Gentile Cittadino,
seppur questa premessa rischi di non giovare ad una diffusa lettura della presente, Vi anticipo che l'argomento che andrò a trattare è purtroppo molto noioso.
Forse più di altri miei scritti, questo in particolare si concentra su talune dinamiche che - comprensibilmente non suscitano interesse nei Cittadini - ma che generano effetti negativi Politica Cassinese e quindi l'intero Comune.
In un clima di "caccia alle streghe" di medievale memoria, instaurato in Comune a causa di informazioni costantemente trapelate dalle stanze del potere comunale, ha preso letteralmente fuoco la "Guerra delle Poltrone".
A dire il vero, lo scontro in atto fra le due componenti di Maggioranza - il PD e il Coordinamento della Sinistra - è iniziato subito dopo l'insediamento del Sindaco, ma è in questi ultimi 3 mesi che è esploso nella sua gravità.
Col passare dei mesi, il "confronto" fra le componenti della compagine governativa è divenuto feroce, una serie di "sgambetti tattici" messi in atto da una parte sull'altra - e viceversa - solo per determinare nuovi equilibri di potere, ma il culmine di questa "zuffa fra alleati" è stato raggiunto con il noto tonfo viabilistico dell'assessore Chiarella, voluto e procurato dai suoi alleati PD.
Basti pensare - che nei giorni in cui il "Comitato Salva il Centro" raccoglieva la vagonata di firme attraverso una Petizione e i Gruppi di Minoranza interrogavano, interpellavano e presentavano Mozioni consiliari per fermare la strampalata idea dell'assessore alla Viabilità -
IL PD VOTAVA A FAVORE DEI SENSI UNICI di Chiarella, sostenendo quello scempio fino all'ultimo livello di progettazione ("esecutivo").
E' un bene che il PD abbia cambiato idea sul Progetto, anche se questo voltafaccia è stato tardivo al punto da non poter evitare lo spreco di soldi pubblici, per spese di progettazione di un progetto finito "appallottato nel cestino".
Ma il PD cassinese deve aver considerato questo spreco di soldi, il giusto prezzo da pagare per poter "schiantare" l'assessore del Coordinamento della Sinistra, nel corso dei 20 mesi divenuto l'uomo forte dell'Amministrazione Mandelli, nei fatti un vicesindaco (pur senza esserlo, a scapito del vero Vicesindaco Novelli del PD).
Al Pd serve visibilità e - appare evidente - questa passa dal ridimensionamento dell'assessore Chiarella (Coodinamento della Sinistra).
E' una partita tutta interna alla Maggioranza, mossa principalmente da invidie personali, esigenza di visibilità e sete di potere che trova il naturale sbocco sui mancati conferimenti di importanti deleghe da parte del Sindaco.
Fino ad oggi, il Sindaco ha scelto di mantenere molte deleghe senza trasferirle attraverso decreto, a suoi collaboratori di giunta
Le Deleghe non conferite, nei fatti sono seguite informalmente dall' assessore "preferito" del Sindaco.
Ad inizio legislatura, scrivevo: "....il Sindaco non ha conferito ai suoi assessori deleghe importanti, questo è un tema di cui sentiremo parlare nel giro di qualche mese, una bomba ad orologeria".
E in effetti, oggi che il fallimento politico amministrativo non è più negabile ecco che anche il Segretario del Partito Democratico ammette che serve "è urgente rilanciare l'azione politico/amministrativa su più fronti".
Che tradotto dal "politichese di stampo comunista" (che ho dovuto imparare solo per difendermi) è una formula elegante per dire "La Guerra delle Poltrone è ormai giunta al termine".
Ormai ci siamo, siamo in attesa di conoscere quale sia l'esito di questo "rimpasto di giunta" o "walzer delle poltrone".
Penso che il PD farà manbassa e otterrà deleghe "pesanti" come Lavori Pubblici, Demanio e Patrimonio e - forse - strapperà al Sindaco anche la Sicurezza.
Pur di salvare "la testa dall'assessore alla viabilità", che ha messo la firma politica sulla disastrosa gestione del Progetto di riqualifica viabilistica del centro paese da parte depauperando l'esile credibilità residua di una Giunta scadente e impreparata, il Sindaco attenuerà il famelico desiderio di poltrone e potere.
E' probabile che il Sindaco stia riuscendo nell'intento di arginare la volontà del PD di aggiungere un posto a tavola (un nuovo assessore) facendo entrare in Giunta qualche scalpitante Consigliere inizialmente escluso (il nome è noto).
"Do ut Des" dicevano i latini quando erano disposti a dare affincchè altri potessero cedere a loro vantaggio.
Fin quando la Politica è stata una cosa seria, con i rituali e modalità, i fallimenti politico-Amministrativi di operazioni in cui si l'assessore ha creduto comportavano l'immancabile restituzione della relativa delega.
All'assessore alla Viabilità riconosco il merito di non aver rinnegato - per mero opportunismo - un suo progetto, ma resta il fatto che il disegno del centro di Cassina è risultato sconclusionato e privo di ogni ragionamento razionale.
Dopo la difesa ad oltranza, oltre ogni ragionevole dubbio, dovrebbero esserci le dimissioni dell'assessore alla Viabilità.
Ma torno a dire, dovremmo trovarci in regime di politica seria, non a Cassina con questa Amministrazione del "Do ut Des".
Abbiamo assistito ad un black out democratico, con riunioni pubbliche ad invito alla claque attraverso email personalizzate, verbali errati con frasi aggiunte erroneamente e contestate dal Comitato salviamo il centro, determine senza l'obbligatorio visto di coperture di spesa, una petizione con 2000 firme contraria al piano, risposte fumose alle interrogazioni consiliari, una mozione di stop per 60 giorni approvata ma non rispettata, acquisti di semafori effettuati nei 60 giorni di stop, accuse di oscurantismo da parte dei colleghi di coalizione, progetto carente di documentazione privo dei necessario studio sui flussi di traffico, un 'progetto definitivo' senza che nessuno ne conoscesse il contenuto e presentato in sala differente da quello esposto e pubblicato sul sito comunale.
Il vero dramma è che le difficoltà interne alla Maggioranza hanno complicato il lavoro del Consiglio Comunale, convocato poco e con pochi punti all'ODG, alcuni dei quali (ad esempio, adesione di Cernusco al CEM) ritirati dalla stessa Maggioranza a discussione iniziata, per evitare che fossero travolti nella bufera politica, in una Guerra interna senza esclusione di colpi.
E' innegabile che fin quando non si chiuderà questa battaglia interna, difficilmente il Consiglio Comunale potrà tornare ad essere un luogo utile, di discussione e confronto di idee.
In questi giorni sono più attenti alla Caccia alle streghe e "....trovare la fonte da cui Maggio ricava informazioni, come fa a sapere cosa succede in Giunta?" che ad Amministrare un Comune di 13.000 cittadini.
Prima finiscono di arrovellarsi sulle deleghe non conferite da parte del Sindaco e prima finisce questo disgustoso "mercato delle vacche".
Dopo 20 mesi di tensioni interne alla Maggioranza è arrivato il momento di smetterla: o cominciamo a confrontarci sui temi importanti o diano le dimissioni e lasci che i Cittadini tornino a votare e avere un'Amministrazione.
Siamo di fronte alla peggiore e inconcludente amministrazione che Cassina abbia avuto.
In questi 20 mesi non si è mosso un sasso e - ovviamente - non considero alcuni importanti interventi progettati, finanziati e avviati dalla scorsa Amministrazione (Torrione, Telecamere, Messa in sicurezza scuole e Antincendio) che tendono ad accreditarsi.
Sul Sito web del Comune di Cassina dè Pecchi, fra le opere pubbliche realizzate da questa Amministrazione troverete il Torrione.
Vi chiedo di avere pazienza, alcuni di loro hanno una propensione "politica" a dire bugie.
Non lo fanno volutamente, è una sorta di vizio, l'utilizzo della bugia come elemento comunicativo integrato - spontaneo - tant'è che finiscono per crederci loro stessi.
Voi annuite - non svegliateli, possono rimanere turbati come i sonnambuli - l'importante è che almeno fra noi Cittadini sappiamo che il Torrione non è stato progettato, finanziato, realizzato e inaugurato in questa legislatura.
Sarebbe stato impossibile per loro.
p.s. - Auguri a Tutte le Donne, creature più complicate e meravigliose del creato!
Saluti
Andrea Maggio
martedì 8 marzo 2016
lunedì 7 marzo 2016
CASSINA, AVANTI COI I GIOCHI DI PAROLE
Gentile Cittadino,
come anticipato nel corso dell'ultima nota, Cassina dè Pecchi ha scelto di aderire alla fantomatica "Associazione dei Comuni Virtuosi" che non sono Virtuosi ma - è bene precisare - aspiranti tali.
Dichiarare che un Comune possa fregiarsi della nobile qualifica di "virtuosità" - solo perché ha scelto di versare l'obolo per l'iscrizione ad unAssociazione dal nome subdolo - è una balla di dimensioni impressionanti.
Ormai è perfettamente chiaro a tutti, che a tutti i livelli, si continua a giocare con le parole, per illudere, mentire, celare, omettere e fare ingoiare di tutto.
In questo caso, non critico la propensione che un'Amministrazione possa avere a favorire l'ambiente e la sua difesa, sarebbe sbagliato pensarlo e se questa attenzione all'ambiente fosse fatta nei giusti modi - in modo efficace e non ideologico - sarebbe encomiabile.
Abbiamo votato CONTRO l'adesione all'associazione e al relativo pagamento della quota associativa, perché pensiamo che tale iscrizione sia assolutamente irrilevante ai fini dei risultati, che l'Amministrazione comunale riuscirà ad ottenere sul tema ambientale.
E infatti, gli obiettivi che la Giunta raggiungerà - o dirà di aver raggiunto anche in tema ambientale - non dipenderanno dall'adesione a questa associazione di Comuni (pseudo) virtuosi.
Ci sono scelte - come questa adesione - che hanno come unica utilità l'accreditarsi davanti all'elettorato potenziale o di riferimento
Ad ogni modo, essere Comune virtuoso è qualcosa di complesso, una condizione riferita molto a temi relativi al rispetto di alcuni complicati meccanismi di finanza comunale, che interessa la gestione della spesa, il personale, l'osservanza di alcuni parametri Ministeriali.
Non c'entra niente iscriversi a questa associazione dal nome sibillino e se - giocando con le parole - alcuni abbiano sperato di far "passare il messaggio" di Cassina "Comune virtuoso" corre L'OBBLIGO MORALE DI SMASCHERARE IL TRUCCO, IL GIOCO DI PAROLE.
E infatti, l'Associazione alla quale il nostro Comune ha aderito "...è una rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini".
Aria fritta. La solita aria fritta
Abbiamo votato contro perché riteniamo che l'armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori debba essere una pratica da sperimentare con realtà più omogenere, magari attraverso Tavoli Istituzionali sovraccomunali di zona e non per tramite di un'associazione fra Comuni dislocati nei luogi più disparati della penisola.
La nuova realtà Istituita recentemente "UNIONI dei COMUNI della MARTESANA" è un ambito territoriale ottimale per affrontare congiuntamente alcuni temi.
Con Comuni limitrofi, non con Comuni in provincia di Lecce o Ancona, che hanno logiche differenti e impossibili da paragonare e rapportare.
Crediamo che per "diffondere verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità" - anche quando condivise da chi governa - sia un compito istituzionale, che spetta alle Istituzioni e a più livelli (ripeto, L'Unione dei Comuni della Martesana)
Basti dire che per "sperimentare buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti" non è indispensabile l'iscrizione ad un'associazione, tantomeno il relqativo pagamento.
Quanto siano inflazionate alcune parole nel nostro Comune è cosa nota, il cui abuso ha finito per svuotarle di significato e importanza.
Un saluto
Andrea Maggio
come anticipato nel corso dell'ultima nota, Cassina dè Pecchi ha scelto di aderire alla fantomatica "Associazione dei Comuni Virtuosi" che non sono Virtuosi ma - è bene precisare - aspiranti tali.
Dichiarare che un Comune possa fregiarsi della nobile qualifica di "virtuosità" - solo perché ha scelto di versare l'obolo per l'iscrizione ad unAssociazione dal nome subdolo - è una balla di dimensioni impressionanti.
Ormai è perfettamente chiaro a tutti, che a tutti i livelli, si continua a giocare con le parole, per illudere, mentire, celare, omettere e fare ingoiare di tutto.
In questo caso, non critico la propensione che un'Amministrazione possa avere a favorire l'ambiente e la sua difesa, sarebbe sbagliato pensarlo e se questa attenzione all'ambiente fosse fatta nei giusti modi - in modo efficace e non ideologico - sarebbe encomiabile.
Abbiamo votato CONTRO l'adesione all'associazione e al relativo pagamento della quota associativa, perché pensiamo che tale iscrizione sia assolutamente irrilevante ai fini dei risultati, che l'Amministrazione comunale riuscirà ad ottenere sul tema ambientale.
E infatti, gli obiettivi che la Giunta raggiungerà - o dirà di aver raggiunto anche in tema ambientale - non dipenderanno dall'adesione a questa associazione di Comuni (pseudo) virtuosi.
Ci sono scelte - come questa adesione - che hanno come unica utilità l'accreditarsi davanti all'elettorato potenziale o di riferimento
Ad ogni modo, essere Comune virtuoso è qualcosa di complesso, una condizione riferita molto a temi relativi al rispetto di alcuni complicati meccanismi di finanza comunale, che interessa la gestione della spesa, il personale, l'osservanza di alcuni parametri Ministeriali.
Non c'entra niente iscriversi a questa associazione dal nome sibillino e se - giocando con le parole - alcuni abbiano sperato di far "passare il messaggio" di Cassina "Comune virtuoso" corre L'OBBLIGO MORALE DI SMASCHERARE IL TRUCCO, IL GIOCO DI PAROLE.
E infatti, l'Associazione alla quale il nostro Comune ha aderito "...è una rete di Enti locali, che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori, diffondendo verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini".
Aria fritta. La solita aria fritta
Abbiamo votato contro perché riteniamo che l'armoniosa e sostenibile gestione dei propri Territori debba essere una pratica da sperimentare con realtà più omogenere, magari attraverso Tavoli Istituzionali sovraccomunali di zona e non per tramite di un'associazione fra Comuni dislocati nei luogi più disparati della penisola.
La nuova realtà Istituita recentemente "UNIONI dei COMUNI della MARTESANA" è un ambito territoriale ottimale per affrontare congiuntamente alcuni temi.
Con Comuni limitrofi, non con Comuni in provincia di Lecce o Ancona, che hanno logiche differenti e impossibili da paragonare e rapportare.
Crediamo che per "diffondere verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità" - anche quando condivise da chi governa - sia un compito istituzionale, che spetta alle Istituzioni e a più livelli (ripeto, L'Unione dei Comuni della Martesana)
Basti dire che per "sperimentare buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti" non è indispensabile l'iscrizione ad un'associazione, tantomeno il relqativo pagamento.
Quanto siano inflazionate alcune parole nel nostro Comune è cosa nota, il cui abuso ha finito per svuotarle di significato e importanza.
Un saluto
Andrea Maggio
martedì 1 marzo 2016
Fra Ipocrisie e balle eco ambientali
Gentile Cittadino,
come avrà avuto modo di apprendere, nella serata di venerdì scorso si è svolto un Consiglio Comunale, durante il quale sono affrontati alcuni argomenti - pochi - ma che hanno offerto alcuni interessanti spunti di riflessione.
Per non diventare noioso, proverò a suddividere i concetti attraverso alcune email che seguiranno nei prossimi giorni, vi chiedo la pazienza e la costanza di leggerle, ovviamente compatibilmente con le possibilità e il tempo a vostra disposizione.
Dopo 14 anni di lettere e email, posso dire che i destinatari di questi scritti sono divenuti innumerevoli e - per questo motivo - chiedo a coloro che non fossero più interessati a ricevere le note, di segnalarmelo in modo da procedere all'immediata cancellazione dell'indirizzo dalla maillist.
E' possibile che - a distanza di tutti questi anni - alcune disponibilità avute in passato non siano più attuali, in caso contrario sarò felice di far pervenire quanto scritto.
Il clima che si respira in Comune ricorda il "Vietnam", odore acre di una feroce "Guerra delle Poltrone" combattuta dai due schieramenti contrapposti in Maggioranza.
Da una parte il Pd e la sua sete di visibilità e poltrone, dall'altra il Coodinamento della Sinistra di cui il Sindaco è espressione.
Posticipo ad altra email il rendiconto sulle disgustose dinamiche politiche dei nostri bravi Amministratori e mi dedico ad una riflessione sull'inutilità dei pochi provvedimenti che approdano in Consiglio Comunale.
Venerdì sera abbiamo VOTATO CONTRO l'adesione del Comune di Cassina dè Pecchi ad un'Associazione - denominata Associazione dei Comuni Virtuosi - ma che ovviamente neanche uno dei 90 Soci distribuiti in giro per la penisola risulta virtuoso.
E' chiaro che sentir parlare del proprio Comune come "Comune Virtuoso" affascina, illude, ipnotizza qualche credulone, ma non chi ha il brutto vizio di leggersi le carte e smascherare il BLUFF.
L'Associazione non è "dei Comuni Virtuosi" (termine abusato) ma che tali ambiscono ad esserlo sotto il profilo ambientale.
Questi 90 Comuni in giro per l'Italia pagano una quota associativa, sostenzialmente "per mettere in rete esperienze concrete e buone prassi in campo ambientale - sperimentate a livello nazionale - da parte degli enti locali di varie dimensioni".
Premesso che non è sulle dichiarate intenzioni di "fare del bene all'ambiente" che potremmo obiettare, occorre che si facciano le dovute valutazioni di merito sul come si pensa di raggiungere i macro-obiettivi enunciati.
Non è pagando una quota associativa, che ci si possa fregiare del titoplo di "Comune Virtuoso", esserlo è cosa complessa e ne parleremo prossimamente.
Avere dei dubbi sul "come" non vuol dire essere contro l'ambiente, avere della perplessità circa l'effettivo beneficio che l'ambiente possa avere rispetto a curiose iniziative è una cosa normale.
Le iniziative portate avanti da piccoli Comuni, senza che le stesse siano inserite in piani strategici d'azione ecologico-nazionali.
Se non addirittura europei, visto l'importanza dei temi.
Voglio dire, la previsione di "Acquisti verdi per gli arredi urbani" (panchine, tavoli, cestini per la spazzatura e giochi per i parchi pubblici realizzati con plastica riciclata) da parte di un solo Comune della Martesana, a mio avviso non rappresenta un'azione utile e concreta per l'ambiente.
Un messaggio fine a se stesso o una specie di spot con utilità pre-elettorale, utile a certificare all'opinione pubblica (o meglio ancora al proprio elettorato di riferimento) un'anima pseudo-ambientalista.
Poi è chiaro che a qualcuno scalderanno anche il cuore - travolgendolo con la solita ondata di sogni usata nella scorsa campagna elettorale - ma la verità è che, in un Comune (Cassina) che scalda gli edifici pubblici (22 gradi!!!) con vecchie caldaie ancora "a Gasolio" anche un tema importantre come quello ambientale diventa ipocrisia.
Esatto, IPOCRISIA come ipocrisia è il blocco del traffico a macchia di leopardo.
La domanda inevitabile è quanto sia congrua, la privazione della godibilità di un diritto individuale relativo alla mobilità rapportato al contributo reale ed economico del comparto pubblico, a questo sacrificio.
Quante sono ad esempio le azioni dirette - e non dei cittadini, quindi indirette - ma quelle in cui partecipa il Comune.
Queste sono domande. Il resto sono chiacchiere, distintintivo e bolle di sapone politico-culturali.
Ad esempio - e non ridete - fra le 49 azioni di politiche ambientali locali che vengono richieste (che vanno dalla Coltivazione della canapa per la bioedilizia al pannolino lavabile per le neo mamme) vi anche la casa dell'acqua, vero, ma nessuno dice che l'acqua pubblica dev'essere erogata a pagamento per i Cittadini.
Ricordo i pianti e i lamenti di chi raccontava "l'acqua pubblica è la migliore possibile, un bene pubblico e deve rimanere gratis " e allora ci chiediamo quanto sia "virtuoso" fare esattamente il contrario di quanto si professava.
A carico dei cittadini non solo il consumo pagato attravero la bolletta dell'acqua relativa all'erogazione della Casa dell'Acqua, ma anche il pagamento del servizio fornitura acqua.
E la verità distrugge la poesia delle balle raccontate, che si infrangono contro il pagamento di un servizio (inserire la monetina) diventando iniziativa commerciale entrando in un nuovo business.
Giusto o sbagliato che ognuno possa considerare l'iniziativa, dobbiamo almeno chiamarla con il proprio nome: soldi pubblici e monetine private che finanziano un business (ove è prevista una concorrenza all’acqua minerale in bottiglia) è uniziativa che ha reso l'acqua "...meno pubblica di quella che fuoriusce dalle fontanelle".
Questo per dire, che dietro le "buone prassi" che talvolta di vogliono propinare, usando sempre e solo temi più sensibili e appassionanti, talvolta si nascondono intenti meno cristallini.
Domani continuerò a raccontare quest'Associazione "fuffa" (presentazione Bluff del balbettante assessore) alla quale il nostro Comune ha aderito. Con i soldi vostri ovvio.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
come avrà avuto modo di apprendere, nella serata di venerdì scorso si è svolto un Consiglio Comunale, durante il quale sono affrontati alcuni argomenti - pochi - ma che hanno offerto alcuni interessanti spunti di riflessione.
Per non diventare noioso, proverò a suddividere i concetti attraverso alcune email che seguiranno nei prossimi giorni, vi chiedo la pazienza e la costanza di leggerle, ovviamente compatibilmente con le possibilità e il tempo a vostra disposizione.
Dopo 14 anni di lettere e email, posso dire che i destinatari di questi scritti sono divenuti innumerevoli e - per questo motivo - chiedo a coloro che non fossero più interessati a ricevere le note, di segnalarmelo in modo da procedere all'immediata cancellazione dell'indirizzo dalla maillist.
E' possibile che - a distanza di tutti questi anni - alcune disponibilità avute in passato non siano più attuali, in caso contrario sarò felice di far pervenire quanto scritto.
Il clima che si respira in Comune ricorda il "Vietnam", odore acre di una feroce "Guerra delle Poltrone" combattuta dai due schieramenti contrapposti in Maggioranza.
Da una parte il Pd e la sua sete di visibilità e poltrone, dall'altra il Coodinamento della Sinistra di cui il Sindaco è espressione.
Posticipo ad altra email il rendiconto sulle disgustose dinamiche politiche dei nostri bravi Amministratori e mi dedico ad una riflessione sull'inutilità dei pochi provvedimenti che approdano in Consiglio Comunale.
Venerdì sera abbiamo VOTATO CONTRO l'adesione del Comune di Cassina dè Pecchi ad un'Associazione - denominata Associazione dei Comuni Virtuosi - ma che ovviamente neanche uno dei 90 Soci distribuiti in giro per la penisola risulta virtuoso.
E' chiaro che sentir parlare del proprio Comune come "Comune Virtuoso" affascina, illude, ipnotizza qualche credulone, ma non chi ha il brutto vizio di leggersi le carte e smascherare il BLUFF.
L'Associazione non è "dei Comuni Virtuosi" (termine abusato) ma che tali ambiscono ad esserlo sotto il profilo ambientale.
Questi 90 Comuni in giro per l'Italia pagano una quota associativa, sostenzialmente "per mettere in rete esperienze concrete e buone prassi in campo ambientale - sperimentate a livello nazionale - da parte degli enti locali di varie dimensioni".
Premesso che non è sulle dichiarate intenzioni di "fare del bene all'ambiente" che potremmo obiettare, occorre che si facciano le dovute valutazioni di merito sul come si pensa di raggiungere i macro-obiettivi enunciati.
Non è pagando una quota associativa, che ci si possa fregiare del titoplo di "Comune Virtuoso", esserlo è cosa complessa e ne parleremo prossimamente.
Avere dei dubbi sul "come" non vuol dire essere contro l'ambiente, avere della perplessità circa l'effettivo beneficio che l'ambiente possa avere rispetto a curiose iniziative è una cosa normale.
Le iniziative portate avanti da piccoli Comuni, senza che le stesse siano inserite in piani strategici d'azione ecologico-nazionali.
Se non addirittura europei, visto l'importanza dei temi.
Voglio dire, la previsione di "Acquisti verdi per gli arredi urbani" (panchine, tavoli, cestini per la spazzatura e giochi per i parchi pubblici realizzati con plastica riciclata) da parte di un solo Comune della Martesana, a mio avviso non rappresenta un'azione utile e concreta per l'ambiente.
Un messaggio fine a se stesso o una specie di spot con utilità pre-elettorale, utile a certificare all'opinione pubblica (o meglio ancora al proprio elettorato di riferimento) un'anima pseudo-ambientalista.
Poi è chiaro che a qualcuno scalderanno anche il cuore - travolgendolo con la solita ondata di sogni usata nella scorsa campagna elettorale - ma la verità è che, in un Comune (Cassina) che scalda gli edifici pubblici (22 gradi!!!) con vecchie caldaie ancora "a Gasolio" anche un tema importantre come quello ambientale diventa ipocrisia.
Esatto, IPOCRISIA come ipocrisia è il blocco del traffico a macchia di leopardo.
La domanda inevitabile è quanto sia congrua, la privazione della godibilità di un diritto individuale relativo alla mobilità rapportato al contributo reale ed economico del comparto pubblico, a questo sacrificio.
Quante sono ad esempio le azioni dirette - e non dei cittadini, quindi indirette - ma quelle in cui partecipa il Comune.
Queste sono domande. Il resto sono chiacchiere, distintintivo e bolle di sapone politico-culturali.
Ad esempio - e non ridete - fra le 49 azioni di politiche ambientali locali che vengono richieste (che vanno dalla Coltivazione della canapa per la bioedilizia al pannolino lavabile per le neo mamme) vi anche la casa dell'acqua, vero, ma nessuno dice che l'acqua pubblica dev'essere erogata a pagamento per i Cittadini.
Ricordo i pianti e i lamenti di chi raccontava "l'acqua pubblica è la migliore possibile, un bene pubblico e deve rimanere gratis " e allora ci chiediamo quanto sia "virtuoso" fare esattamente il contrario di quanto si professava.
A carico dei cittadini non solo il consumo pagato attravero la bolletta dell'acqua relativa all'erogazione della Casa dell'Acqua, ma anche il pagamento del servizio fornitura acqua.
E la verità distrugge la poesia delle balle raccontate, che si infrangono contro il pagamento di un servizio (inserire la monetina) diventando iniziativa commerciale entrando in un nuovo business.
Giusto o sbagliato che ognuno possa considerare l'iniziativa, dobbiamo almeno chiamarla con il proprio nome: soldi pubblici e monetine private che finanziano un business (ove è prevista una concorrenza all’acqua minerale in bottiglia) è uniziativa che ha reso l'acqua "...meno pubblica di quella che fuoriusce dalle fontanelle".
Questo per dire, che dietro le "buone prassi" che talvolta di vogliono propinare, usando sempre e solo temi più sensibili e appassionanti, talvolta si nascondono intenti meno cristallini.
Domani continuerò a raccontare quest'Associazione "fuffa" (presentazione Bluff del balbettante assessore) alla quale il nostro Comune ha aderito. Con i soldi vostri ovvio.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
sabato 27 febbraio 2016
Informazione importante sulla riqualifica del centro
Dopo 2 mesi di sospensione del progetto viabilistico, il Sindaco annuncia mogio in Consiglio: "rinunciamo ai sensi unici in centro". Una VITTORIA di TUTTI coloro che nei mesi hanno contestato in tutti i modi un disegno viabilistico che avrebbe creato solo disagi.
A breve scriverò quanto accaduto, il fallimento annunciato dell'Amministrazione che porta la firma dell'assessore alla viabilità.
- AM-
A breve scriverò quanto accaduto, il fallimento annunciato dell'Amministrazione che porta la firma dell'assessore alla viabilità.
- AM-
martedì 16 febbraio 2016
OGGETTO: MERCATO SETTIMANALE – Via Milano
RIPORTO IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE PROTOCOLLATA, CHE SARA' DISCUSSA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.
Andrea Maggio
______________________________________________________________________________________________________________________________
Da sempre, i mercati settimanali dei paesi rappresentano un’importante occasione d’incontro sociale oltre che di rilevante servizio economico popolare.
Fra gli elementi caratterizzanti spiccano varietà dei prodotti, la qualità e l'accessibilità dei prezzi ma quello che realmente – a Cassina come altrove – ha qualificato la storia dei mercati settimanali è soprattutto l’immediatezza del rapporto tra esercente ambulante e utente.
In considerazione dell'indirizzo recentemente fornito alla responsabile di area relativamente alla pubblicazione del bando pubblico per la copertura dei posteggi non assegnati dei mercati settimanali di via Milano e via I maggio, è arrivato il momento di fare alcune considerazioni circa la condizione del commercio ambulante, svolto a Cassina dè Pecchi.
La sospensione dei posteggi vacanti del mercato del venerdì racconta di una sofferenza del comparto commercio, che oramai ha superato livelli di guardia.
Nell’ultimo anno - più che in passato - si è assistito ad una crescente disaffezione da parte degli ambulanti rispetto al mercato cassinese, al quale al preferito altri mercati settimanali ove allocare la loro bancherella e tentare di vendere la merce.
Questo è un dato, che aldilà delle speculazioni di sorta che continuiamo ad evitare, impone alla Politica alcune riflessioni alle quali non ci si può sottrarre.
Chi afferma che la crescente difficoltà sia dovuta al non semplice ricambio generazionale dice solo parte del vero, visto che i mercati settimanali in altri Comuni (anche confinanti) presentano un grado di attrazione superiore a quello cassinese.
Risultando nei fatti (con i numeri) più appetibile.
Noi crediamo che la responsabilità sia da attribuire anche a condizionamenti locali (tassazione, organizzazione, burocrazia ecc) altrimenti le medesime difficoltà le avremmo viste replicate tutti i Comuni, che invece continuano ad avere mercati più floridi e vivi.
Ma ripeto, sarebbe ingiusto limitarsi a questo genere di riflessione.
Proprio la semplice e vivace organizzazione del mercato ed il facile rapporto instaurabile tra esercente e utente, sono stati - per vari decenni - alla base di una significativa fruizione popolare.
In questo periodo invernale, ricalcando l’andamento delle altre stagioni, il Mercato di via Milano si presenta sempre più “a macchia di leopardo”, inficiando la percezione dell’ambito commerciale, così come interpretato culturalmente, nell’immaginario tradizionale.
Non è colpa di nessuno e che nessuno dei presenti si senta accusato di questo, ma è il ruolo stesso di Amministratori che ci chiama all’individuazione di meccanismi, che siano migliorativi per il tessuto di un mercato che si presenta sempre più sgombro.
Crediamo sia opportuno avviare nuovi studi sul posizionamento delle bancherelle, in quanto alcune migliorie logistico-organizzative possa comportare benefici utili.
Con la presente interroghiamo l’assessore al Commercio sull’anzidetta opportunità e la possibilità di coinvolgere la Minoranza Consiliare nelle misure in cui l’Amministrazione riterrà.
In linea con l’azione politico-Amministrativa propositiva del Gruppo, ci dichiariamo sin da subito disponibili a partecipare ad ogni iniziativa, che dia la possibilità al Gruppo Consiliare di offrire il proprio contributo.
Annunciamo contestualmente, l’eventuale Mozione da presentare per iscritto e leggersi seduta stante – così come previsto dal Regolamento Consiliare – contenente la proposta d’istituzione di un Tavolo (con scadenza definita) per individuare, studiare e proporre alcuni elementi migliorativi a vantaggio del comparto e dare alcune risposte in breve tempo.
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
(Uniti per Cassina)
lunedì 15 febbraio 2016
Cassina: "CHI HA I DENTI NON HA PANE, MA CHI HA IL PANE NON HA I DENTI"
Egr. Cittadino,
fra le tante, che provo a raccontare, questa è forse quella che maggiormente rende l'idea di quale sia la qualità dell'attuale Amministrazione comunale.
Devo ammettere che - in queste settimane - mi ero illuso, che con l'estensione fino al 2040 di 3 vecchi mutui e il conseguente incremento della "quota interessi" di ulteriori 282.000 di soldi pubblici da versare all'Ente creditore, avessimo toccato il punto più basso della legislatura.
La scelta di indebitare anche i Cassinesi di domani, spostando mutui accesi 20 anni fa e finanziare spesa "corrente" (e non "investimento") è facilmente criticabile senza grossi ragionamenti e la motivazione - o giustificazione - data al provvedimento ("...pur comportando incremento della quota interessi di 281,000 euro, abbiamo un vantaggio immediato di circa 50.000 euro/annui da utilizzare per riparare marciapiedi") rende il provvedimento assolutamente miope mosso nell'interesse "superiore" di asfaltare qualche tratto di strada e riconquistare consenso - non con i 14 milioni inseriti in Bilancio - ma rinegoziando mutui esistenti, impegnando bilanci futuri e caricandoli di "interessi" passivi.
Ma la critica diventa ancora più severa se 'contestualizzata' alle opportunità offerte dalla Legge di Stabilità 2016.
Fra tutte le novità inserite nella legge di stabilità, vi sono le NUOVE REGOLE DEL PATTO DI STABILITA' e questo è un argomento che in passato - al pari del collega Sindaco di Cernusco Comincini - ho fortemente criticato anche attraverso una lettera (datata 8 maggio 2012) a conclusione di un personale percorso di polemica contro uno strumento, che offende la dignità di tutte le Amministrazioni virtuose che ogni Anno estinguono mutui applicando parte dell'avanzo di Amministrazione.
Effettivamente, erano anni in cui l'Amministrazione di Cassina - senza accendere un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente ben 5 mutui (passando dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014).
In meno di 5 anni - l’indebitamento è stato ridotto da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.
E in quei giorni Cassina vantava 1 milione e 400 mila euro in cassa (di soldi dei propri Cittadini bloccati in banca a causa del Patto) mentre il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini riferiva amareggiato, che la Città che lo ha voluto Sindaco per 2 volte consecutive "....ha bloccati 22 milioni di euro: attenzione, non da utilizzare per fare altro, ma 22 milioni di euro che risultano essere la sommatoria delle decisioni di spesa già fatte sulla base delle risorse disponibili! Soldi nostri, per spese già decise a favore della nostra comunità, che non possiamo utilizzare...".
Sono da sempre stato molto critico nei confronti delle norme di attuazione del Patto di Stabilità e nel 2012 scrivevo "...se non saranno modificate presto, saranno più dannose del danno che intendono riparare".
Finalmente, a distanza di qualche anno, ecco le NUOVE REGOLE del Patto di Stabilità (introdotte con la Legge di Stabilità) che consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa (come Cassina!) di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016.
La Legge di stabilità supera il patto di stabilità, che lasciava liberi gli impegni in conto capitale ma bloccava i pagamenti: la cosa più importante è che il passaggio dal vecchio al nuovo saldo consente agli enti locali solo per quest'anno di finanziare investimenti utilizzando gli avanzi di amministrazione, veri e propri "conti dormienti" accumulatisi negli anni senza la possibilità di spenderli.
Il Comune di Cassina - grazie alle politiche di contenimento della spesa e copertura del debito del passato - vanta molti euro in cassa e grazie a queste modifiche, avremmo potuto finanziare tutti gli investimenti per i quali abbiamo risorse già a disposizione e progetti già pronti, fino a 1 milione di euro.
"Avremmo potuto", perché il primo treno il nostro Comune lo ha perso a causa dell'incapacità politica (decisionale) dell'Amministrazione, di "rinfrescare" alcuni progetti esistenti nei cassetti comunali.
Ad esempio, il progetto esistente della "riqualifica e illuminazione della Pista ciclabile che fiancheggia il Naviglio Martesana" è progettato e finanziato con i Bilanci precedenti e già inserito nel "Programma triennale dei Lavori Pubblici" (approvato quand'ero assessore ai LL.PP.).
Le nuove regole del Patto di Stabilità avrebbero consentito di far partire i lavori.
Questa volta, sarà impossibile ai nostri Amministratori attribuire - come da copione, a cui ci hanno abituati - la responsabilità politica a "chi c'era prima" visto i conti in ordine, addirittura diminuendo l'indebitamento di circa 2,5 milioni in 4 anni.
Neanche prendersela con gli uffici Tecnici, che per personale esperienza, si sono sempre mostrati pronti con progettazione e "reattivi rispetto a indicazioni politiche chiare".
L'unica prescrizione era che con i soldi in cassa fino a quel momento bloccati dal Patto si potevano finanziare opere per le quali era possibile "....avviare le procedure di gara entro il 31 dicembre 2015".
Si sarebbe potuto investire sul recupero ed il rilancio sulle strutture pubbliche di studio, aggregazione e socialità, un investimento sui servizi più utilizzati dalla comunità locale, senza tralasciare le manutenzioni e l'efficientamento della macchina pubblica.
Lavori su scuole, strade, arredo urbano: una svolta dopo anni di tagli ai Comuni.
Basti pensare, ci sono Comuni nell'Hinterland Milanese che hanno sbloccato 4, 7 , 8 milioni...
Cassina dè Pecchi, a causa dell'incapacità di decidere niente (Feste escluse), l'assenza di idee e di un progetto organico di paese, non è stata sfruttata questa occasione.
La speranza è che il provvedimento governativo (sblocco fondi comunali vincolati dal Patto di Stabilità) sia replicato anche quest'anno e che il nostro Comune abbia la giusta reazione per "...spendere i soldi dei Cittadini già in cassa".
Ricordo perfettamente, quando in veste di assessore ai Lavori Pubblici, insieme ad altri Amministratori della zona si chiedeva a gran voce questo provvedimento governativo - e dopo anni di rigidità - quest'occasione utile a rilanciare investimenti e impegnare risorse a disposizione arriva solo oggi.
DA ASSESSORE HO SPERATO INUTILMENTE CHE PASSASSE QUESTO TRENO.
OGGI IL TRENO E' PASSATO E CASSINA DE' PECCHI LO HA PERSO.
Dalla serie: "CHI HA I DENTI NON HA IL PANE E CHI HA IL PANE NON HA I DENTI".
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
fra le tante, che provo a raccontare, questa è forse quella che maggiormente rende l'idea di quale sia la qualità dell'attuale Amministrazione comunale.
Devo ammettere che - in queste settimane - mi ero illuso, che con l'estensione fino al 2040 di 3 vecchi mutui e il conseguente incremento della "quota interessi" di ulteriori 282.000 di soldi pubblici da versare all'Ente creditore, avessimo toccato il punto più basso della legislatura.
La scelta di indebitare anche i Cassinesi di domani, spostando mutui accesi 20 anni fa e finanziare spesa "corrente" (e non "investimento") è facilmente criticabile senza grossi ragionamenti e la motivazione - o giustificazione - data al provvedimento ("...pur comportando incremento della quota interessi di 281,000 euro, abbiamo un vantaggio immediato di circa 50.000 euro/annui da utilizzare per riparare marciapiedi") rende il provvedimento assolutamente miope mosso nell'interesse "superiore" di asfaltare qualche tratto di strada e riconquistare consenso - non con i 14 milioni inseriti in Bilancio - ma rinegoziando mutui esistenti, impegnando bilanci futuri e caricandoli di "interessi" passivi.
Ma la critica diventa ancora più severa se 'contestualizzata' alle opportunità offerte dalla Legge di Stabilità 2016.
Fra tutte le novità inserite nella legge di stabilità, vi sono le NUOVE REGOLE DEL PATTO DI STABILITA' e questo è un argomento che in passato - al pari del collega Sindaco di Cernusco Comincini - ho fortemente criticato anche attraverso una lettera (datata 8 maggio 2012) a conclusione di un personale percorso di polemica contro uno strumento, che offende la dignità di tutte le Amministrazioni virtuose che ogni Anno estinguono mutui applicando parte dell'avanzo di Amministrazione.
Effettivamente, erano anni in cui l'Amministrazione di Cassina - senza accendere un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente ben 5 mutui (passando dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014).
In meno di 5 anni - l’indebitamento è stato ridotto da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.
E in quei giorni Cassina vantava 1 milione e 400 mila euro in cassa (di soldi dei propri Cittadini bloccati in banca a causa del Patto) mentre il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini riferiva amareggiato, che la Città che lo ha voluto Sindaco per 2 volte consecutive "....ha bloccati 22 milioni di euro: attenzione, non da utilizzare per fare altro, ma 22 milioni di euro che risultano essere la sommatoria delle decisioni di spesa già fatte sulla base delle risorse disponibili! Soldi nostri, per spese già decise a favore della nostra comunità, che non possiamo utilizzare...".
Sono da sempre stato molto critico nei confronti delle norme di attuazione del Patto di Stabilità e nel 2012 scrivevo "...se non saranno modificate presto, saranno più dannose del danno che intendono riparare".
Finalmente, a distanza di qualche anno, ecco le NUOVE REGOLE del Patto di Stabilità (introdotte con la Legge di Stabilità) che consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa (come Cassina!) di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016.
La Legge di stabilità supera il patto di stabilità, che lasciava liberi gli impegni in conto capitale ma bloccava i pagamenti: la cosa più importante è che il passaggio dal vecchio al nuovo saldo consente agli enti locali solo per quest'anno di finanziare investimenti utilizzando gli avanzi di amministrazione, veri e propri "conti dormienti" accumulatisi negli anni senza la possibilità di spenderli.
Il Comune di Cassina - grazie alle politiche di contenimento della spesa e copertura del debito del passato - vanta molti euro in cassa e grazie a queste modifiche, avremmo potuto finanziare tutti gli investimenti per i quali abbiamo risorse già a disposizione e progetti già pronti, fino a 1 milione di euro.
"Avremmo potuto", perché il primo treno il nostro Comune lo ha perso a causa dell'incapacità politica (decisionale) dell'Amministrazione, di "rinfrescare" alcuni progetti esistenti nei cassetti comunali.
Ad esempio, il progetto esistente della "riqualifica e illuminazione della Pista ciclabile che fiancheggia il Naviglio Martesana" è progettato e finanziato con i Bilanci precedenti e già inserito nel "Programma triennale dei Lavori Pubblici" (approvato quand'ero assessore ai LL.PP.).
Le nuove regole del Patto di Stabilità avrebbero consentito di far partire i lavori.
Questa volta, sarà impossibile ai nostri Amministratori attribuire - come da copione, a cui ci hanno abituati - la responsabilità politica a "chi c'era prima" visto i conti in ordine, addirittura diminuendo l'indebitamento di circa 2,5 milioni in 4 anni.
Neanche prendersela con gli uffici Tecnici, che per personale esperienza, si sono sempre mostrati pronti con progettazione e "reattivi rispetto a indicazioni politiche chiare".
L'unica prescrizione era che con i soldi in cassa fino a quel momento bloccati dal Patto si potevano finanziare opere per le quali era possibile "....avviare le procedure di gara entro il 31 dicembre 2015".
Si sarebbe potuto investire sul recupero ed il rilancio sulle strutture pubbliche di studio, aggregazione e socialità, un investimento sui servizi più utilizzati dalla comunità locale, senza tralasciare le manutenzioni e l'efficientamento della macchina pubblica.
Lavori su scuole, strade, arredo urbano: una svolta dopo anni di tagli ai Comuni.
Basti pensare, ci sono Comuni nell'Hinterland Milanese che hanno sbloccato 4, 7 , 8 milioni...
Cassina dè Pecchi, a causa dell'incapacità di decidere niente (Feste escluse), l'assenza di idee e di un progetto organico di paese, non è stata sfruttata questa occasione.
La speranza è che il provvedimento governativo (sblocco fondi comunali vincolati dal Patto di Stabilità) sia replicato anche quest'anno e che il nostro Comune abbia la giusta reazione per "...spendere i soldi dei Cittadini già in cassa".
Ricordo perfettamente, quando in veste di assessore ai Lavori Pubblici, insieme ad altri Amministratori della zona si chiedeva a gran voce questo provvedimento governativo - e dopo anni di rigidità - quest'occasione utile a rilanciare investimenti e impegnare risorse a disposizione arriva solo oggi.
DA ASSESSORE HO SPERATO INUTILMENTE CHE PASSASSE QUESTO TRENO.
OGGI IL TRENO E' PASSATO E CASSINA DE' PECCHI LO HA PERSO.
Dalla serie: "CHI HA I DENTI NON HA IL PANE E CHI HA IL PANE NON HA I DENTI".
Cordiali Saluti
Andrea Maggio
sabato 6 febbraio 2016
INTERROGAZIONE: GIORNO DEL RICORDO
Nella giornata di ieri, il Gruppo di Minoranza Consiliare ha presentato un'interrogazione, per la quale ci aspettiamo risposta scritta da parte del Sindaco o persona da questi delegata.
L'interrogazione riguarda il "Giorno del ricordo", una solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.
Istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo ultimo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale del nostro Paese.
La Legge prevede che in questa giornata siano previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che sia "... favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio.
Al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità, (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) o altri simili tragici eventi giustamente commemorati, la ricorrenza in questione non sempre è riuscita a trovare altrettanta occasione di documentazione, testimonianza, ricerca, esposizione, ecc per informare adeguatamente - tutti i Cittadini - sui fatti che dovrebbero essere oggetto del ricordo.
Eppure è una una ricorrenza che intende conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Con la presente sono a chiedere quali iniziative abbia programmato per le prossime celebrazioni del “Giorno del Ricordo” e se “essendo una solennità civile, sarà esposto il tricolore, ai sensi dell’articolo 4 della legge n° 260/1949”.
Non ho mai seguito linee di spettacolarizzazione su eventi atroci e tragici come il Giorno del Ricordo o la Giornata della Memoria, piuttosto - senza polemica - ritengo molto più utile recepire e valorizzare le iniziative della società civile - e soprattutto delle scuole - in modo da stimolare le dovute riflessioni nelle nuove generazioni.
Nell’auspicio che questo serva a prevenire e combattere ogni forma di violenza e di intolleranza.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
L'interrogazione riguarda il "Giorno del ricordo", una solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 Febbraio di ogni anno.
Istituita con la Legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo ultimo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale del nostro Paese.
La Legge prevede che in questa giornata siano previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che sia "... favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio.
Al contrario di quanto correttamente avviene per altre analoghe solennità, (memoria della Shoah o delle Stragi Nazi-fasciste) o altri simili tragici eventi giustamente commemorati, la ricorrenza in questione non sempre è riuscita a trovare altrettanta occasione di documentazione, testimonianza, ricerca, esposizione, ecc per informare adeguatamente - tutti i Cittadini - sui fatti che dovrebbero essere oggetto del ricordo.
Eppure è una una ricorrenza che intende conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Con la presente sono a chiedere quali iniziative abbia programmato per le prossime celebrazioni del “Giorno del Ricordo” e se “essendo una solennità civile, sarà esposto il tricolore, ai sensi dell’articolo 4 della legge n° 260/1949”.
Non ho mai seguito linee di spettacolarizzazione su eventi atroci e tragici come il Giorno del Ricordo o la Giornata della Memoria, piuttosto - senza polemica - ritengo molto più utile recepire e valorizzare le iniziative della società civile - e soprattutto delle scuole - in modo da stimolare le dovute riflessioni nelle nuove generazioni.
Nell’auspicio che questo serva a prevenire e combattere ogni forma di violenza e di intolleranza.
Cordiali Saluti.
Andrea Maggio
mercoledì 3 febbraio 2016
Finalmente, ecco l'importante comunicato del Comune!
Vi comunico con soddisfazione che - a seguito della mia nota - l'Amministrazione Comunale ha emesso un comunicato stampa, relativo allo sciopero Nazionale indetto dal settore ristorazione, per la giornata di venerdì prossimo.
Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro avente per legittima finalità quella di ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative e ciascun lavoratore deve essere libero di autodeterminarsi in relazione alla propria partecipazione o meno ad uno sciopero e che nessuna norma impone una preventiva comunicazione a livello individuale.
Nell'interesse delle famiglie, è giusto che il Comune diramasse il comunicato che - attraverso nota di ieri - sollecitavo.
Ho chiesto e ottenuto che l'Amministrazione diramasse il comunicato (attraverso le scuole) a "garanzia del normale svolgimento del servizio ristorazione", visto che la Corte non vieta al lavoratore di fornire all'azienda una propria indicazione di adesione o meno allo sciopero nazionale indetto.
Seppur la risposta fornita è in alcun modo vincolante per il comportamento successivamente tenuto dal lavoratore, che potrà comunque aderire o meno allo sciopero indetto, il Comunicato del Comune è necessario a "garanzia delle famiglie".
Lo sciopero è uno strumento legittimo, che nasce come rivendicazione da parte di lavoratori ma - conseguenti disagi arrecati da un disservizio (come a San Maurizio in queste ore) - il Comune dev'essere in grado di GARANTIRE i genitori che lavorano.
Sono soddisfatto, che seppur sempre da sollecitare, l'Amministrazione abbia diramato le 'certezze' richieste.
Questo dovevo nell'interesse di tutti, nell'esercizio del mio ruolo.
__________________________________________________________________---
questo il comunicato
Da: Istituto Comprensivo Cassina [mailto:segreteria@icscassina.gov.it]
Inviato: mercoledì 3 febbraio 2016 09:43
A: ;
Oggetto: Comunicazione ai genitori
Buongiorno,
l'Amministrazione Comunale di Cassina de' Pecchi ci ha chiesto di trasmettere con urgenza, ai rappresentanti di classe il seguente testo:
"Abbiamo ricevuto notizia che nella giornata di ieri 2 febbraio 2016 è stata diffusa ai genitori un'informazione relativa allo sciopero nazionale, per la giornata di venerdì 5 febbraio 2016, degli addetti del servizio di ristorazione scolastica.
Confermiamo che, come da comunicazione preventiva dell'azienda di Ristorazione, tale sciopero non avrà alcuna ricaduta sul servizio di ristorazione scolastica e sociale di Cassina de' Pecchi, pertanto il servizio verrà garantito con le modalità già in essere. L'Amministrazione Comunale".
Si chiede di dare diffusione a tutti i genitori delle proprie classi / sezioni.
Grazie per la collaborazione.
Istituto Comprensivo di Cassina de' Pecchi
___________________________________________________________________________
Saluti
Andrea Maggio
Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro avente per legittima finalità quella di ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative e ciascun lavoratore deve essere libero di autodeterminarsi in relazione alla propria partecipazione o meno ad uno sciopero e che nessuna norma impone una preventiva comunicazione a livello individuale.
Nell'interesse delle famiglie, è giusto che il Comune diramasse il comunicato che - attraverso nota di ieri - sollecitavo.
Ho chiesto e ottenuto che l'Amministrazione diramasse il comunicato (attraverso le scuole) a "garanzia del normale svolgimento del servizio ristorazione", visto che la Corte non vieta al lavoratore di fornire all'azienda una propria indicazione di adesione o meno allo sciopero nazionale indetto.
Seppur la risposta fornita è in alcun modo vincolante per il comportamento successivamente tenuto dal lavoratore, che potrà comunque aderire o meno allo sciopero indetto, il Comunicato del Comune è necessario a "garanzia delle famiglie".
Lo sciopero è uno strumento legittimo, che nasce come rivendicazione da parte di lavoratori ma - conseguenti disagi arrecati da un disservizio (come a San Maurizio in queste ore) - il Comune dev'essere in grado di GARANTIRE i genitori che lavorano.
Sono soddisfatto, che seppur sempre da sollecitare, l'Amministrazione abbia diramato le 'certezze' richieste.
Questo dovevo nell'interesse di tutti, nell'esercizio del mio ruolo.
__________________________________________________________________---
questo il comunicato
Da: Istituto Comprensivo Cassina [mailto:segreteria@icscassina.gov.it]
Inviato: mercoledì 3 febbraio 2016 09:43
A: ;
Oggetto: Comunicazione ai genitori
Buongiorno,
l'Amministrazione Comunale di Cassina de' Pecchi ci ha chiesto di trasmettere con urgenza, ai rappresentanti di classe il seguente testo:
"Abbiamo ricevuto notizia che nella giornata di ieri 2 febbraio 2016 è stata diffusa ai genitori un'informazione relativa allo sciopero nazionale, per la giornata di venerdì 5 febbraio 2016, degli addetti del servizio di ristorazione scolastica.
Confermiamo che, come da comunicazione preventiva dell'azienda di Ristorazione, tale sciopero non avrà alcuna ricaduta sul servizio di ristorazione scolastica e sociale di Cassina de' Pecchi, pertanto il servizio verrà garantito con le modalità già in essere. L'Amministrazione Comunale".
Si chiede di dare diffusione a tutti i genitori delle proprie classi / sezioni.
Grazie per la collaborazione.
Istituto Comprensivo di Cassina de' Pecchi
___________________________________________________________________________
Saluti
Andrea Maggio
martedì 2 febbraio 2016
sciopero mensa scolastica? In Comune si Dorme!
Egr. Cittadino,
mentre negli altri Comuni - Sindaco e Assessori - hanno già fatto sapere qualcosa circa le conseguenze locali sul servizio mensa, a seguito della proclamazione dello sciopero nazionale del personale addetto alla ristorazione collettiva (previsto per venerdì 5 febbraio 2016), a Cassina dè Pecchi "Buona Notte e mangiati una fragola".
Ancora nessun avviso - da parte del Sindaco e l'assessore all'Istruzione - sulla possibile adesione dei dipendenti di un'impresa che offre un servizio "a tariffa puntuale".
Amministrazione assente, sento russare da casa mia.
Gli assessori rossi, oltre a fare i comunicati e insultare Maggio, devono trovare il tempo di pensare ai restanti Cittadini.
Possibilmente al loro bene, riducendo i disagi.
Attendiamo con ansia, che dal Palazzo si degnino di comunicare qualcosa
Visto che il Servizio è regolarmente pagato direttamente al Comune.
Andrea Maggio
mentre negli altri Comuni - Sindaco e Assessori - hanno già fatto sapere qualcosa circa le conseguenze locali sul servizio mensa, a seguito della proclamazione dello sciopero nazionale del personale addetto alla ristorazione collettiva (previsto per venerdì 5 febbraio 2016), a Cassina dè Pecchi "Buona Notte e mangiati una fragola".
Ancora nessun avviso - da parte del Sindaco e l'assessore all'Istruzione - sulla possibile adesione dei dipendenti di un'impresa che offre un servizio "a tariffa puntuale".
Amministrazione assente, sento russare da casa mia.
Gli assessori rossi, oltre a fare i comunicati e insultare Maggio, devono trovare il tempo di pensare ai restanti Cittadini.
Possibilmente al loro bene, riducendo i disagi.
Attendiamo con ansia, che dal Palazzo si degnino di comunicare qualcosa
Visto che il Servizio è regolarmente pagato direttamente al Comune.
Andrea Maggio
Rifiuti: si riducono i servizi, ma a tariffe inalterate
Egr. Cittadini,
sempre all'insegna del solito "significativo passaggio culturale" che serve a giustificare tutto e il contrario di tutto, ecco che (dal 1 Febbraio 2016) raccolta della frazione “secca” passerà da 2 passaggi settimanali a solo 1.
Il passaggio da due raccolte a una sola a settimana VOLUTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - viene spiegato dai sostenitori del provvedimento come un doverosa azione "...finalizzata ad un risparmio economico", "a favore dell'ambiente", "per una raccolta migliere e più consapevole", “...per un riciclo dei rifiuti sempre più puntuale”, “sempre più vicino alla pratica dei rifiuti zero”.
Aldilà delle belle parole a cui vogliono abituare gli organi di propaganda – ancora una volta a Cassina dè Pecchi – si riduce un servizio per i Cittadini e se la relativa tariffa per le famiglie non subirà adeguamenti in riduzione, saremo di fronte alle solite "balle eco-ambientali".
Qualcosa in questi 17 mesi è cambiato, in un paese immobile dove (tolta qualche festa chiamata per l'occasione evento)), aumenta l'insofferenza dei Cassinesi rispetto alle parole "mielose" utilizzate dagli attuali Amministratori per valorizzare scelte, spesso il nulla (il caso dell'hashtag docet) sottraendole da una valutazione oggettiva su meriti e vantaggi economici di un bilancio familiare.
Peraltro, il passaggio da due a una raccolta alla settimana è per “preparare ed educare le persone” a quella che sarà la vera rivoluzione in materia di raccolta differenziata: l’introduzione dell’Ecuosacco, il famoso “sacco rosso” dotato di un codice a barre che al momento della consegna sarà associato al nucleo familiare o all’azienda.
Novità che destano qualche preoccupazione e – sicuramente – comporteranno alcuni disagi.
In alcuni Comuni - comunicano - hanno visto la riduzione della frazione secca del 69% – questo ha comportato risparmi per le Amministrazioni.
Il fatto è che non sempre questi risparmi si sono tradotti in vantaggi economici per le tasche dei Cittadini.
E allora, dove vanno a finire i risparmi del Comune, se non nella riduzione delle tasse degli abitanti del Comune stesso.
Dell'argomento ne parleremo a breve, perchè è una questione imbarazzante.
Ad ogni modo, se l’obiettivo è quello del “chi più ricicla, meno paga”, chiediamo che si cominci da subito – lasciando per un attimo da parte i paroloni dettati dalla propaganda di partito – e si riducano le tariffe ai Cittadini come fattore premiante di una positiva attuazione di provvedimenti“finalizzati al risparmio economico”.
Infine – e chiudo questa breve riflessione che a breve sarà trasformata in proposta politica – occorre prendere in esame il problema del disagio sociale generato dalle micro discariche abusive e l’abbandono di sacchi non conformi dentro o accanto i cestini posti lungo le strade comunali – che sotto il profilo statistico – è in continuo aumento in termini assoluti, con maggiore incidenza nelle aree limitrofe ove l’ecuosacco è entrato in vigore.
I cestini sono adibiti esclusivamente alla raccolta dei Rifiuti Urbani Misti (pacchetti di sigarette, fazzoletti, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro) e utilizzi differenti sono da perseguire, mentre Cassina vanta record negativi circa la condizione dei nostri cestini, pieni sporchi e utilizzati in modo improprio.
Aldilà della discussione politica sull’opportunità o meno di inserire l’Ecuosacco nella quotidianità dei cassinesi e del conseguente rapporto “costi-benefici” di una tale operazione, la Politica cassinese deve assicurare una doverosa ed equa ripartizione dei vantaggi economici che tale dispositivo potrebbe generare, stabilendo una soglia proporzionale al disagio generato dal “significativo passaggio culturale”.
Torneremo presto sull'argomento.
Saluti
Andrea Maggio
Egr. Cittadini,
sempre all'insegna del solito "significativo passaggio culturale" che serve a giustificare tutto e il contrario di tutto, ecco che (dal 1 Febbraio 2016) raccolta della frazione “secca” passerà da 2 passaggi settimanali a solo 1.
Il passaggio da due raccolte a una sola a settimana VOLUTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - viene spiegato dai sostenitori del provvedimento come un doverosa azione "...finalizzata ad un risparmio economico", "a favore dell'ambiente", "per una raccolta migliere e più consapevole", “...per un riciclo dei rifiuti sempre più puntuale”, “sempre più vicino alla pratica dei rifiuti zero”.
Aldilà delle belle parole a cui vogliono abituare gli organi di propaganda – ancora una volta a Cassina dè Pecchi – si riduce un servizio per i Cittadini e se la relativa tariffa per le famiglie non subirà adeguamenti in riduzione, saremo di fronte alle solite "balle eco-ambientali".
Qualcosa in questi 17 mesi è cambiato, in un paese immobile dove (tolta qualche festa chiamata per l'occasione evento)), aumenta l'insofferenza dei Cassinesi rispetto alle parole "mielose" utilizzate dagli attuali Amministratori per valorizzare scelte, spesso il nulla (il caso dell'hashtag docet) sottraendole da una valutazione oggettiva su meriti e vantaggi economici di un bilancio familiare.
Peraltro, il passaggio da due a una raccolta alla settimana è per “preparare ed educare le persone” a quella che sarà la vera rivoluzione in materia di raccolta differenziata: l’introduzione dell’Ecuosacco, il famoso “sacco rosso” dotato di un codice a barre che al momento della consegna sarà associato al nucleo familiare o all’azienda.
Novità che destano qualche preoccupazione e – sicuramente – comporteranno alcuni disagi.
In alcuni Comuni - comunicano - hanno visto la riduzione della frazione secca del 69% – questo ha comportato risparmi per le Amministrazioni.
Il fatto è che non sempre questi risparmi si sono tradotti in vantaggi economici per le tasche dei Cittadini.
E allora, dove vanno a finire i risparmi del Comune, se non nella riduzione delle tasse degli abitanti del Comune stesso.
Dell'argomento ne parleremo a breve, perchè è una questione imbarazzante.
Ad ogni modo, se l’obiettivo è quello del “chi più ricicla, meno paga”, chiediamo che si cominci da subito – lasciando per un attimo da parte i paroloni dettati dalla propaganda di partito – e si riducano le tariffe ai Cittadini come fattore premiante di una positiva attuazione di provvedimenti“finalizzati al risparmio economico”.
Infine – e chiudo questa breve riflessione che a breve sarà trasformata in proposta politica – occorre prendere in esame il problema del disagio sociale generato dalle micro discariche abusive e l’abbandono di sacchi non conformi dentro o accanto i cestini posti lungo le strade comunali – che sotto il profilo statistico – è in continuo aumento in termini assoluti, con maggiore incidenza nelle aree limitrofe ove l’ecuosacco è entrato in vigore.
I cestini sono adibiti esclusivamente alla raccolta dei Rifiuti Urbani Misti (pacchetti di sigarette, fazzoletti, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro) e utilizzi differenti sono da perseguire, mentre Cassina vanta record negativi circa la condizione dei nostri cestini, pieni sporchi e utilizzati in modo improprio.
Aldilà della discussione politica sull’opportunità o meno di inserire l’Ecuosacco nella quotidianità dei cassinesi e del conseguente rapporto “costi-benefici” di una tale operazione, la Politica cassinese deve assicurare una doverosa ed equa ripartizione dei vantaggi economici che tale dispositivo potrebbe generare, stabilendo una soglia proporzionale al disagio generato dal “significativo passaggio culturale”.
Torneremo presto sull'argomento.
Saluti
Andrea Maggio
domenica 31 gennaio 2016
#MaggiOssessione
"MAGGIOSSESSIONE"
Potrebbe chiamarsi così questa nuova sindrome, che ha oramai aggredito buona parte della Maggioranza Consiliare.
Piano - Piano, chi prima chi dopo, in molti in Maggioranza vivono sulla propria pelle questo "disagio"
Il ViceSindaco è fra i pochi, che ancora vive l'attività politico amministrativa con serietà, senza piagnistei, senza rancore, rabbia, senza togliere il saluto, evitando di passare pomeriggi a scrivere pippotti kilometrici senza dire nulla (ovviamente, insulti allo scrivente a parte!).
E' davvero paradossale come situazione, ossessionati da un povero Consigliere di nome Maggio, che dalle stesse fila della Maggioranza si divertono a definire (non a torto) "...assolutamente ininfluente", ma a cui continuano a dedicare pagine e pagine di scritti, comunicati e pappardelle dalle mille bolle prive di consistenza.
Basti pensare che hanno addirittura dedicato i loro ultimi 3 Comunicati - o quello che vorrebbero essere - allo scrivente Consigliere di Minoranza.
In momenti diversi e a distanza di una settimana, hanno desiderato mostrare le frustrazioni "parlando di me" nelle loro missive rivolte ai Cittadini.
Addirittura, due giorni fa ho avuto il piacere di trovare il mio cognome - riportato 11 volte - nel testo di un "profondo" comunicato, che non ho ancora trovato la pazienza di tradurre (è in lingua originale: purtroppo "Comunista ortodosso") ma che mi inorgoglisce non poco.
Stupisce tutta questa "attenzione" per un "povero ininfluente": addirittura ho letto su un periodico locale, che assessori che non avevano pagato la Sala Consiliare (per fare manifestazioni semi-private) a seguito del mio post, si sono precipitati a pagare il bollettino per la concessione dell'Aula Consiliare.
Appena in tempo, entro le 17,30 (termine ultimo) dichiarando abbiamo "pagato anche se non dovevamo".
In pratica, ci vogliono convincere che hanno fatto una donazione al Comune (che bravi....) e non sono andati a pagare perchè il Dipendente Comunale li ha invitati a pagare entro i termini previsti.
Ad ogni modo, tutto potevo pensare ma non credo di meritarmi tutta questa attenzione - soprattutto - dal basso della mia "assoluta inifluenza" - non pensavo di poter addirittura togliere il sonno a qualcuno e che potessi diventarne l'ossessione.
Questo mi dispiace davvero, non volevo.
Il sonno è sacro.
Purtroppo, l'attività di controllo - rispetto all'attività politico amministrativa - è imposta dal ruolo di Minoranza Consiliare che rivesto.
Faccio in modo di onorare l'impegno a cui sono stato chiamato dai Cittadini e meritarmi i 140 euro lordi/annui (centoquaranta euro circa).
Se spesso vengono trovati con le mani nella marmellata e smascherate alcune bugie (dalla privatizzazione dell'asilo prima negata, come negata inizialmente fu la convenzione con bussero, le bugie sulle bottigliette, sui 20.000 euro dissolti nel nulla, dei murales "gratuiti" che sono costati 5.000 euro, dei semafori comprati per un progetto sospeso...ecc ecc) non è con me che si devono arrabbiare.
È assolutamente normale in un sistema democratico, che qualcuno governi (o provi a farlo) e altri - come me - ne controllino l'attività.
Per quel poco che gli è possibile fare.
Per certi aspetti comprendo il nervosismo di un assessore, il cui fallimento sul progetto viabilistico è stato davvero devastante per la credibilità e in una normale dinamica politica dovrebbe rassegnare la delega alla viabilità.
Almeno, vista la bocciatura dei cittadini e della politica (ricordo che il progetto arrivato a livello esecutivo, è stato bocciato dalla stessa maggioranza)
le tre componenti politiche della Maggioranza hanno presentato tre progetti diversi, che aldilà della situazione comica tutta cassinese, dovrebbe far rimettere le deleghe alla viabilità nelle mani del Sindaco.
Io che ho vissuto esperienze in ambo i lati della staccionata (maggioranza e minoranza), da assessore ho imparato ad apprezzare il ruolo di opposizione.
Come oggi - immagino - lo apprezzi il ViceSindaco, che come me ha avuto l'onore e il privilegio di vivere la sua esperienza politica in maggioranza e minoranza.
Altri suo colleghi di giunta, stanno facendo molta fatica.
Per compensare la "naturale arroganza dell'ultimo arrivato", alcuni si illudono che ripetendo 100 volte al giorno le tre parole magiche "condivisione- trasparenza- partecipazione" possano mimetizzare la presunzione di essere il più bravo della classe.
E leggendo i loro discorsi (siamo bravi, belli, le colpe sono sempre di chi c'era prima!)non è impossibile che qualcuno ci possa anche credere.
Ma ne parleremo.
Tornando alla MaggiOssessione, non è normale veder chi dovrebbe governare il paese insultare chi è seduto in minoranza.
Chi mi conosce, sa che ho vissuto quasi 5 anni da assessore, non mi sono mai sognato di fare uno scritto contro membri di minoranza.
Chi insulta un consigliere - che lui stesso considera ininfluente - utilizza un metodo "Para-fascista".
Lo stesso metodo violento di quei ragazzotti che - prima di andare festosi a bere birra in un noto locale di Sant'Agata - erano davanti all'ingresso del Comune che vietavano a spintoni la presentazione della lista Uniti per Cassina, solo perché in contrapposizione alla lista dei "democratici".
Spero che i miei avversari (che non sono nemici, a differenza di come alcuni di loro mi considerino) tornino a dormire sogni sereni, senza vedere Maggio ovunque, senza ossessionarsi per nulla.
Perché la MaggiOssessione può essere utile solo a distrarre Attenzioni (del grande pubblico) dal dibattito politico, purtroppo in affanno a causa delle costanti litigate interne
La storia - anche politica - insegna che un nemico comune può essere miglior collante fra chi ha poche idee, ma difficilmente riesce ad armonizzare l'azione amministrativa.
Un saluto
Andrea Maggio
Potrebbe chiamarsi così questa nuova sindrome, che ha oramai aggredito buona parte della Maggioranza Consiliare.
Piano - Piano, chi prima chi dopo, in molti in Maggioranza vivono sulla propria pelle questo "disagio"
Il ViceSindaco è fra i pochi, che ancora vive l'attività politico amministrativa con serietà, senza piagnistei, senza rancore, rabbia, senza togliere il saluto, evitando di passare pomeriggi a scrivere pippotti kilometrici senza dire nulla (ovviamente, insulti allo scrivente a parte!).
E' davvero paradossale come situazione, ossessionati da un povero Consigliere di nome Maggio, che dalle stesse fila della Maggioranza si divertono a definire (non a torto) "...assolutamente ininfluente", ma a cui continuano a dedicare pagine e pagine di scritti, comunicati e pappardelle dalle mille bolle prive di consistenza.
Basti pensare che hanno addirittura dedicato i loro ultimi 3 Comunicati - o quello che vorrebbero essere - allo scrivente Consigliere di Minoranza.
In momenti diversi e a distanza di una settimana, hanno desiderato mostrare le frustrazioni "parlando di me" nelle loro missive rivolte ai Cittadini.
Addirittura, due giorni fa ho avuto il piacere di trovare il mio cognome - riportato 11 volte - nel testo di un "profondo" comunicato, che non ho ancora trovato la pazienza di tradurre (è in lingua originale: purtroppo "Comunista ortodosso") ma che mi inorgoglisce non poco.
Stupisce tutta questa "attenzione" per un "povero ininfluente": addirittura ho letto su un periodico locale, che assessori che non avevano pagato la Sala Consiliare (per fare manifestazioni semi-private) a seguito del mio post, si sono precipitati a pagare il bollettino per la concessione dell'Aula Consiliare.
Appena in tempo, entro le 17,30 (termine ultimo) dichiarando abbiamo "pagato anche se non dovevamo".
In pratica, ci vogliono convincere che hanno fatto una donazione al Comune (che bravi....) e non sono andati a pagare perchè il Dipendente Comunale li ha invitati a pagare entro i termini previsti.
Ad ogni modo, tutto potevo pensare ma non credo di meritarmi tutta questa attenzione - soprattutto - dal basso della mia "assoluta inifluenza" - non pensavo di poter addirittura togliere il sonno a qualcuno e che potessi diventarne l'ossessione.
Questo mi dispiace davvero, non volevo.
Il sonno è sacro.
Purtroppo, l'attività di controllo - rispetto all'attività politico amministrativa - è imposta dal ruolo di Minoranza Consiliare che rivesto.
Faccio in modo di onorare l'impegno a cui sono stato chiamato dai Cittadini e meritarmi i 140 euro lordi/annui (centoquaranta euro circa).
Se spesso vengono trovati con le mani nella marmellata e smascherate alcune bugie (dalla privatizzazione dell'asilo prima negata, come negata inizialmente fu la convenzione con bussero, le bugie sulle bottigliette, sui 20.000 euro dissolti nel nulla, dei murales "gratuiti" che sono costati 5.000 euro, dei semafori comprati per un progetto sospeso...ecc ecc) non è con me che si devono arrabbiare.
È assolutamente normale in un sistema democratico, che qualcuno governi (o provi a farlo) e altri - come me - ne controllino l'attività.
Per quel poco che gli è possibile fare.
Per certi aspetti comprendo il nervosismo di un assessore, il cui fallimento sul progetto viabilistico è stato davvero devastante per la credibilità e in una normale dinamica politica dovrebbe rassegnare la delega alla viabilità.
Almeno, vista la bocciatura dei cittadini e della politica (ricordo che il progetto arrivato a livello esecutivo, è stato bocciato dalla stessa maggioranza)
le tre componenti politiche della Maggioranza hanno presentato tre progetti diversi, che aldilà della situazione comica tutta cassinese, dovrebbe far rimettere le deleghe alla viabilità nelle mani del Sindaco.
Io che ho vissuto esperienze in ambo i lati della staccionata (maggioranza e minoranza), da assessore ho imparato ad apprezzare il ruolo di opposizione.
Come oggi - immagino - lo apprezzi il ViceSindaco, che come me ha avuto l'onore e il privilegio di vivere la sua esperienza politica in maggioranza e minoranza.
Altri suo colleghi di giunta, stanno facendo molta fatica.
Per compensare la "naturale arroganza dell'ultimo arrivato", alcuni si illudono che ripetendo 100 volte al giorno le tre parole magiche "condivisione- trasparenza- partecipazione" possano mimetizzare la presunzione di essere il più bravo della classe.
E leggendo i loro discorsi (siamo bravi, belli, le colpe sono sempre di chi c'era prima!)non è impossibile che qualcuno ci possa anche credere.
Ma ne parleremo.
Tornando alla MaggiOssessione, non è normale veder chi dovrebbe governare il paese insultare chi è seduto in minoranza.
Chi mi conosce, sa che ho vissuto quasi 5 anni da assessore, non mi sono mai sognato di fare uno scritto contro membri di minoranza.
Chi insulta un consigliere - che lui stesso considera ininfluente - utilizza un metodo "Para-fascista".
Lo stesso metodo violento di quei ragazzotti che - prima di andare festosi a bere birra in un noto locale di Sant'Agata - erano davanti all'ingresso del Comune che vietavano a spintoni la presentazione della lista Uniti per Cassina, solo perché in contrapposizione alla lista dei "democratici".
Spero che i miei avversari (che non sono nemici, a differenza di come alcuni di loro mi considerino) tornino a dormire sogni sereni, senza vedere Maggio ovunque, senza ossessionarsi per nulla.
Perché la MaggiOssessione può essere utile solo a distrarre Attenzioni (del grande pubblico) dal dibattito politico, purtroppo in affanno a causa delle costanti litigate interne
La storia - anche politica - insegna che un nemico comune può essere miglior collante fra chi ha poche idee, ma difficilmente riesce ad armonizzare l'azione amministrativa.
Un saluto
Andrea Maggio

venerdì 22 gennaio 2016
"CON LA RIMODULAZIONE DEI MUTUI DOBBIAMO FINANZIARE LA PARTE INVESTIMENTO"
Gentile Cittadino,
vista la richiesta di chiarimento da parte di alcuni Cittadini, circa la contrarietà del Gruppo Consiliare “UNITI PER CASSINA” rispetto alla Delibera di approvazione della “Rimodulazione dei Mutui con la Cassa Depositi e Prestiti”.
Chi scrive ha fatto parte di un’Amministrazione – che in passato – senza averne acceso neanche un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente ben 5 mutui (passando dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014).
Così facendo – in meno di 5 anni - l’indebitamento è stato ridotto da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.
Terminata la parentesi quinquennale fatta di risanamento e opere pubbliche, è tornata al Governo il Partito della Spesa e delle Tasse (prima si chiamava DS, PDS, ora PD, a Cassina mimetizzati in liste locali: ieri “Progetto Cassina-Sant’Agata”, oggi “Cassina Domani”).
Il Sindaco di oggi è l’assessore al Bilancio di qualche anno fa, l’assessore al Bilancio di oggi è il Capogruppo di ieri.
Quindi, aldilà dei nomi, diciamo il CSX a Cassina ha governato 18 degli ultimi 22 anni – bene o male, lo lascio dire agli elettori – e un dato è inconfutabile: il Partito della Spesa è tornato.
Veniamo al perché della contrarietà di estendere al 2040 mutui accesi nel 2000 e nel 2008, la cui scadenza era prevista nel 2025 e nel 2028.
Il D.M. del 7.01.1998 del Ministro del tesoro, del Bilancio e della programmazione economica, regolamenta la concessione, la garanzia e l’erogazione dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti, esclusivamente per spese di investimento.
L’estinzione anticipata dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti è disciplinata dall’art. 11 del D. M. 07.01.98, così come sostituito dall’articolo unico del D.M. 20.06.2003 riduce l’indebitamento sul bilancio dell’ente locale, in quanto riduce il valore delle rate di ammortamento annuo.
Da un lato determina un vantaggio immediato, consistente nella riduzione della spesa comunale per il rimborso delle rate in ammortamento, dall’altro determina un aumento della spesa complessiva per interessi (282.000 euro) in conseguenza della maggior durata dell’indebitamento ed un irrigidimento dei bilanci futuri.
Ciò detto la diminuzione delle rate di ammortamento, non dovrebbe considerarsi un risparmio soprattutto non dovrebbe – in alcun caso – procedere automaticamente ad incrementare la spesa corrente.
Questo è in contrasto proprio con i principi di convenienza economica dell’operazione in quanto aumenta la spesa corrente – e non la parte investimento – e obbliga e condiziona i bilanci futuri dell’ Ente perché ne allunga la durata; Senza produrre patrimonio, ma aggiustando qualche marciapiede con soldi di Bilanci futuri.
PERALTRO,"CONVENIENZA" che non può essere intesa come convenienza di legislatura, nell'asfaltare QUALCHE MARCIAPIEDE a scapito di future generazioni, che gli stessi marciapiedi dovrenno riasfaltare.
In una visione più lungimirante, meno da "orticello", le economie immediate generate dall’operazione dovrebbero – come la legge del 98 vorrebbe – finanziare le Spese di investimento oppure a abbattimento del debito per non violare l’ art. 119 della Costituzione o infine a costituire avanzo di amministrazione vincolato.
Scelta optata dalla scorsa Giunta che - ripeto - ridusse l’indebitamento da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro (dai 42 ai 37 mutui).
Alla luce delle suddette considerazioni – in Consiglio Comunale – abbiamo confermato con voto contrario, la contrarietà all’operazione di copertura delle spese correnti con gli introiti derivanti da rinegoziazione dei mutui (accesi in passato, per spesa parte investimento).
Il Gruppo Consiliare – di pari passo alla critica ad un provvedimento sul quale dissente – presenta una proposta politica: chiediamo che le economie immediate, visto che saranno pagate con le tase dei Cassinesi con 282.000 euro fino al 2040, siano utilizzate per finanziare la parte investimento e non – come previsto – la parte corrente.
Nella speranza di aver chiarito la posizione del Gruppo, il Sottoscritto Saluta cordialmente
Andrea Maggio
vista la richiesta di chiarimento da parte di alcuni Cittadini, circa la contrarietà del Gruppo Consiliare “UNITI PER CASSINA” rispetto alla Delibera di approvazione della “Rimodulazione dei Mutui con la Cassa Depositi e Prestiti”.
Chi scrive ha fatto parte di un’Amministrazione – che in passato – senza averne acceso neanche un mutuo in 4 anni e mezzo di legislatura e senza alzare le tasse - riuscì ad estinguere anticipatamente ben 5 mutui (passando dai 42 mutui del 2009 ai 37 del 2014).
Così facendo – in meno di 5 anni - l’indebitamento è stato ridotto da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro.
Terminata la parentesi quinquennale fatta di risanamento e opere pubbliche, è tornata al Governo il Partito della Spesa e delle Tasse (prima si chiamava DS, PDS, ora PD, a Cassina mimetizzati in liste locali: ieri “Progetto Cassina-Sant’Agata”, oggi “Cassina Domani”).
Il Sindaco di oggi è l’assessore al Bilancio di qualche anno fa, l’assessore al Bilancio di oggi è il Capogruppo di ieri.
Quindi, aldilà dei nomi, diciamo il CSX a Cassina ha governato 18 degli ultimi 22 anni – bene o male, lo lascio dire agli elettori – e un dato è inconfutabile: il Partito della Spesa è tornato.
Veniamo al perché della contrarietà di estendere al 2040 mutui accesi nel 2000 e nel 2008, la cui scadenza era prevista nel 2025 e nel 2028.
Il D.M. del 7.01.1998 del Ministro del tesoro, del Bilancio e della programmazione economica, regolamenta la concessione, la garanzia e l’erogazione dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti, esclusivamente per spese di investimento.
L’estinzione anticipata dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti è disciplinata dall’art. 11 del D. M. 07.01.98, così come sostituito dall’articolo unico del D.M. 20.06.2003 riduce l’indebitamento sul bilancio dell’ente locale, in quanto riduce il valore delle rate di ammortamento annuo.
Da un lato determina un vantaggio immediato, consistente nella riduzione della spesa comunale per il rimborso delle rate in ammortamento, dall’altro determina un aumento della spesa complessiva per interessi (282.000 euro) in conseguenza della maggior durata dell’indebitamento ed un irrigidimento dei bilanci futuri.
Ciò detto la diminuzione delle rate di ammortamento, non dovrebbe considerarsi un risparmio soprattutto non dovrebbe – in alcun caso – procedere automaticamente ad incrementare la spesa corrente.
Questo è in contrasto proprio con i principi di convenienza economica dell’operazione in quanto aumenta la spesa corrente – e non la parte investimento – e obbliga e condiziona i bilanci futuri dell’ Ente perché ne allunga la durata; Senza produrre patrimonio, ma aggiustando qualche marciapiede con soldi di Bilanci futuri.
PERALTRO,"CONVENIENZA" che non può essere intesa come convenienza di legislatura, nell'asfaltare QUALCHE MARCIAPIEDE a scapito di future generazioni, che gli stessi marciapiedi dovrenno riasfaltare.
In una visione più lungimirante, meno da "orticello", le economie immediate generate dall’operazione dovrebbero – come la legge del 98 vorrebbe – finanziare le Spese di investimento oppure a abbattimento del debito per non violare l’ art. 119 della Costituzione o infine a costituire avanzo di amministrazione vincolato.
Scelta optata dalla scorsa Giunta che - ripeto - ridusse l’indebitamento da 6.943.493,82 euro a 4.568.708,03 euro (dai 42 ai 37 mutui).
Alla luce delle suddette considerazioni – in Consiglio Comunale – abbiamo confermato con voto contrario, la contrarietà all’operazione di copertura delle spese correnti con gli introiti derivanti da rinegoziazione dei mutui (accesi in passato, per spesa parte investimento).
Il Gruppo Consiliare – di pari passo alla critica ad un provvedimento sul quale dissente – presenta una proposta politica: chiediamo che le economie immediate, visto che saranno pagate con le tase dei Cassinesi con 282.000 euro fino al 2040, siano utilizzate per finanziare la parte investimento e non – come previsto – la parte corrente.
Nella speranza di aver chiarito la posizione del Gruppo, il Sottoscritto Saluta cordialmente
Andrea Maggio
giovedì 21 gennaio 2016
IMPO: GIUNTA EVITI DI FARE PROPAGANDA SUL COMMERCIO.
Egr. Cittadino,
come facilmente prevedibile - dopo 17 mesi di governo e incredibili scivoloni politico-amministrativi capitati all'attuale giunta comunale - anche gli assessori ancora "non pervenuti" sentono la necessità di certificare la presenza.
Un'esigenza comprensibile mostrare ai Cittadini il frutto di quanto si è fatto, con la delega del Sindaco su materie specifiche.
Una cosa del tutto normale, a meno che l'informativa dell'assessore non diventi marketing, diffonda concetti reali, parli di cose concrete ed eviti di vendere aria fritta per generare confusione.
Questa è la volta dell'assessore al Commercio (in quota PD) improvvisamente impegnato a proporre il "NULLA" e cercare le luci della ribalta con "....un'azione volta a sostenere le attività commerciali di Cassina".
Ad ogni mio scritto, qualche permaloso in Maggioranza mi toglie il saluto, spero che non sia l'occasione dell'Assessore al Commercio, visto che il tema dello scritto coinvolge la sua delega ma riguarda tutta la politica di governo cassinese.
Riconosco l'abilità del PD di chi gestisce la "propaganda" di partito, ma esiste un limite a tutto.
Si possono avere idee differenti rispetto ad alcune scelte politico-Amministrazione, ma alla base delle differenze (prima di tutto) devono esistere delle idee, che oggi la Giunta non ha.
Dobbiamo essere convinti che è finito il tempo delle "bolle di sapone", superato il periodo del politichese, che in 457 parole di un Comunicato non trova il coraggio di dire, che l'Amministrazione ha pensato di "...favorire il commercio locale e dall’altro di ristabilire un contatto diretto con i commercianti cassinesi, un comparto importante e difficile, fatto per lo più di attività a piccola conduzione famigliare, su cui quindi sono interi nuclei cassinesi (e non) a basare la propria fonte di reddito..." inventando un hashtag su twitter (#AcquistoAcassina) e stamparlo su manifesti e volantini in carta patinata.
L'assessore e la Giunta sono convinti che l'invito agli acquisti rivolto ai Cittadini, stampato e pubblicato ovunque, sia un'azione concreta e un modo per aiutare il Commercio Cassinese.
Non è sufficiente invitare le persone a comprare, con Twitter o volantini, senza che l'Amministrazione contribuisca e partecipi.
Impossibile cambiare abitudini alle persone, senza intervenire sulle convenienze.
E dove esiste la "Politica" (nel senso più nobile del termine) si creano le condizioni per generare convenienze e - conseguentemente - abitudini.
I nostri Amministratori - scadenti e senza idee - rispondono che questa "...è una delle tante iniziative a favore del Commercio" e quando si chiede quali altre iniziative fatte in questa primi disastrosi 17 mesi di legislatura, la risposta è nel mitico elenco delle Feste pubblicato dagli organi di apparato (notare l'enfasi, la parola "storico"):
____________
•alla riorganizzazione della “Festa dell’Autunno” con il coinvolgimento dei commercianti del Centro paese;
•all’Evento “storico” di “Fragolosa” che è stato un momento partecipato e vissuto da tutta la cittadinanza (a breve la creazione di un “Comitato di Fragolosa” a cui vi aderisce anche la categoria dei Commercianti);
•alle iniziative comuni di solidarietà come “Commercianti For Filippide” e “Ti Ospito a Casa Mia”
_____________________________
Non ho dubbi che le feste abbiano la loro influenza sull'immagine e il consenso - anzi, possono tornare utili quando divisioni interne alla compagine governativa, compromettono le vere decisioni - ma nessun assessore di un Comune di 13.200 abitanti può illudersi che un'Amministrazione possa esser ricordata per feste organizzate, giocolieri in piazza, brindisi e caramelle con Babbo Natale e Befana con la scopa.
Più facile, che i Cittadini ricorderanno di quest'Amministrazione, l'assenza di un Sindaco, la costante riduzione dei servizi, la riduzione (da due a uno) dei passaggi alla settimana per il ritiro del "secco", per la scelta miope di estendere i mutui fino 2040 - con vantaggi immediati di liquidità "per farsi belli" con qualche marciapiede asfaltato - ma indebitando il Comune di altri 282.000 euro senza intaccare i 14 milioni di Bilancio (presi dalle tasche dei Cittadini)
Ovviamente sul periodico comunale la questione della "rimodulazione dei mutui" non viene spiegata e si rimanda alla complessa spiegazione sul sito comunale.
Le pagine del periodico pagato con i soldi pubblici serve a fare propaganda delle feste e inserire le foto dei brindisi, non spiegare ai Cittadini che a pagare la prossima - si spera - asfaltatura di qualche marciapiede sarà vostro figlio e quando il marciapiede sarà da asfaltare nuovamente.
E' buona Amministrazione questa? Spostare i debiti nel futuro, abbassare la retta di restituzione e avere liquidità immediata.
Tornando al Commercio, Una vera Amministrazione con "un progetto di paese credibile e idee per supportare i commercio locale" non può pensare che sia stampando un volantino che si possa "...favorire il commercio locale e gli acquisti presso i negozi di vicinato in occasione dei Saldi Invernali 2016...".
Quando pensa al sostegno al commercio locale, che vede chiudere negozi ogni giorno stritolati dalla competitività dei centri commerciali, dalla Giunta Comunale arriva un ragionamento di alto profilo socio-politico (sic): <<...l’attività dell’Assessorato è stata innanzitutto incentrata a ristabilire uno scambio tra l’Ente e la categoria, nell’ottica di una relazione produttiva volta a migliorare le condizioni attuali, con incontri cadenzati, con iniziative comuni e realizzando eventi congiunti...>>.
Come non detto: Le FESTE, che per il PD cassinese sembrano esser diventate un'ossessione.
Non giudico la voglia di festeggiare, sono felice per loro.
Mentre loro si divertono, il Sindaco ha conferito ai rappresentanti del PD deleghe inventate per l'occasione (al protocollo, trasparenza, partecipazione, pari opportunità) mentre al Coordinamento della Sinistra - di cui il Sindaco è esponente - sono rimaste tutte le deleghe degne di questo nome.
Sembra che negli ultimi giorni, fra una festa e l'altra, anche il PD abbia capito che alcune scelte (condivise in Maggioranza e prese a cuor leggero) stavano devastando la credibilità politico amministrativa, di un Partito e dei suoi rappresentanti.
Il progetto Viabilistico del Centro - presentato in Regione e sostenuto da tutta la Maggioranza fino a livello di progettazione esecutivo - è stato fortemente contestato dai Cittadini e alla campagna promossa dal Comitato "Salviamo il Centro" (attraverso una riuscita Petizione) hanno aderito Commercianti e i Gruppi Consiliari di Minoranza.
Il PD è stato piegato, con il suo assessore al Commercio a dover tornare indietro e - insieme al Partito - rimettere in discussione tutto all'interno della Maggioranza.
Da qui, nasce l'idea di copiare l'hashtag per invitare a comprare a Cassina, iniziativa fatta in altri Comuni che hanno accompagnato "concretamente" questo invito.
Ne parleremo, ci sono retroscena davvero appetitosi che molti di Voi, soventemente mostrano di voler sapere.
Ad ogni modo, alcuni esponenti del PD passano le giornate su Facebook (dall'inizio di questa legislatura non sono più iscritto, ho preso un periodo di "riposo") a chiedere le idee ai Cittadini - perchè eletti senza uno straccio di idea - chiamano "partecipazione" la speranza di riempire un contenitore elettorale ("Cassina Domani") vuoto.
Quindi, se da un certo punto di vista è comprensibile la necessità politica del PD di urlare al paese "ci siamo anche noi, non organizziamo solo Feste" dall'altro lato, si deve fare in modo che quest'esigenza dev'essere accompagnata da azioni concrete.
Quali sono - ad esempio, nel Commercio - i progetti proposti dal nostro Comune e presentati al Distretto del Commercio?
Credere in un comparto commerciale, vuol dire investire.
Chi fa o segue la politica (e non Bolle di Sapone o aria fritta) sa bene, che se un'Amministrazione che ha idee chiare su un argomento lo dimostra in sede di Bilancio spiegando quanti soldi sono stati stanziati, in che capitoli di spesa e - soprattutto - a cosa sono destinati.
A Cassina, il tema Commercio deve trovare le giuste risorse e dev'essere affrontato trasversalmente in più assessorati.
Il Gruppo Consiliare "UNITI PER CASSINA" di cui faccio parte - pur non facendo mancare la severa critica all'attuale Amministrazione in questa prima fase di legislatura - ha continuato a produrre una "proposta politica" evitando la demagogia utilizzata quando - a ruoli invertiti - a ricoprire il ruolo di Oppositore.
erano le forze politiche oggi al governo di Cassina.
Poche sono state le volte in cui siamo stati tenuti in considerazione.
La nostra voce spesso inascoltata, per l'arroganza politica iniziale e successivamente dalle troppe divisioni interne, per poter sperare che almeno una delle due parti in Maggioranza - in eterno conflitto - sia interessata ad ascoltare.
Non abbiamo sentito parlare di nessun progetto di rilancio del centro di Cassina, organico ad una visione di paese che tracciasse uno sviluppo urbanistico e interventi integrati, che coinvolgessero il commercio e lo sostenessero, magari incentivando il riuso coordinato ed efficace dei locali sfitti, con veri incentivi non con l'hashtag o il volantino con scritto #AcquistoAcassina.
Prevedere le case sociali ("Edilizia Residenziale Pubblica") in centro a Cassina, dove oggi sorge l'ex Scuola Elementare, è un capriccio politico ideologico che pagherà il paese, una decisione in aperto contrasto allo sviluppo e vivibilità di una zona, ove sono concentrate le attività commerciali.
Purtroppo, approvare un documento di pianificazione (PGT) senza nessuna pianificazione, nessun assetto territoriale e funzionale, ha semplicemente posticipato le risposte che il paese attende.
Un Saluto
Andrea Maggio
come facilmente prevedibile - dopo 17 mesi di governo e incredibili scivoloni politico-amministrativi capitati all'attuale giunta comunale - anche gli assessori ancora "non pervenuti" sentono la necessità di certificare la presenza.
Un'esigenza comprensibile mostrare ai Cittadini il frutto di quanto si è fatto, con la delega del Sindaco su materie specifiche.
Una cosa del tutto normale, a meno che l'informativa dell'assessore non diventi marketing, diffonda concetti reali, parli di cose concrete ed eviti di vendere aria fritta per generare confusione.
Questa è la volta dell'assessore al Commercio (in quota PD) improvvisamente impegnato a proporre il "NULLA" e cercare le luci della ribalta con "....un'azione volta a sostenere le attività commerciali di Cassina".
Ad ogni mio scritto, qualche permaloso in Maggioranza mi toglie il saluto, spero che non sia l'occasione dell'Assessore al Commercio, visto che il tema dello scritto coinvolge la sua delega ma riguarda tutta la politica di governo cassinese.
Riconosco l'abilità del PD di chi gestisce la "propaganda" di partito, ma esiste un limite a tutto.
Si possono avere idee differenti rispetto ad alcune scelte politico-Amministrazione, ma alla base delle differenze (prima di tutto) devono esistere delle idee, che oggi la Giunta non ha.
Dobbiamo essere convinti che è finito il tempo delle "bolle di sapone", superato il periodo del politichese, che in 457 parole di un Comunicato non trova il coraggio di dire, che l'Amministrazione ha pensato di "...favorire il commercio locale e dall’altro di ristabilire un contatto diretto con i commercianti cassinesi, un comparto importante e difficile, fatto per lo più di attività a piccola conduzione famigliare, su cui quindi sono interi nuclei cassinesi (e non) a basare la propria fonte di reddito..." inventando un hashtag su twitter (#AcquistoAcassina) e stamparlo su manifesti e volantini in carta patinata.
L'assessore e la Giunta sono convinti che l'invito agli acquisti rivolto ai Cittadini, stampato e pubblicato ovunque, sia un'azione concreta e un modo per aiutare il Commercio Cassinese.
Non è sufficiente invitare le persone a comprare, con Twitter o volantini, senza che l'Amministrazione contribuisca e partecipi.
Impossibile cambiare abitudini alle persone, senza intervenire sulle convenienze.
E dove esiste la "Politica" (nel senso più nobile del termine) si creano le condizioni per generare convenienze e - conseguentemente - abitudini.
I nostri Amministratori - scadenti e senza idee - rispondono che questa "...è una delle tante iniziative a favore del Commercio" e quando si chiede quali altre iniziative fatte in questa primi disastrosi 17 mesi di legislatura, la risposta è nel mitico elenco delle Feste pubblicato dagli organi di apparato (notare l'enfasi, la parola "storico"):
____________
•alla riorganizzazione della “Festa dell’Autunno” con il coinvolgimento dei commercianti del Centro paese;
•all’Evento “storico” di “Fragolosa” che è stato un momento partecipato e vissuto da tutta la cittadinanza (a breve la creazione di un “Comitato di Fragolosa” a cui vi aderisce anche la categoria dei Commercianti);
•alle iniziative comuni di solidarietà come “Commercianti For Filippide” e “Ti Ospito a Casa Mia”
_____________________________
Non ho dubbi che le feste abbiano la loro influenza sull'immagine e il consenso - anzi, possono tornare utili quando divisioni interne alla compagine governativa, compromettono le vere decisioni - ma nessun assessore di un Comune di 13.200 abitanti può illudersi che un'Amministrazione possa esser ricordata per feste organizzate, giocolieri in piazza, brindisi e caramelle con Babbo Natale e Befana con la scopa.
Più facile, che i Cittadini ricorderanno di quest'Amministrazione, l'assenza di un Sindaco, la costante riduzione dei servizi, la riduzione (da due a uno) dei passaggi alla settimana per il ritiro del "secco", per la scelta miope di estendere i mutui fino 2040 - con vantaggi immediati di liquidità "per farsi belli" con qualche marciapiede asfaltato - ma indebitando il Comune di altri 282.000 euro senza intaccare i 14 milioni di Bilancio (presi dalle tasche dei Cittadini)
Ovviamente sul periodico comunale la questione della "rimodulazione dei mutui" non viene spiegata e si rimanda alla complessa spiegazione sul sito comunale.
Le pagine del periodico pagato con i soldi pubblici serve a fare propaganda delle feste e inserire le foto dei brindisi, non spiegare ai Cittadini che a pagare la prossima - si spera - asfaltatura di qualche marciapiede sarà vostro figlio e quando il marciapiede sarà da asfaltare nuovamente.
E' buona Amministrazione questa? Spostare i debiti nel futuro, abbassare la retta di restituzione e avere liquidità immediata.
Tornando al Commercio, Una vera Amministrazione con "un progetto di paese credibile e idee per supportare i commercio locale" non può pensare che sia stampando un volantino che si possa "...favorire il commercio locale e gli acquisti presso i negozi di vicinato in occasione dei Saldi Invernali 2016...".
Quando pensa al sostegno al commercio locale, che vede chiudere negozi ogni giorno stritolati dalla competitività dei centri commerciali, dalla Giunta Comunale arriva un ragionamento di alto profilo socio-politico (sic): <<...l’attività dell’Assessorato è stata innanzitutto incentrata a ristabilire uno scambio tra l’Ente e la categoria, nell’ottica di una relazione produttiva volta a migliorare le condizioni attuali, con incontri cadenzati, con iniziative comuni e realizzando eventi congiunti...>>.
Come non detto: Le FESTE, che per il PD cassinese sembrano esser diventate un'ossessione.
Non giudico la voglia di festeggiare, sono felice per loro.
Mentre loro si divertono, il Sindaco ha conferito ai rappresentanti del PD deleghe inventate per l'occasione (al protocollo, trasparenza, partecipazione, pari opportunità) mentre al Coordinamento della Sinistra - di cui il Sindaco è esponente - sono rimaste tutte le deleghe degne di questo nome.
Sembra che negli ultimi giorni, fra una festa e l'altra, anche il PD abbia capito che alcune scelte (condivise in Maggioranza e prese a cuor leggero) stavano devastando la credibilità politico amministrativa, di un Partito e dei suoi rappresentanti.
Il progetto Viabilistico del Centro - presentato in Regione e sostenuto da tutta la Maggioranza fino a livello di progettazione esecutivo - è stato fortemente contestato dai Cittadini e alla campagna promossa dal Comitato "Salviamo il Centro" (attraverso una riuscita Petizione) hanno aderito Commercianti e i Gruppi Consiliari di Minoranza.
Il PD è stato piegato, con il suo assessore al Commercio a dover tornare indietro e - insieme al Partito - rimettere in discussione tutto all'interno della Maggioranza.
Da qui, nasce l'idea di copiare l'hashtag per invitare a comprare a Cassina, iniziativa fatta in altri Comuni che hanno accompagnato "concretamente" questo invito.
Ne parleremo, ci sono retroscena davvero appetitosi che molti di Voi, soventemente mostrano di voler sapere.
Ad ogni modo, alcuni esponenti del PD passano le giornate su Facebook (dall'inizio di questa legislatura non sono più iscritto, ho preso un periodo di "riposo") a chiedere le idee ai Cittadini - perchè eletti senza uno straccio di idea - chiamano "partecipazione" la speranza di riempire un contenitore elettorale ("Cassina Domani") vuoto.
Quindi, se da un certo punto di vista è comprensibile la necessità politica del PD di urlare al paese "ci siamo anche noi, non organizziamo solo Feste" dall'altro lato, si deve fare in modo che quest'esigenza dev'essere accompagnata da azioni concrete.
Quali sono - ad esempio, nel Commercio - i progetti proposti dal nostro Comune e presentati al Distretto del Commercio?
Credere in un comparto commerciale, vuol dire investire.
Chi fa o segue la politica (e non Bolle di Sapone o aria fritta) sa bene, che se un'Amministrazione che ha idee chiare su un argomento lo dimostra in sede di Bilancio spiegando quanti soldi sono stati stanziati, in che capitoli di spesa e - soprattutto - a cosa sono destinati.
A Cassina, il tema Commercio deve trovare le giuste risorse e dev'essere affrontato trasversalmente in più assessorati.
Il Gruppo Consiliare "UNITI PER CASSINA" di cui faccio parte - pur non facendo mancare la severa critica all'attuale Amministrazione in questa prima fase di legislatura - ha continuato a produrre una "proposta politica" evitando la demagogia utilizzata quando - a ruoli invertiti - a ricoprire il ruolo di Oppositore.
erano le forze politiche oggi al governo di Cassina.
Poche sono state le volte in cui siamo stati tenuti in considerazione.
La nostra voce spesso inascoltata, per l'arroganza politica iniziale e successivamente dalle troppe divisioni interne, per poter sperare che almeno una delle due parti in Maggioranza - in eterno conflitto - sia interessata ad ascoltare.
Non abbiamo sentito parlare di nessun progetto di rilancio del centro di Cassina, organico ad una visione di paese che tracciasse uno sviluppo urbanistico e interventi integrati, che coinvolgessero il commercio e lo sostenessero, magari incentivando il riuso coordinato ed efficace dei locali sfitti, con veri incentivi non con l'hashtag o il volantino con scritto #AcquistoAcassina.
Prevedere le case sociali ("Edilizia Residenziale Pubblica") in centro a Cassina, dove oggi sorge l'ex Scuola Elementare, è un capriccio politico ideologico che pagherà il paese, una decisione in aperto contrasto allo sviluppo e vivibilità di una zona, ove sono concentrate le attività commerciali.
Purtroppo, approvare un documento di pianificazione (PGT) senza nessuna pianificazione, nessun assetto territoriale e funzionale, ha semplicemente posticipato le risposte che il paese attende.
Un Saluto
Andrea Maggio
lunedì 18 gennaio 2016
I "SINISTRI" AFFITTANO LA SALA CONSILIARE E NON PAGANO..!
Gentili Cittadini,
L'Amministrazione è allo sbando.
Il Coordinamento della Sinistra Cassinese che governa il paese da 17 mesi - insieme al Partito Democratico - oggi regala un'altra "Perla" davvero agghiacciante.
Come noto, l'incontro organizzato per questa sera (ore 21,00) dagli Assessori Chiarella, Vecchi con il supporto del giovane Consigliere Costantino, si terrà presso la Sala Consiliare "...per parlare dell'importante progetto della sistemazione del centro".
LA SALA CONSILIARE E' STATA PRENOTATA DAL "COORDINAMENTO DELLA SINISTRA CASSINESE", MA - AL MOMENTO - NON RISULTANO VERSATI I DOVUTI PAGAMENTI.
Mi spiego meglio:
l’utilizzo della Sala Consiliare - compatibilmente con le esigenze specificate dai Regolamenti e in base alle caratteristiche e al la capacità ricettiva della medesima - può essere autorizzato ai enti pubblici, associazioni, comitati, fondazioni, società, ordini professionali, enti privati con e senza personalità giuridica; persone fisiche;
I temi delle manifestazioni da tenersi nella sala consiliare devono essere di rilevante spessore sociale, culturale, scientifico.
L’uso della Sala Consiliare è soggetto al pagamento anticipato della relativa tariffa e - quando fui io a chiedere l'uso della Sala Consiliare - dovetti (giustamente, come da Regolamento in vigore da 10 anni) versare quanto dovuto.
PER IL CORDINAMENTO DELLA SINISTRA CASSINESE NON ESISTE ESENZIONE.
Peraltro l'utilizzo della Sala Consiliare è destinato alle sole riunioni pubbliche o aperte al pubblico e non può - quindi - ospitare riunioni "chiuse".
Nell'email che l'Assessore Chiarella inoltra ai suoi fedelissimi - ma che per sua sfortuna ho intercettato e reso pubblica - chiede ADDIRITTURA di conoscere il nome degli "amici degli amici" eventualmente coinvolti nell'incontro "ad invito".
Un tam tam che - nonostante non abbia esperienze in materia - dev'essere qualcosa di simile ad una setta: schedati, riunioni quasi segrete, senza pagare.
Ma ricordatevi sono:
a) trasparenti (non si vedono mai)
b) partecipativi (su invito da presentare all'entrata, consumazione doppia)
c) a favore del dialogo (parlano e discutono fra loro, gli altri non sono Cittadini come loro)
Vi prego di leggere l'email, qualcosa di scandaloso.
<<<...volevo invitarti ad incontro aperto (ad invito), per noi molto importante, che stiamo organizzando per lunedì prossimo (18) alle 21 in sala consiliare (scusa per il poco preavviso ma è una cosa che abbiamo deciso l'altro ieri io, Laura e Pietro). Come saprai in questi giorni stiamo discutendo su una questione molto delicata in maggioranza. L'amministrazione nell'ultimo consiglio Comunale si è presa 60 giorni di tempo per riflettere su un progetto. Noi pensiamo che qualsiasi progetto si debba basare su una condivisione e su una visione di paese, di società, di valori. Quindi essendo molto in difficoltà abbiamo pensato di raccontate quale è la nostra visione di paese che abbiamo proposto agli altri gruppi della maggioranza e illustrare brevissimamente il progetto viabilistico, culturale e di riqualificazione dell'area del centro per avere un confronto costruttivo sulla nostra posizione chiedendo a tutti voi suggerimenti per migliorarlo. Inoltre ti chiediamo, se pensi che la cosa possa interessare a qualche tuo conoscente di invitarlo a partecipare, oggi più che mai abbiamo bisogno di capire quale sia il punto di vista dei nostri concittadini e ricevere suggestioni, suggerimenti, sensazioni , consigli. Un ultima cortesia che ti chiediamo di comunicarci se ci sarai e chi hai invitato . Grazie anche a nome di Laura e Pietro Tommaso" ...>>>
VERGOGNA.
ANDREA MAGGIO
L'Amministrazione è allo sbando.
Il Coordinamento della Sinistra Cassinese che governa il paese da 17 mesi - insieme al Partito Democratico - oggi regala un'altra "Perla" davvero agghiacciante.
Come noto, l'incontro organizzato per questa sera (ore 21,00) dagli Assessori Chiarella, Vecchi con il supporto del giovane Consigliere Costantino, si terrà presso la Sala Consiliare "...per parlare dell'importante progetto della sistemazione del centro".
LA SALA CONSILIARE E' STATA PRENOTATA DAL "COORDINAMENTO DELLA SINISTRA CASSINESE", MA - AL MOMENTO - NON RISULTANO VERSATI I DOVUTI PAGAMENTI.
Mi spiego meglio:
l’utilizzo della Sala Consiliare - compatibilmente con le esigenze specificate dai Regolamenti e in base alle caratteristiche e al la capacità ricettiva della medesima - può essere autorizzato ai enti pubblici, associazioni, comitati, fondazioni, società, ordini professionali, enti privati con e senza personalità giuridica; persone fisiche;
I temi delle manifestazioni da tenersi nella sala consiliare devono essere di rilevante spessore sociale, culturale, scientifico.
L’uso della Sala Consiliare è soggetto al pagamento anticipato della relativa tariffa e - quando fui io a chiedere l'uso della Sala Consiliare - dovetti (giustamente, come da Regolamento in vigore da 10 anni) versare quanto dovuto.
PER IL CORDINAMENTO DELLA SINISTRA CASSINESE NON ESISTE ESENZIONE.
Peraltro l'utilizzo della Sala Consiliare è destinato alle sole riunioni pubbliche o aperte al pubblico e non può - quindi - ospitare riunioni "chiuse".
Nell'email che l'Assessore Chiarella inoltra ai suoi fedelissimi - ma che per sua sfortuna ho intercettato e reso pubblica - chiede ADDIRITTURA di conoscere il nome degli "amici degli amici" eventualmente coinvolti nell'incontro "ad invito".
Un tam tam che - nonostante non abbia esperienze in materia - dev'essere qualcosa di simile ad una setta: schedati, riunioni quasi segrete, senza pagare.
Ma ricordatevi sono:
a) trasparenti (non si vedono mai)
b) partecipativi (su invito da presentare all'entrata, consumazione doppia)
c) a favore del dialogo (parlano e discutono fra loro, gli altri non sono Cittadini come loro)
Vi prego di leggere l'email, qualcosa di scandaloso.
<<<...volevo invitarti ad incontro aperto (ad invito), per noi molto importante, che stiamo organizzando per lunedì prossimo (18) alle 21 in sala consiliare (scusa per il poco preavviso ma è una cosa che abbiamo deciso l'altro ieri io, Laura e Pietro). Come saprai in questi giorni stiamo discutendo su una questione molto delicata in maggioranza. L'amministrazione nell'ultimo consiglio Comunale si è presa 60 giorni di tempo per riflettere su un progetto. Noi pensiamo che qualsiasi progetto si debba basare su una condivisione e su una visione di paese, di società, di valori. Quindi essendo molto in difficoltà abbiamo pensato di raccontate quale è la nostra visione di paese che abbiamo proposto agli altri gruppi della maggioranza e illustrare brevissimamente il progetto viabilistico, culturale e di riqualificazione dell'area del centro per avere un confronto costruttivo sulla nostra posizione chiedendo a tutti voi suggerimenti per migliorarlo. Inoltre ti chiediamo, se pensi che la cosa possa interessare a qualche tuo conoscente di invitarlo a partecipare, oggi più che mai abbiamo bisogno di capire quale sia il punto di vista dei nostri concittadini e ricevere suggestioni, suggerimenti, sensazioni , consigli. Un ultima cortesia che ti chiediamo di comunicarci se ci sarai e chi hai invitato . Grazie anche a nome di Laura e Pietro Tommaso" ...>>>
VERGOGNA.
ANDREA MAGGIO
sabato 16 gennaio 2016
Deficit Democratico: Assessore nella bufera
UNA VERGOGNA INAUDITA.
Siamo entrati in possesso di una email, che l'Assessore Chiarella ha inviato ad alcuni Cittadini, per invitarli in sala consiliare, per parlare dell'importante progetto della sistemazione del centro.
In sala consiliare, dove non è possibile effettuare riunioni "chiuse" ad invito (dev'essere affittata e pagata, come ho fatto io in passato") ma invece, appare chiaro nell'email, che l'assessore Chiarella ADDIRITTURA chiede di conoscere il nome delle persone invitate.
E l'identità degli "amici degli amici" eventualmente coinvolti - attraverso un tam tam che ha il chiaro obiettivo di raggiungere gli affiliati alla corrente più a sinistra della MAGGIORANZA.
l'EMail è firmata dai due assessori (Chiarella e Vecchi) e dal giovane consigliere Costantini.
Insieme al Sindaco sono i 4 rappresentanti del Coordinamento della Sinistra, che nasconde le riunioni pubbliche agli alleati del PD.
"PERCHE' l'ASSESSORE INVIA PRIVATAMENTE QUESTO MESSAGGIO SOLO A QUALCHE CITTADINO?
PER PARLARE DELLA QUESTIONE VIABILISTICA, CHE HA GENERATO PETIZIONI E LA NOTAFRATTURA IN MAGGIORANZA.
ATTEGGIAMENTO VERGOGNOSO CHE SI TINGE DI GIALLO.
SONO A CONOSCENZA DELL'EMAIL dell'assessore (NONOSTANTE IL SEGRETO TAM TAM FRA AFFILIATI) SOLO GRAZIE AL SENSO CIVICO E LA CONSIDERAZIONE DEMOCRATICA DI QUALCHE CITTADINO.
CHE PUR AVENDOLI VOTATI, RICONOSCE LA GRAVITA' DI QUANTO STA AVVENENDO A CASSINA.
LEGGETE VI PREGO IL
MESSAGGIO CHE L ASSESSORE INOLTRA AI SUOI ELETTORI :
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"....volevo invitarti ad incontro aperto (ad invito), per noi molto importante, che stiamo organizzando per lunedì prossimo (18) alle 21 in sala consiliare (scusa per il poco preavviso ma è una cosa che abbiamo deciso l'altro ieri io, Laura e Pietro).
Come saprai in questi giorni stiamo discutendo su una questione molto delicata in maggioranza. L'amministrazione nell'ultimo consiglio Comunale si è presa 60 giorni di tempo per riflettere su un progetto.
Noi pensiamo che qualsiasi progetto si debba basare su una condivisione e su una visione di paese, di società, di valori.
Quindi essendo molto in difficoltà abbiamo pensato di raccontate quale è la nostra visione di paese che abbiamo proposto agli altri gruppi della maggioranza e illustrare brevissimamente il progetto viabilistico, culturale e di riqualificazione dell'area del centro per avere un confronto costruttivo sulla nostra posizione chiedendo a tutti voi suggerimenti per migliorarlo.
Inoltre ti chiediamo, se pensi che la cosa possa interessare a qualche tuo conoscente di invitarlo a partecipare, oggi più che mai abbiamo bisogno di capire quale sia il punto di vista dei nostri concittadini e ricevere suggestioni, suggerimenti, sensazioni , consigli.
Un ultima cortesia che ti chiediamo di comunicarci se ci sarai e chi hai invitato . Grazie anche a nome di
Laura e Pietro
Tommaso"
mercoledì 13 gennaio 2016
MAGGIORANZA: LA GUERRA DELLE POLTRONE (1/3)
Gentile Cittadino,
Questo è il primo dei 3 post, che seppur affronteranno questioni fra loro collegate, meritavano una suddivisione in 3 capitoli.
Con la presernte, torno a scrivere dell’evidente frattura interna alla compagine governativa del nostro Comune, le cui conseguenze stanno generando notevoli aggravi alla macchina Amministrativa.
Lo scontro fra Coordinamento della Sinistra e Partito Democratico, seppur lontano dagli interessi della Comunità Cassinese (in quanto nasconde le ambizioni di Partito del 41,5% ad ottenere più rappresentatività) produce effetti negativi sulla gestione della “cosa pubblica” e sulla capacità del Consiglio Comunale di produrre atti concreti.
Lasciamo per un attimo da parte le “Feste organizzate qui e là, dall’assessore di turno a seconda dell’occasione” (avranno certamente la loro importanza, ma non è lecito un utilizzo come "arma di distrazione di massa"), proviamo a non dimenticare i molti temi volutamente non affrontati fra le pagine del Periodico Comunale, appena distribuito alle famiglie cassinesi.
Pagine intere per Feste con Fragole, muri scarabocchiati a prezzi indecenti, foto di rito e sorrisi per la stampa, nessuna parola sui Mutui rinegoziati che indebitano i nostri figli fino al 2040 (obbligando nel silenzio a pagare 282.000 euro in più di interessi, rispetto a quelli già previsti!).
Per non parlare della privatizzazione di “sinistra” della asilo nido comunale. Passano le giornate a parlare di scuola pubblica e asili nido comunali e - come da strategia - fanno il contrario di quello che dicono.
Quasi a voler offendere l’intelligenza dei Cittadini, su stampati distribuiti con i soldi pubblici - Propaganda e Retorica - offrono un messaggio politico ancora più vuoto e incerto, omettendo o dedicando pochissime righe ad argomenti importanti, a causa delle divisioni interne e la possibilità di esprimere una posizione univoca su troppi argomenti.
Nei prossimi scritti racconterò dell’ultima crepa – in ordine cronologico – di una Maggioranza sempre più simile ad un Vietnam, con agguati improvvisi.
L’occasione per l’ennesimo sgambetto fra “alleati di governo” (sic!) è offerta – ancora una volta – dalle questioni viabilistiche.
La Commissione europea ha adottato il Programma Operativo Regionale e conseguentemente la Regione Lombardia - con decreto dirigenziale n. 6549 del 31.07.2015 - ha pubblicato le modalità di accesso al contributo di cofinanziamento con risorse POR FESR 2014-2020 dei progetti per la mobilità ciclistica.
Al fine di poter aderire al Bando Regionale – e provare a finanziare alcuni interventi ciclabili sul territorio Cassinese – poco prima dell’interruzione Natalizia, la Giunta Comunale si è riunita per discutere e approvare con Delibera n. 230/2015 il “Documento di Inquadramento della Mobilità Comunale”, propedeutico alla partecipazione al Bando Regionale (con atto seguente – Delibera n. 231/2015)
Il voto contrario alla Delibera n. 230/2015 dei 2 assessori del PD (Novelli, Marangoni) e l’astensione degli stessi sulla delibera immediatamente successiva (n. 231/2015) assume grande rilevanza politica.
D'altronde è difficile credere, che arrivino Delibere così importanti a carattere strategico sul tavolo di Giunta, senza che siano condivise.
Generalmente, l’approvazione in Giunta di Delibere strategiche non è altro che l’atto conclusivo di un lavoro condiviso dei giorni o mesi precedenti.
Quando assessori di uno stesso partito – seppur delegati dal Sindaco con atto fiduciario per effetto di un decreto sindacale – votano contro a questo genere di Delibere può voler dire solo una cosa: CRISI DI GIUNTA.
Basti pensare il poco lavoro prodotto dalla giunta, quanti punti non arrivano nemmeno su quel tavolo per non offrire nuove occasioni di scontro.
Basti un PGT - che tolte le piste ciclabili e qualche mobile intenzione non finanziata - è un Documento che non pianifica niente, non offre una prospettiva futura di paese, rimandando tutte le grandi decisioni ai posteri.
Approvato un PGT vuoto da far venire le vertigini, si apre una "Crisi di Giunta" che possono chiudersi rapidamente, come avere strascichi e ripercussioni sul proseguo della legislatura.
Tutto sarà nelle mani e nella capacità del Sindaco di accontentare vari appetiti di poltrone e rivendicazioni varie. Ne parleremo.
E aldilà delle dichiarazioni di rito del Segretario Locale del Partito, è ormai chiaro che dentro la coalizione che ha vinto le elezioni esistono alcune visioni difficili da conciliare, ma soprattutto si sta verificando quanto segnalavo attraverso nota inviata - un anno e 3 mesi fa - ai Cittadini ad inizio ottobre 2014:
“…indimenticabili sono le deleghe che ha conferito (per gentile concessione, al ViceSindaco e le altre comparse): "Protocollo" e "Trasparenza", sulle quali si sono spese tutte le ironie possibili nei Comuni limitrofi. Un Comune dove non esiste più l'assessore ai lavori pubblici, ma esiste l'assessore al Protocollo e alla Trasparenza!!! In soli 130 giorni è stato certificato un fallimento, che tradotto in politichese si presenterà con il classico rimpasto di deleghe….”.
Il Capogruppo Consiliare della coalizione di Maggioranza ammette in Consiglio l’esistenza di “alcune differenze” all’interno della coalizione, anche se poi prova a stemperare affermando “…normale in una democrazia matura”.
Lo sostengo da ottobre del 2014 che “…un partito del 41,5% come il PD, che non ha mai digerito la sconfitta delle primarie per 4 voti di persone non iscritte alle liste lettorali – a breve – chiederà più spazio in Giunta…”.
Il PD punta ad ottenere un maggior “peso”, si è aperta una “crisi di giunta”, i nodi sono arrivati al pettine e solo il rimpasto di Deleghe imposto dal PD può arrestare il processo di autodistruzione di una coalizione di governo (che non ha mai decollato)
La presente email vuole semplicemente introdurre e contestualizzare le successive, in ragione di un clima davvero pessimo.
La prossima sarà incentrata sul “Metodo” e quella seguente sul “Merito” della questione.
Un saluto
Andrea Maggio
Questo è il primo dei 3 post, che seppur affronteranno questioni fra loro collegate, meritavano una suddivisione in 3 capitoli.
Con la presernte, torno a scrivere dell’evidente frattura interna alla compagine governativa del nostro Comune, le cui conseguenze stanno generando notevoli aggravi alla macchina Amministrativa.
Lo scontro fra Coordinamento della Sinistra e Partito Democratico, seppur lontano dagli interessi della Comunità Cassinese (in quanto nasconde le ambizioni di Partito del 41,5% ad ottenere più rappresentatività) produce effetti negativi sulla gestione della “cosa pubblica” e sulla capacità del Consiglio Comunale di produrre atti concreti.
Lasciamo per un attimo da parte le “Feste organizzate qui e là, dall’assessore di turno a seconda dell’occasione” (avranno certamente la loro importanza, ma non è lecito un utilizzo come "arma di distrazione di massa"), proviamo a non dimenticare i molti temi volutamente non affrontati fra le pagine del Periodico Comunale, appena distribuito alle famiglie cassinesi.
Pagine intere per Feste con Fragole, muri scarabocchiati a prezzi indecenti, foto di rito e sorrisi per la stampa, nessuna parola sui Mutui rinegoziati che indebitano i nostri figli fino al 2040 (obbligando nel silenzio a pagare 282.000 euro in più di interessi, rispetto a quelli già previsti!).
Per non parlare della privatizzazione di “sinistra” della asilo nido comunale. Passano le giornate a parlare di scuola pubblica e asili nido comunali e - come da strategia - fanno il contrario di quello che dicono.
Quasi a voler offendere l’intelligenza dei Cittadini, su stampati distribuiti con i soldi pubblici - Propaganda e Retorica - offrono un messaggio politico ancora più vuoto e incerto, omettendo o dedicando pochissime righe ad argomenti importanti, a causa delle divisioni interne e la possibilità di esprimere una posizione univoca su troppi argomenti.
Nei prossimi scritti racconterò dell’ultima crepa – in ordine cronologico – di una Maggioranza sempre più simile ad un Vietnam, con agguati improvvisi.
L’occasione per l’ennesimo sgambetto fra “alleati di governo” (sic!) è offerta – ancora una volta – dalle questioni viabilistiche.
La Commissione europea ha adottato il Programma Operativo Regionale e conseguentemente la Regione Lombardia - con decreto dirigenziale n. 6549 del 31.07.2015 - ha pubblicato le modalità di accesso al contributo di cofinanziamento con risorse POR FESR 2014-2020 dei progetti per la mobilità ciclistica.
Al fine di poter aderire al Bando Regionale – e provare a finanziare alcuni interventi ciclabili sul territorio Cassinese – poco prima dell’interruzione Natalizia, la Giunta Comunale si è riunita per discutere e approvare con Delibera n. 230/2015 il “Documento di Inquadramento della Mobilità Comunale”, propedeutico alla partecipazione al Bando Regionale (con atto seguente – Delibera n. 231/2015)
Il voto contrario alla Delibera n. 230/2015 dei 2 assessori del PD (Novelli, Marangoni) e l’astensione degli stessi sulla delibera immediatamente successiva (n. 231/2015) assume grande rilevanza politica.
D'altronde è difficile credere, che arrivino Delibere così importanti a carattere strategico sul tavolo di Giunta, senza che siano condivise.
Generalmente, l’approvazione in Giunta di Delibere strategiche non è altro che l’atto conclusivo di un lavoro condiviso dei giorni o mesi precedenti.
Quando assessori di uno stesso partito – seppur delegati dal Sindaco con atto fiduciario per effetto di un decreto sindacale – votano contro a questo genere di Delibere può voler dire solo una cosa: CRISI DI GIUNTA.
Basti pensare il poco lavoro prodotto dalla giunta, quanti punti non arrivano nemmeno su quel tavolo per non offrire nuove occasioni di scontro.
Basti un PGT - che tolte le piste ciclabili e qualche mobile intenzione non finanziata - è un Documento che non pianifica niente, non offre una prospettiva futura di paese, rimandando tutte le grandi decisioni ai posteri.
Approvato un PGT vuoto da far venire le vertigini, si apre una "Crisi di Giunta" che possono chiudersi rapidamente, come avere strascichi e ripercussioni sul proseguo della legislatura.
Tutto sarà nelle mani e nella capacità del Sindaco di accontentare vari appetiti di poltrone e rivendicazioni varie. Ne parleremo.
E aldilà delle dichiarazioni di rito del Segretario Locale del Partito, è ormai chiaro che dentro la coalizione che ha vinto le elezioni esistono alcune visioni difficili da conciliare, ma soprattutto si sta verificando quanto segnalavo attraverso nota inviata - un anno e 3 mesi fa - ai Cittadini ad inizio ottobre 2014:
“…indimenticabili sono le deleghe che ha conferito (per gentile concessione, al ViceSindaco e le altre comparse): "Protocollo" e "Trasparenza", sulle quali si sono spese tutte le ironie possibili nei Comuni limitrofi. Un Comune dove non esiste più l'assessore ai lavori pubblici, ma esiste l'assessore al Protocollo e alla Trasparenza!!! In soli 130 giorni è stato certificato un fallimento, che tradotto in politichese si presenterà con il classico rimpasto di deleghe….”.
Il Capogruppo Consiliare della coalizione di Maggioranza ammette in Consiglio l’esistenza di “alcune differenze” all’interno della coalizione, anche se poi prova a stemperare affermando “…normale in una democrazia matura”.
Lo sostengo da ottobre del 2014 che “…un partito del 41,5% come il PD, che non ha mai digerito la sconfitta delle primarie per 4 voti di persone non iscritte alle liste lettorali – a breve – chiederà più spazio in Giunta…”.
Il PD punta ad ottenere un maggior “peso”, si è aperta una “crisi di giunta”, i nodi sono arrivati al pettine e solo il rimpasto di Deleghe imposto dal PD può arrestare il processo di autodistruzione di una coalizione di governo (che non ha mai decollato)
La presente email vuole semplicemente introdurre e contestualizzare le successive, in ragione di un clima davvero pessimo.
La prossima sarà incentrata sul “Metodo” e quella seguente sul “Merito” della questione.
Un saluto
Andrea Maggio
lunedì 11 gennaio 2016
SONO UN BUGIARDO....OPPURE??
Gentile Cittadino,
devo ammettere che fare politica in questo Comune è diventato sempre più difficile.
Come ho avuto modo di comunicarVi recentemente - la Giunta indaffarata ad organizzare feste purtroppo non ha trovato il tempo per farlo - l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere ad affidare
"LA FORNITURA E POSA DI IMPIANTI SEMAFORICI PER LA MODIFICA VIABILISTICA IN ALCUNE VIE DEL PAESE CON ATTRAVERSAMENTI CICLOPEDONALI".
Sulla questione ho già detto molto attraverso precedenti post, soprattutto di quanto sia inopportuno procedere ad una fornitura, azione palesemente in contrasto con l'indirizzo politico emerso dal Consiglio Comunale ("sospensione di 60 giorni del progetto viabilistico").
In qualità di Capogruppo ho chiesto al Sindaco di per far revocare la citata determina.
Come spesso accade, quando le richieste portano la mia firma, nessuno in Giunta si è degnato di rispondere "all'invito alla revoca" protocollato.
Fin qui nulla di nulla di nuovo, come per altre questioni importanti (CEM ad esempio) si è provato a mimetizzare l'inadeguatezza amministrativa con il "silenzio".
Il fatto nuovo, invece, che mi ha spinto a scrivere il post è l'articolo apparso giovedi 07/01 su un importante quotidiano locale.
Ma apprendo dalla stampa, che il Partito Democratico Cassinese ha dichiarato a che quanto da me sostenuto "E' TUTTO FALSO"(allego articolo) e - a meno di una smentita del viegilettato - emerge l'enorme difficoltà in quel partito a leggere gli Atti del Comune, che vorrebbero Amministrare.
SONO DAVVERO UN BUGIARDO?
Prima di rispondere, Le chiedo solo 2 minuti: legga la determina allegata alla presente, dando importanza alle parti evidenziate in giallo (premesse, ritenuto, determinato al punto 1).
Qualche Consigliere Comunale di Maggioranza - cadendo dalle nuvole nell'imbarazzo totale - ha provato ad abbozzare "si tratta di una normali sostituzioni relative ad impianti vetusti".
Va beh, non ha nemmeno letto la Det n. 926 del 28 dicembre 2015 le premesse e le motivazioni per cui si ritiene di spendere 18.512,28 euro sono diverse da quelle che vogliono (come nella determina successiva n. 927 firmata lo stesso giorno)una normale sostituzione.
Non richiamano il progetto sospeso.
Qualcuno ovviamente è caduto dalle nuvole, qualche altro resta aggrappato alla nuvola per orgoglio, poi esiste l'assessore alla viabilità che dichiara "Maggio strumentalizza" e il Partito Democratico che sostiene "E' tutto Falso")
E questa è Cassina.
Adesso potete rispondere alla domanda: SONO UN BUGIARDO?
Saluti
ANDREA MAGGIO

martedì 5 gennaio 2016
PROGETTO VIABILISTICO: DAL PD VOGLIAMO CHIAREZZA
E' giunto il momento che il Partito Democratico faccia chiarezza.
Dopo aver sospeso il progetto del Piano viabilistico (per 60 giorni) a seguito del forte dissenso (e non ritirato come richiesto attraverso altra Mozione presentata dalla Minoranza), come è possibile che l'Amministrazione Comunale abbia affidato con det n. 926 del 28 dicembre 2015 la fornitora di alcuni impianti semaforici <<....da installare in alcune vie del centro del paese, al fine della modifica viabilistica, come da progetto dell‟Amministrazione comunale?
SE IL PROGETTO E' STATO SOSPESO DALLA MOZIONE CONSILIARE, PERCHè SI CONTINUA AD APPROVARE DETERMINE CHE RICHIAMANO IL PROGETTO VIABILISTICO "APPROVATO DALL'AMMINISTRAZIONE"???
Il minimo per tornare ad essere credibili ai Cittadini - ai quali è stata promessa "partecipazione e trasparenza" - è REVOCARE la Determina n. 926/2015 .
Nel rispetto delle oltre 2000 persone che hanno sottoscritto la petizione e in ragione di una Mozione approvata in Consiglio che HA DELIBERATO LA SOSPENSIONE DEL PIANO.
I PAROLAI DEL PD ESCANO ALLO SCOPERTO E DICANO CIo'CHE PENSANO, SENZA EQUILIBRISMI ESPRESSI CON IL CLASSICO POLITICHESE DI VUOL SALVARE "CAPRA E CAVOLI" ("vogliamo dialogare", "stiamo lavorando per un progetto CHE TENGA CONTO...".
ABBIAMO SENTITO E LETTO QUESTE PAROLE GIA' A IVELLO DEFINITIVO DEL PROGETTO, ORA CHE SIAMO ARRIVATI ALL'ESECUTIVO (ULTIMO LIVELLO DI PROGETTAZIONE) I CITTADINI NON VOGLIONO PIù SENTIRE LE "CHIACCHIERE DAVANTI AD UN CAFFE'".
Amministrare un Comune NON E' SOLO ORGANIZZARE FESTE da utilizzarsi come "armi di distrazione di massa", ma dare risposte con i fatti.
RIPETO, REVOCARE LA DETERMINA INCOERENTE CON L'INDIRIZZO POLITICO è IL PRIMO PASSO PER ESSERE CREDIBILI.
RESTA ANCORA OGGI SENZA RISPOSTA, LA NOSTRA PROPOSTA AVANZATA IL 17/10/2015:
INDIRE UN REFERENDUM CONSULTIVO in modo da ottenere il parere dei Cittadini rispetto alle previsioni viabilistiche.

lunedì 4 gennaio 2016
CEM, GUERRA INTERNA IN MAGGIORANZA
Ormai è guerra aperta, fra le diverse anime della Maggioranza Consiliare.
Il Conflitto intestino alla compagine governativa Cassinese si estende nei più svariati ambiti.
L'ultimo episodio - imbarazzante per tutti - ha visto la Maggioranza ritirare due punti inseriti all'Ordine del Giorno dell'ultimo Consiglio Comunale, relativi all'ingresso di alcuni Comuni nel CEM (Consorzio Est Milanese, che si occupa del Ciclo dei rifiuti), sui quali il Partito Democratico e il "Coordinamento della Sinistra" hanno visioni differenti.
Per non discutere dell'ingresso del Comune di Cernusco, l'Assessore alla partita ha chiesto il ritiro dei punti evitando la discussione Consiliare.
Questo perche' sono "trasparenti", ossia non si fanno vedere e in questo modo - con grande imbarazzo - IL CONSIGLIO COMUNALE CASSINESE NON È RIUSCITO A VOTARE UN INDIRIZZO POLITICO A CHI - a nome e per conto di Cassina dè Pecchi - È ANDATO ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI CEM.
Sempre che qualcuno sia andato all'Assemblea, viste le importanti decisioni.
La lotta di potere in corso dentro la Maggioranza - iniziata il giorno seguente la vittoria delle primarie del "Coordinamento della Sinistra" grazie al voto determinante dei filippini - ci lascia sconcertati e la battaglia strisciante fra le due fazioni contrapposte, oggi si manifesta sull'ingresso nel CEM del Comune di Cernusco, il cui Sindaco è il bravo e autorevole Sindaco Comincini Eugenio, massima espressione del PD in Martesana.
Sono dell'idea che ogni scontro politico - anche quando acceso - dev'essere sui contenuti, chiaro a tutti e facile da raccontare e commentare.
In questo caso, non solo è ambiguo ma si svolge in piccole vendette trasversali, che ho difficoltà a spiegare in un post senza disgusto.
Basterà dire che sono tasselli che si inseriscono nel noto quadro litigioso di un'Amministrazione fortemente ideologizzata, che vede troppe deleghe non conferite dal Sindaco e ancora in carico a questr'ultimo.
Il PD - dopo un anno e mezzo - finge di accorgersi della poca incisività e comincia a rivendicare più spazio.
Allora ecco avviata la stagione degli sgambetti, in una Maggioranza che ospita al proprio interno visioni contrastanti su tutto.
Tranne organizzare feste in paese, sulle quali quest'Amministrazione punta molto, utilizzandole come "armi di distrazione di massa" (PANEM ET CIRCENSES?).
Il contrasto interno alla Maggioranza sull'ingresso di Cernusco nel CEM è stata l'ulteriore prova dell'enorme difficoltà vissuta dalla Politica Cassinese con un PD locale, legittimamente al governo del paese, ma poco influente rispetto alle scelte politiche locali.
Troppo spesso appiattito - se non accodato - alle posizioni del "Coordinamento della Sinistra", che in questi primi 17 mesi ha fissato l'agenda politica.
Ad ogni modo, mentre chi governa Cassina ritira i punti perché incapace di esprimere un voto in Consiglio Comunale e dare l'indirizzo politico sull'ingresso di Cernusco, il 31 dicembre 2015 a Cavenago Brianza, i Comuni soci di Cem Ambiente Spa si sono riuniti e approvato l'ingresso nella compagine sociale dei Comuni di Cernusco sul Naviglio, Casalmaiocco, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi, per un totale di circa 60mila nuovi abitanti.
Il Consorzio (CEM) è passato da 51 a 59 e Cassina deve ancora deliberare - grande vergogna - per dire cosa pensa in merito e perchè.
Il Consiglio Comunale Cassinese non è riuscito a svolgere il proprio ruolo di indirizzo politico (a causa del ritiro dei punti all'ODG) l'Assemblea dei Soci ha deciso e l’ingresso dei nuovi Comuni è stato votato in due momenti distinti.
L’ingresso di Cernusco è passato con il voto a favore dall’87 percento dei presenti (11.5 percento astenuti; 1,5 percento contrari); l’ingresso di Casalmaiocco, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi è passato con il voto a favore ben più alto: 94,5 percento dei presenti (4 percento astenuti; 1,5 percento contrari).
Percentuali differenti, come volevasi dimostrare.
Saluti
Andrea Maggio
Il Conflitto intestino alla compagine governativa Cassinese si estende nei più svariati ambiti.
L'ultimo episodio - imbarazzante per tutti - ha visto la Maggioranza ritirare due punti inseriti all'Ordine del Giorno dell'ultimo Consiglio Comunale, relativi all'ingresso di alcuni Comuni nel CEM (Consorzio Est Milanese, che si occupa del Ciclo dei rifiuti), sui quali il Partito Democratico e il "Coordinamento della Sinistra" hanno visioni differenti.
Per non discutere dell'ingresso del Comune di Cernusco, l'Assessore alla partita ha chiesto il ritiro dei punti evitando la discussione Consiliare.
Questo perche' sono "trasparenti", ossia non si fanno vedere e in questo modo - con grande imbarazzo - IL CONSIGLIO COMUNALE CASSINESE NON È RIUSCITO A VOTARE UN INDIRIZZO POLITICO A CHI - a nome e per conto di Cassina dè Pecchi - È ANDATO ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI CEM.
Sempre che qualcuno sia andato all'Assemblea, viste le importanti decisioni.
La lotta di potere in corso dentro la Maggioranza - iniziata il giorno seguente la vittoria delle primarie del "Coordinamento della Sinistra" grazie al voto determinante dei filippini - ci lascia sconcertati e la battaglia strisciante fra le due fazioni contrapposte, oggi si manifesta sull'ingresso nel CEM del Comune di Cernusco, il cui Sindaco è il bravo e autorevole Sindaco Comincini Eugenio, massima espressione del PD in Martesana.
Sono dell'idea che ogni scontro politico - anche quando acceso - dev'essere sui contenuti, chiaro a tutti e facile da raccontare e commentare.
In questo caso, non solo è ambiguo ma si svolge in piccole vendette trasversali, che ho difficoltà a spiegare in un post senza disgusto.
Basterà dire che sono tasselli che si inseriscono nel noto quadro litigioso di un'Amministrazione fortemente ideologizzata, che vede troppe deleghe non conferite dal Sindaco e ancora in carico a questr'ultimo.
Il PD - dopo un anno e mezzo - finge di accorgersi della poca incisività e comincia a rivendicare più spazio.
Allora ecco avviata la stagione degli sgambetti, in una Maggioranza che ospita al proprio interno visioni contrastanti su tutto.
Tranne organizzare feste in paese, sulle quali quest'Amministrazione punta molto, utilizzandole come "armi di distrazione di massa" (PANEM ET CIRCENSES?).
Il contrasto interno alla Maggioranza sull'ingresso di Cernusco nel CEM è stata l'ulteriore prova dell'enorme difficoltà vissuta dalla Politica Cassinese con un PD locale, legittimamente al governo del paese, ma poco influente rispetto alle scelte politiche locali.
Troppo spesso appiattito - se non accodato - alle posizioni del "Coordinamento della Sinistra", che in questi primi 17 mesi ha fissato l'agenda politica.
Ad ogni modo, mentre chi governa Cassina ritira i punti perché incapace di esprimere un voto in Consiglio Comunale e dare l'indirizzo politico sull'ingresso di Cernusco, il 31 dicembre 2015 a Cavenago Brianza, i Comuni soci di Cem Ambiente Spa si sono riuniti e approvato l'ingresso nella compagine sociale dei Comuni di Cernusco sul Naviglio, Casalmaiocco, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi, per un totale di circa 60mila nuovi abitanti.
Il Consorzio (CEM) è passato da 51 a 59 e Cassina deve ancora deliberare - grande vergogna - per dire cosa pensa in merito e perchè.
Il Consiglio Comunale Cassinese non è riuscito a svolgere il proprio ruolo di indirizzo politico (a causa del ritiro dei punti all'ODG) l'Assemblea dei Soci ha deciso e l’ingresso dei nuovi Comuni è stato votato in due momenti distinti.
L’ingresso di Cernusco è passato con il voto a favore dall’87 percento dei presenti (11.5 percento astenuti; 1,5 percento contrari); l’ingresso di Casalmaiocco, Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi è passato con il voto a favore ben più alto: 94,5 percento dei presenti (4 percento astenuti; 1,5 percento contrari).
Percentuali differenti, come volevasi dimostrare.
Saluti
Andrea Maggio
giovedì 31 dicembre 2015
....E ADESSO REVOCARE LA DETERMINA!!!!
In ragione della sospensione del Progetto - voluta dal Consiglio Comunale - chiediamo l'immediata revoca in autotutela della det 926/2015.
Con detta determina, l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere ad affidare alla FIS di Melzo
"LA FORNITURA E POSA DI IMPIANTI SEMAFORICI PER LA MODIFICA VIABILISTICA IN ALCUNE VIE DEL PAESE CON ATTRAVERSAMENTI
CICLOPEDONALI"
La determina è contraria all'indirizzo politico dettato dal Consiglio Comunale di Cassina.
Non è la prima volta - e temo non sia l'ultima - che un Governo (anche locale) tradisce gli impegni presi in campagna elettorale con gli Elettori. Ma...
Ma vi assicuro, che NON ERA MAI SUCCESSO che un indirizzo approvato in Consiglio, attraverso una Mozione, VENISSE DISATTESO.
Non era mai successo che un'Ammimistrazione Comunale facesse ESATTAMENTE L'OPPOSTO di quanto deliberato.
E come immaginavo nel precedente post, neanche una parte di Maggioranza era al corrente di questi acquisti.
Se questo 31 dicembre sono a scrivere questo è perché ritengo la questione importante, realmente importante e per capire quanto, provate ad immaginare se - a fare il contrario di quanto deliberato - non fossero stati i "democratici" e di "sinistra".
Confidiamo nel fatto che vi Possa essere, una parte della Maggioranza forse marginale, che senta la necessità di aprire una discussione sul rispetto delle "Regole del Gioco", perché una Determina (nemmeno firmata dal Comandante di Polizia Locale, ma curiosamente firmata dal CapoArea Ragioneria e non
dal naturale sostituto CapoUfficio Tecnico) che contrasta con quanto approvato dal Consiglio è un ulteriore sintomo, che in questo Comune troppe cose non vanno.
Qualcubo si illude di stordire i Cittadini fra una festa e l'altra, come se Amministrare un Comune sia organizzare feste Utilizzate come armi
Di distrazione di massa
Panem et circenses
Andrea Maggio
Con detta determina, l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere ad affidare alla FIS di Melzo
"LA FORNITURA E POSA DI IMPIANTI SEMAFORICI PER LA MODIFICA VIABILISTICA IN ALCUNE VIE DEL PAESE CON ATTRAVERSAMENTI
CICLOPEDONALI"
La determina è contraria all'indirizzo politico dettato dal Consiglio Comunale di Cassina.
Non è la prima volta - e temo non sia l'ultima - che un Governo (anche locale) tradisce gli impegni presi in campagna elettorale con gli Elettori. Ma...
Ma vi assicuro, che NON ERA MAI SUCCESSO che un indirizzo approvato in Consiglio, attraverso una Mozione, VENISSE DISATTESO.
Non era mai successo che un'Ammimistrazione Comunale facesse ESATTAMENTE L'OPPOSTO di quanto deliberato.
E come immaginavo nel precedente post, neanche una parte di Maggioranza era al corrente di questi acquisti.
Se questo 31 dicembre sono a scrivere questo è perché ritengo la questione importante, realmente importante e per capire quanto, provate ad immaginare se - a fare il contrario di quanto deliberato - non fossero stati i "democratici" e di "sinistra".
Confidiamo nel fatto che vi Possa essere, una parte della Maggioranza forse marginale, che senta la necessità di aprire una discussione sul rispetto delle "Regole del Gioco", perché una Determina (nemmeno firmata dal Comandante di Polizia Locale, ma curiosamente firmata dal CapoArea Ragioneria e non
dal naturale sostituto CapoUfficio Tecnico) che contrasta con quanto approvato dal Consiglio è un ulteriore sintomo, che in questo Comune troppe cose non vanno.
Qualcubo si illude di stordire i Cittadini fra una festa e l'altra, come se Amministrare un Comune sia organizzare feste Utilizzate come armi
Di distrazione di massa
Panem et circenses
Andrea Maggio
mercoledì 30 dicembre 2015
BASTA GIOCHINI, VOGLIAMO LA VERITA'...!!
Per opportuna informazione e REALE TRASPARENZA vi informo che - dopo aver sospeso il progetto del Piano viabilistico (per 60 giorni) a seguito del forte dissenso -
l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere ad affidare con det n. 926 del 28 dicembre 2015
"LA FORNITURA E POSA DI IMPIANTI SEMAFORICI PER LA MODIFICA VIABILISTICA IN ALCUNE VIE DEL PAESE CON ATTRAVERSAMENTI CICLOPEDONALI"
Si tratta di un IMPEGNO DI SPESA a favore della ditta FIS Fabbrica Italiana Semafori srl per la fornitora di alcuni impianti semaforici <<....da installare in alcune vie del centro del paese, al fine della modifica viabilistica, come da progetto dell‟Amministrazione comunale, che prevede nuovi percorsi ciclopedonali...>>.
Probabilmente di questo impegno di spesa non sono al corrente nemmeno i Consiglieri di Maggioranza Consiliare, alcuni dei quali si dicono a parole contrari al progetto viabilistico, ma nei fatti HANNO VOTATO CONTRO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA CHE PREVEDEVA IL RITIRO DEL PROGETTO e presentato una moziona la cui approvazione ha solamente posticipato il progetto.
Che vale la pena ricordare è giunto all'ultimo livello di progettazione: LIVELLO ESECUTIVO.
Perchè sospendere il Progetto per 60 giorni e non ritirarlo definitivamente?
ORA BASTA, VOGLIAMO RISPOSTE CERTE DAI CONSILIERI CHE RISPETTO ALLA FUTURA VIABILITA' DEL CENTRO PAESE SI DICHIARANO CONTRARI NEI BAR, PERPLESSI IN CONSIGLIO COMUNALE e - grazie alla propria inerzia - NON ARRESTANO IL PROGETTO CONTESTATO.
BISOGNA FERMARLI E FARE ASCOLTARE IL DISSENSO DIFFUSO.
INSIEME SI PUO'.
QUESTA E' INFORMAZIONE DI CHI NON SI ACCONTENTA DI UN PAESE FATTO DA OMISSIONI E FESTE ORGANIZZATE COME "ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA".
#panem-et-circenses
AUGURI DI BUON ANNO
Andrea Maggio
l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere ad affidare con det n. 926 del 28 dicembre 2015
"LA FORNITURA E POSA DI IMPIANTI SEMAFORICI PER LA MODIFICA VIABILISTICA IN ALCUNE VIE DEL PAESE CON ATTRAVERSAMENTI CICLOPEDONALI"
Si tratta di un IMPEGNO DI SPESA a favore della ditta FIS Fabbrica Italiana Semafori srl per la fornitora di alcuni impianti semaforici <<....da installare in alcune vie del centro del paese, al fine della modifica viabilistica, come da progetto dell‟Amministrazione comunale, che prevede nuovi percorsi ciclopedonali...>>.
Probabilmente di questo impegno di spesa non sono al corrente nemmeno i Consiglieri di Maggioranza Consiliare, alcuni dei quali si dicono a parole contrari al progetto viabilistico, ma nei fatti HANNO VOTATO CONTRO LA MOZIONE PRESENTATA DALLA MINORANZA CHE PREVEDEVA IL RITIRO DEL PROGETTO e presentato una moziona la cui approvazione ha solamente posticipato il progetto.
Che vale la pena ricordare è giunto all'ultimo livello di progettazione: LIVELLO ESECUTIVO.
Perchè sospendere il Progetto per 60 giorni e non ritirarlo definitivamente?
ORA BASTA, VOGLIAMO RISPOSTE CERTE DAI CONSILIERI CHE RISPETTO ALLA FUTURA VIABILITA' DEL CENTRO PAESE SI DICHIARANO CONTRARI NEI BAR, PERPLESSI IN CONSIGLIO COMUNALE e - grazie alla propria inerzia - NON ARRESTANO IL PROGETTO CONTESTATO.
BISOGNA FERMARLI E FARE ASCOLTARE IL DISSENSO DIFFUSO.
INSIEME SI PUO'.
QUESTA E' INFORMAZIONE DI CHI NON SI ACCONTENTA DI UN PAESE FATTO DA OMISSIONI E FESTE ORGANIZZATE COME "ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA".
#panem-et-circenses
AUGURI DI BUON ANNO
Andrea Maggio
lunedì 28 dicembre 2015
Si torna a parlare di Gestione del Piccolo Teatro Martesana
Gentile Cittadino,
La informo che con deliberazione di Giunta Comunale n. 212 del 18/11/2015 è stata approvata la proposta di concessione relativamente alla gestione del Piccolo Teatro della Martesana (situato in zona Casale, lungo via Trieste).
A scanso di equivoci - e prima che i "soliti noti" possano fraintendere - premetto fra le prime righe, che considero un fatto positivo che qualcuno torni ad occuparsi del Piccolo Teatro della Martesana e quindi di Cultura.
E’ più di un anno e mezzo – ossia dai tempi della scorsa Amministrazione – che non sento più parlare in Comune di Cultura, a meno che non sia associata alla Cooperativa La Speranza (di cui il Sindaco è stato presidente per 10 anni) o organizzata presso la Birreria di Sant’Agata di cui la stessa Coop è proprietaria.
Niente di male, ma la "Cultura" in un Comune di 13.000 abitanti dev'essere qualcosa di più.
L'impegno, la passione dei Cittadini di Cassina e una futura gestione del Piccolo Teatro Martesana potrebbero offrire l'occasione concreta, per eludere il solito tran tran di una Cultura “Mandellocratica” - fra Cooperative e birrificio - che limita la diversificazione di un'offerta culturale che in questi 17 mesi è apparsa incancrenita, avviluppata sui soliti ritornelli politicizzati.
Al momento, il Comune prevede di individuare il soggetto che gestirà il Teatro fra le associazioni culturali e del terzo settore con esperienza nel settore teatrale/culturale e la durata prevista della concessione è anni 5.
La scelta di una durata quinquennale – dicono in Giunta - consentirà il radicamento della proposta nel territorio e la formulazione di un‟adeguata strategia di investimento nel medio-lungo periodo capace di fungere da volano della proposta culturale.
La penso diversamente, ma non è questo il momento di parlarne.
Il teatro verrà dato in Concessione e - aspetto importante - è che contestualmente l’Amministrazione Comunale ha definito una quota di compartecipazione pubblica (7.000 euro/annui) per la tenuta complessiva del piano di budget annuale.
In altre parole, il Comune verserà 7.000 euro annualmente – un contributo – nelle casse di chi vincerà la gara d’appalto per “…assicurare il perseguimento dell‟equilibrio economico –finanziario del concessionario, in relazione alla qualità del servizio da prestare…”.
“Ovviamente” il criterio di scelta del Concessionario e l’affidamento dell’appalto è mediante “offerta ecomicamente più vantaggiosa” e dal Comune hanno ritenuto opportuno espletare una indagine di mercato attraverso la pubblicazione di “Avviso per manifestazione di interesse a partecipare alla procedura per la concessione della gestione del piccolo teatro della Martesana”.
Giusto per informazione e amanti della statistica, a questo avviso ha risposto n.1 operatore del terzo settore.
Ora, le ragioni di questa scarsa partecipazione possono essere tante, delicato entrare nel merito.
Ciò che posso fare, è segnalare un aspetto “curioso”: il fatto che nemmeno a fronte di un contributo di 7.000 euro/annui, è stato possibile trovare più di un operatore, interessato a gestire il Piccolo Teatro Martesana.
Una struttura che offrirà spettacoli a pagamento e i cui proventi – ovviamente, essendo in gestione – non andranno al Comune.
Quindi, un partecipante.
Se legittima da parte della Stazione Appaltante, la previsione nel bando di gara di clausole e requisiti (ulteriori rispetto a quanto previsto dalla Legge) è vero anche che non essendo previsioni obbligatorie e illimitate, è doveroso fornire adeguate motivazioni per giustificare l’esercizio di tale potere (inserimento clausole e requisiti).
D'altronde, la motivazione costituisce uno strumento di verifica essenziale del potere ed evita che lo stesso sconfini nel mero arbitrio, a scapito dei principi della ragionevolezza razionalità, adeguatezza e congruità.
A scapito della collettività e del servizio stesso.
Se un'Amministrazione decide di intervenire con un contributo di 7.000 euro/l'anno (per un quinquennio) finanziato attraverso la tassazione collettiva, bisogna prima di tutto mettere in campo tutti gli strumenti di cui si dispone (buonsenso compreso) per evitare l'uso discrezionale del potere che - anche quando legittimato dalla legge - finisce notoriamente col gravare sulla tasche della collettività se non sulla qualità del servizio offerto.
Questo discorso, per non tornare a parlare degli imbarazzi che hanno seguito l'assegnazione dell'Appalto Gestione Asilo Nido Pesciolino Rosso di qualche mese fa, quando a buste ancora chiuse, un Assessore dichiarava sulla stampa locale: "La Cooperativa che vincerà l'appalto dovrà mantenere la medesima qualità del servizio...".
Dichiarazione quanto mai profetica, che ha messo a disagio tutto il Comune, visto che la Gara d'Appalto per il servizio (1 milione e mezzo) era aperta "a tutti gli operatori" ma a vincere è stata ineffetti una Cooperativa.
Non giudico la capacità dei singoli assessori di prevedere il futuro, ci mancherebbe.
La tocco piano: considero inopportuno sbandierare sui giornali queste doti (non saprei come chiamarle) presunte doti paranormali, la capacità di prevedere chi vince Appalti.
Ad ogni modo, scusate il disturbo ma solo piccoli spunti di riflessione – fra Natale e Capodanno – per un 2016 più consapevole di questo 2015.
Andrea Maggio
Ps – anche per l’oramai prossimo 2016 vi chiedo di comunicatemi eventuali richieste di rimozione dalla mail-list e non ricevere più queste le email, sostituzione e modifiche.
Ancora, Auguri
La informo che con deliberazione di Giunta Comunale n. 212 del 18/11/2015 è stata approvata la proposta di concessione relativamente alla gestione del Piccolo Teatro della Martesana (situato in zona Casale, lungo via Trieste).
A scanso di equivoci - e prima che i "soliti noti" possano fraintendere - premetto fra le prime righe, che considero un fatto positivo che qualcuno torni ad occuparsi del Piccolo Teatro della Martesana e quindi di Cultura.
E’ più di un anno e mezzo – ossia dai tempi della scorsa Amministrazione – che non sento più parlare in Comune di Cultura, a meno che non sia associata alla Cooperativa La Speranza (di cui il Sindaco è stato presidente per 10 anni) o organizzata presso la Birreria di Sant’Agata di cui la stessa Coop è proprietaria.
Niente di male, ma la "Cultura" in un Comune di 13.000 abitanti dev'essere qualcosa di più.
L'impegno, la passione dei Cittadini di Cassina e una futura gestione del Piccolo Teatro Martesana potrebbero offrire l'occasione concreta, per eludere il solito tran tran di una Cultura “Mandellocratica” - fra Cooperative e birrificio - che limita la diversificazione di un'offerta culturale che in questi 17 mesi è apparsa incancrenita, avviluppata sui soliti ritornelli politicizzati.
Al momento, il Comune prevede di individuare il soggetto che gestirà il Teatro fra le associazioni culturali e del terzo settore con esperienza nel settore teatrale/culturale e la durata prevista della concessione è anni 5.
La scelta di una durata quinquennale – dicono in Giunta - consentirà il radicamento della proposta nel territorio e la formulazione di un‟adeguata strategia di investimento nel medio-lungo periodo capace di fungere da volano della proposta culturale.
La penso diversamente, ma non è questo il momento di parlarne.
Il teatro verrà dato in Concessione e - aspetto importante - è che contestualmente l’Amministrazione Comunale ha definito una quota di compartecipazione pubblica (7.000 euro/annui) per la tenuta complessiva del piano di budget annuale.
In altre parole, il Comune verserà 7.000 euro annualmente – un contributo – nelle casse di chi vincerà la gara d’appalto per “…assicurare il perseguimento dell‟equilibrio economico –finanziario del concessionario, in relazione alla qualità del servizio da prestare…”.
“Ovviamente” il criterio di scelta del Concessionario e l’affidamento dell’appalto è mediante “offerta ecomicamente più vantaggiosa” e dal Comune hanno ritenuto opportuno espletare una indagine di mercato attraverso la pubblicazione di “Avviso per manifestazione di interesse a partecipare alla procedura per la concessione della gestione del piccolo teatro della Martesana”.
Giusto per informazione e amanti della statistica, a questo avviso ha risposto n.1 operatore del terzo settore.
Ora, le ragioni di questa scarsa partecipazione possono essere tante, delicato entrare nel merito.
Ciò che posso fare, è segnalare un aspetto “curioso”: il fatto che nemmeno a fronte di un contributo di 7.000 euro/annui, è stato possibile trovare più di un operatore, interessato a gestire il Piccolo Teatro Martesana.
Una struttura che offrirà spettacoli a pagamento e i cui proventi – ovviamente, essendo in gestione – non andranno al Comune.
Quindi, un partecipante.
Se legittima da parte della Stazione Appaltante, la previsione nel bando di gara di clausole e requisiti (ulteriori rispetto a quanto previsto dalla Legge) è vero anche che non essendo previsioni obbligatorie e illimitate, è doveroso fornire adeguate motivazioni per giustificare l’esercizio di tale potere (inserimento clausole e requisiti).
D'altronde, la motivazione costituisce uno strumento di verifica essenziale del potere ed evita che lo stesso sconfini nel mero arbitrio, a scapito dei principi della ragionevolezza razionalità, adeguatezza e congruità.
A scapito della collettività e del servizio stesso.
Se un'Amministrazione decide di intervenire con un contributo di 7.000 euro/l'anno (per un quinquennio) finanziato attraverso la tassazione collettiva, bisogna prima di tutto mettere in campo tutti gli strumenti di cui si dispone (buonsenso compreso) per evitare l'uso discrezionale del potere che - anche quando legittimato dalla legge - finisce notoriamente col gravare sulla tasche della collettività se non sulla qualità del servizio offerto.
Questo discorso, per non tornare a parlare degli imbarazzi che hanno seguito l'assegnazione dell'Appalto Gestione Asilo Nido Pesciolino Rosso di qualche mese fa, quando a buste ancora chiuse, un Assessore dichiarava sulla stampa locale: "La Cooperativa che vincerà l'appalto dovrà mantenere la medesima qualità del servizio...".
Dichiarazione quanto mai profetica, che ha messo a disagio tutto il Comune, visto che la Gara d'Appalto per il servizio (1 milione e mezzo) era aperta "a tutti gli operatori" ma a vincere è stata ineffetti una Cooperativa.
Non giudico la capacità dei singoli assessori di prevedere il futuro, ci mancherebbe.
La tocco piano: considero inopportuno sbandierare sui giornali queste doti (non saprei come chiamarle) presunte doti paranormali, la capacità di prevedere chi vince Appalti.
Ad ogni modo, scusate il disturbo ma solo piccoli spunti di riflessione – fra Natale e Capodanno – per un 2016 più consapevole di questo 2015.
Andrea Maggio
Ps – anche per l’oramai prossimo 2016 vi chiedo di comunicatemi eventuali richieste di rimozione dalla mail-list e non ricevere più queste le email, sostituzione e modifiche.
Ancora, Auguri
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Consigliere Comunale "Uniti per Cassina"
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- Nato a Caltanissetta il 14.08.1976
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