – è privo di ragionamenti complessivi e confutazioni nel merito, i Consiglieri comunali di maggioranza battono le mani sempre e comunque, non servono gradi discorsi per convincerli.

Ne parleremo quando tutti sarete tornati dalle ferie.

Nessuno conosce quanto avviene fra le oscure mura della giunta, solo Sindaco e assessori sanno i reali motivi di una delibera, perchè spesso sono atti propedeutici ad disegno più generale, non semplice da riconoscere e leggere. 

Per questo sono orgoglioso, di tutte quelle volte che il Blog è riuscito ad anticipare il disegno. 

Come se fossi riuscito ad unire i puntini e scoprire il disegno di Mandelli e Chiarella e - almeno 4 volte - prima che lo scoprisero i colleghi di giunta. 

Vi ricordate quando parlai dello SPOIL SISTEM nel nostro Comune?

La banda Mandelli ha votò ad unanimità e la delibera n.128/2015 ponendo le basi per “la presa del potere”.

Da quel momento successe di tutto, perché tutti – anche una pessima Amministrazione – può prendere il potere, ma difficile che senza qualità potesse ben gestirlo e mantenerlo.

E la politica sul personale ha rappresentato un ulteriore tassello di un fallimento senza precedenti, il conferimento degli incarichi di responsabile d’area (6 su 7 nominati da questa Giunta) è stato lo strumento col quale hanno tentato di “blindare” il personale dipendente.

Grazie all’art. 110 comma 1 del D.Legs 267/2000 hanno conferito l’incarico fiduciario di alta specializzazione per la riorganizzazione e ottimale gestione unitaria dei servizi relativi all’area tecnica, in altre parole accorpando l’area 5 (lavori pubblici/urbanistica/demanio patrimonio)  con l’area 6 (edilizia privata/ecologia/ambiente/edilizia privata/edilizia pubblica) hanno dato più potere all’uomo di fiducia catapultato da Pisa.

Nel contratto di ingaggio, si legge nella missione "..trovare una soluzione per l’area Nokia Siemens".

Si spiegano tante cose, alcune - solo alcune - le scriverò.

Non è stato capace di evitare che il Comune rimanesse scoperto e senza contratto manutenzione verde da fine dicembre 2017 al 26 aprile 2018, ma l'intervento di diverse decine di milioni di euro sull'area Nokia Siemens ...

Comunque, nonostante le aree siano state accorpate nessuno si è accorto della “gestione ottimale”, nemmeno l’ombra dei vantaggi ma solo disastri su disastri.

Soprattutto, l'area 5 accorpata all'area 6 ma il  numero dei capiarea è aumentato.

Tutti perfettamente consapevoli che “…la richiesta documenti da parte di un Consigliere Comunale si chiama accesso agli Atti” e con un malcelato fastidio “…le faremo avere la risposta nei tempi previsti dalla normativa vigente”.

Ossia l’ultimo dei 30 giorni indicato dalla legge, come termine ultimo per fornire la documentazione richiesta, dopo che l’assessore di competenza è stato informato ed è già andato sui Social a strombettare risposte ai Cittadini e fornire la propria lettura e versione dei fatti.

Qualsiasi cosa chiedo in Comune, è vista come potenziale pericolo e - sorprende non poco – quando telefono a qualche capoarea (nominato dall’attuale Amministrazione) la risposta a buona parte delle mie domande è anch’essa una domanda (“perché lo vuole sapere?).

Come se a Cassina dè Pecchi – nel nostro Comune – le risposte possano cambiare in funzione di chi avanza il quesito e della motivazione che lo ha spinto a chiedere spiegazioni .

La risposta classica, alla quale nemmeno i fedelissimi Capi Area –nominati con incarico fiduciario – possono opporsi: “…pongo la domanda nell’esercizio delle mie funzioni, per lo svolgimento del mandato consiliare”.

Non ho mai pensato allo Spoil System come cosa positiva in termini assoluti.

Ma nella scorsa legislatura - a fronte di lunghe assenze di Capi Area Tecnica - l'Amministrazione scelse di valorizzare personale interno, consapevoli che in Comune ci sono competenze da non umiliare continuando ad assumere dipendenti, talvolta con incarico fiduciario (ex 110 TUEL) e legati alla durata dell'Amministrazione e per questo fedele.

MA IL DIPENDENTE PUBBLICO NON DEV'ESSERE FEDELE NEI CONFRONTI DEL MANDATO POLITICO, MA DEV'ESSERE LEALE NEL RISPETTO DEL PROPRIO LAVORO.

PER MIA ESPERIENZA, SONO I PRIMI AD AVER QUALCHE PROBLEMINO NON APPENA CAMBIA IL VENTO.

SALUTI 

ANDREA MAGGIO








domenica 12 agosto 2018

MAGGIORMENTE n 7 - Forza Italia & PD

Ecco un post dell'unica sezione del Blog - Maggiormente - che si discosterà dai temi cassinesi, ma tratterà nazionali/regionali.
Buone ferie
AM___________________________________________


"Durerà poco". "Cadrà in autunno" alcune delle profezie poco incoraggianti provenienti da Forza Italia e Pd.

Per l'esecutivo legastellato è - primo fra tutti - il premier Conte a rassicurare tutti: "Stiamo cominciando a cambiare il Paese, a settembre sfide cruciali".

Da un lato, l'ormai numero uno di FI Tajani non demorde, insistendo su Salvini  perché prima o poi rinunci all'accordo con i 5 stelle, concentrandosi sull'alleanza storica con FI che ha consentito di vincere e governare in molte Regioni ("Dividerci vorrebbe dire far vincere il M5s e il Pd") dall'altro si lavora nelle segrete stanze per mettere in piedi un ircocervo, che intende riproporre agli italiani formule nuove, moderate e che "non spaventino i mercati".

Forza Italia non è mai stato un vero partito, oggi si è addirittura sdoppiato: chi guarda alla Lega (partito unico di destra) chi guarda al PD (Partito della Nazione).

I due grandi sconfitti delle elezioni del marzo 2018 - Renzi e Berlusconi - sono convinti di avere le carte in regola per convincere gli Italiani sull'usato sicuro (la campagna contro l'inesperienza governativa è la prova di una strategia studiata a tavolino) e che i due si continuino a guardare con "romantico imbarazzo" non è una trovata mediatica.

O forse non è solo quella.

Sui progetti Lega e (la parte più moderata di) Forza Italia appaiono sempre più distanti, c'è però la dura realtà dei numeri, dalla quale non si può prescindere: si governa solo sapendo fare sintesi delle diverse sensibilità di un elettorato, molto attento alle nuove difficoltà sociali emerse, che la sinistra ha totalmente dimenticato e ignorato, senza per questo tradire i valori e principi che hanno sempre guidato l'Italia in questo mezzo secolo.

Per questo l'amore mai sopito - fra Renzi e Berlusconi - non credo che possa confinarsi ad una strategia di delegittimazione architettata da Matteo Salvini (e neanche dalla componente più a sinistra del PD).

Anzi credo che i pontieri "Letta-Lotti" lavorino davvero sottotraccia per mantenere vivo l'intimo contatto fra i due.

La comparsa mediatica di Antonio Tajani non è un caso, lui che incarna perfettamente il progetto, con la sua legittima aspirazione alla Presidenza dell'assemblea di Strasburgo nella prossima legislatura. 

Elezione nemmeno lontanamente immaginabile senza i voti dei "Socialisti".

Molto del futuro politico Nazionale dipenderà dalla capacità del Governo "Carioca" (brasileiro) di realizzare le promesse di questi mesi e - soprattutto - la forza di resistere all'attacco dei mercati previsto per inizio settembre, che proveranno a mettere in ginocchio le finanze pubbliche con lo spread "taglia gambe e spezza sogni".

Se il governo dovesse - difficile ma non impossibile - resistere all'assedio del prossimo autunno, sarà interessante vedere cosa succederà fra quella parte del PD (che coltiva la propria natura governativa) e quella parte di Forza Italia non inghiottita dalla Lega.

Ad ogni modo, se il Governo non dovesse sopravvivere alla campagna d'Ottobre, l'Italia avrà grossi problemi perchè non basterà un Nuovo Patto del Nazareno a convincere gli elettori tantomeno sarà semplice superare le diffidenze dei numerosi galli nel pollaio: alcuni aspettano da tempo il proprio momento, per natura nessuno è disposto ad essere scavalcato e cedere il proprio turno. 

Andrea Maggio

giovedì 9 agosto 2018

BANDO PERIFERIE: SALVO IL PROGETTO. MA STIAMO ATTENTI






Poche parole rispetto al tema "Bando Periferie", che sta tenendo banco in queste ore, a seguito dell'approvazione in Senato di un provvedimento che prevede lo "stop" di alcuni degli investimenti finanziati dal bando stesso.

Come raccontavo - circa 2 anni fa - nel post (https://andreamaggio.blogspot.com/2016/09/mm2-abbattimento-barriere.html) la CITTA' METROPOLITANA di MILANO partecipò al bando della presidenza del Consiglio (http://www.governo.it/sites/governo.it/files/Bando_periferie_urbane.pdf) relativo allaa riqualificazione e la messa in sicurezza delle periferie, il progetto WELFARE METROPOLITANO E RIGENERAZIONE URBANA. 

Un bando, avviato dal Governo Renzi, che consente di realizzare un mosaico di interventi, fra i quali il rinnovo delle Stazioni della metropolitana CON L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE rendendole accessibili anche alle persone diversamente abili.

Sono finanziamenti che Città Metropolitana ha ottenuto grazie al Piano strategico per una "Milano metropoli attrattiva e aperta al mondo" che le Politiche Europee hanno posto in primo piano e che - nello specifico interesse di Cassina dè Pecchi e i suoi residenti - avrà benefici sul nostro territorio.

Europa, Stato, Città Metropolitana: l'attenzione verso le periferie - tema ricorderete molto sentito e dibattuto nella passata campagna elettorale delle Amministrative del Comune di Milano -  potrà concretizzarsi il prossimo anno.

Dal vortice di telefonate odierno, avvenuto fra "addetti ai lavori" della gestione del Bando in questione, è emerso che ad essere "congelati" a seguito dell'approvazione dell'emendamento,  sono i finanziamenti della seconda "trance".

Le prime 24 convenzioni - firmate il 6 marzo 2017 - fra le quali è inclusa quella della CITTA' METROPOLITANA di MILANO con la quale si procederà alla sistemazione e messa a norma delle Stazioni MM di cui è proprietario il Comune di Milano (il Sindaco dei due Enti è lo stesso, Beppe Sala) non sono coinvolte dagli effetti di questo emendamento.

Che prima di essere esecutivo dovrà superare - a settembre - la prova del voto alla Camera. 

Le Convenzioni - 96 - sotto scritte a fine 2017 sono state bloccate, almeno fino al 2020. 

La previsione è il dirottamento di 140 milioni nel 2018, 320 nel 2019, 350 nel 2020 e 220 nel 2021 nel Fondo cassa, per “per favorire gli investimenti delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti”.

I comuni si stanno tutti mobilitando contro il governo per il congelamento dei fondi del bando per le periferie previsto nel decreto Milleproroghe, ma quanto la politica possa essere "perversa" lo racconta il voto favorevole del PD.

Qualcosa di molto curioso, che merita grande attenzione, proprio perché il Senato è tradizionalmente un luogo di esperienza, difficile credere che si possa esser trattato di una "svista".

Mentre al Senato i democratici erano uniti (con Renzi) alla maggioranza nel dare il via libera alla sospensione dei finanziamenti, in giro per l'Italia era già cominciato il "tam-tam" democratico, con diffide paventate alla presidenza del Consiglio. 

Probabilmente per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018“, l'assegnazione di fondi ai singoli comuni non può avvenire solo richiesta del Comune ma servirebbe un’intesa con gli enti territoriali (quindi le Regioni).

Ad ogni modo e qualunque sia la verità, oggi ho avuto da "addetti ai lavori" l'informale certezza che "...ad oggi l'intervento della CITTA' METROPOLITANA di MILANO sulle stazione della tratta MM2 di proprietà del COMUNE di MILANO è salvo".

Ma la questione è importante e non accontentandoci delle "certezza informali", il ns gruppo Consiliare UNITI PER CASSINA  ha trovato l'interesse di tutti i gruppi - maggioranza e minoranza - rispetto alla proposta di redigere congiuntamente un documento condiviso, da inoltrare alla Presidenza del Consiglio, se non dovessero arrivare chiarimenti ufficiali.

E QUESTO è MOLTO BELLO, perchè su questo, tutta Cassina - insieme a Città Metropolitana di Milano - deve mantenere alta l'attenzione, facendo capire che - anche quando la manina furbetta interviene ad agosto - noi siamo attenti.

PS - QUESTA IMMAGINE PUBBLICATA DAL PD SEZIONE CASSINA Dè PECCHI
SI TRATTA DI UNA FAKE NEWS che non commento perchè è probabilmente in linea con i propri rappresentanti locali e consiliari

MA E' L'ASSENZA DI VERGOGNA NEL PUBBLICARE UNA BUGIA, UNA PALLA DI QUESTE PROPORZIONI CHE PREOCCUPA.
SENZA INFORMARSI
SENZA CONTROLLARE
SENZA SAPERE CHE L'EMENDAMENTO NON FERMA I PROGETTI GIUNTI A LIVELLO ESECUTIVO.
SENZA SAPERE CHE I SENATORI PD HANNO VOTATO A FAVORE DEL FONDO SOSTITUTIVO INSIEME ALLA MAGGIORANZA


Andrea Maggio






d essere bloccata nello specifico è la seconda tranche del Piano periferie istituito dai governi Renzi e Gentiloni che prevedeva in totale 2,1 miliardi di finanziamenti dallo Stato e, come ricostruito dal Sole 24 ore, “con effetti potenziali calcolati in 3,9 miliardi di cofinanziamenti”.per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 74 del 2018“, nella quale si dice che serve un’intesa con gli enti territoriali (quindi le Regioni) nell’assegnazione dei fondi e che non si può intervenire solo su richiesta del Comune. Una posizione che però viene contestata dal deputato dem Roberto Morassut: “Quella sentenza non c’entra nulla col bando delle periferie. Essa si riferisce al ruolo delle regioni in relazione ad un ricorso del Veneto e a quelle parti dell’articolo 1 comma 140 della legge che toccano le competenze regionali. Ebbene non è il caso del bandi delle periferie dove la competenza decisionale è comunale”. Castelli non concorda e anzi ha garantito che non salteranno tutti i progetti: “Abbiamo garantito immediata finanziabilità per i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100. Ma, vista la necessità di rispettare la sentenza della Consulta, è stato necessario intervenire per analizzare i restanti progetti e valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie. In ogni caso le spese progettuali già sostenute verranno rimborsate. Va comunque sottolineato che il bando per le periferie era stato finanziato dal precedente governo per metà dell’importo complessivo. Si trattava quindi di mere promesse più che di risorse messe realmente a disposizione. Con tale strumento, inoltre, si è tolto ai sindaci il diritto di scegliere come usare le risorse come affermato dalla Corte Costituzionale. Abbiamo perciò deciso di utilizzare le risorse stanziate per le convenzioni negli anni 2018 e 2019 non solo per alcuni dei progetti dei Comuni capoluogo che hanno partecipato al Bando, ma per tutti gli 8.000 Comuni d’Italia, al fine di consentire alle tante amministrazioni comunali con avanzi di amministrazione di poterli utilizzare immediatamente per investimenti in opere pubbliche, secondo un criterio di premialità e di equità e rispetto di principi costituzionali”. E ha concluso: “Siamo convinti che i progetti non siano tutti uguali: è necessario distinguere tra i Comuni che hanno dato avvio a progetti già esecutivi e su cui si è già investito per il rilancio delle periferie e chi invece utilizza questo fondo al solo scopo di creare progetti di facciata”. Quindi ha concluso: “Gli attacchi ricevuti si trasformano comunque in un boomerang perché l’emendamento 13.2 che ha istituito il nuovo Fondo è stato votato all’unanimità da tutte le forze politiche, anche dallo stesso Partito democratico e dal senatore Matteo Renzi”.

mercoledì 8 agosto 2018

BANDO PERIFERIE, LAVORIAMO INSIEME


Riferisco che il Gruppo Consiliare Uniti per Cassina intende pensare congiuntamente agli altri gruppi consiliari di Cassina dè Pecchi, un testo condiviso e da tutti sottoscritto che dia luogo ad una Mozione consiliare, da approvare ad unanimità in Consiglio, da far pervenire al Governo contro la decisione di congelare il bando periferie.

La reale possibilità per riqualificare le aree più difficili di alcune Città italiane non dev'essere elusa.

L’approvazione di un emendamento al Milleproroghe ha di fatto bloccato un importante finanziamento, verso tutti quei Comuni che presentano carenze strutturali, per un piano per cui 120 Comuni e Città metropolitane hanno ricevuto fondi per poter intervenire in situazioni come – ad esempio - nell'hinterland milanese attraverso la riqualifica delle Stazioni della MM2 di proprietà del Comune di Milano.

Un programma da 2 miliardi di euro congelato per almeno due anni.

La speranza è che il Milleproroghe - approvato in Senato e che a settembre arriverà alla Camera – non si limiti a sbloccare 140 milioni di euro per il 2018, 320 milioni per il 2019, 350 milioni per il 2020 e 220 milioni per il 2021 ma mantenga gli impegni rispetto al bando periferie.

Centinaia di migliaia di euro sono già stati impegnati da molti Comuni, tra i quali Cassina, per finanziare la progettazione, che avrebbe dovuto pagare il Comune di Milano (proprietario) o – al massimo – il gestore ATM.

I Cassinesi hanno partecipato con le loro tasse a promuovere progetti, che mettessero a norma strutture di proprietà di altri Enti, anche dando priorità alla messa in sicurezza di strutture comunali.

Questo perché l’intervento è – sempre – stato individuato come necessario e urgente.

Aver pensato di spostare il  piano di due anni significa bloccare le procedure e non portare a casa qualcosa di veramente destinato alle periferie e il nostro Comune perderebbe le certezze – fin qui acquisite – attraverso fondi europei.

Utilizzare l’avanzo di amministrazione è una soluzione, ma servono i tempi necessari per effettuare una ricognizione delle giacenze di Bilancio, ma essendo il tema sovra comunale potrebbero esserci problemi e dispersioni di tempo.

Il Milleproroghe – da quello che ho potuto leggere – offre spunti interessanti (finalmente sbloccano altre risorse in cassa, che nella scorsa legislatura non si potevano spendere) ma la sospensione del bando periferie è preoccupante e servono alcuni chiarimenti.

Riteniamo che i Comuni che rientrino in un progetto sovracomunale e che abbiano la progettazione in stato avanzato – come nel caso dell’Hinterland milanese – si debba proseguire per evitare sprechi di denaro.

Il gruppo Consiliare Uniti per Cassina – di cui sono capogruppo –  si prodigherà sin da subito per un’azione congiunta fra tutte le forze consiliari

Andrea Maggio

(Uniti per Cassina)

BOSCO URBANO: ENNESIMO FALLIMENTO


Qualche mese fa, subito dopo la piantumazione degli alberi nei pressi della Cascina Casale – via Trieste – fui contattato da un Cittadino, residente in paese da moltissimi anni e profondo conoscitore delle specie arboree come la farnia, il carpino bianco, l’olmo campestre, il ciliegio e il tiglio selvatico per almeno il 70% del totale e arbustive.

Mi portò al nuovissimo e tanto decantato “Bosco Urbano”, quasi 1600 alberi piantati nei circa 8.000 mq e donati al Comune nell'ambito degli interventi di compensazione ambientale stabiliti da Città metropolitana milanese.


L'iniziativa scalzava il primo fallimento, la precedente piantumazione andata male e che vide “morti stecchiti” alberi piantumati in poche settimane 



Il gentile Cittadino – nel corso del sopralluogo congiunto – cominciò ad illustrarmi le criticità di quelle nuove piantumazioni, prodigandosi in alcune nefaste anticipazioni, sulla tenuta e resistenza degli alberi.

Rimasi ad ascoltare, passai due ore esterrefatto di quanti fossero gli accorgimenti elusi in fase di progettazione.

Non amo fare l’uccello del malaugurio ed evitai per questo, di scatenare polemiche anticipate.


Covavo la speranza che il “profondo conoscitore” potesse sbagliarsi, nonostante l’autorevolezza mostrata nell’affrontare l’argomento – ricca di dati ed elementi tecnici – lasciava presagire il peggio.


Mi venne in mente la dichiarazione di Tommy (detto anche “una parola per tutti e tutto”) nella quale spiegava:


“Creare un bosco urbano, un’area verde che sia al tempo stesso naturale e fruibile dai cittadini, come quella che ci apprestiamo a realizzare ci aiuta a migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità del paese. Gli alberi producono ossigeno e assorbono CO2. Le aree verdi favoriscono la biodiversità  e contrastano il riscaldamento urbano generato dall’isola di calore (…) entro l’estate sarà attrezzata anche con panchine e tavoli da pic-nic”



Ovviamente non ci sono le panchine, non ci sono i tavoli da pic-nic e sono morte circa l’80% delle 1600 piantumazioni.

 “Uno degli obiettivi della nostra Amministrazione era quello diffondere la cultura del verde” sosteneva Tommy (detto anche “le sbaglio tutte”) e in effetti i marciapiedi fioriti di queste settimane rendono l’idea della “grande sensibilità”: talmente amano il verde, che evitano di tagliarlo.


Ma Tommy voleva solo “…valorizzare le produzioni ortive tipiche e locali spesso in via di estinzione” talmente in estinzione, che dei 1600 alberi ne ha seccati –grazie al pollice verde suo e del suo successore, altrettanto sciagurato, assessore Novelli – quasi tutti.


Ci sono voluti ben tre anni per realizzarlo..” fanno sapere attraverso la carta stampata, ma non hanno il coraggio di ammettere che sono bastati pochi mesi e la coppia d’oro (Chiarella-Novelli) ha devastato tutto.

Facendo le dovute proporzioni, questi due insieme fanno più danni alla flora cassinese, che gli incendi in California.

Ad onor del vero – mi spiace quasi ammetterlo – ma è dell’assessore Novelli il record negativo, non da poco, di aver peggiorato il livello qualitativo delle due deleghe – viabilità e verde pubblico – revocate all’assessore Tommy Chiarella.

Ad ogni modo – seppur a malincuore – oggi devo rendere merito al Cittadino, per le ragioni illustratemi durante il sopralluogo e del loro concretizzarsi.

Una persona preparata.

Saluti

Andrea Maggio

lunedì 6 agosto 2018

CON L'ASSESTAMENTO DI BILANCIO (si assestano, le poltrone presenti e future)


Questa pausa pranzo è troppo corta per scrivere il post, che molti attendono sulla questione relativa all'area NOKIA SIEMENS.

Presto per fare considerazioni di merito, ma sicuramente molto ho da dire sul metodo di approvazione di una delibera, molto più simile ad un BLIZ che un procedimento politico amministrativo fatto nell'interesse di tutti. 

Ma serve del tempo, mi sento tradito e - prima di scrivere - preferisco far decantare le emozioni negative. 

Provo disgusto per quanto avvenuto, soprattutto il come sia stata gestita una partita di molte decine di milioni di euro eludendo il confronto. 

Questa politica mi fa schifo, non mi appartiene, preferisco metabolizzare alcune sensazioni, per non eccedere nella critica. 

Parlerò dell'ultima seduta di Consiglio Comunale - non che sia priva di aspetti PENOSI - ma da qualche cosa dovrò pur iniziare.

Prima della sosta estiva si è tenuto un  consiglio comunale - da svolgersi obbligatoriamente entro il 31 luglio - per discutere la variazione dell'assestamento di Bilancio.

L’assestamento del bilancio di previsione, disciplinato dall’articolo 175 del Dlgs 267/2000, accompagna la ricognizione circa il permanere degli equilibri di bilancio, adempimento obbligatorio che la legge impone almeno una volta all’anno entro il 31 luglio. 

Si tratta di un adempimento, da qualche anno anticipato - per legge - rispetto al vecchio termine del 30 novembre.

Anche, se a differenza della verifica degli equilibri di cui all’articolo 193 del Dlgs 267/2000, per il mancato rispetto del termine o addirittura per il mancato adempimento dell’assestamento la legge non prevede sanzioni.

Quindi, il buon Novelli è "andato lungo" in scioltezza, senza patemi d'animo.

Come prevedibile, dopo una confusione grottesca sull'Ordine del Giorno più volte modificato, la seduta di Consiglio è stata convocata per l'ultimo giorno disponibile (31/07) con documenti incompleti.

L'assessore Novelli ha fatto pervenire le sue scuse, attraverso email, questo ci fa piacere, ma ai:

- ai Bilanci ritirati dall'OdG perchè presentati in Bozza;

- ai Bilanci ritirati perchè atti propedeutici non rispettavano alcuni importanti requisiti pubblicistici,

- al Bilanci presentati in Consiglio oltre i termini ("...in giunta lo abbiamo approvato nei termini" diceva Novelli, dubito che in tutti questi anni non abbia capito che che l'approvazione è atto consiliare e non di giunta!!) 

adesso dobbiamo aggiungere questa nuova fattispecie: 

- il DUP (documento unico di programmazione) presentato con documentazione incompleta, integrato in modo errato e - et voilà - addirittura oltre i termini previsti.

Quindi, accettiamo le scuse del tenero Novelli, ci mancherebbe altro, molto meglio del classico trombettone alla Parma che minimizza sempre, per compiacere al Sindaco.

Chissà che - dopo 4 anni e mezzo - non riesca a realizzare il suo sogno ed entrare in giunta a fare l'assessore last minute (alla sicurezza, visto quante cose so, Parmino?) 

Quanto la Politica era cosa seria - e non una sceneggiata fra amici riottosi che passano le giornate a litigare, sparlare e fare pettegolezzi giocando a carte al bar come appare questa giunta agli occhi di molti - alle scuse seguivano famose "prese d'atto".

Ma se Novelli non ha rassegnato la delega al verde pubblico nemmeno al cospetto di una disastrosa gestione del servizio manutenzione verde (siamo rimasti senza  impresa dall' 01 gennaio 2018 al 26 aprile 2018!!!) addirittura peggiorata dai tempi in cui la delega era in carico a Tommy (detto anche "il giardiniere") probabilmente anche i Bilanci "scarabocchiati" sono tutto sommato in linea con le potenzialità di questa giunta. 

E' riuscito a restare seduto in giunta per 6 mesi - grazie ad un incarico fiduciario offertogli dal Sindaco attraverso decreto - anche Tacconi che continua a sostenere "...è finita la fiducia in un Sindaco divisivo".

Per non turbare il PD - che li dovrà candidare - Tacconi e il suo gruppo (Medei e Pancaldi) sono stati costretti a votare - insieme a tutta la maggioranza - a favore del fondamentale punto "Stato d'attuazione del programma" offrendo al Sindaco la possibilità di continuare a governare. 

Cosa volete che vi dica, questa è Cassina. 
Questa è diventata la politica locale. 

Va beh, tornando alle cose serie, l'Amministrazione ha provveduto alla verifica di tutte le voci del bilancio, incluso il fondo di riserva e il fondo di cassa, per assicurare il mantenimento del pareggio del bilancio.

Un adempimento obbligatorio che la legge impone almeno una volta all'anno entro il 31 luglio e tra le verifiche da operare in sede di assestamento vi rientra quella relativa alla congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità.

Il principio contabile applicato sulla contabilità finanziaria evidenzia che in sede di assestamento è necessario verificare l'accantonamento operato al fondo crediti di dubbia esigibilità. 

La verifica sulla congruità del fondo deve comunque essere eseguita nel corso di tutto l'esercizio, e in particolare in occasione dell’ultima variazione del bilancio (di norma il 30 novembre).




Un saluto....

Andrea Maggio











venerdì 3 agosto 2018

"NONOSTANTE LA PRESENZA COSTANTE"

Annuncio una serie di post: gli argomenti sono tanti e scelgo di affrontarli tutti, perchè la situazione politica è grave, ma la gestione amministrativa è scivolata in una preoccupante condizione comatosa.

Ogni volta sembra che la "Mandellocrazia" abbia finalmente toccato il fondo e magari con un colpo di reni tenare di risalire per prendere una boccata d'aria sopra il pelo dell'acqua.

Ma l'illusione dura lo spazio di un mattino e - come spesso e volentieri capita di fare dalle pagine di questo Blog - mi tocca dimostrare, che i margini di peggioramento sono periodicamente superati.

Il post di oggi - redatto venerdì scorso - è stato posticipato a causa dell'improvvisa scomparsa del buon Egidio Passoni.

Avevo preparato alcune riflessioni sulla questione politica locale e alcune questioni avvenute recentemente a Cassina, ma la dipartita di Egidio - brava persona, da sempre affezionata alla dinamica locale - ha fermato le pubblicazioni.

Le pubblicherò, certo, ma non oggi.

"Nonostante la presenza costante" dei miei scritti (ecco il perchè del titolo con rima ricercata ; )....) non lo abbiano fatto credere, solo oggi è terminato il mio periodo vacanziero - breve ma stupendo - durante il quale non ho fatto mancare i miei scritti.

Ho evitato di pubblicare lo scritto, anche se le recenti dimissioni dell’assessore Tacconi - protocollate giovedì scorso - meritavano un commento a caldo.

Oltre ad aver certificato il fallimento politico-amministrativo, che io ho sempre teorizzato nelle mie riflessioni scritte o verbali, hanno rappresentato tasselli semplici e monocolore di un mosaico molto complesso e peloso.

Le dimissioni - seppur giunte ingiustificabile ritardo rispetto agli eventi (avevo scritto inspiegabile, ma ho preferito il termine giustificabile) le dimissioni di Tacconi mettono fine ad una delle più imbarazzanti anomalie che si ricordino in Comune.

Essere nominato assessore e ottenere un incarico fiduciario grazie ad un decreto del Sindaco, un attimo dopo aver firmato un comunicato che sfiduciava il Sindaco (definendolo "divisivo" e antidemocratico) è onestamente un errore, che va ben oltre l'inesperienza. 

C'è dell'altro e ne parleremo.

Mandelli - e lo scrivo da anni - difficilmente si candiderà alla carica di Sindaco e con l'edificazione dell'area Nokia Siemens sta preparando l'uscita di scena ("exit strategy") dalla politica.

Siamo difronte ad uno spettacolo disgustoso, da domani proverò ad affrontare i temi - uno per uno - in maniera leggera, per non rovinare il periodo estivo a nessuno di voi ed evitando denunce.

Fra compagni di viaggio, che litigano per scherzo e poi votano insieme tutti i punti all'OdG, fanno parte della stessa sceneggiata.

Io no.

Loro giocano a chi ce l'ha più grosso, chi è il duro del gruppo, la questione "bulli in politica" ha investito Cassina.


Poi votano favorevolmente, perchè "dobbiamo arrivare fino alla fine, non saremo noi che faremo cadere il Sindaco".

Fino ad un mese fa, il Sindaco "...non è il nostro leader, è divisivo e antidemocratico", ma la politica del "nuovismo" (voluta dai vecchi) ci ha portato a questo.

La decomposizione ammuffita del gruppo di maggioranza ha reso innegabile per tutto il paese il fallimento, vedere esultare il capogruppo di maggioranza Parma per qualche asfalto elettorale finanziato da un altro mutuo è davvero impressionante. 

Parma è un simpaticone, cambia idea ogni quarto d'ora, ha la capacità di dire una cosa e fare esattamente l'opposto.

Difficile capire chi sia il vero Parma, quello che parla di fallimento (in Consiglio) e passa le giornate  a criticare il Sindaco e la sua giunta o quello che la mattina seguente esultava su FB per il nuovo mutuo acceso dal Comune per asfaltare la strada di Sant'Agata.

Unica particolarità che lo accomuna al principe della parola, il più spregiudicato Tommy (detto anche "immaginifico") al quale va riconosciuta l'abilità di creare o suscitare immagini.

Una sorta di "D'Annunzio de noatri", ovviamente fumoso e inconcludente come non era il poeta, un vero danno di proporzioni inaudite, ma perlomeno consapevole dell'inesorabile declino dell'Amministrazione, che non esistono formule politiche che possano riportarlo in giounta fra 1 anno.

Uno che ha smesso di scalpitare a differenza del terrorizzato Parma (possibile la nomina ad assessore, in sostituzione del dimissionario Tacconi).

Un fallimento politico amministrativo - in una normale democrazia che non sia viziata - si traduce in una bocciatura elettorale. Per tutti, non per un assessore o l'altro, per tutti e non servirà nascondersi dietro nuove alleanze o pescando in minoranza.

Parleremo anche di questo, no problem.


Il Consiglio Comunale di ieri sera - al quale non ho partecipato (le ferie sono finite oggi) - sarà ricordato come il più squallido festival dell'ipocrisia che memoria di politico cassinese ricordi.

Basti pensare, che il capogruppo della Maggioranza Parma - nel suo intervento - ha parlato di "...fallimento politico" lanciando curiosi anatemi contro il Sindaco Mandelli e il suo gruppo di comunisti vari, addebitandogli le responsabilità.

Il capogruppo Parma - lo scrissi in tempi non sospetti - è un guerriero con le pistole ad acqua e infatti dopo mesi di critiche ha espresso insieme al suo PD un voto favorevole al DUP Documento Unico di Programmazione.

Ma il dramma è che ha votato - anche Medei e compagnia cantando - favorevolmente allo stato di attuazione del programma.

La traduzione politica di questo voto favorevole è che tutto fino ad oggi è andato bene, che il programma è stato attuato coerentemente  e il paese si lamenta senza particolari motivi. 

Tutto senza un briciolo di imbarazzo. Inchiodati alla poltrona, chi alla presente (Sindaco e assessori), chi alla potenziale (Parma) e chi con lo sguardo al futuro (Medei).


Perchè questo zerbinaggio da parte del PD? Cosa sta succedendo in maggioranza? Perchè il titanic è affondato ma si continua con il vomitevole ritornello "dobbiamo andare avanti fino al prossimo maggio" anche se la coalizione è defunta?

L'unica cosa certa - che posso dire in questo momento - è che la questione politica di maggioranza è legata stretta (con più nodi) alla vicenda delle edificazioni private annunciate sull'area Nokia Siemens.

Un vero collante, che tiene insieme cocci di un vaso ufficialmente rotto, ma che si deve andare avanti.

Il Sindaco tace su tutto, il PD anche, il Comitato - ovviamente - dice quello che dice il PD e quando vuole che si dica. 

Abbiamo assistito a continui litigi - finti, veri o presunti - fra le tre componenti di maggioranza;

Consiglieri comunali che urlavano contro il Sindaco e viceversa davanti al Comune ("urlavamo per questioni calcistiche, il Sindaco è interista" mi è toccato leggere sulla Gazzetta della Martesana);

assessore all'urbanistica revocato perchè "...è venuto a mancare il rapporto di fiducia";

strane frasi indirizzate come misteriose ("noi non facciamo favori agli amici" disse il Sindaco durante il Consiglio, rivolgendosi all'ex assessore all'urbanistica);

l'assessore revocato che resta a guardare, in silenzio;

Comunicati di fuoco da parte di un comitato, dopo 2 giorni viene nominato Tacconi - assessore allo sport - e torna il sereno.

Il segretario locale del PD - rispettabilissimo Marco Gusti - si dimette dalla carica con una dichiarazione misteriosa;

la nota contrarietà di alcuni rispetto alle trasformazioni annunciate dal Sindaco ("deve passare in Consiglio Comunale e non avrà i numeri per approvarlo");

previsioni urbanistiche non coerenti alle dichiarazioni del primo Cittadino;

un Sindaco che lavora per non portare la delibera in Consiglio davanti al paese, ma chiudersi in giunta con i "suoi" assessori e votarla di nascosto;

annunci di ieri differenti alle risposte date in Consiglio ad una interrogazione del Consigliere Calabretta;

commissioni urbanistiche non convocate;

Medei che torna ad accusare il Sindaco, il Sindaco che promette di replicare alle accuse ma cala il silenzio: la questione Nokia e le numerose costruzioni private al suo interno rappresentano diversi milioni di euro ed è meglio tacere. 

documenti non presentati nei tempi previsti dalla normativa vigente;

relazioni urbanistiche "...presentate in bozza", integrate ieri a poche ore dal Consiglio Comunale (ore 14.19) - con tanto di scuse allegate dell'assessore Novelli - ma ancora incomplete;
comunicati di fuoco contro il Sindaco "urbanistico" da parte di un Partito Comunista, che pur dovrebbe rappresenta ideologicamente politicamente;

Il Sindaco che si riprende la delicata delega all'urbanistica;

Il neo assessore Tacconi rassegna le sue dimissioni 6 mesi dopo aver accettato l'incarico;

Tornano le accuse verbali raccapriccianti fra membri di una stessa amministrazione (iniziale minuscola, ovvio) e ieri in Consiglio Comunale le minacce di denuncia fra ex assessore e Sindaco; 

Ennesima giravolta del PD che - dopo tutte le critiche rivolte al Sindaco - fa riflettere i propri rappresentanti a tenere la calma e andare avanti "...fino alla fine".

Dopo il gruppo consigliare del Comitato civico anche il PD forma il suo gruppo (si chiama PD);

La nuova segreteria (ombra) del PD si esprime favorevolmente alle edificazioni private sull'area Nokia Siemens. 

Ci sono le condizioni e zerbinaggi vari per arrivare a fine della legislatura, anche se una volta approvata la trasformazione urbanistica dell'area nokia siemens come da proposta di un operatore privato, decideranno di andarsene. 

Il tradimento finale del programma elettorale, che li ha visti trionfare nel 2014 è completato.

Abbiamo assistito a tutto e il suo contrario, ho continuato a fare il mio umile (e forse poco utile) lavoro di minoranza, ma questa volta sono davvero in difficoltà.

Questa non è politica, questa è una schifezza.


Andrea Maggio







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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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