domenica 20 marzo 2022

#MaggioNavigator - CONCORSO CARABINIERI 2020

Arma dei Carabinieri 2022: pubblicato il Bando per 671 Allievi Marescialli


Il Ministero della Difesa ha pubblicato sulla GU 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 15 del 22-02-2022, il concorso Carabinieri 2022 per l’ammissione al dodicesimo corso triennale 2022 2025 di 671 Allievi Marescialli del ruolo Ispettori dell’Arma. Il bando prevede l’espletamento di varie prove scritte ed orali, di accertamenti psico-fisici e di una iniziale prova preliminare.

REQUISITI

Possono partecipare al bando Allievi Marescialli pubblicato sul portale Carabinieri concorsi le seguenti categorie di candidati:

A. militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti ed a quello degli Appuntati e Carabinieri, e Allievi Carabinieri, in possesso dei seguenti requisiti:
– idoneità al servizio militare incondizionato o temporanea inidoneità (nel secondo caso è prevista l’ammissione con riserva);
– aver conseguito un diploma (o essere in grado di conseguirlo entro il termine dell’anno scolastico 2021-2022) di istruzione secondaria di secondo grado, di durata quinquennale o quadriennale con anno integrativo;
– età non superiore a 30 anni (precisamente non aver superato il giorno del compimento del 30° anno di età);
– non aver riportato negli ultimi due anni o nel periodo di servizio, se inferiore a due anni, sanzioni disciplinari più gravi della consegna, una qualifica inferiore a “nella media” o giudizi corrispondenti, o giudizi di inidoneità all’avanzamento di grado;
– non siano stati condannati per delitti non colposi, anche con sentenza di applicazione della pena su richiesta o con decreto penale di condanna, a pena condizionalmente sospesa o con il beneficio della non menzione;
– non siano in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi;
– non siano sottoposti a procedimento disciplinare di stato o sospesi dall’impiego o in aspettativa per qualsiasi motivo per una durata non inferiore a 60 giorni;
– nel caso di procedimento penale per delitti non colposi precedentemente instaurato nei loro confronti e non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione (perché il fatto non sussiste ovvero perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale).

B. cittadini italiani in possesso dei seguenti requisiti:
– età non inferiore a 17 anni compiuti e non superiore a 26 anni (ovvero al giorno del compimento degli stessi) o, per coloro che hanno già prestato servizio militare per un periodo non inferiore alla ferma obbligatoria, a 28 anni;
– se minorenni, possesso del consenso dei genitori o di chi esercita la potestà genitoriale;– godimento dei diritti civili e politici;

– assenza di condanne e procedimenti penali in corso per delitti non colposi, o di situazioni incompatibili con l’acquisizione e la conservazione dello stato di Maresciallo dei Carabinieri;
– avere condotta incensurabile e non aver tenuto comportamenti nei confronti delle istituzioni democratiche che non diano sicuro affidamento di scrupolosa fedeltà alla Costituzione repubblicana e alle ragioni di sicurezza dello Stato;
– abbiano conseguito o siano in grado di conseguire, al termine dell’anno scolastico 2021-2022, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale ovvero quadriennale integrato dal corso annuale previsto per l’accesso all’università;
– non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una pubblica amministrazione, licenziati da un impiego pubblico per procedimento disciplinare o prosciolti, d’autorità o d’ufficio, da precedente arruolamento nelle Forze Armate o di Polizia, eccetto che per non idoneità psico fisica;
– non essere stati sottoposti a misure di prevenzione;
– se militari nel caso di procedimento penale per delitti non colposi, precedentemente instaurato nei loro confronti e non concluso con sentenza irrevocabile di assoluzione (perché il fatto non sussiste ovvero perché l’imputato non lo ha commesso, pronunciata ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale), non siano sottoposti a conseguente procedimento disciplinare in corso di definizione.

RISERVA DI POSTI

Il bando Allievi Marescialli mette a concorso 671 posti, di cui 134 sono riservati:
– al coniuge, ai figli o ai parenti in linea collaterale di secondo grado superstiti del personale delle Forze Armate e di Polizia deceduto in servizio e per causa di servizio;
– ai diplomati delle Scuole militari dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica;
– agli assistiti dall’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari di carriera dell’Esercito italiano, dall’Istituto Andrea Doria per l’assistenza dei familiari e degli orfani del personale della Marina Militare, dall’Opera nazionale per i figli degli aviatori e dall’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri.

PROVE D’ESAME

Il concorso Allievi Marescialli sarà articolato nelle seguenti prove:

  • prova preliminare;
  • prove di efficienza fisica;
  • prova scritta di conoscenza della lingua italiana;
  • accertamenti psico-fisici;
  • accertamenti attitudinali;
  • prova orale.

Per conoscere nel dettaglio le modalità di selezione, si rimanda alla lettura del bando disponibile a fine articolo.

DOMANDA E SCADENZA

Le domande di partecipazione al bando di concorso per allievi marescialli carabinieri dovranno essere presentate, entro il giorno 24 marzo 2022.

BANDO http://www.carabinieri.it/docs/default-source/concorsi/2022/ist12/bando.pdf?sfvrsn=a9f5e823_0

DOMANDA

https://extranet.carabinieri.it/ConcorsiOnline20


martedì 15 marzo 2022

ACCOGLIENZA: SERVE REGIA FORTE

 #Accoglienza

#Ucraina

#NoWar

#Solidarietà


Ci vuole lo sforzo di tutti ad offrire la risposta adeguata alla nuova emergenza. 

L’accoglienza allo straordinario e imprevedibile flusso migratorio (destinato a crescere in maniera importante) non è ancora organizzata ovviamente.


Al netto del grande lavoro dei volontari e della disponibilità della stra-grande maggioranza delle parrocchie nell’offrire luoghi (oratori) stanze e patrimonio immobiliare per ospitare madri e figlie in fuga dalla guerra, i Comuni sono tutti in attesa di conoscere le direttive Prefettizie di imminente diramazione.


È indispensabile un forte coordinamento dei diversi livelli istituzionali, nel precedente post ho chiamato in causa la Regione, perché vi sia una presa in carico efficace e semplificata, dalle esigenze sanitarie (tamponi, offerta vaccini Covid e altri per i minori).


La Regione deve assumere il “governo” di questa emergenza e - insieme al Prefetto - coinvolgere Comuni. 


Esiste il tema assistenza, il tema abitativo, inserimento nel circuito scolastico di bambini e ragazzi che dovranno essere accompagnati e a cui bisognerà offrire opportunità di istruzione 


Gli arrivi - quasi tutti frutti di iniziative autonome e non coordinate - non hanno ancora la necessaria modalità di raccolta unitaria e di circolazione di dati e informazioni sugli arrivi e le loro caratteristiche.


Il Terzo settore - come sempre davanti alle emergenze - mostra il volto umano di un Italia, con un cuore immenso.


Si registra una straordinaria disponibilità e generosità che va però gestita, dotata di risorse e accompagnata per essere sostenibile nel tempo. 


Personalmente, credo il Prefetto debba emanare direttive rapidamente, perché accogliere vuol dire INSERIRE e INCLUDERE in un meccanismo 


Serve una forte regia (Regione e Prefetti) 


Serve  la capacità di spesa dei Comuni,;


Serve che il Governo dica chiaramente quante e quali risorse potrà compensare ai Comuni per l’attuale gestione emergenziale, così da sgravare le parrocchie da un ruolo che VA BEN OLTRE LA SUSSIDIARIETÀ e consentire al Comuni di aderire al piano con la giusta consapevolezza (coperture di spesa ecc ) 


FORZA, È IL MOMENTO.

 


_ANDREA MAGGIO_

giovedì 3 marzo 2022

I RITARDI DELLA VERGOGNA

 #cassinadepecchi


I RITARDI DELLA VERGOGNA 

Dopo i ritardi registrati con i voucher spesa e con la restituzione del fondo non dovuti della mensa scolastica, ecco che la storia si ripete, in negativo, con quelli del Contributo solidarietà 2021.

Il comparto “Politiche Sociali” del Comune di Cassina de Pecchi non riesce a stare al passo con le necessità e la “valanga di fondi” che si trovano a gestire nei vari provvedimenti di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie. 

Tardano sempre e tarda anche la vergogna che dovrebbe aggredire la coscienza di chi governa Cassina.

Chiaramente, non è facile trovare gruppi consiliari pronti a evidenziare questi problemi, più o meno tutti (tranne Uniti per Cassina), interessati a scenari futuri e alleanze per la prossima tornata elettorale.

Ma una voce critica in paese esiste ancora. 

Allora,  con determinazione n. 427 del 29/07/2021 si è accertato l’importo pari a € 10.100,00 al capitolo n. 4958 Bilancio 2021 acc. n. 1164.

Luglio 2021, per capire.

Si tratta del trasferimento fondi regionali in riferimento alla DGR n. XI/4833 del 07/06/2021 ad oggetto: Contributo Regionale di Solidarietà anno 2021 (Riparto delle risorse regionali).

Quindi, nonostante l’assunzione dell’impegno di spesa fosse al capitolo n. 3443 del Bilancio 2021, le erogazioni di contributi diretti ai nuclei familiari - assegnatari di alloggi SAP di proprietà comunale - non sono ancora avvenute.

È davvero un peccato che provvedimenti eccezionali sotto il profilo sociale di carattere solidale verso soggetti che si trovano in condizione di comprovata difficoltà economica (tale da non consentire i costi della locazione sociale) abbiano questi rallentamenti.

Un vero disastro. 

D’altronde, a chi amministra un Comune dovrebbe esser noto l'art. 7 del Regolamento Regionale 10 ottobre 2019 n. 11.

Per il procedimento di individuazione dei beneficiari del Contributo di Solidarietà per l'anno 2021 occorre nominare il responsabile del procedimento (RUP) e un Nucleo di Valutazione composto da personale interno.

Questo per assicurare la massima trasparenza dell’iniziativa attraverso idonee forme di pubblicità.

Ma davvero hanno impiegato troppo. 

Per capire meglio:

per agevolare economicamente le famiglie (in affitto nei servizi abitativi pubblici di proprietà dei Comuni o delle ALER per sostenere i costi della locazione sociale) per il 2021, la Regione ha stanziato 23 mln di Euro, ma - chiaramente - è stato possibile presentar domanda solo “…dopo che il Comune o l'Aler hanno pubblicato l'Avviso”.

Scarsi.

Il nostro Comune ha fissato il termine alla data del 31/03/2022 per la presentazione delle domande di accesso. 

Per capire l’entità del ritardo: alcuni Comuni hanno chiesto la presentazione della domanda entro il 31 ottobre 2021 o il 14 dicembre 2021 (Cernusco).


sabato 26 febbraio 2022

VICINANZA AL POPOLO UCRAINO

 #Ucraina 


La guerra scatenata dalla Russia non ha giustificazione alcuna. 


Sono ore difficili per l’Ucraina e per l’Europa. 


Quindi , bene ha fatto l’Italia ha condannare immediatamente un’aggressione violenta.


Invasione.


PUTIN RIPORTA INDIETRO LE LANCETTE DELLA STORIA ‘900.

 

Serve equilibrio e fermezza da parte di tutte le forze democratiche per preservare i diritti e solo xk tento che tutti stiano dando pieno sostegno a tutti i provvedimenti che saranno assunti insieme agli alleati.


Non siamo ancora usciti dalla crisi (non solo sanitaria) e questo aggraverà la situazione economica 


Ci aspetteranno anni difficili e solo la compattezza politiche - oggi più che mai - ci aiuterà a superare il momento.


Un pensiero al dramma vissuto dalle donne, uomini e bambini a Kiev come in buona parte del territorio ucraino e - davvero - non sono nessuno per conoscere la dinamica dei “perché e per come” impregnate di questioni storiche e rancori mai sopiti (contro la NATO, antiamericano o anticomunista che sia)


Mi piacerebbe che il popolo dei social sospendesse “dietrologie” e “accuse reciproche” perché un popolo soffre - comunque - per responsabilità non proprie.


Forza Ucraina, la mia umile vicinanza


_AM_

mercoledì 23 febbraio 2022

Periodo COVID: RETTE ASILO NIDO DA MODIFICARE

#MaggioPropone

#AsiloNido

#cassinadepecchi


In tutti questi mesi (oggi è ancora così) i genitori dei figli con il Covid o in isolamento fiduciario sono tenuti a pagare la retta intera dell’asilo nido.


Credo sia giusto modificare questo aspetto, perché se il complesso di norme relative a una data disciplina o a un dato settore (in questo caso, le misure per il contenimento della pandemia) impone quarantene e divieti di frequentazione 


Bambini di uno-due anni, spesso sani, sono stati costretti in casa per almeno 10 giorni solo con i genitori. Che hanno pagano per un servizio di cui non hanno potuto  usufruire.


L’andamento dei contagi ha consentito di allentare le regole attenuando le restrizioni (fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe)


Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione o gruppo classe, si applica alla medesima sezione o al medesimo gruppo classe una sospensione delle relative attività per una durata di cinque giorni. 


Obbligare i Cittadini al versamento del 100% della retta dell’asilo nido “comunale” è stato sbagliato e continua ad esserlo nella misura in cui lo Stato impone chiusure e restrizioni (e compensa i comuni con il “fondone”)


Se lo Stato obbliga a tenere a casa il  figlio (perché con il Covid o perché la norme lo impongono) pagare al 100% i primi 3 giorni di assenza e al 50% il restante dei giorni di assenza rende una retta mensile ingiusta e non dovuta


Se c’è un certificato medico a giustificare l’assenza imposta (quindi non volontaria), come sempre accade per i servizi comunali, i genitori NON dovrebbero versare la retta così come richiesta 


La differenza fra un servizio pubblico e un servizio comunale DEVE continuare ad esistere.


La situazione determinata dall'emergenza epidemiologica da virus COVID-19 ha comportato la necessità di un sostegno finanziario agli enti territoriali, anche in relazione ad una prevedibile perdita di gettito da entrate proprie. 


Le relative risorse sono state stanziate principalmente dal decreto-legge n. 34/20 ("decreto rilancio") e dal decreto-legge n. 104/20 ("decreto agosto") e, per quanto riguarda l'anno 2021, dal decreto-legge n. 41/2021 ("decreto sostegni").


Altre misure sono state introdotte a sostegno del debito degli enti territoriali.


Non aver modificato il calcolo della retta mensile dell’asilo nido comunale è stato un errore e lo è ancora oggi 

La scuola dell’obbligo è pubblica e gratuita (a meno di scelte personali diverse), l'asilo di fatto no.

Così, i poveri genitori si ritrovano a pagare profumatamente un asilo che resta chiuso per i figli e doverli gestire in assoluta solitudine relegati in casa

Il danno e la beffa. 

Questo è il momento per dimostrare che non avevo ragione a dire - nel 2015 - che esternalizzare il servizio sarebbe diventata una privatizzazione di fatto.

Questo è il momento.

Chiederò all’Amministrazione di procedere in tal senso

lunedì 14 febbraio 2022

MONOPATTINI, MODIFICHIAMO I REGOLAMENTI COMUNALI


Essere Amministratore vuol dire (anche) offrire risposte ai problemi riscontrati, trasformandoli in opportunità. 


Vi è la necessità di regolamentare in maniera chiara e univoca l’utilizzo dei monopattini.


Troppe volte in italia - purtroppo - serve perdere vite, per spingere il legislatore a trovare la “forza politica” per offrire risposte a temi altrimenti non prioritari.


Sono già 15 i decessi dovuti a incidenti avvenuti con il monopattino (in poco più di due anni) e si registrano oltre centinaia di feriti (alcuni molto gravi).


Il legislatore (nazionale) non ha ancora regolamentato con chiarezza, ma un decreto ministeriale (2019) definisce il quadro generale lasciando  

ampio margine di discrezionalità ai Comuni.


La solita questione: il Parlamento dorme sogni tranquilli più interessato al suo futuro (in vista delle elezioni con un numero di parlamentari ridotto per effetto del taglio ottenuto con referendum) 

ma i Comuni - quando messi nelle condizioni di intervenire e modificare i propri regolamenti per organizzare e amministrare un problema - mostrano evidenti limiti.


Da un lato posso comprendere che ideare nuovi modelli attraverso emendamenti ad hoc (per nutrire di nuove presenze il Regolamento comunale) dall’altro - chi ha il diritto di Amministrare un paese ha soprattutto l’onere del dovere di esercitare le possibilità consentire dal decreto del 2019.


Ma come al solito, tutti i Sindaci aspettano il primo Comune che produca l’emendamento da inserire nel Regolamento comunale di Polizia Urbana , per poterlo “copia incollare” serenamente.


Serve intervenire con urgenza con emendamenti su aspetti delicati come l’obbligo di indossare il casco. Perché il monopattino sta prendendo sempre più piede come mezzo di trasporto alternativo e la questione non è più procrastinabile 


Bene ha fatto Regione Lombardia ad  approvare una proposta di legge al Parlamento (definisce regole certe a 360°) 


Quindi non solo casco obbligatorio (che già i Comuni possono inserire nel Regolamebto locale) ma anche assicurazione e corsi di educazione stradale.


Normale che chi sta in strada ne debba conoscere le regole (codice della strada) 


L’importante è che il tutto non diventi una formalità per coprire - come in altri casi  abbiamo visto - una tassa occulta.


Suggerisco al Consiglio comunale di approvare alcune integrazioni al Regolamento di PU per disciplinare le “nuove” presenze in strada e i modi di utilizzo 


_AM_

mercoledì 9 febbraio 2022

RICORDO e MEMORIA a POZZO

#giornodelricordo

#giornatadellamemoria


Sono molti anni che (ciclicamente) torno a scrivere sull’importanza di questo momento: IL GIORNO DEL RICORDO 


Ho sempre sollecitato le Amministrazioni a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.


Da quando nel 2016 e nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) le mie Mozioni sul tema non  raggiungevano  nemmeno il numero di firme necessarie per essere depositate, qualcosa è cambiato.


Con grande difficoltà culturale, ci affacciamo sempre più spesso alcune rappresentazioni teatrali  con le quali si affrontata il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.


Bellissime ed emozionanti iniziative, del tutto APOLITICHE e rivolte solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.


Aumenta l’autentica sete di verità, per una pagina omessa.


Mai scritta. 


Sarebbe un bel gesto intitolare una via della nostro paese alle vittime delle FOIBE, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


Ci sono ancora molte Amministrazioni che ritengono il Giorno del Ricordo meno importante della Giornata della memoria (“…le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità") ma sono convinto che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.


Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che apprezzerei DAVVERO che l’assessore alla Cultura svolta localmente una vera azione culturale


Una mia vecchia proposta (contestata e bocciata in alcuni comuni) potrebbe tornare utile per  prossimo anno: 


dpubblicare un Manifesto Unitario con le iniziative programmate per le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo).


Grazie


_AM_

DUE TRAGEDIE, UNA SOLA VERGOGNA

#giornodelricordo

#giornatadellamemoria


Per il secondo anno consecutivo, l’assessore ha accolto questo invito e - sinceramente - lo ringrazio per aver ricordato con il manifesto (che promuove interessanti iniziative) che 

entrambe le tragedie sono poste nel gradino più alto delle vergogne umane.


Sono molti anni che (ciclicamente) torno a scrivere sull’importanza di questo momento: IL GIORNO DEL RICORDO 


Nel 2016 presentai  interrogazione https://andreamaggio.blogspot.com/2016/02/interrogazione-giorno-del-ricordo.html

nel 2017 (https://andreamaggio.blogspot.com/2017/02/10-febbraio-io-non-dimentico.html) e scrissi ancora  in Comune, sollecitando l’ex Amministrazione a compiere il proprio dovere su un tema sentito ma spesso ignorato.


Nel 2018 (https://andreamaggio.blogspot.com/2018/02/10-febbraio-il-giorno-del-ricordo-per.html) tornai sulla questione, con una Mozione che non raggiunse nemmeno il numero di firme per essere protocollata.


Con l’attuale Amministrazione qualcosa è cambiato, ricordo la fortuna di aver assistito alla bella rappresentazione teatrale  - titolo "Non se ne parla nemmeno" - con la quale si è affrontato il dramma degli esuli istriani e delle sofferenze e tragedie vissute da vittime e parenti degli infoibati.


Una bellissima ed emozionante iniziativa, del tutto APOLITICA e rivolta solo al ricordo delle vittime che pagarono con la vita il solo fatto di essere italiani, al di là delle loro idee.


Ringraziai il committente Marino Fabris, concittadino mosso da autentica sete di verità, e tutti gli attori che hanno preso parte all’iniziativa.


Fui molto contento nel vedere la grande risposta dei cittadini, l’interesse riscosso e per quel  teatro pieno per una pagina omessa.


Mai scritta. 


Come feci allora, per la coerenza che mi caratterizza, torno ad chiedere – questa volta alla nuova Amministrazione – di intitolare una via della nostra Città, come ulteriore segno di condanna e ricordo di di un episodio drammatico, che non ha colpito solo chi direttamente coinvolto, ma tutti.


A differenza di come sosteneva la Giunta Mandelli ("...le due giornate sono tra loro diverse per sia per quantità che per qualità" - Consiglio comunale del 28 aprile 2016) credo che le vittime di tali tragedie debbano avere uguale rispetto, soprattutto quelli innocenti morti a causa di dittature feroci.


Non esistono morti di serie A e morti di serie B ed è per questo che ho apprezzato DAVVERO che l’assessore alla Cultura di Cassina dè Pecchi abbia svolto la mia vecchia proposta (contestata e bocciata dall’amministrazione Mandelli nel 2016) di  pubblicare un Manifesto Unitario per le 2 ricorrenze (Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo).


Grazie


_AM_

mercoledì 2 febbraio 2022

VOUCHERS SPESA 2022

i per la disoccupazione o per il supporto alla natalità, ci sono anche i buoni alimentari che possono fare la differenza per chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese grazie alla pandemia da Covid.

Ci sono casi in cui i buoni possono arrivare anche a 500 o 600 euro a famiglia,

L'arrivo di questi buoni spesa 2022 sarà disposto dal sito del proprio comune di residenza, sempre se ne garantisce la disponibilità per i propri concittadini.

La maggior parte però ha già aperto le iscrizioni per la richiesta dei buoni alimentari, e in molti casi si protrarrà fino agli inizi di febbraio, così da accogliere quante più richieste possibili.

Per fare alcuni esempi c'è il comune di Salerno, che ha disposto l'accesso al bando e all'invio delle domande già dal 14 gennaio 2022, e si potrà inoltrare la domanda entro e non oltre l'8 febbraio.

A sua volta, la Regione Lazio, già famosa l'anno,

giovedì 27 gennaio 2022

UN VERO OBBLIGO PER CHI GOVERNA

UN VERO OBBLIGO: INTERCETTARE LA VALANGA DI SOLDI PER I COMUNI

Il timore è sempre lo stesso: avere i Comuni con amministrazioni con poche idee e confuse e non riuscire ad intercettare la valanga di soldi, che sta investendo il comparto Enti Locali

Ci sono Comuni costantemente presenti in ogni decreto di assegnazione fondi, utili - anzi indispensabili - per ammodernare il patrimonio  o meglio ancora, sostituirlo.

Ci sono Comuni amministrati da Giunte in grado di esprimere un'idea di paese che "sono sul pezzo", altre che non riescono a sfruttare le potenzialità di un momento storico ove "basta avere un'idea per vedersela finanziare"

Ci sono Comuni che - al massimo - si fanno finanziare l'intervento spot concedendo la sfilata ""grazie, grazie, grazie") al politico regionale di turno, per il resto sappiamo tutti che non è questo il momento degli "interventini".

L'Italia fermenta, brulica di lavori, migliaia di lavori (1748) sono già finanziati e altri 541 progetti (il 93% sono vicini a noi) attendono il nuovo decreto ma sono già approvati.

Parliamo dei primi 3,4 miliardi, antipasto del Pnrr per gli enti locali e più di 1200 Comuni sono già pronti per accogliere queste risorse (più della metà li ha già in cassa)

Ma fondi ce ne sono, sono "infiniti", basta avere un'idea di paese, un progetto presentabile e coerente, la capacità di presentarlo

Sono triste, la scelta di alcuni Comuni di non nominare VERI assessori ai lavori pubblici (ma assegnare incarichi solo per amicizia) in questi casi è devastante, 

Notizia di oggi (una bella telefonata che mi ha messo allegria) è che altri 905 milioni sono stati immessi per finanziare i progetti comunali (mi dicono entrerà nel milleproroghe O FORSE nel terzo decreto sostegni) ma non potrà fare nulla per i Comuni che DORMONO FRA SELFIE VARI

I progetti locali finanziati saranno quindi 2.325 progetti locali (riqualificazione di edifici e spazi pubblici che hanno superato l’esame ministeriale) ed è inutile che scriva quanto sia importante NON PERDERE DI VISTA il vero obiettivo: sviluppo urbanistico, investimento patrimonio pubblico, ammodernamento territoriale

IL TEMA NON E' QUESTO O QUEL BANDO, MA ESSERE SUL PEZZO SOLO A CHIACCHIERE 

CHIEDIAMO ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI DI USCIRE DAI SELFIE E COGLIERE L'OCCASIONE OFFERTA DA UN PERIODO STORICO IRRIPETIBILE.

lunedì 24 gennaio 2022

Birrifici artigianali. Domande per contributo a fondo perduto

Il MiSE ha dato attuazione all’art. 68-quater del DL n. 73/2021 (Sostegni bis) che ha stanziato 10 milioni di euro per l'anno 2021 a favore di un contributo a fondo perduto da riconoscere ai birrifici artigianali. 


Le indicazioni fornite con decreto direttoriale del 12 gennaio 2022 e decreto ministeriale del 23 dicembre 2021.

I soggetti in possesso dei requisiti fissati dal MiSE sono tenuti a presentare apposita istanza a partire dalle ore 12,00 del 20 gennaio 2022 e fino alle ore 12,00 del 18 febbraio 2022.

E’ richiesta la modalità di invio tramite PECall’indirizzo: contributobirrifici@pec.mise.gov.it.

E’ ammessa la presentazione di una sola istanza per richiedente.

L’istanza si intende perfezionata solo a seguito dell’assolvimento dell’imposta di bollo, opportunamente annullata e conservata in originale.


L’efficacia dell'intervento è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea che deve essere rilasciata in esito alla procedura di notifica.

I destinatari sono i birrifici in relazione al volume di birra complessivamente preso in carico nel registro della birra condizionata ovvero nel registro annuale di magazzino nell'anno 2020, in base alla dichiarazione riepilogativa di cui all'art. 8, comma 2, decreto del 4 giugno 2019.

Si intende per birra artigianale quella prodotta da birrifici indipendenti e non sottoposta a processi di microfiltrazione e pastorizzazione.

Si specifica che un birrificio può concorrere ad ottenere il contributo:

  • se utilizza impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio;
  • se è economicamente e legalmente indipendente da un altro birrificio;
  • se non opera sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale di altri.

Il sostegno si concreta nella forma di contributo a fondo perduto, nei limiti della dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per il 2021, in misura pari a 0,23 euro per ciascun litro di birra del quantitativo complessivamente preso in carico, rispettivamente, nel registro della birra condizionata ovvero nel registro annuale di magazzino nell'anno 2020, in base alla dichiarazione riepilogativa di cui all'art. 8, comma 2, del decreto 4 giugno 2019.



ASSUNZIONI IN ATES





#MaggioNews 

#cassinadepecchi

#PozzodAdda


Ho sempre rimproverato la POCA  PUBBLICISTICA RISPETTO AI BANDI DI SELEZIONE DI TUTTE LE PARTECIPATE 


Per come intendo io la PA, i Comuni sono i primi a dover promuovere al massimo bandi di assunzione di società o aziende di cui siamo parte.


Ad ogni modo, qualcuno  dovrà pur dirvelo, lo faccio io. 


C’è un BANDO DI CONCORSO/AVVISO DI MOBILITÀ POSTI VACANTI per LA SELEZIONE DI PERSONALE ATES e nessuno vi dice nulla.


ATES, Azienda Territoriale Energia e Servizi S.r.l. è una società pubblica “in house” con sede a Trezzo sull’Adda (MI) e alla quale Cassi a e Pozzo hanno aderito affidando “in house” là gestione di alcuni servizi 


Argomento lungo e spinoso.


Comunque, non è qoesto il post di spiegare alcune dinamiche, mi limito a dire che Ates si occupa principalmente della “gestione calore” degli immobili ed edifici pubblici, svolgendo anche il ruolo di “terzo responsabile”, nonché della pubblica illuminazione, per conto dei propri comuni soci (sono aumentati e sono diventati  20)


Aumentando il numero dei Comuni aderenti è evidente che la necessità di Ates è quella adeguare la pianta organica 


Nella speranza di fare qualcosa di utile, pubblico il bando 


_AM_

sabato 22 gennaio 2022

RENDIAMO UTILE IL CENTRO TAMPONI.

 #cassinadepecchi 


RENDIAMO UTILE IL 

CENTRO TAMPONI. 


Serve cambiare, così il servizio non funziona.


Non mi riferisco alla scelta (condivisa) di ospitare un centro tamponi a Cassina , tantomeno all’apprezzabole impegno di tutti i volontari per organizzare il comparto.


Ancora una volta, il volontariato cassinese mostra la sua operatività 


La scelta di ospitare un centro tamponi per offrire un servizio a tutto il circondario non può essere la solita “tarantella delle sfilate” e selfie a “gogo”.


Credo che la condivisa scelta di ospitare un centro tamponi debba essere qualcosa in più, un gesto di responsabilità.


Molti sono i Comuni che si sono tirati indietro sono stati costretti da ragioni logistiche. 


Non tutti i Comuni - sul proprio territorio - hanno un luogo che si presti a queste iniziative sovracomunali.


Nobili iniziative che - da come abbiamo potuto vedere ai TG - comportano un notevole flusso viabilistico.


Cassina ha accettato la sfida e questo è (a parer mio) un fatto positivo. 


Sulla scelta del posto ho avuto alcune perplessità, avrei scelto un altro posto, che non fosse così incastonato nel centro abitato.


Detto questo, le mie preoccupazioni (che ho evitato di palesare per non sembrare un gufo) sono state scongiurate dal fatto che l’impostazione assegnata al centro tamponi lo ha reso poco utilizzato.


Quasi inutile 


Sei/sette macchine in coda la mattina e poi dalle ore 10 il deserto. 


Inutile dire che in un momento storico così concitato, con l’esigenza di tamponi che c’è, è piuttosto curioso vedere un centro tamponi poco utilizzato.


Qualcuno dirà: meglio così, non c’è traffico.


Si forse, ma così non serve a nulla e la disponibilità del nostro Comune a offrire un servizio ai Cittadini (anche non di Cassina) rischia di essere inficiata, solo fittizia e restare buona nelle intenzioni. 


Ricette mediche, prenotazioni, numero di telefono occupati, poi inesistenti perché “abbiamo cambiato sistema”, esiti tardivi e spesso incompleti e quindi inutili per le finalità perseguite  


Nel mio ultimo post, (http://andreamaggio.blogspot.com/2022/01/proposta-per-le-scuole-cassina.html) ho avanzato una proposta per rendere la presenza del centro tamponi realmente utile alla nostra Comunità (visto che foto, articoli e la cantilena dei “grazie grazie” per ammiccarsi il facile consenso servono solo al Sindaco e alla sua carriera di partito, che gli auguriamo possa avvenire presto e fuori da Cassina).


Dobbiamo restare concentrati sul servizio, capire se sia la prescrizione medica o il sistema di prenotazione (fallito quello che avveniva attraverso un numero cellulare) a renderlo poco accessibile e poco frequentato. 


Le passerelle  in tv servono ai politici (“sono in tv guardatemi, vi prego, sono in tv”) per qualcuno conta quello, ma penso che si debba rendere davvero efficace questo servizio.


ANDREA MAGGIO

venerdì 21 gennaio 2022

PROPOSTA per le SCUOLE A CASSINA

UNA PROPOSTA PER CASSINA: tamponi per studenti al hub di Cassina d/P , in via Andromeda


La circolare del Commissario Straordinario per l’emergenza epidemiologica dell’8 gennaio scorso, recante come oggetto “Effettuazione gratuita di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2 a favore degli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado”, apre la strada a un differente approccio per ciò che concerne la riapertura delle scuole.


E in considerazione dell’apertura del punto tamponi a Cassina De Pecchi, in via Andromeda, avvenuta recentemente, mi sento di avanzare una PROPOSTA all’Amministrazione comunale in linea e coerenza al trasparente apporto amministrativo che mai è mancato in questi ultimi due decenni. 


Nella Nota, il commissario rileva come vi sia la necessità di predisporre “ulteriori strategie operative finalizzate a massimizzare le attività di tracciamento e testing dei contatti in ambito scolastico, al fine di consentire il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e delle relative attività ad esse connesse”. 



Queste misure – si continua a leggere nella Nota – in accordo con la nota tecnica ISS/Ministero dell’Istruzione/Conferenza delle Regioni e Province autonome del 28 ottobre 2021, sono basate soprattutto sul maggior coinvolgimento attivo delle risorse sanitarie già presenti sul territorio, come i pediatri di libera scelta (PLS) e i medici di medicina generale (MMG) a supporto delle attività dei Dipartimenti di Igiene e Sanità pubblica delle Aziende sanitarie territoriali, titolari delle procedure. 



Ribadisco il concetto: avevamo dei dati che non potevamo ignorare, abbiamo informato tutti che aprendo le scuole si sarebbero potuti creare dei focolai. 



Per garantire ormai un proseguo delle attività scolastiche in maggiore sicurezza, visto che nel nostro comune ci sono state e ci sono tutt’ora delle classi in quarantena, propongo la messa a disposizione di alunni, docenti e personale Ata, di test antigenici rapidi da effettuarsi presso il drive-through di via Andromeda (o distaccamento funzionale presso stand nei pressi degli istituti).


Questa sarebbe l’occasione per sfruttare a pieno il poco utilizzato


I primi a volere uno stabile ritorno a scuola sono i nostri figli, che vivono con disagio questa discontinuità delle modalità didattiche applicate.



Da pubblici amministratori (che si resta nella mente e nei ragionamenti, come un allenatore senza contratto resta un allenatore) abbiamo grande responsabilità verso la comunità scolastica e lo screening preventivo può essere un’ottima arma in questo senso.


_AM_


Powered By Blogger

Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

Archivio blog