sabato 26 dicembre 2015
PLIS: DA CASSINA UNA POLITICA SCHIZOFRENICA
Questa vuole essere l'occasione di AugurarVi buon S.Stefano e informare che -seppur con qualche giorno di ritardo - i 12 Comuni e la Città metropolitana di Milano hanno sottoscritto recentemente, il Protocollo per l'istituzione del Parco locale d'interesse sovracomunale della Martesana.
Un altro si, proprio così.
I Comuni impegnati ad individuare nei propri strumenti urbanistici, aree lungo il Naviglio Martesana classificate come "Parchi locali di interesse sovracomunale in fase di riconoscimento o proposti" sono Bellinzago Lombardo, Bussero, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Milano, Pioltello, Pozzo d'Adda, Vaprio d'Adda, Vimodrone e Cassina de' Pecchi.
I Comuni procederanno a delimitare - attraverso il proprio PGT - il PLIS (Parco Locale di interesse Sovracomunale) e individuandone anche le forme di gestione.
Premesso che sono ancora da capire quali forme di gestione possano risultare meno onerose e più vantagiose per i Comuni, ad oggi quello che sappiamo è che la Città metropolitana di Milano si è offerta unicamente ad accompagnare i Comuni nel percorso istitutivo di questa nuova area protetta.
Fino al 2001, i PLIS erano istituiti dalle REGIONI con delibera di giunta, ora direttamente dai Comuni e successivamente verificate e riconosciute dalla Città Metropolitana, alla quale non si può certamente chiederne la gestione.
Probabilmente fornirà un servizio di assistenza e coordinamento, ma lasciando in carico ai Comuni la gestione coordinata di questo nuovo strumento di tutela ambientale.
Pur condividendo rispetto al nobile obiettivo di salvaguardare le aree maggiormente caratteristiche del territorio, questo nuovo PLIS qualche spunto di riflessione lo offre.
E' noto, che la Tutela ambientale è il tema del giorno, pochi argomenti riescono a far breccia nei cuori dell'opinione pubblica come questo.
Lo dimostra l'affanno del legislatore - che nel rincorrere questa sensibilità - continui ad offrire strumenti di tutela ai territori, un giorno si e l'altro pure.
Basti pensare che con il nuovo PLIS della Martesana in via di definizione e al quale Cassina aderisce, i PLIS riconosciuti in provincia sono già 19 (di cui 10 interprovinciali) e coinvolgono complessivamente 43 comuni milanesi ed una superficie di circa 9.304 ettari.
O in Italia si riconosce che qualcosa non funziona negli incontabili istituti volti alla tutela del paesaggio o - vien da credere - vi è un interesse forse politico a mostrarsi "portatore di sensibilità diffuse e temi sensibili" come l'ambiente.
E' incredibile come non si cerchi mai di integrare, migliorare, estendere i confini territoriali e competenze di istituti e strumenti esistenti, ma si preferisca avviarne nuovi.
Firmando - in pompa magna fra brindisi e dichiarazioni - nuovi protocolli con foto di rito e commozione.
Ad esempio, quanti sapevano che esiste un altro Parco in Martesana (Parco Alta Martesana)inizialmente riconosciuto nei Comuni di Melzo e Pozzuolo Martesana, per una superficie territoriale di circa 298 ettari e successivamente (giugno 2011) ampliato nel Comune di Inzago che confina con Bellinzago?
Quanti sapevano che esiste un Parco che interessa il solo Comune di Pioltello?
A tutti questi parchi e forme di tutela paesaggistica, vanno aggiunti altri 5 PLIS interamente ricompresi nell'ambito territoriale divenuto competenza della Provincia di Monza e Brianza (Comuni di Lentate sul Seveso, Caponago, Roncello, Busnago e Cornate d'Adda sono passati alla Provincia di Monza Brianza con Legge n. 183 del 9/12/09).
Allora la domanda scomoda alla quale nessuno è riuscito a rispondere (con sincerità) è questa:
perchè la Giunta Mandelli accetta di stralciare 2 terreni dalla perimetrazione del Parco Sud (Parco regionale) i cui vincoli hanno carattere sovracomunale e immediatamente cogenti per chiunque, poi getta fumo negli occhi aderendo al PLIS ove i vincoli hanno carattere esclusivamente comunale e legati al Piano di Governo del Territorio dei singoli Comuni e quindi sempre modificabili?
Sembra quasi che i vincoli reali diano fastidio a pseudo-ambientalisti a corrente alternata.
Infine chiudo dicendo che è - quantomeno - curiosa l'individuazione della Giunta Comunale, dei terreni da includere in questo nuovo PLIS: non contigui e scelti a macchia di leopardo.
Degni di una politica Schizofrenica" dovuta alla guerra intestina in corso dentro la Maggioranza.
Il PLIS è la toppa messa sullo strappo politico causato dal PD.
Saluti e auguri .
Andrea Maggio
martedì 22 dicembre 2015
DOVE VANNO I NOSTRI AGENTI DI P.L. ??
La informo che in coerenza all'art 19 del DL 95/2012 - convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 - le Amministrazioni di Cassina dè Pecchi e Bussero hanno deciso di consorziare il servizio di Polizia Locale, attraverso l'istituzione di un Ufficio Comune.
Le importanti novità introdotte dalla Legge su funzioni fondamentali, sulle modalità di esercizio associato di funzioni, servizi comunali e sulle Unioni dei Comuni hanno spinto le due Amministrazioni ancora una volta, a collaborare per (questa la versione ufficiale) ridurre i costi.
Premesso che ogni azione del Sindaco appare "ultra-politicizzata" con l'approvazione di questa Delibera si istituisce il servizio associato di Polizia Locale fra due dei tre Sindaci che compongono uno strano "triangolo politico rosso" fatto di convenzioni, servizi e - soprattutto - dipendenti in servizio al 50% e comunque nei posti chiave.
Ad esempio - e torneremo sull'argomento - in un Comune che vanta 106 dipendenti (erano scesi a 88 grazie ad una Politica di "contenimento" della scorsa Amministrazione) è così indispensabile fare arrivare 2 persone dal Terzo vertice del triangolo (Comune di Vimodrone), una delle quali per metterla a capo dell'Ufficio "Appalti e Contratti"?
Sono certo che a Cassina - fra i molti dipendenti in organico - esiste una figura professionale in organico, che poteva evitare nuovi arrivi da Vimodrone.
Persone senz'altro capaci, al pari dei molti dipendenti.
E quando in campagna elettorale, il Sindaco prometteva "punteremo a valorizzare i dipendenti Comunali" puntualmente dimenticava di aggiungere "...di Vimodrone"
Ma il "triangolo rosso" è sì politico ma anche di mutuo soccorso.
Ad ogni modo, la gestione associata è prevista da una DECENNALE Legge regionale 06/2005 (Disciplina regionale dei servizi di Polizia Locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana) ed è quantomeno strano che i due Enti vogliano perseguire politiche comuni per la promozione di un sistema integrato di sicurezza quando, gli indirizzi conseguenti ad una recentissima legge Nazionale (DELRIO)sono incentrati a strutturare e riempire gli Enti di secondo livello: "Unioni dei Comuni".
In Martesana l'Unione dei Comuni - presieduta dal bravo Eugenio Comincini, Sindaco del PD della vicina Cernusco - stenta a decollare a causa dell'atteggiamento ondivago di alcuni Sindaci, fra i quali il primo Cittadino di Cassina che la mattina dichiara di voler entrare nell "Unione", mentre la sera smentisce, ci ripensa e sottoscrive convenzioni targate "triangolo rosso".
Questa dell'Unione dei Comuni è un'altra partita, che il Partito Democratico Cassinese sta perdendo contro un Sindaco curiosamente allergico a tutto ciò che è targato PD.
Niente di male, se non fosse che è grazie ai voti del PD che è stato eletto.
Non sempre le convenzioni con Comuni più piccoli e poco organizzati come Bussero portano vantaggi.
Hanno in organico 3 agenti di polizia locale, sicuramente validi e non lo discuto, ma è un numero insufficiente per garantire un servizio che spazia su diversi fronti: i 3 agenti di Bussero dovranno essere integrati - attraverso l'accordo con Cassina - molto più di quanto non servirà agli Agenti di Cassina.
Dopo 10 anni, anche Pessano deve aver pensato che una Convenzione con Bussero non era conveniente, visto che un anno e mezzo fa è terminato il "matrimonio" dei Corpi di Polizia Locale di Pessano e Bussero.
Con tre agenti, Bussero ha davvero bisogno di convenzionarsi con qualcuno e quindi - dopo il "Divorzio" con Pessano - ecco il "mutuo soccorso rosso":
"Stai sereno, i vigili te li presto io, il Massimo della generosità"
Tanto paga Pantalone.
Occorre segnalare che il numero degli agenti di Polizia Locale si è ridotto del 50% nell'arco di poco tempo (una scelta politica chiara) passando da 14 a 7 agenti.
In questo scenario, svolgere servizi in un altro Comune potrebbe non essere opportuno.
Il Comandante nel relazionare il punto all'ODG ha spiegato le potenziali convenienze nell'utilizzare risorse umane strumentali, tecniche in condivisione.
Speriamo, più che altro, che le convenienze non siano solo di Bussero e che i Cittadini di Cassina non debbano pagare agenti di PL che andranno a svolgere il servizio altrove.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
Le importanti novità introdotte dalla Legge su funzioni fondamentali, sulle modalità di esercizio associato di funzioni, servizi comunali e sulle Unioni dei Comuni hanno spinto le due Amministrazioni ancora una volta, a collaborare per (questa la versione ufficiale) ridurre i costi.
Premesso che ogni azione del Sindaco appare "ultra-politicizzata" con l'approvazione di questa Delibera si istituisce il servizio associato di Polizia Locale fra due dei tre Sindaci che compongono uno strano "triangolo politico rosso" fatto di convenzioni, servizi e - soprattutto - dipendenti in servizio al 50% e comunque nei posti chiave.
Ad esempio - e torneremo sull'argomento - in un Comune che vanta 106 dipendenti (erano scesi a 88 grazie ad una Politica di "contenimento" della scorsa Amministrazione) è così indispensabile fare arrivare 2 persone dal Terzo vertice del triangolo (Comune di Vimodrone), una delle quali per metterla a capo dell'Ufficio "Appalti e Contratti"?
Sono certo che a Cassina - fra i molti dipendenti in organico - esiste una figura professionale in organico, che poteva evitare nuovi arrivi da Vimodrone.
Persone senz'altro capaci, al pari dei molti dipendenti.
E quando in campagna elettorale, il Sindaco prometteva "punteremo a valorizzare i dipendenti Comunali" puntualmente dimenticava di aggiungere "...di Vimodrone"
Ma il "triangolo rosso" è sì politico ma anche di mutuo soccorso.
Ad ogni modo, la gestione associata è prevista da una DECENNALE Legge regionale 06/2005 (Disciplina regionale dei servizi di Polizia Locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana) ed è quantomeno strano che i due Enti vogliano perseguire politiche comuni per la promozione di un sistema integrato di sicurezza quando, gli indirizzi conseguenti ad una recentissima legge Nazionale (DELRIO)sono incentrati a strutturare e riempire gli Enti di secondo livello: "Unioni dei Comuni".
In Martesana l'Unione dei Comuni - presieduta dal bravo Eugenio Comincini, Sindaco del PD della vicina Cernusco - stenta a decollare a causa dell'atteggiamento ondivago di alcuni Sindaci, fra i quali il primo Cittadino di Cassina che la mattina dichiara di voler entrare nell "Unione", mentre la sera smentisce, ci ripensa e sottoscrive convenzioni targate "triangolo rosso".
Questa dell'Unione dei Comuni è un'altra partita, che il Partito Democratico Cassinese sta perdendo contro un Sindaco curiosamente allergico a tutto ciò che è targato PD.
Niente di male, se non fosse che è grazie ai voti del PD che è stato eletto.
Non sempre le convenzioni con Comuni più piccoli e poco organizzati come Bussero portano vantaggi.
Hanno in organico 3 agenti di polizia locale, sicuramente validi e non lo discuto, ma è un numero insufficiente per garantire un servizio che spazia su diversi fronti: i 3 agenti di Bussero dovranno essere integrati - attraverso l'accordo con Cassina - molto più di quanto non servirà agli Agenti di Cassina.
Dopo 10 anni, anche Pessano deve aver pensato che una Convenzione con Bussero non era conveniente, visto che un anno e mezzo fa è terminato il "matrimonio" dei Corpi di Polizia Locale di Pessano e Bussero.
Con tre agenti, Bussero ha davvero bisogno di convenzionarsi con qualcuno e quindi - dopo il "Divorzio" con Pessano - ecco il "mutuo soccorso rosso":
"Stai sereno, i vigili te li presto io, il Massimo della generosità"
Tanto paga Pantalone.
Occorre segnalare che il numero degli agenti di Polizia Locale si è ridotto del 50% nell'arco di poco tempo (una scelta politica chiara) passando da 14 a 7 agenti.
In questo scenario, svolgere servizi in un altro Comune potrebbe non essere opportuno.
Il Comandante nel relazionare il punto all'ODG ha spiegato le potenziali convenienze nell'utilizzare risorse umane strumentali, tecniche in condivisione.
Speriamo, più che altro, che le convenienze non siano solo di Bussero e che i Cittadini di Cassina non debbano pagare agenti di PL che andranno a svolgere il servizio altrove.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
sabato 19 dicembre 2015
PGT, UN'OCCASIONE MANCATA
Aldilà delle attese che spesso il gioco delle parti richiede, devo dire che abbiamo avuto le nostre difficoltà a valutare un documento, che annoverare fra quelli che possono definirsi pgt è quantomeno ambizioso.
È apparso Sin dalle prime battute un adempimento di legge, che in forza di una legge regionale è stato necessario presentare entro fine anno.
Devo riconoscere la capacità mostrata della giunta a promuovere un documento "vuoto" come fosse un prodotto epocale e la bravura di alcuni assessori di presentare ai Cittadini (grazie a Slide luccicanti in carta patinata a fiocchetti rossi) a presentare documenti piatti e privi di contenuti:
Questo che vorrebbe chiamarsi PGT rimanda addirittura tutte le decisioni ad un futuro indefinito e le poche che affronta mancano delle necessarie autorizzazioni o accordi con i privati coinvolti.
Il classico stile degno del miglior Renzi (che nel presentare il NULLA è il miglior venditore che può vantare il bel Paese) in grado di dimostrare che esiste una parte della popolazione Italiana - quindi Cassinese - che continua a credere che "la forma sia anche meglio della sostanza".
Con queste persone non conta molto il "cosa" si dice ma il "come": un argomento "inesatto" se detto con le giuste parole può diventare "esatto".
Al contrario, qualcosa di sostanzialmente giusto se detta da qualcuno non gradito o senza utilizzare alneno le 3 parole in voga al momento (partecipazione-trasparenza-condivisione) può diventare meno giusto.
La storia del venditore loquace la conosciamo tutti, entra in casa vostra vi anestetizza i pensieri e appena esce dalla porta festeggia, talvolta per aver rifilato un prodotto superato, antiquato.
E ci si ritrova con un prodotto molto umile, poco utile per accrescere il benessere.
Ma se nel presentarlo si è seguita la moda del momento (usare le parole magiche: partecipazione trasparenza condivisione) allora per molte persone tutto cambia.
Perché Conta dire (di essere trasparenti)non esserlo davvero.
Se detto con educazione e con le paroline magiche anche un consiglio Comunale (con 2 Cittadini ad ascoltare) convocato il giovedì pomeriggio alle 15 può diventare "partecipato" è sentito per scelte epocali.
((Anche una guerra dei "senza se e senza ma" puó essere condivisa ma bisogna Chiamarla "missione di pace"?)).
Non è nemmeno semplice esporre a serena critica i pochissimi contenuti di questo documento (che ostinatamente hanno voluto chiamare pgt) sviluppato intorno a parole che continuano ad emozionare una buona parte della Cittadinanza.
Soprattutto fanno sbreccia nei cuori ambientalisti radicali, fra un'operazione di eco-marketing e l'altra.
Devo riconoscere che esistono parole – pur essendo poco incisive per gli effetti che produrranno in paese – catturano interesse in molti Cittadini.
Gli stessi Cittadini che si rifiutano di comprendere che quasi tutte le strutture pubbliche sono scaldate con il GASOLIO.
Purtroppo, con la predisposizione del documento approvato giovedì scorso (faccio davvero fatica a chiamarlo PGT) abbiamo preso atto del nuovo fallimento della politica.
Come in altre occasioni, la politica non è riuscita a fare una sintesi degna di questo nome, lasciando l’esecutivo (Giunnta Comunale) impossibilitato ad offrire al paese ragionamenti di prospettiva.
Le precedenti Amministrazioni (Ginzaglio e D'Amico) sono cadute a causa di differenti visioni interne, rispetto alle decisioni assunte e dei ruoli interni alla Giunta.
Non c'era possibilità o non si è riuscito a fare sintesi fra le diverse anime.
Questa è la differenza sostanziale con l' Amministrazione "Mandelli" che pur di avere problemi e far emergere divisioni ha rinunciato al dibattito interno su tutti i discorsi sui quali emergevano differenze.
Quasi tutti.
Per questo e per non rischiare sulla tenuta della Giunta hanno offerto al paese un documento totalmente "a ribasso".
L’Amministrazione non ha colto le enormi potenzialità offerte dalla L.R. 12/05, che ha letteralmente sconvolto il quadro normativo urbanistico – da un punto di vista interpretativo e non solo – fornendo alla politica, l’opportunità di governare lo sviluppo del territorio con novità normative interessanti, strumenti di crescita e sviluppo sociale.
Per questo viene difficile chiamare Piano Governo del Terriorio un documento che non sfrutta un'occasione d'oro per diventare un paese al passo con i tempi (vedi Cernusco, Gorgonzola, Vignate) e dal quale non si evince alcun assetto pianificatore.
Si lascia tutto com'è.
Dalle carte emerge un Paese dove tutto funziona bene, tutto è idoneo, dove non serve niente.
Emerge un paese dove chi per anni ha disegnato un Comune disastroso mancante di tutto, improvvisamente ritiene che non serva nulla per migliorarlo, pianificare interventi per evitare che fra qualche anno una necessità diventi urgenza.
Per l'Amministrazione non serve una scuola nuova, non serve alcuna struttura pubblica, non serve un centro sportivo, non una piscina, non una nuova materna.
Niente di niente. Non serve e non servirà nei prossimi decenni.
Solo qualche pista ciclabile, parchetti e un impianto di cremazione salme.
Purtroppo a differenza di Comuni (Cernusco fra tutti) temi seri come quello del "consumo del suolo" sono stati utilizzati come semplice "mannaia" sullo sviluppo di un paese.
Ma a governare Cassina non abbiamo il Sindaco di Cernusco (che come a Gorgonzola ha consumato suolo per creare scuole servizi e impianti sportivi, pluripremiato per un governo del territorio meditato, razionale, consapevole e sostenibile).
A Cassina abbiamo chi è pronto a dire "no a tutto" per scrollarsi di dosso la responsabilità di dover decidere, la difficoltà di comprendere cosa serve e cosa no in un Comune come Cassina.
Le cui strutture pubbliche si stanno sbriciolando e che pianificarne di nuove é un dovere.
Più facile dire NO a qualsiasi proposta, piuttosto che impegnarsi a ragionare su Pgt e sul “bilancio ecologico”, sulle compensazioni e perequazioni, che avrebbero offerto a Cassina l'opportunità di rinnovarsi nei prossimi anni.
D'altronde la politica è chiamata a Proporre alternative, dare risposte alle richieste sociali che esistono.
E soprattutto esisteranno in futuro, senza che la classe dirigente chiuda gli occhi e si rifugi dietro la semplicistica frase "va tutto bene com'è".
Perchè la prima domanda alla quale la Politica Cassinese deve rispondere è: "Cosa sarà Cassina fra 10-20 anni? Le strutture pubbliche (scolastiche e sportive) saranno all'altezza del compito a cui saranno chiamate?"
Abbiano troppe strutture pubbliche (scuole fra tutte) che richiedono interventi di riqualifica senza che nessuno abbia voluto spiegare come in futuro si potranno finanziare finanziare di ammodernamento ed efficientamento energetico, dimostrando il "vantaggio sociale" che una toppa su un colabrodo sia ancora conveniente.
Attendere un finanziamento regionale è giusto, ma un Comune non può vivere nella speranza che passi sempre Babbo Natale Regionale o (come in passato il Ministero)
Il piano presentato ha offerto un quadro d’insieme molto povero, minimalista che ha sottratto ai Cittadini la possibilità di sognare, la speranza che in futuro il paese possa divenire migliore di quello che sia oggi.
Punta molto a "mantenere" anche se - ripeto - nessuno si azzarda a dire come si intende finanziare i milioni di euro di lavori (sostituzione infissi, caldaie ecc)
Un vero pgt avrebbe dovuto dire - ragionando a lungo termine - dove i nostri bambini faranno sport nei prossimi 10 anni.
Senza strutture nuove, funzionali, senza scuole ove ogni temporale non sia occasione di allagamento aule.
Il PGT è qualcosa di diverso da quel documento insipido approvato giovedì e il documento di piano (primo dei tre documenti che lo compongono) dovrebbe dettare una strategia politica dei prossimi anni.
Assolutamente nulla. Nessuna strategia.
Mancate decisioni, posticipate da un'Amministrazione che vive evidenti fratture interne non consentono di assumere decisioni importanti.
Si trovano concordi su feste e allungare mutui fino al 2040 (con 282.000 euro di interessi in più da pagare)
Credetemi, in questi 17 mesi non abbiamo avuto un approccio ostile nei confronti del documento che la giunta stava redigendo.
Lo abbiamo dimostrato anche Astenendoci in sede di adozione (Consiglio di luglio) abbiamo sperato che quel "foglio bianco" offerto a luglio si potesse riempire di contenuti, caratterizzato e infine articolato nei mesi successivi.
A luglio non abbiamo votato, nessun pregiudizio contro e tantomeno sono state rilasciate da parte nostra dichiarazioni (fino al Consiglio Comunale di giovedì scorso) contro un documento che richiedeva una riflessione politica interna alla Maggioranz.
Abbiamo deciso di rispettare in momento, non lo avrebbe fatto nessuno, come in passato non è stato fatto con la scorsa Amministrazione.
Le 60 osservazioni (da discutere e votare, una alla volta) hanno rappresentato l’opportunità che nessuno del "Mandelli Team" ha colto, visto che tolto il disastroso provvedimento capitolato fra i fischi della viabilità - e le osservazioni accolte perché di enti sovra locati - sono state valutate dalla giunta positivamente solo le osservazioni generiche.
E quelle dove tenere botta era difficile, come quella di stralcio del terreno dal Parco Sud.
Il livello politico di questa legislatura non è tale da poter offrire risposte forti e il piano approvato è realmente - come sostiene l’assessore - con “i piedi per terra”.
Piombati a terra aggiungo io.
Ammesso che la Poca ambizione e le fratture interne alla Coalizione di Maggioranza non hanno messo la giunta nelle condizioni di offrire un documento strategico che facesse "volare" Cassina nei prossimi anni, è chiaro che questo semplice adempimento di legge (forzato e poco ragionato) non ha regalato nemmeno l'emozione di un "colpo di reni" in questa approvazione definitiva.
La Politica deve avere il coraggio di guardare aldilà del guado e non può limitarsi a dire, ad esempio, “le scuole le abbiamo già, aspettiamo che Regione finanzi lavori di rifacimento del tetto almeno non piove più nelle aule e che il Governo ci finanzi la sostituzione degli infissi”.
Un’Amministrativa seria non può calibrare la propria azione politica in funzione di strategie prive di prospettiva, basando proposte future sull’eventualità di soccorsi esterni.
Mi sembra che la Legge Regionale del 2005 – con tutte le modifiche e integrazioni intervenute – avesse voluto dire qualcosa di diverso, che il Legislatore mettendo in campo nozioni come “perequazione” “compensazione” “Bilancio ecologico” “sussidiarietà”, “adeguatezza”, “differenziazione”, “sostenibilità”, “compensazione” ed “efficienza” non avesse pensato all'ideologia frenante della Sinistra di Cassina, la peggiore della Martesana.
Un Saluto cordiale
Andrea Maggio
@AndreaMaggio76
È apparso Sin dalle prime battute un adempimento di legge, che in forza di una legge regionale è stato necessario presentare entro fine anno.
Devo riconoscere la capacità mostrata della giunta a promuovere un documento "vuoto" come fosse un prodotto epocale e la bravura di alcuni assessori di presentare ai Cittadini (grazie a Slide luccicanti in carta patinata a fiocchetti rossi) a presentare documenti piatti e privi di contenuti:
Questo che vorrebbe chiamarsi PGT rimanda addirittura tutte le decisioni ad un futuro indefinito e le poche che affronta mancano delle necessarie autorizzazioni o accordi con i privati coinvolti.
Il classico stile degno del miglior Renzi (che nel presentare il NULLA è il miglior venditore che può vantare il bel Paese) in grado di dimostrare che esiste una parte della popolazione Italiana - quindi Cassinese - che continua a credere che "la forma sia anche meglio della sostanza".
Con queste persone non conta molto il "cosa" si dice ma il "come": un argomento "inesatto" se detto con le giuste parole può diventare "esatto".
Al contrario, qualcosa di sostanzialmente giusto se detta da qualcuno non gradito o senza utilizzare alneno le 3 parole in voga al momento (partecipazione-trasparenza-condivisione) può diventare meno giusto.
La storia del venditore loquace la conosciamo tutti, entra in casa vostra vi anestetizza i pensieri e appena esce dalla porta festeggia, talvolta per aver rifilato un prodotto superato, antiquato.
E ci si ritrova con un prodotto molto umile, poco utile per accrescere il benessere.
Ma se nel presentarlo si è seguita la moda del momento (usare le parole magiche: partecipazione trasparenza condivisione) allora per molte persone tutto cambia.
Perché Conta dire (di essere trasparenti)non esserlo davvero.
Se detto con educazione e con le paroline magiche anche un consiglio Comunale (con 2 Cittadini ad ascoltare) convocato il giovedì pomeriggio alle 15 può diventare "partecipato" è sentito per scelte epocali.
((Anche una guerra dei "senza se e senza ma" puó essere condivisa ma bisogna Chiamarla "missione di pace"?)).
Non è nemmeno semplice esporre a serena critica i pochissimi contenuti di questo documento (che ostinatamente hanno voluto chiamare pgt) sviluppato intorno a parole che continuano ad emozionare una buona parte della Cittadinanza.
Soprattutto fanno sbreccia nei cuori ambientalisti radicali, fra un'operazione di eco-marketing e l'altra.
Devo riconoscere che esistono parole – pur essendo poco incisive per gli effetti che produrranno in paese – catturano interesse in molti Cittadini.
Gli stessi Cittadini che si rifiutano di comprendere che quasi tutte le strutture pubbliche sono scaldate con il GASOLIO.
Purtroppo, con la predisposizione del documento approvato giovedì scorso (faccio davvero fatica a chiamarlo PGT) abbiamo preso atto del nuovo fallimento della politica.
Come in altre occasioni, la politica non è riuscita a fare una sintesi degna di questo nome, lasciando l’esecutivo (Giunnta Comunale) impossibilitato ad offrire al paese ragionamenti di prospettiva.
Le precedenti Amministrazioni (Ginzaglio e D'Amico) sono cadute a causa di differenti visioni interne, rispetto alle decisioni assunte e dei ruoli interni alla Giunta.
Non c'era possibilità o non si è riuscito a fare sintesi fra le diverse anime.
Questa è la differenza sostanziale con l' Amministrazione "Mandelli" che pur di avere problemi e far emergere divisioni ha rinunciato al dibattito interno su tutti i discorsi sui quali emergevano differenze.
Quasi tutti.
Per questo e per non rischiare sulla tenuta della Giunta hanno offerto al paese un documento totalmente "a ribasso".
L’Amministrazione non ha colto le enormi potenzialità offerte dalla L.R. 12/05, che ha letteralmente sconvolto il quadro normativo urbanistico – da un punto di vista interpretativo e non solo – fornendo alla politica, l’opportunità di governare lo sviluppo del territorio con novità normative interessanti, strumenti di crescita e sviluppo sociale.
Per questo viene difficile chiamare Piano Governo del Terriorio un documento che non sfrutta un'occasione d'oro per diventare un paese al passo con i tempi (vedi Cernusco, Gorgonzola, Vignate) e dal quale non si evince alcun assetto pianificatore.
Si lascia tutto com'è.
Dalle carte emerge un Paese dove tutto funziona bene, tutto è idoneo, dove non serve niente.
Emerge un paese dove chi per anni ha disegnato un Comune disastroso mancante di tutto, improvvisamente ritiene che non serva nulla per migliorarlo, pianificare interventi per evitare che fra qualche anno una necessità diventi urgenza.
Per l'Amministrazione non serve una scuola nuova, non serve alcuna struttura pubblica, non serve un centro sportivo, non una piscina, non una nuova materna.
Niente di niente. Non serve e non servirà nei prossimi decenni.
Solo qualche pista ciclabile, parchetti e un impianto di cremazione salme.
Purtroppo a differenza di Comuni (Cernusco fra tutti) temi seri come quello del "consumo del suolo" sono stati utilizzati come semplice "mannaia" sullo sviluppo di un paese.
Ma a governare Cassina non abbiamo il Sindaco di Cernusco (che come a Gorgonzola ha consumato suolo per creare scuole servizi e impianti sportivi, pluripremiato per un governo del territorio meditato, razionale, consapevole e sostenibile).
A Cassina abbiamo chi è pronto a dire "no a tutto" per scrollarsi di dosso la responsabilità di dover decidere, la difficoltà di comprendere cosa serve e cosa no in un Comune come Cassina.
Le cui strutture pubbliche si stanno sbriciolando e che pianificarne di nuove é un dovere.
Più facile dire NO a qualsiasi proposta, piuttosto che impegnarsi a ragionare su Pgt e sul “bilancio ecologico”, sulle compensazioni e perequazioni, che avrebbero offerto a Cassina l'opportunità di rinnovarsi nei prossimi anni.
D'altronde la politica è chiamata a Proporre alternative, dare risposte alle richieste sociali che esistono.
E soprattutto esisteranno in futuro, senza che la classe dirigente chiuda gli occhi e si rifugi dietro la semplicistica frase "va tutto bene com'è".
Perchè la prima domanda alla quale la Politica Cassinese deve rispondere è: "Cosa sarà Cassina fra 10-20 anni? Le strutture pubbliche (scolastiche e sportive) saranno all'altezza del compito a cui saranno chiamate?"
Abbiano troppe strutture pubbliche (scuole fra tutte) che richiedono interventi di riqualifica senza che nessuno abbia voluto spiegare come in futuro si potranno finanziare finanziare di ammodernamento ed efficientamento energetico, dimostrando il "vantaggio sociale" che una toppa su un colabrodo sia ancora conveniente.
Attendere un finanziamento regionale è giusto, ma un Comune non può vivere nella speranza che passi sempre Babbo Natale Regionale o (come in passato il Ministero)
Il piano presentato ha offerto un quadro d’insieme molto povero, minimalista che ha sottratto ai Cittadini la possibilità di sognare, la speranza che in futuro il paese possa divenire migliore di quello che sia oggi.
Punta molto a "mantenere" anche se - ripeto - nessuno si azzarda a dire come si intende finanziare i milioni di euro di lavori (sostituzione infissi, caldaie ecc)
Un vero pgt avrebbe dovuto dire - ragionando a lungo termine - dove i nostri bambini faranno sport nei prossimi 10 anni.
Senza strutture nuove, funzionali, senza scuole ove ogni temporale non sia occasione di allagamento aule.
Il PGT è qualcosa di diverso da quel documento insipido approvato giovedì e il documento di piano (primo dei tre documenti che lo compongono) dovrebbe dettare una strategia politica dei prossimi anni.
Assolutamente nulla. Nessuna strategia.
Mancate decisioni, posticipate da un'Amministrazione che vive evidenti fratture interne non consentono di assumere decisioni importanti.
Si trovano concordi su feste e allungare mutui fino al 2040 (con 282.000 euro di interessi in più da pagare)
Credetemi, in questi 17 mesi non abbiamo avuto un approccio ostile nei confronti del documento che la giunta stava redigendo.
Lo abbiamo dimostrato anche Astenendoci in sede di adozione (Consiglio di luglio) abbiamo sperato che quel "foglio bianco" offerto a luglio si potesse riempire di contenuti, caratterizzato e infine articolato nei mesi successivi.
A luglio non abbiamo votato, nessun pregiudizio contro e tantomeno sono state rilasciate da parte nostra dichiarazioni (fino al Consiglio Comunale di giovedì scorso) contro un documento che richiedeva una riflessione politica interna alla Maggioranz.
Abbiamo deciso di rispettare in momento, non lo avrebbe fatto nessuno, come in passato non è stato fatto con la scorsa Amministrazione.
Le 60 osservazioni (da discutere e votare, una alla volta) hanno rappresentato l’opportunità che nessuno del "Mandelli Team" ha colto, visto che tolto il disastroso provvedimento capitolato fra i fischi della viabilità - e le osservazioni accolte perché di enti sovra locati - sono state valutate dalla giunta positivamente solo le osservazioni generiche.
E quelle dove tenere botta era difficile, come quella di stralcio del terreno dal Parco Sud.
Il livello politico di questa legislatura non è tale da poter offrire risposte forti e il piano approvato è realmente - come sostiene l’assessore - con “i piedi per terra”.
Piombati a terra aggiungo io.
Ammesso che la Poca ambizione e le fratture interne alla Coalizione di Maggioranza non hanno messo la giunta nelle condizioni di offrire un documento strategico che facesse "volare" Cassina nei prossimi anni, è chiaro che questo semplice adempimento di legge (forzato e poco ragionato) non ha regalato nemmeno l'emozione di un "colpo di reni" in questa approvazione definitiva.
La Politica deve avere il coraggio di guardare aldilà del guado e non può limitarsi a dire, ad esempio, “le scuole le abbiamo già, aspettiamo che Regione finanzi lavori di rifacimento del tetto almeno non piove più nelle aule e che il Governo ci finanzi la sostituzione degli infissi”.
Un’Amministrativa seria non può calibrare la propria azione politica in funzione di strategie prive di prospettiva, basando proposte future sull’eventualità di soccorsi esterni.
Mi sembra che la Legge Regionale del 2005 – con tutte le modifiche e integrazioni intervenute – avesse voluto dire qualcosa di diverso, che il Legislatore mettendo in campo nozioni come “perequazione” “compensazione” “Bilancio ecologico” “sussidiarietà”, “adeguatezza”, “differenziazione”, “sostenibilità”, “compensazione” ed “efficienza” non avesse pensato all'ideologia frenante della Sinistra di Cassina, la peggiore della Martesana.
Un Saluto cordiale
Andrea Maggio
@AndreaMaggio76
lunedì 14 dicembre 2015
I SOLITI FARFALLONI DA SBUGIARDARE
Gentile Cittadino,
ormai in "Mandellocrazia" è quasi impossibile sorprendersi.
La Giunta non ha ancora finito di prenderVi in giro.
Vi ricordate la cantilena "Restituiremo tutti i soldi delle Concessioni Cimiteriali"....??
Sono 17 mesi che stanno giustificando 2 milioni di entrate in più nel Bilancio di quest'Amministrazione perchè dicevano di voler "....restituire i soldi delle Concessioni Cimiteriali, a tutti, perchè è un'ingiustizia.." e bla bla bla bla.
Anche l'aumento dell'addizionale IRPEF è stata giustificata dalle Concessioni Cimiteriali.
I SOLITI FARFALLONI.
Che fanno esattamente il contrario di quello che dicono.
Eccoli SBUGIARDATI ANCORA UNA VOLTA.
DETERMINAZIONE N. 860 DEL 14 dicembre 2015 evente per OGGETTO: "INCARICO IN FAVORE DELLO STUDIO LEGALE GALBIATI SACCHI E ASSOCIATI, PER RESISTENZA DAVANTI AL TAR LOMBARDIA SEZIONE MILANO A SEGUITO DI RICORSO PROMOSSO DAI SIG.RI P. C., A.D.C., E.F., S. M. e P.V
In pratica, la determina riporta la volontà del Comune di conferire ad un Avvocato l‟incarico di rappresentare e difendere il Comune davanti al Tar Lombardia sez. Milano per resistere al ricorso promosso dai Cittadini, con il quale si chiedeva al Comune l‟annullamento della Delibera di Giunta Comunale n. 125 del 24/09/2015 nella parte in cui esclude dal rimborso delle somme i cittadini che hanno stipulato un nuovo contratto di concessione di area cimiteriale.
MA PERCHE' IL COMUNE SPENDE ALTRI 4000 EURO (ANCORA!!!) PER OPPORSI AL RICORSO DEI CITTADINI???
MA NON AVEVANO DETTO - IN TUTTE LE SALSE - CHE VOLEVANO DARE I SOLDI A TUTTI I CITTADINI CHE AVEVANO PAGATO LA CONCESSIONE CIMITERIALE "....PERCHè ERA UN'INGIUSTIZIA CHE ANDAVA SANATA PRIMA POSSIBILE?
Dicono sempre il contrario di quello che fanno, credetemi, è una strategia.
E' così difficile capire che se davvero si voleva ridare i soldi a tutti, il minimo era non opporsi al ricorso presentato dai Cittadini .....!!!!!!!!!!!!!
Perchè per loro - e parte dei Cittadini - vale il primo annuncio, sono in pochi a sapere come vanno in realtà le cose.
p.s. - Talmente trasparenti che - devo immaginare - vi avevano già informato di questa RESISTENZA E OPPOSIZIONE AL RICORSO DEI CITTADINI.
Strano modo di fare gl iinteressi dei Cassinesi, molto strano.
Prima dicono che ridanno i soldi, poi pagano un Avvocato per opporsi alla restituzione.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
ormai in "Mandellocrazia" è quasi impossibile sorprendersi.
La Giunta non ha ancora finito di prenderVi in giro.
Vi ricordate la cantilena "Restituiremo tutti i soldi delle Concessioni Cimiteriali"....??
Sono 17 mesi che stanno giustificando 2 milioni di entrate in più nel Bilancio di quest'Amministrazione perchè dicevano di voler "....restituire i soldi delle Concessioni Cimiteriali, a tutti, perchè è un'ingiustizia.." e bla bla bla bla.
Anche l'aumento dell'addizionale IRPEF è stata giustificata dalle Concessioni Cimiteriali.
I SOLITI FARFALLONI.
Che fanno esattamente il contrario di quello che dicono.
Eccoli SBUGIARDATI ANCORA UNA VOLTA.
DETERMINAZIONE N. 860 DEL 14 dicembre 2015 evente per OGGETTO: "INCARICO IN FAVORE DELLO STUDIO LEGALE GALBIATI SACCHI E ASSOCIATI, PER RESISTENZA DAVANTI AL TAR LOMBARDIA SEZIONE MILANO A SEGUITO DI RICORSO PROMOSSO DAI SIG.RI P. C., A.D.C., E.F., S. M. e P.V
In pratica, la determina riporta la volontà del Comune di conferire ad un Avvocato l‟incarico di rappresentare e difendere il Comune davanti al Tar Lombardia sez. Milano per resistere al ricorso promosso dai Cittadini, con il quale si chiedeva al Comune l‟annullamento della Delibera di Giunta Comunale n. 125 del 24/09/2015 nella parte in cui esclude dal rimborso delle somme i cittadini che hanno stipulato un nuovo contratto di concessione di area cimiteriale.
MA PERCHE' IL COMUNE SPENDE ALTRI 4000 EURO (ANCORA!!!) PER OPPORSI AL RICORSO DEI CITTADINI???
MA NON AVEVANO DETTO - IN TUTTE LE SALSE - CHE VOLEVANO DARE I SOLDI A TUTTI I CITTADINI CHE AVEVANO PAGATO LA CONCESSIONE CIMITERIALE "....PERCHè ERA UN'INGIUSTIZIA CHE ANDAVA SANATA PRIMA POSSIBILE?
Dicono sempre il contrario di quello che fanno, credetemi, è una strategia.
E' così difficile capire che se davvero si voleva ridare i soldi a tutti, il minimo era non opporsi al ricorso presentato dai Cittadini .....!!!!!!!!!!!!!
Perchè per loro - e parte dei Cittadini - vale il primo annuncio, sono in pochi a sapere come vanno in realtà le cose.
p.s. - Talmente trasparenti che - devo immaginare - vi avevano già informato di questa RESISTENZA E OPPOSIZIONE AL RICORSO DEI CITTADINI.
Strano modo di fare gl iinteressi dei Cassinesi, molto strano.
Prima dicono che ridanno i soldi, poi pagano un Avvocato per opporsi alla restituzione.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
domenica 6 dicembre 2015
Ma il VITTIMISMO degli ASSESSORI È UTILE??
Gentile Cittadino,
ho appena terminato di leggere il Comunicato dell'assessore, che il mio ultimo post deve aver infastidito molto. Questo deduco dai riferimenti personali contenuti nel suo comunicato. Che guaio.
Anche se il Vittimismo degli assessori è improprio.
Intanto va detto che a differenza di quanto lascia intendere l'assessore il Parco Sud non "bocciare o promuove" un pgt Comunale, ma con parere scritto rileva eventuali difformità dei pgt con il proprio ptcp.
Non ho MAI detto niente di diverso.
Anzi, avendo rivestito il ruolo di assessore nel corso della scorsa legislatura ho maturato discreta conoscenza delle procedure relative all'approvazione del pgt: so bene che il Parco Sud valuta la compatibilità rispetto al proprio strumento (ptcp del Parco).
Il pgt di CASSINa ha ricevuto un parere favorevole.
Favorevole e subordinato all'accoglimento di alcune prescrizioni.
Niente di grave, tutto si sistema.
Integrazioni e modifiche.
Una di queste prescrizioni era stata annunciata da me, nel corso della Commissione Urbanistica.
Da qui, il nervoso la rabbia il veleno contro lo scrivente, come se anticipare questa prescrizione del Parco (richiesta di modifica) fosse una Colpa di cui vergognarmi.
Ho scritto:"invece di zittirmi in Commissione, l'assessore avrebbe dovuto accogliere il suggerimento che andava nella direzione di "limitare le figuracce a Cassina"
Aggiungendo:"...Cassina non può modificare i confini del Parco Sud, al massimo suggerire terreni da introdurre nella perimetrazione di competenza dell'Ente Parco Sud"
Inoltre ho precisato che "...difformità rispetto al PTCP del Parco vanno sanate, i tecnici incaricati dal Comune lo staranno già facendo".
Mi viene difficile comprendere la rabbia del comunicato dell'assessore, riesco a contestualizzarlo solo con il nervosismo del periodo vissuto internamente alla Maggioranza:
17 mesi di fallimenti, con il progetto viabilistico impallinato recentemente è stata una mazzata tremenda.
In questo scenario, comprendo lo sfogo di un assessore che vede lambito il pgt - a mio avviso in modo limitato ma in modo inevitabile - dal fallimento del collega alla viabilità, che un progetto così contestato da tutti ha ideato e che il pgt ha recepito parzialmente.
Quindi, se il nervosismo di Medei è conseguente a questa preoccupazione è tutto sommato comprensibile.
Anche se nel Comunicato ho letto alcuni riferimenti personali, che esulano dalla politica, io avrei evitato di commentare aspetti che non hanno riscontri oggettivi con Amministrazione Comunale e scelte ad essa riconducibili.
Ma non siamo tutti uguali, pazienza.
Infine, a differenza di quanto sostenuto dall'assessore, non ho mai considerato una boiata pazzesca la scelta (ad ogni modo legittima) di PROPORRE inserimento di terreni "....all'interno del perimetro del parco sud".
Piuttosto ho criticato che questa scelta politica - di inserire 3 terreni nel Parco Sud - non fosse riportata nel pgt di Cassina solamente come strategia.
Infatti i Comuni avanzano spesso al Parco Sud richieste di inserire o estromettere ambiti dai confini del Parco stesso.
Solo che l'unico Ente che può DECIDERE sui confini del Parco Sud è il Parco Sud.
E QUELLA DI CASSINA NON ERA UNA PROPOSTA (quindi inserita solo nel primo dei tre documento del pgt - "Documento di Piano") e il Parco Sud avrebbe segnalato questa difformità.
In Commissione chiedevo di evitare che questa difformità venisse segnalata dal Parco Sud.
Sono figuracce che possono essere evitate, qualcuno aveva segnalato che si stava andando verso lo scivolone.
Aldilà del rancore riservatomi (ci ho fatto l'abitudine), nel suo comunicato l'assessore sembra aver chiaro finalmente che
"L'unica prescrizione riguarda il fatto che anziché inserirla su tutti e tre gli atti che compongono il PGT, deve essere documentata solo nel Piano Strategico.
Conclusione: i tecnici faranno le correzioni ai documenti e la proposta rimane all'attenzione dell'organo competente che la valuterà a tempo debito.".
Quindi, almeno così sembra, anche l'assessore ha maturato la convinzione che bisogna fare questa modifica.
Sembra! Visto che l'intervento termina con quel "Con buona pace di Maggio e delle barzellette che racconta in giro" che mi lascia senza parole.
Mi sono fatto un'idea: ha capito che il pgt è formato da 3 documenti ma non conosce bene la differenza fra il documento di piano e piano delle regole (e piano dei servizi).
Saluti
AndreaMaggio
ho appena terminato di leggere il Comunicato dell'assessore, che il mio ultimo post deve aver infastidito molto. Questo deduco dai riferimenti personali contenuti nel suo comunicato. Che guaio.
Anche se il Vittimismo degli assessori è improprio.
Intanto va detto che a differenza di quanto lascia intendere l'assessore il Parco Sud non "bocciare o promuove" un pgt Comunale, ma con parere scritto rileva eventuali difformità dei pgt con il proprio ptcp.
Non ho MAI detto niente di diverso.
Anzi, avendo rivestito il ruolo di assessore nel corso della scorsa legislatura ho maturato discreta conoscenza delle procedure relative all'approvazione del pgt: so bene che il Parco Sud valuta la compatibilità rispetto al proprio strumento (ptcp del Parco).
Il pgt di CASSINa ha ricevuto un parere favorevole.
Favorevole e subordinato all'accoglimento di alcune prescrizioni.
Niente di grave, tutto si sistema.
Integrazioni e modifiche.
Una di queste prescrizioni era stata annunciata da me, nel corso della Commissione Urbanistica.
Da qui, il nervoso la rabbia il veleno contro lo scrivente, come se anticipare questa prescrizione del Parco (richiesta di modifica) fosse una Colpa di cui vergognarmi.
Ho scritto:"invece di zittirmi in Commissione, l'assessore avrebbe dovuto accogliere il suggerimento che andava nella direzione di "limitare le figuracce a Cassina"
Aggiungendo:"...Cassina non può modificare i confini del Parco Sud, al massimo suggerire terreni da introdurre nella perimetrazione di competenza dell'Ente Parco Sud"
Inoltre ho precisato che "...difformità rispetto al PTCP del Parco vanno sanate, i tecnici incaricati dal Comune lo staranno già facendo".
Mi viene difficile comprendere la rabbia del comunicato dell'assessore, riesco a contestualizzarlo solo con il nervosismo del periodo vissuto internamente alla Maggioranza:
17 mesi di fallimenti, con il progetto viabilistico impallinato recentemente è stata una mazzata tremenda.
In questo scenario, comprendo lo sfogo di un assessore che vede lambito il pgt - a mio avviso in modo limitato ma in modo inevitabile - dal fallimento del collega alla viabilità, che un progetto così contestato da tutti ha ideato e che il pgt ha recepito parzialmente.
Quindi, se il nervosismo di Medei è conseguente a questa preoccupazione è tutto sommato comprensibile.
Anche se nel Comunicato ho letto alcuni riferimenti personali, che esulano dalla politica, io avrei evitato di commentare aspetti che non hanno riscontri oggettivi con Amministrazione Comunale e scelte ad essa riconducibili.
Ma non siamo tutti uguali, pazienza.
Infine, a differenza di quanto sostenuto dall'assessore, non ho mai considerato una boiata pazzesca la scelta (ad ogni modo legittima) di PROPORRE inserimento di terreni "....all'interno del perimetro del parco sud".
Piuttosto ho criticato che questa scelta politica - di inserire 3 terreni nel Parco Sud - non fosse riportata nel pgt di Cassina solamente come strategia.
Infatti i Comuni avanzano spesso al Parco Sud richieste di inserire o estromettere ambiti dai confini del Parco stesso.
Solo che l'unico Ente che può DECIDERE sui confini del Parco Sud è il Parco Sud.
E QUELLA DI CASSINA NON ERA UNA PROPOSTA (quindi inserita solo nel primo dei tre documento del pgt - "Documento di Piano") e il Parco Sud avrebbe segnalato questa difformità.
In Commissione chiedevo di evitare che questa difformità venisse segnalata dal Parco Sud.
Sono figuracce che possono essere evitate, qualcuno aveva segnalato che si stava andando verso lo scivolone.
Aldilà del rancore riservatomi (ci ho fatto l'abitudine), nel suo comunicato l'assessore sembra aver chiaro finalmente che
"L'unica prescrizione riguarda il fatto che anziché inserirla su tutti e tre gli atti che compongono il PGT, deve essere documentata solo nel Piano Strategico.
Conclusione: i tecnici faranno le correzioni ai documenti e la proposta rimane all'attenzione dell'organo competente che la valuterà a tempo debito.".
Quindi, almeno così sembra, anche l'assessore ha maturato la convinzione che bisogna fare questa modifica.
Sembra! Visto che l'intervento termina con quel "Con buona pace di Maggio e delle barzellette che racconta in giro" che mi lascia senza parole.
Mi sono fatto un'idea: ha capito che il pgt è formato da 3 documenti ma non conosce bene la differenza fra il documento di piano e piano delle regole (e piano dei servizi).
Saluti
AndreaMaggio
venerdì 4 dicembre 2015
"MANIE DI GRANDEZZA, GRANDI FIGURACCE"
Gentile Cittadino,
Le riferisco che è arrivato il parere del Parco Sud relativo al PGT di Cassina dè Pecchi, che a breve sarà portato in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva.
Vien difficile chiamare Piano Governo del Territorio (PGT) quello proposto dall'Amministrazione, mi vien da sorridere quando sento l'Assessore che parla di PGT.
E' tenero. Felice lui.
Diciamo che è il classico adempimento burocratico, che ha eluso tutte le decisioni politiche posticipandole a future riflessioni.
In effetti, un'Amministrazione che litiga sul colore delle tende, difficilmente poteva fare UN VERO PGT entro fine dicembre, più semplice approvare in tempi stretti un documento senza pretese ("con i piedi per terra" dice l'assessore) senza grosse discussioni interne ed avviare subito la prima variante.
Ricordo il Comune di Gorgonzola, che ancora con il PGT da approvare già aveva iniziato il dibattito politico sui contenuti della "prima variante" al documento.
Formule semplificate, che non richiedono valutazioni ambientali o passaggi particolari, se non in Consiglio.
Trucchi in linea con l'oscurantismo della Mandellocrazia, di cui nemmeno l'assessore "per caso" è consapevole.
Tenero. E' felice lui.
Piuttosto, invece di zittirmi in Commissione, l'assessore avrebbe dovuto accogliere il suggerimento, che andava nella direzioni di "limitare le figuracce di Cassina".
"Cassina non può modificare i confini del Parco Sud, al massimo suggerire i terreni da indrodurre all'interno della perimetrazione di competenza del'Ente ParcoSud" dissi ad uno dei droidi nelle mani del Sindaco Mandelli.
Ovviamente non ha creduto alle mie parole.
Ed eccolo che in Commissione dichiara: "Cosa vuoi che mi interessa se lo dice Maggio? facciamolo dire al Parco se non possiamo modificare i confini, non da Maggio"
La mia unica responsabilità era quella di voler evitare le risatine e battutine già sentite in altre occasioni (al CEM e in occasione dell'esclusione dall'albo provinciale della Protezione Civile per l'indirizzo email sbagliato) sull'impreparazione Amministrativa di un Comune di 13.100 abitanti.
Volevo solo evitare - ma non ci sono riuscito - che la Delibera del Consiglio Direttivo Parco Sud riportasse la frase contenuta nello stralcio che allego alla presente ("La proposta di ampliamento si configua quale variante allo strumento sovraordinato del Piano territoriale di coordinamento provinciale del Parco Sud SECONDO LE PROCEDURE DEFINITE all'art 19 della LR 86/1983 cui si rimanda").
I Comuni suggeriscono inclusioni ed estromissioni di terreni dagli attuali Confini del Parco Sud, ma non può farlo il Comune.
Non competenza del Comune e soprattutto a decidere è il Consiglio Direttivo dell'Ente "ParcoSud.
Quindi le difformità rispetto al PTCP del Parco vanno sanate, i tecnici incaricati dal Comune lo staranno già facendo.
In tempi di "Mandellocrazia" l'arroganza e la presunzione sono all'ordine del giorno e - purtroppo - maturano convinzioni e manie di grandezza, che quando si diventa assessore diventa più complesso arginare.
E allora, accade che il consiglio di Maggio Andrea ("evitiamo di farcelo dire dal Parco, che non possiamo modificare i loro confini")
Vi allego lo stralcio della delibera dove viene ribadito il concetto della temporanea difformità del PGT adottato (senza preventivo parere del Parco Sud) e che adesso dovranno sanare in fretta, apportando modifiche a 2 documenti (Piano delle regole e Piano dei Servizi) prima di portarlo in Consiglio Comunale.
Secondo Voi avranno capito che è necessario ascoltare il consiglio di tutti - proprio tutti - se vogliamo ridurre la possibilità di incappare in magre figure con gli Enti sovraordinati?
Saluti
Andrea Maggio
Le riferisco che è arrivato il parere del Parco Sud relativo al PGT di Cassina dè Pecchi, che a breve sarà portato in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva.
Vien difficile chiamare Piano Governo del Territorio (PGT) quello proposto dall'Amministrazione, mi vien da sorridere quando sento l'Assessore che parla di PGT.
E' tenero. Felice lui.
Diciamo che è il classico adempimento burocratico, che ha eluso tutte le decisioni politiche posticipandole a future riflessioni.
In effetti, un'Amministrazione che litiga sul colore delle tende, difficilmente poteva fare UN VERO PGT entro fine dicembre, più semplice approvare in tempi stretti un documento senza pretese ("con i piedi per terra" dice l'assessore) senza grosse discussioni interne ed avviare subito la prima variante.
Ricordo il Comune di Gorgonzola, che ancora con il PGT da approvare già aveva iniziato il dibattito politico sui contenuti della "prima variante" al documento.
Formule semplificate, che non richiedono valutazioni ambientali o passaggi particolari, se non in Consiglio.
Trucchi in linea con l'oscurantismo della Mandellocrazia, di cui nemmeno l'assessore "per caso" è consapevole.
Tenero. E' felice lui.
Piuttosto, invece di zittirmi in Commissione, l'assessore avrebbe dovuto accogliere il suggerimento, che andava nella direzioni di "limitare le figuracce di Cassina".
"Cassina non può modificare i confini del Parco Sud, al massimo suggerire i terreni da indrodurre all'interno della perimetrazione di competenza del'Ente ParcoSud" dissi ad uno dei droidi nelle mani del Sindaco Mandelli.
Ovviamente non ha creduto alle mie parole.
Ed eccolo che in Commissione dichiara: "Cosa vuoi che mi interessa se lo dice Maggio? facciamolo dire al Parco se non possiamo modificare i confini, non da Maggio"
La mia unica responsabilità era quella di voler evitare le risatine e battutine già sentite in altre occasioni (al CEM e in occasione dell'esclusione dall'albo provinciale della Protezione Civile per l'indirizzo email sbagliato) sull'impreparazione Amministrativa di un Comune di 13.100 abitanti.
Volevo solo evitare - ma non ci sono riuscito - che la Delibera del Consiglio Direttivo Parco Sud riportasse la frase contenuta nello stralcio che allego alla presente ("La proposta di ampliamento si configua quale variante allo strumento sovraordinato del Piano territoriale di coordinamento provinciale del Parco Sud SECONDO LE PROCEDURE DEFINITE all'art 19 della LR 86/1983 cui si rimanda").
I Comuni suggeriscono inclusioni ed estromissioni di terreni dagli attuali Confini del Parco Sud, ma non può farlo il Comune.
Non competenza del Comune e soprattutto a decidere è il Consiglio Direttivo dell'Ente "ParcoSud.
Quindi le difformità rispetto al PTCP del Parco vanno sanate, i tecnici incaricati dal Comune lo staranno già facendo.
In tempi di "Mandellocrazia" l'arroganza e la presunzione sono all'ordine del giorno e - purtroppo - maturano convinzioni e manie di grandezza, che quando si diventa assessore diventa più complesso arginare.
E allora, accade che il consiglio di Maggio Andrea ("evitiamo di farcelo dire dal Parco, che non possiamo modificare i loro confini")
Vi allego lo stralcio della delibera dove viene ribadito il concetto della temporanea difformità del PGT adottato (senza preventivo parere del Parco Sud) e che adesso dovranno sanare in fretta, apportando modifiche a 2 documenti (Piano delle regole e Piano dei Servizi) prima di portarlo in Consiglio Comunale.
Secondo Voi avranno capito che è necessario ascoltare il consiglio di tutti - proprio tutti - se vogliamo ridurre la possibilità di incappare in magre figure con gli Enti sovraordinati?
Saluti
Andrea Maggio

mercoledì 2 dicembre 2015
Arriva Parere del Parco Sud: altra figuraccia
Fra pochi minuti il Direttivo del Parco Sud si riunirà per deliberare il parere di compatibilità del PGT Cassinese.
Indiscrezioni confermano che - come ho anticipato nel corso della penultima Commissione Urbanistica - fra le osservazioni del Parere è segnato: il previsto ampliamento della superficie delle aree tutelate si configura quale variante allo strumernto sovraordinato del PTCP del Parco Sud (LR 86/1983)
Non vedo l'ora di vedere la faccia dell'assessore che non credeva a quanto ho provato a riferire in Commissione.
"Cosa vuoi che mi interessa, se lo dice Maggio? non cambio il PGT solo perchè Maggio sostiene che il perimetro non va bene".
Ineffetti adesso che lo dice il Parco Sud, il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi sono da modificare.
Sempre le stesse figure da cioccolattai (con rispetto ai Cioccolattai) visto che non possono modificarsi i confini, il perimetro del parco sud senza che l'ampliamento sia coerente con quanto previsto dai documenti del Parco stesso.
I Confini del Parco Sud - dissi all'assessore - non li decide il Comune.
Al massimo, il Comune può proporre, nella sua tavola strategica, di estendere i confini del Parco Sud. seguendo i dettami della Legge regionale dell'86.
Quello che non può fare, lo dirà il PARERE DEL PARCO SUD (e non più solo l'inascoltato Maggio Andrea), non può intervenire sulla perimentrazione relativa ad un soggetto diverso (ossia ParcoSud).
Sembra scontato che "in casa di altri" si possa proporre ma non decidere, ma l'assessore oltre a non credermi ha collezionato un'altra magra figura.
che fatica con questa giunta...
Andrea Maggio
martedì 1 dicembre 2015
Attenzione ai Vampiri
Vi riferisco che Cassina ha acquistato cinque nuovi “armadietti” dissuasori TruBox per l’installazione del misuratore telelaser TruCam in possesso del Comando di Polizia Locale.
La motivazione ufficiale dell'acquisto è per dissuadere l'infrazione del Codice della Strada in alcune strade del Comune.
Il costo complessivo dell'operazione è notevole quasi 10,000 euro ma - ufficialmente - servirà per migliorare la situazione in cinque punti di Cassina.
Bene è superare criticità legate all’andatura elevata degli autoveicoli, ma spero non sia solo un modo per fare cassa.
Con questa Amministrazione è lecito dubitare, visto che fra debiti posticipati e tasse imposte aumentare sembra che i soldi non bastino mai.
Ad ogni modo gli “armadietti” funzioneranno con all’interno il Telelaser TruCam in dotazione alla polizia municipale e omologato per l’utilizzo.
SICURAMENTE sono da utilizzare con almeno una pattuglia sul posto, quindi non è ben chiara la spesa di 10.000 euro.
Comunque, dubbi sulla scelta esistono ma - nell'esercizio delle nostre funzioni - come Gruppo Consiliare continuiamo ad essere propositivi e ci rendiamo disponibili a contribuire nella scelta ove posizionare i nuovi dissuasori.
La Commissione Demanio e Patrimonio sarebbe il luogo adatto (altra proposta!!!) per fare questa valutazione congiunta.
A meno che l'assessore non voglia decidere in solitudine, come la maggioranza delle cose in questi 17 mesi.
Stupisce che nemmeno i Consiglieri Comunali di maggioranza sappiano niente, ma Amministrare in trasparenza per questa Giunta voleva dire "Amministrare senza farsi vedere".
Cassina è un Comune che vanta il record di circa 400.000 euro di entrate relative a sanzioni stradali.
Onestamente, quando in questa "Mandellocrazia" si preoccupano della mia sicurezza e del mio benessere, la prima cosa che mi viene d'istinto fare è nascondere il portafoglio .
Visto che il Bilancio di 14 milioni è sudi tutto entrata corrente !!!!
Un saluto
Andrea Maggio
Ps - da quando ho scoperto che in Maggioranza sono permalosi, scrivere è diventato ancora più piacevole.
Dal 2001 che scrivo ai Cittadini, oggi lo fanno in molti e allora pensavano fossi pazzo
S
La motivazione ufficiale dell'acquisto è per dissuadere l'infrazione del Codice della Strada in alcune strade del Comune.
Il costo complessivo dell'operazione è notevole quasi 10,000 euro ma - ufficialmente - servirà per migliorare la situazione in cinque punti di Cassina.
Bene è superare criticità legate all’andatura elevata degli autoveicoli, ma spero non sia solo un modo per fare cassa.
Con questa Amministrazione è lecito dubitare, visto che fra debiti posticipati e tasse imposte aumentare sembra che i soldi non bastino mai.
Ad ogni modo gli “armadietti” funzioneranno con all’interno il Telelaser TruCam in dotazione alla polizia municipale e omologato per l’utilizzo.
SICURAMENTE sono da utilizzare con almeno una pattuglia sul posto, quindi non è ben chiara la spesa di 10.000 euro.
Comunque, dubbi sulla scelta esistono ma - nell'esercizio delle nostre funzioni - come Gruppo Consiliare continuiamo ad essere propositivi e ci rendiamo disponibili a contribuire nella scelta ove posizionare i nuovi dissuasori.
La Commissione Demanio e Patrimonio sarebbe il luogo adatto (altra proposta!!!) per fare questa valutazione congiunta.
A meno che l'assessore non voglia decidere in solitudine, come la maggioranza delle cose in questi 17 mesi.
Stupisce che nemmeno i Consiglieri Comunali di maggioranza sappiano niente, ma Amministrare in trasparenza per questa Giunta voleva dire "Amministrare senza farsi vedere".
Cassina è un Comune che vanta il record di circa 400.000 euro di entrate relative a sanzioni stradali.
Onestamente, quando in questa "Mandellocrazia" si preoccupano della mia sicurezza e del mio benessere, la prima cosa che mi viene d'istinto fare è nascondere il portafoglio .
Visto che il Bilancio di 14 milioni è sudi tutto entrata corrente !!!!
Un saluto
Andrea Maggio
Ps - da quando ho scoperto che in Maggioranza sono permalosi, scrivere è diventato ancora più piacevole.
Dal 2001 che scrivo ai Cittadini, oggi lo fanno in molti e allora pensavano fossi pazzo
S
lunedì 30 novembre 2015
FERMATEVI !!!!
Delusione totale.

Accolte parzialmente e solo lungo via Marconi, alcune delle richieste avanzate dal Comitato "Salviamo il Centro".
In particolare, la prevista ciclabile è stata traslata su carta sul lato nord, e i posteggi di cui era stata ventilata l’eliminazione nsaranno solamente spostati.
Ma apparte l'inserimento un paio di spazi per il carico e scarico merci, il progetto rimane invariato.
Con cancellazione di 23 degli attuali parcheggi in via Papa Giovanni XXIII, recuperati in un secondo tempo con l'approvcazione del PGT o in luoghi decentrati.
Mi rendo conto della difficoltà di chi ha costruito il successo elettorale di 17 mesi fa su 3 concetti ("partecipazione" "trasparenza" "condivisione") ma è arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.
Un progetto giunto al suo livello definitivo ha raccolto una tale spontanea contrarietà che oggi induce a chiedersi, perchè non fermarsi?
Oggi servono i fatti e non serve ripetere ad alta volte le 3 parole "partecipazione" "trasparenza" "condivisione" come fossero la chiave magica di tutti i problemi.
Quest'Amministrazione è incapace di ascoltare realmente i bisogni e le esigenze dei Cittadini, illudendosi d'esser in possesso della verità assoluta.
Con il collega di minoranza capogruppo di MCCS Attanasio Maurizio stiamo studiando il modo più semplice per stanare i "malpancisti" di maggioranza, che continuano ad avere atteggiamenti ambigui con i commercianti.
Che dicano come la pensano.
Andrea Maggio
ps - ricevo e segnalo quest'articolo: http://ilovecassinadepecchi.it/pronto-il-contestato-progetto-per-la-nuova-viabilita-nel-centro-storico-di-cassina/
mercoledì 25 novembre 2015
UNIONI CIVILI E MATRIMONI GAY A CASSINA: PERCHE' SIAMO CONTRARI ALLA MOZIONE
Gentili Cittadini,
il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi - nel corso dell'ultima seduta di lunedì scorso - a deliberare su un argomento che qualcuno vuol far passare come "assoluta priorità per il bene della nostra Città"
Registro per le unioni civili e matrimoni di persone dello stesso sesso a Cassina dè Pecchi.
Premesso che neanche uno dei miei pensieri vuol essere rivolto contro omosessuali e loro diritti, crediamo che il tema sia assolutamente ideologico e in Italia i sospirati diritti per le coppie omosessuali non solo non sono negati, come taluni seguitano ostinatamente a ripetere, ma sono già disponibili e “attivabili”. In poche parole, a portata di mano: nessuna ingiustizia dunque, nessun “vuoto legislativo” e nessuna crudele discriminazione.
La novità è che questa verità – già ampiamente sottolineata da autorevoli giuristi, ma a lungo oscurata da disinformazione volta a nascondere alle coppie conviventi i loro effettivi diritti – tempo fa è stata riconosciuta pure dall’insospettabile quotidiano la Repubblica.
La materia successoria e perfino la pensione di reversibilità non sono negati ai conviventi gay, quindi dov’è il fantomatico ”vuoto legislativo”?
Ha senso chiederselo pensando, in aggiunta a quanto scritto da Repubblica, che le coppie di fatto godono già oggi dei diritti – solo per rammentarne alcuni – di stipulare di accordi di convivenza per interessi meritevoli di tutela (ex art. 1322 cc), di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (Cfr. C.C. sent. n. 404/1988), di visita in carcere al partner (Cfr. D.P.R 30 n. 230 del 2000), di risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (Cfr. Cass., sez. unite Civ., sent. 26972/08, Cass. III sez. pen. n. 23725/08), di obbligo di informazione da parte dei medici per eventuali trapianti al convivente (Cfr. L. n. 91 1999; Cfr. L.n. 53 2000), di permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (Cfr. L.n. 53 2000), di nomina di amministratore di sostegno (artt. 408 e 417 cc), di astensione dalla testimonianza in sede penale (art. 199, terzo comma, c.p.p.), di proporre domanda di grazia (art. 680 c.p).
Il Consiglio Comunale non propone di istituire a Cassina un registro per le unioni civili ma si fa parte diligente perché lo Stato legiferi in tal senso e la Legge Cirinnà veda la luce.
Il destino della mozione approvata a Cassina (sulle Unioni Civili e Matrimoni Gay) sarà - nel migliore dei casi - finire in qualche cassetto, ma credo che terminerà la sua esistenza dentro qualche cestino della carta straccia.
Per la Maggioranza, le Unioni Civili sono argomento di assoluta importanza per Cassina ma nessuno ha saputo dire quante siano le richieste di trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero dai nostri cittadini o unioni civili di fatto esistenti.
Il Sindaco ha borbottato qualcosa come "2 coppie" forse, non ricorda.
Ad ogni modo, un Sindaco che calpesta diritti di 2158 Cittadini che hanno chiesto di trattare la petizione in Consiglio, come può ritenere assoluta importanza l'invito al Governo a legiferare sui matrimoni omosessuali"?
Bolle di sapone e farfalle in testa.
Perché una cosa è parlare di problemi concreti dei Cassinesi, altra parlare di aria fritta, che da un lato è sicuramente più semplice e dall'altro - troppi in maggioranza - sembrano esserci portati per indole e tradizione politica.
E non perché aria fritta sia l’argomento in questione ma per il senso, le ricadute, i risultati concreti che vorrebbe raggiungere l’approvazione della mozione stessa.
Non sarebbe meglio una bella mozione, magari votata all’unanimità, per sollecitare al Parlamento una vera legislazione sulla famiglia?
Non una legge che salvaguardi ad aiuti l’unica risorsa rimasta allo Stato, la famiglia vera, non una legge che tenga conto
- del quoziente familiare,
- non una legge che sappia premiare ed accompagnare chi mette al mondo dei figli oltre il minimo bonus bebè,
- che sostenga gli anziani nel loro nucleo familiare e via dicendo.
La famiglia è troppo importante per vedersi paragonata a coppie omosessuali, i figli sono patrimonio troppo prezioso per crescere senza una mamma ed un papà , una donna ed un uomo che hanno loro donato la vita e che insieme devono educarli, il termine gender lasciamolo solo nel dizionario.
Le coppie omosessuali vadano da un notaio, trovino soluzioni diverse che la Legge oggi già prevede e garantisce ma non si pretenda – questo mai – di potersi dichiarare ed essere famiglia: così infatti prevede il testo di legge Cirinnà.
Che presto o tardi la proposta di istituire il registro delle Unioni Civili arrivasse in aula, era un fatto scontato. La maggioranza di questo Consiglio, infatti, fa parte di uno schieramento politico che di questo argomento ha fatto una bandiera ideologica.
Uso il termine “ideologico” perché solo questo termine può giustificare la priorità data ad un argomento che non solo non riveste carattere di urgenza, ma che in Italia non è assolutamente condiviso, come ha dimostrato lo stallo incontrato dall’iter di approvazione della legge Cirinnà.
Ed il milione di persone scese in piazza San Giovanni a Roma il 20 giugno, nel cosiddetto “Family Day”.
Mi spiego meglio: le unioni civili, ovvero le forme di convivenza alternative al matrimonio, meritano senz’altro attenzione in quanto non solo esistono, ma costituiscono anche un fenomeno in forte crescita. Altrettanta attenzione meritano i diritti che derivano alle persone dal fatto di convivere. Diritti che lo Stato ha il dovere di riconoscere e disciplinare. In questo senso è condivisibile l’attenzione volta al riconoscimento di tali diritti quali, per esempio, il subentro nel contratto di locazione da parte del convivente; il diritto di visitare il convivente che si trovi in stato di degenza oppure in stato di detenzione; ecc.
Questo non c’entra nulla con la pretesa di porre un’analogìa tra il matrimonio e le altre forme di convivenza. Meno che meno la pretesa di equiparare al matrimonio l’unione tra due persone dello stesso sesso. Ed è proprio la confusione tra questi due aspetti, contenuta nel testo della mozione presentata dalla maggioranza, che sta alla base del rigetto per il quale il ns. gruppo dissente profondamente sul contenuto di questa mozione
Mi spiego meglio. Se il problema, sul quale tutti concordiamo, fosse solo quello di disciplinare i diritti che derivano alle persone da una convivenza al di fuori del matrimonio, faccio presente che sia alla Camera che al Senato è pendente da mesi il Testo Unico che li elenca tutti (cfr. disegno di legge Pagano-Sacconi).
Si tratta della raccolta di tutti i diritti che il nostro ordinamento riconosce già a chi vive un’unione di fatto.
Il suo scopo è quello di evidenziare che i diritti reclamati a gran voce, di fatto, esistono già nel nostro ordinamento.
Come anticipavo all'inizio dello scritto.
Il suo scopo è anche quello di smascherare il reale scopo del disegno di legge Cirinnà: quello di introdurre forme alternative di matrimonio che non siano quelle tra un uomo e una donna.
Che questo sia il reale scopo della legge non lo dico io, ma lo dice l’on. Ivan Scalfarotto, il firmatario del disegno di legge sull’omofobìa, che ha destato tale e tanta reazione nel Paese da finire “congelato” al Senato dopo un iter di quasi due anni e mezzo. Ebbene, in una intervista a Repubblica a proposito delle unioni civili, l’on. Scalfarotto ha dichiarato testualmente: “non si tratta di una cosa diversa dal matrimonio, ma è la stessa cosa sotto un altro nome”.
Ecco allora la verità. Sotto il pretesto delle unioni civili si vuole introdurre nel nostro ordinamento una forma alternativa di matrimonio. Alternativa a quello tra un uomo e una donna, cioè l’unica vera, reale, autentica forma di matrimonio che deve esistere nel ns. ordinamento, così come sancito e tutelato dalla nostra Costituzione. E questo tentativo lo si porta avanti maliziosamente, insinuando l’idea che sia qualcosa di diverso, ma reclamando poi gli stessi diritti che derivano ai coniugi all’interno del matrimonio.
Mi riferisco nello specifico al preteso diritto di adozione, contenuto nell’art. 5 del disegno di legge Cirinnà, per non parlare dell’apertura alla cosiddetta pratica dell’ ”utero in affitto”.. Entrambe sono derive che si cerca di occultare, perché suscitano la naturale repulsione da parte della stragrande maggioranza di persone. Per questo si evita di chiamare le cose col loro nome e si inventano termini nuovi, come quello di “maternità surrogata”, foglia di fico con cui si copra questa nuova forma di ignobile sfruttamento delle donne
LA NOSTRA CONTRARIETA' E' ASSOLUTA E DOPO IL LUNGO DIBATTITO - DURANTE IL QUALE SONO EMERSE LE DIFFERENZE CULTURALI FRA I CONSIGLIERI DEI DIVERSI GRUPPI CONSILIARI - NON ABBIAMO NEMMENO VOLUTO LEGITTIMARE IL VOTO IN AULA ATTRAVERSO LA PRESENZA.
TUTTA LA MINORANZA CONSILIARE PUR DICHIARANDOSI CONTRARIA ALLA MOZIONE, HA PREFERITO CHE "LE CONSEGUENTI INIZIATIVE SUCCESSIVE ALL'APPROVAZIONE DELLA MOZIONE" NON FOSSERO DEL CONSIGLIO COMUNALE MA BENSì DELLA MAGGIORANZA (UNICA PRESENZA DURANTE IL VOTO).
IL TESTO è STATO APPROVATO DALLA MAGGIORANZA DEI PRESENTI, CHE ERANO SOLO I PROPONENTI.
CORDIALI SALUTI
Uniti per Cassina
il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi - nel corso dell'ultima seduta di lunedì scorso - a deliberare su un argomento che qualcuno vuol far passare come "assoluta priorità per il bene della nostra Città"
Registro per le unioni civili e matrimoni di persone dello stesso sesso a Cassina dè Pecchi.
Premesso che neanche uno dei miei pensieri vuol essere rivolto contro omosessuali e loro diritti, crediamo che il tema sia assolutamente ideologico e in Italia i sospirati diritti per le coppie omosessuali non solo non sono negati, come taluni seguitano ostinatamente a ripetere, ma sono già disponibili e “attivabili”. In poche parole, a portata di mano: nessuna ingiustizia dunque, nessun “vuoto legislativo” e nessuna crudele discriminazione.
La novità è che questa verità – già ampiamente sottolineata da autorevoli giuristi, ma a lungo oscurata da disinformazione volta a nascondere alle coppie conviventi i loro effettivi diritti – tempo fa è stata riconosciuta pure dall’insospettabile quotidiano la Repubblica.
La materia successoria e perfino la pensione di reversibilità non sono negati ai conviventi gay, quindi dov’è il fantomatico ”vuoto legislativo”?
Ha senso chiederselo pensando, in aggiunta a quanto scritto da Repubblica, che le coppie di fatto godono già oggi dei diritti – solo per rammentarne alcuni – di stipulare di accordi di convivenza per interessi meritevoli di tutela (ex art. 1322 cc), di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (Cfr. C.C. sent. n. 404/1988), di visita in carcere al partner (Cfr. D.P.R 30 n. 230 del 2000), di risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (Cfr. Cass., sez. unite Civ., sent. 26972/08, Cass. III sez. pen. n. 23725/08), di obbligo di informazione da parte dei medici per eventuali trapianti al convivente (Cfr. L. n. 91 1999; Cfr. L.n. 53 2000), di permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (Cfr. L.n. 53 2000), di nomina di amministratore di sostegno (artt. 408 e 417 cc), di astensione dalla testimonianza in sede penale (art. 199, terzo comma, c.p.p.), di proporre domanda di grazia (art. 680 c.p).
Il Consiglio Comunale non propone di istituire a Cassina un registro per le unioni civili ma si fa parte diligente perché lo Stato legiferi in tal senso e la Legge Cirinnà veda la luce.
Il destino della mozione approvata a Cassina (sulle Unioni Civili e Matrimoni Gay) sarà - nel migliore dei casi - finire in qualche cassetto, ma credo che terminerà la sua esistenza dentro qualche cestino della carta straccia.
Per la Maggioranza, le Unioni Civili sono argomento di assoluta importanza per Cassina ma nessuno ha saputo dire quante siano le richieste di trascrizione dei matrimoni omosessuali contratti all’estero dai nostri cittadini o unioni civili di fatto esistenti.
Il Sindaco ha borbottato qualcosa come "2 coppie" forse, non ricorda.
Ad ogni modo, un Sindaco che calpesta diritti di 2158 Cittadini che hanno chiesto di trattare la petizione in Consiglio, come può ritenere assoluta importanza l'invito al Governo a legiferare sui matrimoni omosessuali"?
Bolle di sapone e farfalle in testa.
Perché una cosa è parlare di problemi concreti dei Cassinesi, altra parlare di aria fritta, che da un lato è sicuramente più semplice e dall'altro - troppi in maggioranza - sembrano esserci portati per indole e tradizione politica.
E non perché aria fritta sia l’argomento in questione ma per il senso, le ricadute, i risultati concreti che vorrebbe raggiungere l’approvazione della mozione stessa.
Non sarebbe meglio una bella mozione, magari votata all’unanimità, per sollecitare al Parlamento una vera legislazione sulla famiglia?
Non una legge che salvaguardi ad aiuti l’unica risorsa rimasta allo Stato, la famiglia vera, non una legge che tenga conto
- del quoziente familiare,
- non una legge che sappia premiare ed accompagnare chi mette al mondo dei figli oltre il minimo bonus bebè,
- che sostenga gli anziani nel loro nucleo familiare e via dicendo.
La famiglia è troppo importante per vedersi paragonata a coppie omosessuali, i figli sono patrimonio troppo prezioso per crescere senza una mamma ed un papà , una donna ed un uomo che hanno loro donato la vita e che insieme devono educarli, il termine gender lasciamolo solo nel dizionario.
Le coppie omosessuali vadano da un notaio, trovino soluzioni diverse che la Legge oggi già prevede e garantisce ma non si pretenda – questo mai – di potersi dichiarare ed essere famiglia: così infatti prevede il testo di legge Cirinnà.
Che presto o tardi la proposta di istituire il registro delle Unioni Civili arrivasse in aula, era un fatto scontato. La maggioranza di questo Consiglio, infatti, fa parte di uno schieramento politico che di questo argomento ha fatto una bandiera ideologica.
Uso il termine “ideologico” perché solo questo termine può giustificare la priorità data ad un argomento che non solo non riveste carattere di urgenza, ma che in Italia non è assolutamente condiviso, come ha dimostrato lo stallo incontrato dall’iter di approvazione della legge Cirinnà.
Ed il milione di persone scese in piazza San Giovanni a Roma il 20 giugno, nel cosiddetto “Family Day”.
Mi spiego meglio: le unioni civili, ovvero le forme di convivenza alternative al matrimonio, meritano senz’altro attenzione in quanto non solo esistono, ma costituiscono anche un fenomeno in forte crescita. Altrettanta attenzione meritano i diritti che derivano alle persone dal fatto di convivere. Diritti che lo Stato ha il dovere di riconoscere e disciplinare. In questo senso è condivisibile l’attenzione volta al riconoscimento di tali diritti quali, per esempio, il subentro nel contratto di locazione da parte del convivente; il diritto di visitare il convivente che si trovi in stato di degenza oppure in stato di detenzione; ecc.
Questo non c’entra nulla con la pretesa di porre un’analogìa tra il matrimonio e le altre forme di convivenza. Meno che meno la pretesa di equiparare al matrimonio l’unione tra due persone dello stesso sesso. Ed è proprio la confusione tra questi due aspetti, contenuta nel testo della mozione presentata dalla maggioranza, che sta alla base del rigetto per il quale il ns. gruppo dissente profondamente sul contenuto di questa mozione
Mi spiego meglio. Se il problema, sul quale tutti concordiamo, fosse solo quello di disciplinare i diritti che derivano alle persone da una convivenza al di fuori del matrimonio, faccio presente che sia alla Camera che al Senato è pendente da mesi il Testo Unico che li elenca tutti (cfr. disegno di legge Pagano-Sacconi).
Si tratta della raccolta di tutti i diritti che il nostro ordinamento riconosce già a chi vive un’unione di fatto.
Il suo scopo è quello di evidenziare che i diritti reclamati a gran voce, di fatto, esistono già nel nostro ordinamento.
Come anticipavo all'inizio dello scritto.
Il suo scopo è anche quello di smascherare il reale scopo del disegno di legge Cirinnà: quello di introdurre forme alternative di matrimonio che non siano quelle tra un uomo e una donna.
Che questo sia il reale scopo della legge non lo dico io, ma lo dice l’on. Ivan Scalfarotto, il firmatario del disegno di legge sull’omofobìa, che ha destato tale e tanta reazione nel Paese da finire “congelato” al Senato dopo un iter di quasi due anni e mezzo. Ebbene, in una intervista a Repubblica a proposito delle unioni civili, l’on. Scalfarotto ha dichiarato testualmente: “non si tratta di una cosa diversa dal matrimonio, ma è la stessa cosa sotto un altro nome”.
Ecco allora la verità. Sotto il pretesto delle unioni civili si vuole introdurre nel nostro ordinamento una forma alternativa di matrimonio. Alternativa a quello tra un uomo e una donna, cioè l’unica vera, reale, autentica forma di matrimonio che deve esistere nel ns. ordinamento, così come sancito e tutelato dalla nostra Costituzione. E questo tentativo lo si porta avanti maliziosamente, insinuando l’idea che sia qualcosa di diverso, ma reclamando poi gli stessi diritti che derivano ai coniugi all’interno del matrimonio.
Mi riferisco nello specifico al preteso diritto di adozione, contenuto nell’art. 5 del disegno di legge Cirinnà, per non parlare dell’apertura alla cosiddetta pratica dell’ ”utero in affitto”.. Entrambe sono derive che si cerca di occultare, perché suscitano la naturale repulsione da parte della stragrande maggioranza di persone. Per questo si evita di chiamare le cose col loro nome e si inventano termini nuovi, come quello di “maternità surrogata”, foglia di fico con cui si copra questa nuova forma di ignobile sfruttamento delle donne
LA NOSTRA CONTRARIETA' E' ASSOLUTA E DOPO IL LUNGO DIBATTITO - DURANTE IL QUALE SONO EMERSE LE DIFFERENZE CULTURALI FRA I CONSIGLIERI DEI DIVERSI GRUPPI CONSILIARI - NON ABBIAMO NEMMENO VOLUTO LEGITTIMARE IL VOTO IN AULA ATTRAVERSO LA PRESENZA.
TUTTA LA MINORANZA CONSILIARE PUR DICHIARANDOSI CONTRARIA ALLA MOZIONE, HA PREFERITO CHE "LE CONSEGUENTI INIZIATIVE SUCCESSIVE ALL'APPROVAZIONE DELLA MOZIONE" NON FOSSERO DEL CONSIGLIO COMUNALE MA BENSì DELLA MAGGIORANZA (UNICA PRESENZA DURANTE IL VOTO).
IL TESTO è STATO APPROVATO DALLA MAGGIORANZA DEI PRESENTI, CHE ERANO SOLO I PROPONENTI.
CORDIALI SALUTI
Uniti per Cassina
giovedì 19 novembre 2015
Progetto "Viabilistico" del Centro: "Perdono tempo, Prendono in giro".
Gentile Cittadino,
ricevo via email la lettera protocollata in Comune da parte del Comitato "Salviamo il Centro", promotore della Petizione (2158 firme)
in contrasto alla nota decisione (non solo viabilistica) dell'Amministrazione.
Il tono che emerge nello scritto è di delusione, amarezza, sconcerto.
Così come previsto dallo Statuto Comunale (art. 58 comma 2) la competente Commissione è stata chiamata ad esprimersi sulla ricevibilità ed ammissibilità della Petizione "...e in caso positivo propone al Sindaco di presentarla al Consiglio Comunale per le opportune deliberazioni".
Questa decisione è arrivata il 03.11.2015.
Ma a questo punto accade l'inaspettato, qualcosa che non era prevebile.
La giovane Presidente del Consiglio - forse inesperta o forse complice del sistema oscurantista che calpesta i diritti dei Cittadini - ha trasmesso nuovamente la Petizione (2158 firme) in Commissione Garanzie Statutarie.
Un ritorno in Commissione che ufficialmente è avvenuto per "ulteriori verifiche", ma che ha fatto esultare Sindaco e Amministrazione che rispetto al tema vivono giorni di passione a causa di contrasti interni.
La sorprendente decisione del Presidente, che da subito ho criticato, ha comportato ritardi sul dibattito politico e - ad oggi - l'impossibilità di trattare in Consiglio Comunale il punto importante.
Non è la prima volta, credetemi.
Tutto quello che fanno come Amministrazione, oltre a non rispettare i Regolamenti e le procedure, tende ad umiliare la Minoranza Consiliare e annichilire la critica dell'opinione pubblica.
E lo fanno, bombardando con le solite parole "trasparenza, partecipazione, condivisione" ma ogni azione concreta guarda in senso opposto.
E' la prima volta da quando siedo in Consiglio, che mi imbatto in questa costante violazione del buon senso e del rispetto del ruolo di Consigliere.
Per noi, leggere questa lettera è l'ulteriore conferma della poca trasparenza di quest'Amministrazione, illusa che perdere tempo sulla questione possa servire ad appianare il dissenso dei 2158 firmatari.
I Cassinesi hanno espresso la contrarietà ad un Progetto Definitivo, che la Giunta ha gestito in modo talmente "trasparente" da non affrontarla nel corso degli incontri relativi al PGT partecipato.
Non è accontentando le sensibilità del singolo Cittadino che un malessere così diffuso può essere sanato.
Il Piano dev'essere ritirato perché contrario all'interesse e volontà dei Cittadini.
Andrea Maggio
ricevo via email la lettera protocollata in Comune da parte del Comitato "Salviamo il Centro", promotore della Petizione (2158 firme)
in contrasto alla nota decisione (non solo viabilistica) dell'Amministrazione.
Il tono che emerge nello scritto è di delusione, amarezza, sconcerto.
Così come previsto dallo Statuto Comunale (art. 58 comma 2) la competente Commissione è stata chiamata ad esprimersi sulla ricevibilità ed ammissibilità della Petizione "...e in caso positivo propone al Sindaco di presentarla al Consiglio Comunale per le opportune deliberazioni".
Questa decisione è arrivata il 03.11.2015.
Ma a questo punto accade l'inaspettato, qualcosa che non era prevebile.
La giovane Presidente del Consiglio - forse inesperta o forse complice del sistema oscurantista che calpesta i diritti dei Cittadini - ha trasmesso nuovamente la Petizione (2158 firme) in Commissione Garanzie Statutarie.
Un ritorno in Commissione che ufficialmente è avvenuto per "ulteriori verifiche", ma che ha fatto esultare Sindaco e Amministrazione che rispetto al tema vivono giorni di passione a causa di contrasti interni.
La sorprendente decisione del Presidente, che da subito ho criticato, ha comportato ritardi sul dibattito politico e - ad oggi - l'impossibilità di trattare in Consiglio Comunale il punto importante.
Non è la prima volta, credetemi.
Tutto quello che fanno come Amministrazione, oltre a non rispettare i Regolamenti e le procedure, tende ad umiliare la Minoranza Consiliare e annichilire la critica dell'opinione pubblica.
E lo fanno, bombardando con le solite parole "trasparenza, partecipazione, condivisione" ma ogni azione concreta guarda in senso opposto.
E' la prima volta da quando siedo in Consiglio, che mi imbatto in questa costante violazione del buon senso e del rispetto del ruolo di Consigliere.
Per noi, leggere questa lettera è l'ulteriore conferma della poca trasparenza di quest'Amministrazione, illusa che perdere tempo sulla questione possa servire ad appianare il dissenso dei 2158 firmatari.
I Cassinesi hanno espresso la contrarietà ad un Progetto Definitivo, che la Giunta ha gestito in modo talmente "trasparente" da non affrontarla nel corso degli incontri relativi al PGT partecipato.
Non è accontentando le sensibilità del singolo Cittadino che un malessere così diffuso può essere sanato.
Il Piano dev'essere ritirato perché contrario all'interesse e volontà dei Cittadini.
Andrea Maggio
mercoledì 18 novembre 2015
BLIZ IN CONSIGLIO: IL "PDS" INDEBITA FINO AL 2040 I VOSTRI FIGLI
E' con grande disgusto che Vi riferisco della vergognosa operazione del PARTITO DELLA SPESA (PDS)
UN BLIZ DAVVERO SQUALLIDO DEL SINDACO E LA SUA GIUNTA DI SPENDACCIONI.
Nel Consiglio Comunale convocato d'urgenza HANNO VOTATO PER ESTENDERE AL 2040 MUTUI IN SCADENZA NEL 2025 E NEL 2028 (accesi nel 2000 e nel 2008!!!)
NONOSTANTE UN BILANCIO DI 14 MILIONI (AUMENTATO DI 2 MILIONI DI EURO/tasse, imposte)L'AMMINISTRAZIONE SCEGLIE DI ESTENDERE 3 MUTUI in essere INDEBITANDO I NOSTRI FIGLI.
MA DAVVERO I CITTADINI DI CASSINA VOLEVANO UN'AMMINISTRAZIONE CHE PROVA A SUPERARE LA CRISI DI CONSENSO NELLA QUALE E' PRECIPITATA, CERCANDO LIQUIDITA' OLTRE I 14 MILIONI DI BILANCIO????
I VOSTRI SOLDI NON GLI BASTANO MAI...!!
La scorsa Amministrazione - che senza averne acceso neanche un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente 5 mutui (dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014) RIDUCENDO INDEBITAMENTO DA 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.
ECCO CHE TORNA IL PDS "PARTITO DELLA SPESA", CHE HA GOVERNATO CASSINA 18 DEGLI ULTIMI 22 ANNI INDEBITANDO LE FUTURE GENERAZIONI.
ANDREA MAGGIO
venerdì 13 novembre 2015
NON CI SONO MOTIVAZIONI PER CONVOCAZIONE D'URGENZA
Gentile Presidente,
Siamo molto sorpresi dall'apprendere della convocazione d'urgenza del Consiglio Comunale (ai sensi dell'articolo 16 del relativo Regolamento).
Aldilà del clima pesante e di poca trasparenza delle scelte politiche di questa giunta, spesso totalmente scollegate rispetto alle reali esigenze di un paese, chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di ripensare all'imminente convocazione d'urgenza, di una seduta di C.C. per lunedì 16.
Il regolamento Comunale limita convocazione d'urgenza (indi per cui tempistiche ristrette) se "giustificata dall'esigenza dell'esame immediato di determinati argomenti, per i quali il rispetto dei termini normali di convocazione possa comportare pregiudizio per il Comune o per i Cittadini".
Non sussistono le motivazioni di una Convocazione d'urgenza, a meno che dietro la rimodulazione dei mutui non si nasconda l'urgente e disperato recupero di risorse per evitare "pregiudizio al Comune", in altre parole dissesti economici all'orizzonte.
Se dall'operazione si dovesse reperire la copertura finanziaria del Progetto di riqualificazione del Centro - ad esempio - NON potrebbe considerarsi "giustificata esigenza per non comportare pregiudizio al Comune".
Il pregiudizio del Comune (esempio un "potenziale dissesto economico") non è la stessa cosa di pregiudizio dell'eventuale azione politica del Comune.
Inoltre, al momento (ore 12.05 di venerdì 13/11) i gruppi consiliari non dispongono nemmeno i documenti che saranno discussi.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)
sabato 31 ottobre 2015
CLAMOROSO: VIABILITA' IN CENTRO, MANCA IL VISTO DI SENZA REGOLARITA' CONTABILE
Gentile Cittadino,
con questo scritto informo che - ancora una volta – si manifesta l’arroganza dell’Amministrazione Comunale Cassinese.
Prima di parlare di questa importante aspetto, concedetemi di riempire questo foglio con alcune brevi considerazioni, poi Vi dirò del vero disgustoso motivo di questo scritto.
Se non fosse per la gravità del momento, dopo neanche un anno e mezzo di legislatura, mi verrebbe da intitolare la presente (simpaticamente) “…ho visto cose che voi umani non potreste immaginarVi…”.
Premetto che è solo grazie ai Cittadini se – ancora oggi e dopo molti anni di servizio consiliare – riesco ad assistere da vicino a quello che purtroppo è divenuto uno scempio politico-amministrativo.
Quindi GRAZIE perché mi è consentito assistere con occhio attento e appassionato episodi inquietanti, che cerco di raccontare ai molti Cittadini.
A dire il vero, a causa della precisa volontà politica della Giunta di emarginare la Minoranza Consiliare, sono ridotte al lumicino le possibilità di contribuire al miglioramento di questo disastro, ma non ci arrendiamo e continuiamo ad offrire (anche se inutilmente) il nostro contributo.
Oggi più che mai il “conducente democratico” non vuole essere disturbato e – conseguenza inevitabile – chiunque si permetta come me di criticare “merito e metodo” di taluni provvedimenti è bollato come polemico e disfattista.
Noi la pensiamo diversamente e sono in tanti a sapere che se non fosse stato per la minoranza, le nostre lettere e comunicati, troppi argomenti sarebbero stati adombrati.
Dal Bilancio portato in Consiglio con tutti i numeri inventati e quindi ritirato alle tardive ordinanze sull'emergenza acqua inquinata, dalle bottiglie d’acqua pagate dai Cittadini ma sparite dai tavoli in mensa, dalla mancata iscrizione della protezione civile a causa di una email errata, passando per la privatizzazione dell'asilo nido senza passare il voto consiliare, dalla partecipazione al Bando Regionale per la viabilità in centro senza dire niente a nessuno, al silenzio sulla Dielle, ai capricci dell'assessore sul nuovo svincolo lungo S.P. 121 voluto in passato per estromettere il transito dei mezzi pesanti dalla via don Verderio, dai punti inseriti all'Odg del Consiglio, poi tolti e inseriti nuovamente.
In meno di un anno e mezzo hanno devastato il concenso: un Sindaco che urla impaziente, infastidito dalle critiche, inspiegabilmente nervoso con l'approccio al ruolo inadeguato.
La riunione di ieri con il Comitato "salviamo il Centro" ha offerto ulteriore occasione per evidenziare le criticità di un progetto che HO CHIESTO DI SOSPENDERE VISTO L'AVVERSIONE DIFFUSA IN PAESE.
La confusione del Sindaco e degli Assessori è sconcertante, sono preoccupato.
ARRIVIAMO ALL’ARGOMENTO DEL GIORNO:
La questione potrà sembrare complessa, soprattutto per i neofiti della materia, ma vi assicuro che non lo è affatto.
In effetti, esiste l’assessore logorroico “del momento” che grazie alle innumerevoli parole soporifere, proverà a complicare la materia confondendo i Cittadini e rendendo l’argomento inaccessibile ai più.
Ma le leggi vanno semplicemente lette e basterà sapere che con Determina n 616 del 01 ottobre 2015, il Comune di Cassina ha approvato il PROGETTO DEFINITIVO dei LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO DI CASSINA DE’ PECCHI
Le determinazioni che comportano impegni di spesa (come il Progetto Definitivo in questione) sono esecutive con l’apposizione del visto del responsabile del servizio finanziario di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria (ai sensi dell’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 e s.m.i.)
Aldilà delle Palle che sicuramente racconteranno come scusa, l’art. 151 c. 4 del DLgs. 267/2000 pone l’obbligo dell’apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, per le determinazioni che comportano impegni di spesa.
Andate a controllare se scrivo una bugia.
Proverò ad essere più chiaro: quella che in gergo “burocratese” si chiama “copertura finanziaria” altro non è che l’indicazione dei “capitoli di spesa” con i quali si finanziano gli interventi.
NELLA DETERMINA N. 616 DEL 01 OTTOBRE 2015(che allego alla presente email) NON E’ RIPORTATA LA REGOLARITA’ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZARIA.
e NON è UN CASO!!!!!!!
UNA VERGOGNA SENZA PRECEDENTI.
E' successa una cosa di gravità inaudita, mai accaduta prima.
Andrea Maggio
@AndreaMaggio76


venerdì 30 ottobre 2015
...e Ci saremo anche noi.
Vi informo che il Sindaco ha risposto positivamente alla richiesta congiunta dei due gruppi di minoranza consiliare inoltrata ieri alle 12.46, con la quale si chiedeva d'esser invitati all'incontro odierno fra Amministrazione e Comitato "Salviamo il Centro".
Pertanto saremo presenti e affronteremo le questioni di merito.
Resta inteso, che 2158 firme sono state raccolte in CONTRASTO AL PROGETTO VIABILISTICO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE E NON IN FAVORE DI PROPOSTE ALTERNATIVE CHE EVENTUALMENTE EMERGERANNO NEL CORSO DELL'INCONTRO ODIERNO.
Ad ogni modo, oggi ascolteremo il confronto provando ad offrire il nostro contributo.
Prima possibile inoltrerò le restituzioni dell'incontro odierno, ANTICIPANDO SIN DA SUBITO, CHE NESSUNO DEI PRESENTI SARà LEGITTIMATO A ESPRIMERSI DEFINITIVAMENTE SULLE SOLUZIONI PROGETTUALI CHE SARANNO PROSPETTATE, SULLE MIGLIORIE TECNICHE CHE SARANNO SUGGERITE.
RESTO CONVINTO, CHE LA CONSULTAZIONE POPOLARE SIA L'UNICO MODO PER LEGITTIMARE LE SCELTE.
VI SALUTO E - COLGO L'OCCASIONE PER INVITARVI A leggere l'articolo a pagina 27 del periodico "Metropolis" (http://www.metropolisnotizie.press/)
saluti.
Andrea Maggio
mercoledì 28 ottobre 2015
Murales Gratis a cassina ? BUGIA: 5000 EURO
Gentile Cittadino,
"I MURALES A CASSINA GRATUITI PER IL COMUNE,GRAZIE AI VOLONTARI E SPONSOR" hanno ripetuto in tutte le salse.
ANCORA UNA VOLTA SMASCHERATA LA BUGIA DELLA GIUNTA.
PALLONARI, FARFALLONI E BUGIARDI.
Non entro nel merito delle polemiche in corso sui vari social network sulla questione Murales a Cassina (autorizzati dall'Amministrazione) e mi interessa poco sapere che il gruppo spontaneo "Restart"(che si è occupato di fare i Murales a Cassina) è sostanzialmente formato da un Consigliere Comunale, figlio & figlia del Sindaco, rispettivi fidanzati e pochi amici del giro ristretto del "Mandelli Team".
Lo dico sinceramente, non mi interessa polemizzare perchè ognuno impegna i propri figli come meglio crede, anche diventa assolutamente legittimo chiedersi le motivazioni di una "assegnazione discrezionale" (e poco trasparente!) di alcuni spazi pubblici ove poter eseguire le famose "...opere d'arte, che da tutta Europa verranno a visionare".
Probabilmente quest'ultimo virgolettato di un Consigliere Comunale peones della Maggioranza è un tantino esagerato, giusto un tantino, ma non sorprende in quanto coerente con la strategia comunicativa attuata dalla giunta, molto simile a quella dell'ISTITVTO LVCE, che durante il Ventennio fascista elogiava iniziative con la nota e ridicola pomposità
Chi come me non ha particolari competenze in materia di Graffiti purtroppo non riesce a vedere opere d'arte ma alcuni scarabocchi e disegni che mal si addicono al contesto (teschi, immagini macabre, cimiteri e ossari, cerchi concentrici) nel quale si inseriscono.
Ma ripeto, non ho alcuna competenza in materie artistiche e - in questo scritto - preferirei limitarmi a fare altro tipo di osservazioni:
Ad esempio, per quale motivo non è stato previsto un "concorso di idee" per assegnare spazi pubblici?
Soprattutto, per quale motivo non vi stata una preventiva valutazione dei contenuti dei murales per definire con esattezza quali messaggi trasferire?
E' tutto sommato prevedibile, che al Consigliere Comunale infastidiscano le osservazione "non allineate" mentre pazientemente attende l'orda di visitatori da tutta Europa, che affrontano lunghi viaggi per vedere questi scarabocchi...oppsss: volevo dire opere d'arte.
Per questo, con tutto rispetto per l'ISTITUTO LUCE de noatri e mi venga perdonata la presunzione, ma sono portato a pensare che sulla parete esterna di una scuola elementare sarebbe stato meglio avere un disegno "più semplice e comprensibile" a tutti e soprattutto ai piccoli utenti della Scuola.
Perchè certamente avranno modo e tempo di strutturare una sensibilità artistica, ma ad oggi - al pari del sottoscritto - purtroppo faticano a comprenderne l'immenso valore artistico (zzzz....), in grado di attrarre visitatori da tutta Europa.
Ma che dico "da tutta Europa"? Da tutto il MONDO si precipiteranno in Italia e non a vedere il Colosseo o Il Duomo come si potrebbe immaginare, ma bensì i graffiti cassinesi.
Fa niente se ognuno tornerà a casa senza aver capito cosa l'artista volesse rappresentare nel suo genio, ma come dice sempre lo stesso Consigliere in difesa ad oltranza: "ognuno ci vede ciò che vuole, è questa la poesia dell'arte".
Beati loro che hanno soldi e tempo da perdere, fossi in loro verrei sì in Italia, ma per vedere altro.
Chiudo lo scritto con alcune considerazioni.
Premesso che non è da questa Amministrazione che ci si può attendere passi in avanti su temi importanti come competizione e meritocrazia, è più facile scegliere in "trasparenza" a favore della associazione della figlia senza troppa burocrazia che i nuovi compagni eludono.
Ultimi due aspetti:
1)Il Comune assegna spazi pubblici senza esserne il proprietario (o averne ottenuto formale nulla-osta). Ad esempio, i muri sotto la stazione della MM (Metropolitana Milanese) sono del Comune di Milano.
Non vorrei che il Sindaco abbia letto MM e le abbia scambiate con le sue iniziali (Massimo Mandelli) autorizzando i pasticci.
Oppsss opere d'arte intendevo.
Come di proprietà del Comune di Milano sono i muri di sostegno del sottopasso di via Vittorio Veneto.
Quelli lungo via Venezia sono addirittura di un privato. Nemmeno hanno chiesto cosa ne pensava il proprietario.
Siccome Amministrare un Comune non può limitarsi ad organizzare una Festa, farsi una foto al torneo di calcio o mettere un semaforo, rispettare le regole assume un'importanza fondamentale.
Come rispettare il volere popolare e non solo quando - casualmente - coincide con il proprio. Ma sempre, visto che si governa per delega popolare, non per diritto divino o discendenza.
2) altro problema grave è l'oscurantismo da parte di chi ripete infinite volte "trasparenza, partecipazione, condivisione" solo per confondere.
Le bugie, che ancora una volta vengono smascherate, mi chiedo quante altre volte saranno sfuggite al controllo civico e all'occhio politico?
Quindi sui costi del progetto "Murales" hanno detto bugie. Falsità.
PINOCCHIO!!! BUGIA!!! NON E' GRATIS MA E' COSTATO 5000 EURO!!!!! ripetiamo insieme: "CIN-QUE-MI-LA-EURO"
Quindi, aldilà della polemica, sono davvero preoccupato perchè sento di non avere strumenti idonei a trasferire queste informazioni, adeguati a far comprendere a più persone LA PRESA IN GIRO QUOTIDIANA
.
Dicono esattamente il contrario di quello che fanno.
Potrei parlare dei 2745 euro per il noleggio della piattaforma levatrice utilizzata per il murales della scuola.
Ma come faccio a spiegarVi (senza prendere una denuncia) che il noleggio giornaliero di tale piattaforma è di Euro 574,00 + IVA e conseguentemente i 2745 euro equivalgono il costo per circa 4 giorni di noleggio?
Ma come è possibile, allora, che tutti hanno notato che la piattaforma è rimasta davanti alla scuola per molti, ma molti giorni in più dei 4?
Chi ha pagato i 600 euro al giorno di noleggio, per tutti i giorni successivi al 4°?
Mentre alzo gli occhi al cielo e cerco una valida risposta, una determina mi illumina di immenso.
Il caso ha voluto che il Comune - propro in quei giorni, proprio in quallo stabile, proprio in quella parete - avesse la necessità di effettuare degli interventi che richiedevano il noleggio di una piattaforma identica.
QUANDO SI DICE IL CASO.
UN SALUTO
ANDREA MAGGIO
@AndreaMaggio76
http://andreamaggio.blogspot.it/
PS - CONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO (http://www.fuoridalcomune.it/2015/10/28/cassina-polemiche-e-chiarezza-su-quanto-sta-dietro-al-restart-festival/)
"I MURALES A CASSINA GRATUITI PER IL COMUNE,GRAZIE AI VOLONTARI E SPONSOR" hanno ripetuto in tutte le salse.
ANCORA UNA VOLTA SMASCHERATA LA BUGIA DELLA GIUNTA.
PALLONARI, FARFALLONI E BUGIARDI.
Non entro nel merito delle polemiche in corso sui vari social network sulla questione Murales a Cassina (autorizzati dall'Amministrazione) e mi interessa poco sapere che il gruppo spontaneo "Restart"(che si è occupato di fare i Murales a Cassina) è sostanzialmente formato da un Consigliere Comunale, figlio & figlia del Sindaco, rispettivi fidanzati e pochi amici del giro ristretto del "Mandelli Team".
Lo dico sinceramente, non mi interessa polemizzare perchè ognuno impegna i propri figli come meglio crede, anche diventa assolutamente legittimo chiedersi le motivazioni di una "assegnazione discrezionale" (e poco trasparente!) di alcuni spazi pubblici ove poter eseguire le famose "...opere d'arte, che da tutta Europa verranno a visionare".
Probabilmente quest'ultimo virgolettato di un Consigliere Comunale peones della Maggioranza è un tantino esagerato, giusto un tantino, ma non sorprende in quanto coerente con la strategia comunicativa attuata dalla giunta, molto simile a quella dell'ISTITVTO LVCE, che durante il Ventennio fascista elogiava iniziative con la nota e ridicola pomposità
Chi come me non ha particolari competenze in materia di Graffiti purtroppo non riesce a vedere opere d'arte ma alcuni scarabocchi e disegni che mal si addicono al contesto (teschi, immagini macabre, cimiteri e ossari, cerchi concentrici) nel quale si inseriscono.
Ma ripeto, non ho alcuna competenza in materie artistiche e - in questo scritto - preferirei limitarmi a fare altro tipo di osservazioni:
Ad esempio, per quale motivo non è stato previsto un "concorso di idee" per assegnare spazi pubblici?
Soprattutto, per quale motivo non vi stata una preventiva valutazione dei contenuti dei murales per definire con esattezza quali messaggi trasferire?
E' tutto sommato prevedibile, che al Consigliere Comunale infastidiscano le osservazione "non allineate" mentre pazientemente attende l'orda di visitatori da tutta Europa, che affrontano lunghi viaggi per vedere questi scarabocchi...oppsss: volevo dire opere d'arte.
Per questo, con tutto rispetto per l'ISTITUTO LUCE de noatri e mi venga perdonata la presunzione, ma sono portato a pensare che sulla parete esterna di una scuola elementare sarebbe stato meglio avere un disegno "più semplice e comprensibile" a tutti e soprattutto ai piccoli utenti della Scuola.
Perchè certamente avranno modo e tempo di strutturare una sensibilità artistica, ma ad oggi - al pari del sottoscritto - purtroppo faticano a comprenderne l'immenso valore artistico (zzzz....), in grado di attrarre visitatori da tutta Europa.
Ma che dico "da tutta Europa"? Da tutto il MONDO si precipiteranno in Italia e non a vedere il Colosseo o Il Duomo come si potrebbe immaginare, ma bensì i graffiti cassinesi.
Fa niente se ognuno tornerà a casa senza aver capito cosa l'artista volesse rappresentare nel suo genio, ma come dice sempre lo stesso Consigliere in difesa ad oltranza: "ognuno ci vede ciò che vuole, è questa la poesia dell'arte".
Beati loro che hanno soldi e tempo da perdere, fossi in loro verrei sì in Italia, ma per vedere altro.
Chiudo lo scritto con alcune considerazioni.
Premesso che non è da questa Amministrazione che ci si può attendere passi in avanti su temi importanti come competizione e meritocrazia, è più facile scegliere in "trasparenza" a favore della associazione della figlia senza troppa burocrazia che i nuovi compagni eludono.
Ultimi due aspetti:
1)Il Comune assegna spazi pubblici senza esserne il proprietario (o averne ottenuto formale nulla-osta). Ad esempio, i muri sotto la stazione della MM (Metropolitana Milanese) sono del Comune di Milano.
Non vorrei che il Sindaco abbia letto MM e le abbia scambiate con le sue iniziali (Massimo Mandelli) autorizzando i pasticci.
Oppsss opere d'arte intendevo.
Come di proprietà del Comune di Milano sono i muri di sostegno del sottopasso di via Vittorio Veneto.
Quelli lungo via Venezia sono addirittura di un privato. Nemmeno hanno chiesto cosa ne pensava il proprietario.
Siccome Amministrare un Comune non può limitarsi ad organizzare una Festa, farsi una foto al torneo di calcio o mettere un semaforo, rispettare le regole assume un'importanza fondamentale.
Come rispettare il volere popolare e non solo quando - casualmente - coincide con il proprio. Ma sempre, visto che si governa per delega popolare, non per diritto divino o discendenza.
2) altro problema grave è l'oscurantismo da parte di chi ripete infinite volte "trasparenza, partecipazione, condivisione" solo per confondere.
Le bugie, che ancora una volta vengono smascherate, mi chiedo quante altre volte saranno sfuggite al controllo civico e all'occhio politico?
Quindi sui costi del progetto "Murales" hanno detto bugie. Falsità.
PINOCCHIO!!! BUGIA!!! NON E' GRATIS MA E' COSTATO 5000 EURO!!!!! ripetiamo insieme: "CIN-QUE-MI-LA-EURO"
Quindi, aldilà della polemica, sono davvero preoccupato perchè sento di non avere strumenti idonei a trasferire queste informazioni, adeguati a far comprendere a più persone LA PRESA IN GIRO QUOTIDIANA
.
Dicono esattamente il contrario di quello che fanno.
Potrei parlare dei 2745 euro per il noleggio della piattaforma levatrice utilizzata per il murales della scuola.
Ma come faccio a spiegarVi (senza prendere una denuncia) che il noleggio giornaliero di tale piattaforma è di Euro 574,00 + IVA e conseguentemente i 2745 euro equivalgono il costo per circa 4 giorni di noleggio?
Ma come è possibile, allora, che tutti hanno notato che la piattaforma è rimasta davanti alla scuola per molti, ma molti giorni in più dei 4?
Chi ha pagato i 600 euro al giorno di noleggio, per tutti i giorni successivi al 4°?
Mentre alzo gli occhi al cielo e cerco una valida risposta, una determina mi illumina di immenso.
Il caso ha voluto che il Comune - propro in quei giorni, proprio in quallo stabile, proprio in quella parete - avesse la necessità di effettuare degli interventi che richiedevano il noleggio di una piattaforma identica.
QUANDO SI DICE IL CASO.
UN SALUTO
ANDREA MAGGIO
@AndreaMaggio76
http://andreamaggio.blogspot.it/
PS - CONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO (http://www.fuoridalcomune.it/2015/10/28/cassina-polemiche-e-chiarezza-su-quanto-sta-dietro-al-restart-festival/)
lunedì 19 ottobre 2015
IMPORTANTE: SISTEMAZIONE DEL CENTRO
Gentile Cittadino,
accogliendo l’invito dell’assessore Medei (“…i politici lascino che all’Assemblea pubblica di venedì 16 cm siano i Cittadini a prendere il microfono per esprimere motivi del dissenso …”) ho partecipato silenziosamente alla riunione e – nonostante avessi il desiderio di esprimere alcune veloci considerazioni – ho rinunciato a parlare, lasciando che fossero i Cittadini presenti i veri protagonisti della serata.
A dire il vero, dopo 8 mesi di assenza dalla vita pubblica a causa del noto sinistro stradale del 18 gennaio (lunga convalescenza) sono stato indeciso se “limitare l’intervento a poche puntuali considerazioni” o dedicarmi all'ascolto come da invito dell’Assessore.
Alla fine, ho optato per la seconda opzione e sono felice della scelta.
Spero sia stata apprezzata anche dall’Assessore che aveva proposto il “silenzio politici”.
D’altronde, alla serata erano presenti diverse centinaia di Cittadini e rappresentava una concreta occasione per far conoscere i “perché” della contrarietà al discusso provvedimento.
Come Consiglieri Comunali di Minoranza dovremmo avere altre occasioni per “farci sentire” ma:
- l’esiguo numero di consigli comunali (per capirci: quasi 4 mesi senza Consigli Comunali)
- lo stralcio sistematico di punti di una certe rilevanza (per capirci: non sono mai passate in Consiglio Comunale alcune scelte politiche. Ad esempio, convenzioni con altri Comuni e l’esternalizzazione del servizio “asilo nido” che rappresenta il 10% del bilancio comunale)
- la scarsa partecipazione dei Cittadini alle sedute Consiliari
sono 3 dei più importanti elementi, che rendono difficoltoso l'argomentazione ed espressione del dissenso da parte dei gruppi consiliari.
Detto questo, rispetto al tema “viabilità in centro paese” come Gruppo Consiliare ("UNITI PER CASSINA") abbiamo presentato un’osservazione al PGT.
Ancor prima di entrare nel “merito” della previsione viabilistica, in questa nota vorrei provare ad affrontare alcuni aspetti di “metodo”:
Intanto, va detto che questa non è la prima volta che l’Amministrazione sia sollecitata dall’esterno (questa volta da una petizione, altre dalla minoranza consiliare) a convocare Assemblee Pubbliche per chiarimenti.
E come accadde per la questione acqua inquinata, disservizi in mensa scolastica, protezione civile, asilo nido, anche questa volta è convocata tardivamente, per riparare a deficit comunicativi, ammessi pubblicamente anche dal Sindaco: sono tutte assemblee convocate - come si suol dire -“a furor di popolo”.
In questo caso addirittura, la convocazione è avvenuta sulla spinta dell’annunciata protocollazione da parte del Comitato di “1600 firme” poi diventate 2168.
Una cifra mai raggiunta in paese, nemmeno nella raccolta firme contro i parcheggi a pagamento istituiti nella Piazza Decorati Metropolitana.
A dire il vero, potevano essere molte meno per meritare la medesima attenzione per una questione viabilistica, pronta a modificare l’assetto viabilistico della zona senza contemplare alcuni aspetti e in democrazia i malumori non vanno taciuti ma compresi e analizzati.
Perché sono convinto che chi governa il paese lo fa in forza di una vittoria elettorale legittima, ma una parte considerevole di Cittadini (non la maggioranza degli aventi diritto ma una parte considerevole) ha delegato una coalizione a rappresentare "istanze del territorio"
Una sovranità esercitata per delega popolare, che oggi intende fare qualcosa non previsto nel programma elettorale che ha portato, quella stessa coalizione a vincere le elezioni.
Chi vince le elezioni non è il padrone del vapore, non dispone di una macchina a proprio piacimento per condurla o posteggiarla dove meglio crede, a seconda del capriccio del momento o del finanziamento pubblicato.
Se avessero parlato di questo progetto prima del voto che li ha portati al voto, i Cittadini li avrebbero preferiti ugualmente? forse si, forse no, ma sarebbe il caso di CONSULTARLI per argomenti così importanti e imprevisti.
Dopo le restituzioni del Comitato "Salviamo il Centro" relative agli imminenti incontri con il Sindaco, se queste dovessero deludere le aspettative attese dai firmatari, valuteremo se sarà il caso di proporre al Sindaco un Referendum, tanto da consultare la Cittadinanza e avere una visione complessiva rispetto al parere popolare.
Inserire nel programma elettorale "valorizzare il sistema ciclabile e ridurre l'inquinamento dei veicoli" non vuol dire "pedonalizzare il centro del paese" (iniziale proposta) o rendere a sensi unici il centro e ridurre spazi per la sosta.
Mi rendo conto (non sarebbe il primo caso della storia)che possa esserci chi – inaspettatamente seduto in ruolo di potere – si possa illudere da Assessore di esser proprietario della quotidianità altrui, delle abitudini dei Cittadini che governa, delle pubbliche emozioni e di tutte le verità forzosamente trasferite attraverso gruppi face book controllati e blog costantemente aggiornati con piglio discutibile.
Ripeto, i timori e le paure dei Cittadini sono da comprendere e a chi Amministra è richiesto uno sforzo ulteriore rispetto alla complessa dinamica politica del Manifesto pubblicato, che a tante persone ha irritato, scritto con l’arroganza di chi deve “spiegare nuovamente” perché nella Petizione ci sono “inesattezze”.
Nessuna inesattezza è emersa nel corso della sera e l’arroganza non serve a nessuno.
Nelle settimane precedenti all’incontro, sono volutamente rimasto ai margini dell’operato del Comitato, lasciando che la petizione proseguisse per come era iniziata: “spontanea-popolare-civica”.
E non perché non mi interessasse la questione – tutt’altro e lo dimostra l’osservazione al PGT protocollata da settimane - ma proprio perché a nessuno potesse pensare ad una macchinazione politica di qualche consigliere di Minoranza, come altre volte è stato fantasiosamente ipotizzato.
Ed effettivamente, l’azione autonoma del Comitato “Salviamo il Centro” ha accreditato la credibilità della Petizione anche rispetto alle menti contorte di chi – solitamente infastidito dell’interessamento della minoranza ai problemi del paese - non ha mai perso occasione per bollare ogni iniziativa come “polemica inutile” o utilizzare impropriamente i termini “strumentalizzazione politica” e “speculazione elettorale”.
Come se interessarsi ai problemi dei Cittadini – condividendone le sensibilità e timori – rappresentasse qualcosa di cui vergognarsi.
Mi chiedo che senso possa avere infilare in ogni discorso – in modo ostentato esasperato – parole come “partecipazione-trasparenza-condivisione” e presentare un progetto in Regione (che coinvolge buona parte delle vie centrali del paese, con ricadute sull’impianto viabilistico generale) senza un confronto con i Cittadini.
Senza aver ascoltato parti sociali, i commercianti che sono la parte più devastata da questa crisi.
Che senso può avere una sistemazione promuovere la mobilità sostenibile avendo – come unico elemento – il parziale contributo finanziario regionale il quale, anziché destinarlo per mettere in sicurezza tratti di strada pericolosi (ad esempio formazione di rotatorie in svincoli pericolosi) o realizzare tratti di piste ciclabili di completamento del precedente P.R.G., lo si vuole realizzare per stravolgere la parte centrale del paese.
I tre livelli di progettazione (STUDIO DI FATTIBILITA’, PRELIMINARE, DEFINITIVO) sono stati congeniati a tavolino da una cerchia ristretta di amministratori senza partecipazione, condivisione e trasparenza (che tanto amano promuovere) senza un Piano Urbano del Traffico, senza studio sui flussi di traffico, senza analisi della tipologia dei veicoli in una zona ad alta densità abitativa.
L’assemblea del 16 ottobre si è conclusa con l’impegno del Sindaco e assessori ad incontrare il Comitato “Salviamo il Centro” per apportare modifiche al progetto, lo speriamo tutti perché attualmente ha troppe criticità irrisolte.
Manca solo l’esecutivo (ultima fase di progettazione) e l’art 93 del D.lgs 163/06 (mitico Codice degli Appalti) cita testualmente “…il progetto esecutivo dev’essere redatto in conformità al progetto definitivo (….) in particolare esso è redatto sulla base degli studi e delle indagini compiuti nelle fasi precedenti e degli eventuali ulteriori studi e indagini, di dettaglio o di verifica delle ipotesi progettuali, che risultino necessari e sulla base di rilievi planoaltimetrici, di misurazioni (…)”.
In poche parole, margini di manovra ci sono ma restano incerti.
Anche se difficilmente sarà gradita, mi rendo disponibile a partecipare agli incontri fra Sindaco e Comitato e offrire umilmente il mio servizio di "Consigliere Comunale". Difficile, ma vale la pena proporsi. Come sempre.
Ad ogni modo attendiamo gli esiti degli incontri nella speranza che vengano superate le enormi criticità progettuali ad oggi presenti.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
sabato 17 ottobre 2015
VIABILITA', PROPORREMO UN REFEREDUM CONSULTIVO
Gentile Cittadino,
a breve Le invierò alcune riflessioni su quanto sta accadendo a Cassina dè Pecchi in queste settimane.
Ma intanto, anticipo che nelle prossime ore proporremo l'indizione di un REFERENDUM CONSULTIVO per ottenere il parere dei Cittadini rispetto alle previsioni viabilistiche che interesseranno il centro di Cassina dè Pecchi.
Perchè è facile riempirsi la bocca - fra una festa e l'altra - di parole nobili come "democrazia", "partecipazione", "condivisione", "trasparenza" MA POI DALLE PAROLE BISOGNA PASSARE AI FATTI perchè chi governa, lo fa in forza di una vittoria elettorale attraverso la quale una parte considerevole di Cittadini (non la maggioranza degli aventi diritto ma una parte considerevole) li ha delegati a rappresentare le istanze del territorio.
Un processo democratico, che traduce il governo del popolo in sovranità esercitata per delega popolare.
Chi vince le elezioni non è il padrone del vapore, non dispone di una macchina a proprio piacimento per condurla o posteggiarla dove meglio crede.
Mi rendo conto che esiste qualcuno che può essersi illuso d’esser proprietario delle pubbliche emozioni, di verità forzosamente trasferite attraverso gruppi face book controllati e blog costantemente aggiornati con piglio discutibile.
I timori e le paure dei Cittadini sono da comprendere e a chi Amministra è richiesto uno sforzo ulteriore rispetto alla (seppur) complessa dinamica politica.
DIAMO VOCE AI CITTADINI questa è la nostra proposta.
Andrea Maggio
lunedì 12 ottobre 2015
Sono più di 1600 le firme raccolte dal Comitato
Sono più di 1600 le firme raccolte dal Comitato.
I Cittadini sono contrari alla nuova sistemazione viabilistica del centro di Cassina.
Con la solita arroganza di chi ha fatto delle parole "Partecipazione", "Condivisione" le più grosse bufale Cassinesi degli ultimi anni, l'Amministrazione pubblica un manifesto annunciando che intende proseguire nella decisione e - venerdi 16 ottobre ore 21,00 -
Premesso che quello prospettato dai nostri Amministratori non è un SEMPLICE dispositivo ma una sistemazione generale priva di calcoli effettivi sui flussi di traffico e ricadute sul territorio, è ovvio che scrivere sul manifesto "volto a tutelare l'utenza debole" colpisce al cuore di molti ma nella pratica vuol dire tutto e niente.
Credo che se 1600 Cittadini esprimono la propria contrarietà ad un progetto (istituzione sensi unici in centro paese e parcheggi/stalli di sosta soppressi e ricavati in altre zone) è difficilissimo trincerarsi dietro le solite frasi tipo "...l'opposizione strumentalizza" e soprattutto deve scattare nelle coscienze il "beneficio del dubbio".
Nessuno fra i nostri Amministratori si è chiesto "Stiamo sbagliando?"
No, l'arroganza confluisce nella presunzione e sul manifesto compare quel "spiegheremo di nuovo" e "chiarire le inesattezze" che offende l'intelligenza di molti.
I timori e le perplessità dei Cittadini sono da comprendere e non solo quando i numeri sono così importanti (almeno 1600 fanno sapere i referenti del Coitato) e non va bene che un assessore dica "qualunque sia il numero di firme, noi andremo avanti perchè il finanziamento regionale lo abbiamno preso".
Altrimenti parlare di "decisioni partecipate" non è altro che: "se la pensi come me è una scelta condivisa, se la pensi diversamente mi spiace ma decido io".
Mi auguro che tutto possa rientrare e che la Democrazia non venga disattesa in modo così plateale.
Andrea Maggio
I Cittadini sono contrari alla nuova sistemazione viabilistica del centro di Cassina.
Con la solita arroganza di chi ha fatto delle parole "Partecipazione", "Condivisione" le più grosse bufale Cassinesi degli ultimi anni, l'Amministrazione pubblica un manifesto annunciando che intende proseguire nella decisione e - venerdi 16 ottobre ore 21,00 -
"...chiarire le inesattezze contenute nella petizione e spiegare nuovamente il dispositivo volto a tutelare l'utenza debole...".
Premesso che quello prospettato dai nostri Amministratori non è un SEMPLICE dispositivo ma una sistemazione generale priva di calcoli effettivi sui flussi di traffico e ricadute sul territorio, è ovvio che scrivere sul manifesto "volto a tutelare l'utenza debole" colpisce al cuore di molti ma nella pratica vuol dire tutto e niente.
Credo che se 1600 Cittadini esprimono la propria contrarietà ad un progetto (istituzione sensi unici in centro paese e parcheggi/stalli di sosta soppressi e ricavati in altre zone) è difficilissimo trincerarsi dietro le solite frasi tipo "...l'opposizione strumentalizza" e soprattutto deve scattare nelle coscienze il "beneficio del dubbio".
Nessuno fra i nostri Amministratori si è chiesto "Stiamo sbagliando?"
No, l'arroganza confluisce nella presunzione e sul manifesto compare quel "spiegheremo di nuovo" e "chiarire le inesattezze" che offende l'intelligenza di molti.
I timori e le perplessità dei Cittadini sono da comprendere e non solo quando i numeri sono così importanti (almeno 1600 fanno sapere i referenti del Coitato) e non va bene che un assessore dica "qualunque sia il numero di firme, noi andremo avanti perchè il finanziamento regionale lo abbiamno preso".
Altrimenti parlare di "decisioni partecipate" non è altro che: "se la pensi come me è una scelta condivisa, se la pensi diversamente mi spiace ma decido io".
Mi auguro che tutto possa rientrare e che la Democrazia non venga disattesa in modo così plateale.
Andrea Maggio
sabato 26 settembre 2015
OSSERVAZIONE AL PGT - VIABILITA' CENTRO PAESE
Il sottoscritto MAGGIO ANDREA, per conto è nome del Gruppo Consiliare UNITI PER CASSINA in qualità di CAPOGRUPPO presenta
osservazione al P.G.T.
relativamente all’improvvisazione della sistemazione viaria del “centro” di Cassina de’Pecchi per i seguenti motivi.
L’intervento sulla ciclabilità del “centro” viene proposto in una zona ad alta densità abitativa senza l’esistenza di un preciso piano o studio sulle ricadute e disagi.
Ciò nonostante il piano della rete degli itinerari ciclabili sia considerato dal Decreto Ministeriale 30 novembre 1999, n. 557 (Regolamento tecnico di attuazione della legge 366/98) uno degli strumenti di pianificazione e progettazione degli enti locali.
La scorsa Amministrazione allegò al P.G.T (poi non approvato) un documento viabilistico che verificasse per fasi di sviluppo del territorio la sostenibilità, in modo da facilitare la successiva approvazione di un Piano Urbano del Traffico che che fosse sostenibile, ossia che affrontasse temi relativi alla mobilità, alla sosta nelle zone del paese in sofferenza di parcheggi.
Un piano dev'essere organico e strutturato, trovare soluzioni ai problemi e possibilmente senza crearne nuovi.
Oggi questi problemi specifici non vengono invece affrontati con piani di settore, bensì con una indicazione di tracciato schematica di P.G.T. a scala troppo ridotta.
Si pensa di promuovere la mobilità sostenibile avendo come unico elemento di occasione un parziale contributo finanziario regionale il quale, anziché destinarlo alle reti ciclabili di completamento del precedente P.R.G., viene utilizzato per misure spot come quelle del “centro” di Cassina per ridurre il traffico e l’inquinamento.
La mancanza di un serio studio di mobilità, e di studi aggiornati dei flussi di traffico, rischia di compromettere ulteriormente una vasta zona del territorio già ampiamente condizionata dai vincoli della Padana Superiore e del Naviglio Martesana.
Non si tratta di inserire un tratto di pista ciclabile, finanziato interamente dalla Regione, ma di sovvertire un sistema viario di comunicazione in un ambito strategico come il “centro” urbano, peraltro caratterizzato da alta densità abitativa, in storica sofferenza di parcheggi e posti auto privati, con negozi e presenza di servizi alla persona.
E tutto questo con una buona dose di improvvisazione ed una forte componente di arroganza.
Altro che partecipazione della cittadinanza. Il progetto di sistemazione viaria del “centro” è stato congeniato a tavolino da una cerchia ristretta di amministratori abili a salvare la forma, con la parvente partecipazione e condivisione, tramite il classico incontro pubblico "che se non condividi quello che dico, sei un disturbatore, guasta feste, polemico e strumentale". Il consueto vocabolario a cui l'Amministrazione ci ha introdotto.
Ed ecco che la sottoscrizione di una petizione popolare dimostra che le decisioni prese e solamente comunicate negli incontri pubblici sono cosa diversa dalle scelte condivise che vorrebbe la Legge.
Dimostra, in altre parole quanto poco sia stata la condivisa dalla cittadinanza questa decisione e quanto vuote e strumentali siano le parole "partecipazione", "condivisione" utilizzata dall'attuale giunta, infilata in ogni frase e contesto per confondere e suscitare emozione.
"Un P.G.T. vicino ai reali bisogni della gente" dovrebbe dovrebbe cominciare almeno a non creare i problemi e disagi, solo perchè esiste un finanziamento preso dalla Regione.
Le previsioni di una miscellanea di piste ciclabili, sensi unici arrangiati e zone di sosta occasionali che si stanno ipotizzando per il “centro” di Cassina, penalizzeranno fortemente i commercianti e residenti .
Tale progetto , ideato senza un disegno strategico , ma solamente per dar conto all’utilizzo di un fondo economico regionale, metterà a rischio le attività commerciali già fortemente penalizzate dai Centri Commerciali a ridosso del territorio e compromesse dalla crisi economica.
Inoltre gli stabili di via Papa Giovanni , via Volta e P.zza De Gasperi hanno pochissimi parcheggi interni per cui con la riduzione dei punti di sosta, anche i residenti risulteranno ulteriormente penalizzati.
Le piste ciclabili, attese da tanti cittadini e non certamente avversate dal sottoscritto, tantomeno dal Gruppo Consiliare, debbano realizzarsi consapevoli che un piano strategico dev'essere studiato per non penalizzare le attività commerciali e i residenti.
Al contrario si ha l’impressione che in questo P.G.T. le piste ciclabili si stiano realizzando anche in luoghi meno opportuni e senza un preciso obiettivo, ma fatte, tanto per farle.
In conclusione, si richiede lo stralcio del progetto di sistemazione viaria del “centro” di Cassina ed il rinvio di questo ad un successivo studio di piano urbano del traffico di tutto il Paese
Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)
lunedì 21 settembre 2015
Impo: Questione Protezione Civile AGGIORNAMENTI
Gentile Cittadino,
come promesso, La informo che si è conclusa alle 12,00 (circa) la riunione con il Direttore del Settore Sicurezza Integrata, Polizia Metropolitana e Protezione Civile della Città Metropolitana e relativa alla mancata iscrizione all'Albo Provinciale («Certificazione di operatività provinciale») "....a causa di una serie di inadempienze da parte del Comune".
All'incontro hanno partecipato - oltre lo scrivente - il Dirigente del Settore Provinciale dott. Grandesso Giulio e il Comandante di Polizia Locale Alessio Bosco.
Il Comandante - chiamato a fare da parafulmine per conto della Giunta in modo ingrato – ha ribadito che <<...per varie ragioni, è vero ci siamo mossi in ritardo nella presentazione della documentazione necessaria, i cui termini scadevano a fine giugno...>>.
Quando abbiamo inviato tardivamente, abbiamo sbagliato indirizzo email.>>".
Ovviamente, un parafulmine.
Il classico giochetto (scorretto) degli Amministratori scadenti:
"Quando le cose vanno bene il merito è del Sindaco o di qualche assessore alle Feste o il nulla (bene,bravo,bis), quando le cose vanno male la colpa è del Dipendente Comunale che ha sbagliato".
Piccolezze davanti alle quali rabbrividisco, visto che le note della Città Metropolitane sono state protocollate in Comune e accessibili a tutti.
Chi dorme non piglia pesci, ma almeno eviti di umiliare dipendenti Comunali in questo modo.
Ad ogni modo, il decreto Regionale prevede l'obbligo, di dimostrare, entro il 30 giugno di ogni anno, il mantenimento dei requisiti necessari per l'operatività nell'ambito del Sistema Regionale e Nazionale di protezione Civile (art. 6 del Reg. reg. n. 9/2010) e questo non è avvenuto.
E il termine del 30 giugno di ogni anno è perentorio, pena l'automatica dichiarazione di non operatività e la possibile sospensione/cancellazione dall'Albo dell'Organizzazione iscritta.
La questione Cassinese è complessa e la Protezione Civile di Cassina dè Pecchi non è un'Associazione ma bensì un "Gruppo" a cui Capo c'è il Sindaco.
Pur essendo Consigliere di Minoranza ho scelto di essere presente a quest'incontro nell'interesse pubblico.
Per il bene di Cassina: che non può essere una cosa di parte, come vi vogliono far credere, ma di tutti i Consiglieri Comunali.
il Dirigente della Città Metropolitana ha assicurato che <>
Ha poi ammesso che <<...è difficile, perchè il decreto Regionale non è discrezionale e parla di termine perentorio, pena decadenza e automatica dichiarazione di non operatività del Gruppo di Prot.Civ...>>.
Nei prossimi giorni andrò in Regione.
Intanto ho chiesto e ottenuto la disponibilità della Città Metropolitana a tenere Corsi di Formazione per il gruppo di Prot Civ, per continuare a valorizzare il Servizio e i volontari.
Nell'interesse di tutti sarà utile conoscere la complessa legislazione in materia di Prot Civile.
Nella prossima email, alcune riflessioni politiche che ho volutamente tenuto fuori dalla presente email, che ha un fine unicamente di rendicontare l'incontro avvenuto stamani.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
3357992244
@AndreaMaggio76
come promesso, La informo che si è conclusa alle 12,00 (circa) la riunione con il Direttore del Settore Sicurezza Integrata, Polizia Metropolitana e Protezione Civile della Città Metropolitana e relativa alla mancata iscrizione all'Albo Provinciale («Certificazione di operatività provinciale») "....a causa di una serie di inadempienze da parte del Comune".
All'incontro hanno partecipato - oltre lo scrivente - il Dirigente del Settore Provinciale dott. Grandesso Giulio e il Comandante di Polizia Locale Alessio Bosco.
Il Comandante - chiamato a fare da parafulmine per conto della Giunta in modo ingrato – ha ribadito che <<...per varie ragioni, è vero ci siamo mossi in ritardo nella presentazione della documentazione necessaria, i cui termini scadevano a fine giugno...>>.
Quando abbiamo inviato tardivamente, abbiamo sbagliato indirizzo email.>>".
Ovviamente, un parafulmine.
Il classico giochetto (scorretto) degli Amministratori scadenti:
"Quando le cose vanno bene il merito è del Sindaco o di qualche assessore alle Feste o il nulla (bene,bravo,bis), quando le cose vanno male la colpa è del Dipendente Comunale che ha sbagliato".
Piccolezze davanti alle quali rabbrividisco, visto che le note della Città Metropolitane sono state protocollate in Comune e accessibili a tutti.
Chi dorme non piglia pesci, ma almeno eviti di umiliare dipendenti Comunali in questo modo.
Ad ogni modo, il decreto Regionale prevede l'obbligo, di dimostrare, entro il 30 giugno di ogni anno, il mantenimento dei requisiti necessari per l'operatività nell'ambito del Sistema Regionale e Nazionale di protezione Civile (art. 6 del Reg. reg. n. 9/2010) e questo non è avvenuto.
E il termine del 30 giugno di ogni anno è perentorio, pena l'automatica dichiarazione di non operatività e la possibile sospensione/cancellazione dall'Albo dell'Organizzazione iscritta.
La questione Cassinese è complessa e la Protezione Civile di Cassina dè Pecchi non è un'Associazione ma bensì un "Gruppo" a cui Capo c'è il Sindaco.
Pur essendo Consigliere di Minoranza ho scelto di essere presente a quest'incontro nell'interesse pubblico.
Per il bene di Cassina: che non può essere una cosa di parte, come vi vogliono far credere, ma di tutti i Consiglieri Comunali.
il Dirigente della Città Metropolitana ha assicurato che <
Ha poi ammesso che <<...è difficile, perchè il decreto Regionale non è discrezionale e parla di termine perentorio, pena decadenza e automatica dichiarazione di non operatività del Gruppo di Prot.Civ...>>.
Nei prossimi giorni andrò in Regione.
Intanto ho chiesto e ottenuto la disponibilità della Città Metropolitana a tenere Corsi di Formazione per il gruppo di Prot Civ, per continuare a valorizzare il Servizio e i volontari.
Nell'interesse di tutti sarà utile conoscere la complessa legislazione in materia di Prot Civile.
Nella prossima email, alcune riflessioni politiche che ho volutamente tenuto fuori dalla presente email, che ha un fine unicamente di rendicontare l'incontro avvenuto stamani.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
3357992244
@AndreaMaggio76
venerdì 18 settembre 2015
PIU' SCADENTI DI COSì ....
Gentile Cittadino,
la prego di leggere questa lettera, per intero.
Tratto velocemente due argomenti fra loro collegati.
Mi informano che su FB è in corso una discussione sulla mia assenza ad una conferenza stampa convocata dal Sindaco.
La discussione agitata dal Segretario Politico del PD cassinese - e attuale consigliere comunale - oltre ad essere di una bassezza sconcertante come argomento, offre alcuni spunti che preferisco non lasciare cadere.
Onestamente, sorprende come il Segretario Politico Cassinese del maggiore Partito Politico esistente (a Cassina come in Italia) non abbia niente di meglio da fare, che criticare costantemente un membro di Minoranza.
Probabilmente questo la dice lunga sulla qualità e il livello politico nel nostro Comune.
Detto questo, a questo luminare della scienza politica che dichiara <<...oggi come in tante altre occasioni, Maggio è assente ingiustificato...>> vorrei ricordare che l'assenza di 8 mesi è conseguenza di un incidente stradale che mi ha visto coinvolto il 18 gennaio e ha richiesto una lunga riabilitazione, che mi ha tenuto lontano dal lavoro come dall'attività politica.
Giovedì scorso sono tornato in Ufficio e - spero - a breve riprenderò l'attività politico/amministrativa.
Inoltre, per definizione le Conferenze Stampa non sono rivolte a FORZE POLITICHE o GRUPPI CONSILIARI e pertanto le assenze da parte di Consiglieri sono da considerarsi OVVIE.
Soprattutto se nessuno ha verificato disponibilità dei singoli consiglieri comunali ad esser presenti, visto che mercoledì mattina alle 10,00 l'Italiano medio tendenzialmente lavora.
O almeno chi ha questa fortuna, come me.
Da Wikipedia: Le Conferenze Stampa sono eventi informativi organizzati da un organismo o ente, a cui sono invitati i mass media, per annunciare delle notizie.
Nel migliore dei casi chi ha sottolineato la mia assenza IGNORA il significato delle Conferenze Stampa (che non è una riunione) ma nel peggiore e più probabile, vi è l'intento di delegittimare la credibilità di un Amministratore, che offre il proprio impegno da 15 anni presso il Comune di Cassina (raggiungendo il 98,7% di presenze - scorsa legislatura).
E questi attacchi arrivano sempre dai meno accreditati a questo genere di critiche e sono rappresentano il punto più basso della politica, visto che se avessi potuto avrei evitato le assenze di questo 2015 e soprattutto la causa che le ha generate.
Chiudo ricordando ad ognuno di voi, che la Conferenza Stampa è stata convocata dal Sindaco relativamente alla questione Protezione Civile, sollevata nei giorni proprio dal Sottoscritto e che ha avuto il giusto rilievo sulla carta stampata.
Nella mattinata odierna, ho avuto un incontro con un funzionario del "Settore Sicurezza Integrata, Polizia Provinciale e Protezione Civile" della Città Metropolitana, nel corso del quale ho appreso che la mancata «Certificazione di operatività provinciale», è conseguenza di mancate risposte a 4 (QUATTRO!!!) solleciti da parte degli Uffici Provinciali.
L'Amministrazione Comunale ammette sul quotidiano Il Giorno <<...Per varie ragioni, è vero ci siamo mossi in ritardo nella presentazione della documentazione necessaria, i cui termini scadevano a fine giugno...>>".
Ma la BARZELLETTA non è che i documenti sono stati inviati "fuori termine" (diciamo che con questa Amministrazione è abbastanza prevedibile) ma piuttosto che I DOCUMENTI INVIATI FUORI TERMINE NON SONO MAI STATI RECEPITI DALLA CITTA' METROPOLITANA (EX PROVINCIA) - attenzione tenetevi forte - <<... nella Pec, è stato inviato un indirizzo con la parola «Città» metropolitana accentata>>.
Cioè mandano i documenti in ritardo e sbagliano indirizzo email, mettono l'accento e non rispondono a 4 solleciti.
Lunedì speriamo, che oltre le risatine sul nostro Comune, in Provincia comprendano le difficoltà oggettive di questo Comune e abbiamo pietà per la nostra Protezione Civile.
I volontari non meritano di pagare per un Comune disastrato.
Un saluto cordiale
Andrea Maggio
la prego di leggere questa lettera, per intero.
Tratto velocemente due argomenti fra loro collegati.
Mi informano che su FB è in corso una discussione sulla mia assenza ad una conferenza stampa convocata dal Sindaco.
La discussione agitata dal Segretario Politico del PD cassinese - e attuale consigliere comunale - oltre ad essere di una bassezza sconcertante come argomento, offre alcuni spunti che preferisco non lasciare cadere.
Onestamente, sorprende come il Segretario Politico Cassinese del maggiore Partito Politico esistente (a Cassina come in Italia) non abbia niente di meglio da fare, che criticare costantemente un membro di Minoranza.
Probabilmente questo la dice lunga sulla qualità e il livello politico nel nostro Comune.
Detto questo, a questo luminare della scienza politica che dichiara <<...oggi come in tante altre occasioni, Maggio è assente ingiustificato...>> vorrei ricordare che l'assenza di 8 mesi è conseguenza di un incidente stradale che mi ha visto coinvolto il 18 gennaio e ha richiesto una lunga riabilitazione, che mi ha tenuto lontano dal lavoro come dall'attività politica.
Giovedì scorso sono tornato in Ufficio e - spero - a breve riprenderò l'attività politico/amministrativa.
Inoltre, per definizione le Conferenze Stampa non sono rivolte a FORZE POLITICHE o GRUPPI CONSILIARI e pertanto le assenze da parte di Consiglieri sono da considerarsi OVVIE.
Soprattutto se nessuno ha verificato disponibilità dei singoli consiglieri comunali ad esser presenti, visto che mercoledì mattina alle 10,00 l'Italiano medio tendenzialmente lavora.
O almeno chi ha questa fortuna, come me.
Da Wikipedia: Le Conferenze Stampa sono eventi informativi organizzati da un organismo o ente, a cui sono invitati i mass media, per annunciare delle notizie.
Nel migliore dei casi chi ha sottolineato la mia assenza IGNORA il significato delle Conferenze Stampa (che non è una riunione) ma nel peggiore e più probabile, vi è l'intento di delegittimare la credibilità di un Amministratore, che offre il proprio impegno da 15 anni presso il Comune di Cassina (raggiungendo il 98,7% di presenze - scorsa legislatura).
E questi attacchi arrivano sempre dai meno accreditati a questo genere di critiche e sono rappresentano il punto più basso della politica, visto che se avessi potuto avrei evitato le assenze di questo 2015 e soprattutto la causa che le ha generate.
Chiudo ricordando ad ognuno di voi, che la Conferenza Stampa è stata convocata dal Sindaco relativamente alla questione Protezione Civile, sollevata nei giorni proprio dal Sottoscritto e che ha avuto il giusto rilievo sulla carta stampata.
Nella mattinata odierna, ho avuto un incontro con un funzionario del "Settore Sicurezza Integrata, Polizia Provinciale e Protezione Civile" della Città Metropolitana, nel corso del quale ho appreso che la mancata «Certificazione di operatività provinciale», è conseguenza di mancate risposte a 4 (QUATTRO!!!) solleciti da parte degli Uffici Provinciali.
L'Amministrazione Comunale ammette sul quotidiano Il Giorno <<...Per varie ragioni, è vero ci siamo mossi in ritardo nella presentazione della documentazione necessaria, i cui termini scadevano a fine giugno...>>".
Ma la BARZELLETTA non è che i documenti sono stati inviati "fuori termine" (diciamo che con questa Amministrazione è abbastanza prevedibile) ma piuttosto che I DOCUMENTI INVIATI FUORI TERMINE NON SONO MAI STATI RECEPITI DALLA CITTA' METROPOLITANA (EX PROVINCIA) - attenzione tenetevi forte - <<... nella Pec, è stato inviato un indirizzo con la parola «Città» metropolitana accentata>>.
Cioè mandano i documenti in ritardo e sbagliano indirizzo email, mettono l'accento e non rispondono a 4 solleciti.
Lunedì speriamo, che oltre le risatine sul nostro Comune, in Provincia comprendano le difficoltà oggettive di questo Comune e abbiamo pietà per la nostra Protezione Civile.
I volontari non meritano di pagare per un Comune disastrato.
Un saluto cordiale
Andrea Maggio
lunedì 14 settembre 2015
LA PROTEZIONE CIVILE SI SCIOGLIE, DIMISSIONI IN MASSA DEI VOLONTARI.

UNA LETTERA DI FUOCO CONTRO IL SINDACO DA PARTE DEI VOLONTARI DELUSI E UMILIATI DALLA CIALTRONERIA AMMINISTRATIVA (Dimenticanze e inadempienze)
DALLA LETTERA - CONDIVISA DAL NUCLEO STORICO DELLA PROTEZIONE CIVILE - APPRENDIAMO CHE LA DECISIONE E' CONSEGUENZA DEL FATTO CHE "...AD OGGI IL COMUNE NON SI è ATTIVATO PER PRESENTARE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER IL RINNOVO PER L'ANNO 2015, COME PIU' VOLTE RICHIESTO DALLA PROVINCIA DI MILANO, NONOSTANTE I TERMINI DI PRESENTAZIONE FOSSERO SCADUTI IL 30 GIUGNO SCORSO".
Stupisce come l'Amministrazione coinvolga - ad ogni manifestazione ed evento (San Fermo, recentemente) - i volontari della Protezione Civile nei servizi per il territorio, ma si dimentica di presentare la documentazione sollecitata dalla "Provincia" facendo decadere l'iscrizione.
"Uniti per Cassina" è vicino alla Protezione Civile di Cassina, che tanto ha fatto per il nostro territorio e faremo il possibile per recuperare la struttura locale.
Abbiamo già preso contatti con i referenti provinciali e nelle prossime ore avremo incontro per verificare le possibilità di superare le inadempienze del Comune e recuperare una realtà importante.
Le Amministrazioni scadenti si dividono in due: inutili e dannose.
Comincio a pensare che il nostro Comune si trovi nella seconda fattispecie.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
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