venerdì 13 gennaio 2017

PARLIAMO DI PISTE CICLABILI:

Sollecitato da alcuni Cittadini, che curiosamente hanno letto l'intervista pubblicata in queste ore dal settimanale Radar (in edicola), scelgo di intervenire nuovamente su alcuni lavori in corso nel nostro paese.

Aldilà delle considerazioni politiche e personali che ognuno possa aver maturato sull'ex Premier Renzi, sicuramente è impossibile negare i grandi vantaggi portati alle Amministrazioni dall'eliminazione del "Patto di Stabilita" è la creazione di un "Fondo Pluriennale Vincolato" che ha consentito di spendere enormi somme di denaro in precedenza bloccate dal Patto di Stabilità.

Quindi, tutto manca a questa scadente Amministrazione ma non sicuramente i soldi, visto che la fortuna di non essere più assoggettata alla tagliola del Patto offre opportunità di spesa importanti e impensabili in precedenza.rbt

L'Amministrazione sta spendendo molti soldi, alcuni con giudizio (asfaltando qualche strada) altri cofinanziando realizzazione di piste ciclabili "oscene".

Intanto stanno intervenendo sul tessuto viario - senza "studi di flusso di traffico" e "piano urbano di traffico" - con lavori spot e senza un progetto complessivo rientrante in un disegno organico di paese. 

Confusione e lavori dettati da logiche strampalate, confusionarie e – nel migliore dei casi – raffazzonate. 

Ad esempio la pista che parte da via Trento e svolta a destra su via Venezia: Il cordolo della pista ciclabile è in mezzo alla carreggiata di via Trento, così una macchina se lo trova praticamente in mezzo alla carreggiata. 
Stesso problema per la pista ciclabile realizzata lungo il lato sud della ex statale 11: chi proveniva da Milano in direzione Gorgonzola e doveva svoltare a sinistra in via Donatori del Sangue – continua Maggio – utilizzava la corsia di accumulo per attendere di svoltare a sinistra senza interrompere il flusso veicolare direzione
Gorgonzola.
Adesso hanno ricavato la pista ciclabile dentro alla carreggiata, il calibro è talmente ridotto che le macchine non hanno più spazio per fluire via dritte se qualcuno davanti a loro deve svoltare per via
donatori del Sangue. Un danno sia per la viabilità locale che extraterritoriale.

Non hanno condiviso niente con i Cittadini, che erano contrari al sistema di senso unici.
Non hanno più parlato di niente e poi - improvvisamente - sono intervenuto con l'inesistente trasparenza che li contraddistingue.

Ne parleremo ancora. 

Andrea Maggio 

lunedì 9 gennaio 2017

un 2016 finito molto male. Speriamo nel 2017

Dopo 2 anni e mezzo passati nella nullità complessiva, l’attuale Amministrazione ha improvvisamente maturato il disperato bisogno di lasciare un “segno”.

A dire il vero – giunti a metà legislatura – ci si attendeva “segni di vitalità” che non fossero dettati da logiche strampalate, confusionarie e – nel migliore dei casi – raffazzonate.


Abbiamo assistito preoccupati come in Comune abbiano occupato buona parte del tempo ad arrovellarsi nell’estenuante “guerra delle poltrone”, conclusa con il noto rimpasto di giunta e la conseguente ridefinizione del perimetro di potere dei partiti.


Abbiamo assistito alle Feste solidali, ai Pic-Nic democratici, alle biciclettate equosolidali, abbiamo sopportato che il Consiglio Comunale formalizzasse la richiesta al Premier “…di fare tutto ciò che è possibile per fermare la guerra in Siria”.

Aria Fritta, fumo negli occhi, armi di distrazione di massa invece di intervenire sui continui disservizi ormai divenuti una costante.


Terminata da un pezzo la ‘luna di miele’ i Cittadini sono stanchi dello scarica barile e di veder addossate responsabilità di tutto alla passata Amministrazione.

Anche perché a sostenere l’attuale Giunta sono sempre le stesse forze politiche, che hanno governato 18 degli ultimi 22 anni.

Ho detto tutto, non servono altri discorsi.


Adesso è arrivato il momento di confrontarsi con le reali esigenze dei Cittadini e per farlo occorre una prospettiva vera senza – ad esempio – progetti viabilisti estemporanei poco organici e per nulla funzionali ad un disegno coerente comprensivo.


Quello che serve e manca a Cassina è un PGT che offra speranza e non sia – come invece l’attuale – remissivo e senza coraggio.
In Comune, il 2016 è iniziato male e finito peggio e questo 2017 può essere solo migliore.
Andrea Maggio

sabato 7 gennaio 2017

ANCORA NOVITA' SU AUTOVELOX

Gentile Cittadino, 

Torno a scrivere sulle postazioni autovelox in quando - viste le richieste di chiarimento ricevute via email - credo vi sono ancora questioni poco chiare e soprattutto vi è una novità importante.

Una recente sentenza (n. 26441/16 del 20 dicembre) della Cassazione stabilisce che se nel verbale della polizia locale mancano taluni riferimenti, è possibile procedere con richiesta di annullamento.

Ad esempio, il verbale è da considerarsi incompleto se privo del riferimento dell'ordinanza del Prefetto, unico atto autorizzatorio della rilevazione elettronica.

I box Autovelox di colore blu installati entro il territorio del Comune di Cassina sono tutti interni al centro abitato e la multa risulta legittima, solo se avviene in base ad un autovelox montato secondo le norme sul cavalletto. 
Non solo, sappiate che vi devono fermare immediatamente, quindi risulta indispensabile non solo la presenza degli agenti (che accerti la violazione) ma che vi sia contestata subito.
 
Per chiarezza, a Cassina dè Pecchi - essendo i box tutti interni al centro abitato compreso quello posto a margine della ex SS 11 Padana Superiore" ove il limite di velocità è 50 km/h - la Polizia Locale "puó e deve fermarvi" per contestare immediatamente la contravvenzione. 
In questo modo potrete giustificare e chiarire la vostra condotta di guida ed (eventualmente) essere valutato dall'agente il possibile carattere eccezionale legato ad eventi di forza maggiore.  
Ogni modo - solo internamente ai centri abitati - risulta inviolabile il diritto di difesa e addirittura la mancata indicazione degli estremi del decreto del Prefetto nel verbale della contestazione rappresenta un vizio che renderebbe nulla la multa.
Quindi, a chi vi ha spiegato che "le condizioni di traffico non ha consentito di fermare il veicolo in trasgressione" mostrate il sorriso e annunciate il ricorso, perché (ricordate, solo nel centro abitato) esiste l'obbligo della contestazione immediata della Contravvenzione. 
Saluti...buon we ...
 
ps - ci sentiamo lunedì...
Andrea Maggio

giovedì 5 gennaio 2017

CHIARIMENTI su AFFIDAMENTO LAVORI DIRETTO


 
Scrivo a seguito di alcune di richieste di “approfondimento” del post del 03/01/2017 (http://andreamaggio.blogspot.it/2017/01/senza-programmazione-diventa-somma.html) pervenutemi nelle scorse ore, da parte di Cittadini interessati all’allegro utilizzo della procedura della “somma urgenza” da parte dell’attuale Amministrazione.

Nell’ormai lontano giugno scorso segnalavo al protocollo del Comune di Cassina, l’emergente preoccupazione nella Cittadinanza per la condizione di alcune alberature a Cassina (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/06/pericolo-cassina.html), la caduta di due grossi alberi a distanza di poche ore (uno davanti la Stazione della MM2 l'altro al Centro Diurno Borsellino)

Il nuovo CapoArea ingaggiato dal Sindaco, arrivato a Cassina in veste di "salvatore della Patria" per qualche centinaia di migliaia di euro ha – qualche mese dopo le segnalazioni – ha certificato situazioni potenzialmente pericolose per l’incolumità di persone, animali e cose.

Ma in effetti alcuni chiarimenti - rispetto alla normativa vigente in materia di lavori eseguiti in circostanze di somma urgenza – occorre davvero.

Come anticipato nel precedente post, questi interventi non consentono alcun indugio ed è – in via straordinaria – possibile disporre l'immediata esecuzione dei lavori per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità.

I provvedimenti in casi di “somma urgenza” che ammettono l'affidamento dei lavori in forma diretta in deroga alle normali procedure previste dalla normativa.

Ma per affidare i lavori in deroga alle normali gare di affidamento lavori non devono essere interventi in conseguenza di un ben specifico evento prevedibile (neve e pioggia del periodo invernale).
Anzi, in ragione delle segnalazioni protocollate e degli argomenti trattati nel corso di un'Interrogazione di inizio giugno – la situazione alberi pericolosi, era facilmente riconducibile a situazioni di incuria e carente custodia.

Interpellando l'ANAC in proposito di lavori scarsamente programmati, ha rilevato che – ferma la necessità di intervenire prontamente in situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità – gli interventi DEVONO ESSERE programmati più che disposti al momento.

Per fare gare pubbliche e non affidare i lavori in modo urgente e discrezionale.

Entrando nel dettaglio, vi sono troppe realtà nelle quali gli interventi di somma urgenza si sono rivelate un modo per eseguire lavorazioni necessarie per rimuovere le condizioni di pericolo(ad esempio utilizzati per la messa in sicurezza dei strutture danneggiate dal terremoto, non la ricostruzione dell’edificio che avviene in condizioni prive della pericolosità) e - grave questo - per effettuare anche lavorazioni riferibili a manutenzioni ordinaria.

Questo per dire - che un conto è utilizzare la procedura della "somma urgenza" come capitato in passato (incendi a scuola nel 2009) un conto procedere quando si deve far fronte a carenti programmazioni, possibili negligenze rispetto a segnalazioni protocollate per tempo.

L'Anticorruzione (ANAC) con facilità potrebbe riscontrare che procedura di “somma urgenza” con la quale sono stati  affidati i lavori non è stata disposta a seguito di un evento imprevedibile, ma per rimuovere situazioni di pericolo causate da situazioni di degrado e di incuria, abbondantemente note all'amministrazione visto che sull’argomento ho presentato e discusso in Consiglio Comunale un’interrogazione al Sindaco.

 L’ANAC ha sempre chiarito sul tema, che più opportunamente  si sarebbe dovuto ricorrere a interventi programmati di potatura piante, non con l’affidamento diretto (senza gara pubblica.

Ci sarebbe da verificare se insieme alle lavorazioni strettamente necessarie per rimuovere le condizioni di pericolo si rileva anche la presenza di lavorazioni di potatura ordinaria, affidati peraltro alla stessa ditta di Napoli che già oggi ha in carico il servizio di manutenzione ordinaria.

Il costosissimo CapoArea (che il Sindaco ha ingaggiato dalla lontana provincia di Pisa e il perché non ci è dato sapere) ha scritto che l’impresa di Napoli è affidataria dei lavori anche perchè "conosce bene il territorio".

Interessante. Molto. Il Capoarea arrivato da Pisa ci spiega che la Ditta di Napoli conosce bene il territorio. Ok.


Ribadisco per non lasciare margini di interpretazione, non sono nelle condizioni di dire se parliamo di opere necessarie al mantenimento degli standard qualitativi del verde pubblico o al ripristino della sicurezza – non è di quello che voglio parlare – ma ad ogni modo sono interventi segnalati e criticità emerse (anche con la caduta dei due alberi) da poter essere programmate per tempo, in quanto estranee alla logica dell'intervento in somma urgenza;

 

Adesso vi dirò una cosa, che – credetemi – esula dalla visione politica dei singoli e di parte: peggio di questa Giunta non credo sia impossibile fare, non ricordo nei Comuni della Martesana una pochezza così straziante.
 
Ci sentiamo presto.
 
Andrea Maggio

martedì 3 gennaio 2017

"SOMMA URGENZA" CONSEGUENZA DI DORMITA COLLETTIVA


Gentile Cittadino,


informo che a seguito di una nostra segnalazione (http://andreamaggio.blogspot.it/search?q=ALBERI) nella quale si segnalava l’emergente preoccupazione nella Cittadinanza per la condizione di alcune alberature a Cassina (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/06/pericolo-cassina.html) gli Uffici Comunali hanno accertato situazioni potenzialmente pericolose per l’incolumità di persone, animali e cose.


La notizia avrebbe del positivo se non fosse che le nostre segnalazioni sono state protocollate ad inizio giugno 2016 – sei mesi – proprio per evitare di NON doversi trovare ad affrontare la questione con LAVORI DI SOMMA URGENZA (AI SENSI ART.163 D.Lgs. 50/2016). 

E invece, dopo aver effettuato i dovuti sopralluoghi (“come da routine” fanno sapere con flemma dialettale assorbita da qualche assessore) hanno riscontrato “…alcune alberature con cime o rami instabili che spezzandosi improvvisamente possono creare gravi problemi alle persone, animali e cose” qualche mese dalla nostra segnalazione.


Come troppo spesso capita, l’Amministrazione anche questa volta interviene “tardivamente” su segnalazioni avanzate nei giusti tempi da Consiglieri e/o Cittadini, in uno spirito collaborativo e costruttivo.


Assessori inadeguati continuano ad affronta in modo inadeguato, svogliato e con poca consapevolezza delle conseguenze negative che potrebbero verificarsi al capitare dell’evento negativo, il loro ruolo.


La gravità dell’episodio è dimostrata dal fatto che l’Ufficio tecnico approva una determina di spesa per lavori di SOMMA URGENZA per INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DI ALBERI SUI PARCHI DEL TERRITORIO COMUNALE solo il 27 dicembre 2016, quando esistono segnalazioni che evidenziano il pericolo protocollate e lasciate bollire su qualche scrivania da 6 mesi.


Qualcosa in questo Comune non funziona e il Capo Area – sempre lo stesso costoso esperto selezionato nei pressi dell’Arno per qualche centinaia di migliaia di euro – fa sapere che “trovandosi in stagione invernale a rischio di nevicate e forti piogge si è dovuto intervenire con urgenza”.


E approva una PERIZIA GIUSTIFICATIVA dei LAVORI visto che “…si è reso necessario la richiesta di intervento da parte di una ditta esterna che mettesse a disposizione mezzi e attrezzature idonee”.


I lavori da eseguirsi con la speciale procedura della “somma urgenza” – ai sensi dell’art. 163 D.lgs 50/2016 –
non consentono alcun indugio e possono essere affidati in forma diretta (senza bando di gara) ad una impresa individuata dal responsabile del procedimento o dal tecnico dell'amministrazione competente”: i lavori ad una ditta di Melito di Napoli (Na), in quanto – almeno questo è riportato in determina (n. 1145/2016) – la “…conoscenza del territorio da parte dell’impresa e poiché gestisce il servizio di manutenzione del verde pubblico del Comune di Cassina dè Pecchi”.


Bene, mi fido anche se continuo ad avere qualche dubbio sul fatto che dalle parti di Napoli non si trovi di meglio da fare, che studiare territorio di Cassina dè Pecchi.
 
Ad ogni modo, la domanda che sorge spontanea è come possa diventare “somma urgenza” una questione più volte segnalata – in forma verbale e scritta il 06.06.2016 – protocollata e riportata addirittura in un’interrogazione affrontata in Consiglio Comunale.


Le questioni che emergono in Consiglio si dovrebbero affrontare con solerzia, perché chi ha l’onere e l’onore di rappresentare istanze territoriali, ha l’obbligo di anticipare criticità prima che possano diventare “problemi”.


Difficile con questa Giunta, tutto molto difficile.


Saluti

PS - LA FOTO ALLEGATA E' DI GIUGNO 2016.
 A seguito dell'albero precipitato, inoltrai al protocollo comunale una serie di richieste.
La "Somma urgenza" è conseguenza di una dormita collettiva
 
Andrea Maggio

lunedì 2 gennaio 2017

Ancora informazioni sulla nuova Rotatoria

Egr. Cittadini,
prima di tutto voglio augurare ad ognuno di Voi un nuovo anno – 2017 volte migliore di quello passato, mentre io continuerò a raccontare quanto accade nel nostro Comune, visto che dalle parti della Giunta si divertono a fare sorrisi a 127 denti (fortunati loro che li hanno) sui giornalini.
 
Come promesso, già il 01 gennaio (pubblicherò lunedì 2 gennaio) torno a parlare della rotatoria recentemente realizzata lungo la ex SS 11 “Padana Superiore” – via  Roma   - perché ci sono alcuni aspetti davvero curiosi e sui quali è utile che ogni Cittadino si faccia idea di cosa sta succedendo a Cassina dè Pecchi, aldilà dei 127 denti su cui insistono.
 
Oggi faremo un altro passo avanti, verso una maggiore consapevolezza.
 
Come spiegavo nel post del 22 dicembre (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/egr.html) nel lontano dicembre 2011, la società di Gedos presentò al Comune la denuncia di inizio attività per MANUTENZIONE STRAORDINARIA (e non ristrutturazione edilizia) della cascina Colombirolo in via Vittorio Veneto, edificio vincolato ai sensi della legge 22/1/2004, la n. 42, Codice dei Beni Culturali del Paesaggio.
 
Come segnalavo nel post citato: Manutenzione straordinarie e ristrutturazione edilizia, sono due tipologie di intervento, i cui termini – per i non addetti ai lavori – possono voler dire poco, ma ristrutturazione edilizia è soggetta alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché al contributo sul costo di costruzione, come previsto dalla legge regionale 12.
Furono le verifiche effettuate e protocollate in Comune da parte di un Consigliere Comunale ad informare l’allora Giunta della potenziale sussistenza di elementi “…che lasciassero presagire che l'intervento effettuato presso la località Colombirolo non fosse classificabile come manutenzione straordinaria.. ma bensì una ristrutturazione edilizia.
Fu avviato il procedimento per l'accertamento della loro conformità e questo servì a riscontrare abusi edilizi.
Infatti, il 6/6/2013 il Responsabile Ufficio Tecnico relazionò su importanti difformità che diedero luogo – in data 25/6/2013 – ad un’ordinanza emanata per il ripristino dello stato dei luoghi”.
 
Ma ecco che arriva la Giunta Mandelli, noti “indefessi difensori della legalità e contro ogni abuso edilizio” ...
 
Ecco che si sceglie di sanare l’abuso edilizio riscontrato e deliberare (n. 170 del 09/12/2016) lo “SCOMPUTO ONERI PRATICA EDILIZIA C72014 PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA SOCIETA’ GEDOS SRL”.
Un Colpo di mano - per capirci - old Style.
Com’era quella storiella “Se vinceremo le elezioni saremo trasparenti”?
Si, talmente trasparenti che nessuno li vede nemmeno quando sanano gli abusi edilizi”.
 
Avevo promesso che mi sarei impegnato per inizio anno a fornire alcuni dati:
L’importo del contributo di costruzione afferente al titolo abilitativo è pari a € 84.918,77 ma – nel nome della trasparenza e probabilmente per premiarle l'abuso edilizio – è stata approvata la richiesta di scomputo degli oneri di urbanizzazione e  la realizzazione diretta di opere quali nuova asfaltatura di un tratto di via Roma, relativa segnaletica verticale e orizzontale (compreso attraversamento ciclopedonale) e l’asfaltatura di due piccoli tratti di marciapiede esistenti ove insiste la nuova rotatoria.
Ma a noi qualcosa non torna.
 
Se come detto poc'anzi, gli oneri - in caso di sanatoria di abuso edilizio - sono dovuti in misura doppia, la realizzazione di opere per soli € 84.918,77 ci sembra poca roba.
La costosissima presenza in Comune, Nuovo Capo Area tecnica, catapultato dall'attuale Sindaco dal lontano Comune di Santa Croce sull’Arno (senza PROCEDERE con la più naturale, trasparente  e meritocratica selezione del personale interna fatta in passato) ha certificato la congruità delle caratteristiche tecniche degli interventi e i costi.
Curiosamente, la rotatoria da realizzarsi all’innesto fra la ex S.S. 11 Padana Superiore (via Roma) e via Vittorio Veneto “sparisce” dalle opere di urbanizzazione (in passato dovute dall’autore dell’intervento “Cascina Colombirolo”) e compare misteriosamente “in forma ridotta” - mini-rotatoria - in un contratto di sponsorizzazione (prot. n. 148 del 26/10/2016).
 
Continuate a leggere il blog come già state facendo perché la questione non è finita.
 
Apprendo con piacere che diversi elementi di Maggioranza (e assessori) fanno sapere che il mio Blog è fonte di informazione anche per loro.
 
Altro che 127 denti mostrati al paese.
 
Nel rinnovo gli auguri, Vi saluto cordialmente
 
Andrea Maggio
 

venerdì 30 dicembre 2016

VIABILITA': UNO TSUMANI DI BUGIE OMISSIVE


Avrei voluto dedicare il post di oggi al pessimo giornalino (dis)informativo di "stampo Sovietico" – proprio in queste ore – in distribuzione in paese, ma probabilmente il "frottolame fumoso" scritto dal Sindaco e la sua Giunta non ha ancora raggiunto tutte le vostre abitazioni, pertanto meglio posticipare i miei commenti dedicando l’ultimo (forse)post dell’anno  alla straziante questione viabilistica del nostro Comune.

 

Continuo a ricevere e-mail e segnalazioni da parte di cittadini (i quali ringrazio per la considerazione e attenzione rispetto alla mia attività di Amministratore comunale) con le quali mi esprimono la loro preoccupazione rispetto  a quanto sta accadendo sul territorio cassinese.


Chi segue il mio blog – attivo da aprile 2007 – ricorderà che già un anno fa con post del
30/12/2015 (http://andreamaggio.blogspot.it/2015/12/basta-giochini-vogliamo-la-verita.html?m=1) annunciavo che lo scellerato Progetto Viabilistico imbastito dall’assessore impiastrone (Tommy Chiarella) non era stato affondato definitivamente nonostante a seguito la valanga di firme (2200) della nota petizione popolare ma solamente sospeso.

 

In alcuni Atti pubblici – fra innumerevoli richiami normativi e premesse di ogni genere – avevo casualmente trovato ciò che neanche i Consiglieri Comunali di Maggioranza avevano notato: nonostante il Piano viabilistico fosse ufficialmente sospeso, in Comune continuavano gli acquisti come se niente fosse <<....da installare in alcune vie del centro del paese, al fine della modifica viabilistica, come da progetto dell‟Amministrazione comunale, che prevede nuovi percorsi ciclopedonali...>>.

In quei giorni, non fu semplice capire se i Consiglieri comunali di Maggioranza  fossero realmente sorpresi e infastiditi come me o “complici” silenziosi della strategia dei pochi che decidono in Comune – in primis il Sindaco con il suo assessore prediletto Tommy Chiarella.

Possibile che Consiglieri di Maggioranza fossero diventati – improvvisamente – contrari ad un progetto la cui progettazione era giunta a livello di dettaglio (LIVELLO ESECUTIVO) ?


Oggi tutto sembra più chiaro – alcune risposte sono facili da trovare – e comprendo la delusione di chi li ha votati.

 

Oggi dev’essere chiaro a tutti i Cittadini perché i Consiglieri di Maggioranza Consiliare – ufficialmente divenuti contrati al progetto viabilistico arrivato a livello esecutivo – VOTARONO CONTRO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA CHE PREVEDEVA IL RITIRO DEFINITIVO DEL PROGETTO.


Oggi dev’essere chiaro a tutti i Cittadini perché i Consiglieri di Maggioranza Consiliare –invece di votare il ritiro del progetto – presentarono una mozione alternativa, la cui approvazione prevedeva solamente di posticipare il progetto.


Non ritirare, ma sospendere.


E un anno fa, il
30/12/2015, mi chiedevo provocatoriamente “Perchè sospendere il Progetto per 60 giorni e non ritirarlo definitivamente?”

 

E scrivevo: “ORA BASTA, VOGLIAMO RISPOSTE CERTE DAI CONSILIERI, CHE RISPETTO ALLA FUTURA VIABILITA' DEL CENTRO PAESE SI DICHIARANO CONTRARI NEI BAR, PERPLESSI IN CONSIGLIO COMUNALE e - grazie alla propria inerzia - NON ARRESTANO IL PROGETTO CONTESTATO”.

Chiedevo di fermare il progetto “…PER ASCOLTARE IL DISSENSO DIFFUSO”.

Un anno dopo sono chiare troppe cose, ancora di più, ma resta un dilemma il perché persone elette tradiscano il mandato popolare e calpestino la volontà dei Cittadini – 2200 firme – che loro stessi avevano detto “voler accogliere”.


Avrei da scrivere sugli aspetti progettuali di alcune scelte applicate alla viabilità cassinese, ma seguirà post dedicato.


Vi auguro Buon Fine Anno, non so se domani – ultimo giorno dell’anno – io troverò il tempo di scrivere e voi di leggere.
 
 
Andrea Maggio
 
 

giovedì 29 dicembre 2016

SULLA QUESTIONE NUTRIE "CASSINESI"



Informo che alle 19:13 ho protocollato in Comune una breve segnalazione rispetto alla questione Nutrie, che tanto sta allertando una parte di Cittadinanza.

Il problema esiste e - viste le competenze in materia di condizione di salute dei Cittadini del Sindaco e Consiglio Comunale -  non possiamo girare la testa dall'altra parte.

Purtroppo il numero di esemplari è salito in Lombardia a cinque milioni, una ogni due abitanti.
Non è questa - la Martesana - l'area lombarda ove la presenza di nutrie è più massiccia, ma è indubbio che recentemente sono aumentate considerevolmente.

Dal 6 dicembre sono valide le 
disposizioni emanate dalla giunta regionale che per la prima volta prevedono, accanto alla parola contenimento, anche il concetto
di eradicazione.

Inevitabile il provvedimento radicale dopo che il Governo modificò la legge 157/92 includendo il
roditore nella categoria dei ratti, topi, talpe.

Come troppo spesso capita in uno Stato ove il conflitto delle competenze fra Enti è costantemente inserito all'Ordine del Giorno, ecco che a farne le spese sono i territori - che come il nostro - che vantano canali e corsi
 d’acqua come il Naviglio Martesana.


Pur rispettando le tesi difensivistiche delle agguerrite associazioni animalistiche, sono fermamente convinto che la Nutria rappresenti un problema reale sotto svariati profili, oltre che un costo economico/sociale  non trascurabile.

Ricordo perfettamente i danni che le nutrie causarono ad alcune strade cassinesi, prima fra tutte via XXV aprile nella zona sud di Sant'Agata.

In questi giorni, Cittadini di Cassina avvistano frequentemente nutrie e spesso nelle vicinanze del Naviglio Martesana, sintomo che le politiche di contenimento di questi anni hanno sortito pochi effetti.

Oltre agli ingenti danni all'agricoltura, spaventano 
i danni provocati alle infrastrutture,
come cedimenti di fossi, canali
e banchine stradali.

Agricoltori, sindaci, consorzi di bonifica e semplici cittadini hanno chiesto a gran voce
un’inversione di tendenza e la nuova norma regionale introduce l’eradicazione
della nutria, non il semplice contenimento.

Per ritrovare una tale presenza massiccia bisogna tornare indietro nell'estate del 2011 quando un'invasione silenziosa avanzó tra il ribrezzo e la preoccupazione dei residenti di tutto l'asse dei Comuni bagnati dal Naviglio Martesana.

Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e le
Nutrie - come ammesso da Damiano Di Simine (autorevole espressione di Legambiente) "...anche la nutria è portatrice di malattie".

Il consiglio comunale condivide con il Sindaco questa responsabilità e - nell'esercizio del mio mandato - chiedo che si presti attenzione al tema.

Allo stato attuale, per una modifica della legge 833/78 non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario ma ad essi sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASL.

I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi e - soprattutto - da esercitare

Cordiali Saluti

Andrea Maggio






martedì 27 dicembre 2016

INCREDIBILE: INESATTEZZE ANCHE NEL PARERE DEL REVISORE DEI CONTI



Gentile Cittadino,


 
come ho avuto modo di raccontare nel precedente post (http://andreamaggio.blogspot.it/2016/12/la-bomba-di-natale.html) il 22 dicembre, grazie ad una mia segnalazione a poche ora dall’inizio dell’ultima seduta consiliare del 2016, è emersa una GRAVE inadempienza dell'Amministrazione, che ha costretto il Sindaco a ritirare il bilancio di previsione.

In forme e parole diverse, il Sindaco e il Segretario Cittadino del PD hanno riconosciuto il lavoro e l’impegno profuso costantemente nell’attività di controllo politico-Amministrativo (Minoranza Consiliare) e ricevere pubblicamente i loro ringraziamenti ha rappresentato – quantomeno – una piacevole novità visto che non più tardi di 2 mesi fa, il primo Cittadino non mancava di paragonarmi ad un noto personaggio politico televisivo assai corrotto, clientelare, semi-mafioso e pregiudicato.


Credo si sia pentito di quella scivolata, o almeno spero e comunque l'atmosfera del Santo Natale dovrebbe influire positivamente anche sui più riottosi vetero-Comunisti (lo so, non esistono più ma Lui ci tiene parecchio...)


Anche il Segretario del PD deve aver ripensato a quando disse “Maggio è assolutamente ininfluente  e marginale rispetto all’azione politico amministrativa di questo Comune”.


Due piccoli sassolini che mi dovevo togliere dalla scarpa, sorridendo, prima di cominciare a trattare l’argomento.


Le delibere riguardanti il Bilancio Comunale sono notoriamente fra le più importanti che arrivano in approvazione del Consiglio Comunale, in quanto definiscono strategie politiche dell’Amministrazione e modalità di finanziamento.


Non è frequente imbattersi in un’Amministrazione Comunale, che ritira le proprie delibere relative al Bilancio Comunale, figurarsi quanto penoso possa essere confrontarsi con una Giunta, scandente al punto da esser costretta a ritirarlo 2 volte in meno di 3 anni.


Questo è un vecchio post inerente il primo ritiro (http://andreamaggio.blogspot.it/2014/09/in-120-giorni-record-di-mala.html)


E’ davvero un momento triste per Cassina dè Pecchi, i Cittadini sono sempre più consapevoli – che aldilà delle convinzioni politiche e delle simpatie personali che ognuno possa coltivare e maturare – che l’attuale  Giunta comunale sia (prima di tutto) inadeguata ad Amministrare un Comune.


Il ritiro di tutte le delibere di Consiglio Comunale propedeutiche all’approvazione del Bilancio di Previsione (e del Bilancio stesso) si è reso necessario a causa di una grave manchevolezza in materia pubblicistica rispetto alla pubblicazione del Piano triennale delle Opere ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 128 del D.Lgs 163/2006.
 

Occorre ricordare che la pubblicazione attraverso Albo Pretorio dello stesso per 60 giorni ha la nobile finalità di ricevere eventuali osservazioni prima della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio.
 

La pubblicazione assicura trasparenza e imparzialità dell’attività amministrativa e tutela le situazioni giuridiche soggettive, o di interessi diffusi.
 
La mancata o parziale pubblicazione rende l’Atto Amministrativo incapace di produrre i suoi effetti (inefficacia degli Atti) e questo avrebbe generato l’esposizione dell’intero Bilancio di Previsione a ricorsi “ad orologeria”, con conseguenze per il Comune che avrebbero potuto portare al Commissariamento.


Il principio di pubblicità impone che l’attività amministrativa sia sempre conoscibile dall’esterno e che la pubblica amministrazione debba operare in modo certo, semplice, chiaro e trasparente, fornendo le informazioni agli interessati e rendendoli edotti circa lo stato di avanzamento dell’azione amministrativa.

Ad ogni modo, i ringraziamenti del Sindaco rendono l’idea di quanto importante e delicato sia questo passaggio e spiace davvero apprendere che uno degli assessori – accecato da rancore e frustrazioni varie – non abbia compreso la gravità del momento al pari del Sindaco e del Segretario PD. 


Peraltro, dubito che abbia letto il Parere dell’Organo di Revisione 2017-2019 (prot. 31189 del 02/12/16) firmato dall’Organo di Revisione: avrebbe scoperto prima di me ed evitato di approvare la nota allegata al Bilancio ove sono attestati periodi di pubblicazione “non corrispondenti al vero”.
 
 

La Delibera di Giunta n. 143 del 19/10/2016 "PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE" OLTRE A non essere stata pubblicata per 60 giorni a differenza di quanto attestato dal Revisore dei Conti, mi chiedo come abbia potuto scrivere questo in data 02/12/2016 quando i 2 mesi non erano ancora passati.

 

Sono misteri che qualcuno dovrà chiarire.

 

Il Revisore dei Conti è un organo di controllo interno.

Ha il compito di garantire che l'attività amministrativa sia conforme agli obiettivi stabiliti dalla legge. Quindi esso esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del comune e delle istituzioni, verificando la legittimità delle spese e l’esatta riscossione delle entrate.

Redige un'apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del bilancio preventivo e del rendiconto, per questo trovare inesattezze da parte di chi è posto a garanzia della regolarità spaventa molto.


L'argomento è davvero serio - perché aldilà della prepotenza politica che ha caratterizzato l'azione del Sindaco in questa prima metà di legislatura - chi fa politica comprende i momenti delicati e il Sindaco e il segretario del PD hanno compreso il passaggio.

 

Due parole sull’Organo di Revisore occorre spenderle, visto che è un professionista pagato con i soldi pubblici ed è giusto i Cittadini conoscano come funziona (o non funziona) la macchina comunale.

A differenza di quanto succedeva nel passato, che veniva eletto dal voto dell Consiglio Comunale, dal 2012 la nomina del Revisore dei Conti avviene per sorteggio da parte della Prefettura.

Ogni Prefettura costituisce un Albo dei Revisori dei Conti al quale chi ha titolo può iscriversi.

Ha durata triennale e quando scade il mandato, gli Amministratori Comunali contattano la Prefettura che procede ad individuare un altro professionista per il nuovo mandato, attraverso estrazione fra gli accreditati nell’Albo.

Oltre all’indennizzo professionale, Cassina ha un aggravio di spesa perché – a differenza del passato – il dottore sorteggiato non è residente in Provincia di Milano e quindi compete al Comune di Cassina pagare trasferta.

L’assessore al Bilancio – con grande onestà intellettuale – disse in Consiglio ad ottobre del 2015: “…questa parte del rimborso verrà quantificata, però così è e non ci possiamo fare nulla”.

Se non può farci nulla lui – che è assessore – figurarsi noi.

A domani.

Ho in mente una proposta sul tema.

 

Andrea Maggio
 

sabato 24 dicembre 2016

LA "BOMBA" DI NATALE

Egr Cittadini,

nel farVi i miei più i sinceri auguri di Buon S. Natale, colgo l'occasione di comunicare il bel regalo che scelto di fare a Cassina dè Pecchi.

A seguito di una mia segnalazione - e relativo accesso agli Atti Comunali - ho evidenziato una GRAVE inadempienza dell'Amministrazione e il Sindaco (ringraziandomi pubblicamente) è stato costretto a ritirare il bilancio di previsione dai punti dell'OdG della seduta di Consiglio Comunale.

Impegnarmi e onorare il voto dei Cittadini, che mi hanno chiamato ad esercitare un ruolo di controllo delle attività dell'Amministrazione.

Impegnarsi sempre, tutti i giorni.

Aver fatto "saltare l'approvazione di un Bilancio pessimo di una Amministrazione scadente", posticipandola di qualche mese, è IL MIO REGALO DI NATALE ai Cittadini di Cassina dè Pecchi.

AUGURI A TUTTI.
 
Andrea Maggio

giovedì 22 dicembre 2016

IL SINDACO CHE SANA ABUSI EDILIZI


Egr. Cittadino,

oggi scriverò qualcosa di importante, molto importante, che i Cassinesi ignorano a causa del disgustoso oscurantismo, che ha investito il nostro Comune negli ultimi 2 anni.


L’argomento è la piccola rotonda realizzata in questi giorni, lungo la ex S.S. 11 "Padana Superiore".

 
Scelgo di suddividere l'argomento in più post perché – per onestà intellettuale – non si può parlare di questa piccola rotonda senza partire da chi quella rotonda l’ha progettata e pagata che – sorpresanon è il Comune di Cassina ma un privato Cittadino.


Vi chiederete tutti Voi, ma chi sarà mai questo improbabile benefattore? Ok, va bene che il Natale ci rende tutti più buoni, ma perchè un soggetto privato decide improvvisamente di accollarsi i costi di realizzazione di un intervento pubblico?


La questione è tenuta nascosta da questa squallida giunta, ma è quantomeno curioso e meritevole di essere raccontata.

 

Partiamo dal 19/12/2011, giorno in cui la società di Gedos presentò al Comune la denuncia di inizio attività per la manutenzione straordinaria dell'edificio sito in via Vittorio Veneto, Cassina De' Pecchi (Cascina Colombirolo)


La pratica ottenne parere favorevole dalla Commissione Paesistica.

 
L'immobile oggetto dell'intervento è vincolato ai sensi della legge 22/1/2004, la n. 42, che riguarda il Codice dei Beni Culturali del Paesaggio.

Era un edificio vincolato, catalogato come storico e protetto da particolari vincoli.

 

Un edificio del XVI secolo, addirittura con muri affrescati per la parte esteriore, con cornici marcapiano e zoccolatura o angolari.

Quindi un edificio protetto delle Belle Arti.


A ragion di ciò, fu richiesto – da parte del Comune – una manutenzione “….volta a mantenere in efficienza gli edifici, realizzando interventi che non comportassero modificazioni della tipologia dei caratteri costruttivi, dell'assetto distributivo complessivo dell'edificio”.


Da verifiche effettuate e protocollate in Comune da parte di un Consigliere Comunale dell’allora minoranza, la passata Giunta fu informata della potenziale sussistenza di elementi “…che lasciassero presagire che l'intervento effettuato presso la località Colombirolo non fosse classificabile come manutenzione straordinaria..” ma bensì una ristrutturazione edilizia.

 

Nel corso di un Consiglio Comunale, lo stesso Consigliere Comunale dell’allora Minoranza autore della segnalazione corredata da prove fotografiche riferì che l’impossibilità di vedere cosa stesse accadendo all’interno dell’area di cantiere e ciò fece nascere in lui il sospetto che all’interno si stesse facendo “….qualcosa di diverso dal consentito”.


Manutenzione straordinarie e ristrutturazione edilizia, sono due tipologie di intervento, i cui termini – per i non addetti ai lavori – possono voler dire poco, ma offrono differenze sostanziali.

 

La ristrutturazione edilizia – a differenza della manutenzione straordinaria autorizzata nel caso specifico – è finalizzata alla trasformazione di edifici esistenti e può (in casi di comprovata necessità) ammettere demolizione e ricostruzione parziale o totale.


Ma questi interventi – sempre a differenza della manutenzione straordinaria autorizzata – sono soggetti alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché al contributo sul costo di costruzione, come previsto dalla legge regionale 12.

 
In esito a queste segnalazioni circa la natura dei lavori in quei giorni in corso d'opera nell'area del cantiere di Cascina Colombirolo, l’Ufficio Comunale avviò il procedimento per l'accertamento della loro conformità con l'intervento in manutenzione straordinaria autorizzato. 

Un’indagine tecnica servi per il riscontro di abusi edilizi e – siccome il tema è piuttosto delicato – servì un'attenta valutazione di tutto l'iter e della strategia ispettiva da intraprendere nell’immediato, anche per via di alcuni passaggi di particolare complessità giuridica.


A seguito del sopralluogo (il 6/6/2013), il Responsabile Ufficio Tecnico ha relazionato su alcune importanti difformità.


In data 17 giugno 2013, protocollo 12258, la proprietà ha depositato una relazione tecnica con la quale ha posto una serie di argomentazioni relative alle opere eseguite.


L’Ufficio Tecnico Comunale – sotto il profilo appunto tecnico –  ha relazionato che “le dimostrazione addotte dalla proprietà non sono state ritenute sufficienti per autorizzare comunque i lavori senza il regolare decorso dalla predetta pratica paesaggistica”.

Inoltre “…la presenza di uno scalino sul filo del colmo di due edifici attigui è un elemento non esaminato dalla stessa Commissione Paesaggio e Soprintendenza e pertanto a sottoporre alla loro attenzione” motivo per cui “…è stata emessa in data 25/6 un'ordinanza per il ripristino dello stato dei luoghi”.

 
Fu aperto un procedimento sanzionatorio, probabilmente denunciati penalmente i responsabili degli abusi riscontrati (atto dovuto).

Come sappiamo, i lavori nella parte della Cascina destinata a residenziale furono bloccati per molto tempo.


Nel frattempo, la società GEDOS s.r.l. in data 16/04/2014 presentò istanza per ottenere Permesso di Costruire in Sanatoria.

 

In data 15/11/2016 è stato notificato alla Ditta richiedente avviso di rilascio di Permesso di Costruire in Sanatoria comunicando l’importo del contributo di costruzione afferente al titolo abilitativo i cui ammontare complessivo è pari a € 84.918,77


Solo 3 giorni dopo, ossia il 18/11/2016 la soc. GEDOS s.r.l. ha presentato richiesta di scomputo degli oneri di urbanizzazione a fronte della realizzazione diretta di opere di urbanizzazione di cui avremo modo di parlare nei prossimi post.


Ad ogni modo, le caratteristiche tecniche degli interventi sono state ritenute congrue dal Nuovo Capo Area tecnica, Carlo Tamberi (nuovo ingresso in Comune, pescato da lontano) ma effettueremo tutte le verifiche del caso, perché qualcosa non ci torna.


L’unica cosa che posso dire, è che il pagamento a titolo di oblazione del “contributo di costruzione” in caso di “sanatoria di abusi” è determinato in misura doppia rispetto a quello dovuto per il permesso di costruire ordinario.


Chiudo, questa prima riflessione precisando che il presente post non vuole essere una lezione sul discutibile messaggio etico che possano rappresentare le "sanatorie di abusi edilizi", visto che lascio volutamente l’attività ad “altri professori”, tengo solo a sottolineare come questi "professori dalla bocca larga” oggi siedono in maggioranza e/o sostengono attivamente l’attuale Amministrazione.


Guarda caso, quando questi “indefessi difensori della legalità” sono chiamati a governare il paese (4 delle 5 ultime legislature) lo fanno fra abusi edilizi e sanando nel silenzio imbarazzato – credo – per la difficoltà di doverlo spiegare ai Cittadini e prima ancora ai propri elettori ai Cittadini.


E allora, la tecnica oscurantista è sempre la stessa, basta non parlare di nulla, non dire niente a nessuno, proporre qualche festa come arma per distrazione di massa.

Probabilmente, anche fra chi vota da 2 anni e mezzo sempre in linea agli ordini impartiti dal Sindaco, sono pochi a conoscere il perché di alcune scelte.
 
Ma ne parleremo ancora.
 
Andrea Maggio
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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