giovedì 23 aprile 2009

SEGNALAZIONE

Scrivo per segnalare un fatto grave e increscioso avvenuto sul territorio Cassinese, del quale sono venuto recentemente a conoscenza.

Nei giorni scorsi, presso i parchi zona Casale e zona Unes si sono verificati avvelenamenti di due cani, con l'assunzione da parte di gli stessi dì veleni, probabilmente amalgamati a veicoli alimentari (polpette, cibo per animali...).

Il fatto non appartiene alla nostra cultura locale e, soprattutto, non dovrebbe verificarsi mai e in nessun contesto. Vi prego di dare seguito a questa segnalazione attraveso controlli nei limiti delle vostre possibilità.

Grazie. Distinti Saluti

giovedì 5 febbraio 2009

44 esima

Egr.Cittadini…

….adesso il Sindaco deve dare le dimissioni…!!!

Non essendo stato approvato il Bilancio, la seduta di Consiglio Comunale del 19 gennaio è divenuta l’atto conclusivo di una legislatura fallimentare e ai sensi dell’art.141 del D.lgs 267/2000, sarà un decreto del Presidente della Repubblica, emanato su proposta del Ministro dell'Interno, a sciogliere il Consiglio Comunale di Cassina dè Pecchi e mandare tutti a casa.

Invero, il termine d’approvazione del Bilancio previsto all’art.151 del TUEL (entro il 31.12) è stato differito di 3 mesi, sempre con provvedimento del Ministero degli Interni.
Che detta così, potrebbe far illudere qualche d’uno, che ci sia del tempo per approvarlo.

Ma i quattro anni e mezzo di mal governo hanno talmente disintegrato la coalizione che vinse nel 2004, che da Maggioranza Consiliare è divenuta Minoranza e l’esito negativo di questa fondamentale votazione, ha costretto il Sindaco – con un ‘leggero’ ritardo di 2 anni – ad annunciare le sospirate

DIMISSIONI

E meno male che quella sera, la parola “dimissioni” fuoriuscì dalla bocca del Sindaco in persona, per giunta davanti ad una sovraffollata platea, perché se fosse uscita nuovamente dalla bocca del brutto cattivone autore di questo scritto, chissà a che piagnistei avremmo assistito…

Pertanto, a meno che il Sindaco cambi idea (…e non dimentichiamo, che in Politica la poltronite è una malattia diffusissima) arriverà presto un Commissario Prefettizio, che manderà avanti l’ordinario e accompagnerà Cassina elle prossime Elezioni di Giugno.
Non era mai successo nella Storia del nostro Comune, ma niente (e nemmeno un Commisario) può esser più dannoso di quest’Amministrazione.

Mentre l’ultimo Consiglio (19 gennaio), oltre ad essere stato l’epilogo di una Legislatura, ha rappresentato uno spettacolo indegno, feroci battibecchi tra ex alleati della catastrofica “Compagnia della Tristezza”. In altre parole, regolamento di conti tra ex compagni condito da disprezzi personali (tradotti in esposti alla Magistratura) di proporzioni spaventose.
Io ho fatto da spettatore ad una partita tutta interna alla “Compagnia della Tristezza”:
………da una parte “chi ha fallito e faticosamente lo riconosce”
……….dall’altra “chi ha fallito ma – attenzione!! – si dichiara eticamente superiore”.
Ma non è finita, perché in tutto questo c’è anche l’aspetto tragi-comico, ossia che la seconda compagine, costola della “Compagnia della Tristezza” si presenterà alle Elezioni tra qualche mese, offrendosi come “nuova, cambiata e eticamente migliore”. Adesso vanno di moda queste parole…non hanno ancora smesso di fare disastri, che già studiano come farsi rieleggere, incredibile.
E davanti a tutta questo squallore, come potrei stupirmi davanti ad un Sindaco, che dopo aver annunciato le dimissioni, cambi idea standosene incollato alla poltrona, giustificando la sua permanenza con la classica formula, rimango “…per il bene di Cassina” ….??
D'altronde, chi fonda le radici di una legislatura nella conservazione del potere, ha smesso di stupirmi e il VERO bene del Paese sarebbe stato quello di redigere un Bilancio di fine stagione, il più possibile concordato con la Minoranza Consiliare divenuta nel frattempo Maggioranza, approvarlo con i voti di quest’ultima e rassegnare le dimissioni un attimo dopo la sua approvazione.
E allora, per il bene del Paese, avremmo avuto un Bilancio.
E non un Sindaco sfiduciato, ancora seduto in Poltrona.
Saluti….

43 esima

Egr. Sindaco,

è inutile dirLe quanto mi abbia deluso, per non aver voluto/potuto/saputo ricoprire, se non in sporadiche occasioni, il ruolo di Primo Cittadino.

La mia delusione non è affatto un mistero, anzi è cresciuta nei mesi con tutte le argomentazioni che non mancherò di ribadire in seguito.

In questo mio 43esimo scritto, piuttosto, mi premeva dirLe che mi sarei aspettato da parte sua una dichiarazione a seguito del “dietrofront” sui parcheggi a pagamento nel nostro Comune.
Sin dal primo giorno del mio mandato, ho contrastato questa nuova Regolamentazione di Parcheggi, con gli strumenti messi a disposizione dal Regolamento Consigliare (interpellanze, interrogazioni ecc) convinto insieme a numerosi Cittadini, che il provvedimento fosse insufficiente e illogico rispetto al problema che si prefiggeva di risolvere.

Dai banchi della Maggioranza, infatti, si è continuato a sostenere, incredibile ma vero, che far pagare i Cittadini sarebbe servito a disincentivare il traffico in Paese di pendolari di Comuni limitrofi.

Fermo restando il diritto ad esprimere le proprie idee, non sono ancora riuscito a capire come sia stato possibile sostenere una tesi così strampalata. Rispetto le vostre decisioni, ma come dissi in Consiglio Comunale, lo ripeto in questa lettera…ci sono delle cose, che con tutto il buon senso, nemmeno colui che si è nominato “il miglior Assessore degli ultimi 30 anni” è riuscito a spiegarci.

E oggi che anche Lei, se pur con qualche anno di ritardo, riconosce l’inutilità di quel provvedimento mi chiedo: perché invece di ironizzare sulle mie obiezioni consiliari e previsioni circa il fallimento della nuova Regolamentazione dei Parcheggi non Le prese in considerazione sin da subito ?

Tutto sommato, ritengo che un prestanome politico non abbia nemmeno l’autonomia per poter ammettere responsabilità, errori e dichiarare “…si, effettivamente devo riconoscere che le osservazioni del Consigliere Andrea Maggio non erano sbagliate..”.
Non erano affatta “scenari apocalittici
Deve ancora nascere il Sindaco che ammetterà un fallimento, anche solo in un singolo provvedimento.

La responsabilità è sempre degli altri, chi c’era, chi deve ancora venire, nel peggiore dei casi la responsabilità si può sempre scaraventare sugli Uffici Comunali (Cooperative docet)
Contrariamente a quanto sostiene, l’Amministrazione successiva sarà gravata da importanti e veriegate incrostazioni, tra le quali spiccano i debiti contratti con prodotti finanziari terrificanti, che da vera Masochista ha tentato di rinegoziare ulteriormente…Non Le bastavano questi interessi passivi???

E’ almeno un anno che questa Amministrazione non ha più motivi validamente dichiarati per proseguire, spero riusciate (come nel caso dei Parcheggi) a rimuovere le vergogne disseminate qui e là.
Penso a Lei e mi viene in mente uno dei tanti Giapponesi rimasti per anni in qualche atollo sperduto del Pacifico che ha continuato a combattere una guerra finita da tempo.
Se solo il suo personale orgoglio si fosse affievolito e si fosse attenuata la sete di potere di qualche uomo ombra semi-nascosto dietro telone nero di questa triste Amministrazione, ci saremmo risparmiati almeno 2 anni di agonia, che hanno fatto tanto male al paese.

Buon per Lei” (…e solo per lei) che riesce stare incollata lì senza fare nulla.

E infine, la ciliegina sulla torta, è rappresentata dal provvidenziale intervento di qualche
Consigliere Comunale pronto ad accettare incarichi e Assessorati “Last Minute” offrendo a questa Amministrazione qualche mese di ossigeno in cambio di 5 minuti di gloria…
“Buon per Loro” (…e solo loro) che ci riescono senza imbarazzo.

Siete ancora in troppi ad interpretare la Politica come una “gara per la conservazione del potere”.

Distinti Saluti

41 esima

Gent. Cittadino,

ho ritenuto fosse elegante non scrivere nulla circa lo squallore di accuse e offese ancora in corso, fra “compagni” iscritti al Partito Democratico.
Non dirò una parola, per adesso, nemmeno in riferimento al gravoso esposto alla Magistratura a firma dell’ex Assessore Patella, apparso come un “regolamento di conti in famiglia”, che ad ogni modo, ne lascerei volentieri giudicare ad altri l’attendibilità o meno.

Sarebbe stato più edificante per tutta la Politica, che i panni sporchi se li fossero “lavati in casa” senza troppo cinema, visto che sia pur con mille rivoli e sfaccettature e con tutte le evidenti difficoltà, il loro è formalmente un Partito con tutte le ritualità del caso….

D'altronde, credo che ai Cittadini di Cassina interessi poco sapere quanti siano i piatti che si rompano in testa fra ex compagni di (s)ventura, piuttosto vorrebbero capire, se il Partito Democratico sia oggi un Partito, se lo sia mai diventato o se, nel corso del tempo, è divenuto una brutta accozzaglia di fazioni impegnata, perlopiù, in guerre tribali incomprensibili ai non addetti ai lavori.

Ad oggi non è nemmeno chiaro se questo Partito sia rappresentato dai 3 Assessori dissidenti che recentemente hanno rimesso le loro deleghe (di cui uno, vale la pena ricordare, la Sig.ra Pierro, è moglie del segretario del PD) o dalla componente residua ancora “fedele” al Sindaco e Comunisti vari.

Si lamentano della distanza abissale che separa la Politica dai Cittadini, ma non è che facciano “qualcosa di diverso” per rendersi comprensibili …

Ad esempio, cosa ne pensa se dopo una disastrosa legislatura passata a sonnecchiare – gomito a gomito – insieme al Sindaco, tre Assessori con un sussulto di “non so cosa” prendono a pochi mesi dal ritorno al voto, le distanze dalla politica di un’Amministrazione, che loro stessi hanno tenuto – disgraziatamente per il nostro Comune – in piedi per 40 mesi …??

Semplice… adesso che la barca è affondata, cercano disperatamente ciambelle di salvataggio e creano una rete di Cittadini chiamata “Etica e Cambiamento“.

Avete letto bene e non è una barzelletta.

Sono quindici anni che Cassina è governata dal Centro-Sinistra e adesso cambiano la casacca e ci vengono a parlare di cambiamento, etica e mix di paroloni frullati insieme, tanto da riempirsi la bocca.
Oltre il danno la beffa….ma ci sarà pur un limite…

Il vero cambiamento è che alcune persone smettano di fare politica, senza riciclarsi altrove presentandosi come nuovi.

Mi viene in mente Veltroni, dopo 35 anni di politica attiva, dopo aver indebitato il Comune di Roma, pensò che cambiare casacca qualche giorno prima di tornare al voto potesse renderlo nuovo.

Sappiamo com’è andata….

40 esima lettera

Egr. Cittadino,

è arrivato a compimento il fallimento del “Progetto Cassina-Sant’Agata” che recentemente si + concretizzato con le dimissioni rassegnate a distanza di qualche ora, da tre Assessori vogliosi di prendere le distanze dall’esecutivo. Anche loro.
Le nuove diserzioni si accodano alle 3 (un Assessore e di due Consiglieri Comunali) avvenute prima che la barchetta affondasse nella vergogna e ognuno di queste ha una storia a sé, differente dalle altre due.
Se non è chiaro quanti Cittadini siano interessati alle mie lettere, certo è che non sarà dilungandomi nel raccontare guerre tribali (litigate da Bar, capricci, sgambetti, schiamazzi e giochetti pseudo-politici) con cui la coalizione di centro sinistra ha “illuminato” la vita politica Cassinese in questi 4 anni e mezzo, ad attrarre la vostra attenzione.

Per questo, mi limiterò a dire semplicemente che una delle dimissioni è dovuta ad “un rapporto di fiducia con Sindaco” improvvisamente (sic!) venuto a mancare, un’altra ha segnalato una non meglio precisata “incompatibilità” forse politica, che riscontrata dopo 40 mesi di errori insieme è quantomeno commovente e l’ultima – vero fiore all’occhiello di questa ennesima barzelletta regalataci dalla “Compagnia della Tristezza” – arrivata per e-mail e senza firma, apparso in un primo momento come lo scherzo di qualche mattacchione, che si “riservava di motivare la decisione in seguito”.

Capito, ci deve pure pensare.
A mio avviso, potrebbe evitare questa inutile fatica, visto che non serve a nessuno.

Quando la barchetta comincia ad affondare e non certo in un limpido mare, le ragioni del “fuggi-fuggi” sono abbastanza chiare e non serve, che dopo l’87% della legislatura trascorso tra sbadigli strazianti, qualcuno apra gli occhi e ci venga a raccontare qualcosa che immaginiamo da tempo.
Fra i molti misteri di questa legislatura, almeno una certezza l’abbiamo avuta sin dall’inizio.
L’ho scritto su buona parte delle 39 lettere precedenti alla presente e detto fino alla nausea (purtroppo anche personale): l’attuale Amministrazione è stata la più scadente delle tre consecutive esperienze di centrosinistra nel nostro Comune.
Oggi che fanno a gara a chi è più lesto a prender le distanze da quest’Amministrazione, li guardo intenerito, mentre rinnegano ciò che fino a ieri difendevano ciecamente.

Mi chiedo quali possano essere le differenze, tra chi dopo 40 mesi di pessima Amministrazione abbandona una barchetta pronta ad inabissarsi e chi – forse e lo sapremo a breve – sceglierà di starsene inchiodato alla propria poltrona, emulando l’orchestra del Titanic, continuando a suonare nel salone di prima classe, col sorriso fra le labbra, illudendosi di distrarre e calmare i passeggeri.
Sia quest’ultimi sia i disertori sono parte della “Compagnia della Tristezza” e la prossima primavera, una disfatta elettorale li attenderà qualunque casacca indosseranno e dietro qualunque nome vorranno nascondere la disastrosa legislatura.
E’ cominciato l’ultimo capitolo di quest’Amministrazione, che a parer mio sarebbe dovuta finire almeno 2 anni fa, con le dimissioni di un Sindaco, che il ruolo di primo Cittadino lo ha esercitato poco e male.
Distinti Saluti

venerdì 14 novembre 2008

39 esima

Gentile Cittadino,

con questa breve lettera intendo spiegare, il perché del mio impegno a favore della petizione popolare, con cui i Cittadini firmatari chiederanno all’Amministrazione Comunale di riconsiderare la decisione, di ubicare mini appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica, all’interno della struttura oggi sede della biblioteca Comunale (via Michelangelo).

Il territorio di Cassina dè Pecchi offre ambiti più indicati ove poter inserire questi appartamenti di residenza pubblica, senza che venga svilito il finanziamento (1 Milione di Euro) che Regione Lombardia ha stanziato per migliorare le condizioni insediative del nostro Comune

La scelta di riqualificare questa struttura, dando luogo ai nuovi micro-appartamenti di Edilizia Pubblica, si mostra innanzitutto priva di una logica urbanistica coerente con il tessuto urbano esistente.

Non serve essere un genio in Pianificazione Ambientale, per capire che l’ubicazione di alloggi “popolari” a ridosso di un Asilo Nido, di una scuola Media, una piscina e una Ludoteca, non certamente una decisione lungimirante.

Basterebbe la conoscenza del territorio, che è il vero punto di partenza per un corretto utilizzo dello stesso.

Ancor prima di sapere a chi saranno assegnati questi alloggi (argomento che interessa, chissà perché, ad altri in Consiglio Comunale) mi chiedo come ci possa illudere, che questi alloggi pubblici (tra 10/15 anni) non diventino fatiscenti come la tradizione di questo Comune insegna.

Andate a vedere come sono ridotti gli stabili di proprietà Comunale, ma fate attenzione a non starnutire sulle loro pareti.

Ci vuole poco, per vederseli sbriciolare sotto gli occhi.

Tutto questo, mentre la Casa Albergo (Centro Diurno Borsellino di via Mazzini) ai tempi realizzato per andare incontro ad esigenze abitative delle fasce deboli, oggi è invece occupato da varie attività, tra le quali, di Polizia Locale.

Un giorno -chissà- mi spiegheranno, che c’entra la Polizia Locale con “esigenze abitative delle fasce deboli”.

Come fantasia, questa Amministrazione, non è proprio “seconda a nessuno”.

Distinti Saluti.

INTERROGAZIONE PARCHEGGI A PAGAMENTO

Chiedo al Sindaco e/o al competente Assessore:


- chiarimenti circa le intenzioni di questa Maggioranza, rispetto all’infausta previsione di parcheggi a pagamento nella Piazza antistante la Stazione della Metropolitana e in Via Matteotti;

Durante il Consiglio Comunale di Martedì 28 Settembre, nel corso dell’ultimo punto all’O.d.g., ho avuto modo di esprimere la mia contrarietà ad ogni eventualità in merito, cosa che invece (e PURTROPPO) non è emersa nei propositi della Maggioranza;

A distanza di circa due mesi da quella seduta Consiliare e passati addirittura più di 150 giorni dal nostro insediamento, ancora oggi le intenzioni di questa Maggioranza appaiono ancora come un folto mistero.

Sia a buona parte di questo Consiglio Comunale. Sia per la Cittadinanza tutta.

Nell’intento di lanciare un messaggio chiaro ed inequivocabile ai Concittadini, chiedo:

SE non sia il caso di ripristinare un’adeguata segnaletica orizzontale di colore bianco, a delimitazione degli stalli di sosta in dette aree (come previsto dall’art 40 del D.Lgs. 30.04.1992 N° 285 e dall’art. 149 del relativo Regolamento).

Mi chiedevo infine, SE l’impresa esecutrice delle “strisce blu” è stata pagata?

O se invece la nostra Amministrazione ha per sua grande fortuna trovato un’impresa che lavora gratis…cosa graditissima dai contribuenti, ma assai improbabile…

Quindi, ahimè, la soddisfazione che provo nel veder ancora gratuiti i parcheggi in questione, non elimina il timore d’esser di fronte ad un nuovo spreco di denaro pubblico…

Ai sensi del Regolamento Comunale, si richiede

VITTORIA: NO AI PARCHEGGI A PAGAMENTO

Un plauso ai Cassinesi, che sottoscrivendo a migliaia la PETIZIONE contro l’istituzione di “parcheggi a pagamento anche per i residenti”, hanno espresso un NO inequivocabile di fronte all’ennesima furberia.

Il primo risultato è stato veder “restituiti” a regime gratuito 42 stalli di sosta, ubicati in un Piazzale della Metro fino ad oggi desertico, perché a pagamento per tutti.

Prego la notte perché rimanga vuoto e vedrete, che a quel punto, anche questa vergogna si cancellerà.




L'arrivo della stagione soleggiata ha forse illuso Sindaco e Assessori del nostro Comune, di poter derubricare la risoluzione della "questione via Don Gnocchi" ad argomento di secondaria priorità.La situazione in cui versa questa strada, oggetto di Interpellanze Consiliari del Consiliere Maggio Andrea, rischia di non far dormire sogni tranquilli agli "autori di questa vergogna". E' bene ricordare, infatti, che tutti coloro che parteciparono alla costruzione del residenziale lungo questo stagno di acqua putrida, pagarono al Comune fior-fior di oneri di urbanizzazione, affinché il Comune provvedesse alla realizzazione di una STRADA (così come definita all'art. 2 del D.lvo 30 aprile 1992 n. 285).Ogni rilascio di permesso a costruire è infatti subordinato all'esistenza di opere di urbanizzazione primaria (tra le quali strade residenziali) oppure alla previsione da parte dei Comuni dell'attuazione delle stesse nel successivo triennio.Infine, il Comune avrebbe potuto chiedere l'impegno da parte dei privati ad attuazione delle opere di urbanizzazione contemporaneamente alle costruzioni (scomputo oneri), ma avrebbe dovuto rinunciare agli oneri invece versati da parte dei costruttori.Ma siccome della strada nemmeno l'ombra e dove siano evaporati i soldoni pagati dai costruttori è un mistero, il disagio dei Cittadini residenti in questa Via non stenta a placarsi.La condizione pietosa di Via Don Gnocchi è una di quelle vergogne da accatastare insieme alle altre collezionate da questa coalizione.Da non dimenticare.

LETTERA PER SINDACO

Ill.mo Sig. Sindaco,

con la presente sono a segnalarLe la costante situazione di pericolosità lungo il controviale della ex S.S.11 est “Padana Superiore”, in località Villa Magri, in particolare in prossimità all’esistente Centro Direzionale nonché del limitrofo Asilo Nido “Joy”.


Contestualmente alla presente segnalazione, chiedo che l’Amministrazione intervenga con la collocazione di “limitatori di velocità” di tipo permanente, anche rialzamenti della carreggiata o semplici dossi, visto che la strada non è formalmente direttrice di collegamento (e perciò consentito anche dal Codice della Strada).


Occorre ridurre la velocità di tutti quei veicoli, che transitando a velocità sostenuta lungo il tratto di strada in questione, lo hanno (discutibilmente) individuato come percorso alternativo, rispetto al più trafficato e difficoltoso della ex Statale.


Ripeto, il tratto di strada non è formalmente direttrice di collegamento e l’esistenza di un Asilo lo caratterizza, con presenza costante di bambini, perlopiù inferiori a 3 anni.


Sono personalmente venuto a conoscenza, che recentemente si sono verificati eventi spiacevoli dovuti alla velocità dei veicoli.


E bene evitare che in futuro si ripetano, anche di entità maggiore.


In proposito, le ricordo che ai sensi del art.5 del D.Lgs 30 aprile 1992, nella propria qualità di proprietario della strada, è il Comune a poter emettere un provvedimento a regolamentazione della circolazione lungo le strade di propria competenza.


Sicuro di un suo riscontro per iscritto, le auguro buone ferie.

Distinti Saluti

LETTERA ALL'ASSESSORE del 28.04.08

Egr. Assessore,

questa lettera (aperta), per dirLe, che ho accolto con favore la sua disponibilità a rivisitare il Regolamento di Polizia Urbana, portandolo a nuovo passaggio Consiliare a meno di dieci mesi dalla sua approvazione in Consiglio, ma l’argomento merita di esser trattato per intero.

Adeguare i Regolamenti Comunali è cosa giusta, tanto più i Regolamenti frutto di un “copia e incolla” di un testo adottato da qualche altro Comune d’Italia, che non può rispondere a pieno alle esigenze specifiche di un Territorio.

Tant’è che tornare in Consiglio, ammettendo la poca rispondenza di un Regolamento, è un gesto di indubbia intelligenza.

Detto questo, però, per non scadere nel populismo è bene non infittire troppo di mansioni, competenze e responsabilità i nostri operatori di Polizia Locale, senza aver prima chiaro se vi siano le risorse economiche adeguate ad assicurare maggiore e migliore sicurezza urbana.
Perché è facile di questi tempi “dire “chi deve fare cosa”, senza ahimè “dire come e con quali risorse” la politica intende affrontare i problemi, ad esempio, cominciando a dare mezzi strumenti e risorse adeguate rispetto ai Regolamenti che si prefigge di far rispettare.

Pertanto, prima ancora di considerare l’importante regolamentazione, che Lei correttamente propone di emendare, Le chiedo ad esempio, se l’impegno assunto da Regione Lombardia e Provincia di Milano, attraverso la fattiva collaborazione istituzionale concretizzatasi dal Protocollo d'Intesa siglato in data 27 novembre 2007, può o potrà giovare al finanziamento di progetti che riguardino il pattugliamento e la vigilanza delle aree urbane e/o delle strade, compresa la vigilanza degli esercizi pubblici e altro nel nostro territorio.

Come Lei saprà, questo Protocollo si inserisce tra le iniziative previste dalla Legge Regionale sulla Sicurezza (n. 4 del 2003) in cui si stabilisce che «la Regione, attraverso strumenti finanziari integrati, concorre con gli enti locali alla realizzazione di progetti finalizzati a garantire la sicurezza urbana, a promuovere e realizzare, mediante accordi di collaborazione istituzionale, politiche integrate per la sicurezza urbana e il sostegno alle vittime della criminalità»nel caso specifico, ha dato il via al programma «Prevenire e Proteggere» e nel caso specifico, il Protocollo ha dato luogo al programma <> al quale centinaia di Comuni hanno aderito.

Le chiedevo, in altre parole, se Cassina accederà alla quota-parte dei 850.000 Euro stanziati dalla Regione e ai 150000 Euro messi a disposizione dalla Provincia per il finanziamento di progetti validi, inerenti la sicurezza nei Comuni e nel caso di una risposta affermativa, vorrei sapere quali.
Certo di una sua risposta, che non farà mancare in Consiglio Comunale, porgo i miei distinti saluti

DOLCE DORMIRE....

Lo scorso Consiglio Comunale ho chiesto alla Giunta, quale soluzione si prospettava per la “questione Golfi”, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Ho proseguito, chiedendo del Piano di Illuminazione e il deficit di programmazione nel nostro Comune già segnalata nel 2004, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Ho chiesto informazioni sul passaggio da diritto di superficie a diritto di proprietà delle Cooperative, mi è stato risposto che “ci stanno lavorando, ma è difficile”. Chissà se si sono accorti, quant’è difficile per Cassina tenerli imbalsamati sulle loro poltrone.

LETTERA n° 32 del 01.02.08

Dedico questa mia 32° lettera, scritta e distribuita in paese, al recente Consiglio Comunale, convocato in prima seduta alle ore 21,00 del 28 Febbraio e, contestualmente (nell’eventualità di un mancato raggiungimento del numero legale) in seconda seduta per la sera seguente.

Nonostante il Consiglio Comunale non prevedesse all’Ordine del Giorno punti di particolare rilievo, la seduta si è protratta fin dopo le 3 di notte, perché sollecitata da una serie di interrogazioni e interpellanze, nelle quali incalzavo Sindaco e Assessori, affinché chiarissero la propria posizione rispetto a svariati temi di interesse pubblico (“Trasformazione in proprietà delle aree in diritto di superficie”, “Scadenza Concessioni del servizio distribuzione Gas”, “Aree a verde denominate Golfi” e “Piano di Illuminazione”). Ai miei quattro interventi, sono seguite due Mozioni, ossia testi sottoposti al voto dell’Assemblea e tesi ad indirizzare la politica della Giunta.

In qualità di primo firmatario di una delle due Mozioni (“per una laicità meno esasperata”), peraltro sostenuta da quasi tutta l’opposizione, intorno alle 23, ho cominciato a leggere il testo che tra i suoi obiettivi si poneva anche quello di “far pervenire al Santo Padre, il più sincero rammarico per gli episodi di intolleranza accaduti all’Università La Sapienza”.

La discussione è stata più lunga del previsto, anche a causa di qualche Assessore del nostro Comune avventuratosi in noiose e funamboliche acrobazie filosofiche, che i pochi sopravvissuti con gli occhi aperti (o quasi) hanno raffigurato come improbabili scalate sugli specchi, nell’improvvido tentativo di giustificare l’atteggiamento di 67 professori (circa l’1,4% del corpo docente della Sapienza) patetici e nostalgici sessantottini, contrari partecipazione del Papa all’inaugurazione dell’anno accademico presso l’Università La Sapienza di Roma.

La verità, è che c’è poco da filosofare e chi è disposto a tollerare le preclusioni al confronto avvenute all’Università, rende incoerenti le condanne giustamente enunciate in passato, nei confronti degli studenti fascisti, che nel 23/24 impedirono di parlare a due storici fiorentini del calibro di Salvemini e Calamandrei.
Ma con questa Giunta, gli imbarazzi non sono mai troppi e infatti, mentre i loro paladini politici nazionali si affrettavano ad esprimere “solidarietà forte e convinta a Benedetto XVI, perché nessuna voce deve tacere nel nostro Paese, a maggior ragione quella del Papa” (Prodi) e dichiarare che “ogni atteggiamento di intolleranza, compreso questo verso il Papa fa male alla democrazia e alla libertà” (Veltroni) nel nostro Comune, 3 dei 6 Assessori (Scotti-Squillaci-Patella), da veri Illuministi della Martesana, preferivano NON esprimere un voto favorevole alla mozione.

Non chiedetemi il perché, vi prego, ma non chiedetelo nemmeno a loro.

Meno male che Cassina vanta della presenza di questi 3 illuministi, in grado di indicare la retta via e invitare noi beceri oscurantisti e reazionari “a non strumentalizzare su una materia così delicata”.
Quindi, anche l’ottantaduenne Presidente della Repubblica Napolitano (“esprimo viva condanna per inammissibili manifestazioni di intolleranza e preannunci offensivi che hanno determinato un clima incompatibile con le ragioni di un libero e sereno confronto”) è sotto-sotto un conservatore e tradizionalista? O forse, l’unica differenza è che almeno lui ha smesso di aspettare la rivoluzione del Baffone? Ovviamente, anche senza il voto dei 3 illuministi democratici, il testo è stato approvato ugualmente, perché il buonsenso è cosa trasversale e non veste casacche politiche o ideologiche.

Giunti all’ultimo punto all’Od.g., mentre i gruppi Consiliari di Minoranza hanno lasciato l’aula, io ho preferito rimanere fino al termine della seduta, con il medesimo rispetto che l’aula ha mostrato per l’interpellanza, le interrogazioni e la mozione, da me lette fino all’una di notte.

D’altronde, l’esercizio del dissenso è tra le pochissime attività residue per noi Consiglieri Comunali di minoranza e uscire dall’Aula alle 3 di notte, facendo così mancare il numero legale all’unico punto rimasto da discutere, non avrebbe fatto altro che posticipare la discussione, alla seduta già convocata per la sera successiva. Sanno anche i muri, che se pur sostenuto da soli 10 dei 20 in Aula, il Sindaco è nelle condizioni di determinare una Maggioranza numerica (11 a 10) con il suo voto.

Quindi, un conto è una Minoranza consiliare che sceglie di dichiararsi indisponibile a garantire il numero legale in Consiglio, sempre e comunque, un altro conto (meno comprensibile da un punto di vista politico) è far mancare alle 3 di notte, un numero legale che mancava dalle 21…

LETTERA P.G.T. del 26/04/'8

ho deciso di dedicare questa lettera, alla curiosa decisione della Giunta Comunale di avviare il procedimento riguardante la formazione del Piano Governo del Territorio, guarda caso, a meno di un anno dalle elezioni Comunali.
Tutto sommato era prevedibile, che anche la più scadente delle tre consecutive esperienze di centrosinistra a Cassina, si preparasse l’ultimo anno di legislatura, con operazioni da campagna elettorale nel senso più nauseabondo del termine.
La Legge Regionale 12/05 impone ai Comuni dotarsi di un nuovo strumento urbanistico, il Piano Governo del Territorio (PGT), che entro il 2009 manderà in pensione il vigente Piano Regolatore.

Una delle grosse novità è che, prima che l’Amministrazione conferisca l’incarico ad un professionista esterno per la redazione degli atti relativi al PGT, è prevista la possibilità per chiunque abbia interesse (anche a tutela di interessi diffusi) di presentare suggerimenti e proposte (comma 2 dell’Art. 13 della citata Legge) a condivisione di scelte strategiche per il futuro del proprio Comune.

Direi, che se la Giunta Ginzaglio non avesse dormito tre anni e mezzo su questo argomento, sarebbe stato più semplice per Consiglieri Comunali e Cittadini cogliere le novità apportate dalla LR 12/05, cominciando sin da subito, a gettar le basi per un paese più vivo, sdoganato dalla logica di paese/dormitorio privo di anima, che una coalizione di centrosinistra con falci e martello a seguito (Progetto Cassina Sant’Agata) ha imposto per 15 anni.
Non solo hanno trasformato il paese in terreno di transito per tutti quei giovani in cerca di casa; Non solo hanno impedito ai Cittadini di veder i propri figli acquistare in Edilizia Convenzionata) come invece accade a Gorgonzola Melzo Gessate e tutti in quei Comuni il cui prezzo degli appartamenti è addirittura inferiore ai 3200 euro/mq di Cassina
Non solo, appunto.
Hanno anche assistito inermi mentre disgustose dinamiche macchiassero- e continuassero a macchiare- il percorso delle aree P.e.e.p. (Cooperative) nel nostro Comune.

E adesso, colpo di bacchetta magica, fingendo il risveglio ad un anno dal voto, avviano il procedimento del Piano Governo del Territorio.
Ma “Attenzione al grande Bluff” nascosto dietro l’angolo.

Non sarà questa l’ Amministrazione che porterà a compimento il procedimento del PGT poiché oltre al tempo necessario all’approvazione, manca l’indispensabile un’IDEA di PAESE che sia condivisa almeno tra chi siede assonnato in Giunta da 4 anni.
Ma cercheranno, ugualmente, di apparire credibili chiedendovi di presentare proposte e suggerimenti che anticipavo inizialmente (comprese le variazioni di destinazione d’uso da agricolo a residenziale), vi chiederanno d’esser partecipi a questo importante momento <<…che sia in grado di accogliere bisogni e malumori facendoli divenire soluzioni concrete a legittime aspirazioni…>>. Tradotto: Campagna elettorale.

Ma può esser credibile un “festival di sogni e promesse” avviato un anno prima delle elezioni Comunali ??
Distinti saluti…

LETTERA n° 39 del 09.09.08

Gentile Cittadino,

con questa breve lettera intendo spiegare, il perché del mio impegno a favore della petizione popolare, con cui i Cittadini firmatari chiederanno all’Amministrazione Comunale di riconsiderare la decisione, di ubicare mini appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica, all’interno della struttura oggi sede della biblioteca Comunale (via Michelangelo).

Il territorio di Cassina dè Pecchi offre ambiti più indicati ove poter inserire questi appartamenti di residenza pubblica, senza che venga svilito il finanziamento (1 Milione di Euro) che Regione Lombardia ha stanziato per migliorare le condizioni insediative del nostro Comune

La scelta di riqualificare questa struttura, dando luogo ai nuovi micro-appartamenti di Edilizia Pubblica, si mostra innanzitutto priva di una logica urbanistica coerente con il tessuto urbano esistente.

Non serve essere un genio in Pianificazione Ambientale, per capire che l’ubicazione di alloggi “popolari” a ridosso di un Asilo Nido, di una scuola Media, una piscina e una Ludoteca, non certamente una decisione lungimirante.

Basterebbe la conoscenza del territorio, che è il vero punto di partenza per un corretto utilizzo dello stesso.

Ancor prima di sapere a chi saranno assegnati questi alloggi (argomento che interessa, chissà perché, ad altri in Consiglio Comunale) mi chiedo come ci possa illudere, che questi alloggi pubblici (tra 10/15 anni) non diventino fatiscenti come la tradizione di questo Comune insegna.

Andate a vedere come sono ridotti gli stabili di proprietà Comunale, ma fate attenzione a non starnutire sulle loro pareti.

Ci vuole poco, per vederseli sbriciolare sotto gli occhi.

Tutto questo, mentre la Casa Albergo (Centro Diurno Borsellino di via Mazzini) ai tempi realizzato per andare incontro ad esigenze abitative delle fasce deboli, oggi è invece occupato da varie attività, tra le quali, di Polizia Locale.

Un giorno -chissà- mi spiegheranno, che c’entra la Polizia Locale con “esigenze abitative delle fasce deboli”.

Come fantasia, questa Amministrazione, non è proprio “seconda a nessuno”.

Distinti Saluti.

Il Consigliere Comunale

ACCOMPAGNAMENTO LETTERA n. 36 del 04.07.08

ACCOMPAGNAMENTO LETTERA n. 36

Gentile Cittadino,

accompagno questa mia lettera, con una breve risposta, che devo a chi Gentile Cittadino,

accompagno questa mia lettera, con una breve risposta, che devo a chi provocatoriamente mi chiede, quante possano essere in tutto le persone interessate a leggersi le lunghe lettere, che mensilmente mi premuro di distribuire in paese.

Se NON fosse fatta col mal celato obiettivo provocatorio, la domanda sarebbe tutto sommato valida, ma ancor prima di sapere se siano 10, 200, o 500 i Cittadini interessati alla lettura, mi piacerebbe sapere se, dalla 1° scritta nel giugno del 2004 alla presente 36° scritta 4 anni dopo, siano o no diminuite le persone, pronte ad accartocciare e buttare una lettera senza averla letta.
Basterebbe questo, in fondo attraverso queste righe parlo di Cassina non delle mie vacanze al mare o del nuovo paio di pantaloni che vorrei acquistare e quindi, anche solo per dissentire rispetto a quello che sostengo, bisognerebbe quantomeno leggere.
Poi, io che ho la buona abitudine di riportare in fondo ad ogni mio scritto, nome cognome e numero di telefono cellulare, so perfettamente che il dissenso dei Cittadini non sempre si manifesta entro i limiti dell’educazione.

Pazienza, anche quello è messo in conto.

Se non cambio testa, non cambio metodo e nemmeno numero di cellulare.

Ad ogni modo, ecco la risposta che sento di dare:

5500 fotocopie vengono distribuite trascurando completamente l’effettivo numero dei lettori, in quanto lo spirito che muove il desiderio di Comunicare ai Cittadini è rimasto intatto.

Dal giorno della mia elezione e per tutti questi 4 anni.

Senza soluzione di continuità.
mi chiede, quante possano essere in tutto le persone interessate a leggersi le lunghe lettere, che mensilmente mi premuro di distribuire in paese.

Se NON fosse fatta col mal celato obiettivo provocatorio, la domanda sarebbe tutto sommato valida, ma ancor prima di sapere se siano 10, 200, o 500 i Cittadini interessati alla lettura, mi piacerebbe sapere se, dalla 1° scritta nel giugno del 2004 alla presente 36° scritta 4 anni dopo, siano o no diminuite le persone, pronte ad accartocciare e buttare una lettera senza averla letta.
Basterebbe questo, in fondo attraverso queste righe parlo di Cassina non delle mie vacanze al mare o del nuovo paio di pantaloni che vorrei acquistare e quindi, anche solo per dissentire rispetto a quello che sostengo, bisognerebbe quantomeno leggere.
Poi, io che ho la buona abitudine di riportare in fondo ad ogni mio scritto, nome cognome e numero di telefono cellulare, so perfettamente che il dissenso dei Cittadini non sempre si manifesta entro i limiti dell’educazione.

Pazienza, anche quello è messo in conto.

Se non cambio testa, non cambio metodo e nemmeno numero di cellulare.

Ad ogni modo, ecco la risposta che sento di dare:

5500 fotocopie vengono distribuite trascurando completamente l’effettivo numero dei lettori, in quanto lo spirito che muove il desiderio di Comunicare ai Cittadini è rimasto intatto.

Dal giorno della mia elezione e per tutti questi 4 anni.

Senza soluzione di continuità.

sabato 5 maggio 2007

COOPERATIVE A CASSINA D/P

COSA DIRE, sul ricorso n. 4195/2004 proposto da Cassina 2000 (Società cooperativa a.r.l.) contro il Comune di Cassina dè Pecchi e il Consorzio Intercomunale Milanese Edilizia Popolare (C.I.M.E.P.) nei confronti di “Orchidea 2” e “Abitare a” per annullamento della determinazione n.375 del 10/05/2004??
Innanzitutto, si deve sapere, che suddetta determinazione permise al Responsabile dei servizi dell’Area Edilizia Sportello Unico Commercio del Comune di Cassina dè Pecchi, di approvare i verbali delle operazioni conseguenti al bando di concorso per l’individuazione degli assegntari di lotti in area P.E.E.P. Con questa determinazione si approvarono il verbale n. 3 del 05/03/2004 e il verbale n.7 del 07/05/2004.
Il ricorso, oltre alla Determinazione (375/2004), chiedeva di annullare ogni atto presupposto, consequenziale e connesso a questa, compresa indi la deliberazione del Consozio Intercomunale Milanese Edilizia Poplare n.105 del 23/11/2004;

Bisognerebbe fare qualche passo indietro, per avere le idee più chiare.
In esecuzione della deliberazione della giunta Comunale n.287 del 03/12/2003 e n. 290 del 09/12/2003 e delle determinazioni del responsabile del Settore Edilizia, a quei tempi, ai sensi dell’art 35 della legge n.865/1971, il Comune di Cassina dè Pecchi indisse una gara per l’individuazione di assegnatari di lotti P.E.E.P.
Il Bando riservava due lotti a cooperative che non avevano mai operato sul territorio, due lotti a cooperative che avevano effettuato un solo intervento e i ultimi due lotti a cooperative che avevano effettuato due o più interventi.

La Cooperativa ricorrente, quale cooperativa esecutrice di un solo intervento presentava per tempo la domanda di partecipazione alla gara, compilando il modulo predisposto dalla stazione appaltante.
Tale stampato comprendeva oltre alla richiesta di partecipazione alla selezione, una serie di dichiarazioni, tra le quali, l’attestazione da parte del legale rappresentante della Società, del “grado di articolazione organizzativa della struttura rappresentativa nazionale, regionale o provinciale cui aderisce la Cooperativa Edilizia o l’impresa di costruzione richiedente”.
L’Art.6 lettera f del bando prevedeva l’attribuzione di uno, due e tre punti, rispettivamente, per l’adesione all’articolazione provinciale, regionale e nazionale.
La ricorrente dichiarò di aderire alla struttura nazionale, allegando per mero scrupolo, e solo per quello, un certificato della Confcooperative Unione Provinciale di Milano, datato il 28/01/2004, attestante l'adesione di detta Cooperativa <<….alla Confcoperative Unione Provinciale di Milano e per essa alla Confederazione Cooperative Italiane, Associazione Nazionale di Categoria legalmente riconosciuta….>>.
Tuttavia, la Commissione di gara, composta da fantasiosi personaggi in cerca di gloria, nel corso della seduta del 05/03/2004, rilevava l’iscrizione della Cooperativa Cassina 2000, al grado di articolazione provinciale.
Ok, da quel momento in poi, un errore tira l'altro. Soprattutto se di errori si è golosi.
Il responsabile dei servizi Area Edilizia, Presidente della Commissione di Gara, con nota 16/03/2004, contestualmente alla richiesta di relazione descrittiva inerente ai materiali ecologici e di chiarimenti in riferimento ad alcuni soci, comunicò all’esponente che <<…dalla documentazione presentata si rileva l’iscrizione al grado di articolazione provinciale rispetto a quanto voi segnalato>>.
In risposta, la Cooperativa istante (Cassina 2000) presentò al Comune un certificato chiarificatore sul grado di iscrizione, rilasciato il 23/03/2004.
Ma chi è goloso di errori, difficilmente ci rinuncia e infatti, nella seduta del 07/05/2004, la Commissione di gara continua ad attribuire alla futura ricorrente un solo punto, in ragione della presunta adesione ad una rappresentanza provinciale, a fronte dei tre punti assegnati alle cooperative “Abitare a” e “Orchidea 2” aderenti ad una rappresentanza nazionale.
Ahi, Ahi, Ahi, ok essere golosoni di errori, ma continuare a sbagliare sulle spalle degli altri non è serio.
Infatti, "Abitare a" e "Orchidea 2" ottenendo 40 punti, si sono classificate prima di cooperativa Cassina 2000, la quale senza i 2 punti in più che meritava e riportando invece solo 38,05, non si collocava in posizione utile ai fini dell’assegnazione delle gare oggetto di gara.
Sulla scorta di questi risultati VERGOGNOSAMENTE SBAGLIATI, la Giunta comunale con deliberazione n.116 del 26/05/2004 proponeva al consorzio C.I.M.E.P. l’assegnazione definitiva, che comprendeva le cooperative “Orchidea 2” e “Abitare a” ed escludeva "Cassina 2000".
Non bisogna essere dei matematici, per capire che se a Cassina 2000 avessero dato subito 3 punti invece che 1, per l'appartenenza al grado di articolazione organizzativa nazionale e non solo provinciale, il suo punteggio non sarebbe stato 38,05 ma 40,05 e Orchidea 2” e “Abitare a” sarebbero rimaste ferme a 40.
Ma i golosoni di errori, che danno l'impressione di conoscere bene la Matematica, non hanno considerato l'orgoglio e la dignità delle persone dai loro errori umiliate.
ECCO QUINDI I RICORSI, ecco che i tempi per assegnare la terra alle cooperative si allunga, ecco che l'Assessore indica i ricorrenti come veri responsabili dei ritardi. Non ha il senso della misura e della vergogna.
La Commissione di amici e amichetti golosona di errori sbaglia, e chi ricorre per veder riconosciuti i propri diritti, per l'Assessore cosa sono? facile, dei sabotatori che ritardano le assegnazioni. Come faccia l'Assessore non si è capito, fatto sta che la predetta deliberazione e le supposte operazioni di gara sono state impugnate per i seguenti motivi:
1) ECCESSO DI POTERE PER TRAVISAMENTO DEL FATTO, CARENZA ED ERRONEITA’ DELL’ISTRUTTORIA.
2) ECCESSO DI POTERE PER VIOLAZIONE DEI PRINCIPIO DEL GIUSTO PROCEDIMENTO IN TEMA DI CHIARIMENTI E INTEGRAZIONE RISPETTO ALLADOCUMENTAZIONE PRESENTATA IN SEDE DI GARA; VIOLAZIONE DELLA LEGGE 241/1990 E DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GARE PUBBLICHE; ECCESSO DI POTERE PER VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI COLLABORAZIONE TRA PRIVATO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DEL PRINCIPIO DI BUONA FEDE
3)ECCESSO DI POTERE PER VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI PAR CONDICIO DEI CONCORRENTI
4)VIOLAZIONE DELL’ART.3 DELLA LEGGE 241/1990; ECCESSO DI POTERE PER CARENZA DI MOTIVAZIONE , VIOLAZIONE DEI PRINCIPI DI TRASPARENZA E BUON ANDAMENTO


Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia Sezione Terza, ha pronunciato nella sentenza:
<IL RILIEVO E’ FONDATO.
Il Collegio, invero, ad un più meditato esame della questione, ritiene di dover sovvertire l’orientamento manifestato, in sede di sommaria cognizione, con la pronuncia cautelare di cui all’ordinanza n. 2458/2004.
Occorre sul punto rilevare che a fronte della lex di gara, che prevedeva l’autocertificazione del requisito dell’adesione alla struttura rappresentativa nazionale, regionale o provinciale, e non anche la presentazione di documenti probatori, la ricorrente ha dichiarato l’adesione a livello nazionale, ed ha contestualmente presentato attestazione, sottoscritta dalla Confcooperative Unione Provinciale di Milano, secondo cui <<…la cooperativa è aderente alla Confcooperative Unione Provinciale di Milano e per essa alla Confederazione Cooperative Italiane, Associazione Nazionale di Categoria…>>
Orbene, se vi fosse stata incertezza interpretativa della documentazione prodotta da Cassina 2000, il Comune avrebbe dovuto effettuare accertamenti o a chiedere delucidazioni in ordine alla dichiarata alla adesione alla struttura rappresentativa, provinciale (1 punto) o Nazionale (3Punti), al fine di acclarare l’effettiva posizione della società istante.
Ma i golosoni di errori hanno scelto di limitarsi a sostenere, in modo apodittico <<…dalla documentazione presentata si rileva l’iscrizione al grado di articolazione provinciale rispetto a quando da voi segnalato>> ma si trattava di chiarire i dubbi interpretativi scaturenti dall’imprecisa formulazione del documento prodotto, facendo applicazione dell’art. 6, lettera “b”, della legge 241/90 il quale prevede il potere-dovere del responsabile del procedimento di acquisire d’ufficio ogni elemento utile per la decisione finale, introducendo un sistema di relazione tra Pubblica Amministrazione e privato ispirato al principio della collaborazione nella conduzione della fase istruttoria (Cons. Stato,IV,17/12/1998, n.1815; Cons.Stato, V, 11/01/2002, n.133; TAR Piemonte, II, 30/11/2001, n,2248)
L’inosservanza di tale regola ha determinato, nell’operato dell’ENTE, il denunciato vizio di carenza ed erroneità dell’istruttoria, rendendo illegittime le operazioni di gara e la connessa deliberazione della giunta Comunale nonché, in via derivata, la conclusiva deliberazione del C.I.M.E.P., impugnata con atto di motivi aggiunti.
Per tutte queste considerazioni, fatte dal Tribunale Amministrativo Regionale, il ricorso è stato accolto. Proprio così, accolto con assorbimento delle motivazioni non esaminate.
Per effetto di ciò, Cassina 2000 ha ottenuto 3 punti anchicchè 1, e da 38,05 è passata a 40,05 catapultandosi prima nelle graduatoria.
Tutto questo per dire cosa?...innanzitutto che i golosoni di errori a Cassina dè Pecchi non dovrebbero mettere più piede, poi che sbagliare è umano ma perseverare ha del diabolico.
Onore alla caparbietà giudiziaria ha chi ha creduto in una battaglia, lunga, ma che ha salvato la dignità difronte a persone incapaci di garantire perfetti funzionamenti della macchina pubblica.

POLITICHE GIOVANILI

...sarà che le politiche per i giovani sono purtroppo ancorate a vecchie e illusorie logiche, forme di protezione o di sussidio, che forse hanno rappresentato per qualcuno un implicito invito alla passivita.
Forse.
Ma orientare le iniziative in maniera tale da sollecitare la responsabilità dei giovani attraverso l'offerta di molte opportunità.
Innanzitutto contrastare l'abbandono scolastico attraverso una pluralita' di possibilita' e facilitare il rapporto con il mercato del lavoro.

NO ALLA COMMISSIONE

Non sarei mai stato favorevole ad una Commissione "azzeccagarbugli".
Non era mistero la mia contrarietà in merito all'istituzione di una Commissione, con il dichiarato obiettivo di fare chiarezza rispetto ad una vergognosa vicenda tutta Cassinese, ma che nel concreto poteva aprire scenari diversi. E nascondere, intenzioni "maligne".
Ovviamente, non era la chiarezza a farmi paura. Ma una chiarezza "sommaria", utile ad azzerare lo stato delle cose. Annullare il bando. Cominciare da capo.
La questione Cooperative a Cassina era diventata COMUNQUE SAREBBERO ANDATE LE COSE una delle pagine più buie della Storia del Paese.
COMUNQUE SAREBBERO ANDATE, perché come ho già ebbi modo di scrivere attraverso una lettera al Sindaco (la quale è stata peraltro letta e commentata da più parti), l’atteggiamento politico di questa e la scorsa Amministrazione ha ha compromesso la permanenza in Paeseper di molte persone .
Per lo più giovani esiliati, costretti a cercare casa altrove.
da solo sono riuscito a redigere una lista di 81 Giovani, appena trasferiti o prossimi alla partenza. Oggi sarebbero molti di più.
Tutto questo per dire che il dramma non solo esisteva, ma esiste ancora oggi ed è di proporzioni inquietanti. Mentre noi perdevamo tempo a chiaccherare su Commissioni inutili, per altri ragazzi si avvicinava il momento di abbandonare il paese. Fare fagotto e partire a causa dei troppi egoismi.
L’istituzione di una Commissione (SOPRATTUTTO SE CONSILIARE E NON COMUNALE) che analizzasse e valutasse le attività svolte, correttezze formali e sostanziali sarebbe stata si legittimata ai Sensi dell’Art. 26 comma 7 dello Statuto Comunale ma il timore di perdere di vista le reali priorità per una buona Amministrazione e per molti Cittadini da essa Amministrati, era troppo forte.
Una Commissione Consiliare, composta quindi internamente al Consiglio Comunale, non avrebbe avutio competenze adeguate per sbrogliare questa complicata matassa.
Se qualcuno lo avesse ritenuto opportuno avrebbe potuto promuovere iniziative giudiziarie in sede penale. Ma questo solo in un secondo tempo.
Non volevo con quel voto, dimenticare che il vero interesse di un consiglio comunale responsabile non era quello di puntare il dito su chi aveva commesso errori, ma piuttosto di accellerare e aiutare chi ha ragione in questa vicenda, applicando le Delibere in essere, e le successive sentenze del T.A.R.
Quindi non ritenendo opportuno regalare a questa Amministrazione ulteriori elementi, utili a giustificare vergognosi ritardi, ho preferito Astenermi dal vatare questa mozione. Pur sapendo che la mia astensione equivaleva la bocciatura.

IL PIU' GRANDE NEMICO DELLA LIBERTA' INDIVIDUALE E' L'INDIVIDUALISMO STESSO.

Sono anche io convinto, come Bagnasco, che nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della persona umana non vi è più un criterio di giudizio per valutare il bene e il male e quando viene a cadere un criterio oggettivo per individuare il vero e il falso, l’unico criterio o il criterio dominante è PURTROPPO il criterio dell’opinione generale.
E come negare che al quel punto diviene arduo dire dei no...!?
Oggi, andare contro il senso comune della maggioranza, dicendo dei no ai Dico significa scontrarsi con l’opinione illuminata e democratica.
Significa avere il coraggio della coerenza, che in molti tacceranno di essere contraria ai sacrosanti diritti dell'uomo, dei buoni sentimenti e della libertà degli individui
Un Domani però, questa stessa inclinazione "illuminata" potrebbe prodursi per altri diritti che (sempre grazie a Dio) ancora oggi ci appaiono delle bestemmie.
Se viene a cadere il criterio antropologico dell’etica che riguarda la persona, che è anzitutto un dato di natura e non di cultura, dire dei “no”diventa veramente complicato.
Può essere l’opinione comune, predominante, a stabilire qual è il limite non valicabile, oltre il quale la natura umana può torcersi e sacrificarsi irreparabilmente alla libertà dei singoli individui ?
NO. NO.

SI AL FAMILY DAY

Tutto è cominciò con la scorta assegnata a Monsignor Bagnasco, nuovo presidente della CEI, il 2 aprile dopo le sue dichiarazioni contro i Dico e dopo che a Genova erano comparse alcune scritte "Bagnasco, vergogna". In un mese si è assistito all’intollerabile escalation di scritte sempre più pesanti, talvolta firmate con la stella delle Brigate Rosse. Non è mancata neppure la busta contenente un proiettile, recapitata a Bagnasco, in pieno stile di avvertimento mafioso.
Per chi è contrario alle prese di posizione della Chiesa e dei Vescovi Italiani esistono metodi civili e democratici per esprimere il proprio dissenso.
Ma c'è un clima intollerante, con il preoccupante obiettivo di indebolire una cultura consolidata, tradizionale, di Famiglia.
Due casi concreti su tutti:
una coppia di fratelli di Lipsia che convivono e hanno avuto figli e il partito olandese dei pedofili che vuole legalizzare il rapporto sessuale tra adulti e minori. GRAZIE A DIO questo ci scandalizza ancora. Ma fino a quando?
Oggi l’incesto e la pedofilia sono ancora avvertiti dalla pubblica opinione come riprovevoli, ma è solo il sentimento della maggioranza e come tale può evolvere e cambiare. Il vero rischio è che un giorno potremmo non scandalizzarci più e a non riuscire a dir NO convinto alla coppia di Lipsia o ai pedofili olandesi.

domenica 29 aprile 2007

PARCHEGGI A PAGAMENTO

Egr. Assessore,

il Consiglio Comunale di Martedì 28 Settembre 2004, mi diede la prima occasione per esprimere la mia contrarietà all’istituzione di parcheggi a pagamento nella Piazza antistante la Stazione della Metropolitana. Nessuno volle entrare nel merito di un argomento così importante, in quei giorni eravate troppo concentrati nelle vostre zuffe interne per “una equo-solidale spartizione cencelliana di Assessorati e relative deleghe”.
Però, dopo circa due mesi da quella seduta Consiliare, pensai che 150 giorni fossero sufficienti a giustificare un nuovo passaggio consiliare, perlomeno utile a "farvi uscire allo scoperto”.
Attraverso un’interpellanza, invitai la Giunta a chiarire la propria posizione davanti il Consiglio Comunale, e quindi il Paese, rispetto l’istituzione dei parcheggi a pagamento.
Provocatoriamente, chiesi se non fosse il caso di ripristinare adeguata segnaletica orizzontale di colore bianco, che delimitasse gli stalli di sosta nella Piazza antistante e retrostante la Stazione della Metropolitana.
L’onere di formulare questa risposta in Consiglio Comunale fu suo e mi disse che “non è possibile lasciare la situazione come ora…la piazza della metrò è diventata il parcheggio di tutti gli abitanti dei paesi limitrofi, ove i parcheggi invece sono a pagamento”.
Non si spiega, forse perché non c'è nessuna logica ad accompagnare il provvedimento, cosa c’entra tutto questo col far pagare il parcheggio ANCHE AI CASSINESI?
Lei mi vuole dire, che per evitare che i Cittadini dei paesi limitrofi continuino a parcheggiare a Cassina, la migliore soluzione è quella di togliere un diritto ai Cassinesi?
O Lei scherza, o questo funambolismo mentale le garantirà la candidatura al
Guinness World Records per l'idea più brillante e innovativa.
Complimenti, ma il mio modestissimo parere è che si sia fatta un po’ di confusione, tra “paese dormitorio” (caratteristica non proprio encomiabile di parecchie periferie di grandi città, perlopiù mal governate come Cassina) e “cittadini addormentati” (pronti a battere le mani ad ogni tassa sulla testa).
Mi sorprende, che queste leggerezze vengano commesse proprio da Lei, capace di definirsi in Consiglio Comunale “il migliore Assessore degli ultimi 30 anni”. Non necessita una memoria trentennale, per aver legittimi dubbi sul fatto che negli ultimi tre decenni, la politica Cassinese abbia prodotto qualcosa di meglio.
E' assurdo covare queste illusioni.
Comunque, quando dissi che era << …immaginabile in futuro ritrovarsi una Piazza antistante la Stazione della Metrò mezza vuota perché a pagamento>> mentre i parcheggi delle vie limitrofe destinati al posteggio dei soli residenti <<…sarebbero stati oggetto di una caccia quotidiana da parte dei pendolari>>.
Intendevo proprio questo!!! (vedi foto allegata)

UNA GRANDE VERGOGNA

<<..Sogno da tempo una corretta regolamentazione che disciplini l’intera materia concernente la Comunicazione rivolta ai Cittadini da parte dell’Amministrazione Comunale. Ho sognato che il Periodico adesso fra le sue mani, sfruttando le enormi potenzialità insite in ogni imparziale strumento di informazione, potesse un giorno divenire più utile ai Cittadini e un po’ meno al Sindaco e Assessori. Ho sognato, dopo una mia Interpellanza a riguardo, che infine si potesse trasformare in contenitore di verità condivise e non di semplici racconti, per di più di una sola parte politica.
Ma ho sognato. Punto...>>

UN FALLIMENTO

Nel nostro Comune emerge incontrastato un dato politico, sul quale sarà opportuno fare le dovute riflessioni.
Il cinico cartello elettorale “Progetto Cassina- Sant’Agata” ha “formalmente terminato la sua corsa”. Un contenitore trasparente, da una parte utile a incamerare voti, dall’altra nella sua trasparenza, è stato incapace di nascondere le imbarazzanti povertà di natura politica.
Il PROGETTO CASSINA SANT'AGATA è stata la classica Torre di Babele dalle basi di argilla, sbriciolatasi impietosamente per effetto implosivo.
Per tutti gli "addetti ai lavori" non vi sono particolari sorprese nel vederli frantumati. E' un cadavere politico che aspetta da tempo di essere sepolto, che Sindaco e Assessore fingono di poterlo tenere in vita per salvaguardarsi le varie retribuzioni.
Era impensabile, che un’Amministrazione Comunale venisse guidata da un “pilota automatico” per tutta una legislatura.
L'augurio è che il Sindaco "getti la spugna", riconoscendo responsabilmente il fallimento politico della sua coalizione.
Ma non mi illudo, che l'agnello festeggi l'arrivo del Natale.

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LA POLITICA

La politica è quella particolare insieme di attività che consente (o dovrebbe consentire) di governare: una città, ma anche una nazione.
La politica non va confusa con le leggi e le istituzioni: l'attività politica infatti serve proprio ai cittadini prima per darsi delle leggi che creano e definiscono i compiti delle istituzioni e, contemporaneamente o successivamente, delle leggi per indirizzare l'attività delle stesse istituzioni (attività di governo). Le leggi e le istituzioni, in una moderna democrazia, si possono modificare od abrogare, creare o distruggere, solo attraverso dei meccanismi ben determinati (previsti dalla stessa costituzione o dalle leggi elettorali): che a loro volta possono essere cambiati attenendosi a modalità contenute in leggi regolarmente approvate dai cittadini (o, di solito, dai rappresentanti di questi ultimi).
Per ovvi motivi di praticità ed efficacia, sin dalla polis greca i cittadini hanno teso ad aggregarsi in formazioni di più persone con una serie di interessi in comune: i partiti politici.
La politica non è roba per signorine di buona famiglia" (!?!?!?)
Questa affermazione, ripetuta spesso come consiglio dovuto a chi vorrebbe cimentarsi nella politica attiva, dovrebbe scoraggiare gli animi troppo sensibili dal mettersi alla prova in una attività riservata ad alcuni.
In un Paese dove la legalità è una delle ultime preoccupazioni civiche, generalmente questi "alcuni" finoscono nel non sentirsi legati al rispetto di alcuna norma: scritta o non scritta che sia.
Gli "alcuni" di cui sopra non hanno ideali, ma interessi.
Gli "alcuni" sono appunto alcuni e non tutti.
L'Italia è statisticamente uno dei Paesi in assoluto con maggiore presenza di "alcuni" che hanno sempre voluto tener fuori dalla politica attiva giovani.
Gli "alcuni" sono terrorizzati dai giovani e di conseguenza quest'ultimi vedono la politica come fumo negli occhi.
Tra i giovani, infatti, i discorsi politici non sono quasi mai affrontati serenamente, piacevolmente, spesso si finisce col considerare sbagliato tutto ciò che riguarda la politica nel suo insieme. Con o senza gli "alcuni".
E' un male della nostra società, guaribile con la sola fiducia.
Ogni denigrazione qualunquistica è di per sé sempre pericolosa, primo vero passo verso generici disfattismi. La politica non è lo specchio più o meno deformato delle speranze e delle delusioni di ognuno di noi, dei pregi e dei difetti presenti in questa società.
Tutti i giorni potremmo guardare in quello specchio e accorgerci che le immagini riprodotte non sono poi tanto diverse da noi stessi…
è una politica fatta di tante cose, forse un pò di tutto.
Gente seria, gente meno seria, qualche elemento con inestimabili qualità e, infine, "alcuni" ciarlatani millantatori generici.
Ma in Politica, come in tutti gli ambienti di questa terra, ci sono tanti uomini "normali", la cui normalità non deve spaventare nessuno, anzi è l'unico punto di partenza credibile.

POLO CULTURALE della MARTESANA

Egr. ASSESSORE,

la durezza delle dichiarazioni riportate dalla Gazzetta della Martesana del 05.09.2005 in riferimento alla mia Interrogazione, rende chiaro quanto lei sia affezionato allo scontro politico.
Ogni Assessore, e non solo di questo Comune ma in tutta Italia, dovrebbe sapere che in politica NON E’ LA DUREZZA DEGLI INTERVENTI A FAR DA DETERRENTE CONTRO LE MINORANZA CONSILIARI…
Ma sono finezze politico-comportamentali, che le auguro di far sue durante questi quattro anni di legislatura.
Quindi, mentre Lei predilige la Zuffa Politica del “Botta & Risposta”, la mia Interrogazione Consiliare trova ragion d’essere nell’efficace intervento del nostro Sindaco (Ginzaglio) dimostrando l’infondatezza delle accuse che muove nei miei confronti.
Tra le pagine dell’anzidetta stampa locale, infatti, il Sindaco (se pur parzialmente) risponde alla mia Interrogazione, ammettendo che l’Amministrazione <<…si è mossa tardivamente..>> e che << …ci si è messi in contatto con l’organizzazione di “Martesana in Piazza” quando oramai i giochi erano fatti…>> e- continua il Sindaco-per questo <<…non è stato possibile ospitare artisti di strada e manifestazioni nel nostro Paese..>>
Il Sindaco, inoltre, annunciando che a breve anche il nostro Comune <<… entrerà a far parte del “Polo Culturale della Martesana”…>> ha riconosciuto la rilevanza sociale dell’argomento in questione. Tant’è che invita i residenti di Cassina <<…a partecipare fino al 10 Settembre agli innumerevoli spettacoli organizzati nei Comuni limitrofi al nostro..>>.
Aderendo al consorzio “Polo Culturale della Martesana” paesi come Bussero, Carugate, Cassano d’Adda, Gorgonzola, Liscate, Melzo, Pioltello, Rosano, Vignate, Vimodrone hanno reso la loro estate più “viva”. E torno a ribadire, anche per i meno giovani.
Anche altri paesi, oltre quelli già elencati, se pur con interventi individuali, hanno creato manifestazioni “ad hoc” per la loro estate.
Assessore, è inutile dirLe, che tutto ciò avviene, mentre lei è impegnatissimo con paroloni, polemiche e accuse.
Chissà cosa pensa di lei il Sindaco…buona lavoro, che sarebbe anche ora.

AGO DELLA BILANCIA

Gentile Cittadino,

sono Andrea Maggio, torno a scriverLe nel momento in cui gli occhi e l’attenzione di tutti i cittadini sono puntati sulla tenuta della Maggioranza Consiliare di Cassina dè Pecchi. Dire che barcolla è un eufemismo.
Esauritasi in fretta la tradizionale luna di miele, che soventemente caratterizza i primi mesi di ogni Amministrazione a tutti i livelli (in Comune come al Governo Nazionale) questa Maggioranza, nota negli ambienti politici come la più mummificata che il Paese ricordi, ha vissuto i primi due anni di legislatura, in una condizione di salute precaria, vissuta malvolentieri anche dalle sue diverse componenti.

Nell’ultimo mese, le defezioni politiche di due Consiglieri Comunali e di un Assessore hanno dato un’accelerata significativa agli eventi, permettendo l’emergere incontrastato del vero dato politico della questione, che non può e non deve essere sottovalutato.
Non può più esser nascosta dietro i brindisi e tagli di nastro del Sindaco, l’inconsistenza di una proposta politica denominata “Progetto Cassina-S.Agata”, che per tutti questi anni è stata semplicemente un cinico cartello elettorale.
Un contenitore trasparente, efficace sì a incamerare voti ma, nella realtà dei fatti, incapace di celare una misera natura politica e dare risposte concrete ai Cittadini.

Nel recente passato ebbi modo di scrivere (Questione Cooperative DOCET) circa le contorsioni ed equilibrismi praticati da un Sindaco timoroso, messo inavvertitamente alla testa di una Torre di Babele imbalsamata, ma dai piedi di argilla. Avete letto bene, MESSO.
Un Sindaco, abile nei suoi spot elettorali, ma oramai in grande difficoltà di fronte ai proverbiali nodi inevitabilmente giunti al pettine.

Come dimenticare, che solo due anni fa, dentro questa scatola vuota chiamata “Progetto Cassina-Sant’Agata” si coagulava la più variopinta coalizione, con l’unico ma legittimo desiderio di vincere la tornata elettorale e mantenersi al potere tra Champagne e caviale…?
E mentre quel che rimane di questa coalizione, sbriciolatasi impietosamente per effetti implosivi, proverà a seguitare una politica del ‘tira a campare’ mirando a preservare poltrone e relativi stipendi, la sua mano politica non esita ad alzare bandiera bianca. Termine della corsa. The End.
Alla fine di una partita andata male, un vero politico si alza dalla seggiola e si immerge nelle dovute riflessioni del caso,sforzandosi di individuare gli errori.
In questi casi, chi resta ancorato alla poltrona o non è un politico.
O fa tanta tenerezza.

D'altronde i numeri sono numeri e la matematica, fortunatamente, non l’ha inventata un Consigliere Comunale di Minoranza.
A seguito del “si salvi chi può” urlato dagli stessi rappresentanti del defunto Progetto Cassina-Sant’Agata sono rimasti solo 10 su 20 i Consiglieri Comunali che sostengono (più o meno dipende dal coraggio) apertamente questa Amministrazione.

Ovviamente, dal conteggio escludo volutamente il Sindaco, che nelle vesti (anche!!) di Presidente del Consiglio Comunale non dovrebbe nemmeno lontanamente pensare, di dover tenere in piedi la sua Amministrazione grazie ad un ingrato compito di “ago del bilancino”.

Non devo insegnare certamente io al Sindaco, che è una coalizione sostenere il Sindaco e non il Sindaco a tenere in piedi la coalizione grazie al proprio voto.

Pertanto, ancor prima di sapere, quale asso dalla manica vorrà calare il nostro Sindaco per non lasciare il timone, una cosa va detta senza esitazioni, ossia che
il progetto Cassina-Sant’Agata da lei ereditato è ufficialmente un cadavere politico, che aspettava da tempo di essere sepolto ma che oggi nessuno più, può opporsi al suo interramento.

Alla luce di tutto ciò, invito il Sindaco a prendere atto della realtà e “gettare la spugna” riconoscendo responsabilmente il fallimento politico della sua coalizione.
Non ho mai avuto parole dolci per la passata Giunta Mele, ma è proprio vero che non c’è fine al peggio e che in politica ad ogni inciampo bisogna esser sicuri che esista un fondo sul quale cadere e fermarsi.
Pregando che sia morbido.

A proposito di preghiere, anticipo già, che al funerale politico di questa Amministrazione parteciperanno e piangeranno solo i COSTRUTTORI.
I veri topolini che rischiano di perdere il formaggio.
Distinti Saluti

TRE ANNI FA, IN CONSIGLIO COMUNALE...

Nel 2004, nel Corso di un Consiglio Comunale ebbi modo di spiegare la mia posizione rispetto a quella che sarebbe divenuta, la nuova regolamentazione dei parcheggi all'interno del CDomune di Cassina.
Da allora sono passati 3 anni e non sono più il solo a sostenere una campagna, che mi ha visto solitario e sconsolato "predicatore nel deserto".
Senza alcuna "palla di cristallo" prefigurai con l'aiuto della ragione, scenari che il Sindaco definì apocalittici, ma che oggi sono perfettamente assimilabili alla realtà.
Basta farsi un giro alla Stazione della Metropolitana e capire, che ancora una volta, non ero io ad essere un visionario.
Ecco, le mie parole del 2004 che oggi confermo una per una:
<<…siamo contrari all’introduzione dei parcheggi a pagamento, soprattutto per i residenti, in quanto il miope provvedimento oltre a non scoraggiare l’uso dell’automobile non potrà avere alcun effetto positivo sul traffico. Inoltre, non si prevedono significativi vantaggi economici per le casse di questo Comune, che ha preferito cedere (in cambio di pochi Euro) l’appalto per la gestione dei parcheggi. Un simile provvedimento non va incontro alle esigenze dei Cassinesi, che avranno invece come regalo di Natale, una piccola tassa in più da pagare, per conservare un loro piccolo diritto:
quello di continuare a posteggiare dove fanno da circa 30 anni. Questa Amministrazione latita su tutto, tranne quando deve riscuotere balzelli e tasse varie. Prima di procedere con la nuova regolamentazione dei parcheggi avrebbero dovuto, come minimo, cimentarsi nello sviluppo di un piano di trasporto pubblico locale. Del resto, come fanno tutti i Comuni, che non viaggiano con il pilota Automatico….>>.

PERCHE' UN BLOG...

L'idea di attivare un Blog mi è venuta nel corso di una sera, come tante altre, passate nel cercare informazioni nel vasto universo di Internet. Ma appunto era solo un'idea, che come tante altre, ha rischiato per lunghi mesi di esser accantonata come altre volte capita.
Ma questa volta, sentivo di esser in grado di tramutare l'idea in qualcosa di utile, non perchè io pensi che sia l'unico modo di comunicare con le persone, ma piuttosto perchè sento che, tutti i miei scritti, siano rimasti senza vero ambito di confronto.
Spero che attraverso un Blog, si possa fare qualcosa di diverso che una semplice comunicazione. Vorrei che si aggiungessero proposte, pareri, consigli e critiche. Perchè no, anche quelle.
Voglio più di ogni cosa imparare l'arte più difficile, che non è quella di comunicare un'idea, ma bensì quella di riuscire ascoltare serenamente le idee di altri.
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"

Chiunque è benvenuto e invitato ad esprimere opinioni...nel rispetto di chi scrive e di chi legge

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