giovedì 9 febbraio 2023

Lombardia 20 ventitré: CON LUCIA LO PALO

 L’UDC non parteciperà alla competizione elettorale di tipo regionale, per questo ho deciso di sostenere la mia cara amica Lucia Lo Palo candidata al consiglio regionale nella lista di fratelli d’Italia


Contano le persone e la presenza sul territorio 


 Una scelta maturata all’interno di Lombardia 20Ventitre 


Realtà che nasce nel 2020 dal desiderio di persone, impegnate già nel politico e nel sociale, di aggregarsi per meglio portare avanti la tutela dei valori alla base delle loro scelte; 


nasce con un programma di iniziative di sensibilizzazione ed informazione, con il desiderio di mettersi al servizio - nelle varie realtà - Lombardia 20Ventitre nasce nel 2020 dal desiderio di persone, impegnate già nel politico e nel sociale, di aggregarsi per meglio portare avanti la tutela dei valori alla base delle loro scelte; 


nasce con un programma di iniziative di sensibilizzazione ed informazione, con il desiderio di mettersi al servizio - nelle varie realtà - del bene comune, in assonanza con la sede nazionale UDC.



Nasce anche con la speranza di poter dare una casa più ampia e partecipata ai valori in cui credono nella elezione del nuovo Consiglio Regionale della Lombardia.



Purtroppo questo obiettivo non ha potuto essere raggiunto, l'UDC - nonostante l'impegno profuso - si è visto respingere le liste insieme agli amici che avevano condiviso la presentazione dei Candidati della Lista e dopo avere fatto presente in ogni sede possibile le sue ragioni non ha potuto fare altro che accettare il giudizio, pur ritenendolo comunque viziato da una mancanza di chiarezza legislativa.



Ciò nonostante i candidati aderenti a Lombardia 20Ventitre nella stragrande maggioranza non hanno smesso un solo giorno il loro impegno con incontri di carattere territoriale a sostegno del Presidente - l'amico Attilio Fontana - che ha dimostrato, in ogni sua scelta, un grande impegno, un amore infinito per la nostra terra lombarda ed ha saputo gestire con capacità un periodo tragico, sempre con un atteggiamento di compostezza e consapevolezza facendo squadra.


A lui tutta la nostra stima ed il nostro impegno nella certezza che la Lombardia - che lui ha saputo incarnare in una difficile gestione - ha bisogno di persone come lui che sappiano amarla e mettersi al suo servizio intuendon le infinite potenzialità e quindi la necessità di dotarla di tutto quanto occorre perché la Lombardia continui ad essere il motore d'Italia e dell'Europa nel mondo.



Condividendo nella sua interezza il programma del Presidente Fontana abbiamo individuato le basi di ogni nostra scelta ed a lui quindi va la nostra incondizionata fiducia. 


Altrettanta attenzione abbiamo dedicato alla Lista di Fratelli d'Italia individuando e sostenendo al suo interno donne e uomini che hanno voglia di guardare in alto e di ritrovare la capacità di guardarsi negli occhi.



Tra questi un'amica che è anche tra i soci fondatori di Lombardia 20Ventitre, la candidata LUCIA LO PALO.



Vogliamo impegnarci infine - in qualunque ambito - a far tornare la " Politica", quella con la P maiuscola che si declina con formazione, attenzione alle persone, ambito di carità quanto mai difficile, faticoso e pieno di rischi : senza la Politica vera e donne e uomini veri - come l'amico FONTANA la nostra Lombardia, la nostra Italia ed anche la nostra Europa rischiano di diventare senz'anima.


LOMBARDIA 20 VENTITRE 


sabato 28 gennaio 2023

sulle ELEZIONI REGIONALI

Come molti di voi avranno saputo, la lista per la quale avevo accettato la candidatura - in sostegno del presidente Fontana (coalizione di centro destra) - non è stata ammessa alla competizione elettorale di tipo regionale (12/13 febbraio). 

Impossibile tradire l’amarezza per l’esclusione, come “…una chiara occasione da gol fermata sul più bello”.

Neanche il ricorso al TAR (VAR se vogliamo il paragone calcistico) ha invertito di esiti: confermato il fuorigioco 

Detto questo - fortunatamente - ho 

 sempre in mente il bicchiere mezzo pieno e da questa delusione ho riscontrato una certezza:  sono tanti i Cittadini attenti alla mia attività amministrativa, fra un anno e mezzo si torna al voto a Cassina e ci sarò ancora.

In che ruolo lo decideranno gli elettori

La tornata elettore del 12/13 febbraio è il primo test per la maggioranza di governo e per le opposizioni. 

Si vota per decidere chi governerà nelle due regioni (Lombardia e Lazio)

Una campagna elettorale inesistente racconta due cose: rassegnazione del PD (alleato con i 5 stelle) rafforzata dai sondaggi  (schiaccianti quello pubblicati oggi)

La certezza di vittoria di Fontana da una parte e dall’altra la speranza del PD che  il miracolo possa avvenire dall’astensionismo hanno abbassato i toni di una campagna elettorale che importa più ai singoli candidati in competizione per il seggio 

In Lombardia alle elezioni politiche il 25 settembre 2022 ha votato il 70 per cento, nel Lazio il 64,3.

Nel 2018, alle ultime regionali, lo 
stesso giorno delle politiche, in Lombardia votò il 73 per cento, nel Lazio il 66,4. 

Tra due settimane saranno molti di meno, ma la notizia non è il disinteresse degli elettori, è il 
disimpegno dei partiti.

Ripeto, una gara fra chi è certo di vincere con  minimo sforzo e chi - spera - che solo l’astensionismo possa cambiare le sorti della competizione elettorale 

I giornali di scuderia PD non danno alcun rilievo mediatico, poche iniziative sui territori dei partiti, un naturale dinamismo dei singoli candidati (che concorrono legittimamente ad un Seggio) 

La sfida lombarda è volutamente - dal punto di vista politico - addormentata. 

Priva di argomenti e contenuti. 

“Vota me perché gli altri sono cattivo, vota me perché sono bravi”

Al netto di qualche candidato più consapevole, chiunque chiede il voto senza spiegare per cosa.

La scelta del CSX di dividersi tra i candidati di Pd-5 Stelle (Majorino) e Terzo Polo (Moratti) rappresenta una strada in discesa per  centrodestra 

Fontana vincerà senza innestare una marcia tantomeno accelerare (con argomenti).

Le  due regioni al centrodestra senza grandi patemi mentre la disaffezione dal voto non può essere solo un dato politico di convenienza  o opportunità ma un dramma sociale, un vero allarme.

La campagna elettorale bianca, senza elettori, senza dibattito pubblico, produce un distacco della politica dal corpo sociale e dal suo ruolo (dovere) di rappresentare. 

Mi spiace davvero di esser stato escluso dalla competizione, perché sono decenni che parlo di temi reali e sarei stato attento alle (croniche) istanze territoriali 

E certamente una novità in un panorama blindato e cristallizzato. 

Pazienza.
 
Ad ogni modo GRAZIE A TUTTI VOI che avete stimolato il sogno e soprattutto - per un attimo -  reso credibile 

Mi fermo qui. 


_AM_

venerdì 20 gennaio 2023

REGIONALI: PRESENTATO IL RICORSO.

 Amici, come anticipato nel corso dei precedenti messaggi, siamo in attesa di conoscere le decisioni del TAR rispetto al riscorso presentato 


Il condivisibile intento della Legge - che prevede migliaia di sottoscrizioni a corredo della presentazione - è contenere “il proliferarsi di liste e listarelle organizzate da 4 amici al bar”e occorre precisare che non è alla nostra lista che è rivolto 


Pur avendo rappresentanti in Senato abbiamo dovuto raccogliere sottoscrizioni perché al simbOlo sono state effettuate alcune modifiche  

(Anche cromatiche, sfondo blu)


Ma è rappresentato in Parlamento e vanta lo scudo crociato la cui storia non ha certo ragioni da spiegare.


Sono state raccolte migliaia di sottoscrizioni in poche ore, un record, persone che hanno sottoscritto perché hanno scelto di offrire la  possibilità a partecipare a questa  competizione elettorale .


Il sistema - in considerazione del grande astensionismo registrato alle ultime tornate elettorali - ha bisogno di mostrarsi inclusivo, non esclusivo di parte del corpo elettorale.


Migliaia di aventi diritto al voto hanno sottoscritto il desiderio di non perdere "....la pluralità che il confronto democratico deve garantire".


Auspico che la questione si risolva al TAR e i motivi ostativi sollevati possano trovare soluzione per garantire AGLI ELETTORI più opzioni e maggiore pluralismo delle scelte, seppur nel rispetto delle procedure di legge e del ruolo della Pubblica Amministrazione.


Siamo fra le pochissime liste che ha dovuto superare questi “scogli normativi”(raccogliere le migliaia di sottoscrizioni in poche ore è davvero difficile) per esser presente alla competizione e serve uno Stato che voglia  aiutare la manifestazione di posizioni politiche reali (ripeto, siamo rappresentati in parlamento)  agevolando espressioni e praticabilità della partecipazione alla vita politica.


E' un atto dovuto non solo verso noi ricorrenti, sottoscrittori e per tutti i cittadini.


La burocrazia che incombe verso chi ha il dovere di raccogliere - in poche ore - migliaia di sottoscrizioni è volutamente complessa, impegnativa ma non può ostacolare l'esercizio democratico di chi sceglie di mettere se stesso a servizio delle istituzioni.


Grandi partiti e chi trova escamotage (apparentamenti o altro) non hanno incombenze e questi meccanismi burocratici sono soltanto un pezzo di quel muro tra la partecipazione popolare e il potere decisionale. 


Le firme sono state raccolte, non può essere un accento o una data di nascita sbagliata (nel modulo) a determinare esclusione.


Eventuali e presunti errori nella presentazione delle lista non dovrebbero fermare lo svolgimento democratico di una competizione.


Confido nel TAR, spero che i problemi che hanno portato all’esclusione della lista non siano ostativi e che sia garantito il pluralismo e la libertà di scelta di cui i lombardi hanno bisogno


AM

mercoledì 11 gennaio 2023

MISURA B2: ANCORA RITARDI DEL COMUNE

 


#cassinadepecchi


FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE: ANCORA RITARDI DA PARTE DEL COMUNE.

La Giunta regionale ha approvato lo stanziamento delle risorse di cui al Fondo per le Non Autosufficienze e il Programma operativo regionale FNA 2018 relativo alle Misure a sostegno delle persone con disabilità gravissima e con disabilità grave (o comunque in condizione di non autosufficienza) e il Comune di Cassina registra i SOLITI RITARDI nell’assegnare i fondi alle famiglie aventi diritto.

Perché il nostro Comune continui ad umiliare le attese delle famiglie resta un mistero e i ritardi non possono esser giustificabili con la classica versione “eccessivo carichi di lavoro degli Uffici sotto organico”  

Sono fondi regionali che finanziano un buono sociale per caregiver familiare erogato con liquidazioni trimestrali.

La sola prima erogazione infatti comprende l'importo pari a quattro mensilità ma in Comune si ammettono i ritardi ma non si riesce a superare l’affanno strutturale su temi delicati e importanti come la Misura B2

Il Fondo regionale che i Comuni devono solo assegnare ai beneficiari hanno come nobile 
obiettivo quello di mantenere a domicilio le persone con disabilità gravissima o grave e gli anziani non autosufficienti ai fini del miglioramento della qualità della vita.

Tocca rendere merito alla Regione Lombardia che - ogni anno - con Assestamenti di Bilancio offre un servizio economicamente calibrato alle realtà riscontrate e quindi attenzione alle situazioni delle categorie più fragili.

ECCO UN ESEMPIO CONCRETO DO COME I RITARDI DI UN COMUNE POSSONO INFICIARE AZIONI POSITIVE DI REGIONE  LOMBARDIA

martedì 3 gennaio 2023

PAPA BENEDETTO XVI: UN RICORDO

Con la morte del Papa emerito riaffiorano alcuni ricordi, uno di circa 15 anni fa.

A seguito dell’impossibilità del Santo Padre di far visita all'ateneo La Sapienza di Roma, per la protesta di studenti accompagnati da 67 professori (circa l’1,4% del corpo docente della Sapienza) patetici e nostalgici sessantottini, dichiaratosi contrari alla partecipazione del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università, mi venne spontaneo predisporre una Mozione da proporre al Consiglio (fui il primo firmatario nonché relatore)

Il testo della Mozione ”Per una laicità meno esasperata”aveva un forte messsggio e valore simbolico, tra i suoi obiettivi quello di “far pervenire al Santo Padre, il più sincero rammarico per gli episodi di intolleranza accaduti all’Università La Sapienza”.

Seppur proposta dallo scrivente consigliere democristiano di opposizione (UDC) il testo fu approvato in aula grazie all’allora Sindaco di Cassina Simona Ginzaglio, sostenuta  da una variopinta coalizione di centro-sinistra, assai eterogenea e fatalmente litigiosa (che di lì a dopo sarebbe capitolata a causa dei contrasti interni per ragioni urbanistiche)

La contestazione preventiva al Papa fu certamente il punto più basso del  fronte laici-cattolici, la minaccia di una clamorosa contestazione - un sit-in antipapalino - fu la manifestazione di un “Fascismo rosso” strisciante  nelle scuole, al quale serviva inoltrare condanna morale.

"Non vogliamo Ratzinger nel tempio della conoscenza perché troppo reazionario” scritto dagli studenti - supportato dai 67 docenti - non piacque comunque al mondo politico.

Ad ogni modo, a seguito delle vergognose proteste, la Santa Sede decise di declinare l'invito e la solidarietà politica nazionale verso Benedetto XVI  ( “…il Papa non deve entrare all'Università “La Sapienza") fu unanime

Al netto -ovviamente - di comunisti (vetero, post e neo) che rimasero isolati nel loro odio viscerale alle prese con le solite funamboliche e   filosofeggianti in difesa delle contestazioni.

nella nostra piccola Cassina furono 3 ad astenersi dal votare favorevole alla Mozione, di votare favorevole all’espressione di solidarietà nei confronti del Papa e della netta condanna nei confronti di fascisti rossi e della vigliaccata senza rispetto di una guida spirituale, di un capo di Stato.

Peraltro tre assessori.

La verità, è che c’era poco da filosofare e chi fu (ed è ancora, forse) disposto a tollerare le preclusioni al confronto avvenute all’Università, si rende (come si rese allora) incoerente difronte  alle giuste condanne nei confronti degli studenti fascisti, che nel 23/24 impedirono di parlare a due storici fiorentini del calibro di Salvemini e Calamandrei. 

Oggi ricordo con orgoglio quella “…solidarietà forte e convinta a Benedetto XVI, perché nessuna voce deve tacere nel nostro Paese, a maggior ragione quella del Papa”.

Ricordo con piacere la compattezza della politica nazionale, di quasi tutto l’arco costituzionale, le parole dell’allora Presidente della Repubblica Napolitano (“esprimo viva condanna per inammissibili manifestazioni di intolleranza e preannunci offensivi che hanno determinato un clima incompatibile con le ragioni di un libero e sereno confronto”) 

Un post 

_AM_



PNRR: SEMPLIFICARE e ADEGUARE

 #PNRR 


Di PNRR (il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvato nel 2021 per rilanciare l'economia del nostro Paese) ne parlano tutti i giornali, ma - a mio modesto parere - nessun ha colto un aspetto importante.


Perché se da un lato è vero che la Corte dei conti - nel corso della propra attività di controllo monitoraggio - ha dato una sonora stilettata ai Comuni Lombardi in relazione alla gestione dei fondi del PNRR è altrettanto vero che - se vogliamo davvero rispettare i tempi di attuazione - occorre adeguare le norme e semplificare procedure  


La delibera dei magistrati contabili, che consiglio di leggere solo agli addetti ai lavori e che “traduco e semplifico la comprensione” racconta dell’esistenza di un problema nella carente delibera “copi-incolla” approvata dai Comuni.


Premesso che questo rilevo appare inopinabile, credo che per migliorare i tempi di  gestione delle risorse PNRR manchi - più di ogni altra cosa - l’intervento governativo per snellire normative 

varate per accedere ai fondi del Prrr


Per comprendere quanto il “ginepraio di norme” sia 

estremamente complesso e particolarmente difficoltoso, basti pensare che anche Comuni strutturati come Milano stanno mostrando alcune difficoltà e speriamo non vadano in affanno con i Centinaia di milioni di euro andranno a gara quest’anno per i progetti cittadini, i cui frutti si dovranno vedere, salvo intoppi, entro il 2026


E coniugare la ripresa economica, favorita dalle ingenti risorse dei fondi comunitari, con il rispetto di un impianto legislativo  farraginoso e non rispondente ad un’esigenza di rapidità di spesa pubblica  dovuta ai tempi di assolvimento dei dettami di regolamenti comunitari.


Giusto avere valido sistemi di verifica, ispirati al controllo dei fondi strutturali europei e orientato alla prevenzione, individuazione e contrasto di gravi irregolarità ma coniugato con un approccio volto alle 3 E

(efficiente, efficace ed economico)

giovedì 29 dicembre 2022

BANDO INCLUSIONE. POZZO, CHE PECCATO

Ci sono occasioni da sfruttare, sicuramente meglio del passato, ma bisogna farlo senza continuare a perdere occasioni.

I Comuni - mai come in questo periodo storico - sono inondati di opportunità, contributi ministeriali , finanziamenti regionali per concretizzare programmi elettorali e dar vita a strutture e infrastrutture.

Mai come in questo periodo - iniziato con la politica espansiva post periodo pandemico e per aiutare la ripresa - è sufficiente avere un’idea per farsela finanziare da Governo, ministero o Regione Lombardia 

A patto che un’idea esista 

Pozzo d’Adda resta al palo sul BANDO INCLUSIONE mentre vengono finanziati da Regione 412 parchi gioco inclusivi, 32 percorsi naturalistici accessibili, 2 progetti di ristrutturazione di strutture semiresidenziali per persone con disabilità e 4 servizi in ambito sportivo. 

Questa infatti la declinazione dei 450 progetti, per un totale di 13 milioni di euro.

Il bando inclusione promuove l’accessibilità universale partendo dai territori, interventi in grado di favorire processi di socializzazione e di inclusione delle persone, comprese quelle con disabilità motorie, sensoriali, intellettive, e con altre fragilità.

Nel corso della scorsa legislatura fu finanziato un piccolo parco giochi inclusivo in via Taviani, un autentico pasticcio della precedente gestione, ancora oggi incompleto e con grandi difficoltà di rendicontazioni all’ente finanziatore (Regione) 

Ma il fatto di aver avuto precedenti gestioni sciagurate non deve distruggere il “sogno resiliente” di mettere a disposizione dei bambini lombardi parchi gioco senza barriere architettoniche e sicuri.

La Regione ha già finanziato 343 parchi inclusivi, per un totale di 9,5 milioni di euro a favore dei Comuni lombardi e non tutti avranno avuto la sfortuna di essere amministrati così male come lo è stato Pozzo in passato 

A differenza di altre occasioni, l’attuale Giunta ha perso l’occasione di marcare con più forza la differenza dal (e con il) passato.

L’accessibilità universale come punto fermo per le azioni di questo assessorato e soprattutto mettendo sempre al centro le persone, i bambini e le famiglie e il loro diritto di poter vivere una vita serena e inclusiva anche nei momenti ricreativi e di divertimento, in particolare per i più piccoli.

Di seguito ecco quindi i dettagli dei 450 interventi finanziati per 12.994.167 euro, per province e tipologia di azione (parchi inclusivi, percorso naturalistico accessibile e ristrutturazione o riqualificazione di strutture semiresidenziali per disabili).

Linea 1 – Parchi inclusivi
  • Bergamo 71 progetti per 2.046.659,92 euro;
  • Brescia 64 progetti per 1.896.351,20 euro;
  • Como 33 progetti per 939.760,16 euro;
  • Cremona 40 progetti per 1.121.661,17 euro;
  • Lecco 34 progetti per 992.191,32 euro;
  • Lodi 16 progetti per 992.191,32 euro;
  • Monza e Brianza 9 progetti per 256.605,69 euro;
  • Milano 33 progetti per 947.431,29 euro;
  • Mantova 21 progetti per 614.861,50 euro;
  • Pavia 48 progetti per 1.370.708,87 euro;
  • Sondrio 12 progetti per 345.307,05 euro;
  • Varese 31 progetti per 904.094,47 euro.
TOTALE 412 progetti per 11.900.740,65 euro.
Linea 2 – Percorso naturalistico accessibile
  • Bergamo 7 progetti per 198.047,01 euro;
  • Brescia 6 progetti per 174.641,87 euro;
  • Como 2 progetti per 53.853,43 euro;
  • Lodi 1 progetto per 29.845 euro;
  • Monza e Brianza 1 progetto per 29.228 euro;
  • Milano 4 progetti per 113.063,35 euro;
  • Mantova 4 progetti per 113.814,92 euro;
  • Pavia 1 progetto per 28.500 euro;
  • Sondrio 2 progetti per 58.182,70 euro;
  • Varese 4 progetti per 112.441,97 euro.
TOTALE 32 per 911.618,25 euro
Linea 3 – Ristrutturazione o riqualificazione di strutture semiresidenziali per disabili
  • Monza e Brianza 1 progetto per 31.634,11 euro;
  • Lodi 1 progetto per 63.949,08 euro.
TOTALE 2 progetti per 95.583,19 euro.
Linea 4 – Servizi in ambito sportivo
  • Mantova 1 progetto per 10.000 euro;
  • Brescia 1 progetto per 30.000 euro;
  • Cremona 1 progetto per 18.568,85 euro;
  • Bergamo 1 progetto per 27.656,26 euro.
TOTALE 4 progetti per 86.225,11 euro.

Fra i Comuni che hanno ricevuto il finanziamento  troviamo Masate Carugate Cassano  Trezzo Inzago Cambiago Inzago Melzo Cassinetta Arese Pero GAGGIANO Sedriano Vizzolo Binasco a Cormano Mediaglia Cassima  nerviano arconate Motta visconti e tanti altri … 

Pozzo assente ingiustificato visto che su bandi economicamente più  significativi si sono attivati 

Strano



martedì 27 dicembre 2022

REDDITO ALIMENTARE

 #leggebilancio2023

#redditoalimentare


Durante l’esame in commissione bilancio è stata approvata una norma che istituisce, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali un Fondo, con una dotazione pari a 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2024, destinato a finanziare, nelle città metropolitane, la sperimentazione del Reddito alimentare, quale misura per combattere lo spreco e la povertà alimentare. 


Il beneficio è finalizzato all’erogazione ai soggetti in condizioni di povertà assoluta, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, da prenotare mediante una applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili. 


Le modalità attuative della disposizione, la platea dei beneficiari, le forme di coinvolgimento dei soggetti del terzo settore sono definite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento in esame.

Da quanto si legge dalla proposta il reddito alimentare costituisce una sperimentazione contro lo spreco e la povertà alimentare che partirà dalle Città metropolitane, con l’intenzione di essere estesa via via anche alle altre realtà territoriali, magari attraverso il coinvolgimento dei Comuni (e terzo settore) per progetti di politiche sociali da attuare insieme per il territorio 

Al momento ci sono solo ipotesi - alcune accreditate perché provenienti da fonti credibili - ossia che i pacchi alimentari potranno essere prenotati mediante un’applicazione smartphone (app online da cellulare) e ritirati presso uno dei centri di distribuzione. 

I soggetti fragili, i pensionati e i non autosufficienti, probabilmente, riceveranno questo aiuto direttamente a casa


#StayTuned



giovedì 22 dicembre 2022

POZZO D’ADDA, IL DRAMMA RACCONTATO IN UN DATO

 #PozzodAdda 

La situazione a Pozzo d’Adda è grave, lo sappiamo tutti e - più o meno - siamo consapevoli che non sarà l’attuale amministrazione a condurre “fuori dal guado” il Comune.

E questo lo dico al netto della buona volontà dei Singoli  e della capacità di alcuni rappresentanti.

Per il momento mancano elementi per commentare la   “visione complessiva” di chi governa, servirà ancora un po’ di tempo perché si possa cominciare ad esprimere giudizi sull’operato do questa giunta.

Oggi l’esecutivo è ancora alle prese con la “sistemazione di una macchina pubblica” (ossia il Comune) che presenta annosi deficit strutturali e che auguro al Sindaco di poter riuscire nell’impresa  

 Oggi però scriverò di un altro problema, grave, che merita qualche riga sul blog  

La deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 31/05/2022 - con la quale è stato approvato il rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2021 - rappresenta la misura di un dramma, che Pozzo d’Adda sta vivendo a causa dell’incapacità amministrativa dei precedenti amministratori.


Una situazione davvero imbarazzante maturata in un Consiglio comunale (scorsa legislatura) incapace di esprimere posizioni di indirizzo e - soprattutto - “raccontarsi” ai cittadini.


Evidenzio un dato su tutti, l’Avanzo di amministrazione 2021 di €

3.607.204.94 e questo basta a “bocciare senza margini di perdono” passata gestione amministrativa e tutti i rappresentanti. 


Per comprendere la gravità di quanto scrivo, servirà qualche minuto di tempo.

A me per scrivere e a voi per leggere 


Per ovvie ragioni non posso ripercorrere il lungo percorso del Patto di Stabilità, tema che conosco bene per aver subito - da assessore ai lavori pubblici (2009-2014) - la “stupidità” di uno strumento che vietava agli enti locali di soldi giacenti in cassa 


Chi segue il blog (aperto nel 2007) conosce le mie proteste sul tema dei vincoli imposti sulla finanza pubblica di quegli anni. 

Il 2012 fu drammatico.


Immaginate cosa può voler dire per un amministratore “chiedere ai cittadini la compartecipazione alla spesa pubblica attraverso la tassazione generale e non poter spendere i soldi in cassa a causa di un debito pubblico nazionale da dover risanare” 


Alle proteste inascoltate dei singoli (anche mie, molte e frequenti) dei primi anni, seguirono quelle più strutturate a regia ANCI 


La fine del tunnel di incomincio ad intravedere con la presidente de consiglio a guida Renzi, non a caso ex amministratore locale (Sindaco) ebbe chiaro il passaggio 


Con la legge di bilancio del 2019 si è definitivamente chiusa la triste pagina di limiti alla finanza locale  (generalizzata, quindi stupida perchd incapace di affrontare la differenza fra Comuni e Comuni)  


Fu l’anno che la revisione della regola del pareggio di bilancio degli Enti consenti, sul piano pratico, la possibilità di un ampio utilizzo degli avanzi di amministrazione


La regola del pareggio per gli Enti territoriali, precedentemente stabilita dalla L. 243/2012 sulla base di un saldo contabile costruito escludendo alcune poste sia dal lato delle entrate che da quello delle uscite era definitivamente superata e il 2019 fu l’anno nel quale tutti i Comuni tirarono  fuori i progetti giacenti nei cassetti degli uffici tecnici comunali e mandarono a gara opere pubbliche milionarie


E mentre i Comuni finanziavano - con i fondi giacenti in tesoreria bloccati da regole di attuazione di uno strumento di finanza pubblica che ne impedivano la spesa - POZZO dormiva sogni tranquilli 


Oggi qualcuno deve delle scuse al paese per non aver amministrato il Comune



_AM_


sabato 17 dicembre 2022

POZZO D’ADDA: GLI AUMENTI DI NATALE


Il Comune di Pozzo d’Adda ha deciso di procedere all’approvazione della modifica parziale delle tariffe relative su servizi a domanda individuale (anno 2023)


Come noto gli Enti Locali  deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza e le tariffe  e la legge consente di modificare i prezzi pubblici possono comunque essere nel corso dell’anno.


Non conosco ancora “le modifiche alle tariffe” decise dal Comune perché non ho ancora in mano i documenti ufficiali, l’unica cosa che so è che sono in “incremento” e non in riduzione come siamo abituati a sentire nelle più classiche promesse elettorali 


Le informazioni però non sono molte, ma provo a palesare alcune riflessioni.


INTANTO il  nostro Comune non risulta soggetto a obblighi di copertura (previsto dall'art. 243, comma 2, del D. Lgs. 267/2000;) dei singoli servizi quindi la scelta di RITOCCARE LE TARIFFE È POLITICA 


In quanto tale è una decisione legittima e discrezionale. 


La revisione delle tariffe dei corrispettivi di servizi a

domanda individuale è- dalla Giunta - motivata dall’aumento dei costi del servizio.


Ripeto, la scelta è legittima ma POLITICA. 


Infatti non sono molti i Comuni che sono intervenuti con i aumenti, hanno preferito mantenere l'equilibrio economico- finanzario del Bilancio  in altro modo.


Aumentare tariffe - come aumentare tasse - è il modo più semplice.

Una revisione della spesa pubblica richiede più fatica e amministratori di altro livello rispetto agli attuali. 

Nessuno si offenda, ma questa gestione è poca roba. 


Quindi con decorrenza 01.01.2023 saranno applicate nuove tariffe per alcuni servizi comunali a domanda individuale, mentre altre ristaranno invariate e altre per ancora sono già annunciati aumenti.


Ad esempio, per i servizi scolastici, attualmente restano in vigore le tariffe approvate con delibera di G.C. n. 154 del 23.12.2021 relativamente all'anno scolastico 2022/2023 ma le procedure di gara per l'attidamento del nuovo servizio di refezione scolastica, potrebbe (per me sicuro) dare vita ad una revisione delle tarifle.


Tanto dovevo con mero spirito di servizio (informare)

giovedì 8 dicembre 2022

NO ALL’AUMENTO BIGLIETTI ATM

 #ATM 

#Rincari 


Un invito a tutti i Comuni dell’ADDA/MARTESANA 

____________________


“IL PD e SALA SI FERMINO: NO ALL’AUMENTO DEI BIGLIETTI ATM” 


É ormai nell'aria, il Comune è pronto ad alzare il ticket singolo

da due euro a 2,20 nel corso del

2023. 


Spero che tutti i Consigli Comunali dell’area Adda/Martesana vogliano approvare una MOZIONE da inoltrare al Sindaco di Milano per fermare il terzo aumento in undici anni del biglietto ATM 


In un momento di crisi, con tante famiglie in difficoltà è veramente una scelta insensata e - addirittura - del tutto scoordinata da un piano di mobilità che punta a favorire il transito dei pendolari su mezzi pubblici 


E in effetti  decisione del Comune stride persino con la scelta di rafforzare i divieti in Area B che - perlomeno a parole - vorrebbero   disincentivare l'uso dell'auto. 


Forse sarebbe arrivato il momento di sfidare gli abusivi sui mezzi di superficie e quelli che saltano il tornello e non MASSACRARE SEMPRE I SOLITI NOTI


I Comuni dell’ADDA/Martesana si facciano sentire, i Consigli comunali approvino una  MOZIONE possibilmente ad unanimità, che faccia arrivare a Milano UNA FERMA CONTRARIETÀ 


_AM_

COMMERCIO LOCALE: IN FUMO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO

OLTRE 1,9 MLN PER IL COMMERCIO ADDA/ MARTESANA.

MA CASSINA RESTA A BOCCA ASCIUTTA.

La totale assenza di programmazione, progettualità da parte del nostro Comune ha fatto perdere centinaia di migliaia di euro  utili al commercio locale.  

La Politica dei “Selfie e Zucchero filato” priva di visione registra ennesimo fallimento 

Vi consiglio davvero di leggere questo post perché è importante, vi lascerà amaro e profonda tristezza e farà molto male a chi esercita attività commerciale in paese 


Il tema molto importante: il COMMERCIO LOCALE. 


Come sempre, non basta la protesta ma - da come faccio da due decenni - costruisco PROPOSTE  


Come noto, la Regione Lombardia con i Distretti del Commercio ha dato vita a una politica di territorio innovativa, promuovendo e finanziando la nascita ed il consolidamento dei Distretti del Commercio.


UNICA VERA SOLUZIONE PER RILANCIARE IL COMMERCIO LOCALE È CREARECUN DISTRETTO URBANO DEL COMMERCIO   


Le amministrazione di altri Comuni hanno costruito percorsi (Inzago, Pioltello, Cernusco ecc) che hanno creato grandi occasioni per il tessuto commerciale locale 

  

Scopo dei Distretti del Commercio è quello di incentivare ed innovare il commercio urbano, favorendo l’equilibrio fra i vari format commerciali ed il rafforzamento dell’identità dei luoghi.


L’attrattività e la competitività vengono supportate da una regia unitaria che, attraverso il partenariato pubblico – privato, i Comuni, le imprese ed anche altri attori interessati a livello locale, promuovono lo sviluppo delle città e dei territori lombardi, grazie al perseguimento di una visione strategica e di investimento condivisa.


Per restituire la gravità del tema oggetto del post basterebbe scrivere che Cassina dè Pecchi non fa (più) parte di nessuno di questi distretti.


I Distretti del Commercio rappresentano “…una modalità di valorizzazione territoriale innovativa per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali” e - con GRAVE RITARDO - occorre un DISTRETTO URBANO anche a Cassina


L’idea che non si possa partecipare al Programma Regionale di Sviluppo - che prevede l’obiettivo del sostegno alla vitalità e all’attrattività commerciale dei centri urbani e dei territori, anche attraverso lo stanziamento di nuove risorse (come quelle elargite 2 gg fa e di cui scriverò) è un’altra pagina nera per il nostro Comune  


Sono fondi indispensabili al rilancio del commercio locale attraverso l’evoluzione dei Distretti del Commercio.


Perché continuare a perdere i fondi con cui la Regione interviene ciclicamente con corposi sostegni economici per lo sviluppo dei Distretti del Commercio lombardi?


Perché perdere le numerose occasioni per consolidare il loro ruolo di volano per la crescita delle economie dei territori e delle micro, piccole e medie imprese?


Essere esclusi dalla pioggia di risorse per finanziare il commercio in paese è motivo di sofferenza CHE DIVENTA FRUSTRAZIONE SE DOVUTO ALL’INCAPACITÀ GESTIONALE DI GOVERNA a COLPI DI SELFIE ma non crede negli strumenti e corpi intermedi.


E infatti è stata ufficializzata, martedì 6 dicembre 2022, la graduatoria dei Comuni che hanno ottenuto il finanziamento da Regione Lombardia 


Non tutti i Comuni ne sono dotati del Distretto urbano, servono assessori capaci, altri Comuni hanno deciso di costituirlo e per questo hanno avuto la possibilità di accedere a risorse importanti “…volte sia al sostegno diretto dei commercianti, sia allo sviluppo di attività e iniziative delle Amministrazioni pensate proprio per rendere le città più attrattive e incentivare il commercio all'interno del perimetro urbano”.


Cernusco sul Naviglio e Segrate  che riceveranno da Regione Lombardia la bellezza di 630mila euro ossia il massimo contributo erogabile.

 In entrambi i casi 200mila euro saranno destinati al sostegno dei commercianti e delle attività artigianali, 


400mila euro spetteranno all'ente per interventi e progetti (arredo urbano, eventi, etc) e 30mila euro andranno in parte corrente.


Il contributo per Pioltello sarà di 487mila euro di cui 72mila destinati alle aziende e ai commercianti, 162mila euro a Melzo


Adda Martesana inondato di fondi regionali e Cassina resta alla finestra

sabato 3 dicembre 2022

GIORNATA DELLA DISABILITÀ: PARTIRE CON I PEBA

Oggi 3 dicembre è la giornata dedicata alle persone con disabilità. 

Questa ricorrenza è stata proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1981(Anno Internazionale delle Persone Disabili) con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul perseguire gli obiettivi di benessere, inclusione e difesa dei diritti dei cittadini disabili.

Dfendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del tre dicembre, la qualità della vita delle persone disabili rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

In questa giornata - importante per i significati trasponesti e trasferiti - scelgo di affrontare un tema fondamentale sotto il profilo POLITICO AMMINISTRATIVO 

Uno dei quelli intrapresi sul tema disabilità in questo periodo storico (recente post) stanno dando un’accelerata verso la CITTÀ PER TUTTI perché solamente mettendosi dal punto di vista delle persone che hanno disabilità potremo essere davvero consapevoli delle difficoltà quotidiane.


Il tema è quello del PEBA, ovvero i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, sono gli strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini.

Introdotti nel 1986, con l’articolo 32, comma 21, della legge n. 41, e integrati con l’articolo 24, comma 9, della legge 104 del 1992, che ne ha esteso l’ambito agli spazi urbani, sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. Il Piano, di cui ogni comune dovrebbe già essersi dotato – cosa che purtroppo non rispecchia la realtà -, è teso a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).

Il piano deve poter individuare anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione delle barriere presenti e fare la stima dei costi: i P.E.B.A., infatti, non sono solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comportano una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento.

Una città (o un paese come il nostro) che elimina gli ostacoli è infatti, un luogo dove si vive meglio

Ci si deve interrogare su come passare dal costruito a una nuova realtà, dove il nuovo che realizziamo, fin dalla partenza abbia dentro una progettualità che tenga conto di “attenzioni e sensibilità”,progettualità che aiutino a superareostacoli all’accessibilità.

Dopodichè i Comuni hanno bisogno di competenze, risorse e strumenti per poter progettare e anche dare attuazione a tale pianificazione e a questo approccio valoriale e culturale.

MA ABBIAMO TUTTI IL DOVERE DI SENSIBILIZZARE LE AMMINISTRAZIONI AD INTERVENIRE E IM FRETTA 

Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog