venerdì 24 gennaio 2020

VIDEOSORVEGLIANZA e BILANCIO,

Inizio il post informando la Cittadinanza che la scuola materna di via Gramsci è senza riscaldamento da 2 giorni.

Ci auguriamo si possa intervenire con la massima solerzia, per garantire un ambiente più confortevole di quanto non lo sia in queste ore.

Oggi dedico questa pausa pranzo a un argomento che mi frulla nella testa da qualche giorno.

Il 15 novembre 2019 alle ore 19,00 – con DELIBERAZIONE N. 74 DEL 15/11/2019 - il Consiglio Comunale ha approvato la 4^ VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019/2021.

L’enorme quantità di denaro – giunta in paese grazie all'attività di lotta all'evasione effettuata nel corso degli anni passati – è stata ricollocata dentro i capitoli di spesa “tagliati” con interventi precedenti.

Il primo dato che ebbi a commentare fu proprio quanto fosse  provvidenziale questa entrata – non prevista, non prevedibile e straordinaria – per la tenuta dei conti.

Leggendo i documenti viene “…ravvisata la necessità e l’urgenza di apportare le succitate variazioni alle previsioni di entrata e di spesa, al fine di garantire la prosecuzione dei servizi e la realizzazione degli obiettivi dell’amministrazione” indi per cui, tradotto, se non fossero entrati quei (circa) 500.000 € e si fosse proceduto con la rapida allocazione delle risorse mediante approvazione del 15/11/2019 i conti sarebbero stati a rischio.

O meglio, a rischio sarebbero stati i servizi comunali.

Con la citata delibera di Consiglio n. 74 del 15/11/2019 l’Amministrazione non si è limitata a rimpinguare tutti quei capitoli in precedenza “tagliati” per trovare i fondi e finanziare alcune consulenze (Segretaria del Sindaco con incarico alla Comunicazione) ma ha provveduto ad applicare l’avanzo di amministrazione 2018 per un importo di € 20.000,00.

Pur senza addentrarmi alla complessa materia e per non vedervi sbadigliare, per scriverla in modo semplice, hanno definito come voler spendere i soldi di precedenti Bilanci divenuti utilizzabili.

L’Amministrazione ha scelto di finanziare un nuovo “…impianto di video sorveglianza sul territorio” che – di per sè – è una scelta che condivido.

Se l’idea è migliorare la sicurezza a Cassina, non posso ritenermi contrario, anzi.

Ma esiste un però.

A seguito di alcune verifiche, ho personalmente riscontrato che – ad oggi - esiste un gran numero di telecamere sul territorio non funzionanti.

Alcune funzionerebbero anche, ma supportate da programmi che non comunicano con il “cervello” alla centrale. 

Questo per dire, che mentre la Politica è – di continuo – alla ricerca di qualcosa su cui mettere il proprio cappello, intestandosene la paternità (nuove telecamere) la vera necessità è quella di cominciare a far funzionare quanto rotto o mal funzionante.

Ho chiesto di ripristinare il valido sistema di videosorveglianza esistente, che ogni legislatura è stato ampliato ma non prima di averne garantito il funzionamento complessivo.

Spero che questi 20.000 € siano destinati non a nuove telecamere, ma a finanziare interventi di ripristino dell’impianto esistente.

Tornando alla quarta variazione di Bilancio si è certificato che le spese correnti stanziate a bilancio hanno raggiunto € 14.492.320,45

Un dato sin troppo negativo, molto.

Ci sono due riflessioni che voglio condividere.
In  data 11/11/2019 sono state elaborate le variazioni al bilancio di previsione 2019-2021 approvate – appunto – in CC il 15/11/2019 e da un'analisi successiva, mi riferiscono esser emerso che l’acquisto della quota societaria in Ates Srl non sarà portata a conclusione.

Questa è una notizia che potrebbe passare inosservata, addirittura in Maggioranza (anche assessori) non sanno cosa sia Ates Srl e nulla conoscono delle analisi patrimoniali e reddituali sull'assetto della società da acquisire.

Le analisi necessarie – per consentire di svolgere le valutazioni in merito riferite sia all'acquisizione che alla tipologia dei servizi che potranno essere affidati alla stessa – sono un tema che affrontano in due persone, gli altri in maggioranza devono solo alzare la mano per approvare l’indirizzo.

Quindi, rispetto a quanto approvato in Consiglio a metà novembre, è stato improvvisamente stralciato dalla variazione l’investimento di parte dell’avanzo di amministrazione nell'acquisto di quote societarie.

Il dato politico?

Il primo è relativo all'assenza di progettazione di un gruppo – guidato dall'esterno – che non conosce ciò che vota e perché.

Seconda considerazione è in merito all’Ates, Azienda territoriale energia e servizi, società strumentale nel settore pubblico interamente partecipata dai Comuni soci, che si occupa di temi energetici e soprattutto della gestione degli impianti termici degli edifici pubblici e dell’illuminazione pubblica. 

Quindi, finisco da dove avevo iniziato.

Quali speranze abbiamo di veder rinnovati gli impianti delle nostre strutture pubbliche, in primis le scuole?

Quanti inverni dovremo affrontare prima di sistemare definitivamente questo problema? 

Chiudo anticipando che settimana prossima vi racconterò alcuni retroscena in merito alle diatribe politiche in corso nella Maggioranza consiliare.

Vi sono stati episodi, deleghe assegnate, riconsegnate, poi dopo qualche ora recuperate facendo finta di nulla.

La questione viabilistica, con l'ennesimo flop sulla gestione del mercato (si parla di imminente quarta modifica in poche settimane) sta davvero offrendo immagine di incompetenza.

Esiste un Consigliere "delegato" alla materia, probabilmente stanco di mettere la faccia su continui scivoloni.

Dai, settimana prossima ci divertiamo un pò...perchè cominciano ad arrivare informazioni.
(anche sul Bilancio!!!)

ANDREA MAGGIO

giovedì 23 gennaio 2020

ENNESIMA PROPOSTA (per svegliarli dal torpore)

Il Post inizia con le doverose condoglianze per i Cassinesi che ci hanno lasciato. Oggi la terribile notizia della dipartita di Monica, una cassinese circa coetanea, che ho conosciuto molti anni fa.

Sono vicino alla sua famiglia, per un momento di dolore inimmaginabile.
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Il POST di oggi vuole essere ancora propositivo.

Non entro nel merito delle diatribe politiche in corso nella Maggioranza consiliare, deleghe ritirate (o rassegnate) e poi dopo qualche ora riconsegnate.

Preferisco non commentare l'episodio, primo in rispetto dell'imbarazzo dei protagonisti, secondo per consapevolezza che - nel corso della legislatura - saranno diversi i momenti "concitati".

La questione viabilistica, con l'ennesimo flop sulla gestione del mercato (si parla di imminente quarta modifica in poche settimane) ha suscitato non poche ironie fra alleati in maggioranza.

L'Amministrazione è in seria difficoltà, alcuni componenti della Giunta si stanno mostrando attenti alle segnalazioni (luce spenta, cestino pieno, tapparella rotta) ma sappiamo bene, che l'idea di paese passa attraverso una visione di prospettiva. 

In un Comune ambizioso, mi vengono in mente la totalità dei Comuni limitrofi, non esistono Cittadini che esultano su FB perchè "....ho chiesto all'assessore e hanno cambiato la lampadina".

Ok bene. 

Diciamo che in un Comune normale, la manutenzione ordinaria dovrebbe avvenire senza l'sms all'assessore, che in quanto tale dovrebbe offrire al paese altre "suggestioni".

Come dicevo qualche anno fa, ci sono i Comuni che realizzano scuole nuove altri Comuni - sostanzialmente il nostro - dove anche cambiare una lampadina suscita entusiasmo.

Questo la dice lunga su quanto siano disillusi i Cassinesi.

Ad ogni modo, nell’intento di sopperire alla carente informazione (che comunque a Cassina pagate profumatamente con contratti di collaborazione e consulenze) ritengo utile informare i Cittadini avvisandoli del seguente bando di concorso:

"Concorso Pubblico, per esami, per n. 2 posti di Amministrativo e di Supporto – Cat. D1 con CONTRATTO DI FORMAZIONE E LAVORO

Troverete informazioni sul Sito Istituzionale della CMM

durata 24 mesi con possibilità di trasformazione in contratto di lavoro a tempo indeterminato (art. 3 del CCNL comparto Regioni autonomie locali - 14/09/2000)".

con scadenza presentazione domande 17 febbraio 2020 ore 12.00.

PROVO CON L’ENNESIMA PROPOSTA, TENTO A SVEGLIARE L’AMMINISTRAZIONE DAL TORPORE 

PROPOSTA: APRIAMO UNA SEZIONE DEDICATA - SUL SITO COMUNALE - UTILE AD INFORMARE I CITTADINI DEI NUMEROSI CONCORSI PUBBLICI  

Io continuo a fare proposte e consigli, nella speranza che qualcuno in Maggioranza mi ascolti 

Un'ultima cosa:

Ieri notte residenti della fraz Sant'Agata hanno messo in fuga alcuni ladri.
Con un video è stato ripreso il volto di un ladro. 
Il Sistema di Vicinato sopperisce all'assenza dell'Amministrazione, ma devo ammettere che la sicurezza "fai da te" rischia di essere un fattore di rischio e pericolo.

Comprendo la disperazione dei Cittadini, ma vi è l'obbligo da parte delle istituzioni riappropriarsi della materia e non mettere a repentaglio nessuno.


Cordiali saluti

Andrea Maggio 


martedì 21 gennaio 2020

REALTA' DI CUI ANDARE ORGOGLIOSI (RINNOVO LA PROPOSTA!)

Complimenti  ai Cassinesi del Birrificio War di Cassina dè Pecchi, che nella categoria degli emergenti dedicata ai birrai con meno di due anni di esperienza alla guida di un birrificio (su poco meno di duecento nomi votabili) si sono classificati TERZI alle spalle di un Birrificio di Faicchio (BN) e di un birrificio Siemàn di Villaga (VI).

Orgoglio locale che ha convinto la giuria tutti con una serie di birre perfette da un punto di vista tecnico, chirurgiche nella loro esecuzione, riuscendo con successo anche a riproporre stili poco conosciuti e sicuramente non modaioli.

Questa volta è toccato a loro, inorgoglire il paese. Sono tante le eccellenze locali affermarsi (di cui non sono informato) spero che la proposta che ho in cuore venga accolta dalla giunta comunale.
E’ bello sapere che esistano sul nostro territorio ragazzi che abbiano voglia di credere e impegnare la loro attività nell’innovazione, non sono gli unici, ma questo terzo posto nazionale è evidentemente un premio gratificante per i titolari 

I miei complimenti. 


HO CHIESTO SI CONTINUASSE L’ATTIVITÀ ISTITUITA IN PASSATO, QUAND’ERO ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI
CONTINUARE A PREMIARE  REALTÀ LOCALI CHE SI AFFERMANO e INORGOGLISCONO IL TERRITORIO.
Ricordo la targa consegnata - insieme all’allora Sindaco - a Kekko (Modà) come riconoscimento per l'ambasciata in favore del nostro Comune.


Ma Kekko - come disse lui in quella circostanza - non è il solo a meritare il premio, ma tutti quelli che credono nei loro sogni. 

E condivido.

OGGI - SE FOSSI ASSESSORE E SE FOSSE PROSEGUITO QUEL MOMENTO DI RICONOSCIMENTO SOCIALE - AVREI PREMIATO QUESTO/I RAGAZZO/I

Ma sarebbero i secondi di una lunga serie ed è per questo che ho chiesto all'Amministrazione di proseguire con il progetto che possa riconoscere pubblicamente ogni anno l'impegno, l'operosità, la creatività e l'ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo fra i nostri concittadini.

E a differenza di come si possa pensapere, ascoltare consigli o suggerimenti non è un fatto di debolezza.

Soprattutto per un'Amministrazione debole di contenuti.

Andrea Maggio


giovedì 16 gennaio 2020

GIORNATA DELLA MEMORIA E GIORNO DEL RICORDO.


Nel 2016 scrissi sull’argomento e presentai  interrogazione
nel 2017(https://andreamaggio.blogspot.com/2017/02/10-febbraio-io-non-dimentico.html) sempre nel 2017 scrissi ancora  in Comune, sollecitando l’ex Amministrazione a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.

Infine nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) tornai sulla questione, con una Mozione che non raggiunse nemmeno il numero di firme per essere protocollata.

Quasi un anno fa, lo scorso 12 febbraio, ho avuto la fortuna di assistere ad una rappresentazione teatrale  - titolo "Non se ne parla nemmeno" - la quale ha trattato l'importante questione ossia il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.

Una bellissima ed emozionante iniziativa, da considerarsi del tutto APOLITICA e rivolta solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.

Ho ringraziato il committente Marino Fabris, concittadino mosso da autentica sete di verità, e tutti gli attori che hanno preso parte all’iniziativa.

Al di là dell’unica nota negativa (l’ex Sindaco nervoso, scomposto, scoordinato e disarmonico con la sala, salito sul palco a fine spettacolo per impietrire i presenti con un discorso fuori luogo) rimasi molto contento di come andò la serata.

Positivamente sorpreso per il grande interesse riscosso e per quel  teatro pieno per una pagina omessa.

Mai scritta. 

Come feci allora, per la coerenza che mi caratterizza, torno ad chiedere – questa volta alla nuova Amministrazione – di intitolare una via della nostra Città, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


Allora scrissi “…se non sarà questa Amministrazione a farlo (e in effetti, la Giunta Mandelli non lo fece), lo farà la prossima Amministrazione, che sarà diversa dall'attuale e avrà sensibilità diverse e riuscirà a sopperire a questa grave mancanza, al fine di ricordare gli italiani barbaramente uccisi sul confine orientale e l’esodo che ne seguì”.

Chiudo con 2 riflessioni:

A differenza di come sosteneva la Giunta Mandelli ("...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" - Consiglio comunale del 28 aprile 2016) credo che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.

Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che ho apprezzato il Manifesto Unitario che riporta le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo) per ricordarci che entrambe le tragedie sono poste nel gradino più alto delle vergogne umane.


Infine, una bacchettata all’assessore Lucia Marino (che sorriderà in proposito) per il volantino che cita la presenza di una famiglia nel “campo di concentramento di Auschwitz negli anni 1944 e 1945”.

In quegli anni – ad  Auschwitz – non c’era campo di concentramento (che nacquero già nel 1933 allo scopo di rinchiudere "elementi pericolosi per lo Stato" (principalmente politici, criminali, asociali ed omosessuali. Il loro scopo originario era "rieducare" e terrorizzare i prigionieri in vista di un loro eventuale rilascio. Con lo scoppio del conflitto tali rilasci - che fino ad allora erano stati sporadici - si bloccarono del tutto fu operativo dal 14 giugno 1940) ma dal dicembre 1941 vi fu un campo di sterminio utilizzato esclusivamente per l'uccisione immediata di deportati razziali (ebrei e zingari). 

Peraltro costruiti tutti (o quasi) fuori dalle frontiere del Reich e tenuti rigorosamente segreti.

Andrea Maggio




martedì 7 gennaio 2020

DUE TEMI FONDAMENTALI PER IL COMUNE: BILANCIO e PGT

In perfetta continuità con la precedente Amministrazione, anche questi sprecano pagine di carta patinata per divulgare un periodico locale "propagandistico" ma - opppps!!! - si dimenticano di raccontare quanto hanno approvato con la Delibera n. 191 ATTO DI INDIRIZZO PER AVVIO DEL PROCEDIMENTO CONNESSO ALLA REDAZIONE DEL PGT. 

Ho fatto un giro di telefonate, in Maggioranza sono più quelli che non conoscono il documento approvato, di quelli che lo conoscono.

LE DELIBERE SONO PROTOCOLLATE, non al solito link, ma insieme a tutti gli atti approvati successivamente al 22/11/2019.

Ad ogni modo, nessuno sa nulla, BOCCHE CUCITE

Comunque, il post di oggi è dedicato ad altro, quando riuscirò ad approfondire tornerò sull'argomento.

Basta solo dire che si spendono 100.000 € per realizzare 32 loculi...!!
Gli ultimi 96 loculi furono realizzati all'epoca in cui ero assessore ai Lavori Pubblici, 166.000 €

Ne parleremo, ne parleremo.

Oggi intendo fare un appello alla Maggioranza consiliare: LAVORIAMO PER DOTARE IL NOSTRO COMUNE DI UN BILANCIO PARTECIPATIVO.
A differenza di molti Comuni d’Italia, il nostro Comune non ha ancora discusso – in nessuna sede – i contenuti del Bilancio di Previsione 2020.
La normativa che disciplina il bilancio previsionale per gli enti locali è il D. Lgs. n. 267/200 meglio conosciuto come TUEL (Testo Unico degli enti locali). Il bilancio è disciplinato precisamente al “Titolo II” che parte dall’articolo 162 del TUEL. Secondo questa normativa:
1.     Gli enti locali sono obbligati a deliberare ogni anno il bilancio di previsione e tale bilancio deve riferirsi ad almeno i prossimi tre anni (art. 162 TUEL);
2.     Il bilancio è composto da due parti, una dedicate alle entrate e una dedicate alle spese (art. 165 TUEL);
3.     Entro 20 giorni calcolati dal giorni di approvazione del bilancio previsionale, la giunta delibera il PEG piano esecutivo di gestione (art. 163 TUEL).
Il TUEL infine disciplina la redazione ed approvazione del bilancio e i suoi allegati (art. 174 TUEL).
Si tratta di un documento strategico, che rappresenta le intenzioni future e ciò che desidera conseguire, le spese che intende effettuare, gli investimenti previsti, si indicano chiaramente tutte le voci di spesa e di entrata e si assegnano anche dei valori numerici, in modo da individuare quante saranno le entrate future e le spese da sostenere.
Il bilancio va approvato entro il 31 dicembre di ogni anno. Se non è approvato entro tale termine, l’ente deve gestire le sue finanze secondo i principi della gestione provvisoria, fino a quando viene approvato il bilancio previsionale (art. 163 TUEL).
Quest’anno, come quasi sempre accade, la Conferenza Stato-città ed autonomie locali (seduta dell’11 dicembre 2019) ha espresso parere favorevole al differimento dal 31 dicembre 2019 al 31 marzo 2020 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte degli enti locali.
Il relativo del Ministro dell’interno è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 295 del 17 dicembre 2019.
La richiesta di differimento – ai sensi dell’art. 151 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (“I termini possono essere differiti con decreto del Ministro dell'interno, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, in presenza di motivate esigenze”) – è legittima, ma i 3 mesi in più sono davvero eccessivi.
La richiesta degli Enti Locali – la solita –  è stata quella di traslare i termini, perché in quei giorni non era ancora chiaro il pacchetto di novità all’interno della “Legge di bilancio 2020-2022” che avrebbe coinvolto gli Enti Locali.
In quei giorni, le preoccupazioni erano giustificate in quanto la “legge di Bilancio 2020-2022” stava percorrendo il suo iter in modo incerto e vi era stata la sola approvazione in prima lettura al Senato.
La richiesta di differimento dei termini dell’ANCI è stata accolta così da consentire anche ai Comuni di tirare le fila sulle risorse necessarie alle assunzioni del personale programmate per il 2020 e di adeguare i necessari interventi in materia fiscale e tributaria che coinvolgeranno gli Enti.
Oggi che la Manovra è stata approvata, addirittura prima di Natale, è superfluo usufruire del lungo differimento dei termini di approvazione.

Prima di Natale la Camera dei Deputati ha dato via libera alla finanziaria, sulla quale tra l’altro il governo ha incassato la fiducia, con 312 voti favorevoli e 153 contrari. Il tutto a circa una settimana dall’ok del Senato, dove in 166 hanno appoggiato il testo definitivo.
In effetti, le incertezze del Governo Nazionale le abbiamo lette su tutti i quotidiani e il maxi emendamento presentato dal Governo ha cambiato nuovamente il testo della Legge di Bilancio 2020 rispetto alla versione licenziata dalla Commissione Bilancio, già stravolta rispetto a quella approvata dal Governo lo scorso 16 ottobre.
Ma la notte fra il 23 e il 24 dicembre il testo definitivo è stato approvato e pertanto mi auguro che l’Amministrazione voglia  portare (al più presto) in discussione – partendo da un’analisi congiunta in Commissione Bilancio –  i documenti di un Bilancio di Previsione 2020 del nostro Comune (in itinere) per poter approvare un Bilancio con la massima trasparenza e consapevolezza di tutti.
In questi 2 decenni ho troppe volte visto consiglieri votare “si” perché in maggioranza e “no” perché in minoranza, senza conoscere i contenuti di un Bilancio e – talvolta – venirne a conoscenza dalle pagine di questo Blog.
Sono sicuro che anche il Presidente della Commissione Bilancio (Tacconi) condividerà questo appello, nei contenuti e nei toni istituzionali.

ANDREA MAGGIO 


venerdì 3 gennaio 2020

COSA PENSO DELL'ORDINANZA SINDACALE n. 105 del 20/12/2019



Auguri di buon 2020 a tutti.

Il primo post dell’anno non può essere differente da questo, sento di dover rispondere ai tanti che mi hanno invitato a commentare l’ordinanza sindacale n. 105 del 20/12/2019 avente per oggetto: "Limitazioni nell’utilizzo di petardi e artifizi pirotecnici sul territorio comunale a tutela dei Cittadini dal 27 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020".
Devo essere sincero, avrei preferito iniziare quest’annualità affrontando altri temi, visto che esprimere un parere sull’emissione di un’ordinanza da parte del responsabile dell’amministrazione del Comune senza che vi siano i presupposti di legge rischia di diventare una noiosa lezione di “Cultura Amministrativa di Base”, cosa che vorrei evitare.





Confusione voluta, vedremo il perché.
Avrei voluto cominciare con la “Questione Piscina” che – come i lettori ricorderanno – scelsi di posticipare al termine dei lavori per non inficiarne l’esito, ora che i lavori sono terminati è giunto il momento di affrontare alcune questioni rilevanti. Gravi.
Oggi, però, rispondendo al sollecito di alcuni contatti, scelgo di commentare l’ordinanza sindacale e – in effetti – non avendo avuto alcun effetto sulla sfera giuridica dei soggetti a cui erano (anzi è ancora, fino al 6 gennaio) dirette, sono da considerare operazioni consenso.
Se fossimo stati a ridosso di una tornata elettorale, si sarebbe chiamato “spot elettorale” ma le elezioni sono lontane, quindi l’operazione è una semplice “operazione di consenso”.
Mentre le prime sono figlie naturali dell’esigenza di trasformare il consenso sociale (più o meno strutturato) in espressione elettorale, le seconde sono generalmente messe in campo da soggetti politici poco conosciuti che hanno interesse a qualificare la propria presenza.
Provvedimenti che non hanno alcun effetto pratico per la comunità ma creano effetti positivi sull’immagine del politico (in questo caso il Sindaco) ancora poco conosciuto, che ha scelto di farsi apprezzare a “comparti”.
Ci sarebbe molto da dire sui provvedimenti inutili (nel vero senso della parola) perché se un provvedimento è totalmente inosservato vuol dire che non c’era nessuno a farlo osservare.
Allora, non è un’ordinanza ma un invito alla Cittadinanza ad un uso più responsabile dei giochi pirotecnici, che è del tutto condivisibile.
Fossi stato io il Sindaco, mi sarei limitato a fare raccomandazioni (come in altri Comuni hanno fatto)
Chi emette un’ordinanza (per professione ne emetto almeno 2 al giorno) prima di tutto deve aver chiaro quali e quanti sono i soggetti chiamati a far rispettare le prescrizioni, ossia quanti agenti di Polizia Locale erano in servizio stradale la notte di Capodanno, per controllare che i contenuti dell’ordinanza sindacale fossero rispettati? Zero.
E infatti quante sanzioni sono state emesse, di quelle previste in ordinanza? Zero.
Ma poi, quando leggo nel testo “l’organo accertatore procederà al sequestro finalizzato alla confisca dei materiali pirotecnici utilizzati o illegalmente detenuto” capisco che il Sindaco non ha nemmeno letto il provvedimento che ha firmato.
Cioè, l’organo accertatore che non è in servizio stradale deve sequestrare il petardo utilizzato e confiscarlo? Appena scoppiato?
Siamo di fronte ad un'ordinanza, che dovrebbe imporre un comportamento e obbliga l'organo accertatore alla valutazione della "debita distanza".
Nelle vere ordinanze non esiste discrezionalità, è inimmaginabile leggere "debita distanza" che vuol dire tutto, vuol dire nulla.
E poi, cerchiamo di capirci, il materiale legalmente comprato non può essere illegalmente detenuto.
E allora, il mio commento è questo.
La legittimazione ad emanare ordinanze contingibili e urgenti nei particolari casi in cui, in sede locale, possano verificarsi pericoli imminenti e attuali non altrimenti evitabili, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana dev’essere fatto nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, addirittura – ricordo – che la campagna sulla necessità dell’Uomo forte al Governo del Territorio riuscì ad investire anche i Comuni e nell’art. 54, comma 4 fu introdotta una parolina (come nel PGT di Cassina, quando inserirono la parola “anche” produttivo industriale!!!)  e prima delle parole “contigibili ed urgenti” fu inserita la locuzione “anche”.
Quindi, tradotto, non solo “contigibili ed urgenti” e ai Sindaci fu attribuito un vasto e non determinato potere, è stato oggetto di molteplici critiche.
Meno che in Italia, oltre agli amanti dell’Uomo forte, esiste la Corte Costituzionale, che eliminó la congiunzione “anche” prima delle parole “contingibili e urgenti”, riportando il potere di ordinanza dei primi cittadini alla “pensata” originaria.
Siccome l’ordinanza interviene con effetti giuridici diretti sull’ambito interessato, in questo caso cittadini di Cassina e venditori di fuochi d’artificio, vanno valutati i presupposti per esercitare poteri fuori dall’ordinario.
L’ordinanza sindacale è una cosa seria, molto seria, la sua emissione deve avvenire in casi di reale straordinarietà ossia “situazioni di necessità di carattere eccezionale ed imprevedibile che non possono essere affrontate con gli strumenti ordinari offerti dall’ordinamento”, la peculiarità è costituita dalla “straordinarietà”.
Quando – più o meno per ragioni condivisibili – un Sindaco supera i limiti imposti alla normale attività amministrativa, si richiama alla imminente necessità di intervenire con immediatezza, prima che la situazione di pericolo divenga non più risolvibile.
Quindi “visto che è diffusa la consuetudine di manifestare la festività di fine anno con i fuochi e petardi” dimostra la mancata urgenza, della straordinarietà e imprevedibilità dell’evento.
E dire che dovrebbero rappresentare “presupposto, condizione e limite”.
La notte del 31 dicembre – mi risulta – esiste da sempre, non è stato inventato adesso.
Quindi, per il Sindaco l’operazione “consenso” (chiamata anche “operazione simpatia”) è riuscita, perché i proprietari dei cani hanno esultato davanti a un Sindaco che si è mostrato “attento ai nostri cani, spaventati per questi botti”, era quello che cercava ed è stata brava.
Mi ha ricordato un altro assessore, che non essendo di Cassina, ha dovuto fare la sparata contro la manifestazione del 25 aprile per conquistare visibilità, strategie che non ho mai condiviso ma comprensibili.  
Tornando all’Ordinanza devo dire che – senza sorveglianza e controllo – lo stesso risultato (nullo, visto che i botti sono scoppiati anche nei luoghi oggetto di divieto) lo avremmo ottenuto con una Lettera del Sindaco, un invito alla Cittadinanza ad assumere per queste festività un atteggiamento più responsabile, nei confronti del patrimonio pubblico e di animali.
Ma la straordinarietà, la peculiarità che contraddistingue le ordinanze contingibili ed urgenti non c’era. Anzi, non c'è.
Ed emettere un’ordinanza il 20/12/2019 – pubblicandola sul Sito Internet del Comune – offrendo la possibilità di ricorrere al TAR della Lombardia entro 60 gg. è quasi offensivo dell’intelligenza dei residenti, che sanno che il diritto di impugnare un atto è nullo.
Se di "operazione simpatia” si è trattato – ripeto, assolutamente comprensibile da un Sindaco ancora poco conosciuto – perché non limitarsi ad una “Lettera aperta ai Cittadini” invece di palesare incompetenze Amministrative?
Per oggi vi saluto, nella speranza che questo 2020 si possa vivere un’Amministrazione comunale vera, senza limitarsi alle delibere di contributi e patrocini e a qualche provvedimento “fuffa” - privo di rilievo pratico - ma di impatto.

ANDREA MAGGIO

lunedì 30 dicembre 2019

AUGURI A TUTTI con qualche riflessione

Sento dire che si avvia alla conclusione il decennio migliore nella storia dell'umanità, mi voglio fidare e affidarmi ad alcuni dati positivi.
La povertà estrema colpisce ormai meno del 10% della popolazione mondiale e pensare che 50 anni fa toccava il 60%.
La parola capitalismo ci fa paura, ma dati inequivocabili raccontano che Africa e Asia sono cresciute dall’inizio del millennio più di Europa e Stati Uniti.
Una crescita poco strutturale e organizzata, ma qualcosa sta succedendo da quelle parti. Anche la mortalità infantile è scesa a livelli record; la fame è quasi scomparsa (grazie ad un terzo settore generoso e che non conosce fatica!!!); malaria, polio e malattie cardiache sono in declino.
Leggere che questo decennio arrivato agli sgoccioli è stato il migliore della storia dell’umanità fa storcere il naso a molti, anche al mio grosso nasone.
L'idea di perdere alcuni dei privilegi che hanno caratterizzato negli ultimi secoli la civiltà occidentale ci rende "nervosi" e insoddisfatti.
Ma se pensiamo a chi prima era al fondo della scala del benessere sociale capiamo che le cose per loro sono migliorate molto.
Al netto dei legittimi timori ambientalisti, gli allarmismi sul futuro del pianeta, proprio negli ultimi 10 anni si è registrato un comportamento generale maggiormente responsabile e sostenibile. 
Questo non basta, lo sappiamo e ce lo diciamo tutti i giorni, ma è questo il momento storico nel quale si utilizza meno metallo, meno acqua, meno terra di quanto ne usassimo 100 anni fa. 
La società si è organizzata meglio e alcune scelte hanno prodotto risultati significativi: leggevo su un giornale che per fare una lattina servono 13 grammi di alluminio, negli Anni 50 ce ne volevano 85.
Questo vorrà pur dire qualcosa, qualcosa di buono che lascia ben sperare.  
Anche nell'agricoltura - scopro nello stesso articolo - produrre cibo costa molto meno di qualche tempo fa, perché richiede meno terra e meno acqua. Oggi consumiamo il 65% in meno di terreno per produrre la stessa quantità di cibo di 50 anni fa.
La devastazione dell’Amazzonia è uno scempio ambientale senza precedenti, da arrestare, ma nessuno ha il coraggio di raccontare che nessun Paese ricco e civilizzato sta perdendo foreste: il numero degli alberi è stabile, o aumenta.
Nonostante il consumo di suolo (non sempre, nonostante gli incendi).
Localmente possiamo fare molto per l'ambiente, ma il nostro encomiabile approccio culturale sui temi sensibili (rifiuti, smog) rischia di essere inficiato da Politiche sovra continentali.
Ma dobbiamo continuare su questa strada, lavorando su tutti i vari aspetti che incidono positivamente, prima di tutto, sulla nostra salute.
Il tema del rispetto del territorio e della nostra terra dev'essere centrale e tutti i Governi - centrali o locali - devono garantire un ambiente di vita adeguato ai tempi.
Localmente possiamo fare molto, ad esempio, attraverso il tema della qualità nelle trasformazioni edilizie e urbanistiche, argomento che deve tornare al centro del dibattito pubblico.
L'urbanistica è il tassello più importante, anche in tema ambientale, con risvolti positivi sulla vivibilità dei territori.
Perché avere città più belle e più sicure, con maggiori spazi verdi fruibili da tutti e con adeguate e moderne strutture pubbliche, va a vantaggio non solo dei residenti ma sopratutto della loro salute.
Noi riteniamo, viceversa, che alle quantità edificabili (che devono essere limitatissime dopo lo scempio del PRG approvato dal centrosinistra con 37 ambiti trasformati in residenziale e produttivo) bisogna affiancare progetti attenti alla qualità del costruito.

Niente di simile a quanto approvato - con il Blitz del 03 agosto, i 44.000 mq di capannoni a servizio logistica - dallo stesso centro-sinistra che oggi si rifiuta di fare opposizione alla giunta Balconi.

Ovviamente.

Il clima del tarallucci e vino, dettato da una Giunta che non solo non ha informato la Procura della Repubblica delle numerose inadempienze dell'operatore privato firmatario della convenzione urbanistica (ex area nokia siemes) ma addirittura ha con un colpo di magia, sanato gravi ritardi.

E lo ha fatto prima ancora che fosse protocollata la relazione dell'avvocato appositamente nominato dal Comune, a garanzia dell'interesse pubblico

Non so perché non abbia voluto aspettare qualche ora di più, chissa', certamente con in mano quella relazione, nessuno in giunta avrebbe avuto il coraggio di votare le proroghe volute dal Sindaco (e non solo).

Tutti gli addetti ai lavori, attenti alla politica cassinese, si sono accorti del "silenzio" della minoranza sulla questione area Nokia Siemens (più di 20 milioni di euro) e di questa sintonia fra il gruppo Mandelli e la Giunta.

Non si può più pensare alla trasformazione del territorio solo in termini di aumento degli indici di edificabilità o proliferare di ambiti di trasformazione.

E' stato questo un errore storicamente commesso da Amministrazioni, che hanno lasciato in eredità paesi e città invivibili e tristi, con servizi alquanto carenti e una diminuzione progressiva della qualità ambientale.

Ho sempre detto, scritto, proposto che - all'interno dell'area ex Nokia Siemens - vi fossero servizi di utilità pubblica, in particolare fosse prevista la realizzazione di una nuova scuola (Istituto comprensivo unitario).

A SCOMPUTO ONERI.

Altroché Tir, Smog, inquinamento, case della Salute senza medici disposti ad andarci, musei realizzati su terreni con bonifiche insufficienti, appartamenti di edilizia residenziale pubblica al primo piano di piazza De Gasperi (al posto degli uffici comunali).

Considerare il paesaggio patrimonio collettivo, risorsa primaria ricca di potenzialità in una prospettiva di sviluppo durevole.
Ma per fare questo bisogna avere un'idea di paese.
Chiudo augurando ad ognuno di Voi, una conclusione serena di questo 2019 nella speranza che il 2020 porti tanta verità ai Cittadini.
Farò la mia parte, come sempre
AUGURI

ANDREA MAGGIO
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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