martedì 19 gennaio 2021

AMIANTO: UNA PROPOSTA PER CASSINA


L’Italia è stata il primo Paese europeo a bandire l’utilizzo dell’amianto per motivi di sanità pubblica e lo ha fatto intervenendo in via normativa con l’emanazione della legge nazionale n.257/92 e le successive disposizioni attuative regionali.


La legge si occupava di regolamentare le procedure adottabili per il trattamento dei prodotti contenenti amianto, largamente utilizzati in edilizia fino al momento in cui ne è stato vietato l’uso.

A questo scopo, la legge prevedeva anche la realizzazione di un censimento, a livello nazionale, di tutti i siti in cui il materiale, ormai fuorilegge, era presente.

Tutto ciò al fine di individuare i luoghi da bonificare e, quindi, di operare la rimozione dell’amianto e il suo smaltimento in appositi impianti.

A tutt’oggi, però, il problema della bonifica e smaltimento dell’amianto si presenta come una questione ancora aperta e la sua risoluzione, visti i dati diffusi da Legambiente, non appare facile né rapida.


E' immaginabile – che anche a Cassina come in tutti gli altri Comuni - esistano alcune situazioni private ove sia presente l'amianto ed è per questo che prossimamente proverò a capire quante di queste situazioni siano note agli uffici ed eventualmente, quante di queste abbiano comunicato l’avvio del procedimento amministrativo al proprietario o all'amministratore di condominio.

Con l'avvio del procedimento viene richiesto al privato proprietario (o amministratore dello stabile che presenta amianto) di produrre entro alcuni giorni, una relazione, avvalendosi di un professionista abilitato allo scopo, sullo stato di conservazione dei manufatti contenenti amianto.

La relazione dev'essere inviata in Comune e da quest'ultimo messa agli atti comunali.

L'avvio è il procedimento, atto propedeutico perdar luogo all'intimazione di procedere o meno alla rimozione dei manufatti in amianto con spese a proprio carico e mediante Ditta specializzata.

Non sono a conoscenza di particolari situazioni, posso immaginarle ma – ripeto – non sono ufficialmente informato di nulla.

Ma siccome la mancata risposta da parte del proprietario nei termini previsti nella comunicazione ricevuta dal Comune e qualora dalla relazione si evidenzi uno stato di deterioramento del manufatto e il proprietario non provveda alla rimozione, si DEVE procedere con atto impositivo di rimozione.

Premesso che eventuali negligenze burocratiche sono perseguibili, proporrò all'Amministrazione un percorso, senza però che – come al solito e nel modo più noioso che si possa – mi debba sentir rispondere “ci avevamo già pensato”.

Intanti chiederò dati ed elementi in possesso del Comune, per comprendere quante siano le strutture con presente amianto e quante di queste raggiunte dalla comunicazione di inizio attività se non addirittura provvedimento impositivo di rimozione.


Sono abituato a vedere il problema ma – contestualmente – proporre una soluzione


e DOMANI VE LA ESPONGO

domenica 17 gennaio 2021

MANCANZA DI PROSPETTIVA: AVANTI AD OCCHI CHIUSI

Mancanza di una prospettiva futura. 

Solo in questo modo posso giudicare l'operato fin qui svolto dall'amministrazione comunale in carica, palesato ancora una volta durante le recenti sedute di Consiglio comunale. 

Come se ce ne fosse ulteriore bisogno, negli ultimi Consigli si è palesata una totale mancanza di programmazione. 


Due sono gli aspetti emblematici di questa situazione. 


La prima: l'amministrazione Balconi ha interrotto i lavori per la Casa della Salute in autotutela, perchè ha ravvisato irregolarità secondo il Codice degli Appalti. 

Quando ne parlai io, in tempi non sospetti nel corso della precedente legislatura, fui bollato come "polemico".

Ma il tempo è galantuomo.

Il flop della Piscina, gli errori sull'ampliamento del cimitero, la questione ex area nokia siemens (pianificazione sbagliata, convenzione con previsioni urbanisticamente difformi, codice degli Appalti non rispettato ecc) tutti argomenti anticipati da anni.


L'attuale Amministrazione, confermando tutte le questioni sollevate ai tempi, ha sospeso i lavori.

A questo punto, l'Amministrazione ha  valutato in 138.000 euro il residuo che il costruttore avrebbe speso per il completamento dell'opera. 

Questa somma di denaro sarebbe stata inserita in bilancio come avanzo amministrativo vincolato, in modo tale da poterla recuperare in futuro nel caso il bando per la finalizzazione dell'opera non andasse a buon fine. 

Dopo oltre un anno e mezzo dall'insediamento, la giunta non è in grado di indicare ai cassinesi il futuro di quell'opera, paventando la possibilità di un bando di gara deserto perché non è in grado di indicare una strada alternativa. 

Un secondo aspetto riguarda il recente noleggio di 41 pc portatili da destinare ai dipendenti pubblici in smart working. 

Non voglio discutere la legittimità di dotare i nostri dipendenti degli strumenti informatici adeguati alla propria attività, ma discuto il fatto che sia stata scelta la strada del noleggio delle macchine per 36 mesi alla cifra, non modica, di 46.238,00 euro. 

Oltre mille euro a computer con caratteristiche oltretutto basiche, come si può dedurre dalla determina n. 646 del 23 novembre 2020. 

Perchè non acquistare direttamente questi 41 pc, che hanno un valore di mercato di circa 700 euro, anziché noleggiarli, in modo da poterli convertire nelle nostre scuole quando la pandemia sarà terminata e lo smart working dei dipendenti pubblici verrà meno?


Non esiste un progetto di paese.


Fra l'attuale Amministrazione e il commissario prefettizio (che interviene nei Comuni senza Sindaco, per portare avanti l'ordinario) non cambia molto.

Forse lo stipendio di tutti questi assessorini, che servono a poco.  


ADESSO BASTA SCUSE: CASSINA HA BISOGNO DI UNA GIUNTA VERA

 

Cassinesi,

il 2020 è stato un anno difficile, complicato, doloroso, un anno che ha cambiato l’ordine delle priorità della vita di molti di noi.

Nemmeno la nostra comunità non è stata risparmiata dalla pandemia che abbiamo imparato a conoscere ma non a decifrare del tutto.

Ho chiesto al Sindaco, che – attraverso il suo ufficio stampa/comunicazione - continui a trasferire le informazioni in suo possesso rispetto allo stato di salute dei nostri concittadini.

Avendo sempre un occhio attento rispetto alla condizione sanitaria nella struttura RSA Melograno, dove il Covid si è manifestato (anche nei giorni scorsi) letale.


Lo spirito collaborativo – col quale ho improntato il mandato di consigliere di minoranza e la responsabilità del ruolo istituzionale impone di essere al servizio della collettività, proponendo soluzioni a criticità evidenziate.

Ma nessuno in Giunta - Sindaco in testa - deve approfittare di questo momento.


Ci sono parecchi dossier sul tavolo e quello che ha il maggiore impatto è legato all’ex Area Nokia.

Purtroppo non si riesce ad affrontare serenamente alcun argomento, Sindaco e la sua squadra non fanno che schermarsi dietro scuse e bollare qualsiasi richiesta (o proposta) dietro la frase di rito “sono polemiche strumentali” o “sono polemiche pretestuose”.

La Giunta andrà avanti per altri 3 anni e mezzo, non hanno nulla da dire e l'assenza di argomenti garantisce la durata. 

Avere il Commissario (che il prefetto invia nei Comuni per gestire ordinario, al verificarsi delle dimissioni di un Sindaco) e questa giunta (che al massimo cambia lampadine e svuota cestini) è praticamente la stessa cosa. 


Le recenti cronache ci hanno parlato di una nuova soluzione trovata dall’amministrazione in carica, festeggiata in maniera tanto roboante quanto avventata, e che il nostro gruppo consiliare giudica assolutamente affrettata.


Fui l'unico a comprendere (dal letto dell'ospedale) che una parola (“prevalentemente”) inserita ad insaputa di tutti, davanti al vincolo produttivo industriale avrebbe “...aperto la strada scenari imprevedibili”.

Come per altri casi, non fui ascoltato. 

Dove sono quelli che dicevano - come anche accade per la Piscina e Cimitero (tutti processi seguiti dall'ex assessore all'urbanistica) - "Maggio fa polemica perchè ha perso le elezioni"? 


Oggi, il Sindaco Balconi festeggia l'arrivo di Cortilia, parlando di grande risultato, ma non è della Logistica – con smog e traffico - che Cassina aveva bisogno.


Ma chi non ha a cuore il destino di Cassina, chi non ci sarà più quando la logistica ingolferà la viabilità locale, trova la forza di festeggiare.


La nostra idea prevede per quell’area un Piano di Intervento Integrato, che significa che in un’area privata il pubblico e il privato studiano insieme la soluzione più confacente alle esigenze del paese, una soluzione che interagisca al meglio con il tessuto urbano di Cassina.

Che benefici potrebbe portare alla collettività una scelta che preveda, per quell’area, un’attività di interesse esclusivamente privato?

L’ex Area Nokia è un asset troppo importante per non rifletterci adeguatamente e per non pensare a interventi diversi oltre alla logistica, leggera o pesante che sia. 

Le Amministrazioni hanno tutti gli strumenti per ottenere risultati, servono assessori competenti (urbanistica) e oggi la delega è seguita dal Sindaco (credo spicologa)

Altro ancora però necessita Cassina de Pecchi: rivedere la segnaletica stradale spesso “confusa”, ripristinare dossi stradali ove danneggiati e un maggiore controllo della velocità e delle attuali prescrizioni (ZTL) in Via Trieste e in Via Don Verderio, strade utilizzate per l’attraversamento del territorio comunale nella dorsale nord-sud.

Che non può limitarsi ad inserire l'ennesimo obolo (aumento IMU, aumento Tari, aumento irpef) con la misteriosa comparsa del costo di 10 euro per il pass fino ad oggi gratis.


Sto lavorando molto con gli Uffici comunali (che ringrazio) a favore del decoro urbano, a vantaggio della conservazione del patrimonio publbico: ripristinare i cestini danneggiati; ridare luce alle strade rimaste prive di illuminazione pubblica; installare barriere antirumore nelle zone residenziali che si affacciano sulla linea metropolitana; assegnare le case popolari ERP che risultano inspiegabilmente libere.


Direi che possiamo chiudere la stagione de “Il Covid non ci ha permesso di fare…” o l'attribuzione delle responsabilità a chi c'era prima.


La scorsa Amministreazione ha fallito in quasi tutto (ex assessori siedono negli altri 2 gruppi di minoranza) ma non può diventare il paravento per l’incapacità di amministrare.


I miei ex compagni di viaggio, oggi assessori, hanno scelto di fare senza di me.

Ecco, lo facciano: senza scuse.

sabato 9 gennaio 2021

SCIVOLONE SULLA CALDAIA. IMBARAZZANTI

Si lamentano del Governo - che errori ne ha fatti - ma i soldi accreditati ad inizio dicembre per finanziare i vouchers spesa, ancora non sono stati distribuiti da un Comune NULLO.

Gli altri Comuni stanno distribuendo dal 9 dicembre.

OGGI PERO', vi informo che verifiche all’impianto della caldaia della scuola di via Trieste hanno restituito (tardivamente) la rottura della stessa.


Il ritardo nel comprenderne la rottura da parte dell'univa Amministrazione che ha vissuto lockdown non come opportunità ma come vacanza ha generato ulteriori disagi alle famiglie, che hanno ugualmente portato i figli a scuola (prima con i giubbotti) per poi portati a casa dai genitori)


Nessuno si è preoccupato - nei lunghi mesi di chiusura - di controllarne il funzionamento della caldaia, di effettuare delle prove di accensione, e adesso l’intervento  di messa in opera della nuova caldaia comporterà la chiusura per tutta  la settimana. 


L'assessore Vimercati (nominato ai lavori pubblici) è stato investito da una fiumana di proteste e malumori da parte di molti Cittadini, per aver attrivuito la responsabilità “...al personale ATA della scuola che non ha informato” il Comune.


Uno scivolone impressionante, che ancora una volta mette in difficoltà una Giunta già molto impopolare, nonostante il periodo Covid abbia sospeso molte delle valutazioni negative, verso l'esecutivo inesperto e inadeguato.


Ormai, seppur ancora strisciante in rispetto del momento pandemico, la diffusa convinzione è che l’attuale Amministrazione sia peggio delle altre, che pur ho ferocemente criticato e sulle quali non cambio idea.


Eppure, forse ho sbagliato sul fatto che avevamo “ raggiunto il fondo” con Mandelli

Dico basta difendere quella o questa giunta, solo perchè si è impossessata del simbolo di partito che voterei al nazionale.


Se sono scarsi, lo sono ugualmente, non conta il partito.



L'EMAIL della Direttrice Scolastica offre chiarimenti sulla situazione, che si  sta vivendo nella scuola dell'infanzia di V. Trieste ed è UNA GRAVE SMENTITA al Sindaco e il suo inadeguato assessore Vimercati (prede quota l'upotesi del cambio in corsa con il consigliere Ferrarini come avvenuto con Gallera in Regione)


La DS non ha mai nascosto nei fatti la sua vicinanza all'Amministrazione, ma questa volta lo scivolone è redarguito in maniera NETTA e scrive:


<<....gli edifici scolastici, i locali e le relative attrezzature dell'ICS di Cassina  sono patrimonio del  Comune. 

Le norme vigenti  attribuiscono  agli enti proprietari degli immobili  l’obbligo di realizzare e/o provvedere   ai necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione, ampliamento e adeguamento dei locali scolastici, degli arredi e di ogni pertinenza, con  oneri  a  proprio carico.    



Il riscaldamento della scuola  compete esclusivamente all'Amministrazione Comunale che provvede  direttamente, tramite affidamento a  ditte esterne, alla  sua gestione,  al  monitoraggio e alla manutenzione regolare e periodica degli  impianti. 


E' fatto obbligo dell'Amministrazione Comunale di provvedere alla  sostituzione  della  caldaia in caso di necessità e/o  di guasto irreparabile.



La ditta  incaricata della manutenzione degli impianti di riscaldamento  risponde, in tutto e per tutto,  all'Amministrazione Comunale che ne ha conferito mandato e non alla dirigenza scolastica . 


E'  compito della  scuola, invece, segnalare alla  proprietà eventuali disfunzioni che possono  verificarsi, cosa che è stata sempre  svolta puntualmente, nel corso di  tutti questi mesi, da  quando è iniziato l'anno scolastico. 



Da  quanto da me appurato, risulta che già  prima di  Natale,  i  tecnici  manutentori avessero evidenziato direttamente all'Amministrazione Comunale la necessità  di sostituire la caldaia, come riferitomi dalla  DSGA . Non so perchè l'Amministrazione non abbia provveduto durante la sospensione delle  lezioni per la  pausa natalizia . 


Il personale ATA  in servizio per  effettuare le pulizie nei giorni  precedenti la riapertura della scuola non ha rilevato il guasto perchè la scuola  era chiusa e ha ritenuto che la temperatura fosse tenuta al minimo volutamente poichè  i bambini erano a  casa. 



Avendo appurato, pertanto, che sia stata applicata la corretta procedura di segnalazione,  rimango in attesa di  sapere dal Sindaco, cui compete la decisione di  chiudere la scuola per motivi non dovuti alla dirigenza scolastica, se , con provvedimento espresso,  sospenderà le lezioni e ogni attività  didattica per l'impossibilità di ripristinare il corretto  funzionamento della caldaia e le condizioni ottimali di temperatura, a partire da lunedì e per  quanto tempo. 


In tal caso, non appena riceverò il decreto sindacale,  ve ne  darò immediata comunicazione tramite circolare  sul sito.


Mi  dispiace immensamente per il disagio che le famiglie  stanno vivendo ma purtroppo  non  posso fare  nulla per  evitarlo,  usando i poteri  che mi sono conferiti >>




L'assessore Vimercati - come l'assessore Varisco per ambiente e verde pubblico ma non solo - è una brava persona, mi è pure simpatico.



Ma qui non stiamo giocando, per fare l'assessore ai lavori pubblici non basta essere una brava persona e simpatico, bisogna avere alcune competenze specifiche e tecniche.

Se proprio vuole fare l'assessore, si faccia atrtribuire una delega diversa (“assessore alla pace”, “assessore al protocollo”)



Non tutte le brave e simpatiche persone sono portate, io NON ho mai pensato di fare assessore alla cultura o all'Istruzione. 

Conosco i miei limiti e questa è la mia forza, i limiti sono da accettare, non devono spaventare, ognuno di noi può essere utile a fare altro.

Soprattutto dovremmo imparare a valutare cosa voglia dire votare - a livello comunale - la simpatia e non le competenze, il simbolo di un partito senza accorgersi di chi lo gestisce a Cassina

giovedì 7 gennaio 2021

ANCORA SULLA PISCINA (E SULLA ROTTURA DELLA CALDAIA)

Sicuramente bisogna "stargli addosso", perché - oltre ad essere poco reattivi - si perdono in cose futili e privi di rilevanza pratica.

Parlo di una giunta comunale priva di un vero assessore ai Lavori Pubblici - o meglio, il decreto di nomina è stato fatto al buon Vimercati, ma nei fatti è assolutamente avulso dal complesso sistema - che fatica a trovare il bandolo della matassa.

Giunte "ricche" come l'attuale non ne se ricorda, con l'innalzamento delle tasse locali (il triplette: IMU, aliquota Irpef comunale, TARI) e i numerosi bandi, ristori governativi, finanziamenti a fondo perduto senza restituzione si trovano gestire milioni di euro senza idee e spesso competenze amministrative.

L'assessore Vimercati - come l'assessore Varisco per ambiente e verde pubblico - è una brava persona, gli voglio bene, ma non tutte le brave persone sono portate per svolgere la delega così tecnica.

Inutile che si arrabbiano, ma è normale: ad esempio, io non ho mai pensato di fare assessore alla cultura o all'Istruzione. 

I limiti sono da accettare, non devono spaventare, ognuno di noi può essere utile a fare altro. 

Soprattutto dovremmo imparare a valutare cosa voglia dire votare - a livello comunale - la simpatia e non le competenze, il simbolo di un partito senza accorgersi di chi lo gestisce a Cassina

Con questo sistema partitico, uno antipatico come me (perchè dico la verità ed è ostile alla polverosa partitocrazia locale) difficilmente potrà vincere le elezioni. 

Ma a testa alta proseguo nel mio impegno perché il bene di Cassina viene prima dell'interesse politico di parte

Il mio aiuto, supporto, finisce per generare indirizzo agli Uffici (so che anche l'assessore sta apprezzando nonostante pubblicamente non possa ammetterlo) perché le innumerevoli segnalazioni, consigli, indicazioni e suggerimenti sono il prodotto di anni di esperienza e perfetta aderenza al sentimento e alle necessità che emergono dal territorio.

Anche se relegato in minoranza, sono convinto del buon (soprattutto per utilità) lavoro, per superare disagi e disservizi.

Quello che purtroppo non riuscirò mai a fare, sarà evitare le gaffes dei singoli: oggi la rottura della caldaia presso la scuola materna di via Trieste ha spinto membri della Giunta Balconi ad attribuire al personale ATA le responsabilità del disagio per mancata informativa.

Premesso che al personale della scuola va tutta la mia solidarietà - per una dichiarazione infelice che sicuramente sarà smentita e ritrattata - penso che l'assessore (come capitò a me) deve chiedere scusa e accettare il dissenso sociale, senza attribuire responsabilità ad altri.

Inesperti.

Concluso questo ragionamento, volevo affrontare un discorso facendo un passo indietro e tornando dall'incipit del post.

Si perdono nelle cose futili, perdono di vista le vere necessità e gli aspetti importanti del servizio pubblico.

Bisogna stargli addosso.

Ricorderete tutti la grandissima soddisfazione per aver ottenuto (insieme al coordinamento quotidiano con i cittadini residenti in via Orsa Minore) lo spostamento dell'unità trattamento aria, situata lungo il lato ovest della struttura natatoria di via Radioamatori.

La Piscina è un groviglio di errori, anche questi commessi da improvvisati ai lavori pubblici, inadeguati ad ruolo.

Quando scrivevo delle “gravi scelte" - a quei tempi - venivo considerato polemico.

Sistemare l'impianto così rumoroso adiacente alle camere da letto dei residenti fu una scelta priva di logica e, come più volte raccontato, dell'argomento mi sono interessato direttamente.

La questione – riportata più volte dalla stampa locale – è stata discussa in Consiglio comunale (interrogazione con risposta scritta).

L'impianto in funzionamento ha generato forti disturbi ai residenti e, in più occasioni con scritti e interrogazioni, ho proposto al Consiglio comunale di trovare un'altra posizione dove ubicare l'UTA installata pochi mesi prima.

Una battaglia che se fossimo davanti ad una vera Giunta si sarebbe dovuta chiudere con la Delibera di Giunta n. 154 del 11/11/2020 – con la quale si è preso atto, approvato e finanziato (al 70% mentre il restante 30% in carico al privato) LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA.

 

Sorvolo sulla follia politico-amministrativa di questa ripartizione, perché ho già scritto in merito (oggi è comparso articolo su Radar, consiglio lettura)  e della CURIOSA necessità di effettuare interventi di manutenzione straordinaria in una struttura nuova di zecca qualcosa non ha funzionato.

Manca il collaudo finale e c'è uno scandaloso COLLAUDO PARZIALE E PROVVISORIO sul quale potrei un libro e le vostre tasse finanzieranno lavori (e riporto testualmente) “....configurati quali opere di manutenzione straordinaria ai sensi dell’art. 6 co. 5 lett. J della convenzione concessoria, i relativi costi, dovranno essere ripartiti per il 70% a carico dell’amministrazione comunale e per il 30% a carico del concessionario”.

Ma alla deliberata necessità ".....di risolvere urgentemente il problema dei rumori dell’UTA prima che venga avviato dai confinanti un contenzioso con conseguenti ripercussioni economiche e sociali" ancora oggi non è stato dato seguito

Chiedo al Comune di procedere allo spostamento dell’Unità di Trattamento Aria della piscina comunale, così come richiesto - in più occasioni - e peraltro previsto nella delibera n. 154 del 11/11/2020.

Basta cincischiare fra le cose futili, serve maggiore reattività


ps - leggete l'articolo su Radar apparso oggi e relativo alla questione Piscina, perchè le mie previsioni erano tutte azzeccate.




lunedì 4 gennaio 2021

ANCORA TEMPO PER IL BANDO COMMERCIO: ATTENZIONE ALLE CIALTRONATE






Allora, inizio il post con queste due immagini perchè esprimono la cialtroneria più eclatante di un Comune.

Ma ci arriviamo, facciamo prima un passo indietro.

Ricorderemo tutti il FLOP del primo bando commercio di questa Amministrazione (determina n. 448 del 24/09/2020).

Con un blitz improvviso - finanziato con i 20.000 euro derivanti dagli impegni assunti da BE.CO con la sottoscrizione dalla convenzione relativa all’area ex Nokia Siemens - si offrivano CONTRIBUTI  PER AZIONI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI IMMOBILI E DEGLI SPAZI DESTINATI AL COMMERCIO.

Effettivamente, fra gli impegni assunti da BE.CO con la sottoscrizione dalla convenzione relativa all’area ex Nokia Siemens vi era il versamento di tre rette da 20.000 € per tre annualità <<PER AGEVOLARE IL COMUNE NELLE POLITICHE DI SOSTEGNO DEL COMMERCIO DI VICINATO>>

A causa di una sospetta velocità e una scarsa promozione del Bando (da parte del Comune) all'iniziativa parterciparono solo in 7 (6 commercianti 3000 €/cad + un commerciante 2000 €).

Ossia solo quelli che avevano - in tempo Covid - avuto l'incredibile pensata di fare interventi di ristrutturazione nel proprio locale.

Davvero una bella pensata, forse fortuna, visto che non era “facilmente prevedibile” che il sarebbe intervenuto un bando Comunale per “...rimborsare al 50% le spese effettuate per ristrutturazione locali...”


(https://cassinadepecchi.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/papca-ap?p_p_id=jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet&p_p_lifecycle=2&p_p_state=pop_up&p_p_mode=view&p_p_resource_id=downloadAllegato&p_p_cacheability=cacheLevelPage&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_downloadSigned=false&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_id=2179961&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_action=mostraDettaglio&_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet_fromAction=recuperaDettaglio) 

Ad ogni modo, la poca partecipazione e limitata ai 7 commercianti, mi ha fatto chiedere in Consiglio (e ottenere dall'assessore) un secondo bando, che includesse tutti i commercianti di Cassina.

Purtroppo non sono stati inclusi tutti ma solo quelli che hanno dovuto sospendere la propria attività ai sensi del D.P.C.M. 11.03.2020 e D.P.C.M. 22.03.2020.

Ad esempio - a mio avviso ingiustamente - da questa seconda iniziativa sono escluse altre attività (ad esempio edicole) nonostante sia noto, che abbiano visto ridotti gli incassi del settanta per cento.

Questa volta, il contributo sarà di importo massimo di € 1.000,00 ma ancora una volta la gestione è arraffazzonata, confusa, cialtronesca.

Basti pensare che sul Sito internet istituzionale del Comune si legge “....il Bando pubblico scadrà il 31/12/2020 alle ore 12.00; i commercianti interessati sono invitati a consultare il bando completo nella sezione "Documenti di riferimento" sottostante, dove sono reperibili tutte le informazioni e i moduli da scaricare per la domanda. Con delibera n. 181 del 23/12/2020 la scadenza del bando è stata prorogata al 31/12/2020..."


Ma la citata delibera n. 181 del 23/12/2020 approva la proroga dei termini di scadenza del Bando pubblico al 31/01/2021 e non al 31/12/2020.

Si offendono se chiedi maggiore serietà, ma Amministrare non è un gioco.
L'importanza delle informazioni non può limitarsi alla propaganda dei comunicati, ma basta questa Cialtroneria impressionate, trionfo di confusione e incertezza.

Ho passato ore al telefono con diversi commercianti convinti di essere “...fuori termine, perche scadeva il 31/12...” e spiegare l'errore del Comune.

Di cialtronate ne ho viste tante, anche nel corso della passata legislatura (tante), ma un sito istituzionale che fornisce informazioni sbagliate e fuorvianti è davvero una novità in termini assoluti.



Svogliati, attenti alle cose inutili, superficiali, impreparati, inesperti, quasi disinteressati.

Non vedo nessuno in maggioranza con il "fuoco dentro", la passione, l'amore.



Invito i Commercianti a contattarmi ancora, per qualsiasi informazione che dovesse servire.

Le informazioni saranno vere, non quelle del Sito istituzionale





domenica 3 gennaio 2021

2021 - AVANTI CON IMPEGNO E FIDUCIA.

Nel rinnovare i miei auguri, che in questi giorni ho avuto modo di pubblicare sui social, intendo cominciare questo nuovo anno esattamente come avevo chiuso il 2020.

Ossia immerso nel nobile desiderio di migliorare la macchina pubblica locale.

Consigli propositivi e critiche costruttive hanno caratterizzato l'azione del gruppo consiliare che rappresento e al quale si sono avvicinati - seppur timidamente - alcuni "neofiti" della materia amministrativa.

La frenetica attività volta all'interesse pubblico ha suscitato l'interesse di giovani (e meno giovani) che, riconoscendosi nell'energia positiva infusa e impressionati dalla passione per la "cosa pubblica" scevra da logiche di parte, hanno scelto di avvicinarsi alla materia.

E’ presto per dire a cosa porterà questa bella collaborazione ma ogni volta che “forze e risorse nuove” si affacciano al mondo politico/amministrativo, di questo ne sono felice.

E' il miglior premio all'impegno di questi anni.

E' ormai chiaro che – al di là della durata - non sarà l'attuale Amministrazione a far decollare Cassina.

L'improvvisa alleanza fra progetti differenti - tenuta insieme da opportunità di sorta - è servita a vincere le elezioni, ma senza un vero programma e un'idea di paese è difficile governare Cassina.

Al massimo si “amministra” l'esistente, più o meno male, senza idee chiare e sviluppo condiviso.

Le Amministrazioni vuote di contenuti sognano lo scontro politico - la zuffa quotidiana – per confondere il corpo sociale.

Ma con grande delusione di una parte significativa della maggioranza, dal giorno dopo l'insediamento abbiamo offerto il nostro contributo per Cassina, in particolar modo in questo momento drammatico.

Atteggiamento molto apprezzato in paese.

Questa debolezza di contenuti, insieme all'assenza di competenze specifiche (quando l'assessore all'urbanistica è una psicoterapeuta vuol dire che troppi soggetti esterni al Consiglio, non votati, muovono le fila) lascia pensare che la legislatura durerà ancora 3 anni (circa), grazie al naturale istinto di sopravvivenza dei rappresentanti consiliari.

Molti di questi, probabilmente all'ultima candidatura, visto il sistema elettorale maggioritario (vigente nei Comuni sotto i 15.000 abitanti) sono all'ultima elezione in consiglio comunale. 

Per certi versi, l'istinto di sopravvivenza è il medesimo palesato dall'ammucchiata raggiunta a livello nazionale, maturato nella consapevolezza che molti dei parlamentari termineranno l'esperienza non appena si tornerà al voto.

Ad ogni modo, sono scarsi ma resto convinto che la legislatura andrà avanti “quasi” fino alla scadenza naturale (altri 3 anni) e pertanto - per il bene di Cassina - conviene continuare a mantenere alta la qualità dell'azione del gruppo consiliare, qualificando gli interventi.


Affossare la legislatura di chi non ha obiettivi differenti di stare in sella, è politicamente impossibile. 

Serve contenere gli effetti dell'inesperienza dei singoli e l’inadeguatezza amministrativa, provando a offrire spunti e consigli, per il bene di Cassina.

Non ho mai sposato il principio del “tanto peggio, tanto meglio” e mai lo farò; 

piuttosto, continuerò a lavorare per Cassina e i suoi Cittadini.

Ma non solo.

La collaborazione instaurata con queste forze nuove avvicinatesi alla dinamica amministrativa locale non può che fare bene a Cassina, oggi come in futuro.

Ed è per questo che con loro voglio condividere l'apprezzamento riscontrato per l'attività consiliare promossa in questa prima fase di legislatura.

Con loro (e alle persone che si avvicineranno in futuro) lavoreremo nell'intento di costruire una proposta nuova e alternativa alla sciatteria odierna.

Continueremo a “costruire” per farci trovare pronti il giorno che saremo chiamati dai Cittadini ad assumere la responsabilità di guidare Cassina.

La presenza sul campo con proposte valide, con progetti chiari e non abbozzati e confusionari, perché ci si accrediti come forza credibile e responsabile.

Le elezioni non si vincono solo dentro le urne, ma proponendo al paese un'idea e un metodo.

Detto questo, il gruppo consiliare - con le fantastiche collaborazioni avviate - ha perseguito un atteggiamento responsabile, propositivo e di grande aiuto e supporto all'attività degli Uffici, riuscendo ad imprimere alcune linee di indirizzo e priorità di intervento.

Abbiamo volutamente sospeso ogni polemica, limitando - con difficoltà dovute alla pandemia - il dibattito pubblico su argomenti significativi e improrogabili. 

In questo 2021 continueremo a far sentire la nostra voce, sulle grandi e piccole ma importanti questioni locali.

Intendo rimanere, anche per l’anno appena iniziato, punto di riferimento amministrativo per i molti Cittadini che hanno apprezzato impegno e dedizione.

Il mio cellulare è 3357992244 e resto a disposizione, CON IMPEGNO E FIDUCIA. 

Sempre.

Come sempre.

Andrea Maggio

sabato 2 gennaio 2021

NEVE A CASSINA: CHIARIMENTI

Leggo l'articolo apparso sul noto periodico locale (https://primalamartesana.it/cronaca/a-cassina-de-pecchi-marciapiedi-invasi-dalla-neve-persone-in-carrozzina-bloccate/?fbclid=IwAR284KsbJKQ2t4XPI45bSCcFNM4wUTMHe1kGUqYzbuDHrq_uwusF11gRXvA) e non posso che fare alcune riflessioni.

Le faccio adesso, che la Pioggia ha risolto buona parte dei problemi, ma restano da chiarire alcuni aspetti perchè leggo tanta confusione e voglia di difendere l'indifendibile.

Sono giorni che continuo a leggere commenti scomposti e inesattezze rispetto agli obblighi in carico a Cittadini, ciò rende utile un post a riguardo.


Comprendo il sentimento generalizzato di voler contenere qualsiasi forma di critica, ma resta inteso che non posso sacrificare competenze e conoscenze a fronte di una pandemia – che certamente ha reso i Cittadini più morbidi ad accettare disservizi – che deve preservare diritti di tutti.

Soprattutto, non deve diventare una scusa e il modo più semplice per i militanti di FB (“...amici, fans, fratelli, cugini, mariti, chi prende il contrubuto, chi ci lavora con il Comune, e profili falsi...”) per giustificare negligenze e disservizi da parte di chi è chiamato ad assicurare un servizio e assicurarne lo svolgimento.

Qui non è discorso “politico/partitico”, pertanto è fuoriluogo ogni difesa o critica di parte.

Vedo che chi ha votato l'Amministrazione non perde occasione di commentare “invece di lamentarvi del disservizio, prendete la pala e spalate la neve”.

SBAGLIATO.

Per farlo, su area pubblica, esistono modelli di volontariato prestabiliti(ad esempio Protezione Civile e Alpini) che vanno ringraziati – in quanto esercitano utile attività volontaria per sopperire carenze pubbliche – e che servono a regolamentare le presenze in strada e la disciplina di un'esecuzione di intervento su area pubblica.

Ci sarebbero aspetti assicurativi, ma preferisco fermarmi qui, perchè altrimenti vado troppo lungo con il post, era solo per definire alcuni aspetti.

Non vi è nessun obbligo per i “frontisti” a meno che il Sindaco non emetta una specifica ordinanza, ma per farlo vi devono essere ragioni “urgenti e incontingibili” impossibili da sostenere in questa nevicata.

I marciapiedi sono una “parte della strada, esterna alla carreggiata”, secondo la definizione del codice della strada (art. 3, c. 1, d.lgs. 285/’92). All’interno dei centri abitati le strade pubbliche sono quasi sempre comunali e solo nei centri con meno di 10mila abitanti si trovano tratti di strade statali, regionali e provinciali (art. 2, c. 7).

Cassina ha acquisito la ex SS 11 nei tratti inclusio della delimitazione del CA

Compete ai Comuni la “pulizia” delle strade di loro proprietà (art. 14, c. 1): quindi, anche la pulizia dei marciapiedi.

Nella pulizia rientra indubbiamente lo sgombero da qualsiasi tipo di materiale, compresa la neve, dovendosi provvedere alla pulizia “allo scopo di garantire la fluidità e la sicurezza della circolazione” (art. 14, c. 1).

La sentenza della Cassazione (sentenza 3.8.’05, n. 16226) ha stabilito che è ius receptum della stessa Corte il principio secondo il quale spetta alla Pubblica Amministrazione la manutenzione in genere tanto della strada quanto dei marciapiedi laterali).





Quindi il mio apprezzamento all'impegno del volontariato dell'associazionismom (ed è assolutamente apprezzabile che aumenti sempre più in organico) ma nessuno può pretendere che questo debba sostiuirsi al ruolo e alle funzioni attribuite per legge agli Enti gestori (a Cassina anche proprietari) della strada.

Non può il Comune far carico ai privati proprietari di immobili che affacciano su strade pubbliche (frontisti: singoli proprietari ovvero condomini) dell’obbligo di provvedere alla pulizia delle strade in generale o allo sgombero della neve in particolare, trattandosi di prestazione personale imposta la cui introduzione è riservata alla legge (Costituzione, art. 23).

Chi scrive “ma allora nella nevicata dell'85?”

A quei tempi, in forza di un TU del 31, ai Comuni era consentito di “istituire prestazioni d’opera per la costruzione e manutenzione delle strade”, purché “nei limiti ed in conformità delle leggi vigenti”, permettendo d’imporre ai frontisti o la prestazione in giornate di lavoro o la corresponsione di una somma (con iscrizione a ruolo); dal 1961 tale disposizione venne esplicitamente soppressa dalla legge 1014/’60.

Quindi, non può essere il colore dell'amministrazione incarica A DETERMINARE la voglia o no di soprassedere rispetto ad un disservizio, il principio che sorregge il patto “pubblico-privato” vuole che il Comune stabilisca l'entità della tassazione locale e con le conseguenti entrate si impegni a garantire i servizi e – chiarisco – non vi è alcun obbligo per i frontisti di intervenire su area pubblica se non previa pubblicazione di ordinanza.

Ma anche in questo caso, per non essere “annullabile” deve rispondere ad alcuni crismi

Le disposizioni presenti in qualche regolamento di polizia urbana (magari risalente a decenni addietro) sono da considerarsi prive di valore, non vi è obbligo se non con ordinanza, che in casi rigorosamente limitati ed eccezionali offre al Sindaco occasione di imporre ai privati di sostituirsi – ma soltanto per quella specifica occasione (e non certo in via generale, cioè sempre ogni qual volta si determini una precipitazione atmosferica) – al Comune con uomini e mezzi.

Quindi, ferma restando la considerazione per il volontariato (Alpini e P.C.) è da respingere con forza il tentativo maldestro da parte di qualcuno, di addossare ai proprietari incombenze spettanti a chi è preposto a un servizio pubblico, facendolo passare obbligo.


Chiudo ribadendo quanto già scritto: il Piano Neve cassinese - senza Progetto Neve che l'attuale Amministrazione ha tolto dal Piano delle Performance - è risultato insufficiente, incompleto, inadeguato, mezzi non calibrati in funzione delle specifiche locali cassinesi.

Ai tempi in cui ero assessore, l'emergenza durò dalle 21 alle 11. 

I Cittadini attenti che oggi chiedono "clemenza e pazienza" rispetto al flop chiedevano di sgomberare marciapiedi (pulire con la lingua scrissero).

Fu fatto, perchè era dovere della PA

Comunque, dove non arriva il Comune con le tasse, è arrivata la pioggia

Resto a completa disposizione di chiunque voglia contattarmi 

3357992244


Andrea Maggio 





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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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