mercoledì 20 novembre 2019

UTILIZZO "FONDO DI RISERVA": DUBBI SU LEGITTIMITA'.


La giunta comunale ha disposto – mediante delibera n. 158 del 23/10/2019 - il terzo prelievo dal Fondo di riserva col quale ha proceduto al finanziamento del cap. 38 del PEG 2019/2021 “Contributi attività culturali di interesse pubblico” con euro 1.100,00.

La richiesta di contributo – pervenuta da parte dell’Area Cultura e Sport direttamente all’ufficio ragioneria – attinge dalle risorse a oggi disponibili sul fondo di riserva così come istituito ai sensi dell’art. 166 del TUEL.

Sono rimasto molto sorpreso della scelta dell'Amministrazione di procedere a questo prelievo dal Fondo di Riserva e - pochi minuti dopo aver appreso dell'esistenza della delibera - ho protocollato interrogazione scritta affinché venissero chiariti alcuni aspetti.

L'interrogazione sarà discussa prossimamente, nel frattempo il prelievo è stato comunicato dal Sindaco nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale.

Aspetto risposte scritte, perché sono convinto che non sussistano i requisiti di legge, oltre che evidenti ragioni di opportunità, per procedere a questo prelievo.

Dopo 20 anni di Amministrazione (fra CMM e Comune) ho fatto mia l'osservanza dei principi che regolano la macchina pubblica, con tutta la complessità, che amo profondamente e che la Politica (con la sua semplificazione comunicativa) non riesce a spiegare. 

E spesso - sembra incredibile - non riesce nemmeno a comprendere e l'ho capito dalla risposta vuota che il Sindaco ha voluto anticipare, e che in seguito commenterò. 

Comincio col dire che il FONDO DI RISERVA è notoriamente utilizzato con deliberazioni dell'organo esecutivo da comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità e “…nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti”.

Mi chiedo - anzi chiedo al Sindaco - come sia possibile che un’Amministrazione che ha recentemente dovuto allocare circa 500.000 € (risorse per entrate straordinarie non prevedibili) abbia optato per il prelievo di 1.100 € dal “Fondo di Riserva” da destinare a “Contributi attività culturali di interesse pubblico”.

Il Sindaco - di fronte alle mie contestazioni - ha risposto che "dovevamo pagare la Banda per il 4 novembre, è tutto regolare", io non sono convinto e spiegherò il perché in seguito.

Prima mi sento di criticare la scelta dal punto di vista politico-gestionale, recuperare 1.100 € da un fondo utilizzato per spese non previste e non prevedibili (ad esempio "bambini da inserire in comunità, a carico delle Amministrazioni") non certamente la Banda con le trombe e tamburi, che sono spese la cui copertura nelle risorse iscritte a Bilancio nei capitoli di spesa esistenti.

500.000 € in più di entrate correnti allocate spesa corrente, anche attraverso variazioni, tagli nelle spese previste in Bilancio.

Nel migliore dei casi si tratta di "gestione poco razionale dei soldi pubblici" da parte di una giunta priva di esperienza e ancora troppo scadente per aspettarsi risposte di merito, ma la questione appare più complessa. 

La suddetta iniziativa – che da quanto letto in determina è apparso come l’ennesimo contributo in quanto veniva omessa la ragione del finanziamento e il relativo destinatario - non corrisponde ai più volte richiamati obiettivi inerenti al contenimento dei costi.

Il prelievo dal Fondo di riserva racconta gravi difficoltà politico-amministrative, le risposte del Sindaco ("voglio dire una cosa a chi ci ascolta, è tutto regolare" senza rispondere alle domande avanzate) restituiscono l'immagine inconsistente dell'esecutivo.

L’utilizzo del fondo di riserva per finanziare attività programmabili – o anche solo prevedibili – è un utilizzo improprio di uno strumento che il legislatore ha previsto per far fronte a una specifica tipologia di spesa (e non certamente per pagare la banda musicale!!!!) 

Le risorse per finanziare queste spese devono esser ricavate nei capitoli di spesa esistenti, esistenti o di nuova formazione. 

Laddove risultino insufficienti sono possibili da implementare attraverso una variazione di Bilancio.

Non serve andare lontano, basta seguire LE LINEE GUIDA PER LA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEI COMUNI, DELLE CITTA' METROPOLITANE E DELLE PROVINCE  SUI  BILANCI  DI  PREVISIONE.

Il fondo di riserva per spese obbligatorie e impreviste, disciplinato dall'art. 166 TUEL e' uno strumento ordinario destinato a garantire il rispetto del principio della flessibilità' di bilancio, individuando all'interno dei documenti contabili di programmazione e previsione di bilancio la possibilità' di fronteggiare gli effetti derivanti dalle circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare nel corso dell'esercizio.

Ho chiesto al Sindaco di voler fornire risposte sul requisito di imprevedibilità che possa avere il finanziamento della banda musicale e quale sia l’obbligatorietà riscontrata nella richiesta pervenuta dall’area Cultura e Sport al fine della legittimità dell’atto deliberato (n. 158 del 23/10/2019 ).

Ho chiesto la motivazione per la quale non si è intervenuti attraverso variazione di bilancio previa modifica o creazione ex novo di capitolo di spesa.

Quali sono i motivi che hanno impedito solo pochi mesi prima di programmare iniziative e di inserirle all’interno delle voci di bilancio?

Se il revisore dei Conti abbia confutato l’idoneità della spesa finanziata con lo strumento reso dall’art. 166 del Tuel e ho chiedo che venga fornita relazione scritta che attesti legittimità.

Questo perché la delibera (con tutto il fascicolo dei pareri) verrà inoltrata agli organi competenti per verifica di eventuale "...insussistenza di profili di legittimità degli atti amministrativi”.

Questo è l'ingrato compito di controllo, a cui un Consigliere comunale è chiamato, ma è un dovere che intendo mantenere come impegno nell'interesse di tutti.

Al di là delle sceneggiate della partitocrazia, la Pubblica Amministrazione è cosa seria e occorrono competenze, tanto studio e passione per "albergarla" con serietà.

Questo comporta un prezzo da pagare, lo pago fieramente da molti anni.

Andrea Maggio

lunedì 18 novembre 2019

LETTERA AL SINDACO: ALCUNI DISAGI

QUESTA E' L'INTERROGAZIONE PROTOCOLLATA E IN ATTESA DI RISPOSTE DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
___________________________________________________


Egr. Sindaco,



venuto a conoscenza del recente disagio vissuto dai residenti della via Orsa Minore a causa dei rumori dovuti al funzionamento dell’impianto caldaia recentemente installato lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori,  sono a proporre alcune riflessioni e porre alcune domande a riguardo.

La caldaia è confinante con il residenziale e – in costante funzionamento – sta generando  forti  disturbi fra i residenti in quanto  sono maturate perplessità circa l’area  prescelta per la nuova installazione e  sull'inquinamento  acustico generato.

A ragion di ciò, sono a chiedere informazioni a riguardo, in particolare:
Se l’Amministrazione fosse a conoscenza del recente disagio vissuto dai residenti della via Orsa Minore,  rispetto alla nuova caldaia installata lungo il lato ovest della struttura comunale adibida a Piscina;

Se esista un’analisi previsionale di impatto acustico, richiesta in base all’articolo 8 della legge quadro sull’inquinamento acustico n.447/95;

Se esista una  relazione  a  conclusione dello studio stesso in grado di analizzare  e prevedere  l’effetto del suono generato da un’attività o infrastruttura sul territorio circostante,  con tutte le proprie funzionalità.

Di fatto questa relazione previsionale di impatto viene richiesta per il rilascio della concessione edilizia – oltre che per postazioni di servizi commerciali polifunzionali – per nuovi impianti e infrastrutture produttive, ricreative e (come nel caso specifico) sportive.

Ma al di là della destinazione attribuita alla struttura pubblica, in questo caso sportiva ma sarebbe potuta essere diversa,  questo studio previsionale impone di controllare che il clima della zona non sia acusticamente inquinato  e viene  richiesto dai comuni per il rilascio della concessione edilizia.

Le nuove strutture e previsioni – anche  attraverso proprie  e  legittime funzionalità –  possono risultare  inquinanti  sia per l’esercizio medesimo a cui sono chiamate, sia (profilo acustico)  come il  nuovo impianto caldaia posizionato lungo il lato ovest sta manifestando in  questi primi giorni di funzionamento.

L’adiacenza ad abitazioni residenziali di via Orsa Minore e a pochi metri delle camere da letto  rende la vita impossibile ai residenti della zona.

L’esistenza della relazione richiesta dovrebbe  contenere già al suo interno le misure necessarie (prescrittive) atte a contenere il livello di rumore entro i valori ammessi dalla legge, se dallo studio di impatto si prevede che il rumore generato  dall'attività  andrà oltre  e  chiude uno studio tecnico che deve dimostrare che l'attività in questione  (nel suo complesso)  non disturberà il vicinato.

Chiedo copia di relazione, interessa conoscere quali siano le prescrizioni necessarie adottate come  completamento di uno studio che parte a monte: dalle misure fonometriche per definire il clima acustico della zona, l'analisi delle sorgenti sonore e uno studio di fattibilità di bonifica.

E’ noto che i Comuni hanno l’obbligo di provvedere alla classificazione acustica del territorio comunale, atto che deve essere coordinato con gli altri piani di regolamentazione e pianificazione locale. 

La classificazione (zonizzazione) acustica è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti. I valori limite e la definizione delle classi per la zonizzazione acustica sono dettati dal DPCM 14/11/1997 e l’ambito ove sorto il disagio è di confine fra due zone con differenti soglie acustiche.

In considerazione del territorio di confine fra due “zone” con differenti limiti di  legge, non basta  valutare  tutte le strade e soluzioni utilizzabili per ottimizzare il progetto  per  garantire che l'impatto sulla zona sia  inferiore ai limiti di legge, ma abbiamo il dovere di eliminare il disagio arrecato dal nuovo impianto alle residenze preesistenti,  sistemate lungo il lato ovest della struttura comunale.

Le  attività programmate dalla gestione del centro natatorio (dalle 5,45 alle 22 tutti i giorni, tranne sabato e domenica) lasciano  immaginare quanto possa divenire invasivo il disagio.

Sono  a chiedere come sia  maturata la scelta della precisa ubicazione dell’impianto e se siano state considerate altre opzioni, magari più onerose ma che  tenessero conto del disagio dei residenti di via Orsa Minore.

Salvaguardando  vivibilità della zona,  salute dei residenti e preservando  valore degli immobili confinanti.





Cordiali Saluti

Andrea Maggio

giovedì 14 novembre 2019

UNA CONFUSIONE CHE ALIMENTA I DUBBI

Sto ricevendo alcune critiche per la pazienza mostrata nei confronti dell'attuale Amministrazione, ogni giorno che passa comincio a temere che non siano del tutto irrazionali.

Come anticipato nel post del 27 agosto, anche per Cassina è stata disposta l'erogazione ai Comuni del contributo per l'anno 2019, per la loro partecipazione all'attività di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2018.

La sera precedente avevo ricevuto una telefonata rivelatrice, importante, che mi rivelava la notizia positiva del bel colpo di "fortuna".

La notizia – come sempre inizialmente si tende a fare quando non si conoscono fonti – è stata dai più messa in dubbio.

Ma il CONTRIBUTO PER LA LOTTA ALL'EVASIONE annunciato con provvedimento del 7 agosto 2019 non solo era reale, ma l’importo assegnato al nostro Comune è davvero importante.

Si tratta di un’esperienza di collaborazione interistituzionale individuare presunti evasori utilizzando le informazioni in loro possesso sui cittadini residenti nel proprio territorio e inviando all’Agenzia delle Entrate segnalazioni qualificate che contengano indizi su presunti evasori.

E’ stata avviata in Italia dal 2009 (con l’articolo 1 del decreto legge 30.9.2005 n. 203) e da allora, per incoraggiare la partecipazione dei comuni, è stata riconosciuta loro una quota delle maggiori somme accertate e riscosse (inizialmente pari al 30 per cento) e dal 2011 al 100 per cento. 

Sono stato informato che - relativamente alla lotta all'evasione anno 2018 (Giunta Mandelli, proprio così) - il contributo per Cassina è di 299.000 €.

Praticamente un record, che onestamente è suonato stonato sin dai primi istanti.
Provai ad alzare il telefono e confrontarmi con qualche esponente consiliare di maggioranza, ma in quei giorni l'informazione non era ancora giunta in paese.
La cifra è importantissima, basti immaginare che in quasi tutti i Comuni premiati in altre Regioni il contributo si attesa a circa 50.000 €.

Il nostro Comune – con 299.000 € - ottiene un risultato straordinario.

Da un lato, ora che i soldi sono depositati nelle casse comunali (e mi sono complimentato con il lavoro degli Uffici Comunali, per il grande risultato) qualcuno dovrà ricredersi dopo aver sostenuto che la mia informazione fosse “una bufala”, dall’altro l’entità del contributo assegnato a Cassina è di un’importanza tale da aver suscitato curiosità amministrativa.

Ho protocollato un’interrogazione a fine agosto, lasciando mesi di tempo all’Amministrazione per effettuare ricerche e verifiche del caso prima di poter dare una risposta compiuta.

La risposta dell’assessore – arrivata dopo 50 giorni – è stata discussa nel corso della seduta consiliare del 21 ottobre e – fatto certamente non positivo – oltre a non fornire chiarimenti di merito, ha alimentato alcune perplessità.

Dopo aver riferito che “…nell’attuale Bilancio esiste una voce dedicata a questo tipo di entrata” ha ammesso che  “…per l’anno in corso, la previsione è attualmente zero, perché questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016, dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato all’Ufficio Tributi e delle attività istituzionali assegnate allo stesso ufficio”.

Eppure il contributo per l’anno 2019 è relativo – si legge dal provvedimento Ministeriale – alla partecipazione dei Comuni e lavorazione all’attività di accertamento fiscale e contributiva per l’anno 2018.

Ma perchè allora, l’assessore aveva sostenuto pochi minuti prima che “…questa attività è stata svolta in modo sistematico fino al 2016 e dopo questa data non è stato più possibile continuare questa attività a causa della riduzione del personale assegnato” ?

Quindi – dato atto che il 2018 è sicuramente successivo al 2016 – non resta che considerare la risposta dell’assessore “pressappochista”, intenta a giustificare “…la mancata previsione in entrata” con l’interruzione dell’attività svolta.

Quindi, al di là che interrompere un'attività così importante non rappresenta un bel messaggio, devo dire che - nonostante i due mesi di tempo per formulare una risposta di dettaglio - l''Amministrazione ha sprecato un'altra occasione per mostrarsi competente.

Non saprei dire con esattezza perchè abbiano voluto gestire la questione in modo così superficiale, ad ogni modo resta il diritto alla trasparenza di tutti ed esser informati delle reali ragioni di un contributo, la cui entità è importante.

Come ho spiegato in Consiglio – ed è agli atti la dichiarazione – sarebbero servite parole chiare, non posso e voglio credere che Cassina dè Pecchi sia luogo ove pullulano evasori, improvvisamente stanati.

Sono più portato a pensare che vi siano ragioni straordinarie che possano giustificare entrate altrettanto straordinarie come questa.

L’assessore nella sua risposta alla mia interrogazione fa sapere che “…. l’informazione della cifra assegnata ha raggiunto gli uffici a metà agosto e che – pertanto – l’informazione alla componente politico-amministrativa fosse arrivata da questo Blog, che in un certo senso mi inorgoglisce ulteriormente ma desta una certa preoccupazione la serenità con la quale si affrontano incertezze e carenti informazioni.

Ammettere che “…a questo dato (299.000€) non è stata aggiunta nessun’altra informazione” e “non sono stati forniti dettagli relativi alla cifra assegnata per quest’anno, ovvero, a fronte di quale accertamento sia stata definita” senza aver fatto nulla – in due mesi – per superare le lacune, non è un fatto positivo e aggiunge “…normalmente a questa informazione dà seguito anche a che tipo di accertamento è stato fatto” ha compreso che il clima di impreparazione è strutturale.

Nelle risposte dei “forse” e dei “probabilmente potrebbe essere” ho rilevato molta confusione e incertezza, mali certamente superabili con i mesi e che solitamente albergano in pubbliche Amministrazioni guidate da neofiti.

Il problema è che – in questo caso – l’assessore in questione è fra quelli più esperti, su cui possiamo legittimamente attenderci qualcosa di positivo.

Un consiglio: le interrogazioni non sono da sottovalutare, devono servire da stimolo per arricchire conoscenza e lavoro dell’Amministrazione.

L’assessore avrebbe dovuto sapere di cosa parlava, non limitarsi a “dovrebbe essere, forse, probabilmente”, piuttosto che mostrare questa impreparazione avrebbe dovuto prendere carta e penna – alzare il telefono – e ottenere le risposte alla fonte.

Quante volte l’ho fatto io…

Quando un assessore scrive "non è stato più possibile proseguire con questa attività" di lotta all'evasione, adducendo a motivi dovuti all'esiguo numero dei dipendenti, forse dimentica che quando si governa un Comune di 87 dipendenti si possono trovare molte soluzioni.

Serve la volontà. 

Alla domanda “dove intendete allocare i fondi straordinari?” l’assessore ha balbettato, posticipando l’argomento “a una specifica variazione di bilancio, che verrà discusso nell’ambito dell’assestamento di bilancio in discussione”.

Sulla destinazione dei fondi devo però dedicare un post specifico, oggi mi limiterò a dire che sono stati rimpolpati i tanti capitoli oggetto di “tagli” nella tanto contestata variazione di bilancio precedente.

Ma ne parliamo nel prossimo post.

Fine pausa pranzo.

AM

giovedì 7 novembre 2019

SINDACO SMENTISCE L'AVVOCATO SULLE FIDEJUSSIONI - APERTO IL BANDO ALLOGGI POPOLARI


La confusione generata intorno alla questione area Nokia Siemens non rende merito a nessuno, soprattutto non aiuta a capire cosa stia accadendo.

Ci eravamo lasciati - qualche post fa - con l’avvocato incaricato dal Comune che relazionava: “Mancano le fideiussioni relative al lotto 4 (logistica)” mentre oggi leggo la smentita del Sindaco dalle pagine di un periodico locale: “Le fideiussioni ci sono e sono apposto”.


Questo l'Avvocato:



Mentre oggi - altro colpo di scena - leggo la smentita del Sindaco dalle pagine di un periodico locale: “le fideiussioni sono state consegnate e sono a posto”. 


Se così fosse, come sostenuto dal Sindaco, sarei molto più contento, resterebbe da capire che genere di fideiussione sia stata - eventualmente - depositata (bancaria o assicurativa?)

Ma ci arriveremo. Perché non scrivo per niente, una cosa alla volta.

E' già successo a Cassina di avere in mano polizze assicurative, la storia la conosco bene visto che andai io in tribunale chiudere le vertenze passate.


Sappiamo l'importanza strategica delle fidejussioni relative al lotto 4, che rappresenta il lotto più esteso ed economicamente più importante per la comunità cassinese e grazie al quale - sia che la logistica venga confermata o meno dall'attuale Amministrazione - potrà offrire al paese una serie di opere pubbliche sulle quali (purtroppo) l'Amministrazione non ha ancora detto una parola.

Ritardi che cominciano a preoccupare.

Ad ogni modo, prima di tutto occorre sapere chi - fra il Sindaco e l'avvocato da lei nominato - sia poco informato, l'importante fidejussione è stata depositata o no?

Ho protocollato una richiesta ufficiale in Comune, vediamo quale risposta mi verrà data e quali documenti verranno prodotti.
Oggi però, volevo informarvi di una questione, che forse alcuni di voi conoscono bene ma - parlando con qualche amico - ho capito non esser stata molto pubblicizzata.

E' stato emesso l'avviso pubblico per l’assegnazione delle unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici disponibili.

E' relativo all’ambito territoriale di Cernusco sul Naviglio ATS Milano Città Metropolitana, quindi si riferisce a case popolari, edilizia residenziale pubblica, site nei comuni di Bellinzago Lombardo, Carugate Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola di proprietà dei Comuni indicati e di Aler.

A dire il vero, Cassina d/P non ha molti appartamenti comunali, le ultime 18 unità abitative realizzate risalgono a qualche anno fa, quando da assessore ai lavori pubblici ebbi l'onore (e le difficoltà di un fallimento incombente dell'impresa, poi avvenuto un secondo dopo la consegna delle chiavi) di completarne la realizzazione.

L'intervento di realizzazione fu progettato dall'Amministrazione Ginzaglio (quindi, antecedente al mio assessorato) su forte spinta dell'allora assessore alle Politiche Sociali Alessandro Patella.

A quei tempi, ero già seduto in Consiglio Comunale - capogruppo di minoranza- e avanzavo forti dubbi rispetto all'ubicazione, pur riconoscendo valido l'obiettivo politico di offrire risposte alla questione abitativa.

L'intervento - finanziato al 75% da Regione Lombardia - riguardò 15 appartamenti (realizzati nella ex biblioteca di via Michelangelo e 3 alla casa albero di via Mazzini) e andò ad implementare la scarsa offerta immobiliare pubblica. 

Portare a compimento quei lavori non fu cosa semplice, entrare in possesso delle chiavi poche ore prima del fallimento dell'impresa è stato un passaggio fondamentale per completare i lavori (con l'atra impresa) e poter consegnare gli appartamenti a chi ne aveva bisogno.

Storie lunghe, che il grande pubblico è legittimato a non conoscere, ma entrare in possesso delle chiavi ha consentito di concludere i lavori senza i sigilli per chissà quanto tempo.

Tornando al Bando, consiglio a tutti (quelli che ne abbiano requisiti e quindi reale bisogno) di fare richiesta di alloggio popolare.

II PERIODO APERTURA E CHIUSURA DELL’AVVISO

Ore 9.00 del 25 OTTOBRE 2019 alle ore 16.00 del 29 NOVEMBRE 2019


1. Indizione dell’avviso pubblico1.1. Ai sensi dell’articolo 8, comma 5 e articolo 27 del regolamento regionale n. 4/2017 e s.m.i. e DGR X/7316 del 30 ottobre 2017 è indetto l’avviso pubblico per l’assegnazione delle unità abitative disponibili destinate ai servizi abitativi pubblici.

CHI PUO’ PRESENTARE LA DOMANDAPossono presentare domanda i soggetti in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza, situazione economica, abitativa e familiare specificati nell’art.7 del regolamento regionale 4/2017 modificato ed integrato a marzo 2019 e dalla Legge Regionale dell’ 8 luglio 2016 n° 16. Non potranno presentare domanda i nuclei familiari con indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) superiore ad € 16.000,00, come previsto dall’art.7 del regolamento sopraccitato.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONELa domanda va compilata dal richiedente esclusivamente in modalità telematica accedendo alla piattaforma SIAGE. https://www.serviziabitativi.servizirl.it/serviziabitativi/.Ogni postazione p.c. è valida anche quella di casa.

COME ACCEDERE ALLA PIATTAFORMA SIAGE:Con tessera CRS (Carta Regionale dei Servizi) in corso di validità o CNS (Carta Nazionale dei servizi) con PIN, da richiedere alla seguente A.S.S.T. Melegnano-Martesana nelle sedi di:Cernusco sul Naviglio in via Filippo Turati,4 tel.02 9265 4423 oppure Gorgonzola in via Don Carlo Gnocchi,2 tel. 02 9265 4634;

Con credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).I cittadini interessati a partecipare possono prendere visione dell’avviso pubblico sul sito istituzionale del proprio comune, dei proprietari e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia o presentarsi presso le sedi di seguito indicate ove ritirare l’avviso, la relativa modulistica e chiedere un eventuale appuntamento per la registrazione e la compilazione della domanda:

Agli interessati consiglio di recarsi personalmente in Comune mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 e giovedì dalle 9.00 alle 12.00.

Meglio se con appuntamento telefonico (02/95440222).

Poi, c'è anche la possibilità di recarsi all'Aler Milano - UOG di Sesto San Giovanni via Puricelli Guerra, 24 su appuntamento telefonico al numero 800019229 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.30 e il mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 15.30 (verificare)


Si precisa che in caso di appuntamento con i servizi comunali o Aler, l’interessato deve portare:

 data di iscrizione all’anagrafe comunale e regionale (residenza anagrafica o svolgimento di attività lavorativa nella Regione Lombardia per almeno cinque anni consecutivo alla data di presentazione della domanda); attestazione ISEE; CRS o CNS (Carta Regionale o Nazionale dei Servizi) con relativo PIN, oppure credenziali SPID; cellulare e indirizzo di posta elettronica utilizzati per l’abilitazione alla piattaforma; documento d’identità, CRS o CNS, di tutti i componenti del nucleo famigliare; per i cittadini non appartenenti all'Unione europea: permesso di soggiorno di lungo periodo o permesso di soggiorno almeno biennale in cui si attesti che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo; per cittadini di stati non appartenenti all'Unione Europea: documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare non possiedano alloggi adeguati nel paese di provenienza; attestazione di indigenza rilasciata dai Servizi Sociali del Comune di residenza, se l’ISEE è pari o inferiore a € 3.000,00; marca da bollo da 16 Euro, nel caso non si opti per il pagamento virtuale; eventuale documento attestante l’invalidità civile; eventuali altri elementi e informazioni ritenuti indispensabili dal servizio di supporto.Tutti i documenti sopra elencati devono essere in corso di validità.

Spero di aver fatto cosa utile, informando i lettori del Blog.

E io non pago nessun addetto stampa o consulente comunicazione.

Ma niente polemica, Andrea Maggio è un uomo nuovo! 

; )))



martedì 5 novembre 2019

NOKIA SIEMENS, UN COLPO DI SCENA!!

La questione "area ex Nokia Siemens" sta diventando una partita a scacchi, avvincente, fra soggetti con grosse responsabilità politiche.

Da un lato l'attuale Amministrazione, che ha chiesto parere ad un Avvocato in merito alla legittimità della deliberazione di giunta comunale (n. 100 del 3 agosto 2018, schema di convenzione relativa all'operazione Immobiliare interna all'ex area Nokia Siemens) dall'altro l'ex Amministrazione "madre politica" della discussa convenzione con Be.Co approvata in Giunta.

Un grosso complesso immobiliare, circa 20 milioni di intervento, di cui sono venuto a conoscenza non appena la delibera è stata pubblicata (ero sdraiato in spiaggia)

Una partita a scacchi complessa, fra due delle quattro componenti, che ha finito per caratterizzare l'atteggiamento politico-consiliare in questi primi mesi di legislatura.

La nomina dell'Avvocato da parte dell'attuale Amministrazione ha creato un clima inverosimile, durante il quale la politica cassinese ha vissuto sospesa in un limbo - nel quale si trova ancora - in attesa che arrivasse la relazione di merito alla legittimità, o meglio ancora si riescano a comprendere quanti e quali criticità vi siano comprese. 

Nel frattempo, sono mesi che gli "addetti ai lavori" esterni a questa partita ironizzano sui continui complimenti incrociati che Mandelli e la Balconi si sono rivolti, sulla carta stampata e in aula consiliare. 

Io non ho mai ironizzato sulla questione, perchè ho compreso sin da subito che SI STAVANO CONCRETIZZANDO I MIEI TIMORI e CHE QUANTO SEGNALAVO GIA' DA UN ANNO NON ERA "POLEMICA STERILE" COME VENIVA BOLLATA, MA SI TRATTAVA DI ELEMENTI TECNICO-GIURIDICI - OGGI AVVALLATI E APPROFONDITI DA UN LEGALE - CHE IL CLIMA "PEACE & LOVE" DI QUESTI 6 MESI NON POTEVA NASCONDERE.

La Convenzione stipulata a novembre 2018 dalla Giunta Mandelli, sostanzialmente identica alla bozza approvata in quel caldo mezzogiorno di agosto - oltre ad essere scritta male - racconta la pagina buia della politica cassinese, obblighi assunti e mix di inadempienze che nessuno si è preoccupato di far rispettare.

La questione è torbida e presenta scenari preoccupanti, ma questo dovrò ancora raccontare nei prossimi post, perchè oggi voglio raccontare il colpo di scena che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Io avevo anticipato - ad un Consigliere Comunale di Maggioranza, nel corse delle celebrazioni del 4 novembre - che una volpe come Mandelli avrebbe giocato d'anticipo, uno che vende cara la pelle (nel senso buono del termine, un professionista della politica anche se non sempre buona e trasparente).

E oggi, proprio quando tutti stanno aspettando, che il Sindaco ufficializzi l'atto dovuto (informativa alla Procura della Repubblica, Anac e Corte dei Conti dei rilievi dell'avvocato) per tutelarsi rispetto ad accadimenti futuri, Mandelli protocolla un'interrogazione consiliare e chiedendo conto - ufficialmente - all'attuale Amministrazione "...come mai sono stati conferiti i titoli di agibilità (...) senza che fosse stata completata la strada di collegamento con via Mazzini"

Che i nodi fossero arrivati al pettine era chiaro a tutti (http://andreamaggio.blogspot.com/2019/10/area-ex-nokia-i-nodi-arrivano-al-pettine.html) ma ciò che non era prevedibile è che Mandelli - prima ancora che il Sindaco ufficializzasse l'informativa alla Procura della Repubblica, Anac e Corte dei Conti dei rilievi dell'avvocato - presentasse l'interrogazione consiliare, scrivendo : "Tale titolo di agibilità doveva essere conferito in base a quanto stabilito all'art 9.1 della Convenzione".

L'interpellante ex Sindaco - attuale consigliere di Minoranza - vuole "...comprendere se la convenzione (da lui ideata e approvata) è stata oggetto di controllo e verifica e se eventuali inadempienze siano state notificate e sanzionate".

Una partita a scacchi, dove tutte le mosse - anche quando tattiche - giustificano la strategia complessiva, che ad oggi è stazionata sul "volemose bene" e spingerà - visto che vecchi e nuovi Amministratori hanno le loro responsabilità su questo disastro - all'italico "tarallucci e vino".

Siamo un pò tutti in attesa che l'attuale Sindaco faccia dichiarazioni di sostanza sull'argomento, la giunta non ha idea chiara di quanto grave sia l'aver prorogato scadenze di obbli convenzionali senza fidejussioni a copertura della corretta esecuzione delle opere pubbliche a scomputo. 

Oggi un colpo di scena, che in molti hanno letto con ironia, ma che trova alcune fondamenta e che - credo e temo - che abbia già fatto cambiare idea al Sindaco che non informerà la Procura della Repubblica.

Con tutte le conseguenze politiche e non solo.

Mandelli è stato abbastanza chiaro sulla strategia: "la Convenzione - per noi - rimane un documento valido (...) in mancanza di atti amministrativi che ne mettano in discussione la validità, è un obbligo che l'amministrazione deve far rispettare per tutelare cittadini e territorio".

Traduzione politica: 1 a 1 palla al centro, continuiamo a volerci bene come in questi mesi, non facciamoci male.


Andrea Maggio 


domenica 3 novembre 2019

FESTA DEL 4 NOVEMBRE (2019)



Il post di oggi è una boccata d'ossigeno rispetto a quanto offerto da quelli incentrati sul “pasticcio area ex Nokia Siemens”, che tornerò a trattare presto in quanto le incongruenze, le anomalie e le “singolarità” inserite in convenzione e le inadempienze diffuse sono tali da prefigurare scenari nuovi a tutela di tutti.

I recenti rilievi giuridici dell'avvocato sono in fase di approfondimento da parte di molti “addetti ai lavori”, io che le criticità della Convenzione (approvata il 03/08 alle 12.00) le ho sempre raccontate, oggi vivo con orgoglio e un velo di amarezza, il riconoscimento di molti (“...ancora una volta avevi ragione”).

Per troppi era “polemica sterile”, oggi siamo certi che passeremo ancora qualche anno a leccarci le ferite urbanistiche.

Ad ogni modo, errori sono stati commessi dalla precedente Amministrazione e mi attendo che l'attuale “tagli il cordone ombelicale” con il passato.

4 NOVEMBRE – FESTA DELL'UNITA' E DELLE FORZE ARMATE

Oggi però, voglio iniziare la settimana con un argomento più leggero, che sia di stimolo per una politica più efficace.

La Civica Amministrazione, le Associazioni Combattentistiche (l'Associazione Alpini) le autorità Comunali, Militari e Religiose hanno messo in evidenza il valore storico della data “4 Novembre”, che con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale. anniversario dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, nel ricordo dei Caduti e Dispersi di tutte le guerre nei campi di battaglia, di prigionia e di internamento per la riconquista delle libertà democratiche.

Il 4 novembre l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale.

Nei discorsi che il Sindaco ha letto, un pensiero di gratitudine alle Forze Armate e le Forze dell’Ordine, purtroppo il tempo poco clemente non ha favorito la partecipazione dei Cittadini.

Ad ogni modo – al di là delle condizioni climatiche svantaggiose – ritengo sia mancata la “costruzione culturale” intorno alla celebrazione.


Mi spiego meglio, senza polemica alcuna ma come semplice spunto per il prossimo anno, rendere la ricorrenza non una celebrazione fra noi “addetti ai lavori” da presenziare il giorno delle funzioni.

E' necessario costruire “consapevolezza” dell'importanza del ricordo, dell'orgoglio, del costante impegno delle “Forze dell'Ordine”.

Le iniziative organizzate per commemorare non devono limitarsi alla Corona depositata davanti al Monumento del Milite Ignoto e l'alza bandiera (sempre toccante).

Potremmo chiedere collaborazione dei vertici militari locali, per organizzare “Caserme aperte” per rendere ancor più consapevoli i i nostri ragazzi dell'indispensabile contributo dei Carabinieri, della Polizia Locale, della Protezione Civile.

Di tutti quelli, che sono dalla parte giusta e che lavorano ogni giorno da "baluardi della democrazia"

Lo scorso anno abbiamo celebrato il centenario della fine della Grande guerra e tutti devono porre in essere iniziative volte al rispetto della norma e del suo significato.

Con la nota numero 4655 del 22 ottobre 2019, il Miur ha invitato le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado a promuovere iniziative o partecipare a quelle che verranno realizzate. 

Ecco, serve il coinvolgimento, serve qualcuno - che in Giunta - "tiri le fila" e costruisca progetti validi e culturalmente nobili

Questo è il mio consiglio.

Andrea Maggio
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

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