lunedì 11 aprile 2022

POZZO, EX SCUOLA MEDIA DI via KENNEDY

 #PozzodAdda 



Ho letto che l’Amministrazione intende procedere con interventi di riqualificazione edilizia per il

recupero e riqualificazione urbanistica dell' area Ex Scuola Media di Via Kennedy a Pozzo d'Adda in Località

Bettola di Pozzo D'Adda.



Intende “riqualificare l'intera area e lo intende fare con interventi mirati.


Questa è senz’altro una bella notizia, mi sembra un bel “messaggio” da offrire al paese.


Recuperare patrimonio pubblico è una di quelle missioni, alle quali ogni Amministrazione deve impegnarsi 



Ovviamente, esistono diversi modi di restituire alla comunità, accedere a questo bando è un ambizioso tentativo.


Non è l’unico, ma in questo momento è certamente il più immediato tentativo.

 

Sono interventi importanti, possibili da realizzare solo per lotti di esecuzione, certamente coerenti fra loro ma con differenti destinazioni (da strutture didattiche, a quale Sociali e sicuramente sportive).


Il Territorio di Pozzo d’Adda - forse Bettola con maggiore urgenza - ha estremo bisogno di essere dotata di servizi pubblici e penso che l’aspetto urbanistico sia una questione prioritaria per assettare il territorio.


Onestamente è presto per esprimersi nel MERITO del provvedimento (non esistono ancora specifiche utili alla costruzione di un mio parere compiuto e consapevole) ma ciò che posso dire è che condivido l’impostazione assunta da chi governa, la scelta di voler restituire alla comunità luoghi oggi non più fruibili dai cittadini.


L’Amministrazione Comunale - con tale scopo - ha scelto di partecipare ad un BANDO importante.


Anche questa è una notizia positiva,  aderire ad un AVVISO

PUBBLICO DI MANIFESTAZIONE INTERESSE RIVOLTO AI COMUNI ITALIANI PER LA SELEZIONE

DI PROPOSTE DI INTERVENTO VOLTE A FAVORIRE LA REALIZZIONE O LA RIGENERAZIONE e FINANZIATO DALL'UNIONE

EUROPEA - NEXT GENERATION EU mostra la giusta ambizione e riscatto, che una realtà urbanisticamente depressa come la nostra sta attraversando  


Non sono l’ultimo arrivato e conosco perfettamente le difficoltà di poter accedere ad un finanziamento così importante, con solamente uno studio di fattibilità (tecnica e economica).


La Relazione

Tecnico-Illustrativa e relativi elaborati tecnici di corredo (depositati presso l'Ufficio Lavori Pubblici )prevedono una spesa complessiva di € 1.753.365,04 (quadro economico) e non è per nulla facile accedere a questi fondi, me ne rendo conto, ma lo spirito è quello giusto.


Non possiamo criticare questa “voglia di cambiare”, tantomeno il sogno di volare alto da parte di chi ha assunto l’o ere di governo del paese.


Resta inteso che sarà cosa “buona e giusta” condividere le scelte strategiche da applicare nei successivi livelli di progettazione.


Sempre che si riesca ad accedere ai finanziamenti previsti dal bando in questione è pensare davvero alla RIGENERAZIONE IMPIANTO SPORTIVO DI VIA KENNEDY A POZZO D'ADDA

LOCALITA BETTOLA 

martedì 5 aprile 2022

FAMILY ACT - un piccolo passo in avanti

E' calendarizzato per questa settimana l'esame in Aula, al Senato, del Family Act, il disegno di legge (A.S. n. 2459) che delega il Governo ad emanare nuove misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia.

Inutile che spieghi. l’importanza di questo provvedimento, che finalmente inizia il lungo  percorso, ma quante speranza sono state disattese.

La ministra della Famiglia presenta una proposta di legge, che per la verita’ non ha nulla di originale, esisteva già un ddl con questo nome. 

Non si tratta di un decreto legge, con effetto immediato, ma di un disegno di legge, con tempi incerti di approvazione.

Peraltro su aspetteranno gli attuativi che rischiano di ingolfare gli uffici  e i tempi di entrata in vigore della norma si allungherebbero ancora di più’.

Modificato e approvato dalla Camera il 18 novembre 2021, il disegno di legge ha concluso il suo iter alla Commissione Lavoro lo scorso 30 marzo.

Il provvedimento si avvia ora all'esame dell'Aula nel testo licenziato dalla Camera, in quanto tutti gli emendamenti presentati sono stati ritirati, respinti o trasformati in ordini del giorno.

Sono 9 gli articoli del Family act, che tracciano le linee guida delle prossime riforme del Governo per la famiglia, in ossequio agli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Vediamo cosa dovrebbe cambiare 


cambierà con le riforme in arrivo per famiglie e imprese


Family Act: le riforme in arrivo

Il Governo è delegato ad adottare norme per:

- sostenere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa delle famiglie;

- contrastare la denatalità;

- valorizzare la crescita armoniosa e inclusiva dei bambini e dei giovani;

- sostenere l'indipendenza e l'autonomia finanziaria dei giovani;

- favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro di entrambi i genitori;

- sostenere, in particolare, il lavoro femminile.

Family Act: princìpi guida per tutte le riforme

Il Governo, nell'emanazione dei decreti delegati deve attenersi ai seguenti princìpi e criteri direttivi generali:

assicurare l'universalità e la progressività dei benefìci economici per i nuclei familiari con figli a carico;
promuovere la genitorialità e la parità tra i sessi, favorendo l'occupazione femminile e agevolando l'armonizzazione dei tempi familiari e di lavoro e l'equa condivisione dei carichi di cura tra i genitori;
incentivare il lavoro del secondo percettore di reddito e favorire fiscalmente le donne che rientrano al lavoro, in particolare dopo la maternità;
affermare il valore sociale delle attività educative e di apprendimento, anche non formale, dei figli, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dalla base imponibile o detrazioni dall'imposta sul reddito in relazione alle spese sostenute dalle famiglie ovvero attraverso la messa a disposizione di un credito o di una somma di denaro vincolati allo scopo;
prevedere misure per favorire l'accesso e l'individuazione dei servizi offerti alle famiglie.
Tali misure, da adottare in sinergia con le associazioni familiari maggiormente rappresentative, dovranno essere attuate considerando eventuali disabilità delle persone del nucleo familiare.

Nell'attività di riordino, il Governo dovrà infine valutare di abolire o modificare le attuali misure a sostegno delle famiglie e della genitorialità, a garanzia delle risorse finanziarie disponibili.

Family Act: misure di sostegno all'educazione dei figli

Entro un anno dall'entrata in vigore del Family Act il Governo dovrà emanare uno o più decreti legislativi per il riordino e il rafforzamento delle misure di sostegno all'educazione dei figli.

In particolare, le disposizioni governative dovranno garantire una rete diffusa su tutto il territorio nazionale di servizi socio-educativi per l'infanzia e per l'adolescenza e prevedere contributi a copertura delle rette per la loro frequenza o per l'introduzione di servizi di supporto, anche individuale, presso le rispettive abitazioni per le famiglie con figli di età inferiore a 6 anni.

Dovranno essere previste contributi per le spese sostenute:

- per i figli con disabilità;

- per viaggi di istruzione, iscrizione annuale, abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti destinati alla pratica sportiva nonché alla frequenza di corsi di lingua straniera, di arte, di teatro e di musica;

- per acquisto di libri di testo e no, di biglietti di ingresso a rappresentazioni teatrali e cinematografiche e altri spettacoli dal vivo, musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali;

per l'acquisto di beni e servizi informatici destinati ai figli a carico che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado e che non beneficiano di altre forme di sostegno per l'acquisto di materiale didattico.

Il Governo dovrà prevedere benefìci fiscali aggiuntivi come welfare aziendale nelle forme individuate dalla contrattazione collettiva aziendale per l'educazione e la formazione dei figli nonché per la tutela della loro salute, anche mediante appositi strumenti assicurativi.

Family Act: congedi parentali, di paternità e di maternità

Entro 2 anni dall'entrata in vigore del Family Act il Governo dovrà riformare la disciplina relativa ai congedi parentali e di paternità, nel rispetto di due punti fermi: l'articolo 33 della legge n. 104 del 1992 e l'articolo 42 del T.U maternità, fatte salve disposizioni di maggior favore.

La riforma dovrà prevedere, per i genitori lavoratori, la possibilità di fruire dei congedi parentali fino al compimento di un'età del figlio in ogni caso non superiore a 14 anni e stabilire un periodo minimo, non inferiore a 2 mesi, di congedo parentale non cedibile all'altro genitore per ciascun figlio nonchè l'estensione della disciplina ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, garantendo modalità di gestione più flessibili

Ai genitori lavoratori si dovrà riconoscere la possibilità di usufruire, previo preavviso al datore di lavoro, di un permesso retribuito, di durata non inferiore a 5 ore nel corso dell'anno, per ciascun figlio, per i colloqui con gli insegnanti e per la partecipazione attiva al percorso di crescita dei figli.

Il Governo dovrà inoltre prevedere:

un periodo di congedo obbligatorio per il padre lavoratore nei primi mesi dalla nascita del figlio, di durata significativamente superiore rispetto a quella prevista a legislazione vigente;
l'aumento dell'indennità obbligatoria per il congedo di maternità;
il riconoscimento del congedo di paternità a prescindere dallo stato civile o di famiglia del padre lavoratore;
il congedo di paternità non subordinato all'anzianità lavorativa e di servizio;
un ragionevole periodo di preavviso al datore di lavoro per l'esercizio del diritto al congedo di paternità;
il diritto al congedo di paternità a parità di condizioni per i lavoratori pubblici e privati;
l'estensione del congedo di paternità ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.
Family Act: lavoro femminile e conciliazione vita e lavoro

Entro 2 anni dall'entrata in vigore del Family Act il Governo dovrà prevedere il riordino e il rafforzamento delle misure volte a incentivare il lavoro femminile e la condivisione della cura e per l'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro.

La riforma dovrà riconoscere, in particolare, incentivi per i datori di lavoro che applicano le clausole dei contratti collettivi nazionali di lavoro, stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, che, ai fini dell'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, prevedono modalità di lavoro flessibile con facoltà dei lavoratori di chiedere, secondo le previsioni dei medesimi contratti, il ripristino dell'originario regime contrattuale.

Si dovranno inoltre prevedere agevolazioni, anche di natura contributiva, a favore delle imprese per le sostituzioni di maternità, per il rientro delle donne al lavoro e per le attività di formazione ad esse destinate nonchè il rifinanziamento del Fondo per incentivare la contrattazione di secondo livello, destinata alla promozione della conciliazione tra vita professionale e vita privata.

A sostegno del lavoro femminile poi, si dovrà prevedere che una quota della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sia riservata all'avvio delle nuove imprese femminili e al sostegno della loro attività per i primi due anni.

Family Act: formazione dei figli e autonomia finanziaria dei giovani

Entro due anni dall'entrata in vigore del Family Act il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per il riordino e il rafforzamento delle misure volte a sostenere la spesa delle famiglie per la formazione dei figli e per il conseguimento dell’autonomia finanziaria da parte dei giovani.

Si dovranno prevedere per esempio detrazioni fiscali per le spese documentate sostenute dalle famiglie relativamente al contratto di locazione di abitazione per i figli maggiorenni iscritti a corsi universitari o agevolazioni fiscali per la locazione dell’immobile adibito ad abitazione principale o per l’acquisto della prima casa in favore delle giovani coppie ovvero ulteriori interventi di rafforzamento delle misure volte a promuovere l’autonomia, anche abitativa, dei figli maggiorenni dalla famiglia d’origine.

La riforma dovrà inoltre prevedere agevolazioni fiscali per la frequenza di corsi di formazione per le nuove professioni legate all’innovazione, alla digitalizzazione e all’auto imprenditoria in favore di giovani di età inferiore a 18 anni.

Family Act sostegno delle responsabilità familiari

Entro un anno dall'entrata in vigore del Family Act il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per sostenere e promuovere le responsabilità familiari in particolare favorendo, nell'ambito delle risorse messe a disposizione dal PNRR, la diffusione di centri e di servizi di supporto nelle diverse fasi della vita familiare e di sostegno alle scelte dei genitori, anche mediante attività di mediazione familiare.

Infine, l'articolo 7 del disegno di legge in argomento definisce il procedimento per l'adozione dei decreti legislativi e l'articolo 8 reca le disposizioni finanziarie.

Credo sia incompleto, peraltro gli effetti li avremo fra molto tempo 
Inoltre manca il QUOZIENTE FAMILIARE 
Ma piuttosto che niente … è un passo in avanti 

sabato 2 aprile 2022

GIORNATA DELLA CONSAPEVOLEZZA

 #GionatamondialeAutismo 

#giornatadellaConsapevolezza


Oggi è la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, anche semplicemente giornata mondiale per l'autismo, è fissata al 2 aprile di ogni anno ed è un giorno riconosciuto a livello internazionale per incoraggiare gli Stati membri delle Nazioni Unite ad una maggiore sensibilizzazione rispetto all'autismo.


Serve richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie.  


L’obiettivo è quello di accrescere il livello di conoscenza e quindi di consapevolezza sul tema dell’autismo e di contribuire alla riflessione favorendo la qualità dell’inclusione sociale.  


Le persone con autismo hanno il diritto all’autodeterminazione, all’indipendenza e all’autonomia, nonché il diritto all’istruzione e al lavoro su base di uguaglianza con gli altri. Ma la sospensione dei sistemi e delle reti di supporto vitali a seguito di COVID-19 aggrava gli ostacoli che le persone con autismo devono affrontare nell’esercizio di questi diritti. 


Le Istituzioni devono garantire i diritti per i quali le persone con autismo


Una questione che “coinvolge direttamente” 500 mila famiglie, ma indirettamente la coscienza di tutti 


In Italia un bambino su 77, tra i 7 e i 9 anni, ha un disturbo dello spettro autistico


Negli ultimi due anni, l'isolamento legato alla pandemia Covid-19 ha aggravato le condizioni delle persone con autismo e complicato ulteriormente la vita delle circa 500.000 famiglie italiane che si trovano a far fronte alle difficoltà pratiche che il convivere con questa condizione comporta.


Le istituzioni devono lavorare per quel “Dopo di Noi” (progetto) affinché le famiglie non debbano 'recluderli' - da adulti - autistici in strutture residenziali.


Ad oggi, le eccezioni sono poche e le realtà fantastiche che  favoriscono l'inserimento lavorativo.


Di queste solo “piccole-grandiose” realtà riescono farcela. 


#PizzAut è il simbolo di questa possibilità (come lo sono splendide realtà come CASA FILIPPIDE) 


Investire sul progetto “Dopo di noi” è dovere di chi governa 


_AM_

venerdì 1 aprile 2022

I DANNI DELLE CHIACCHIERE IDEOLOGICHE

#MaggioAvoceAlta


A parole siamo tutti bravi ed ecologisti, ma nei fatti ci confrontiamo con vacuità e problemi profondi 


L'Italia sarà il Paese del sole, a guidare Italia ed Enti Locali sono sempre governi e amministrazioni che vincono le elezioni sulla base di programmi dai grandi “propositi ambientali” e poi - dal giorno dopo l’insediamento - l’agenda politica è “non cambiare troppo per non cambiare davvero”.


Il 90% degli impianti eolici e solari presentati nel 2021 non ha superato lo stadio cartaceo. 


Per raggiungere gli obiettivi minimi del piano nazionale l'Italia dovrebbe costruire impianti rinnovabili per 4.700 megawatt l’anno .


Sapete quanti megawatt/anno produrremo con quelli costruiti nel 2021?  

1.300 ossia meno di un terzo di quelli previsti. 


Dati che stridono con l'emergenza energetica che attanaglia

l'Europa, innescata da rincari e guerra in Ucraina. 


Quando - 10 anni fa - scrivevo che è assurdo e anacronistico pensare che 13 centrali nucleari esistono a 100 km in linea d’aria dai confini italiani, che era arrivato il momento di superare la sindrome Chernobyl la quale spinse a dire “No” alle centrali di nuova generazione (quando tutti i nostri vicini le costruivano a ridosso dei nostri confini).


Dire NO a tutto - dal nucleare all’eolico fino all’estrazione di gas e - fu un errore e mentre mezza Europa prepara piani per razionare gas e fare il pieno di riserve, l'Italia riduce addirittura l'attività nei suoi giacimenti:

a febbraio sono stati estratti 260 milioni di metri cubidigas, -24,8% rispetto al febbraio2021;

E L’ import è aumentato del 16,8%.

Chi non produce, deve comprare per sopravvivere.

Quindi, o cambia l’Italia o il modello comporterà Incremento di spesa da coprire con “nuove entrate” (tassazione) 


_AM_


Tutto il resto sono chiacchiere accademiche e ideologiche 


_AM_

domenica 20 marzo 2022

#MaggioNavigator - CONCORSO CARABINIERI 2020

Arma dei Carabinieri 2022: pubblicato il Bando per 671 Allievi Marescialli


Il Ministero della Difesa ha pubblicato sulla GU 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 15 del 22-02-2022, il concorso Carabinieri 2022 per l’ammissione al dodicesimo corso triennale 2022 2025 di 671 Allievi Marescialli del ruolo Ispettori dell’Arma. Il bando prevede l’espletamento di varie prove scritte ed orali, di accertamenti psico-fisici e di una iniziale prova preliminare.

REQUISITI

Possono partecipare al bando Allievi Marescialli pubblicato sul portale Carabinieri concorsi le seguenti categorie di candidati:

A. militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti ed a quello degli Appuntati e Carabinieri, e Allievi Carabinieri, in possesso dei seguenti requisiti:
– idoneità al servizio militare incondizionato o temporanea inidoneità (nel secondo caso è prevista l’ammissione con riserva);
– aver conseguito un diploma (o essere in grado di conseguirlo entro il termine dell’anno scolastico 2021-2022) di istruzione secondaria di secondo grado, di durata quinquennale o quadriennale con anno integrativo;
– età non superiore a 30 anni (precisamente non aver superato il giorno del compimento del 30° anno di età);
– non aver riportato negli ultimi due anni o nel periodo di servizio, se inferiore a due anni, sanzioni disciplinari più gravi della consegna, una qualifica inferiore a “nella media” o giudizi corrispondenti, o giudizi di inidoneità all’avanzamento di grado;
– non siano stati condannati per delitti non colposi, anche con sentenza di applicazione della pena su richiesta o con decreto penale di condanna, a pena condizionalmente sospesa o con il beneficio della non menzione;
– non siano in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;
– non siano sottoposti a procedimento disciplinare di stato o sospesi dall’impiego o in aspettativa per qualsiasi motivo per una durata non inferiore a 60 giorni;
– nel caso di procedimento penale per delitti non colposi precedentemente instaurato nei loro confronti e non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione (perché il fatto non sussiste ovvero perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale).

B. cittadini italiani in possesso dei seguenti requisiti:
– età non inferiore a 17 anni compiuti e non superiore a 26 anni (ovvero al giorno del compimento degli stessi) o, per coloro che hanno già prestato servizio militare per un periodo non inferiore alla ferma obbligatoria, a 28 anni;
– se minorenni, possesso del consenso dei genitori o di chi esercita la potestà genitoriale;– godimento dei diritti civili e politici;

– assenza di condanne e procedimenti penali in corso per delitti non colposi, o di situazioni incompatibili con l’acquisizione e la conservazione dello stato di Maresciallo dei Carabinieri;
– avere condotta incensurabile e non aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato;
– abbiano conseguito o siano in grado di conseguire, al termine dell’anno scolastico 2021-2022, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale ovvero quadriennale integrato dal corso annuale previsto per l’accesso all’università;
– non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una pubblica amministrazione, licenziati da un impiego pubblico per procedimento disciplinare o prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia, eccetto che per non idoneità psico fisica;
– non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
– se militari nel caso di procedimento penale per delitti non colposi, precedentemente instaurato nei loro confronti e non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione (perché il fatto non sussiste ovvero perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale), non siano sottoposti a conseguente procedimento disciplinare in corso di definizione.

RISERVA DI POSTI

Il bando Allievi Marescialli mette a concorso 671 posti, di cui 134 sono riservati:
– al coniuge, ai figli o ai parenti in linea collaterale di secondo grado superstiti del personale delle Forze Armate e di Polizia deceduto in servizio e per causa di servizio;
– ai diplomati delle Scuole militari dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica;
– agli assistiti dall’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari di carriera dell’Esercito italiano, dall’Istituto Andrea Doria per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina Militare, dall’Opera nazionale per i figli degli aviatori e dall’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri.

PROVE D’ESAME

Il concorso Allievi Marescialli sarà articolato nelle seguenti prove:

  • prova preliminare;
  • prove di efficienza fisica;
  • prova scritta di conoscenza della lingua italiana;
  • accertamenti psico-fisici;
  • accertamenti attitudinali;
  • prova orale.

Per conoscere nel dettaglio le modalità di selezione, si rimanda alla lettura del bando disponibile a fine articolo.

DOMANDA E SCADENZA

Le domande di partecipazione al bando di concorso per allievi marescialli carabinieri dovranno essere presentate, entro il giorno 24 marzo 2022.

BANDO http://www.carabinieri.it/docs/default-source/concorsi/2022/ist12/bando.pdf?sfvrsn=a9f5e823_0

DOMANDA

https://extranet.carabinieri.it/ConcorsiOnline20


martedì 15 marzo 2022

ACCOGLIENZA: SERVE REGIA FORTE

 #Accoglienza

#Ucraina

#NoWar

#Solidarietà


Ci vuole lo sforzo di tutti ad offrire la risposta adeguata alla nuova emergenza. 

L’accoglienza allo straordinario e imprevedibile flusso migratorio (destinato a crescere in maniera importante) non è ancora organizzata ovviamente.


Al netto del grande lavoro dei volontari e della disponibilità della stra-grande maggioranza delle parrocchie nell’offrire luoghi (oratori) stanze e patrimonio immobiliare per ospitare madri e figlie in fuga dalla guerra, i Comuni sono tutti in attesa di conoscere le direttive Prefettizie di imminente diramazione.


È indispensabile un forte coordinamento dei diversi livelli istituzionali, nel precedente post ho chiamato in causa la Regione, perché vi sia una presa in carico efficace e semplificata, dalle esigenze sanitarie (tamponi, offerta vaccini Covid e altri per i minori).


La Regione deve assumere il “governo” di questa emergenza e - insieme al Prefetto - coinvolgere Comuni. 


Esiste il tema assistenza, il tema abitativo, inserimento nel circuito scolastico di bambini e ragazzi che dovranno essere accompagnati e a cui bisognerà offrire opportunità di istruzione 


Gli arrivi - quasi tutti frutti di iniziative autonome e non coordinate - non hanno ancora la necessaria modalità di raccolta unitaria e di circolazione di dati e informazioni sugli arrivi e le loro caratteristiche.


Il Terzo settore - come sempre davanti alle emergenze - mostra il volto umano di un Italia, con un cuore immenso.


Si registra una straordinaria disponibilità e generosità che va però gestita, dotata di risorse e accompagnata per essere sostenibile nel tempo. 


Personalmente, credo il Prefetto debba emanare direttive rapidamente, perché accogliere vuol dire INSERIRE e INCLUDERE in un meccanismo 


Serve una forte regia (Regione e Prefetti) 


Serve  la capacità di spesa dei Comuni,;


Serve che il Governo dica chiaramente quante e quali risorse potrà compensare ai Comuni per l’attuale gestione emergenziale, così da sgravare le parrocchie da un ruolo che VA BEN OLTRE LA SUSSIDIARIETÀ e consentire al Comuni di aderire al piano con la giusta consapevolezza (coperture di spesa ecc ) 


FORZA, È IL MOMENTO.

 


_ANDREA MAGGIO_

giovedì 3 marzo 2022

I RITARDI DELLA VERGOGNA

 #cassinadepecchi


I RITARDI DELLA VERGOGNA 

Dopo i ritardi registrati con i voucher spesa e con la restituzione del fondo non dovuti della mensa scolastica, ecco che la storia si ripete, in negativo, con quelli del Contributo solidarietà 2021.

Il comparto “Politiche Sociali” del Comune di Cassina de Pecchi non riesce a stare al passo con le necessità e la “valanga di fondi” che si trovano a gestire nei vari provvedimenti di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie. 

Tardano sempre e tarda anche la vergogna che dovrebbe aggredire la coscienza di chi governa Cassina.

Chiaramente, non è facile trovare gruppi consiliari pronti a evidenziare questi problemi, più o meno tutti (tranne Uniti per Cassina), interessati a scenari futuri e alleanze per la prossima tornata elettorale.

Ma una voce critica in paese esiste ancora. 

Allora,  con determinazione n. 427 del 29/07/2021 si è accertato l’importo pari a € 10.100,00 al capitolo n. 4958 Bilancio 2021 acc. n. 1164.

Luglio 2021, per capire.

Si tratta del trasferimento fondi regionali in riferimento alla DGR n. XI/4833 del 07/06/2021 ad oggetto: Contributo Regionale di Solidarietà anno 2021 (Riparto delle risorse regionali).

Quindi, nonostante l’assunzione dell’impegno di spesa fosse al capitolo n. 3443 del Bilancio 2021, le erogazioni di contributi diretti ai nuclei familiari - assegnatari di alloggi SAP di proprietà comunale - non sono ancora avvenute.

È davvero un peccato che provvedimenti eccezionali sotto il profilo sociale di carattere solidale verso soggetti che si trovano in condizione di comprovata difficoltà economica (tale da non consentire i costi della locazione sociale) abbiano questi rallentamenti.

Un vero disastro. 

D’altronde, a chi amministra un Comune dovrebbe esser noto l'art. 7 del Regolamento Regionale 10 ottobre 2019 n. 11.

Per il procedimento di individuazione dei beneficiari del Contributo di Solidarietà per l'anno 2021 occorre nominare il responsabile del procedimento (RUP) e un Nucleo di Valutazione composto da personale interno.

Questo per assicurare la massima trasparenza dell’iniziativa attraverso idonee forme di pubblicità.

Ma davvero hanno impiegato troppo. 

Per capire meglio:

per agevolare economicamente le famiglie (in affitto nei servizi abitativi pubblici di proprietà dei Comuni o delle ALER per sostenere i costi della locazione sociale) per il 2021, la Regione ha stanziato 23 mln di Euro, ma - chiaramente - è stato possibile presentar domanda solo “…dopo che il Comune o l'Aler hanno pubblicato l'Avviso”.

Scarsi.

Il nostro Comune ha fissato il termine alla data del 31/03/2022 per la presentazione delle domande di accesso. 

Per capire l’entità del ritardo: alcuni Comuni hanno chiesto la presentazione della domanda entro il 31 ottobre 2021 o il 14 dicembre 2021 (Cernusco).


sabato 26 febbraio 2022

VICINANZA AL POPOLO UCRAINO

 #Ucraina 


La guerra scatenata dalla Russia non ha giustificazione alcuna. 


Sono ore difficili per l’Ucraina e per l’Europa. 


Quindi , bene ha fatto l’Italia ha condannare immediatamente un’aggressione violenta.


Invasione.


PUTIN RIPORTA INDIETRO LE LANCETTE DELLA STORIA ‘900.

 

Serve equilibrio e fermezza da parte di tutte le forze democratiche per preservare i diritti e solo xk tento che tutti stiano dando pieno sostegno a tutti i provvedimenti che saranno assunti insieme agli alleati.


Non siamo ancora usciti dalla crisi (non solo sanitaria) e questo aggraverà la situazione economica 


Ci aspetteranno anni difficili e solo la compattezza politiche - oggi più che mai - ci aiuterà a superare il momento.


Un pensiero al dramma vissuto dalle donne, uomini e bambini a Kiev come in buona parte del territorio ucraino e - davvero - non sono nessuno per conoscere la dinamica dei “perché e per come” impregnate di questioni storiche e rancori mai sopiti (contro la NATO, antiamericano o anticomunista che sia)


Mi piacerebbe che il popolo dei social sospendesse “dietrologie” e “accuse reciproche” perché un popolo soffre - comunque - per responsabilità non proprie.


Forza Ucraina, la mia umile vicinanza


_AM_

mercoledì 23 febbraio 2022

Periodo COVID: RETTE ASILO NIDO DA MODIFICARE

#MaggioPropone

#AsiloNido

#cassinadepecchi


In tutti questi mesi (oggi è ancora così) i genitori dei figli con il Covid o in isolamento fiduciario sono tenuti a pagare la retta intera dell’asilo nido.


Credo sia giusto modificare questo aspetto, perché se il complesso di norme relative a una data disciplina o a un dato settore (in questo caso, le misure per il contenimento della pandemia) impone quarantene e divieti di frequentazione 


Bambini di uno-due anni, spesso sani, sono stati costretti in casa per almeno 10 giorni solo con i genitori. Che hanno pagano per un servizio di cui non hanno potuto  usufruire.


L’andamento dei contagi ha consentito di allentare le regole attenuando le restrizioni (fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe)


Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione o gruppo classe, si applica alla medesima sezione o al medesimo gruppo classe una sospensione delle relative attività per una durata di cinque giorni. 


Obbligare i Cittadini al versamento del 100% della retta dell’asilo nido “comunale” è stato sbagliato e continua ad esserlo nella misura in cui lo Stato impone chiusure e restrizioni (e compensa i comuni con il “fondone”)


Se lo Stato obbliga a tenere a casa il  figlio (perché con il Covid o perché la norme lo impongono) pagare al 100% i primi 3 giorni di assenza e al 50% il restante dei giorni di assenza rende una retta mensile ingiusta e non dovuta


Se c’è un certificato medico a giustificare l’assenza imposta (quindi non volontaria), come sempre accade per i servizi comunali, i genitori NON dovrebbero versare la retta così come richiesta 


La differenza fra un servizio pubblico e un servizio comunale DEVE continuare ad esistere.


La situazione determinata dall'emergenza epidemiologica da virus COVID-19 ha comportato la necessità di un sostegno finanziario agli enti territoriali, anche in relazione ad una prevedibile perdita di gettito da entrate proprie. 


Le relative risorse sono state stanziate principalmente dal decreto-legge n. 34/20 ("decreto rilancio") e dal decreto-legge n. 104/20 ("decreto agosto") e, per quanto riguarda l'anno 2021, dal decreto-legge n. 41/2021 ("decreto sostegni").


Altre misure sono state introdotte a sostegno del debito degli enti territoriali.


Non aver modificato il calcolo della retta mensile dell’asilo nido comunale è stato un errore e lo è ancora oggi 

La scuola dell’obbligo è pubblica e gratuita (a meno di scelte personali diverse), l'asilo di fatto no.

Così, i poveri genitori si ritrovano a pagare profumatamente un asilo che resta chiuso per i figli e doverli gestire in assoluta solitudine relegati in casa

Il danno e la beffa. 

Questo è il momento per dimostrare che non avevo ragione a dire - nel 2015 - che esternalizzare il servizio sarebbe diventata una privatizzazione di fatto.

Questo è il momento.

Chiederò all’Amministrazione di procedere in tal senso

lunedì 14 febbraio 2022

MONOPATTINI, MODIFICHIAMO I REGOLAMENTI COMUNALI


Essere Amministratore vuol dire (anche) offrire risposte ai problemi riscontrati, trasformandoli in opportunità. 


Vi è la necessità di regolamentare in maniera chiara e univoca l’utilizzo dei monopattini.


Troppe volte in italia - purtroppo - serve perdere vite, per spingere il legislatore a trovare la “forza politica” per offrire risposte a temi altrimenti non prioritari.


Sono già 15 i decessi dovuti a incidenti avvenuti con il monopattino (in poco più di due anni) e si registrano oltre centinaia di feriti (alcuni molto gravi).


Il legislatore (nazionale) non ha ancora regolamentato con chiarezza, ma un decreto ministeriale (2019) definisce il quadro generale lasciando  

ampio margine di discrezionalità ai Comuni.


La solita questione: il Parlamento dorme sogni tranquilli più interessato al suo futuro (in vista delle elezioni con un numero di parlamentari ridotto per effetto del taglio ottenuto con referendum) 

ma i Comuni - quando messi nelle condizioni di intervenire e modificare i propri regolamenti per organizzare e amministrare un problema - mostrano evidenti limiti.


Da un lato posso comprendere che ideare nuovi modelli attraverso emendamenti ad hoc (per nutrire di nuove presenze il Regolamento comunale) dall’altro - chi ha il diritto di Amministrare un paese ha soprattutto l’onere del dovere di esercitare le possibilità consentire dal decreto del 2019.


Ma come al solito, tutti i Sindaci aspettano il primo Comune che produca l’emendamento da inserire nel Regolamento comunale di Polizia Urbana , per poterlo “copia incollare” serenamente.


Serve intervenire con urgenza con emendamenti su aspetti delicati come l’obbligo di indossare il casco. Perché il monopattino sta prendendo sempre più piede come mezzo di trasporto alternativo e la questione non è più procrastinabile 


Bene ha fatto Regione Lombardia ad  approvare una proposta di legge al Parlamento (definisce regole certe a 360°) 


Quindi non solo casco obbligatorio (che già i Comuni possono inserire nel Regolamebto locale) ma anche assicurazione e corsi di educazione stradale.


Normale che chi sta in strada ne debba conoscere le regole (codice della strada) 


L’importante è che il tutto non diventi una formalità per coprire - come in altri casi  abbiamo visto - una tassa occulta.


Suggerisco al Consiglio comunale di approvare alcune integrazioni al Regolamento di PU per disciplinare le “nuove” presenze in strada e i modi di utilizzo 


_AM_

mercoledì 9 febbraio 2022

RICORDO e MEMORIA a POZZO

#giornodelricordo

#giornatadellamemoria


Sono molti anni che (ciclicamente) torno a scrivere sull’importanza di questo momento: IL GIORNO DEL RICORDO 


Ho sempre sollecitato le Amministrazioni a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.


Da quando nel 2016 e nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) le mie Mozioni sul tema non  raggiungevano  nemmeno il numero di firme necessarie per essere depositate, qualcosa è cambiato.


Con grande difficoltà culturale, ci affacciamo sempre più spesso alcune rappresentazioni teatrali  con le quali si affrontata il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.


Bellissime ed emozionanti iniziative, del tutto APOLITICHE e rivolte solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.


Aumenta l’autentica sete di verità, per una pagina omessa.


Mai scritta. 


Sarebbe un bel gesto intitolare una via della nostro paese alle vittime delle FOIBE, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


Ci sono ancora molte Amministrazioni che ritengono il Giorno del Ricordo meno importante della Giornata della memoria (“…le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità") ma sono convinto che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.


Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che apprezzerei DAVVERO che l’assessore alla Cultura svolta localmente una vera azione culturale


Una mia vecchia proposta (contestata e bocciata in alcuni comuni) potrebbe tornare utile per  prossimo anno: 


dpubblicare un Manifesto Unitario con le iniziative programmate per le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo).


Grazie


_AM_

DUE TRAGEDIE, UNA SOLA VERGOGNA

#giornodelricordo

#giornatadellamemoria


Per il secondo anno consecutivo, l’assessore ha accolto questo invito e - sinceramente - lo ringrazio per aver ricordato con il manifesto (che promuove interessanti iniziative) che 

entrambe le tragedie sono poste nel gradino più alto delle vergogne umane.


Sono molti anni che (ciclicamente) torno a scrivere sull’importanza di questo momento: IL GIORNO DEL RICORDO 


Nel 2016 presentai  interrogazione https://andreamaggio.blogspot.com/2016/02/interrogazione-giorno-del-ricordo.html

nel 2017 (https://andreamaggio.blogspot.com/2017/02/10-febbraio-io-non-dimentico.html) e scrissi ancora  in Comune, sollecitando l’ex Amministrazione a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.


Nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) tornai sulla questione, con una Mozione che non raggiunse nemmeno il numero di firme per essere protocollata.


Con l’attuale Amministrazione qualcosa è cambiato, ricordo la fortuna di aver assistito alla bella rappresentazione teatrale  - titolo "Non se ne parla nemmeno" - con la quale si è affrontato il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.


Una bellissima ed emozionante iniziativa, del tutto APOLITICA e rivolta solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.


Ringraziai il committente Marino Fabris, concittadino mosso da autentica sete di verità, e tutti gli attori che hanno preso parte all’iniziativa.


Fui molto contento nel vedere la grande risposta dei cittadini, l’interesse riscosso e per quel  teatro pieno per una pagina omessa.


Mai scritta. 


Come feci allora, per la coerenza che mi caratterizza, torno ad chiedere – questa volta alla nuova Amministrazione – di intitolare una via della nostra Città, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


A differenza di come sosteneva la Giunta Mandelli ("...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" - Consiglio comunale del 28 aprile 2016) credo che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.


Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che ho apprezzato DAVVERO che l’assessore alla Cultura di Cassina dè Pecchi abbia svolto la mia vecchia proposta (contestata e bocciata dall’amministrazione Mandelli nel 2016) di  pubblicare un Manifesto Unitario per le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo).


Grazie


_AM_

mercoledì 2 febbraio 2022

VOUCHERS SPESA 2022

i per la disoccupazione o per il supporto alla natalità, ci sono anche i buoni alimentari che possono fare la differenza per chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese grazie alla pandemia da Covid.

Ci sono casi in cui i buoni possono arrivare anche a 500 o 600 euro a famiglia,

L'arrivo di questi buoni spesa 2022 sarà disposto dal sito del proprio comune di residenza, sempre se ne garantisce la disponibilità per i propri concittadini.

La maggior parte però ha già aperto le iscrizioni per la richiesta dei buoni alimentari, e in molti casi si protrarrà fino agli inizi di febbraio, così da accogliere quante più richieste possibili.

Per fare alcuni esempi c'è il comune di Salerno, che ha disposto l'accesso al bando e all'invio delle domande già dal 14 gennaio 2022, e si potrà inoltrare la domanda entro e non oltre l'8 febbraio.

A sua volta, la Regione Lazio, già famosa l'anno,

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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

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