domenica 21 gennaio 2024
RITARDI e FIGURACCE, PER FAVORE BASTA.
lunedì 11 dicembre 2023
PGT, INUTILE APPROVARLO A FINE LEGISLATURA
Lo avevo annunciato.
Si sta velocemente avvicinando il termine del mio autoimposto "assoluto silenzio politico" e il post di oggi vuole essere un assaggio.
In questi lunghi mesi - nei quali non ho interrotto una frenetica attività di ascolto rivolta ai Cittadini - ho scelto di non commentare la dinamica politica certo che il mio silenzio avrebbe favorito serenità e condizioni.
Ne parlerò presto, perché le novità sono molte e riguardano il futuro di Cassina.
Il BLOG esiste dal 2007, non sono abituato a lunghi silenzi, ma era necessario.
Oggi scriverò poche righe come antipasto.
La Giunta Balconi si appresta a sottoporre al Consiglio Comunale la proposta di approvazione del Piano di Governo del Territorio, un passaggio urbanistico importante di carattere urbanistico, il "disegno" sul quale l'Amministrazione avrebbe dovuto lavorare e portarlo dopo 12/14 mesi.
Il documento è già stato adottato e appare povero di idee, di bassa qualità senza offrire risposte (solo una - quella dell'ex Centro tennis - è stata parzialmente copiata dal programma elettorale per cui mi ero candidato) e prima di arrivare in aula per il voto definitivo affronterà una seduta di Commissione Urbanistica (“lavacoscienza”) .
Una seduta, obbligo ineludibile anche da chi vede la trasparenza come fumo negli occhi e il confronto con il timore di chi non ha argomenti per affrontare momenti delicati.
Basti pensare che - durante i miei interventi consiliari - il Sindaco usciva dall'aula, per non ascoltare.
Non mi sopporta, mi teme uomo del territorio e del popolo, portatore sano della voce dei Cittadini in grado di formulare proposte concrete e contenuti veri.
Più facile dedicarsi a selfie e sfilate, sempre e solo nell'ovattato salotto felpato del potere.
Anche le 82 Osservazioni - giunte e protocollate da cittadini e portatori di interesse - saranno affrontate molto velocemente, tutto pensato con urgenza molto curiosa.
La Giunta ha impiegato 4 anni e mezzo per portare in discussione uno scialbo punto (doveva essere un motivo di vanto, invece si vergognano della pochezza) e arriva in aula a fine legislatura senza confronto (senza coinvolgimento sociale) fra Natale e capodanno.
Assisteremo alla lettura delle controdeduzioni serrate, per soffocare discussione sul tema.
E’ curioso come il Sindaco Balconi (e i fedelissimi) voglia approvare un punto così strategico come fece Mandelli con il piano Nokia (un volano di 16 mln di euro con un blitz il 03 agosto !) quando l'attenzione sociale si riduce da periodo di feste e la presenza dei Consiglieri comunali resa più sacrificante (periodo di vacanza per molti)
Mandelli approvò l'operazione immobiliare nell'ex area Nokia (un volano 16 mln di euro) il 03 agosto quando tutti erano al mare, il Sindaco Balconi - in evidente imbarazzo per la bassa qualità di un prodotto tardivo - che si vergogna del prodotto, aspetta le feste di Natale.
L'ho sempre detto: esiste un sottile filo rosso che lega le ultime due legislatura.
Due facce della stessa medaglia.
La seduta di Commissione, aperta al pubblico, è prevista per giovedì 13 dicembre a partire dalle ore 19.
Un documento di pianificazione - privo di visione complessiva - che arriva in consiglio comunale a pochi mesi dal “semestre bianco” e 6 mesi dal ritorno al voto.
La strategia del Sindaco (non è il primo che pensa che approvare a fine mandato il “documento principe” di legislatura serva a tenerli incollati sulla poltrona) ma a quanto pare - viste la continua emorragia di consiglieri e consenso - anche chi eletto nelle file di maggioranza sta vivendo grosso fastidio.
Non tutti stanno “zitti e muti” ed esiste un limite alla dignità da contrapporre all’arroganza gestionale da salotti felpati, alcuni hanno abbandonato il Sindaco prima che il PGT arrivi in aula, altri la lasceranno dopo l'approvazione.
Il dato politico emerge in modo inequivocabile: un Sindaco sempre più solo (con i numeri per approvare il documento, la forza per esser ricandidata con qualche partito a sostegno, ma senza il voto popolare di una società che non ha apprezzato le performance limitate ai sei mesi antecedenti il voto)
I Consiglieri comunali di maggioranza (sono rimasti in 8 numero identico alla minoranza, il voto del Sindaco determina la maggioranza) si appresta ad approvare un documento strategico pianificatorio, mutilato e senza anima.
Soprattutto, chiunque vincerà le prossime elezioni dovrà metter mano al documento e restituire al paese un PGT ricco di vitalità.
L'attuale maggioranza (quel poco che rimane) oltre a non poter più vincere le elezioni, non ha il quid per poter imprimere una prospettiva al paese
Altri soldi sprecati per avere (deboli e poche) alcune “idee su carta” a pochi mesi dal voto.
Sia nel 2009 sia nel 2014, la Regione non volle modificare la legge nella parte relativa all’iter di approvazione pgt
Dovrebbe essere vietato approvare una “variante generale” gli ultimi mesi di legislatura e consentire solo varianti puntuali e PII
Lo dissi quand’ero assessore, lo ripeto oggi da semplice osservatore.
Andrea Maggio
sabato 9 dicembre 2023
CASSINA, FUORI UN ALTRO DALLA MAGGIORANZA.
#cassinadepecchi
Il prossimo 06 giugno, i cassinesi saranno chiamati alle urne, per il rinnovo del consiglio comunale e la scelta di chi sarà il nuovo Sindaco.
Ho volutamente da qualche mese (esattamente 3) - sospeso il mio costante commento politico al quale molti amici si sono affezionati nei 2 decenni.
A breve tornerò a dare lettura e contributi politici, relativi alla dinamica locale.
In questi 3 mesi di silenzio - come peraltro avevo previsto - altri hanno preso posizione contro l’attuale Amministrazione.
A breve tornerò a commentare la Politica locale perché dall’annuncio del Sindaco (“a giugno mi candiderò per il secondo mandato”) la maggioranza ha subito una costante emorragia politica e di consenso.
La scelta della Balconi di annunciare la ricandidatura con largo anticipo è stata
prematura e non è stata politicamente lungimirante: è tornata indietro al Sindaco come un boomerang.
Ne parleremo.
Il terzo abbandono in pochi giorni manda in panico la coalizione del Sindaco (lega più listarelle ad personam).
La Maggioranza devastata, il Sindaco nervoso e disperato, la consapevolezza di non poter più ambire al secondo mandato: tutti temi che affronteremo alla ripresa della rubrica politica sospesa 3 mesi fa.
#StayTuned
lunedì 4 dicembre 2023
INSICUREZZA, NON È SOLO PERCEPITA
Accrescere i livelli di sicurezza e alimentare la rassicurazione sociale delle comunità dovrebbe essere una priorità di chiunque governa uno Stato.
Ed è per questo che ritengo assolutamente positivo che siano stati rimpolpati il numero dei Carabinieri della
provincia di Milano di 274 unità (di cui 96 assegnati alla Città di Milano).
Non è molto, anzi è poco per contrastare un momento storico così complesso che registra un aumento della criminalità
Ripeto, è poco ma è importante che sia archiviata teoria della “Insicurezza percepita” che per anni ha eluso la crescente domanda sociale di sicurezza da parte dei cittadini.
La crescente domanda sociale di sicurezza da parte dei cittadini ha - speriamo - svegliato il decisore pubblico e cambiato gli indirizzi su una questione così delicata.
martedì 14 novembre 2023
POZZO D'ADDA, HANNO UMILIATO IL RUOLO E DEVASTATO LA CREDIBILITA' DI UNA NOBILE FUNZIONE
Come promesso nel post di ieri, oggi entrerò nel merito di un episodio emblematico, che merita alcune considerazioni.
Lo devo alla PA che amo profondamente.
Alla fine, ieri notte, non sono riuscito ad andare a letto prima delle 02:43, perché quanto accaduto nel corso della discussione dell'importante punto inserito all’OdG dello scorso consiglio comunale (“Approvazione Piano Diritto allo Studio”) ha rappresentato una pessima pagina amministrativa, che mi ha lasciato un vuoto dentro che non ricordavo.
Un momento che deve far riflettere tutti quelli - Amministratori e non - che credono nell’esercizio di una funzione di rappresentanza.
Un nobile servizio rivolto al paese che passa da un impegno vero, che non può essere umiliato da sciattonerie e cialtronagini diffuse, potenzialmente capaci di delegittimare un sistema democratico.
Nel corso di questi due decenni consiliari ho incrociato (e talvolta scontrato nel merito non condivise) amministratori veri, mossi nel solco di una cultura amministrativa, a cui ho sempre riconosciuto la capacità politica di elaborare un vero Piano Diritto allo Studio partecipato.
Al di là del colore politico del singolo rappresentante, ho rilevato sempre l'impegno a presentare un documento sempre più arricchito, come passaggio terminale di una tessitura sociale, "filiera di collaboratori" con competenze e vitalità.
Poi, assisto incredulo all'ultima seduta di CC tenutosi a Pozzo (il 02/11) e resto pietrificato dinnanzi all'ennesimo dramma consumatosi in meno di 3 minuti.
Il momento più importante per l'assessore alla partita, diventa improvvisamente l'ulteriore conferma di una profonda difficoltà vissuta da una classe Amministrativa spaesata.
Non conosco l’assessore alla Pubblica Istruzione di Pozzo, sono pronto a riconoscere l'indubbia onestà intellettuale mostrata nei 3 minuti scarsi di intervento consiliare, ma dubito che abbia percepito l'importanza del ruolo rivestito.
Avrebbe rassegnato le dimissioni, con le naturali scuse al paese: questa è la politica.
Troppo distaccata, sbrigativa, remissive.
L'incomprensibile superficialità rispetto al momento, lascia intendere quanto fosse distante dal all'importanza di quanto stava dichiarando all'Aula e quindi al paese.
“Questo non è il Piano Diritto allo Studio che avrei voluto presentare in Consiglio, non siamo a conoscenza dei dati” esordisce con una legggerezza inconsapevole.
In soli 3 minuti di relazione – scialba, asciutta, senza dati
numerici, anima e passione – l’Assessore è riuscita a confermare le note preoccupazioni paventate in
questi mesi.
Esiste un'inadeguatezza di fondo, difficile da superare a breve.
Lascia senza parole la superficialità, con cui ha ammesso, che quel foglietto exel presentato ai consiglieri comunali “…è
purtroppo meramente una scheda finanziaria con elencati i progetti passati
dalla scuola (…) mi impegno al prossimo consiglio di fare avere comunicazione
descrittiva di quelli che sono i dati (…) c’è stato chiesto dalla scuola di
approvare questa proposta e
mi sono sentita di mandare avanti questa richiesta”.
Pochi minuti e viene certificato un flop clamoroso e l'assessore - consapevole del disastro ma della gravità del momento - si rifugia nel distacco, attribuendo ad altri le responsabilità, parlando come se il provvedimento incompleto fosse arrivato in aula in forza di obbligo di legge e non per scelta (del Sindaco!?!?!).
In politica i fallimenti chiamano le famose "prese d'atto", dimissioni per aver messo in serio dubbio le qualità dell'amministrazione, aver messo a rischio la credibilità di un esecutivo, l’utilità di un ruolo assessorile e quindi la ragione stessa dell'esistenza di un delegato del Sindaco.
A meno che - credo - l'assessore in difficoltà abbia semplicemente eseguito la volontà del Sindaco-Capo supremo.
Per capire la gravità di quanto sia successo, di quanto danno sia stato causato alla credibilità delle istituzioni locali e di quanto siano state improvvide e fuori luogo alcune attribuzioni di responsabilità da parte dell'assessore (a Scuola e Uffici) vi invito a continuare la lunga lettura e a seguire il ragionamento.
La trattazione del Piano Diritto allo Studio è importantissimo, la sua approvazione si ripete ogni anno perché il documento programmatico rappresenta il momento più alto, culmine di una progettualità condivisa.
E' un documento fondamentale per la progettazione e l’attivazione dei servizi necessari e connessi all’attività didattica, per l’erogazione e la distribuzione delle risorse da destinare alle scuole del territorio, nelle loro diverse declinazioni, nonché per la costruzione di obiettivi e di attività condivise tra amministrazione e istituzione scolastica, a potenziamento e valorizzazione dell’offerta formativa.
I progetti sono da “costruire” insieme, con i tanti attori che l'assessore dovrebbe coinvolgere, un percorso per coadiuvare la predisposizione di un'offerta coerente ai valori condivisi fra istituzioni.
Il solo pensiero di poter ridurre il Piano ad un semplice Bancomat è altamente offensivo, come lo è stata la richiesta di votare favorevole, ad un foglietto di carta con una tabella exel.
Ma la dignità di un ruolo consiliare passa attraverso il desiderio di onorare tutti i giorni l'esercizio di una funzione, che non può ridursi ad “alzo la mano a favore perché me lo ha detto il Sindaco".
Dietro al voto esiste uno studio, l'approfondimen to che quel foglietto exel non poteva dare.
Il consiglio comunale di Pozzo non ha molto da raccontare, l'ho sempre detto, la ritengo una sorta di riunione al bar fra vecchi amici che si raccontano sempre le solite storielle.
Ogni 5 anni cambiando posto, mantenendo il copione.
L’implementazione della qualità dell’istruzione per i cittadini in età scolare è un compito relegato anche a questo documento e - davvero - non capirò mai cosa possa voler dire votare favorevole ad un foglietto di carta privo di una minima progettualità.
Quindi, con la stessa onestà intellettuale mostrata in aula (nel riconoscere un fallimento), l'assessore si assuma la responsabilità politica della grave sciattoneria a cui abbiamo assistito.
L'essersi impegnata a comunicare in futuro quanto avrebbe dovuto fare il 02 novembre non basta a sgombrare dal campo l'idea che il ruolo - così come vissuto e interpretato - è inutile.
Se anche documenti così incompleti devono essere votati perchè lo vuole il Sindaco capo supremo, lasciamo che l'organismo monocratico sia scelto dal Prefetto (commissario).
Un consiglio comunale, che non può esercitare un’attività di controllo amministrativo ed esercitare il diritto costituzionale di votare IL MERITO DI UNA PROPOSTA , è un organismo esautorato.
Il paese è stato costretto a sentire qualcosa come “hanno chiesto i soldi, ho deciso di darglieli, la prossima volta vi spiego tutto. Ciao”.
Imbarazzante
Chiudo il post con un bel ricordo: ho visto amore e passione correre insieme, i miei colleghi assessori (spesso avversari) immersi in un lavoro che impegnava per mesi e presentare emozionati un Piano da 24 pagine di progetti.
Altro che pressapochismo e scarabocchi su carta del pane !!!!)
Forse ne parleremo ancora, perché questa volta è successo qualcosa di
molto grave e irrispettoso e sono davvero avvilito.
ps - Un Sindaco che afferma "avrei potuto anche non portare in discussione consiliare il Piano Diritto allo Studio perchè non è più obbligatorio ..." non ha neanche capito che INFATTI non lo ha portato in discussione consiliare ma solamente chiesto di alzarte la mano.
il Capo supremo è distratto
_AM_
lunedì 13 novembre 2023
AMMINISTRARE. DAVVERO.
Ho più di una volta esternato considerazioni generali sui lavori consiliari
di Pozzo d’Adda (“sembra una riunione al bar, fra amici di vecchia data”)
arrivando provocatoriamente ad avanzare una proposta: meglio affidarsi ad un
Commissario Prefettizio per eludere il sottile filo rosso che lega tutte le
legislature e le rende l’una simile all’altra senza soluzione di continuità.
E basti pensare che nessuno della lista del Sindaco ha ottenuto i voti di preferenza che ho ricevuto io, autentico sconosciuto in paese e –facilmente – assai indigesto a tutti quelli che amano il silenzio delle coscienze e ci sguazzano da sempre)
Le due liste di minoranza – insieme – rappresentano la stragrande maggioranza degli elettori del Comune e l’essersi presentati alle urne “divisi” non è stato solo un grave errore strategico, ma ha regalato al paese un’Amministrazione poco rappresentativa, senza le adeguata cultura amministrative e senza passione.
Ad ogni modo, oggi avrei voluto commentare quanto accaduto nel corso della
discussione di un importante punto inserito all’OdG dello scorso consiglio
comunale.
Posticipo il ragionamento su una pessima pagina amministrativa, l’ulteriore conferma della profonda difficoltà di una classe Amministrativa, che non ha mai brillato negli ultimi anni ma oggi sembra non aver compreso il senso di un ruolo.
Domani – appena trovo qualche minuto – entrerò nel merito di un episodio
emblematico, su cui non posso tacere e lo devo alla PA che amo profondamente
_AM_
lunedì 6 novembre 2023
IMPIANTO BIO METANO FRA GORGONZOLA e MELZO
I sindaci di Melzo e Gorgonzola si sono dichiarati contrari alla realizzazione di un impianto di biometano all’interno del Parco Sud.
Chi per opportunità politica, chi senza crederci davvero, sempre meglio dei Sindaci
che preferiscono tacere.
Ovviamente Cassina non fa testo, il silenzio non stupisce, non credo abbiano compreso la questione, cosa sta succedendo poco distante dai nostri confini.
Invece risulta assai importante spiegare il silenzio degli ambientalisti (“a corrente alternata”) che amano custodire il territorio solo se le scelte urbanistiche discutibili non portano la firma di “amici” politici.
L’ho sempre detto: avrei voluto vedere custodire il territorio comunale quando fu aggredito dai “sinistri” con un PRG da 37 ambiti di trasformazione.
Avrei voluto vedere custodire il Parco Sud quando i “sinistri” approvarono un PII dentro lo stesso Parco Sud (mi riferisco all'operazione immobiliare in Via Trieste).
Avrei voluto vedere custodire il paesaggio quando il PD votò per lo stralcio di 100 mq di Parco Sud a Vignate.
No, nessuno disse nulla, anzi votarono a favore.
Io che sono l’ultimo arrivato, vorrei tanto capire perché una sfera di influenza politica subisca puntualmente il fascino di alcuni proponenti influenti (A2A oggi ma non è la sola società ad aver bucato il territorio).
E la storia del BioMas voluto dai “sinistri” a Masate ha fatto scuola: racconta molto più di quanto io posso scrivere.
Nel silenzio dei Sindaci “sinistri” confinanti, che non trovarono il tempo di strutturare osservazioni alle previsioni urbanistiche scellerate lungo i confini comunali.
Ora ci risiamo, la previsione sul terreno (di proprietà privata) è un impianto dalle dimensioni impressionanti.
Oggi vorrei vedere tutti gli ambientalisti a corrente alternata battagliare per stroncare sul nascere quella che dovrebbe rimanere una provocazione.
È il momento che una politica di ambito si riconosca nella salvaguardia di un territorio, salvaguardando tre ettari di terreno per qualcosa come 32 "campane" (sono le strutture per le lavorazioni del biogas).
Non sono contrario a questi impianti, utili per riconvertire l’energia, ma non è il cuore della Martesana il contesto migliore per ospitarli.
Una vera Politica d’ambito per farsi sentire in Regione (e in Città Metropolitana).
Il nostro territorio ha già pagato.
Lascia senza parole l’ambiguità di Legambiente, che - da ciò che si apprende dalla carta stampata: “…ancora non è chiaro se si dichiari favorevole oppure no alla costruzione”.
Spero che Coldiretti si faccia sentire, associandosi a una battaglia, che prenderà forma per opporsi.
A quel punto anche le “sinistre” ambiguità dovranno farsene una ragione.
mercoledì 1 novembre 2023
POZZO, PROGETTO POLIS PER UFFICIO POSTALE
lunedì 30 ottobre 2023
INTITOLATO il TORRIONE, STRUTTURA A CUI SONO MOLTO LEGATO
Il MAIO (Museo Arte in Ostaggio) ieri intitolato al Generale dei Carabinieri ARNALDO FERRARA è dotato di ascensore interno e altri accorgimenti (rispetto al primo progetto) per il superamento delle barriere architettoniche
Il MAIO sorge all’interno di una struttura pubblica (il “TORRIONE”) alla quale sono molto legato, per ovvie ragioni, ero assessore quando portammo in esecuzione il progetto di recupero (bravissimo l’ing Jurina)
Ricordo quando in CC si sosteneva “…il torrione è un ridere da abbattere” (cit.)
Sono felice che quelle voci non siano state ascoltate e il “rudere” venne recuperato
Con le passerelle di oggi riaffiorano alcuni indelebili ricordi, momenti emozionanti che intendo condividere con Te e chi ha pazienza e interesse a leggere un tassello di Storia di Cassina
L’occasione dell’intitolazione mi porta indietro di più di 10 anni, quando con procura speciale - ed ero anche assessore ai lavori pubblici - portai il Comune di Cassina alla sottoscrizione di un accordo transitivo con la Società “Il Casale” a causa di una complessa vertenza giudiziaria.
In data 8 aprile 2004 - quindi 5 anni prima che diventassi assessore - il Comune sottoscrisse con una società una convenzione urbanistica , relativa al Programma Integrato di Intervento denominato Cascine Casale-Bindellera.
Una convenzione -fra il Comune e l’anzidetta Società (e la Società Assicuratrice) - frutto di una convenzione urbanistica sottoscritta dal Comune ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n. 9/99, che diede AHIMÈ molti problemi
Almeno fino a quando - per scelta politica della giunta di cui feci parte (2009/2014) scelse di incaricarmi alla risoluzione della controversia.
Un
frenetico e difficile lavorio che restituì il TORRIONE e qualche altra opera pubblica al paese (seminterrato unes, 1000 mq destinate ad ospitare sedi associative)
Inutile e noioso oggi sarebbe ripercorrere l’impegno di questa partita delicata e complessa (resto a disposizione di chi volesse approfondire) che affrontai come procuratore speciale (ai sensi dell’articolo 185 del codice civile) e dovetti sovrintendere come assessore ai lavori pubblici
Grande merito dell’Ing Jurina coadiuvato dall’Uff Tecnico e dal provveditorato dell OO.PP (con cui stipulammo per indirizzo del mio assessorato “accordi importanti”)
Una storia bellissima, no. Scontata in tempi di patto di stabilità
(2009/2014)
Emozioni che non dimentico e che dubito possano ricordare nei selfie di oggi
Alla convenzione, che prevedeva edilizia residenziale privata a fronte della realizzazione - a scomputo oneri in un area a margine di via Trieste di - alcune opere pubbliche, subentrarono fra Comune e società privata.
Il Comune – per tutelare i propri interessi – avviò 4 cause di diversa natura.
A seguito dei contatti e trattative nel frattempo sviluppatesi tra le parti (con il privato) finalizzate a verificare le condizioni per una possibile risoluzione pacifica della controversia, vi fu composizione bonaria della vertenza.
Il privato assunse onere (previo deposito di idonea garanzia fideiussoria) i maggiori costi delle opere richieste dal Comune, in luogo dei lavori di sistemazione del Torrione
e altre opere pubbliche
A metà settembre 2010, ecco la predisposizione del progetto e realizzazione dei lavori di restauro del Torrione
Custodisco gelosamente decine di documento
Uno dei momenti più belli della mia lunga esperienza amministrativa, un momento che vivo con particolare orgoglio.
Perché seppur doveroso per me proporre piattaforme di eventuali accordi con la Società, fu importante mantenere la coerenza con un mandato politico e gli elementi acquisiti in Giunta nei mesi precedenti.
Ero delegato a trattare e negoziare per conto dell’Ente (Art 185 cc )
e avevo obbligo di sottoporre ai colleghi decisioni responsabili e con un grado di trasparenza inequivocabile, il cui vantaggio pubblico dell’accordo non fosse sindacabile.
La storia è lunghissima, ma non dimenticherò mai la firma in tribunale e il plauso di tutto il consiglio comunale.
Con
Procura Speciale ai sensi dell’art. 185 del c.p.c. “a transigere e conciliare” la composizione bonaria di tutte le controversie
apposi la firma davanti al Giudice per un accordo storico.
E in veste di assessore, ebbi la soddisfazione di portare a compimento l’opera che oggi si è scelto di intitolare al
Generale dei Carabinieri ARNALDO FERRARA
martedì 17 ottobre 2023
CASSINA, UN COMANDO PL CON UN GRANDE POTENZIALE
#cassinadepecchi
UNA PROPOSTA PER IL FUTURO: L'ECOVIGILE
Chiusa nel palazzo comunale, mi raccontano di un Sindaco in attesa di scritti, proposte e suggerimenti per fare qualcosa.
Non lo dirà mai, non lo ammetterà mai (😂) ma spesso attende ansiosa per rincorrere i contenuti di quanto viene scritto.
Anche da me.
Non mi da fastidio, anzi, sono felice se come “fucina di proposte” posso risultare utile al paese.
Voglio pensare che il prossimo giugno cambierà il Sindaco e auspico che chiunque assumerà l'onere di governare per 5 anni possa dialogare con il paese, per intercettare senza astio le buone pratiche proposte e suggerite senza continuare con la cantilena “ci avevamo già pensato”.
Ad esempio, l’idea di strutturare un progetto attorno la figura dell'ecovigile può risultare utile per il contrasto degli illeciti ambientali.
La nostra polizia locale - seppur sottodimensionata (questa amministrazione è riuscita a fare peggio di quella precedente) - vanta competenze in svariati settori, fra questi vi troviamo una capacità nel contrasto proprio degli illeciti ambientali.
Attività che sembra non interessare particolarmente a una giunta che procede da oltre quattro anni senza “scatti in avanti”.
Ci sono attività - prive dei necessari indirizzi politici - che la prossima Giunta dovrà intensificare.
Considerare prioritario il contrasto di alcuni comportamenti è dovere di ogni amministratore.
Al netto dei “disinteressati” e/o “di passaggio”.
Bisogna lavorare sui costi inutili per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.
In passato, la nostra Polizia Locale ha svolto numerose attività di indagine che hanno consentito di individuare e sanzionare i responsabili delle mini discariche sul territorio.
In alcuni casi erano rifiuti ordinari, in altri speciali con conseguente incremento dei costi per la rimozione.
La questione non è semplice - l’ex assessore la volle affrontare - perché
le sanzioni elevate ai sensi del Testo unico ambientale (così come le denunce penali) non portano introiti al Comune.
Le prime portano introiti a Città Metropolitana, le eventuali condanne a pene pecuniarie in sede di giudizio penale sono incassate dallo Stato.
I controlli sulla raccolta differenziata non può essere limitata sui rifiuti domestici.
Perché le sanzioni - in questo caso - vengono incassate dal Comune ma il contrasto di questi comportamenti deve includere ambiti più complessi e potenzialmente dannosi per l'ambiente.
Il messaggio che viene trasferito è sbagliato: fate la raccolta rifiuti al meglio perché se conferite correttamente e maggiormente “differenziato” pagate meno.
La questione è ambientale, non solo economica.
Infine l’ecovigile potrà intensificare i controlli degli autocarri che trasportano i rifiuti per verificare l'iscrizione all'Albo dei gestori ambientali e il possesso del formulario dei rifiuti.
Perché senza un chiaro indirizzo politico, che generi priorità sugli interventi della polizia locale, abbiamo agenti qualificati a fare ciò che potrebbero fare i nonni vigili agli attraversamenti e fin troppo impegnati a dare multe per un lavaggio strade che potrebbe esser svolto (nel 2023!!!!) con un sistema meno impattante e senza divieti.
E su questo tema ho già proposto un’azione nei confronto di CEM ma a oggi l’assessore non ha proferito parola.
lunedì 2 ottobre 2023
TENSOSTRUTTURA, RITARDI E MALAGESTIONE
La mala gestione dei ritardi sul ripristino della Tensostruttura di Via Radioamatori si è rivelata come un ulteriore passaggio negativo per l’attuale giunta.
È impressionante il numero di occasioni perse in questa legislatura, ho perso francamente il conto.
Una valanga di soldi, che onestamente avrebbero - insieme agli oneri generati dalla trasformazione urbanistica dell’area ex Nokia Siemens e mal impiegati (replicando scelte sbagliate di Mandelli) - cambiato il volto del nostro Comune, avrebbero offerto l’occasione per finanziare la realizzazione di strutture nuove.
Dopo un periodo davvero difficile (dal 2009 al 2014 le regole di attuazione del Patto di Stabilità erano realmente stringenti e limitative) ai Comuni è stata progressivamente aumentata la capacità di spesa.
Un momento storico davvero impensabile fino a qualche anno fa.
Si è arrivati nel 2019 - complice il numero incredibile di finanziamenti e di contributi ministeriali (e regionali) - davanti all’occasione storica di “far tornare Cassina fiore all’occhiello della Martesana”.
E invece, i Comuni della Città Metropolitana hanno realizzato l’impossibile, ma uno dei pochi Comuni - in Martesana l’unico - ad essere rimasto al palo è stato proprio il nostro territorio.
Il progetto scritto dall’associazione Ginnastica Artistica è stato il gesto più nobile (seppur disperato) di una realtà locale preoccupata dall’incapacità amministrativa di intercettare finanziamenti sul tema.
Sulla base di quel progetto,
che prevedeva l'ampliamento degli spazi, il Comune di Cassina ha ottenuto 140.000 euro di finanziamento dalla Regione.
La società Ginnastica Artistica - in continua espansione grazie al lavoro svolto sul territorio e al successo conseguito - registra un aumento delle allieve/i e gli attuali spazi risultano pertanto inadeguati.
La campagna mediatica di queste ore (molteplici articoli giornalistici raccontano il ripristino della tensostruttura) tralascia che sono trascorsi due anni di inerzia varia e - bene saperlo o ricordarlo - non c’è nemmeno il progetto definitivo.
L’assessore - tanto rapido nella passerella/annuncio inizio lavori di ripristino - non ha mai spiegato perché è stato accantonato il progetto di ampliamento degli spazi.
E sostituito con un lavoretto, peraltro mai iniziati “e in assenza del necessario livello di progettazione”.
Negligenze amministrative, che si traducono - nel migliore dei casi - in disservizi, mentre altre volte in danni pesanti.
Abbiamo visto le conseguenze di questo ritardo.
L’articolo non spiega i perché e allora ci penso io (spiace che sia ancora io ad assumermi l’onere).
Il progetto prevedeva l’ampliamento degli spazi ma per spostare una caldaia e - visto i ritardi - iniziare questo intervento a ottobre/novembre (lasciando al freddo atleti/e) sarebbe stato una follia.
Ora, qualcuno sostiene che per “…tagliare il nastro con slogan e selfie annessi e connessi”, i lavori saranno eseguiti il prossimo anno a ridosso del voto.
Probabile.
Quindi, la modifica del progetto, non più relativo all'ampliamento degli spazi dedicati ma semplicemente riqualifica degli ambienti esistenti, ha generato il ritardo e - credo - che la Società Ginnastica Artistica sia perfettamente informata del fatto che il progetto non sia più quello da loro redatto e finanziato dalla Regione.
Chiunque vincerà le prossime elezioni comunali, si troverà davanti un problema da affrontare.
Una tensostruttura nuova perché finanziata dalla Regione, che a causa dei ritardi dell’assessore Varisco (Sport) resterà inadeguata per dimensioni.
Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"
CHI SONO
- MAGGIO ANDREA - Uniti per Cassina.
- Nato a Caltanissetta il 14.08.1976
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